editoriale del vescovo
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Diocesi di Cassano all’Jonio Piazza S. Eusebio, 1 87011 Cassano all’Ionio (CS) tel. 0981.71048 - fax 0981.782250 e-mail:[email protected] sito internet: www.diocesicassanoalloionio.it EDITORIALE DEL VESCOVO Gazzetta del Sud 13.06.2010 Bisogna avere paura solo di tradire Cristo Diciotto milioni. Tante sono le persone che, in poco più di cinque lustri, hanno visitato la tomba di padre Jerzy Popieluszko nella parrocchia di san Stanislao Kostka, a Varsavia. Nell’Anno sacerdotale che volge ormai a conclusione, la figura del sacerdote polacco brutalmente assassinato da funzionari dei servizi comunisti il 19 ottobre del 1984 risalta come modello di riferimento per quanti nel mondo annunciano il Vangelo e restituisce luminosità al volto terreno della Chiesa. Proclamato beato appena domenica scorsa, padre Popieluszko può essere considerato l’icona dell’Europa nuova, nata sulle macerie della Guerra fredda: in un Paese dove l’ideologia comunista considerava un’avanguardia la classe operaia, e dove proprio i lavoratori chiedevano una più onesta democrazia, il giovane sacerdote di origini contadine svolse la propria attività pastorale tra i lavoratori siderurgici e si unì a loro sotto le insegne di “Solidarnosc”, comunicando e spiegando concetti che a molti erano ancora oscuri. Nei suoi sermoni emerge, infatti, uno spirito di verità e di amore per il prossimo originato da un’intensa lettura del Vangelo e delle lettere paoline. «Quello che è nel cuore, che è profondamente umano», disse in un’omelia, «non si può eliminare con nessun ordine e divieto. Bisogna sbarazzarsi della paura che paralizza, che immobilizza la mente e il cuore degli uomini». Ed aggiungeva: «Bisogna avere paura solo di tradire Cristo, per quattro monete di sterile tranquillità». Eroe della libertà e testimone della fede, padre Popieluszko fu descritto da papa Giovanni Paolo II come «l’autentico profeta dell’Europa, quella che afferma la vita attraverso la morte». Avversato dalle autorità, sorvegliato e minacciato dai servizi segreti, sebbene consapevole di correre rischi e gravi pericoli solo per non aver voluto mai rinunciare a diffondere e mettere in pratica il Verbo divino, nell’esercizio del suo ministero il giovane parroco di Kostka tenne sempre dritta la schiena e saldo il pensiero, orientato al Cristo sofferente in croce. Sequestrato dai suoi aguzzini una notte d’ottobre del 1984, dopo indicibili torture fu ucciso, legato e gettato nella Vistola. Al mondo che attonito assiste al ritrovamento del cadavere, sin da subito venerato da migliaia di uomini e donne, che proprio grazie al sacrificio di un umile prete di periferia trovano o ritrovano la fede, resta la lezione impressa in uno dei suoi ultimi scritti: «Per rimanere uomini spiritualmente liberi, bisogna vivere nella verità. La nostra schiavitù consiste in questo principio, che ci sottomettiamo al dominio della falsità, che non lo smascheriamo e non protestiamo contro di esso ogni giorno. La coraggiosa testimonianza della verità è la strada che conduce direttamente alla libertà». web project management © WEB STUDY – www.webstudy.it Diocesi di Cassano all’Jonio Piazza S. Eusebio, 1 87011 Cassano all’Ionio (CS) tel. 0981.71048 - fax 0981.782250 e-mail:[email protected] sito internet: www.diocesicassanoalloionio.it Un insegnamento sempre attuale, specie per quanti troppo facilmente dimenticano che la vita è un dono e che ciò per cui ci si spende, ovvero il significato dell’esistenza, abbellisce e rende matura la persona. Anche nel dramma del sacrificio. ? Vincenzo Bertolone web project management © WEB STUDY – www.webstudy.it