Interazioni culturali - Comune di San Miniato
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Interazioni culturali - Comune di San Miniato
Allegato A) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE FINANZIATI CON IL POR FSE 2014/2020 NELLA REGIONE TOSCANA (Asse A.2.1.3.B) ENTE 1) Ente proponente il progetto: Comune di San Miniato www.comune.san-miniato.pi.it 2) Codice regionale: RT 2C00106 2bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile) i. ii. iii. iv. v. NOME E COGNOME:Paola Pozzoli DATA DI NASCITA:25.01.1963 CODICE FISCALE:PZZPLA63A65F205B INDIRIZZO MAIL:[email protected] TELEFONO:3488905495 Allegare curriculum vitae (con data e firma dell'interessato) e copia (fronteretro) di documento di identità in corso di validità e codice fiscale alla scheda progetto 2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): NOME E COGNOME: STROZZALUPI ANTONELLA (Questa figura non è compatibile con quella di responsabile di progetto di cui al punto 2 bis né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile) CARATTERISTICHE PROGETTO 3)Titolo del progetto: “InterAzioni Culturali: attività di supporto all'accoglienza e all'orientamento di cittadini immigrati” 4)Settore di impiego del progetto: Valorizzazione dell'Integrazione, dell'interculturalità e della multiculturalità 5)Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il Comune di San Miniato, iscritto all’Albo Regionale del Servizio Civile articola la propria attività c/o tutte le sedi accreditate. Il contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto è quello dei Comuni del Valdarno Inferiore, San Miniato, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d’Arno e Santa Croce sull’Arno. La zona presenta il valore di incremento della popolazione più elevato della Regione Toscana in assoluto. Il tasso di incremento totale annuo di una popolazione è il risultato delle dinamiche naturali di accrescimento (tassi natalità/mortalità) e degli spostamenti migratori (in entrata e in uscita) su un territorio. Si tratta di un territorio caratterizzato da una forte concentrazione industriale ad alta specializzazione incentrata sulle lavorazioni delle pelli e del cuoio, caratterizzato da una miriade di piccole e medie imprese, che hanno attratto nella zona molta forza lavoro proveniente in particolare dall'Africa (Marocco e Senegal), dall'Albania e più recentemente dall'Est europeo. Dal 2008 la crisi economica, tutt'ora in atto, ha interessato anche il comparto del settore conciario. Tutto ciò ha comportato la perdita del lavoro, il frequente ricorso alla cassa integrazione e alla mobilità, l'aumento di contratti di lavoro a breve e brevissimo termine, coinvolgendo in modo particolare la fetta di lavoratori più fragili, che spesso sono proprio i cittadini immigrati. Il territorio registra la sussistenza, ed anzi il considerevole incremento, di forti situazioni legate al fenomeno della povertà i cui effetti si riverberano sul benessere e sulla sicurezza della società nel suo insieme. In questo contesto sociale i quattro Comuni del Valdarno Inferiore hanno scelto di gestire i servizi sociali, fin dal 2005, in forma associata, dando vita ad un'Area progettuale Immigrazione per le specificità che questa questione pone e per garantire pari opportunità a tutti i cittadini, sostenendo l'uguaglianza di diritti e conseguenti doveri per tutti i cittadini. In particolare il Comune di Santa Croce S/A è stato individuato come luogo di concentrazione dei servizi rivolti alla popolazione straniera. La realtà sociale di Santa Croce sull'Arno è caratterizzata infatti, da una maggiore presenza delle comunità immigrate, pur in questa fase di decrescita del fenomeno migratorio. I dati della popolazione straniera nel Valdarno Inferiore al 31.12.2014 descrivono una realtà sociale che vede una maggiore presenza di alcune comunità di cittadini stranieri fra cui: quella albanese (2.513) quella senegalese (1.700) e quella marocchina (1.119);seguite dalle nazionalità rumena cinese, filippina e da una serie di gruppi minori e la considerevole presenza di donne (3.780 che rappresentano quasi il 47% della popolazione immigrata) e la crescente presenza di minori nati in Italia (1.422 che rappresentano il 70% dei minori stranieri e circa il 18% della popolazione immigrata). Vedi Tabelle (dati anagrafici al 31.12.14). COMUNI DEL VALDARNO INFERIORE PRESENZA STRANIERI Dati al 31.12.2014 Residenti Di cui stranieri % Castelfranco di Sotto 13434 1872 13,90% Montopoli in Val d'Arno 11281 972 8,60% Santa Croce sull'Arno 14528 3342 23,00% San Miniato 28081 2136 7,60% Tot. residenti n. 67.324 Tot. stranieri residenti n. 8322 (12,36% della popolazione) PRESENZA DI GENERE Stranieri Maschi % Femmine % Castelfranco di Sotto 1859 1020 55,00% 839 45,00% Montopoli in Val d'Arno 860 432 50,00% 428 50,00% Santa Croce sull'Arno 3318 1899 57,00% 1419 43,00% San Miniato 2071 977 47,00% 1094 53,00% TOT. 8108 4328 53,00% 3780 47,00% MINORI STRANIERI Stranieri Minori % stranieri Minori nati in Italia % Castelfranco di Sotto 1859 480 25,82% 323 67,00% Montopoli in Val d'Arno 860 220 25,58% 156 71,00% Santa Croce sull'Arno 3318 893 26,91% 616 68,00% San Miniato 2071 450 21,72% 327 72,00% Tot. Stranieri n. 8108 Tot. Minori stranieri n. 2043 Incidenza minori sul tot. della popolazione straniera 25, 2% . Incidenza minori nati in Italia sul tot. dei minori stranieri 69.9%. Dati relativi alla presenza stranieri dal 2006 al 2014 2006 2007 2008 Castelfranco Sotto di 830 1092 1262 1375 1551 1775 Montopoli in Val 467 d'Arno Santa sull'Arno 2009 2010 2011 2012 583 675 769 865 956 Croce 1496 1805 2128 2521 2912 3149 2013 2014 1895 1859 1872 942 860 972 3304 3318 3342 San Miniato 1428 1659 1793 1909 2086 2167 1857 2071 2136 Tot. 4221 5139 5858 6574 7414 8047 7998 8108 8322 NAZIONALITA' PREVALENTI SAN MINIATO NAZIONALITA' M F TOT. ALBANIA 327 278 605 MAROCCO 176 130 306 ROMANIA 77 174 251 REP.POP.CINESE 104 83 187 SENEGAL 115 34 149 GEORGIA 5 96 101 POLONIA 5 45 50 FILIPPINE 19 25 44 SANTA CROCE SULL'ARNO NAZIONALITA' M F TOT. ALBANIA 578 502 1080 SENEGAL 678 229 907 MAROCCO 230 167 397 REP.POP.CINESE 87 79 166 FILIPPINE 67 76 143 ROMANIA 45 90 135 INDIA 57 46 103 GEORGIA 13 65 78 CASTELFRANCO DI SOTTO NAZIONALITA' M F TOT. ALBANIA 250 221 471 SENEGAL 283 80 363 MAROCCO 199 162 361 ROMANIA 70 122 192 REP.POP.CINESE 39 39 78 PAKISTAN 50 19 69 GEORGIA 2 34 36 TUNISIA 20 11 31 MONTOPOLI IN VAL D'ARNO NAZIONALITA' M F TOT. ALBANIA 151 140 291 SENEGAL 96 49 145 ROMANIA 44 82 126 MAROCCO 67 39 106 PAKISTAN 34 19 53 GEORGIA 1 34 35 REP.POP.CINESE 11 11 22 NIGERIA 8 7 15 Nel 2011 questo territorio ha ospitato 40 ragazzi provenienti dalla Tunisia; in seguito a questa esperienza il Comune di Santa Croce sull'Arno ha dato la propria disponibilità alla Regione Toscana ad accogliere persone provenienti dal Nord Africa richiedenti protezione internazionale, quindi altri 20 ragazzi sono stati ospitati in uno spazio adiacente il Centro di Ospitalità Notturna. L'esperienza di accoglienza si è conclusa nel 2013 ed ha costituito la premessa alla scelta di aderire al Bando proposto dal Ministero degli Interni a valere sul Fondo Nazionale per le politiche e servizi per l'asilo (Progetto S.P.R.A.R 2014 -2017.). L'obiettivo è quello di attivare percorsi di accoglienza che mettano al centro le persone accolte, che devono essere considerate protagoniste attive e non meri beneficiari passivi, al fine di poter riconquistare la propria autonomia individuale. Ci si propone dunque di sviluppare risposte ai bisogni attraverso l'accoglienza integrata e diffusa che prevede l'attivazione di interventi materiali unitamente a servizi che favoriscono percorsi di inclusione sociale. Al momento la SDS Valdarno Inferiore accoglie 20 beneficiari nel Progetto SPRAR, nella maggior parte maschi adulti e due nuclei familiari. Gli ospiti sono alloggiati in un Centro di accoglienza a Santa Croce sull'Arno e in appartamenti situati nei Comuni del Valdarno Inferiore. Le situazioni conflittuali e le difficoltà economiche che attraversano le varie zone dell'Africa e del Medio Oriente hanno costretto negli ultimi tempi migliaia di persone alla fuga e alla ricerca di migliori condizioni di vita. L'emergenza degli sbarchi dei profughi nelle coste italiane ha portato anche il nostro territorio ad attivare e ampliare i posti dell'accoglienza prefettizia a partire dal 2014. Ad oggi sono presenti 45 persone accolte nel progetto Emergenza Prefettura distribuite in vari appartamenti dei quattro Comuni del Valdarno Inferiore. Anche altri soggetti del privato sociale si sono impegnati nell'accoglienza prefettizia, come la Cooperativa La Pietra d'Angolo che ospita nel proprio progetto circa 40 persone alloggiate in vari appartamenti distribuiti sul nostro territorio e quello confinante. A San Miniato altri 17 ragazzi sono accolti dalla Misericordia di Empoli. Il Valdarno Inferiore dimostra di essere un'importante riferimento per il sistema di accoglienza diffusa della Toscana ben inserito nella rete dei soggetti impegnati in questo ambito. Il fenomeno migratorio che caratterizza questa zona , sia nella sua forma ordinaria che in quella emergenziale dell'accoglienza successivamente, ha reso cruciale l'offerta di nuove modalità organizzative di accesso ai servizi di pubblica utilità. Nei quattro Comuni afferenti al progetto sono stati istituiti i Punti Informativi Unitari che garantiscono l'unitarietà d'accesso, capacità di ascolto, funzioni di filtro, funzioni di osservatorio e monitoraggio dei bisogni e delle risorse, funzioni di trasparenza e fiducia nei rapporti fra cittadini e servizi. Per i cittadini immigrati sono stati attivati presso il Comune di Santa Croce sull'Arno, di San Miniato e di Castelfranco di Sotto, i Punti Informativi per Stranieri rivolti ai cittadini di tutta l'area del Valdarno Inferiore e che integrano il lavoro di Punti Informativi Unitari, offrendo informazioni specifiche e supporto nella compilazione delle varie pratiche relative al rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno, domanda di cittadinanza italiana, flussi, ecc. L'obiettivo è quello di favorire l'accoglienza e l'integrazione nella comunità locale, sviluppare il riconoscimento dei diritti garantendo pari opportunità. Tali attività presentano questi servizi come luoghi di lettura e sensori delle dinamiche sociali territoriali, quindi come campo ideale dove i volontari del Servizio Civile possono sperimentare direttamente l'incontro con i cittadini stranieri. I Comuni associati, in un'ottica di sussidiarietà e attuando politiche integrate dei servizi, oltre che nella gestione diretta dei servizi, sono impegnati anche in un ruolo di “regia” rispetto alla totalità degli interventi e dei servizi che il territorio offre attraverso altri soggetti, quali privati, associazioni di famiglie, associazioni di volontariato, cooperative sociali, enti di promozione sociale, al fine di garantire coerenza, evitare duplicazioni e offrire ai cittadini un quadro organico e unitario delle politiche e dei sostegni ad essi rivolti. La rete di servizi rivolti alla popolazione straniera, nel territorio del Valdarno Inferiore, è costituita non solo dagli Enti pubblici (Comune, Centro per l'impiego, Informagiovani, Scuola) ma anche da diverse Organizzazioni/Associazioni con cui i Comuni, a vario titolo, collaborano e senza le quali, in molti casi, l'Ente pubblico non sarebbe in grado di gestire direttamente gli interventi e i servizi di cui è titolare. Alcuni tra i principali partners delle politiche dei Comuni sono le Pubbliche Assistenze e le Misercordie, le Assoiazioni Auser, l'Associazione Arturo, l'Associazione Le Querce di Mamre, la Cooperativa La Pietra d'Angolo e altre Cooperative sociali, i patronati e centri di assistenza fiscale, l'Arci, la UISP, Caritas, Agenzia Forium, ecc... Un ruolo molto importante svolgono, inoltre, le associazioni di cittadini stranieri . E' stato necessario e utile descrivere una mappatura relativa alla presenza dell'associazionismo straniero attivo sul territorio. Nome Associazioni di cittadini stranieri Sede Soggetti coinvolti CO.S.SAN Via Vettori, Santa Croce sull'Arno Comunità senegalese NOUR Via Michelangelo 13, Santa Croce sull'Arno Ragazzi di seconda generazione Domu Tengueth Via Carducci 33, Santa Croce sull'Arno Comunità senegalese Senegalesi uniti per l'uguaglianza Via Romaiano 120, San Miniato Comunità senegalese Shalom Salam Senegal Via Romaiano 120, San Miniato Comunità senegalese Teranga Via XXV Aprile, Montopoli in Val d'Arno Comunità senegalese L'Area Progettuale Immigrazione ha intrapreso un percorso finalizzato al potenziamento della rete dell'associazionismo straniero locale attraverso incontri periodici con i rappresentanti di queste associazioni e di altre associazioni locali, al fine di creare un momento di condivisione, conoscenza e interazione con l'amministrazione locale. La Regione Toscana ha istituito il “Coordinamento delle associazioni e degli organi di partecipazione e rappresentanza delle comunità straniere in Toscana” che costituisce lo strumento attraverso il quale Regioni, Comuni e province sono informati delle condizioni e delle problematiche delle comunità straniere e promuove i diritti degli immigrati alla partecipazione alla vita civile, valorizzando il ruolo dei suoi rappresentanti nei governi locali e regionali. L'associazionismo è, nelle comunità straniere e in particolare nella comunità senegalese, un sistema organizzativo molto diffuso e creato per tutelare i diritti dei migranti ma anche per servire da interfaccia tra quest'ultimi e le autorità locali. Il Coordinamento ha come intenzione il coinvolgimento di tutte le associazioni rappresentanti le varie nazionalità presenti sul nostro territorio. Le associazioni rappresentano un punto di riferimento per i cittadini stranieri residenti nella zona, e fanno da collante tra i vari servizi e le comunità presenti in modo stabile e continuo. Esse favoriscono le attività di informazione, di aggregazione e di confronto sulle tematiche riguardanti l'immigrazione locale, sotto vari aspetti, il lavoro, la cultura, il tempo libero, la salute e i servizi, allo scopo di favorire il dialogo e l'integrazione tra le varie comunità. Il Progetto “Interazioni culturali” si ispira ai principi di uguaglianza, imparzialità, partecipazione, efficienza ed efficacia che, da sempre hanno caratterizzato l'azione dei servizi rivolti alla popolazione straniera sul territorio del Valdarno Inferiore. Il progetto nasce con l'obiettivo di potenziare le attività connesse all'accoglienza dei cittadini immigrati nella nostra realtà socio-culturale garantendo il rispetto dei diritti di cittadinanza attraverso azioni mirate a promuovere il benessere sociale, individuale e collettivo dei cittadini stranieri, cercando di coinvolgere e attivare le risorse del territorio per una convivenza dignitosa e plurale. Le attività individuate sono finalizzate a offrire un supporto all'accoglienza e all'orientamento dei cittadini immigrati, inclusi i beneficiari dei Progetti di accoglienza Emergenza Prefettura e SPRAR della SDS Valdarno Inferiore, a facilitare l'utilizzo dei servizi del territorio, cercando di rimuovere eventuali forme di discriminazione e di avvalorare l'aspetto della multiculturalità che contraddistingue il nostro contesto. Le attività che vengono svolte nel territorio rivolte in modo diretto o indiretto ai cittadini stranieri sono: SERVIZI DIRETTI L'Area Progettuale Immigrazione ha promosso nel 2015 i seguenti progetti: Punti Informativi per Stranieri: le mediatrici linguistico-culturali di diversa nazionalità offrono ai cittadini stranieri consulenza e assistenza nella compilazione di pratiche relative alla regolarizzazione del soggiorno in Italia, allo scopo di rispondere alle varie richieste provenienti dalle persone che si rivolgono agli sportelli. Gli sportelli sono attivi: nel Comune di Santa Croce sull'Arno presso U.O. Politiche Sociali, martedi dalle 15 alle 19.00 e sabato dalle 9.30 alle 13.00; nel Comune di San Miniato presso l'Ufficio Anagrafe di Ponte a Egola il giovedi dalle 16.00 alle 19.00 e il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e il sabato dalle 10.0013.00; nel Comune di Castelfranco di Sotto presso U.O. Politiche Sociali, lunedi dalle 10.30 alle 12.30. Nel 2014 sono stati registrati 2.541 accessi agli sportelli. Servizio di consulenza legale:lo sportello informativo per cittadini immigrati che offre una prime consulenza legale. La tipologia di interventi riguarda : espulsioni, problematicità relative al rinnovo dei permessi, assistenza per ingresso a seguito di chiamata nominativa, decreto flussi, assistenza per rilascio visti di ingresso, informazioni relative alla protezione internazionale. Allo sportello è presente un operatore qualificato, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 presso U.O. Politiche Sociali, Santa Croce sull'Arno. Nel 2014 gli accessi sono stati 247. Progetto “Centro di Ospitalità Notturna e Punto di ascolto”: è un luogo di accoglienza notturna, con 20 posti letto, per persone che vivono temporaneamente situazioni di disagio sociale e abitativo. Il Centro è gestito direttamente dall'Associazione Le Querce di Mamre e intorno ad esso si è sviluppata una rete di sostegno che fa si che attraverso questo luogo si possa avere la possibilità di recuperare la propria capacità e l'autonomia. Il Centro offre vari servizi, tra i quali informazioni e consulenza attraverso un punto di ascolto, attraverso il quale gli ospiti sono orientati al lavoro e ai servizi presenti sul territorio. Nel 2014 sono stati effettuati 115 colloqui . UTILIZZO CENTRO DI OSPITALITÀ NOTTURNA – 2014 MESI UTILIZZO PRENOTATO POSTI NON OCCUPATI TOTALE GENNAIO 564 12 44 620 FEBBRAIO 504 13 43 560 MARZO 551 12 57 620 APRILE 546 12 42 600 MAGGIO 540 10 70 620 GIUGNO 500 8 92 600 LUGLIO 501 5 114 620 AGOSTO 555 14 51 620 SETTEMBRE 564 8 28 600 OTTOBRE 557 12 51 620 NOVEMBRE 503 10 87 600 DICEMBRE 540 12 68 620 TOTALE 6425 128 747 7300 % 88,01% 1,75% 10,23% 100,00% Corsi di lingua italiana: sono svolti nei quattro Comuni del Valdarno Inferiore e gestiti in convenzione con l'Associazione Arturo. I corsi per adulti di origine straniera vengono svolti in orario serale due volte alla settimana e sono strutturati in vari livelli a secondo del grado di conoscenza linguistica di ogni partecipante. Inoltre, in orario pomeridiano sono stati attivati i corsi di lingua per le donne, che hanno lo scopo di favorire la socializzazione e fornire informazioni sui servizi presenti sul territorio. L'Associazione Arturo organizza anche corsi di lingua italiana, in collaborazione con l'Università di Siena, con esame finale per il rilascio della Certificazione CILS. Il CPIA di Ponte a Egola organizza corsi di italiano gratuiti per stranieri con rilascio di Certificazioni valide per l'Accordo di Integrazione e per il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo attraverso un test finale. Nel 2014 il totale degli iscritti è stato di 323 persone. RIEPILOGO ISCRITTI AI CORSI DI LINGUA ITALIANA PER STRANIERI -2014 Corsi per adulti Corsi per donne Sede Castelfranco di Sotto 69 15 C/o Centro “Libera Età” Montopoli in Val d'Arno 23 14 C/o Centro Giovani 109 53 C/o Scuole Medie “C.Banti”, U.O. Politiche Sociali San Miniato 27 13 Totale 228 95 Santa Croce sull'Arno Biblioteca Comunale Attività sociali e culturali di educazione alla multiculturalità : l'obiettivo è quello di favorire percorsi di integrazione e attività interculturali tendenti a sviluppare relazioni e dialogo all'interno della comunità, attraverso vari progetti : Progetto “Bambini nel Mondo”: gestito in convenzione con l'Istituto Culturale Islamico Toscano e rivolto ai bambini di lingua araba allo scopo di favorire la conservazione della lingua di origine, avviare la crescita della propria identità culturale e migliorare l'integrazione con il contesto locale. Gli incontri con i bambini si svolgono ogni domenica presso le Scuole Medie “C.Banti” Progetto di “Mediazione linguistico-culturale”: l'obiettivo è quello di offrire un servizio di mediazione linguistico-culturale in diverse lingue, quali, albanese, arabo, cinese, inglese, francese, rumeno e wolof; i destinatari sono sia i singoli cittadini stranieri, che gli uffici dei servizi sociali e scolastici. I mediatori e gli interpreti coinvolti nel progetto sono individuati dall'Associazione Arturo. Servizio di Orientamento al Lavoro: questo servizio ha come finalità l'integrazione tra i Servizi Sociali e il mondo del lavoro; i destinatari sono i cittadini in carico ai Servizi Sociali con difficoltà di inserimento o reinserimento lavorativo. Il servizio consiste nella redazione del bilancio delle competenze a seguito dei colloqui individuale durante il quale l'operatore cerca di ricostruire il background formativo e professionale. Vengono poi definiti degli incontri specifici di accompagnamento alla consultazione delle offerte di lavoro online tramite i vari portali, in particolare quello del Centro per l'Impiego locale, e alla ricerca dei percorsi formativi professionali. L'operatore svolge anche una funzione di orientamento alla ricerca del lavoro sul territorio con l'indicazione delle agenzie di lavoro locali e l'iscrizione al Centro per l'Impiego. Oltre ai percorsi di orientamento individuale, sono previsti anche gruppi di consultazione offerte e di orientamento al lavoro e al territorio. REPORT ORIENTAMENTO AL LAVORO - 2014 Totale cittadini Di cui stranieri Castelfranco di Sotto 20 7 Montopoli in Val d'Arno 32 15 Santa Croce sull'Arno 56 31 San Miniato 28 8 Emergenza Prefettura 45 SPRAR 19 Totale 136 125 Progetti in ambito scolastico: nelle scuole dell'obbligo del territorio sono previsti progetti finanziati dalle amministrazioni comunali per aiutare gli alunni minori ad inserirsi nel nuovo ambiente scolastico e per sostenerlo nell'apprendimento della lingua italiana. Nel Comune di Santa Croce sull'Arno sono attivi due percorsi:Progetto “Aiuto Scolastico” (in orario pomeridiano); Progetto “Intercultura” (sostegno all'apprendimento della lingua italiana in orario scolastico). Nel Comune di San Miniato è attivo il servizio di mediazione linguistico-culturale. Progetti finanziati dal Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di paesi terzi 2007-2013 La Società della Salute del Valdarno Inferiore, insieme all'Unione Valdera e ad un largo partenariato (Enti Locali, Ass. Arturo, Coop. La Pietra d'Angolo, Ass. Le Querce di Mamre, l'Ass. Senegalese, ecc.) ha partecipato e ottenuto il finanziamento di vari progetti finalizzati alla facilitazione dell'accesso dei cittadini stranieri ai servizi/uffici della Pubblica Amministrazione, al superamento delle problematiche comunicative derivanti dalle differenze culturali, a rendere costruttivo l'incontro dei bambini immigrati e delle loro famiglie con il mondo della scuola. Un notevole impegno è stato concentrato sul potenziamento delle azioni di accoglienza, di formazione linguistica, e intercultura, in particolare nelle scuole secondarie, e sulle azioni in ambito extrascolastico specificatamente per i minori stranieri non accompagnati e gli adolescenti di recente arrivo in Italia. Nell'ambito del progetto “I-Care” sono stati realizzati interventi di italiano per lo studio e di valorizzazione della cultura d'origine (realizzazione del corso di lingua cinese base) che hanno maturato la consapevolezza dei ragazzi di seconda generazione in procinto di diventare italiani anche attraverso iniziative di sensibilizzazione che hanno sottoposto questa realtà all'attenzione delle amministrazioni locali. Il successo della proposta progettuale sulle seconde generazioni ha consentito la prosecuzione delle varie attività interculturali ,come il corso di cinese, anche nel 2015 con la collaborazione dei vari Istituti scolastici della zona. Progetti di accoglienza Emergenza Prefettura. Nel 2014 l'arrivo costante di profughi provenienti dalle aree dilaniate da guerre e povertà del continente africano ha reso necessaria l'accoglienza di ulteriori ospiti dislocati in vari alloggi nel territorio. L'attività di accoglienza nell'ambito del Progetto Emergenza Prefettura continua in supporto alle necessità varie e al percorso di autonomia dei beneficiari. La gestione dell'accoglienza è stata affidata alla Cooperativa La Pietra d'Angolo, che provvede all'erogazione dei servizi essenziali di accoglienza, e all'Associazione Arturo per l'organizzazione dei corsi di lingua italiana e del servizio di consulenza legale. Al momento ospitiamo a Santa Croce sull'Arno 24 ospiti, a Castelfranco di Sotto 7 ospiti, a Montopoli- San Romano 8 ospiti e a San Miniato 6 ospiti per un totale di 45 ospiti. SPRAR- Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati. E 'costituito dalla rete degli enti locali che – per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata – accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di "accoglienza integrata" che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento,attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. La gestione dell'accoglienza materiale è stata affidata all'Ass. Le Querce di Mamre, la Cooperativa La Pietra d'Angolo provvede al personale mentre l'Associazione Arturo organizza i corsi di italiano e l'assistenza legale. In particolare la Società della Salute Valdarno Inferiore accoglie 19 beneficiari, 15 posti ordinari e 6 aggiuntivi, richiedenti/titolari di protezione internazionale e umanitaria, persone singole di sesso maschile o nuclei familiari. Le strutture di accoglienza sono collocate a: Santa Croce s/A, in via Don Puglisi n.5, con 9 posti e altri 6 sono disponibili in un appartamento in via Raffaello.; 4 posti in via Dante n.1a Castelfranco di Sotto,e altri 2 posti a San Romano, in via Lungarno Guicciardini n.7. SERVIZI INDIRETTI 1. Tavolo Immigrazione: tavolo di coordinamento istituzionale a cui partecipano i Servizi Sociali, con rappresentanti dell'Area Minori e Famiglie, dell'Area Adulti e Disabili, del Centro per l'Impiego - Provincia di Pisa, dei Servizi Educativi Comunali, del Rappresentante del CRED per la Conferenza Zonale Educativa, del CPIA territoriale con sede a Ponte a Egola, dell' Informagiovani, delle Associazioni e Cooperative del territorio, della Caritas Diocesana, di una molteplicità di soggetti pubblici e del privati che si occupano del settore dell'immigrazione, per condividere le azioni e le politiche dei servizi rivolti alla popolazione immigrata. 3.Rapporti con le Associazioni di Cittadini Stranieri: incontri con i rappresentanti delle Associazioni create da cittadini stranieri, che hanno lo scopo di operare a favore dei migranti del territorio del Valdarno Inferiore; questi incontri hanno l'obiettivo di favorire l'incontro e lo scambio tra i cittadini di origine straniera e la comunità locale. 4.Attività di ricerca e monitoraggio: studi e ricerche sull’immigrazione al fine di tenere un costante aggiornamento sulle linee di attività. Viene costantemente effettuato un aggiornamento di leggi e normative di settore, aggiornamento della modulistica per gli sportelli, vengono effettuati approfondimenti su varie questioni di interesse quali: l'accoglienza nelle scuole dell'obbligo, la dispersione scolastica e l'abbandono, l'orientamento e la scelta della Scuola Secondaria Superiore, l'obbligo formativo, i drop out, l'aggiornamento dei dati sull'andamento del lavoro e dell'occupazione, la formazione, i progetti di contrasto alla povertà ecc., l'organizzazione di momenti di aggregazione quali attività di incontro e scambio culturale, finalizzata alla conoscenza del contesto sociale. Destinatari diretti e favoriti dal progetto sono: i cittadini immigrati che accedono ai servizi territoriali e alle associazioni ed enti partner del progetto; i richiedenti/titolari di protezione internazionale beneficiari del Progetto SPRAR e dell'Emergenza Prefettura; cittadini italiani e stranieri ospiti del Centro di Ospitalità Notturna. Come destinatari indiretti o beneficiari si identificano tutti gli attori istituzionali (Comuni, Società della Salute del Valdarno Inferiore, Scuole, Asl, Centro per l' Impiego, Informagiovani, ecc...) ed Enti del terzo settore e tutte le agenzie che a vario titolo si occupano delle problematiche inerenti questa fascia di popolazione. In particolare, la Cooperativa La Pietra d'Angolo, l'Associazione Arturo, l'Associazione le Querce di Mamre, Auser, ecc...che sono partner attivi all’interno del progetto . I Volontari di Servizio Civile interessati a questo progetto saranno una risorsa aggiuntiva che andrà ad integrare la rete dei servizi già esistente, aumentando potenzialmente il numero degli utenti raggiunti dai servizi e il numero e la qualità delle prestazioni erogate. L’idea è di dare avvio ad una pratica di lavoro e metodologia che, anche attraverso l’esperienza del servizio civile volontario, rimanga una risorsa presente e attiva sul territorio anche in futuro. 6)Obiettivi del progetto: L’obiettivo del progetto è quello di agevolare i percorsi di integrazione dei immigrati nel territorio del Valdarno Inferiore, facilitando l'accesso e potenziando i servizi offerti, finalizzati all’autonomia individuale e all'inserimento sociale e lavorativo. Inoltre si intende rafforzare la promozione culturale, finalizzata all’integrazione ed alla conoscenza reciproca, alla costruzione di una comunità inclusiva e rispettosa delle differenze. Altrettanto importante è l'attività di accoglienza e di orientamento nei confronti dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria che sono ospitati nei progetti della SDS Valdarno Inferiore. Questo lavoro in rete sul territorio produce un' azione di cambiamento condivisa, ponderata, valutata da più punti di vista, integrata da idee e da esperienze inizialmente diverse, ma rese condivisibili da tutti. La rete di servizi si rende così disponibile per: - rispondere ai bisogni relativi alla quotidianità della popolazione straniera; - promuovere agio; - creare piccole competenze operative; - saper ascoltare, valutare e interpretare i bisogni, - promuovere opportunità organizzate e progetti; -saper leggere le informazioni provenienti dall’ambiente. Obbiettivi specifici 1. Informazione e Accoglienza A. Implementare il servizio di informazione e prima accoglienza (obiettivo anche qualitativo) B. Migliorare la capacità di informazione,consulenza e compilazione delle pratiche relative all'ingresso e al soggiorno in Italia e l'iter per il conseguimento del test d'italiano C. Fornire una consulenza legale, offrendo la conoscenza dei percorsi possibili e appropriati rispetto alla richiesta e al bisogno 2. Accompagnamento nella ricerca del lavoro A. Facilitare l’orientamento al lavoro dei cittadini stranieri rispetto ai relativi servizi (Centro per l'Impiego, Informagiovani, Agenzie per il Lavoro) e accompagnamento agli stessi per la ricerca del lavoro Indicatori di risultato Risultati attesi A1. Maggiore informazione e divulgazione dei servizi A1. Numero di cittadini stranieri che si rivolgono al P.I.U. A2. Minore tempo di attesa B1. Numero di domande e pratiche evase B1. Aumento di domande complesse accolte e modulistica specifica C1. Numero di consulenze compilata effettuate C1. Aumento della conoscenza dei propri diritti A1. Numero di colloqui effettuati e materiale distribuito relativo ai servizi A1. Migliorare l'accesso ai servizi per la ricerca del lavoro. B1. Incrementare la consultazione delle offerte di lavoro on line B1. Numero degli accessi B2. Acquisire maggiori B. Fornire ai cittadini stranieri una postazione internet per la consultazione delle offerte di lavoro on-line 3. Integrazione Sociale A. Favorire momenti di incontro tra cittadini stranieri e comunità locale, attraverso la presenza dei volontari di Servizio Civile come persone disponibili all’ascolto e al confronto B. Incrementare occasioni di incontro e confronto sui temi relativi all'educazione civica (diritti e doveri delle persone straniere, ingresso nel mondo della scuola) C. Fornire un supporto concreto nel reperimento di informazioni e facilitare la creazione di una banca dati (indirizzi e servizi) dei soggetti che si occupano di immigrazione 4. Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ed Emergenza Prefettura A. Attivare interventi di accoglienza integrata e programmata attraverso una rete di servizi che soddisfino le esigenze più immediate e materiali. B. Orientamento e accompagnamento all'inserimento sociale competenze informatiche A1. Numero dei partecipanti agli eventi proposti dal territorio A1. Partecipazione ad almeno 2 eventi B1. Maggiore consapevolezza dei diritti e doveri per B1. Numero dei facilitare partecipanti alle iniziative l'integrazione proposte C1. Maggiore C1. Fruibilità della banca informazione e dati divulgazione dei servizi A1. Numero di servizi offerti (Assistenza SocioSanitaria, Inserimento scolastico, Mediazione linguistica etc.) A1.Inserimento positivo nel contesto territoriale, in ambito scolastico e sociale e godimento di buono stato di salute B1. Partecipazione ai corsi di lingua italiana B1.Buona conoscenza della lingua italiana B2.Capacità di accedere ai B2. Raggiungimento servizi presenti sul autonomia personale territorio 7)Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente (non prendere in considerazione i giovani in servizio civile regionale). Il progetto, si propone di promuovere la solidarietà sociale e di contribuire alla formazione civica, culturale e professionale dei volontari del servizio civile nell’ottica di “difesa della patria” così come richiamato dall’art. 52 della Costituzione. I volontari di Servizio Civile interessati da questo progetto non saranno solo una risorsa aggiuntiva, che andrà ad integrare la rete già esistente aumentando potenzialmente il numero degli utenti raggiunti dai servizi e il numero delle prestazioni, ma saranno una parte attiva e responsabile nel progetto. Le attività saranno pensate con la consapevolezza che queste possono rappresentare occasione di scambio e crescita sia per i destinatari diretti del progetto, cittadini stranieri, sia i beneficiari indiretti, la comunità che per i volontari del servizio civile impegnati in questo percorso. Il piano di attuazione del progetto si articola nelle seguenti fasi (diagramma di Gantt) MESI FASE 1 Avviamento del progetto INSERIMENTO E ACCOGLIENZA FASE 2 FORMAZIONE FASE 3 ACCOMPAGNAMENTO, introduzione all’operatività e attivazione progetti FASE 4 Operatività fino alla conclusione del periodo di servizio civile volontario AUTONOMIA FASE 5 VERIFICA finale del percorso effettuato e dei risultati raggiunti dal progetto in termini quantitativi e qualitativi I II III X X X X IV V VI VII VIII X X X X X X X X X X I volontari del servizio civile, nel corso dell’esperienza, avranno una relazione costante con le seguenti figure professionali di personale a vario titolo impegnato nell’attuazione del progetto: • Personale della direzione dei Servizi dell’Area Progettuale Immigrazione e Lavoro (n. 1 persona): si tratta di personale interno all’Amministrazione Comunale che copre la funzione di Responsabilità tecnico-professionale con competenze specifiche sia professionali che tecnico direzionali; • Assistenti Sociali (n. 3 operatori, uno per ciascuna area progettuale): si tratta di personale dipendente dell’Ente con specifiche competenze nel campo dei servizi alla persona, singoli, famiglie, specializzate nelle 2 aree di progettazione sociale Adulti e Disabili e Minori e Famiglie; • Educatori ( n. 2 operatori): si tratta di personale con specifiche competenze in ambito educativo – ovvero laureati, educatori professionali, animatori di comunità dipendenti dei soggetti ai quali l'Ente promotore ha affidato la gestione delle attività • Psicologa ( n.1 operatore): si tratta di personale con specifiche competenze in ambito psicologico – ovvero laureati, dipendenti dei soggetti ai quali i Comuni hanno affidato la gestione delle attività (Cooperative, Associazioni); • Avvocato (n. 1 operatore): si tratta di personale con specifiche competenze in ambito legale – ovvero laureati, dipendenti dei soggetti ai quali i Comuni hanno affidato la gestione delle attività (Cooperative, Associazioni); • Mediatrici linguistico-culturali (n. 4 operatori): si tratta di personale qualificato con specifiche competenze in ambito di mediazione linguistico-culturale – dipendenti dei soggetti ai quali i Comuni hanno affidato la gestione delle attività (Cooperative, Associazioni); • Insegnanti di lingua italiana (n. 4 operatori): si tratta di personale qualificato con specifiche competenze in ambito formativo – dipendenti dei soggetti ai quali i Comuni hanno affidato la gestione delle attività (Cooperative, Associazioni); • Personale volontario (circa 15/20 volontari delle diverse associazioni che collaborano al Progetto): si tratta di personale senza specifiche competenze,ma che da anni collabora con le diverse associazioni che partecipano direttamente alla gestione di alcune attività attraverso convenzioni con l’Ente promotore. Complessivamente le figure impegnate nei servizi in affiancamento dei 3 volontari saranno oltre15, quindi in un rapporto di oltre 5 per ciascun volontario. . 7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell’ambito del progetto. L’ assegnazione dei volontari alle finalità individuate dal presente progetto si riferiscono all’Area Immigrazione. Non si richiedono particolari competenze professionali, ma motivazione e attitudine alla relazione. Sarà compito degli operatori dell’ente aiutare il volontario a sviluppare tali attitudini nel compimento di questa esperienza con l'obiettivo che questo rappresenti per lui/lei una occasione di crescita personale e un valore aggiunto per tutte le persone, a diverso titolo, coinvolte (beneficiari diretti, indiretti, operatori, volontari ecc.). I volontari saranno impegnanti per tutte le attività previste dal progetto sempre attraverso percorsi strutturati in funzione di un' integrazione dei volontari trasversale alle attività. Ciò permetterà di affiancare sempre il volontario a personale specifico a seconda delle funzioni svolte. In maggior dettaglio le attività riguardano: FASE ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO RUOLO DEL VOLONTARIO Presentazione dei volontari ai Responsabili e agli operatori dell’Ente e delle altre figure FASE 1: coinvolte all’interno del progetto Conoscenza e Avviamento del progetto Apprendimento sia come INSERIMENTO E Conoscenza del territorio e dei servizi ascolto ma anche come ACCOGLIENZA esistenti attraverso documentazione e visite condivisione e nelle sedi attuative del progetto. FASE 2: FORMAZIONE rielaborazione del progetto presentato. Prima parte della formazione generale (32 ore) Apprendimento e partecipazione attiva su temi ed esperienze presentate dai formatori Prima parte di formazione specifica di base sull’organizzazione del servizio pubblico, sulle normative specifiche dei progetti, in particolare la legge sulla privacy e sicurezza sui luoghi di lavoro (10 ore) Seconda parte di formazione specifica (18 ore suddivise in 6 incontri da 3 ore) Seconda parte della formazione generale (10 ore e-learning) Terza parte di formazione specifica outdoor sulle dinamiche relazionali, sul lavoro di gruppo, su conflitti e comunicazione (ore 22 semiresidenziale) Prima sessione di monitoraggio Accompagnamento e inserimento dei volontari nei gruppi di lavoro FASE 3: ACCOMPAGNAMENT progettuali Punti Informativi per Stranieri (consulenza legale e corsi d'italiano), O Orientamento al Lavoro, introduzione Integrazione Sociale all’operatività e attivazione progetti Introduzione alla metodologia di lavoro e alla tipologia di intervento attraverso l’affiancamento agli operatori e ai volontari già attivi per sperimentare concretamente le relazioni con i cittadini stranieri. Accompagnamento e inserimento dei volontari nei gruppi di lavoro progettuali Apprendimento e prime esperienze concrete nello svolgimento delle attività. Assegnazione dei volontari sui singoli Prime esperienze concrete progetti tenuto conto delle loro nello svolgimento delle caratteristiche personali e, ove possibile, attività. delle preferenze espresse. Partecipazione Partecipazione dei singoli volontari agli incontri periodici di equipe finalizzati alla verifica dei progetti e alla supervisione con Preparazione di report particolare attenzione alle dinamiche personali sulle attività relazionali. svolte con le proprie riflessioni . Seconda sessione di monitoraggio FASE 4: Operatività fino alla conclusione del periodo di servizio civile volontario I volontari proseguono nell’attività prevista dal progetto a cui sono assegnati, mantenendo uno stretto contatto con gli O.P., ma sviluppando Svolgimento attività nelle quali si sono inseriti Partecipazione AUTONOMIA progressivamente maggiore autonomia nella gestione dei propri compiti. Preparazione di report personali sulle attività Partecipazione dei volontari ai momenti svolte con le proprie programmati di supervisione e verifica riflessioni terza sessione di monitoraggio FASE 5: VERIFICA finale del percorso effettuato e dei risultati raggiunti dal progetto in termini quantitativi e qualitativi Verifica dell’efficacia dei progetti dal punto Preparazione di report di vista dell’utenza, dei volontari, e dei personali sulle attività servizi svolte con le proprie riflessioni Valutazione delle conoscenze acquisite, attraverso le relazioni di servizio, report degli O.P. e prove specifiche di verifica come da accordi intercorsi con l’Agenzia formativa FORIUM Le attività concrete svolte dal volontario all’interno dei progetti nei confronti dei cittadini che si rivolgono ai servizi prevedono: 1. Informazione e Accoglienza: • • • • Ascolto e orientamento dei cittadini stranieri che si rivolgono al servizio; Supporto nelle pratiche relative all'ingresso e al soggiorno in Italia; Iter per iscrizione e partecipazione ai corsi d'italiano; Supporto nella consulenza legale 2. Accompagnamento: • Supporto nella ricerca del lavoro; • Aiuto nella ricerca di materiale utile per l’orientamento nella ricerca di lavoro; • Supporto nell'utilizzo della postazione internet. 3. Integrazione sociale Partecipazione agli eventi della comunità, supportando i volontari/operatori e cercando di favorire l’instaurarsi di relazioni significative tra i partecipanti e tra essi e gli operatori; Partecipazione e supporto nell'organizzazione di incontri sui temi dell'educazione civica per facilitare la consapevolezza dei diritti e doveri dei cittadini stranieri; • Partecipazione nell'organizzazione dei corsi di lingua italiana; Realizzazione di una banca dati (indirizzi e servizi) delle istituzioni comunali e dei soggetti di terzo settore che si occupano di immigrazione, multiculturalità e integrazione multietnica; Partecipazione al Tavolo Immigrazione Zonale. 4. Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ed Emergenza Prefettura Supporto organizzativo nella fase di accoglienza ed integrazione; Partecipazione ad incontri di equipe di lavoro; Partecipazione attiva nell'organizzazione dei servizi offerti ai titolari/richiedenti protezione internazionale o umanitaria; Supporto nella consulenza legale; Supporto nel disbrigo delle pratiche burocratiche relative a rilascio/rinnovo permessi di soggiorno, documenti sanitari ed iscrizione al SSN, dichiarazione di residenza e carta d'identità, ecc... Comunicazioni e contatti con i servizi e con gli uffici di interesse; Organizzazione di incontri e momenti di socializzazione. 8)Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 3 9) Numero posti con vitto: 0 10)Numero posti senza vitto: 3 11) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30): 30 12) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) : 5 13) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio: Obbligo di portare il tesserino di riconoscimento; Obbligo di partecipare alla formazione aggiuntiva programmata dalla Regione Toscana; Obbligo di partecipare alle manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della Regione Toscana; Rispetto della privacy delle persone e riservatezza delle informazioni assunte nello svolgimento del servizio; Rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D. Lgs. 81/08; Rispetto delle indicazioni operative ricevute dal responsabile del progetto e raccordo con lo stesso; Disponibilità alla flessibilità oraria nell’arco dei cinque giorni lavorativi di apertura dei servizi e limitatamente a particolari situazioni anche nei giorni festivi; Disponibilità a svolgere la propria attività anche in sedi diverse da quelle usuali in occasione di manifestazioni, gite all’interno del territorio Regionale; Disponibilità a svolgere le attività di formazione anche nei giorni di sabato; Disponibilità ad impiegare i giorni di permesso in concomitanza alla sospensione delle attività come previsto dal progetto. 14) Sede/i di attuazione del progetto (1): N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo (compresa eventuale partizione interna) N. giovani per sede (2) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Centro Zonale Minori Santa Croce sull'Arno Via N.Copernico n.2 3 (1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR. (2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8) N.B.: ALLEGARE LA STAMPA DELL’ELENCO SEDI INSERITE SUL PROGRAMMA INFORMATICO SCR PER QUESTO PROGETTO 4 15) i. ii. iii. iv. v. Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede): NOME E COGNOME: DATA DI NASCITA: CODICE FISCALE: INDIRIZZO MAIL: TELEFONO: Giuseppina Romeo 21.07.1951 RMOGPP51L61A633A [email protected] 3357833279 vi. CURRICULUM (completo di data e firma dell'interessato) con copia (fronteretro) di un documento di identità in corso di validità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 14): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Centro Zonale Minori Santa Croce sull'Arno Via N.Copernico n.2 Viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): corso “BASE per operatori degli enti di servizio civile” svolto in data 08/05/2013 sede del corso Pisa 16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Attività svolta mediante web: - Sito Internet e Uffici per le relazioni con il pubblico del Comune di San Miniato, del Co mune di Castelfranco di Sotto, del Comune di Santa Croce sull’Arno, del Comune di Montopoli Val d’Arno e del Comune di Fucecchio; - Pubblicizzazione dell’iniziativa mediante mailing list dei ragazzi iscritti alla carta giovani del Circondario Empolese-Valdelsa e Valdarno Inferiore; - Pubblicazione sul sito del giornale locale on line “GO NEWS”; Attività di diffusione mediante quotidiani e strumenti cartacei: - Pubblicazione sulla cronaca locale dei quotidiani più diffusi; - Predisposizione di volantini informativi del bando di selezione in lingua italiana, araba, francese, cinese, albanese Spot radiofonici: - Passaggi di spot informativi per la pubblicizzazione del bando di selezione nella radio locale on-line “RADIO RADICCHIO” e “RADIO ROCK CITY” Incontri sul territorio: - Pomeriggi-incontro informativi in svolgimento durante l’arco dell’anno 2014, organizzati in collaborazione con il Servizio Informagiovani (totale 4 ore); - Diffusione delle informazioni sul servizio civile all’interno dei Centri di Aggregazione giovanile del territorio di circa 2 ore ciascuno; - Presentazione all’interno delle azioni di orientamento rivolte agli studenti della scuola secondaria di secondo grado; Attività informativa svolta mediante social – network: 21 - Pagina Facebook delle biblioteche comunali del Valdarno Inferiore - Pagina Facebook dei servizi educativi del comune di Santa Croce - Pagina Facebook della Istituzione Bottega di Geppetto - Pagina Facebook Centri giovani del Valdarno e Informagiovani - Altre pagine facebook istituzionale (Istituto Superiori del Valdarno Inferiori) - Account Twitter della Biblioteca comunale di San Miniato. Altro: - Diffusione attraverso la rete Informagiovani del Valdarno Inferiore; - SMS informativi per gli iscritti al servizio del territorio. 17) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: Al fine di verificare il corretto svolgimento del progetto, la qualità delle competenze acquisite dai volontari durante la formazione generale e specifica, e la qualità delle relazioni tra volontari, personale dell'ente e utenti dei servizi, questo Ente si è dotato di una serie di strumenti di monitoraggio e verifica di seguito specificati. Le attività di monitoraggio per i progetti hanno il duplice obiettivo di valutare l’efficacia del progetto rispetto all’inserimento e alle mansioni svolte dai Volontari, e di aiutare a risolvere le difficoltà di inserimento nel servizio. In tale prospettiva si avvale di diversi strumenti di rilevazione e accompagnamento di Volontari e OP nello svolgimento del servizio: questionari strutturati, focus group, tavoli di confronto e, in casi specifici, consulenza individuale. Le rilevazioni e gli incontri (focus group) sono condotte in compresenza di tutti i Volontari del progetto, in modo da offrire la possibilità di un confronto tra esperienze diverse nelle diverse sedi di progetto. Parallelamente si svolge un incontro con gli OP del medesimo progetto e di altri progetti dello stesso ente, in modo da poter scambiare e confrontare le esperienze al fine di rendere omogenei i metodi di lavoro e di realizzazione dei progetti stessi, secondo quanto previsto dalla normativa e descritto nel progetto stesso. Sono previste, infine, rilevazioni per valutare la soddisfazione dei destinatari del progetto relativamente al servizio prestato dai volontari e all'efficacia del progetto percepita all'esterno. Il monitoraggio è svolto da personale competente nella gestione di processi formativi e nella valutazione delle competenze. Le attività previste sono le seguenti: Quattro rilevazioni e incontri di monitoraggio effettuati a cadenza trimestrale rivolti ai Volontari. periodo attività Entro fine terzo mese valutazione dell'efficacia della formazione generale e specifica realizzata, e sulla qualità dell'inserimento nei servizi Entro fine sesto mese Valutazione della qualità della formazione in relazione alle mansioni da svolgere, e sulle relazioni con le altre figure impegnate nel progetto e con l'utenza Entro fine nono mese Valutazione della qualità della formazione in relazione alle mansioni da svolgere, e sulle relazioni con le altre figure impegnate nel progetto e con l'utenza 22 Ultimo mese valutazione delle competenze acquisite, sull'efficacia del progetto, e sulla utilità per i destinatari del progetto 2. Quattro incontri di monitoraggio a cadenza trimestrale rivolti agli Op e ai formatori, sebbene non sempre in compresenza, svolti in concomitanza con gli incontri di monitoraggio dei Volontari (quindi a cadenza trimestrale), e centrati sulle stesse tematiche sopra sviluppate, con attenzione particolare all'andamento della formazione specifica e generale, alla qualità dell'inserimento nel progetto, alla valutazione delle attività svolte, alle relazioni con il personale e l’utenza. Quando Chi Cosa Entro fine III mese OP e formatori valutazione dell'efficacia della formazione generale e specifica realizzata, e sulla qualità dell'inserimento nei servizi Entro fine IV mese OP e formatori Valutazione della qualità della formazione in relazione alle mansioni da svolgere, e sulle relazioni con le altre figure impegnate nel progetto e con l'utenza Entro fine IX mese OP Valutazione sulle relazioni con le altre figure impegnate nel progetto e con l'utenza Ultimo mese OP valutazione delle competenze acquisite, sull'efficacia del progetto, e sulla utilità per i destinatari del progetto 3. Interviste e questionari di valutazione della soddisfazione dei destinatari del progetto, relativamente all’efficacia del progetto, alla capacità mostrata dai volontari e sul miglioramento del servizio utilizzato grazie al progetto di servizio civile. 4. Relazione finale di verifica, come sintesi del processo di monitoraggio che terrà conto degli esiti delle sessioni di monitoraggio, della valutazione delle competenze acquisite, e della valutazione dei risultati ottenuti dal progetto in relazione agli indicatori e dei risultati attesi evidenziati dal progetto al punto 7 del formulario, evidenziando in particolare: - per i volontari: il grado di soddisfazione sul progetto; la percezione dell’utilità del servizio per la comunità; la crescita personale anche in una prospettiva professionale; - per gli enti: il raggiungimento dei risultati attesi; la soddisfazione rispetto al ruolo svolto dai volontari; l'utilità della presenza del volontario percepita dagli operatori dei servizi; - per i destinatari dei servizi; il grado di soddisfazione per l’attività svolta dai volontari; il miglioramento del servizio. 23 La valutazione di questi dati rappresenta lo strumento per un controllo costante sulla qualità e l'efficacia del progetto realizzato. Le attività complessive di valutazione del progetto comprendono inoltre i seguenti strumenti gestiti direttamente dai volontari e dagli Olp e prevedono l'utilizzo di schede di valutazione, autovalutazione e di documentazione: - (Volontario) la redazione di schede di documentazione delle attività di studio svolte per la formazione specifica; - (Volontario) la redazione di una relazione finale secondo uno schema predisposto relativamente alle attività svolte durante il servizio; - (Operatore di progetto) la competenza e la perizia nell’uso di strumentazione tecnica specifica (eventuali mezzi, macchinari, software, etc.) utilizzati per la realizzazione di ciascun progetto. - (Operatore di progetto e Certificazione delle competenze) le specifiche competenze teoriche e pratiche individuate all’interno dei singoli progetti; - (Volontario, Operatore di progetto, Certificazione delle competenze) la capacità di lavorare in équipe e di contribuire in termini concettuali alle attività di progettazione e programmazione degli interventi; 18) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: Nessuno 19) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio: Nessuna 20) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Le risorse messe a disposizione dei volontari per lo svolgimento del progetto sono rappresentate da strumenti, personale, strutture organizzative e nello specifico sono: PARTNERS DEL PROGETTO Associazione Le Querce di Mamre, via Don Pugliesi, 2 Santa Croce sull'Arno, è un'organizzazione di volontariato che opera nelle situazioni di disagio sociale e indigenza economica con l'intento di favorire la promozione della persona sviluppando servizi di assistenza e accompagnamento soprattutto per i senza dimora. L’associazione collabora alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione proprie strutture e professionalità per lo svolgimento di attività rivolte alla popolazione straniera e mettendo a disposizione la propria documentazione e conoscenze. Cooperativa La Pietra d'Angolo, Piazza della Repubblica 9, San Miniato (PI),una cooperativa impegnata nel sociale attraverso la gestione di vari servizi e in particolare dell'accoglienza dei migranti nell'ambito del Progetto SPRAR, relativamente al personale, e dell'Emergenza Prefettura per quanto riguarda la 24 gestione dell'accoglienza nella sua totalità. La Cooperativa collabora alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione proprie strutture e professionalità per lo svolgimento di attività rivolte alla popolazione straniera e mettendo a disposizione la propria documentazione e conoscenze. Consorzio Co&So EVV, via Bartoloni, 95 Empoli, è un’organizzazione di secondo livello della cooperazione sociale che associa la quasi totalità delle cooperative sociali presenti nel territorio. Il consorzio collabora alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione proprie strutture e professionalità per lo svolgimento di attività rivolte alla popolazione straniera, mettendo a disposizione la propria documentazione e conoscenze. COSSAN , via Vettori 25 Santa Croce s/A, un' associazione creata da cittadini senegalesi residenti a S.Croce s/Arno con lo scopo di operare, sui valori della solidarietà e senza fine di lucro a favore dei migranti del territorio del Valdarno Inferiore. L’associazione collabora alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione proprie strutture e professionalità per lo svolgimento delle attività rivolte alla popolazione straniera, mettendo a disposizione la propria documentazione e conoscenze. Istituzione del Comune di San Miniato “LA BOTTEGA DI GEPPETTO” via Vittorio Veneto 6, Località Isola ,San Miniato: sede di coordinamento degli interventi educativi e agenzia di formazione accreditata. Il centro collabora alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione strumentazione specifica, documentazione e bibliografia e professionalità in ambito organizzativo ed educativo per le azioni previste dal progetto soprattutto nello svolgimento delle attività di programmazione, documentazione e ricerca condotti dai volontari nell’ambito del servizio anche attraverso l’utilizzo delle aule e del materiale informatico. Associazione Arturo, Corso Mazzini,127 Santa Croce sull'Arno, ha gli scopi di promuovere e valorizzare le culture di ogni “sud” del mondo, favorire l'incontro e l’interazione fra culture diverse, difendere i diritti dell’uomo, promuovere uno sviluppo sostenibile con le risorse umane e ambientali. L’associazione è punto informativo per i cittadini stranieri del territorio. E’ luogo di relazioni, di incontro, di confronto, di interazione e collabora con le altre associazioni presenti sul territorio. Tutti i soggetti partecipano e collaborano alla realizzazione degli interventi in favore dei cittadini immigrati mettendo a disposizione professionalità, conoscenze, documentazione e strutture, nonché coinvolgendo e affiancando ai volontari del servizio civile i propri operatori. RISORSE STRUMENTALI - Fotocopiatrici, postazioni telefoniche, fax, postazione dedicata per la consultazione di Internet, software specifici per comunicazione e-mail, in dotazione agli enti locali, per tutte le attività di comunicazione connesse all’organizzazione dei servizi; - Attrezzatura informatica e software specifici per le attività di programmazione, documentazione e ricerca, connesse alle attività progettuali previste; - Materiale bibliografico e documentazione in possesso dell’Ente per le attività di formazione, ricerca e studio. - Automezzi comunali per eventuali spostamenti in servizio; - Struttura organizzativa delle Unità Operative Immigrazione e Lavoro dell’Ente coinvolte nella gestione del progetto ; - Personale dipendente e in convenzione con l’ente in affiancamento dei volontari 25 durante le attività del servizio; - Destinazione di un monte ore dei Responsabili dei servizi e dello staff degli operatori del Servizio Sociale per incontri con i volontari finalizzati al monitoraggio e alla condivisione del progetto. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 21) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Al termine dell’esperienza al volontario saranno certificate e riconosciute le competenze acquisite e l’esperienza professionale svolta all’interno del progetto da Parte dell’Agenzia Formativa Fo.Ri.Um, ente formatore accreditato presso la Regione Toscana, dettagliando tutte le competenze sviluppate durante l’anno di servizio (in allegato accordo sottoscritto). Tale certificazione potrà essere inserita nel curricolo professionale e formativo e utilizzata dal volontario in future collaborazioni professionali negli ambiti attinenti al servizio prestato, con particolare riferimento alle imprese che lavorano in campo educativo. ELENCO DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI: Acquisizione di conoscenze relative al trattamento di dati personali in base alle leggi in vigore; Acquisizione di conoscenza in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; Conoscenza dei servizi per i cittadini stranieri nell’ambito della normativa di riferimento nazionale e regionale; Conoscenza della organizzazione e strutturazione dei servizi alla persona nella zona nell’ambito del territorio dei cinque comuni del Valdarno Inferiore; Acquisizione di conoscenze in merito al ruolo dell’informazione sociale, in particolare all’interno del servizio pubblico e, nello specifico, dei servizi rivolti alle fasce deboli di popolazione; Competenze legate all’accoglienza del bisogno, all’ascolto e all’osservazione della comunicazione non verbale; la sospensione del giudizio, la sintesi e registrazione delle informazioni necessarie e rilevanti nella segnalazione del bisogno; la comprensione dei caratteri di urgenza/emergenza, la restituzione di risposte flessibili per soddisfare le domande di orientamento, di informazione e di sostegno al cittadino; Acquisizione delle procedure amministrative per l’accesso ai servizi e per la gestione degli stessi da parte degli enti pubblici; Sperimentazione e potenziamento delle proprie competenze individuali in particolare: nel lavoro di gruppo, nella comunicazione, nella assunzione di responsabilità, nella condivisione di obiettivi; Acquisizione di competenze in ordine alla programmazione e organizzazione degli interventi individuali e di comunità in relazione alla popolazione stranieri. L’esperienza di servizio civile può essere riconosciuta da ciascun corso di laurea come crediti formativi e/o tirocini in relazione all’attinenza delle attività formative e dell’esperienza svolte all’interno del progetto con i contenuti del singolo corso di laurea. 26 Formazione generale dei giovani 22) Sede di realizzazione: Sedi: - LA BOTTEGA DI GEPPETTO, via Vittorio Veneto n. 6,località Isola, San Miniato, Pisa. - Biblioteca comunale di Santa Croce, Palazzo Vettori, Piazza Matteotti S. Croce s/A, Pisa sull’Arno, 23) Modalità di attuazione: La formazione viene realizzata in proprio attraverso formatori appartenenti all’Ente, che hanno svolto i corsi di formazione regionale Crescit tra cui: Paola Pozzoli nata il 25.01.1963 a Milano esperta in servizio sociale professionale con particolare riferimento all’area tecnico organizzativa; Manuela Cupidi: nata il 24.05.1973 a Castelfranco di Sotto, Pisa. Esperta in servizio sociale professionale con particolare riferimento ai servizi dell’area della domiciliarità per anziani Ornella Pieracci nata il 01.01.1969 a Pontedera, Pisa Esperta in servizio sociale professionale con particolare riferimento ai progetti di gruppo e di comunità; Gloria Tognetti nata l’11.02.1960 a San Miniato esperta in materie educative con particolare riferimento sia all’area tecnico organizzativa che pedagogica. Luigi Mangieri nato il 07.10.1968 a Potenza, Pedagogista, esperto in processi formativi e servizio civile; Michele Valori: nato il 04/12/1966 a Pisa, Responsabile Settore amministrativo comune Monopoli in Valdarno, Laurera Universitaria di II livello in dirigenza delle Pubbliche amministrazioni, esperto in pubblica amministrazione. 24) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione prevedono: - lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative; - dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione. La metodologia didattica utilizzata è finalizzata al coinvolgimento attivo dei partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione e di riflessione collettiva e individuale sui temi della partecipazione, del volontariato e della cittadinanza attiva. 25) Contenuti della formazione: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001 e di cui all’art. 2 della L.R. 35/2006: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale prevedono: Identità e finalità del SC - la storia dell’obiezione di coscienza; - dal servizio civile alternativo al servizio militare al SC; 27 - identità del SC. SC e promozione della Pace - la nozione di difesa della Patria secondo la nostra Costituzione e la giurisprudenza costituzionale in materia di difesa della Patria e di SC; - la difesa civile non armata e nonviolenta; - mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti; - la nonviolenza; - l’educazione alla pace. La solidarietà e le forme di cittadinanza - il SC, terzo settore e sussidiarietà; - il volontariato e l’associazionismo; - democrazia possibile e partecipata; - disagio e diversità; - meccanismi di marginalizzazione e identità attribuite. La protezione civile - prevenzione, conoscenza e difesa del territorio. - il piano di protezione civile e i libelli di responsabilità e partecipazione dei cittadini. - esercitazione pratica di protezione civile. La legge 64/01 e le normative di attuazione e la L.R. 35/2006 - normativa vigente e carta di impegno etico; - diritti e doveri del volontario e dell’ente accreditato; - presentazione dell’ente accreditato; - lavoro per progetti. Identità del gruppo - le relazioni di gruppo e nel gruppo; - la comunicazione violenta e la comunicazione ecologica; - la cooperazione nei gruppi. I rischi di deriva nazionalistica e i sistemi economici internazionali - il commercio e i sistemi di impoverimento dei paesi poveri; - nascita di tendenze e derive nazionalistiche; - il commercio equo e solidale; - l'incidenza degli individui nei comportamenti quotidiani. Ai fini della rendicontazione, richiesta dalle citate linee guida, verranno tenute 42 ore di formazione attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali. 26) Durata (espressa in ore): 42 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani 27) Sede di realizzazione: Centro zonale Minori – via Niccolò Copernico 2 – Santa Croce S/A LA BOTTEGA DI GEPPETTO, via Vittorio Veneto n. 6, località Isola, San Miniato, Pisa 28) Modalità di attuazione: 28 La formazione specifica verrà effettuata in proprio con personale qualificato dell’ente e con formatori qualificati in materie sociali, con esperienza nell’organizzazione di attività di informazione/accoglienza ai cittadini stranieri, interventi di orientamento al lavoro, integrazione sociale e normativa di riferimento. 29) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione specifica è svolta nell’arco dei primi 3 mesi di servizio e prevede la seguente articolazione metodologica: lezioni frontali di carattere prevalentemente didascalico, concernenti l’organizzazione dei servizi e le pratiche da mettere in atto per la gestione dei compiti previsti, seguiti da circle-time di approfondimento; training pratici ed esercitazioni attraverso l’utilizzo di strumentazione adeguata e tecniche partecipative; giochi di simulazione, di conoscenza, di valutazione: sperimentazione diretta di metodologie da utilizzare durante il servizio. lavoro teorico-pratico di ricerca e studio in gruppo, attraverso: la compilazione di schede di documentazione, la realizzazione di composizioni scritte, e multimediali (slides, filmati, foto, etc). il confronto sui temi affrontati attraverso focus group. Proiezioni video e analisi del contenuto di materiale multimediale relativo ad attività educative. Formazione outdoor sulla relazione a il lavoro di gruppo in stage teorico-pratico (vitto a carico dell’ente) secondo lo schema: • preparazione attività, • fase esperienziale individuale e di gruppo, • rielaborazione dei contenuti esperienziali 30) Contenuti della formazione: La formazione specifica prevede l’individuazione di 3 fasi così articolate: Prima fase da svolgersi nei primi due mesi in 3 giornate per complessive 10 ore - Il contesto sociale territoriale e la rete dei servizi; - La normativa nell’ambito di tutela della privacy. - La normativa nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro; Seconda fase da realizzarsi nel III mese, in 6 giornate per complessive 16 ore: - Presentazione dei servizi per l'immigrazione e il loro funzionamento, introduzione alle pratiche di regolarizzazione del soggiorno degli stranieri in Italia; - Normativa europea, nazionale e regionale in materia di immigrazione e in particolare in materia di protezione internazionale; - L’ascolto, l’accoglienza e l’orientamento come elemento organizzativo e fattore di qualità del servizio; - Concetti generali sull' integrazione e l'accoglienza del cittadino straniero; - Concetti generali sul fenomeno immigrazione, i diritti umani, il flusso migratorio dai Paesi Terzi e relative problematiche; - L’accesso ai servizi di rete; - Strumenti per l'orientamento al lavoro e alla formazione; 29 - Entrata in relazione e gestione di situazioni di difficoltà, con particolare attenzione al saper stare come parte imprescindibile del saper fare; - Gestione di conflitti interpersonali nell’ambito lavorativo; - Il contesto sociale territoriale degli interventi; - La rete dei servizi e i soggetti utenti. Terza fase da realizzarsi entro il III mese per complessive 22 ore distribuite in 2 giorni di stage semi-residenziale mezza giornata di rielaborazione teorica. Verrà realizzata attività di formazione del gruppo, riguardante la capacità di riconoscere le dinamiche relazionali, gestione della conflittualità nei contesti lavorativi, promozione delle competenze propositive, gestione delle risorse e valorizzazione della creatività. Il raggiungimento degli obiettivi del percorso formativo prevede un lavoro teorico-pratico su: - gli aspetti motivazionali,- le dinamiche relazionali, - il lavoro di gruppo, - la capacità di gestire situazioni di difficoltà, - la gestione e la risoluzione di conflitti interpersonali nell’ambito lavorativo. A conclusione del progetto si svolgerà inoltre una attività di orientamento e informazione all’uso degli servizi messi a disposizione dal Centro per l’Impiego locale, con l’obiettivo di fornire ai volontari indicazioni utili a proseguire il proprio percorso formativo e lavorativo. 31) Durata (espressa in ore): La durata complessiva della formazione specifica è di 48 ore. Altri elementi 32) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile regionale (diversa dall'Operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto): Nome e cognome: ANTONELLA STROZZALUPI_ Ruolo COORDINATORE DI PROGETTO corso frequentato _______________ data del corso __________ sede _______________________ oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SIX NO; 33) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva programmata dalla regione Toscana: SI X NO 34) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza: SI NO X n° progetti presentati: n° posti richiesti complessivamente: 30 35) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione Toscana: SI X NO 36) Co-progettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli enti per la co-progettazione, da cui risulti l'ente capofila): Denominazione ente Codice RT Categoria d'iscrizione all'albo SCR Ente pubblico o privato l sottoscritto __PATRIZIA NUZZI_ nato a _NAPOLI_ il _18/05/1952_ in qualità di responsabile legale dell'ente _COMUNE DI SAN MINIATO_ dichiara che l'ente che rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006). Data 16/02/2016 Il Responsabile legale dell’ente Patrizia Nuzzi N.B.: si ricorda di allegare al progetto: - copia di un documento di identità (fronteretro) del legale rappresentante in corso di validità; - curriculum vitae con data e firma dell’interessato, copia di un documento di identità (fronteretro) in corso di validità e del codice fiscale del responsabile di progetto indicato al punto 2bis e degli operatori di progetto inseriti; - stampa – tramite il programma informatico SCR - dell’elenco sedi di progetto utilizzate per il progetto. 31