Interazioni culturali - Comune di San Miniato

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Interazioni culturali - Comune di San Miniato
Allegato A)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN PROGETTI DI SERVIZIO
CIVILE FINANZIATI CON IL POR FSE 2014/2020 NELLA REGIONE TOSCANA
(Asse A.2.1.3.B)
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Comune di San Miniato
www.comune.san-miniato.pi.it
2) Codice regionale:
RT 2C00106
2bis) Responsabile del progetto:
(Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di
operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile)
i.
ii.
iii.
iv.
v.
NOME E COGNOME:Paola Pozzoli
DATA DI NASCITA:25.01.1963
CODICE FISCALE:PZZPLA63A65F205B
INDIRIZZO MAIL:[email protected]
TELEFONO:3488905495
Allegare curriculum vitae (con data e firma dell'interessato) e copia (fronteretro) di
documento di identità in corso di validità e codice fiscale alla scheda progetto
2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di
adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale):
NOME E COGNOME: STROZZALUPI ANTONELLA
(Questa figura non è compatibile con quella di responsabile di progetto di cui al punto 2 bis né con quella di
operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile)
CARATTERISTICHE PROGETTO
3)Titolo del progetto:
“InterAzioni Culturali: attività di supporto all'accoglienza e all'orientamento di
cittadini immigrati”
4)Settore di impiego del progetto:
Valorizzazione dell'Integrazione, dell'interculturalità e della multiculturalità
5)Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili:
Il Comune di San Miniato, iscritto all’Albo Regionale del Servizio Civile articola la
propria attività c/o tutte le sedi accreditate.
Il contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto è quello dei Comuni del
Valdarno Inferiore, San Miniato, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d’Arno e
Santa Croce sull’Arno.
La zona presenta il valore di incremento della popolazione più elevato della Regione
Toscana in assoluto. Il tasso di incremento totale annuo di una popolazione è il
risultato delle dinamiche naturali di accrescimento (tassi natalità/mortalità) e degli
spostamenti migratori (in entrata e in uscita) su un territorio.
Si tratta di un territorio caratterizzato da una forte concentrazione industriale ad alta
specializzazione incentrata sulle lavorazioni delle pelli e del cuoio, caratterizzato da
una miriade di piccole e medie imprese, che hanno attratto nella zona molta forza
lavoro proveniente in particolare dall'Africa (Marocco e Senegal), dall'Albania e più
recentemente dall'Est europeo.
Dal 2008 la crisi economica, tutt'ora in atto, ha interessato anche il comparto del settore
conciario.
Tutto ciò ha comportato la perdita del lavoro, il frequente ricorso alla cassa integrazione
e alla mobilità, l'aumento di contratti di lavoro a breve e brevissimo termine,
coinvolgendo in modo particolare la fetta di lavoratori più fragili, che spesso sono
proprio i cittadini immigrati. Il territorio registra la sussistenza, ed anzi il considerevole
incremento, di forti situazioni legate al fenomeno della povertà i cui effetti si
riverberano sul benessere e sulla sicurezza della società nel suo insieme.
In questo contesto sociale i quattro Comuni del Valdarno Inferiore hanno scelto di
gestire i servizi sociali, fin dal 2005, in forma associata, dando vita ad un'Area
progettuale Immigrazione per le specificità che questa questione pone e per garantire
pari opportunità a tutti i cittadini, sostenendo l'uguaglianza di diritti e conseguenti
doveri per tutti i cittadini.
In particolare il Comune di Santa Croce S/A è stato individuato come luogo di
concentrazione dei servizi rivolti alla popolazione straniera. La realtà sociale di Santa
Croce sull'Arno è caratterizzata infatti, da una maggiore presenza delle comunità
immigrate, pur in questa fase di decrescita del fenomeno migratorio.
I dati della popolazione straniera nel Valdarno Inferiore al 31.12.2014 descrivono una
realtà sociale che vede una maggiore presenza di alcune comunità di cittadini stranieri
fra cui: quella albanese (2.513) quella senegalese (1.700) e quella marocchina
(1.119);seguite dalle nazionalità rumena cinese, filippina e da una serie di gruppi
minori e la considerevole presenza di donne (3.780 che rappresentano quasi il 47%
della popolazione immigrata) e la crescente presenza di minori nati in Italia (1.422 che
rappresentano il 70% dei minori stranieri e circa il 18% della popolazione immigrata).
Vedi Tabelle (dati anagrafici al 31.12.14).
COMUNI DEL VALDARNO INFERIORE PRESENZA STRANIERI
Dati al 31.12.2014
Residenti
Di cui stranieri
%
Castelfranco di Sotto
13434
1872
13,90%
Montopoli in Val d'Arno
11281
972
8,60%
Santa Croce sull'Arno
14528
3342
23,00%
San Miniato
28081
2136
7,60%
Tot. residenti n. 67.324
Tot. stranieri residenti n. 8322 (12,36% della popolazione)
PRESENZA DI GENERE
Stranieri Maschi
%
Femmine
%
Castelfranco di Sotto
1859
1020
55,00%
839
45,00%
Montopoli in Val d'Arno
860
432
50,00%
428
50,00%
Santa Croce sull'Arno
3318
1899
57,00%
1419
43,00%
San Miniato
2071
977
47,00%
1094
53,00%
TOT.
8108
4328
53,00%
3780
47,00%
MINORI STRANIERI
Stranieri Minori
%
stranieri
Minori nati
in Italia
%
Castelfranco di Sotto
1859
480
25,82%
323
67,00%
Montopoli in Val d'Arno
860
220
25,58%
156
71,00%
Santa Croce sull'Arno
3318
893
26,91%
616
68,00%
San Miniato
2071
450
21,72%
327
72,00%
Tot. Stranieri n. 8108
Tot. Minori stranieri n. 2043
Incidenza minori sul tot. della popolazione straniera 25, 2% .
Incidenza minori nati in Italia sul tot. dei minori stranieri 69.9%.
Dati relativi alla presenza stranieri dal 2006 al 2014
2006 2007 2008
Castelfranco
Sotto
di 830 1092 1262 1375 1551 1775
Montopoli in Val 467
d'Arno
Santa
sull'Arno
2009 2010 2011 2012
583
675
769
865
956
Croce 1496 1805 2128 2521 2912 3149
2013 2014
1895 1859 1872
942
860
972
3304 3318 3342
San Miniato
1428 1659 1793
1909 2086 2167
1857 2071 2136
Tot.
4221 5139 5858 6574 7414 8047
7998 8108 8322
NAZIONALITA' PREVALENTI
SAN MINIATO
NAZIONALITA'
M
F
TOT.
ALBANIA
327
278
605
MAROCCO
176
130
306
ROMANIA
77
174
251
REP.POP.CINESE
104
83
187
SENEGAL
115
34
149
GEORGIA
5
96
101
POLONIA
5
45
50
FILIPPINE
19
25
44
SANTA CROCE SULL'ARNO
NAZIONALITA'
M
F
TOT.
ALBANIA
578
502
1080
SENEGAL
678
229
907
MAROCCO
230
167
397
REP.POP.CINESE
87
79
166
FILIPPINE
67
76
143
ROMANIA
45
90
135
INDIA
57
46
103
GEORGIA
13
65
78
CASTELFRANCO DI SOTTO
NAZIONALITA'
M
F
TOT.
ALBANIA
250
221
471
SENEGAL
283
80
363
MAROCCO
199
162
361
ROMANIA
70
122
192
REP.POP.CINESE
39
39
78
PAKISTAN
50
19
69
GEORGIA
2
34
36
TUNISIA
20
11
31
MONTOPOLI IN VAL D'ARNO
NAZIONALITA'
M
F
TOT.
ALBANIA
151
140
291
SENEGAL
96
49
145
ROMANIA
44
82
126
MAROCCO
67
39
106
PAKISTAN
34
19
53
GEORGIA
1
34
35
REP.POP.CINESE
11
11
22
NIGERIA
8
7
15
Nel 2011 questo territorio ha ospitato 40 ragazzi provenienti dalla Tunisia; in
seguito a questa esperienza il Comune di Santa Croce sull'Arno ha dato la propria
disponibilità alla Regione Toscana ad accogliere persone provenienti dal Nord Africa
richiedenti protezione internazionale, quindi altri 20 ragazzi sono stati ospitati in uno
spazio adiacente il Centro di Ospitalità Notturna.
L'esperienza di accoglienza si è conclusa nel 2013 ed ha costituito la premessa alla
scelta di aderire al Bando proposto dal Ministero degli Interni a valere sul Fondo
Nazionale per le politiche e servizi per l'asilo (Progetto S.P.R.A.R 2014 -2017.).
L'obiettivo è quello di attivare percorsi di accoglienza che mettano al centro le
persone accolte, che devono essere considerate protagoniste attive e non meri
beneficiari passivi, al fine di poter riconquistare la propria autonomia individuale.
Ci si propone dunque di sviluppare risposte ai bisogni attraverso l'accoglienza
integrata e diffusa che prevede l'attivazione di interventi materiali unitamente a servizi
che favoriscono percorsi di inclusione sociale.
Al momento la SDS Valdarno Inferiore accoglie 20 beneficiari nel Progetto
SPRAR, nella maggior parte maschi adulti e due nuclei familiari. Gli ospiti sono
alloggiati in un Centro di accoglienza a Santa Croce sull'Arno e in appartamenti situati
nei Comuni del Valdarno Inferiore.
Le situazioni conflittuali e le difficoltà economiche che attraversano le varie zone
dell'Africa e del Medio Oriente hanno costretto negli ultimi tempi migliaia di persone
alla fuga e alla ricerca di migliori condizioni di vita. L'emergenza degli sbarchi dei
profughi nelle coste italiane ha portato anche il nostro territorio ad attivare e ampliare i
posti dell'accoglienza prefettizia a partire dal 2014. Ad oggi sono presenti 45 persone
accolte nel progetto Emergenza Prefettura distribuite in vari appartamenti dei quattro
Comuni del Valdarno Inferiore.
Anche altri soggetti del privato sociale si sono impegnati nell'accoglienza
prefettizia, come la Cooperativa La Pietra d'Angolo che ospita nel proprio progetto
circa 40 persone alloggiate in vari appartamenti distribuiti sul nostro territorio e quello
confinante. A San Miniato altri 17 ragazzi sono accolti dalla Misericordia di Empoli.
Il Valdarno Inferiore dimostra di essere un'importante riferimento per il sistema di
accoglienza diffusa della Toscana ben inserito nella rete dei soggetti impegnati in
questo ambito.
Il fenomeno migratorio che caratterizza questa zona , sia nella sua forma ordinaria
che in quella emergenziale dell'accoglienza successivamente, ha reso cruciale l'offerta
di nuove modalità organizzative di accesso ai servizi di pubblica utilità.
Nei quattro Comuni afferenti al progetto sono stati istituiti i Punti Informativi
Unitari che garantiscono l'unitarietà d'accesso, capacità di ascolto, funzioni di filtro,
funzioni di osservatorio e monitoraggio dei bisogni e delle risorse, funzioni di
trasparenza e fiducia nei rapporti fra cittadini e servizi.
Per i cittadini immigrati sono stati attivati presso il Comune di Santa Croce
sull'Arno, di San Miniato e di Castelfranco di Sotto, i Punti Informativi per Stranieri
rivolti ai cittadini di tutta l'area del Valdarno Inferiore e che integrano il lavoro di
Punti Informativi Unitari, offrendo informazioni specifiche e supporto nella
compilazione delle varie pratiche relative al rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno,
domanda di cittadinanza italiana, flussi, ecc. L'obiettivo è quello di favorire
l'accoglienza e l'integrazione nella comunità locale, sviluppare il riconoscimento dei
diritti garantendo pari opportunità.
Tali attività presentano questi servizi come luoghi di lettura e sensori delle
dinamiche sociali territoriali, quindi come campo ideale dove i volontari del Servizio
Civile possono sperimentare direttamente l'incontro con i cittadini stranieri.
I Comuni associati, in un'ottica di sussidiarietà e attuando politiche integrate dei
servizi, oltre che nella gestione diretta dei servizi, sono impegnati anche in un ruolo di
“regia” rispetto alla totalità degli interventi e dei servizi che il territorio offre
attraverso altri soggetti, quali privati, associazioni di famiglie, associazioni di
volontariato, cooperative sociali, enti di promozione sociale, al fine di garantire
coerenza, evitare duplicazioni e offrire ai cittadini un quadro organico e unitario delle
politiche e dei sostegni ad essi rivolti.
La rete di servizi rivolti alla popolazione straniera, nel territorio del Valdarno
Inferiore, è costituita non solo dagli Enti pubblici (Comune, Centro per l'impiego,
Informagiovani, Scuola) ma anche da diverse Organizzazioni/Associazioni con cui i
Comuni, a vario titolo, collaborano e senza le quali, in molti casi, l'Ente pubblico non
sarebbe in grado di gestire direttamente gli interventi e i servizi di cui è titolare.
Alcuni tra i principali partners delle politiche dei Comuni sono le Pubbliche
Assistenze e le Misercordie, le Assoiazioni Auser, l'Associazione Arturo,
l'Associazione Le Querce di Mamre, la Cooperativa La Pietra d'Angolo e altre
Cooperative sociali, i patronati e centri di assistenza fiscale, l'Arci, la UISP, Caritas,
Agenzia Forium, ecc...
Un ruolo molto importante svolgono, inoltre, le associazioni di cittadini stranieri .
E' stato necessario e utile descrivere una mappatura relativa alla presenza
dell'associazionismo straniero attivo sul territorio.
Nome
Associazioni di cittadini stranieri
Sede
Soggetti coinvolti
CO.S.SAN
Via Vettori,
Santa Croce sull'Arno
Comunità senegalese
NOUR
Via Michelangelo 13,
Santa Croce sull'Arno
Ragazzi di seconda
generazione
Domu Tengueth
Via Carducci 33,
Santa Croce sull'Arno
Comunità senegalese
Senegalesi uniti per
l'uguaglianza
Via Romaiano 120,
San Miniato
Comunità senegalese
Shalom Salam Senegal
Via Romaiano 120,
San Miniato
Comunità senegalese
Teranga
Via XXV Aprile,
Montopoli in Val d'Arno
Comunità senegalese
L'Area Progettuale Immigrazione ha intrapreso un percorso finalizzato al
potenziamento della rete dell'associazionismo straniero locale attraverso incontri
periodici con i rappresentanti di queste associazioni e di altre associazioni locali, al
fine di creare un momento di condivisione, conoscenza e interazione con
l'amministrazione locale.
La Regione Toscana ha istituito il “Coordinamento delle associazioni e degli organi
di partecipazione e rappresentanza delle comunità straniere in Toscana” che
costituisce lo strumento attraverso il quale Regioni, Comuni e province sono informati
delle condizioni e delle problematiche delle comunità straniere e promuove i diritti
degli immigrati alla partecipazione alla vita civile, valorizzando il ruolo dei suoi
rappresentanti nei governi locali e regionali.
L'associazionismo è, nelle comunità straniere e in particolare nella comunità
senegalese, un sistema organizzativo molto diffuso e creato per tutelare i diritti dei
migranti ma anche per servire da interfaccia tra quest'ultimi e le autorità locali.
Il Coordinamento ha come intenzione il coinvolgimento di tutte le associazioni
rappresentanti le varie nazionalità presenti sul nostro territorio.
Le associazioni rappresentano un punto di riferimento per i cittadini stranieri
residenti nella zona, e fanno da collante tra i vari servizi e le comunità presenti in
modo stabile e continuo.
Esse favoriscono le attività di informazione, di aggregazione e di confronto sulle
tematiche riguardanti l'immigrazione locale, sotto vari aspetti, il lavoro, la cultura, il
tempo libero, la salute e i servizi, allo scopo di favorire il dialogo e l'integrazione tra le
varie comunità.
Il Progetto “Interazioni culturali” si ispira ai principi di uguaglianza, imparzialità,
partecipazione, efficienza ed efficacia che, da sempre hanno caratterizzato l'azione dei
servizi rivolti alla popolazione straniera sul territorio del Valdarno Inferiore.
Il progetto nasce con l'obiettivo di potenziare le attività connesse all'accoglienza dei
cittadini immigrati nella nostra realtà socio-culturale garantendo il rispetto dei diritti di
cittadinanza attraverso azioni mirate a promuovere il benessere sociale, individuale e
collettivo dei cittadini stranieri, cercando di coinvolgere e attivare le risorse del
territorio per una convivenza dignitosa e plurale. Le attività individuate sono
finalizzate a offrire un supporto all'accoglienza e all'orientamento dei cittadini
immigrati, inclusi i beneficiari dei Progetti di accoglienza Emergenza Prefettura e
SPRAR della SDS Valdarno Inferiore, a facilitare l'utilizzo dei servizi del territorio,
cercando di rimuovere eventuali forme di discriminazione e di avvalorare l'aspetto
della multiculturalità che contraddistingue il nostro contesto.
Le attività che vengono svolte nel territorio rivolte in modo diretto o indiretto ai
cittadini stranieri sono:
SERVIZI DIRETTI
L'Area Progettuale Immigrazione ha promosso nel 2015 i seguenti progetti:
Punti Informativi per Stranieri: le mediatrici linguistico-culturali di diversa
nazionalità offrono ai cittadini stranieri consulenza e assistenza nella compilazione di
pratiche relative alla regolarizzazione del soggiorno in Italia, allo scopo di rispondere
alle varie richieste provenienti dalle persone che si rivolgono agli sportelli.
Gli sportelli sono attivi:
 nel Comune di Santa Croce sull'Arno presso U.O. Politiche Sociali, martedi
dalle 15 alle 19.00 e sabato dalle 9.30 alle 13.00;
 nel Comune di San Miniato presso l'Ufficio Anagrafe di Ponte a Egola il
giovedi dalle 16.00 alle 19.00 e il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e il sabato dalle 10.0013.00;
 nel Comune di Castelfranco di Sotto presso U.O. Politiche Sociali, lunedi dalle
10.30 alle 12.30.
Nel 2014 sono stati registrati 2.541 accessi agli sportelli.
Servizio di consulenza legale:lo sportello informativo per cittadini immigrati che
offre una prime consulenza legale. La tipologia di interventi riguarda : espulsioni,
problematicità relative al rinnovo dei permessi, assistenza per ingresso a seguito di
chiamata nominativa, decreto flussi, assistenza per rilascio visti di ingresso,
informazioni relative alla protezione internazionale.
Allo sportello è presente un operatore qualificato, il sabato dalle 10.00 alle 13.00
presso U.O. Politiche Sociali, Santa Croce sull'Arno. Nel 2014 gli accessi sono stati
247.
Progetto “Centro di Ospitalità Notturna e Punto di ascolto”: è un luogo di
accoglienza notturna, con 20 posti letto, per persone che vivono temporaneamente
situazioni di disagio sociale e abitativo. Il Centro è gestito direttamente
dall'Associazione Le Querce di Mamre e intorno ad esso si è sviluppata una rete di
sostegno che fa si che attraverso questo luogo si possa avere la possibilità di
recuperare la propria capacità e l'autonomia.
Il Centro offre vari servizi, tra i quali informazioni e consulenza attraverso un punto
di ascolto, attraverso il quale gli ospiti sono orientati al lavoro e ai servizi presenti sul
territorio. Nel 2014 sono stati effettuati 115 colloqui .
UTILIZZO CENTRO DI OSPITALITÀ NOTTURNA – 2014
MESI
UTILIZZO
PRENOTATO
POSTI NON
OCCUPATI
TOTALE
GENNAIO
564
12
44
620
FEBBRAIO
504
13
43
560
MARZO
551
12
57
620
APRILE
546
12
42
600
MAGGIO
540
10
70
620
GIUGNO
500
8
92
600
LUGLIO
501
5
114
620
AGOSTO
555
14
51
620
SETTEMBRE
564
8
28
600
OTTOBRE
557
12
51
620
NOVEMBRE
503
10
87
600
DICEMBRE
540
12
68
620
TOTALE
6425
128
747
7300
%
88,01%
1,75%
10,23%
100,00%
Corsi di lingua italiana: sono svolti nei quattro Comuni del Valdarno Inferiore e
gestiti in convenzione con l'Associazione Arturo. I corsi per adulti di origine straniera
vengono svolti in orario serale due volte alla settimana e sono strutturati in vari livelli
a secondo del grado di conoscenza linguistica di ogni partecipante. Inoltre, in orario
pomeridiano sono stati attivati i corsi di lingua per le donne, che hanno lo scopo di
favorire la socializzazione e fornire informazioni sui servizi presenti sul territorio.
L'Associazione Arturo organizza anche corsi di lingua italiana, in collaborazione
con l'Università di Siena, con esame finale per il rilascio della Certificazione CILS.
Il CPIA di Ponte a Egola organizza corsi di italiano gratuiti per stranieri con
rilascio di Certificazioni valide per l'Accordo di Integrazione e per il permesso di
soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo attraverso un test finale.
Nel 2014 il totale degli iscritti è stato di 323 persone.
RIEPILOGO ISCRITTI AI CORSI DI LINGUA ITALIANA PER STRANIERI -2014
Corsi per
adulti
Corsi per
donne
Sede
Castelfranco di Sotto
69
15
C/o Centro “Libera Età”
Montopoli in Val d'Arno
23
14
C/o Centro Giovani
109
53
C/o Scuole Medie “C.Banti”,
U.O. Politiche Sociali
San Miniato
27
13
Totale
228
95
Santa Croce sull'Arno
Biblioteca Comunale
Attività sociali e culturali di educazione alla multiculturalità : l'obiettivo è quello
di favorire percorsi di integrazione e attività interculturali tendenti a sviluppare
relazioni e dialogo all'interno della comunità, attraverso vari progetti :

Progetto “Bambini nel Mondo”: gestito in convenzione con l'Istituto
Culturale Islamico Toscano e rivolto ai bambini di lingua araba allo scopo di favorire
la conservazione della lingua di origine, avviare la crescita della propria identità
culturale e migliorare l'integrazione con il contesto locale. Gli incontri con i bambini si
svolgono ogni domenica presso le Scuole Medie “C.Banti”

Progetto di “Mediazione linguistico-culturale”: l'obiettivo è quello di
offrire un servizio di mediazione linguistico-culturale in diverse lingue, quali,
albanese, arabo, cinese, inglese, francese, rumeno e wolof; i destinatari sono sia i
singoli cittadini stranieri, che gli uffici dei servizi sociali e scolastici. I mediatori e gli
interpreti coinvolti nel progetto sono individuati dall'Associazione Arturo.
Servizio di Orientamento al Lavoro: questo servizio ha come finalità l'integrazione
tra i Servizi Sociali e il mondo del lavoro; i destinatari sono i cittadini in carico ai
Servizi Sociali con difficoltà di inserimento o reinserimento lavorativo.
Il servizio consiste nella redazione del bilancio delle competenze a seguito dei
colloqui individuale durante il quale l'operatore cerca di ricostruire il background
formativo e professionale. Vengono poi definiti degli incontri specifici di
accompagnamento alla consultazione delle offerte di lavoro online tramite i vari
portali, in particolare quello del Centro per l'Impiego locale, e alla ricerca dei percorsi
formativi professionali. L'operatore svolge anche una funzione di orientamento alla
ricerca del lavoro sul territorio con l'indicazione delle agenzie di lavoro locali e
l'iscrizione al Centro per l'Impiego. Oltre ai percorsi di orientamento individuale, sono
previsti anche gruppi di consultazione offerte e di orientamento al lavoro e al
territorio.
REPORT ORIENTAMENTO AL LAVORO - 2014
Totale cittadini
Di cui stranieri
Castelfranco di Sotto
20
7
Montopoli in Val d'Arno
32
15
Santa Croce sull'Arno
56
31
San Miniato
28
8
Emergenza Prefettura
45
SPRAR
19
Totale
136
125
Progetti in ambito scolastico: nelle scuole dell'obbligo del territorio sono previsti
progetti finanziati dalle amministrazioni comunali per aiutare gli alunni minori ad
inserirsi nel nuovo ambiente scolastico e per sostenerlo nell'apprendimento della
lingua italiana.
Nel Comune di Santa Croce sull'Arno sono attivi due percorsi:Progetto
 “Aiuto Scolastico” (in orario pomeridiano);
 Progetto “Intercultura” (sostegno all'apprendimento della lingua italiana in
orario scolastico).
Nel Comune di San Miniato è attivo il servizio di mediazione linguistico-culturale.
Progetti finanziati dal Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di paesi terzi
2007-2013
La Società della Salute del Valdarno Inferiore, insieme all'Unione Valdera e ad un
largo partenariato (Enti Locali, Ass. Arturo, Coop. La Pietra d'Angolo, Ass. Le Querce
di Mamre, l'Ass. Senegalese, ecc.) ha partecipato e ottenuto il finanziamento di vari
progetti finalizzati alla facilitazione dell'accesso dei cittadini stranieri ai servizi/uffici
della Pubblica Amministrazione, al superamento delle problematiche comunicative
derivanti dalle differenze culturali, a rendere costruttivo l'incontro dei bambini
immigrati e delle loro famiglie con il mondo della scuola.
Un notevole impegno è stato concentrato sul potenziamento delle azioni di
accoglienza, di formazione linguistica, e intercultura, in particolare nelle scuole
secondarie, e sulle azioni in ambito extrascolastico specificatamente per i minori
stranieri non accompagnati e gli adolescenti di recente arrivo in Italia. Nell'ambito del
progetto “I-Care” sono stati realizzati interventi di italiano per lo studio e di
valorizzazione della cultura d'origine (realizzazione del corso di lingua cinese base)
che hanno maturato la consapevolezza dei ragazzi di seconda generazione in procinto
di diventare italiani anche attraverso iniziative di sensibilizzazione che hanno
sottoposto questa realtà all'attenzione delle amministrazioni locali. Il successo della
proposta progettuale sulle seconde generazioni ha consentito la prosecuzione delle
varie attività interculturali ,come il corso di cinese, anche nel 2015 con la
collaborazione dei vari Istituti scolastici della zona.
Progetti di accoglienza
Emergenza Prefettura.
Nel 2014 l'arrivo costante di profughi provenienti dalle aree dilaniate da guerre e
povertà del continente africano ha reso necessaria l'accoglienza di ulteriori ospiti
dislocati in vari alloggi nel territorio. L'attività di accoglienza nell'ambito del Progetto
Emergenza Prefettura continua in supporto alle necessità varie e al percorso di
autonomia dei beneficiari. La gestione dell'accoglienza è stata affidata alla
Cooperativa La Pietra d'Angolo, che provvede all'erogazione dei servizi essenziali di
accoglienza, e all'Associazione Arturo per l'organizzazione dei corsi di lingua italiana
e del servizio di consulenza legale. Al momento ospitiamo a Santa Croce sull'Arno 24
ospiti, a Castelfranco di Sotto 7 ospiti, a Montopoli- San Romano 8 ospiti e a San
Miniato 6 ospiti per un totale di 45 ospiti.
SPRAR- Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
E 'costituito dalla rete degli enti locali che – per la realizzazione di progetti di
accoglienza integrata – accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo
nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo.
A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo
settore, garantiscono interventi di "accoglienza integrata" che superano la sola
distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di
informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento,attraverso la costruzione
di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
La gestione dell'accoglienza materiale è stata affidata all'Ass. Le Querce di Mamre,
la Cooperativa La Pietra d'Angolo provvede al personale mentre l'Associazione Arturo
organizza i corsi di italiano e l'assistenza legale.
In particolare la Società della Salute Valdarno Inferiore accoglie 19 beneficiari, 15
posti ordinari e 6 aggiuntivi, richiedenti/titolari di protezione internazionale e
umanitaria, persone singole di sesso maschile o nuclei familiari. Le strutture di
accoglienza sono collocate a: Santa Croce s/A, in via Don Puglisi n.5, con 9 posti e
altri 6 sono disponibili in un appartamento in via Raffaello.; 4 posti in via Dante n.1a
Castelfranco di Sotto,e altri 2 posti a San Romano, in via Lungarno Guicciardini n.7.
SERVIZI INDIRETTI
1. Tavolo Immigrazione: tavolo di coordinamento istituzionale a cui partecipano i
Servizi Sociali, con rappresentanti dell'Area Minori e Famiglie, dell'Area Adulti e
Disabili, del Centro per l'Impiego - Provincia di Pisa, dei Servizi Educativi Comunali,
del Rappresentante del CRED per la Conferenza Zonale Educativa, del CPIA
territoriale con sede a Ponte a Egola, dell' Informagiovani, delle Associazioni e
Cooperative del territorio, della Caritas Diocesana, di una molteplicità di soggetti
pubblici e del privati che si occupano del settore dell'immigrazione, per condividere le
azioni e le politiche dei servizi rivolti alla popolazione immigrata.
3.Rapporti con le Associazioni di Cittadini Stranieri: incontri con i rappresentanti
delle Associazioni create da cittadini stranieri, che hanno lo scopo di operare a favore
dei migranti del territorio del Valdarno Inferiore; questi incontri hanno l'obiettivo di
favorire l'incontro e lo scambio tra i cittadini di origine straniera e la comunità locale.
4.Attività di ricerca e monitoraggio: studi e ricerche sull’immigrazione al fine
di tenere un costante aggiornamento sulle linee di attività. Viene costantemente
effettuato un aggiornamento di leggi e normative di settore, aggiornamento della
modulistica per gli sportelli, vengono effettuati approfondimenti su varie questioni di
interesse quali: l'accoglienza nelle scuole dell'obbligo, la dispersione scolastica e
l'abbandono, l'orientamento e la scelta della Scuola Secondaria Superiore, l'obbligo
formativo, i drop out, l'aggiornamento dei dati sull'andamento del lavoro e
dell'occupazione, la formazione, i progetti di contrasto alla povertà ecc.,
l'organizzazione di momenti di aggregazione quali attività di incontro e scambio
culturale, finalizzata alla conoscenza del contesto sociale.
Destinatari diretti e favoriti dal progetto sono:
 i cittadini immigrati che accedono ai servizi territoriali e alle associazioni ed
enti partner del progetto;
 i richiedenti/titolari di protezione internazionale beneficiari del Progetto
SPRAR e dell'Emergenza Prefettura;
 cittadini italiani e stranieri ospiti del Centro di Ospitalità Notturna.
Come destinatari indiretti o beneficiari si identificano tutti gli attori istituzionali
(Comuni, Società della Salute del Valdarno Inferiore, Scuole, Asl, Centro per l'
Impiego, Informagiovani, ecc...) ed Enti del terzo settore e tutte le agenzie che a
vario titolo si occupano delle problematiche inerenti questa fascia di popolazione. In
particolare, la Cooperativa La Pietra d'Angolo, l'Associazione Arturo,
l'Associazione le Querce di Mamre, Auser, ecc...che sono partner attivi all’interno
del progetto .
I Volontari di Servizio Civile interessati a questo progetto saranno una risorsa
aggiuntiva che andrà ad integrare la rete dei servizi già esistente, aumentando
potenzialmente il numero degli utenti raggiunti dai servizi e il numero e la qualità
delle prestazioni erogate. L’idea è di dare avvio ad una pratica di lavoro e metodologia
che, anche attraverso l’esperienza del servizio civile volontario, rimanga una risorsa
presente e attiva sul territorio anche in futuro.
6)Obiettivi del progetto:
L’obiettivo del progetto è quello di agevolare i percorsi di integrazione dei immigrati
nel territorio del Valdarno Inferiore, facilitando l'accesso e potenziando i servizi offerti,
finalizzati all’autonomia individuale e all'inserimento sociale e lavorativo. Inoltre si
intende rafforzare la promozione culturale, finalizzata all’integrazione ed alla
conoscenza reciproca, alla costruzione di una comunità inclusiva e rispettosa delle
differenze. Altrettanto importante è l'attività di accoglienza e di orientamento nei
confronti dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria che
sono ospitati nei progetti della SDS Valdarno Inferiore.
Questo lavoro in rete sul territorio produce un' azione di cambiamento condivisa,
ponderata, valutata da più punti di vista, integrata da idee e da esperienze inizialmente
diverse, ma rese condivisibili da tutti. La rete di servizi si rende così disponibile per:
- rispondere ai bisogni relativi alla quotidianità della popolazione straniera;
- promuovere agio;
- creare piccole competenze operative;
- saper ascoltare, valutare e interpretare i bisogni,
- promuovere opportunità organizzate e progetti;
-saper leggere le informazioni provenienti dall’ambiente.
Obbiettivi specifici
1. Informazione e
Accoglienza
A. Implementare il servizio di
informazione e prima
accoglienza (obiettivo anche
qualitativo)
B. Migliorare la capacità di
informazione,consulenza e
compilazione delle pratiche
relative all'ingresso e al
soggiorno in Italia e l'iter per
il conseguimento del test
d'italiano
C. Fornire una consulenza
legale, offrendo la conoscenza
dei percorsi possibili e
appropriati rispetto alla
richiesta e al bisogno
2. Accompagnamento nella
ricerca del lavoro
A. Facilitare l’orientamento al
lavoro dei cittadini stranieri
rispetto ai relativi servizi
(Centro per l'Impiego,
Informagiovani, Agenzie per
il Lavoro) e
accompagnamento agli stessi
per la ricerca del lavoro
Indicatori di risultato
Risultati attesi
A1. Maggiore
informazione e
divulgazione dei servizi
A1. Numero di cittadini
stranieri che si rivolgono
al P.I.U.
A2. Minore tempo di
attesa
B1. Numero di domande
e pratiche evase
B1. Aumento di domande
complesse accolte e
modulistica specifica
C1. Numero di consulenze compilata
effettuate
C1. Aumento della
conoscenza
dei propri diritti
A1. Numero di colloqui
effettuati e materiale
distribuito relativo ai
servizi
A1. Migliorare l'accesso
ai servizi per la ricerca
del lavoro.
B1. Incrementare la
consultazione delle
offerte di lavoro on line
B1. Numero degli accessi
B2. Acquisire maggiori
B. Fornire ai cittadini stranieri
una postazione internet per la
consultazione delle offerte di
lavoro on-line
3. Integrazione Sociale
A. Favorire momenti di
incontro tra cittadini stranieri
e comunità locale, attraverso
la presenza dei volontari di
Servizio Civile come persone
disponibili all’ascolto e al
confronto
B. Incrementare occasioni di
incontro e confronto sui temi
relativi all'educazione civica
(diritti e doveri delle persone
straniere, ingresso nel mondo
della scuola)
C. Fornire un supporto
concreto nel reperimento di
informazioni e facilitare la
creazione di una banca dati
(indirizzi e servizi) dei
soggetti che si occupano di
immigrazione
4. Il Sistema di protezione
per richiedenti asilo e
rifugiati ed Emergenza
Prefettura
A. Attivare interventi di
accoglienza integrata e
programmata attraverso una
rete di servizi che soddisfino
le esigenze più immediate e
materiali.
B. Orientamento e
accompagnamento
all'inserimento sociale
competenze informatiche
A1. Numero dei
partecipanti agli eventi
proposti dal
territorio
A1. Partecipazione ad
almeno 2
eventi
B1. Maggiore
consapevolezza
dei diritti e doveri per
B1. Numero dei
facilitare
partecipanti alle iniziative l'integrazione
proposte
C1. Maggiore
C1. Fruibilità della banca informazione e
dati
divulgazione dei servizi
A1. Numero di servizi
offerti
(Assistenza SocioSanitaria, Inserimento
scolastico, Mediazione
linguistica etc.)
A1.Inserimento positivo
nel contesto territoriale,
in ambito scolastico e
sociale e godimento di
buono stato di salute
B1. Partecipazione ai
corsi di lingua italiana
B1.Buona conoscenza
della lingua italiana
B2.Capacità di accedere ai B2. Raggiungimento
servizi presenti sul
autonomia personale
territorio
7)Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle
risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile:
7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente (non prendere in
considerazione i giovani in servizio civile regionale).
Il progetto, si propone di promuovere la solidarietà sociale e di contribuire alla
formazione civica, culturale e professionale dei volontari del servizio civile nell’ottica di
“difesa della patria” così come richiamato dall’art. 52 della Costituzione.
I volontari di Servizio Civile interessati da questo progetto non saranno solo una
risorsa aggiuntiva, che andrà ad integrare la rete già esistente aumentando
potenzialmente il numero degli utenti raggiunti dai servizi e il numero delle prestazioni, ma
saranno una parte attiva e responsabile nel progetto.
Le attività saranno pensate con la consapevolezza che queste possono rappresentare
occasione di scambio e crescita sia per i destinatari diretti del progetto, cittadini stranieri,
sia i beneficiari indiretti, la comunità che per i volontari del servizio civile
impegnati
in questo percorso.
Il piano di attuazione del progetto si articola nelle seguenti fasi (diagramma di Gantt)
MESI
FASE 1
Avviamento del progetto
INSERIMENTO E
ACCOGLIENZA
FASE 2
FORMAZIONE
FASE 3
ACCOMPAGNAMENTO,
introduzione all’operatività e
attivazione progetti
FASE 4
Operatività fino alla conclusione del
periodo di servizio civile volontario
AUTONOMIA
FASE 5
VERIFICA finale del percorso
effettuato e dei risultati raggiunti dal
progetto in termini quantitativi e
qualitativi
I
II
III
X
X
X
X
IV
V
VI
VII
VIII
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
I volontari del servizio civile, nel corso dell’esperienza, avranno una relazione costante
con le seguenti figure professionali di personale a vario titolo impegnato nell’attuazione
del progetto:
• Personale della direzione dei Servizi dell’Area Progettuale Immigrazione e Lavoro (n.
1 persona): si tratta di personale interno all’Amministrazione Comunale che copre la
funzione di Responsabilità tecnico-professionale con competenze specifiche sia
professionali che tecnico direzionali;
• Assistenti Sociali (n. 3 operatori, uno per ciascuna area progettuale):
si tratta di personale dipendente dell’Ente con specifiche competenze nel campo dei
servizi alla persona, singoli, famiglie, specializzate nelle 2 aree di progettazione sociale
Adulti e Disabili e Minori e Famiglie;
• Educatori ( n. 2 operatori): si tratta di personale con specifiche competenze in ambito
educativo – ovvero laureati, educatori professionali, animatori di comunità dipendenti
dei soggetti ai quali l'Ente promotore ha affidato la gestione delle attività
• Psicologa ( n.1 operatore): si tratta di personale con specifiche competenze in ambito
psicologico – ovvero laureati, dipendenti dei soggetti ai quali i Comuni hanno affidato
la gestione delle attività (Cooperative, Associazioni);
• Avvocato (n. 1 operatore): si tratta di personale con specifiche competenze in ambito
legale – ovvero laureati, dipendenti dei soggetti ai quali i Comuni hanno affidato la
gestione delle attività (Cooperative, Associazioni);
• Mediatrici linguistico-culturali (n. 4 operatori): si tratta di personale qualificato con
specifiche competenze in ambito di mediazione linguistico-culturale – dipendenti dei
soggetti ai quali i Comuni hanno affidato la gestione delle attività (Cooperative,
Associazioni);
• Insegnanti di lingua italiana (n. 4 operatori): si tratta di personale qualificato con
specifiche competenze in ambito formativo – dipendenti dei soggetti ai quali i Comuni
hanno affidato la gestione delle attività (Cooperative, Associazioni);
• Personale volontario (circa 15/20 volontari delle diverse associazioni che collaborano
al Progetto): si tratta di personale senza specifiche competenze,ma che da anni collabora
con le diverse associazioni che partecipano direttamente alla gestione di alcune attività
attraverso convenzioni con l’Ente promotore.
Complessivamente le figure impegnate nei servizi in affiancamento dei 3 volontari
saranno oltre15, quindi in un rapporto di oltre 5 per ciascun volontario.
.
7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell’ambito del progetto.
L’ assegnazione dei volontari alle finalità individuate dal presente progetto si riferiscono
all’Area Immigrazione. Non si richiedono particolari competenze professionali, ma
motivazione e attitudine alla relazione. Sarà compito degli operatori dell’ente aiutare il
volontario a sviluppare tali attitudini nel compimento di questa esperienza con l'obiettivo
che questo rappresenti per lui/lei una occasione di crescita personale e un valore aggiunto
per tutte le persone, a diverso titolo, coinvolte (beneficiari diretti, indiretti, operatori,
volontari ecc.).
I volontari saranno impegnanti per tutte le attività previste dal progetto sempre attraverso
percorsi strutturati in funzione di un' integrazione dei volontari trasversale alle attività. Ciò
permetterà di affiancare sempre il volontario a personale specifico a seconda delle funzioni
svolte.
In maggior dettaglio le attività riguardano:
FASE
ATTIVITA’ DEL
VOLONTARIO
RUOLO DEL
VOLONTARIO
Presentazione dei volontari ai Responsabili e
agli operatori dell’Ente e delle altre figure
FASE 1:
coinvolte all’interno del progetto
Conoscenza e
Avviamento del progetto
Apprendimento sia come
INSERIMENTO E
Conoscenza del territorio e dei servizi ascolto ma anche come
ACCOGLIENZA
esistenti attraverso documentazione e visite condivisione e
nelle sedi attuative del progetto.
FASE 2:
FORMAZIONE
rielaborazione del progetto
presentato.
Prima parte della formazione generale (32
ore)
Apprendimento
e
partecipazione attiva su
temi
ed
esperienze
presentate
dai
formatori
Prima parte di formazione specifica di base
sull’organizzazione del servizio pubblico,
sulle normative specifiche dei progetti, in
particolare la legge sulla privacy e sicurezza
sui luoghi di lavoro (10 ore)
Seconda parte di formazione specifica (18
ore suddivise in 6 incontri da 3 ore)
Seconda parte della formazione generale
(10 ore e-learning)
Terza parte di formazione specifica outdoor
sulle dinamiche relazionali, sul lavoro di
gruppo, su conflitti e comunicazione (ore 22
semiresidenziale)
Prima sessione di monitoraggio
Accompagnamento e inserimento dei
volontari nei gruppi di lavoro
FASE 3:
ACCOMPAGNAMENT progettuali Punti Informativi per Stranieri
(consulenza legale e corsi d'italiano),
O
Orientamento al Lavoro,
introduzione
Integrazione Sociale
all’operatività
e attivazione progetti
Introduzione alla metodologia di lavoro e
alla tipologia di intervento attraverso
l’affiancamento agli operatori e ai volontari
già attivi per sperimentare concretamente le
relazioni con i cittadini stranieri.
Accompagnamento e
inserimento dei volontari
nei gruppi di lavoro
progettuali
Apprendimento e prime
esperienze concrete nello
svolgimento delle attività.
Assegnazione dei volontari sui singoli Prime esperienze concrete
progetti
tenuto
conto
delle
loro nello svolgimento delle
caratteristiche personali e, ove possibile, attività.
delle preferenze espresse.
Partecipazione
Partecipazione dei singoli volontari agli
incontri periodici di equipe finalizzati alla
verifica dei progetti e alla supervisione con Preparazione di report
particolare attenzione alle dinamiche personali sulle attività
relazionali.
svolte con le proprie
riflessioni .
Seconda sessione di monitoraggio
FASE 4:
Operatività fino alla
conclusione del periodo di
servizio civile volontario
I volontari proseguono nell’attività
prevista dal progetto a cui sono
assegnati, mantenendo uno stretto
contatto con gli O.P., ma sviluppando
Svolgimento attività nelle
quali si sono inseriti
Partecipazione
AUTONOMIA
progressivamente maggiore autonomia nella
gestione dei propri compiti.
Preparazione di report
personali sulle attività
Partecipazione dei volontari ai momenti
svolte con le proprie
programmati di supervisione e verifica
riflessioni
terza sessione di monitoraggio
FASE 5:
VERIFICA finale del
percorso effettuato e dei
risultati raggiunti dal
progetto in termini
quantitativi e qualitativi
Verifica dell’efficacia dei progetti dal punto Preparazione di report
di vista dell’utenza, dei volontari, e dei personali sulle attività
servizi
svolte con le proprie
riflessioni
Valutazione delle conoscenze acquisite,
attraverso le relazioni di servizio, report
degli O.P. e prove specifiche di verifica
come da accordi intercorsi con l’Agenzia
formativa FORIUM
Le attività concrete svolte dal volontario all’interno dei progetti nei confronti dei
cittadini che si rivolgono ai servizi prevedono:
1. Informazione e Accoglienza:
•
•
•
•
Ascolto e orientamento dei cittadini stranieri che si rivolgono al servizio;
Supporto nelle pratiche relative all'ingresso e al soggiorno in Italia;
Iter per iscrizione e partecipazione ai corsi d'italiano;
Supporto nella consulenza legale
2. Accompagnamento:
• Supporto nella ricerca del lavoro;
• Aiuto nella ricerca di materiale utile per l’orientamento nella ricerca di lavoro;
• Supporto nell'utilizzo della postazione internet.
3. Integrazione sociale
 Partecipazione agli eventi della comunità, supportando i volontari/operatori e
cercando di favorire l’instaurarsi di relazioni significative tra i partecipanti e tra essi e gli
operatori;
 Partecipazione e supporto nell'organizzazione di incontri sui temi dell'educazione
civica per facilitare la consapevolezza dei diritti e doveri dei cittadini stranieri;
• Partecipazione nell'organizzazione dei corsi di lingua italiana;
 Realizzazione di una banca dati (indirizzi e servizi) delle istituzioni comunali e dei
soggetti di terzo settore che si occupano di immigrazione, multiculturalità e
integrazione multietnica;
 Partecipazione al Tavolo Immigrazione Zonale.
4. Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ed Emergenza Prefettura



Supporto organizzativo nella fase di accoglienza ed integrazione;
Partecipazione ad incontri di equipe di lavoro;
Partecipazione attiva nell'organizzazione dei servizi offerti ai titolari/richiedenti
protezione internazionale o umanitaria;
Supporto nella consulenza legale;
Supporto nel disbrigo delle pratiche burocratiche relative a rilascio/rinnovo permessi
di soggiorno, documenti sanitari ed iscrizione al SSN, dichiarazione di residenza e
carta d'identità, ecc...
Comunicazioni e contatti con i servizi e con gli uffici di interesse;
Organizzazione di incontri e momenti di socializzazione.




8)Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10):
3
9) Numero posti con vitto:
0
10)Numero posti senza vitto:
3
11) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30): 30
12) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) :
5
13) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio:










Obbligo di portare il tesserino di riconoscimento;
Obbligo di partecipare alla formazione aggiuntiva programmata dalla Regione
Toscana;
Obbligo di partecipare alle manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale
inserite nel sistema delle politiche giovanili della Regione Toscana;
Rispetto della privacy delle persone e riservatezza delle informazioni assunte nello
svolgimento del servizio;
Rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D. Lgs.
81/08;
Rispetto delle indicazioni operative ricevute dal responsabile del progetto e
raccordo con lo stesso;
Disponibilità alla flessibilità oraria nell’arco dei cinque giorni lavorativi di apertura
dei servizi e limitatamente a particolari situazioni anche nei giorni festivi;
Disponibilità a svolgere la propria attività anche in sedi diverse da quelle usuali in
occasione di manifestazioni, gite all’interno del territorio Regionale;
Disponibilità a svolgere le attività di formazione anche nei giorni di sabato;
Disponibilità ad impiegare i giorni di permesso in concomitanza alla sospensione
delle attività come previsto dal progetto.
14)
Sede/i di attuazione del progetto (1):
N.
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo (compresa eventuale partizione interna)
N. giovani per sede (2)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Centro Zonale Minori
Santa Croce sull'Arno
Via N.Copernico n.2
3
(1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa
denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR.
(2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8)
N.B.: ALLEGARE LA STAMPA DELL’ELENCO SEDI INSERITE SUL PROGRAMMA INFORMATICO SCR PER QUESTO
PROGETTO
4
15)
i.
ii.
iii.
iv.
v.
Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede):
NOME E COGNOME:
DATA DI NASCITA:
CODICE FISCALE:
INDIRIZZO MAIL:
TELEFONO:
Giuseppina Romeo
21.07.1951
RMOGPP51L61A633A
[email protected]
3357833279
vi.
CURRICULUM (completo di data e firma dell'interessato) con copia (fronteretro) di un
documento di identità in corso di validità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto)
vii.
SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle
indicate al precedente punto 14):
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo
Centro Zonale Minori
Santa Croce sull'Arno
Via N.Copernico n.2
Viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE
PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO
L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO):
 corso “BASE per operatori degli enti di servizio civile” svolto in data 08/05/2013
sede del corso Pisa
16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile
regionale:
Attività svolta mediante web:
- Sito Internet e Uffici per le relazioni con il pubblico del Comune di San Miniato, del Co mune di Castelfranco di Sotto, del Comune di Santa Croce sull’Arno, del Comune di Montopoli Val d’Arno e del Comune di Fucecchio;
- Pubblicizzazione dell’iniziativa mediante mailing list dei ragazzi iscritti alla carta giovani
del Circondario Empolese-Valdelsa e Valdarno Inferiore;
- Pubblicazione sul sito del giornale locale on line “GO NEWS”;
Attività di diffusione mediante quotidiani e strumenti cartacei:
- Pubblicazione sulla cronaca locale dei quotidiani più diffusi;
- Predisposizione di volantini informativi del bando di selezione in lingua italiana, araba,
francese, cinese, albanese
Spot radiofonici:
- Passaggi di spot informativi per la pubblicizzazione del bando di selezione nella radio locale on-line “RADIO RADICCHIO” e “RADIO ROCK CITY”
Incontri sul territorio:
- Pomeriggi-incontro informativi in svolgimento durante l’arco dell’anno 2014, organizzati
in collaborazione con il Servizio Informagiovani (totale 4 ore);
- Diffusione delle informazioni sul servizio civile all’interno dei Centri di Aggregazione
giovanile del territorio di circa 2 ore ciascuno;
- Presentazione all’interno delle azioni di orientamento rivolte agli studenti della scuola secondaria di secondo grado;
Attività informativa svolta mediante social – network:
21
- Pagina Facebook delle biblioteche comunali del Valdarno Inferiore
- Pagina Facebook dei servizi educativi del comune di Santa Croce
- Pagina Facebook della Istituzione Bottega di Geppetto
- Pagina Facebook Centri giovani del Valdarno e Informagiovani
- Altre pagine facebook istituzionale (Istituto Superiori del Valdarno Inferiori)
- Account Twitter della Biblioteca comunale di San Miniato.
Altro:
- Diffusione attraverso la rete Informagiovani del Valdarno Inferiore;
- SMS informativi per gli iscritti al servizio del territorio.
17) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto:
Al fine di verificare il corretto svolgimento del progetto, la qualità delle competenze
acquisite dai volontari durante la formazione generale e specifica, e la qualità delle relazioni
tra volontari, personale dell'ente e utenti dei servizi, questo Ente si è dotato di una serie di
strumenti di monitoraggio e verifica di seguito specificati.
Le attività di monitoraggio per i progetti hanno il duplice obiettivo di valutare l’efficacia
del progetto rispetto all’inserimento e alle mansioni svolte dai Volontari, e di aiutare a
risolvere le difficoltà di inserimento nel servizio. In tale prospettiva si avvale di diversi
strumenti di rilevazione e accompagnamento di Volontari e OP nello svolgimento del servizio:
questionari strutturati, focus group, tavoli di confronto e, in casi specifici, consulenza
individuale.
Le rilevazioni e gli incontri (focus group) sono condotte in compresenza di tutti i
Volontari del progetto, in modo da offrire la possibilità di un confronto tra esperienze
diverse nelle diverse sedi di progetto. Parallelamente si svolge un incontro con gli OP
del medesimo progetto e di altri progetti dello stesso ente, in modo da poter scambiare
e confrontare le esperienze al fine di rendere omogenei i metodi di lavoro e di
realizzazione dei progetti stessi, secondo quanto previsto dalla normativa e descritto
nel progetto stesso.
Sono previste, infine, rilevazioni per valutare la soddisfazione dei destinatari del
progetto relativamente al servizio prestato dai volontari e all'efficacia del progetto
percepita all'esterno.
Il monitoraggio è svolto da personale competente nella gestione di processi
formativi e nella valutazione delle competenze.
Le attività previste sono le seguenti:
Quattro rilevazioni e incontri di monitoraggio effettuati a cadenza trimestrale rivolti
ai Volontari.
periodo
attività
Entro fine terzo mese
valutazione dell'efficacia della formazione generale e specifica
realizzata, e sulla qualità dell'inserimento nei servizi
Entro fine sesto mese
Valutazione della qualità della formazione in relazione alle mansioni
da svolgere, e sulle relazioni con le altre figure impegnate nel
progetto e con l'utenza
Entro fine nono mese
Valutazione della qualità della formazione in relazione alle mansioni
da svolgere, e sulle relazioni con le altre figure impegnate nel
progetto e con l'utenza
22
Ultimo mese
valutazione delle competenze acquisite, sull'efficacia del progetto, e
sulla utilità per i destinatari del progetto
2. Quattro incontri di monitoraggio a cadenza trimestrale rivolti agli Op e ai
formatori, sebbene non sempre in compresenza, svolti in concomitanza con gli incontri
di monitoraggio dei Volontari (quindi a cadenza trimestrale), e centrati sulle stesse
tematiche sopra sviluppate, con attenzione particolare all'andamento della formazione
specifica e generale, alla qualità dell'inserimento nel progetto, alla valutazione delle
attività svolte, alle relazioni con il personale e l’utenza.
Quando
Chi
Cosa
Entro fine III mese
OP e formatori valutazione dell'efficacia della formazione generale
e specifica realizzata, e sulla qualità dell'inserimento
nei servizi
Entro fine IV mese
OP e formatori Valutazione della qualità della formazione in
relazione alle mansioni da svolgere, e sulle relazioni
con le altre figure impegnate nel progetto e con
l'utenza
Entro fine IX mese
OP
Valutazione sulle relazioni con le altre figure
impegnate nel progetto e con l'utenza
Ultimo mese
OP
valutazione delle competenze acquisite,
sull'efficacia del progetto, e sulla utilità per i
destinatari del progetto
3. Interviste e questionari di valutazione della soddisfazione dei destinatari del progetto,
relativamente
all’efficacia del progetto, alla capacità mostrata dai volontari e sul
miglioramento del servizio utilizzato grazie al progetto di servizio civile.
4. Relazione finale di verifica, come sintesi del processo di monitoraggio che terrà conto
degli esiti delle sessioni di monitoraggio, della valutazione delle competenze acquisite, e della
valutazione dei risultati ottenuti dal progetto in relazione agli indicatori e dei risultati attesi
evidenziati dal progetto al punto 7 del formulario, evidenziando in particolare:
- per i volontari:
il grado di soddisfazione sul progetto; la percezione dell’utilità del servizio per la
comunità; la crescita personale anche in una prospettiva professionale;
- per gli enti:
il raggiungimento dei risultati attesi; la soddisfazione rispetto al ruolo svolto dai volontari;
l'utilità della presenza del volontario percepita dagli operatori dei servizi;
- per i destinatari dei servizi;
il grado di soddisfazione per l’attività svolta dai volontari; il miglioramento del servizio.
23
La valutazione di questi dati rappresenta lo strumento per un controllo costante sulla qualità
e l'efficacia del progetto realizzato.
Le attività complessive di valutazione del progetto comprendono inoltre i seguenti
strumenti gestiti direttamente dai volontari e dagli Olp e prevedono l'utilizzo di schede di
valutazione, autovalutazione e di documentazione:
- (Volontario) la redazione di schede di documentazione delle attività di studio svolte per
la formazione specifica;
- (Volontario) la redazione di una relazione finale secondo uno schema predisposto
relativamente alle attività svolte durante il servizio;
- (Operatore di progetto) la competenza e la perizia nell’uso di strumentazione tecnica
specifica (eventuali mezzi, macchinari, software, etc.) utilizzati per la realizzazione di ciascun
progetto.
- (Operatore di progetto e Certificazione delle competenze) le specifiche competenze
teoriche e pratiche individuate all’interno dei singoli progetti;
- (Volontario, Operatore di progetto, Certificazione delle competenze) la capacità di lavorare
in équipe e di contribuire in termini concettuali alle attività di progettazione e programmazione
degli interventi;
18) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto
oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35:
Nessuno
19) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o
servizi destinati ai giovani in servizio:
Nessuna
20) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Le risorse messe a disposizione dei volontari per lo svolgimento del progetto sono
rappresentate da strumenti, personale, strutture organizzative e nello specifico sono:
PARTNERS DEL PROGETTO
 Associazione Le Querce di Mamre, via Don Pugliesi, 2 Santa Croce sull'Arno,
è un'organizzazione di volontariato che opera nelle situazioni di disagio sociale e
indigenza economica con l'intento di favorire la promozione della persona
sviluppando servizi di assistenza e accompagnamento soprattutto per i senza
dimora. L’associazione collabora alla realizzazione del progetto mettendo a
disposizione proprie strutture e professionalità per lo svolgimento di attività
rivolte alla popolazione straniera e mettendo a disposizione la propria
documentazione e conoscenze.
 Cooperativa La Pietra d'Angolo, Piazza della Repubblica 9, San Miniato
(PI),una cooperativa impegnata nel sociale attraverso la gestione di vari servizi e
in particolare dell'accoglienza dei migranti nell'ambito del Progetto SPRAR,
relativamente al personale, e dell'Emergenza Prefettura per quanto riguarda la
24




gestione dell'accoglienza nella sua totalità. La Cooperativa collabora alla
realizzazione del progetto mettendo a disposizione proprie strutture e
professionalità per lo svolgimento di attività rivolte alla popolazione straniera e
mettendo a disposizione la propria documentazione e conoscenze.
Consorzio Co&So EVV, via Bartoloni, 95 Empoli, è un’organizzazione di
secondo livello della cooperazione sociale che associa la quasi totalità delle
cooperative sociali presenti nel territorio. Il consorzio collabora alla
realizzazione del progetto mettendo a disposizione proprie strutture e
professionalità per lo svolgimento di attività rivolte alla popolazione straniera,
mettendo a disposizione la propria documentazione e conoscenze.
COSSAN , via Vettori 25 Santa Croce s/A, un' associazione creata da cittadini
senegalesi residenti a S.Croce s/Arno con lo scopo di operare, sui valori della
solidarietà e senza fine di lucro a favore dei migranti del territorio del Valdarno
Inferiore. L’associazione collabora alla realizzazione del progetto mettendo a
disposizione proprie strutture e professionalità per lo svolgimento delle attività
rivolte alla popolazione straniera, mettendo a disposizione la propria
documentazione e conoscenze.
Istituzione del Comune di San Miniato “LA BOTTEGA DI GEPPETTO” via
Vittorio Veneto 6, Località Isola ,San Miniato: sede di coordinamento degli
interventi educativi e agenzia di formazione accreditata. Il centro collabora alla
realizzazione del progetto mettendo a disposizione strumentazione specifica,
documentazione e bibliografia e professionalità in ambito organizzativo ed
educativo per le azioni previste dal progetto soprattutto nello svolgimento delle
attività di programmazione, documentazione e ricerca condotti dai volontari
nell’ambito del servizio anche attraverso l’utilizzo delle aule e del materiale
informatico.
Associazione Arturo, Corso Mazzini,127 Santa Croce sull'Arno, ha gli scopi di
promuovere e valorizzare le culture di ogni “sud” del mondo, favorire l'incontro
e l’interazione fra culture diverse, difendere i diritti dell’uomo, promuovere uno
sviluppo sostenibile con le risorse umane e ambientali. L’associazione è punto
informativo per i cittadini stranieri del territorio. E’ luogo di relazioni, di
incontro, di confronto, di interazione e collabora con le altre associazioni
presenti sul territorio.
Tutti i soggetti partecipano e collaborano alla realizzazione degli interventi in favore dei
cittadini immigrati mettendo a disposizione professionalità, conoscenze,
documentazione e strutture, nonché coinvolgendo e affiancando ai volontari del servizio
civile i propri operatori.
RISORSE STRUMENTALI
- Fotocopiatrici, postazioni telefoniche, fax, postazione dedicata per la consultazione
di Internet, software specifici per comunicazione e-mail, in dotazione agli enti locali,
per tutte le attività di comunicazione connesse all’organizzazione dei servizi;
- Attrezzatura informatica e software specifici per le attività di programmazione,
documentazione e ricerca, connesse alle attività progettuali previste;
- Materiale bibliografico e documentazione in possesso dell’Ente per le attività di
formazione, ricerca e studio.
- Automezzi comunali per eventuali spostamenti in servizio;
- Struttura organizzativa delle Unità Operative Immigrazione e Lavoro dell’Ente
coinvolte nella gestione del progetto ;
- Personale dipendente e in convenzione con l’ente in affiancamento dei volontari
25
durante le attività del servizio;
- Destinazione di un monte ore dei Responsabili dei servizi e dello staff degli operatori
del Servizio Sociale per incontri con i volontari finalizzati al monitoraggio e alla
condivisione del progetto.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
21) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Al termine dell’esperienza al volontario saranno certificate e riconosciute le
competenze acquisite e l’esperienza professionale svolta all’interno del progetto da
Parte dell’Agenzia Formativa Fo.Ri.Um, ente formatore accreditato presso la
Regione Toscana, dettagliando tutte le competenze sviluppate durante l’anno di
servizio (in allegato accordo sottoscritto). Tale certificazione potrà essere inserita nel
curricolo professionale e formativo e utilizzata dal volontario in future collaborazioni
professionali negli ambiti attinenti al servizio prestato, con particolare riferimento alle
imprese che lavorano in campo educativo.
ELENCO DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI:
 Acquisizione di conoscenze relative al trattamento di dati personali in base alle
leggi in vigore;
 Acquisizione di conoscenza in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
 Conoscenza dei servizi per i cittadini stranieri nell’ambito della normativa di
riferimento nazionale e regionale;
 Conoscenza della organizzazione e strutturazione dei servizi alla persona nella
zona nell’ambito del territorio dei cinque comuni del Valdarno Inferiore;
 Acquisizione di conoscenze in merito al ruolo dell’informazione sociale, in
particolare all’interno del servizio pubblico e, nello specifico, dei servizi rivolti
alle fasce deboli di popolazione;
 Competenze legate all’accoglienza del bisogno, all’ascolto e all’osservazione
della comunicazione non verbale; la sospensione del giudizio, la sintesi e
registrazione delle informazioni necessarie e rilevanti nella segnalazione del
bisogno; la comprensione dei caratteri di urgenza/emergenza, la restituzione di
risposte flessibili per soddisfare le domande di orientamento, di informazione e
di sostegno al cittadino;
 Acquisizione delle procedure amministrative per l’accesso ai servizi e per la
gestione degli stessi da parte degli enti pubblici;
 Sperimentazione e potenziamento delle proprie competenze individuali in
particolare: nel lavoro di gruppo, nella comunicazione, nella assunzione di
responsabilità, nella condivisione di obiettivi;
 Acquisizione di competenze in ordine alla programmazione e organizzazione
degli interventi individuali e di comunità in relazione alla popolazione stranieri.
 L’esperienza di servizio civile può essere riconosciuta da ciascun corso di laurea
come crediti formativi e/o tirocini in relazione all’attinenza delle attività
formative e dell’esperienza svolte all’interno del progetto con i contenuti del
singolo corso di laurea.
26
Formazione generale dei giovani
22) Sede di realizzazione:
Sedi:
- LA BOTTEGA DI GEPPETTO, via Vittorio Veneto n. 6,località Isola, San Miniato,
Pisa.
- Biblioteca comunale di Santa Croce, Palazzo Vettori, Piazza Matteotti S. Croce s/A,
Pisa
sull’Arno,
23) Modalità di attuazione:
La formazione viene realizzata in proprio attraverso formatori appartenenti all’Ente, che
hanno svolto i corsi di formazione regionale Crescit tra cui:
Paola Pozzoli nata il 25.01.1963 a Milano esperta in servizio sociale professionale con
particolare riferimento all’area tecnico organizzativa;
Manuela Cupidi: nata il 24.05.1973 a Castelfranco di Sotto, Pisa. Esperta in servizio
sociale professionale con particolare riferimento ai servizi dell’area della domiciliarità per
anziani
Ornella Pieracci nata il 01.01.1969 a Pontedera, Pisa Esperta in servizio sociale
professionale con particolare riferimento ai progetti di gruppo e di comunità;
Gloria Tognetti nata l’11.02.1960 a San Miniato esperta in materie educative con
particolare riferimento sia all’area tecnico organizzativa che pedagogica.
Luigi Mangieri nato il 07.10.1968 a Potenza, Pedagogista, esperto in processi formativi e
servizio civile;
Michele Valori: nato il 04/12/1966 a Pisa, Responsabile Settore amministrativo comune
Monopoli in Valdarno, Laurera Universitaria di II livello in dirigenza delle Pubbliche
amministrazioni, esperto in pubblica amministrazione.
24) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
I corsi di formazione prevedono:
- lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative;
- dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti,
training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di
valutazione.
La metodologia didattica utilizzata è finalizzata al coinvolgimento attivo dei
partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione e di riflessione
collettiva e individuale sui temi della partecipazione, del volontariato e della
cittadinanza attiva.
25) Contenuti della formazione:
La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art.
1 della legge 64/2001 e di cui all’art. 2 della L.R. 35/2006: la formazione civica, sociale
culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’
interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva
e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari
competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit.
I contenuti della formazione generale prevedono:
Identità e finalità del SC
- la storia dell’obiezione di coscienza;
- dal servizio civile alternativo al servizio militare al SC;
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- identità del SC.
SC e promozione della Pace
- la nozione di difesa della Patria secondo la nostra Costituzione e la giurisprudenza
costituzionale in materia di difesa della Patria e di SC;
- la difesa civile non armata e nonviolenta;
- mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti;
- la nonviolenza;
- l’educazione alla pace.
La solidarietà e le forme di cittadinanza
- il SC, terzo settore e sussidiarietà;
- il volontariato e l’associazionismo;
- democrazia possibile e partecipata;
- disagio e diversità;
- meccanismi di marginalizzazione e identità attribuite.
La protezione civile
- prevenzione, conoscenza e difesa del territorio.
- il piano di protezione civile e i libelli di responsabilità e partecipazione dei cittadini.
- esercitazione pratica di protezione civile.
La legge 64/01 e le normative di attuazione e la L.R. 35/2006
- normativa vigente e carta di impegno etico;
- diritti e doveri del volontario e dell’ente accreditato;
- presentazione dell’ente accreditato;
- lavoro per progetti.
Identità del gruppo
- le relazioni di gruppo e nel gruppo;
- la comunicazione violenta e la comunicazione ecologica;
- la cooperazione nei gruppi.
I rischi di deriva nazionalistica e i sistemi economici internazionali
- il commercio e i sistemi di impoverimento dei paesi poveri;
- nascita di tendenze e derive nazionalistiche;
- il commercio equo e solidale;
- l'incidenza degli individui nei comportamenti quotidiani.
Ai fini della rendicontazione, richiesta dalle citate linee guida, verranno tenute 42 ore di
formazione attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali.
26) Durata (espressa in ore):
42 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani
27) Sede di realizzazione:
Centro zonale Minori – via Niccolò Copernico 2 – Santa Croce S/A
LA BOTTEGA DI GEPPETTO, via Vittorio Veneto n. 6, località Isola, San Miniato,
Pisa
28) Modalità di attuazione:
28
La formazione specifica verrà effettuata in proprio con personale qualificato dell’ente
e con formatori qualificati in materie sociali, con esperienza nell’organizzazione di
attività di informazione/accoglienza ai cittadini stranieri, interventi di orientamento al
lavoro, integrazione sociale e normativa di riferimento.
29) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione specifica è svolta nell’arco dei primi 3 mesi di servizio e prevede la
seguente articolazione metodologica:
lezioni frontali di carattere prevalentemente didascalico, concernenti
l’organizzazione dei servizi e le pratiche da mettere in atto per la gestione dei compiti
previsti, seguiti da circle-time di approfondimento;
training pratici ed esercitazioni attraverso l’utilizzo di strumentazione adeguata e
tecniche partecipative;
giochi di simulazione, di conoscenza, di valutazione: sperimentazione diretta di
metodologie da utilizzare durante il servizio.
lavoro teorico-pratico di ricerca e studio in gruppo, attraverso:
la compilazione di schede di documentazione, la realizzazione di composizioni
scritte, e multimediali (slides, filmati, foto, etc).
il confronto sui temi affrontati attraverso focus group.
Proiezioni video e analisi del contenuto di materiale multimediale relativo ad
attività
educative.
Formazione outdoor sulla relazione a il lavoro di gruppo in stage teorico-pratico
(vitto a carico dell’ente) secondo lo schema:
• preparazione attività,
• fase esperienziale individuale e di gruppo,
• rielaborazione dei contenuti esperienziali
30) Contenuti della formazione:
La formazione specifica prevede l’individuazione di 3 fasi così articolate:
 Prima fase da svolgersi nei primi due mesi in 3 giornate per complessive 10 ore
- Il contesto sociale territoriale e la rete dei servizi;
- La normativa nell’ambito di tutela della privacy.
- La normativa nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro;
 Seconda fase da realizzarsi nel III mese, in 6 giornate per complessive 16 ore:
- Presentazione dei servizi per l'immigrazione e il loro funzionamento, introduzione alle
pratiche di regolarizzazione del soggiorno degli stranieri in Italia;
- Normativa europea, nazionale e regionale in materia di immigrazione e in
particolare in materia di protezione internazionale;
- L’ascolto, l’accoglienza e l’orientamento come elemento organizzativo e
fattore di qualità del servizio;
- Concetti generali sull' integrazione e l'accoglienza del cittadino straniero;
- Concetti generali sul fenomeno immigrazione, i diritti umani, il flusso
migratorio dai Paesi Terzi e relative problematiche;
- L’accesso ai servizi di rete;
- Strumenti per l'orientamento al lavoro e alla formazione;
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- Entrata in relazione e gestione di situazioni di difficoltà, con particolare
attenzione al saper stare come parte imprescindibile del saper fare;
- Gestione di conflitti interpersonali nell’ambito lavorativo;
- Il contesto sociale territoriale degli interventi;
- La rete dei servizi e i soggetti utenti.
 Terza fase da realizzarsi entro il III mese per complessive 22 ore distribuite in 2
giorni di stage semi-residenziale mezza giornata di rielaborazione teorica.
Verrà realizzata attività di formazione del gruppo, riguardante la capacità di
riconoscere le dinamiche relazionali, gestione della conflittualità nei contesti
lavorativi, promozione delle competenze propositive, gestione delle risorse e
valorizzazione della creatività. Il raggiungimento degli obiettivi del percorso
formativo prevede un lavoro teorico-pratico su:
- gli aspetti motivazionali,- le dinamiche relazionali,
- il lavoro di gruppo,
- la capacità di gestire situazioni di difficoltà,
- la gestione e la risoluzione di conflitti interpersonali nell’ambito lavorativo.
A conclusione del progetto si svolgerà inoltre una attività di orientamento e
informazione all’uso degli servizi messi a disposizione dal Centro per l’Impiego locale,
con l’obiettivo di fornire ai volontari indicazioni utili a proseguire il proprio percorso
formativo e lavorativo.
31) Durata (espressa in ore):
La durata complessiva della formazione specifica è di 48 ore.
Altri elementi
32) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile
regionale (diversa dall'Operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il
corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si
impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto):
Nome e cognome: ANTONELLA STROZZALUPI_ Ruolo COORDINATORE DI
PROGETTO
corso frequentato _______________ data del corso __________ sede
_______________________
oppure
- si impegna a svolgerlo entro l'anno: SIX
NO;
33) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva
programmata dalla regione Toscana:
SI X
NO
34) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un
numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla
categoria di appartenenza:
SI
NO X
n° progetti presentati:
n° posti richiesti complessivamente:
30
35) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due
manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle
politiche giovanili della regione Toscana:
SI X
NO
36) Co-progettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli
enti per la co-progettazione, da cui risulti l'ente capofila):
Denominazione ente
Codice RT
Categoria d'iscrizione all'albo SCR Ente pubblico o privato
l sottoscritto __PATRIZIA NUZZI_ nato a _NAPOLI_ il _18/05/1952_ in qualità di
responsabile legale dell'ente _COMUNE DI SAN MINIATO_ dichiara che l'ente che
rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di
servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006).
Data 16/02/2016
Il Responsabile legale dell’ente
Patrizia Nuzzi
N.B.: si ricorda di allegare al progetto:
- copia di un documento di identità (fronteretro) del legale rappresentante in corso di validità;
- curriculum vitae con data e firma dell’interessato, copia di un documento di identità
(fronteretro) in corso di validità e del codice fiscale del responsabile di progetto indicato al
punto 2bis e degli operatori di progetto inseriti;
- stampa – tramite il programma informatico SCR - dell’elenco sedi di progetto utilizzate per
il progetto.
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