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Parrocchia di San Francesco d'Assisi in Carbonare di Folgaria (1894 - 1985). Inventario dell'archivio a cura di Cooperativa Koinè Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari e archivistici 2008 Note L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio diocesano tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Francesca Tecilla, Elena Bertagnolli, Cinzia Groff e Ornella Bolognese socie della cooperativa Koinè e ultimata nell'aprile 2008. Caratteri del progetto Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri: - il titolo originale del documento è riportato tra virgolette; - nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature, tranne quelle ancora in uso; - le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre; - di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte. In particolare per i registri: - in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non appare all'esterno; - si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.); - la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd); - in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa); - si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro. Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del fondo, dal nome della serie e dal numero che indica la posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore. Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni: c., cc.: carta, carte recto - verso cc. sd: carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte ex.: exeunte in.: ineunte n., nn.: numero, numeri n. n.: non numerato/e num. orig.: numerazione originale p., pp.: pagina, pagine tit. dorso: titolo dorso tit. int.: titolo interno Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati tra parentesi tonde, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra. Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e approfondimenti critici. 2 Sommario Archivio storico della parrocchia di San Francesco d'Assisi in Carbonare, 1894 - 1985 ................................................... 6 Parrocchia di San Francesco d'Assisi............................................................................................................................. 8 Ufficio parrocchiale di Carbonare, 1894 (copia) - 1985 ................................................................................................... 12 Registri dei nati e battezzati, 1904 - 1984.................................................................................................................... 13 Registri dei matrimoni, 1904 - 1964 ............................................................................................................................ 15 Registri dei morti, 1904 - 1985.................................................................................................................................... 17 Registri dei cresimati, 1928 - 1968 .............................................................................................................................. 18 Stati delle anime, sec. XX............................................................................................................................................ 19 Registri degli sponsali, 1908 - 1928 ............................................................................................................................ 20 Atti matrimoniali, 1904 - 1960 .................................................................................................................................... 21 Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1915 - 1947 ...................................................................................................... 22 Diari delle messe avventizie, 1904 - 1965 ................................................................................................................... 23 Registri delle elemosine, 1955 - 1971.......................................................................................................................... 24 Registri degli iscritti ad associazioni e opere pie, 1928 ............................................................................................... 25 Protocolli degli esibiti, 1920 - 1951............................................................................................................................. 26 Carteggio e atti ordinati, 1894 (copia) - 1966.............................................................................................................. 27 Chiesa di San Francesco d'Assisi ................................................................................................................................. 32 Chiesa di San Francesco d'Assisi in Carbonare, 1901 - 1959 ........................................................................................... 35 Urbari, sec. XX ............................................................................................................................................................ 36 Registri di cassa, 1914 - 1959...................................................................................................................................... 37 Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1919 - 1928 ................................................................................ 38 Resoconti, 1905 - 1931 ................................................................................................................................................ 39 Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare (Folgaria)............................................................... 40 Documentazione del Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare, 1922 - 1931.............................. 41 Registri dei verbali delle riunioni, 1922 - 1923 ........................................................................................................... 42 Registri di cassa, 1922 - 1931...................................................................................................................................... 43 3 Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, frazione di Carbonare ......................................................................... 44 Documentazione del Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, 1944....................................................................... 45 Carteggio e atti, 1944................................................................................................................................................... 46 Idici.....................................................................................................................................................................................48 4 Albero dei soggetti produttori Parrocchia di San Francesco d'Assisi, Carbonare (Folgaria), 1966 Si separa da : Parrocchia di San Sebastiano, San Sebastiano (Folgaria), 1922 Assorbe : Chiesa di San Francesco d'Assisi, Carbonare (Folgaria), 1899 - 1986 Chiesa di San Francesco d'Assisi, Carbonare (Folgaria), 1899 - 1986 E' assorbito da : Parrocchia di San Francesco d'Assisi, Carbonare (Folgaria), 1966 Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare, Carbonare (Folgaria), [1922 - 1931] Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, frazione di Carbonare, Carbonare (Folgaria), [sec. XX] 5 superfondo Archivio storico della parrocchia di San Francesco d'Assisi in (1) Carbonare, 1894 - 1985 registri 17, quaderni 2, buste 4 (fascicoli 17), fascicoli 4; metri lineari 1.3 Lingua Italiano Storia archivistica La documentazione dell'archivio storico della parrocchia di Carbonare si trovava, al momento del presente riordino, in un armadio di metallo posto nell'ufficio del parroco. Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di Carbonare ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari". Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, si sono individuate le varie attività svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità. Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il direttore dell'Archivio diocesano tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento. Condizioni di accesso In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate. Condizioni di riproduzione 6 La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali. Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961 (2) Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 (3) COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni (4) di metodo ed esperienze, Bologna, 1989 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri (5) parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989 Normative Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, 'Norme per la pubblicazione degli inventari'. (6) Deliberazione della giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, 'Approvazione delle direttive circa (7) i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi' (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11). Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali. (8) Codice in materia di protezione dei dati personali, D. L. 30/6/03 n. 196 (9) Norme o convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. 7 Ente (10) Parrocchia di San Francesco d'Assisi 1966 - Luoghi Carbonare di Folgaria (TN) Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di Carbonare Storia Il paese di Carbonare si trova sull'altipiano di Folgaria e Lavarone, amministrativamente è una frazione del comune di Folgaria. Anche dal punto di vista ecclesiastico la popolazione di Carbonare era dipendente dalla parrocchia S. Lorenzo di Folgaria che aveva conseguito lo status di parrocchia autonoma staccandosi dalla matrice di Volano verso la fine del Quattrocento. Nel 1636 i convicini dei paesi situati oltre il Passo del Sommo, spinti da un desiderio di autonomia, con l'approvazione dell'autorità vescovile e del parroco di Folgaria ottennero il permesso di mantenere un sacerdote che celebrasse la messa in alcuni giorni dell'anno e nelle prime ore del giorno nella chiesa di San Sebastiano. La cura delle anime e le funzioni liturgiche più importanti rimanevano un'esclusiva del parroco di Folgaria. Da quel momento anche la popolazione di Carbonare poté fare riferimento alla chiesa di San Sebastiano e ne seguì le sorti passando per la sua erezione ad espositura fino a tutto il secolo XIX (1). Con il passare del tempo, a causa della vastità del territorio soggetto alla cura di San Sebastiano e per il fatto che la popolazione era distribuita in varie frazioni e in masi, tra i quali quelli di Carbonare, risultava complicato per il sacerdote occuparsi della cura spirituale di tutti i suoi fedeli, compresa l'istruzione religiosa della gioventù. Allo stesso tempo e per le stesse ragioni gli abitanti dei masi di Carbonare erano ostacolati, in particolare d'inverno, nell'adempimento dei propri doveri spirituali. Così nella frazione di Carbonare si provvide alla costruzione di una scuola e di una nuova chiesa, che venne consacrata il 26 agosto 1899, ponendo così le basi per una prima autonomia dalla cura d'anime di San Sebastiano. Su espressa richiesta dei rappresentanti della frazione e con l'assenso sia del parroco di Folgaria che dell'autorità politica, il 15 luglio 1904 (2) il vescovo Celestino Endrici decretò infine l'erezione dell'espositura di S. Francesco d'Assisi di Carbonare. La nuova stazione di cura d'anime comprendeva il paese di Carbonare propriamente detto con le frazioni e casolari dette Zobeli, Girardi di sotto, maso Bosco, maso Porta, maso Fiorentini e la casa di Luigi Rech Castello al maso Girardi di sopra. Nel decreto venne stabilito che la nomina del cappellano esposto fosse di competenza del vescovo pro tempore e che al suo mantenimento provvedessero gli abitanti della frazione con il versamento annuale di 310 corone. La parrocchia di Folgaria rimaneva, anche dal punto di vista formale, la matrice della nuova espositura di Carbonare e per questo il parroco aveva l'obbligo di fornire gli olii santi, l'acqua battesimale e i biglietti pasquali, mentre il cappellano esposto era tenuto a presenziare alle messe stabilite e alla processione del Corpus Domini, a celebrare i matrimoni solo con la delega del parroco di Folgaria (3). Oltre al sostentamento del cappellano, agli abitanti della frazione di Carbonare spettava anche l'obbligo di mantenere la canonica, la chiesa e il cimitero. Tradizionalmente gli stessi abitanti offrivano annualmente al loro sacerdote un litro di latte durante il periodo di apertura del caseificio, una certa quantità di patate, di legna e di formaggio (4). 8 Il governo austriaco e, in seguito, quello italiano integrarono la rendita del cappellano di Carbonare, in base alle varie leggi che stabilivano un contributo per il raggiungimento di un'equa dotazione per il mantenimento dei curatori d'anime (5). Anticamente Carbonare faceva parte del decanato di Rovereto mentre dal 1 gennaio 1913 venne assoggettata al decanato di Folgaria. L'erezione della parrocchia di Carbonare si ottenne solo il 30 novembre 1963, dopo un lungo processo teso al raggiungimento dell'indipendenza dalla parrocchia di Folgaria. Negli anni 1966-1979, in base ad un decreto vescovile, la parrocchia di Carbonare venne temporaneamente unita a quella di Nosellari in modo tale che le due parrocchie fossero rette da un unico parroco. La parrocchia attualmente confina con le parrocchie di Lavarone, S. Sebastiano, Nosellari e Centa. Con D.M. del 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dei 24 gennaio 1987, l'ente Parrocchia di S. Francesco d'Assisi in Carbonare è stato dichiarato Persona Giuridica Privata (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 243). ELENCO DEI CAPPELLANI/PARROCI DI CARBONARE 1904-1906 Giovanni Albertani 1906-1912 Eliseo Chizzola 1912-1926 Accursio Dellagiacoma 1926-1955 Randolfo Pinamonti 1955-1964 Enrico Motter (primo parroco) 1964-1971 Pio Casari 1971-1979 Federico Sartori 1979-1980 p. Paolo Donati ofm (vicario parrocchiale) 1980-1983 Olindo Cuel 1983-1990 Paolo Gius 1990-1995 Antonio Sebastiani 1995-2004 Alfredo Pederiva 2004- Enrico Pret Condizione giuridica Ente privato Funzioni, occupazioni e attività Il termine "parrocchia" (6) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini 9 determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto". Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Folgaria Fonti normative Legge 20 maggio 1985, n. 222 (11) Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente (12) riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stesa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Archivio diocesano tridentino, Parrocchie e curazie Inventario dell'archivio storico della parrocchia di San Sebastiano, a cura della cooperativa Koinè, P.A.T., Trento, 2007 Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Folgaria, a cura di Cristina Sega, P.A.T., Trento, 2001 Bibliografia AMBROSI F., Commentari della storia trentina, Trento, 1985 (13) BERTOLOTTI G., Il parroco italiano ne' suoi rapporti con le leggi dello stato, Roma, 1910 (14) BONELLI B., Monumenta ecclesiae tridentinae, Trento, 1765 (15) CARBONARI W., 1899-1999: genesi e cronistoria di oltre un secolo della vita della chiesa di Carbonare, (16) intitolata a S. Francesco d'Assisi e consacrata il 26 agosto di cent'anni fa, s.l., 1999 10 CARBONARI W., Carbonare: tredicesimo millennio: le origini, la storia, la gente, i costumi, Carbonare, (17) Associazione culturale Web Kohle, 2003 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 (18) KÖGL J., La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento, 1964 (19) LUTTEROTTI A., Il Trentino: il nuovo volto di un'antica terra d'incontro, Bolzano, 1997 (20) TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo Stenico, Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970 (21) Norme e convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Note (1) Cfr. Parrocchia di San Sebastiano in San Sebastiano (1636-1997). Inventario dell'archivio, a cura di Cooperativa Koinè, Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2007. (2) Cfr. il decreto di erezione in: Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.2. (3) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.7. (4) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 2.8. (5) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fascc. 1.6 e 2.9. (6) Le presenti notizie informative sono da ritenersi generali e non esaustive. Per un approfondimento e una bibliografia articolata si rimanda alla voce corrispondente dell'Enciclopedia del diritto, Giuffré, Varese, 1958-1995. 11 fondo A Ufficio parrocchiale di Carbonare, 1894 (copia) - 1985 (22) registri 12, quaderni 2, buste 4 (fascicoli 17), fascicoli 2 Soggetti produttori Parrocchia di San Francesco d'Assisi, 1966 - (23) Contenuto La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari. Lingua Italiano Modalità di acquisizione e versamento L'archivio è sempre stato di proprietà dell'ente; in base alla Commissione Beni Culturali del 2 maggio 1994 è stato dichiarato di interesse storico. Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente è ancora attivo. Esistenza e localizzazione delle copie L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale. Presso l'Archivio diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale. 12 serie A 1 Registri dei nati e battezzati, 1904 - 1984 (24) registri 2 Contenuto I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. La serie è formata da due registri riportanti le registrazioni dei nati e battezzati a partire dal 1904, anno di erezione della cappellania esposta di Carbonare. I registri sono strutturati a tabella prestampata nella quale sono riportati, secondo le disposizioni governative, le generalità del battezzato, il tempo della nascita (anno, mese, giorno e ora), il luogo di nascita, il giorno del battesimo, i nomi dei genitori, del ministro battezzante e dei padrini e la condizione sociale di questi ultimi. Sono sempre registrati i nati e battezzati fuori dal territorio di cura d'anime di Carbonare, in base alle notificazioni ricevute. (25) A 1.1 "Libro I nati e battezzati dall'anno 1904-1950" 1904 settembre 29 - 1950 dicembre 10 "Libro I. Nati e battezzati nella cappellania esposta di S. Francesco d'Assisi di Carbonare" italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. sd 84, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. 13 (26) A 1.2 "Libro II dal 1951 al 1984. Nati e battezzati Carbonare" 1951 marzo 13 - 1984 aprile 8 italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. sd 43, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. 14 serie A 2 (27) Registri dei matrimoni, 1904 - 1964 registri 2 Contenuto I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici. La serie è costituita da due registri sui quali sono riportati i matrimoni celebrati a Carbonare a partire dal 1904. I matrimoni fino all'erezione di Carbonare a parrocchia venivano celebrati dal cappellano esposto su delegazione del parroco di Folgaria. Il primo registro è strutturato a tabella prestampata e riporta, secondo le disposizioni governative, la data del matrimonio, le generalità degli sposi, i nomi del ministro celebrante, dei testimoni e la condizione sociale di questi ultimi. Il secondo registro è strutturato secondo le norme concordatarie. (28) A 2.1 "Libro I. Matrimoni dall'anno 1904-***" 1904 ottobre 22 - 1946 dicembre 28 "Libro I matrimoni nella cappellania esposta di S. Francesco d'Assisi di Carbonare dall'anno 1904-***" italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. sd 63, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. 15 (29) A 2.2 "Matrimoni II Carbonare" 1947 gennaio 11 - 1964 gennaio 23 italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 43, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. 16 serie A 3 (30) Registri dei morti, 1904 - 1985 registri 1 Contenuto I registri dei morti vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. La serie è formata da un unico registro riportante le registrazioni dei morti di Carbonare a partire dal 1904. Esso è strutturato a tabella prestampata e riporta, secondo le disposizioni governative, le generalità del defunto, la causa di morte e il luogo di sepoltura. (31) A 3.1 "Libro I. Morti dall'anno 1904-1985. Carbonare" 1904 settembre 26 - 1985 gennaio 22 "Libro I morti della cappellania esposta di S. Francesco d'Assisi di Carbonare" Alle pp. 67-70: notizie di cronaca relative al passaggio in paese di soldati tedeschi e alla fucilazione di alcune persone, 1945 aprile. italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 129 17 serie A 4 (32) Registri dei cresimati, 1928 - 1968 registri 1 Contenuto I registri dei cresimati vennero introdotti insieme ai registri dei morti e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilirono anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal secolo XIX. (33) A 4.1 "Liber confirmatorum ab Anno Domini 1928. Carbonare" 1928 luglio 17 - 1968 dicembre 1 italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 22-41 18 serie A 5 (34) Stati delle anime, sec. XX registri 1 Contenuto Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614. Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su questa lacuna; ma fu il vescovo Celestino Endrici che in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia degli "Status animarum" o "Anagraphes" (Foglio diocesano, VII, 1905, p. 239). Nel 1917 il Codice di diritto canonico li rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione (cfr. CIC, can. 440). Il registro facente parte della serie venne iniziato da don Giovanni Albertani in seguito all'erezione della cappellania esposta di Carbonare e poi proseguito e aggiornato per quasi tutto il secolo XX. Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, p. 52 (35) SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri (36) parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989, pp. 277-319 (37) A 5.1 "Anagrafe" sec. XX italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 178 (bianche parecchie pp.), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. 19 serie A 6 (38) Registri degli sponsali, 1908 - 1928 registri 1 Contenuto Papa Pio X nel decreto "Ne temere" (cfr. Foglio diocesano, a. 1908, n. 3) stabilì che dal giorno di Pasqua del 1908 la promessa di matrimonio per essere valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due testimoni e firmata dai due fidanzati. Tutto questo allo scopo di impedire problemi o controversie che potevano nascere in seguito ad accordi segreti e di evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il Codice civile austriaco che stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale né a contrarre il matrimonio né a versare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa. (39) A 6.1 "Registro sponsali dal 1908 al ***" 1908 settembre 7 - 1928 marzo 24 italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 60 20 serie A 7 (40) Atti matrimoniali, 1904 - 1960 buste 2 Contenuto La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. Il permesso politico, introdotto nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820, veniva rilasciato dal Comune e doveva dimostrare che lo sposo fosse in grado di mantenere una famiglia mediante l'esercizio di un'attività o fosse garantito da una paga giornaliera. Ai parroci era vietato benedire i matrimoni di coloro che non lo avessero presentato. In seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can.1020 del Codice di diritto canonico, e comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali. La serie è composta da due buste che raccolgono, in fascicoli annuali, le pratiche dei matrimoni celebrati a Carbonare. Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 174-175 (41) A 7.1 b. 1 (42) "Matrimoni. 1904-1928" 1904 - 1928 italiano Busta, carta, cc. 362 n.n. (43) A 7.2 b. 2 "Matrimoni dal 1930 al 1960" 1930 - 1960 italiano Busta, carta, cc. 957 n.n. 21 serie A 8 Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1915 - 1947 (44) fascicoli 2 (45) A 8.1 b. 1 Estratti dai registri dei nati e battezzati e dei morti della chiesa delle baracche di Braunau an der Inn 1915 - 1918 italiano Fascicolo, carta, cc. 12 (46) A 8.2 b. 1 Attestati per ricevere la cresima 1928 - 1947 Attestati per ricevere la Cresima negli anni 1928, 1939, 1940, 1942 e 1947. Fascicolo, carta, cc. 131 n.n. 22 serie A 9 Diari delle messe avventizie, 1904 - 1965 (47) registri 3 Contenuto L'autorità ecclesiastica predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere costuditi in sacrestia, come stabilito da una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione, l'intenzione e il nome del ministro celebrante. Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386 (48) A 9.1 (49) "Diarium missarum" 1904 settembre 11 - 1926 novembre 7 italiano Registro, carta, legatura in tela, cc. 93 n.n. (50) A 9.2 "1949-***. Diarium missarum ecclesiae Sancti Francisci" 1949 gennaio 1 - 1955 settembre 21 italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 38 n.n. (51) A 9.3 "Diarium missarum" 1955 settembre 18 (1) - 1965 aprile 28 italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 76 n.n. Note (1) Le registrazioni dal 18 settembre al 21 settembre 1955 sono riprese dal registro precedente. 23 serie A 10 (52) Registri delle elemosine, 1955 - 1971 quaderni 1 (53) A 10.1 "Registro oboli" 1955 - 1971 agosto 19 italiano Quaderno, carta, legatura in carta, cc. 7 n.n. 24 serie A 11 Registri degli iscritti ad associazioni e opere pie, 1928 (54) quaderni 1 Contenuto La serie è formata da un quaderno relativo agli iscritti all'Apostolato della Preghiera attivo a Carbonare. (55) A 11.1 Registro degli iscritti all'Apostolato della Preghiera 1928 dicembre 25 italiano Quaderno, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. 25 serie A 12 (56) Protocolli degli esibiti, 1920 - 1951 registri 1 Contenuto I protocolli degli esibiti sono registri sui quali devono essere annotati, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la corrispondenza in arrivo e in partenza di una amministrazione con l'indicazione della data e del contenuto. Ai parroci venne raccomandata la compilazione di tali registri per una corretta gestione del loro ufficio sia dall'autorità politica (Raccolta delle leggi provinciali, 19.12.1816) sia da quella ecclesiastica (Decreto vescovile 9.03.1887 nel Foglio Diocesano, 1887). Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 120-121 (57) A 12.1 (58) "Protocolli esibiti" 1920 gennaio 3 - 1937 dicembre 22; 1949 gennaio 7 - 1951 aprile 19 italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 20 n.n. 26 serie A 13 Carteggio e atti ordinati, 1894 (copia) - 1966 (59) buste 2 (fascicoli 17) Contenuto La serie è formata da due buste strutturate in fascicoli contenenti quasi tutto il carteggio e gli atti relativi all'espositura e, in parte, alla parrocchia di Carbonare. Si trova qui raccolta quindi non solo la documentazione prodotta e ricevuta dal curatore d'anime nella gestione dell'ufficio espositurale, ma anche quella relativa alla chiesa, alla confraternita del SS. Sacramento, ai vari legati e ad altre amministrazioni attive a Carbonare. Al momento del riordino le due buste corrispondevano ad altrettanti faldoni, dei quali si è conservato il dorso, riportanti esternamente l'elenco dei fascicoli presenti al loro interno. Tali faldoni sono stati formati in tempi piuttosto recenti, a giudicare dalla scrittura dell'elenco presumibilmente cioè nella seconda metà del secolo XX. All'interno dei fascicoli si trovano alcune cartelline e alcuni mazzi riportanti titoli originali, che rappresentano una traccia dell'ordinamento dell'archivio all'inizio del secolo XX. Nel presente inventario la descrizione dei fascicoli segue l'ordine numerico dell'elenco riportato sul dorso dei faldoni. Mancano alcuni fascicoli indicati sul dorso dei faldoni, mentre la documentazione attinente allo stesso argomento (per esempio le visite pastorali) si può trovare in entrambe le buste. (60) A 13.1 b. 1 "1) Fabbrica della chiesa 2) Erezione della curazia 3) Canonica 4) Campane e Via Crucis 5) Confraternita 6) Libro fondiario 7) Atti di consegna 8) Fassioni - beneficio 9) Atti visitali 10) Documenti di giurisdizione" 1894 (copia) - 1950 Mancano i fascicoli nn. 3 e 6. italiano Busta, carta (61) A 13.1.1 b. 1 "N. 1. Fabbrica della chiesa" 1894 (copia) - 1933 Carteggio e atti relativi alla costruzione della chiesa (1894 copia-1896) e all'amministrazione dei beni della chiesa: debito della chiesa, fassioni per l'equivalente d'imposta, compravendite, contratti di locazione, ricevute e fatture, lascito di don Arcangelo Carbonari, costruzione di un edificio a fianco della chiesa, contratti di lavoro per i restauri, carteggio con il pittore Ampelio Toniolo da Schio per la pala di S. Francesco, carteggio con la ditta Giuseppe Parisi di Trento per le vetrate, carteggio con il pittore Metodio Ottolini da Aldeno per i quadri della Via Crucis, repertorio degli atti soggetti a tassa di registro (1897-1933). Contiene un disegno della facciata della chiesa, sec. XIX ex. italiano Fascicolo, carta, cc. 126 27 (62) A 13.1.2 b 1 "[N. 2]. Erezione della curazia. Decreto di erezione" 1904 - 1907 Carteggio e atti relativi all'erezione della cappellania esposta di Carbonare e alla determinazione dei confini con la parrocchia di Lavarone. italiano Fascicolo, carta, cc. 24 (63) A 13.1.3 b. 1 "N. 4. Campane. Erezione Via Crucis" 1905; 1919 - 1943 Carteggio e atti relativi all'erezione della Via Crucis (1905; 1926), alla rifusione delle campane, al loro ricollocamento nella chiesa di Carbonare, all'indennizzo dei danni di guerra e alla consacrazione (1919-1935), censimento delle campane (1941), requisizione delle campane a scopi bellici (1943). italiano Fascicolo, carta, cc. 32 (64) A 13.1.4 b. 1 "N. 5. Confraternita" [1907]; 1924 - 1928 Statuto della confraternita del SS. Sacramento di Carbonare ([1907]) (1), elenco di iscritti (1924-1928). Contiene, a stampa, "Statuto e regolamento interno della Confraternita del SS. Sacramento di Folgaria", Trento, 1949, pp. 14. italiano Fascicolo, carta, cc. 20 Note (1) Lo statuto è stato approvato in occasione dell'erezione canonica della Confraternita con decreto dell'Ordinariato vescovile di Trento del 14 ottobre 1907. Cfr. le risposte al questionario della visita pastorale del 1911 in "Ufficio parrocchiale di Carbonare di Folgaria", "Carteggio e atti ordinati", fasc. 1.7. (65) A 13.1.5 b. 1 "N. 7. Atti di consegna" 1905 - 1926 Atti di consegna al primo cappellano esposto (1905), al parroco di Folgaria don Giuseppe Giovannini quale delegato vescovile (1906), al sacrestano (1907), al parroco di Folgaria don Aurelio Zomer quale delegato vescovile in seguito al trasferimento di don Eliseo Chizzola (1912), al decano di Folgaria don Emilio Cavalieri per il trasferimento di don Accursio Dellagiacoma (1926) e al nuovo curato don Randolfo Pinamonti (1926). italiano Fascicolo, carta, cc. 16 (66) A 13.1.6 b. 1 "N. 8. Fassioni beneficio" 1905 - 1932 Fassioni (1) per il completamento della dotazione di congrua. italiano 28 Fascicolo, carta, cc. 48 Note (1) Prospetti attestanti le rendite dei curati. (67) A 13.1.7 b. 1 "N. 9. Atti visitali" 1907 - 1928 Carteggio e atti relativi alle visite decanali compiute dal decano di Rovereto e, dal 1913, dal decano di Folgaria (1907-1914) e alle visite pastorali compiute negli anni 1911 e 1928. italiano Fascicolo, carta, cc. 30 (68) A 13.1.8 b. 1 "N. 10. Documenti di giurisdizione" 1905 - 1950 Concessioni di facoltà di binare le messe, di assistere e celebrare i matrimoni, di benedire immagini sacre, di riconsacrare l'altare maggiore, ecc. ordinate secondo un elenco contenuto all'interno del fascicolo. italiano Fascicolo, carta, cc. 29 (69) A 13.2 b. 2 "1) Nati fuori parrocchia 2) Matrimoni fuori parrocchia 3) Morti extra parrocchia 4) Messe legatarie (in generale) 5) Legato Graser 6) Legato Marzari 7) Legato Zobele (affrancato) 8) Legato Dalprà (estinto) 9) Consegne 10) Visita pastorale 11) Congrua" 1904 - 1966 Manca il fascicolo n. 9. italiano Busta, carta (70) A 13.2.1 b. 2 "N. 1. Nati fuori parocchia e notificazioni" 1904 - 1966 Notificazioni di nati fuori curazia, ordinati secondo i numeri dell'elenco contenuto nel fascicolo e secondo la data di nascita. Alla fine alcune cc. senza numero. italiano Fascicolo, carta, cc. 42 (71) A 13.2.2 b. 2 "N. 2. Notifiche matrimoni extra parochia" 1920 - 1950 Notificazioni di matrimoni celebrati fuori curazia. italiano Fascicolo, carta, cc. 37 29 (72) A 13.2.3 b. 2 "N. 3. Morti extra parocchia" 1916 - 1945 Notificazioni di morti avvenute fuori curazia (1916-1921); permessi di seppellimento e autorizzazioni prefettizie (1924-1945). italiano Fascicolo, carta, cc. 47 (73) A 13.2.4 b. 2 "N. 4. Carbonare. Messe legatarie" 1928; 1959 - 1960 Prospetto delle messe legatarie gravanti sul patrimonio della chiesa (1928), carteggio relativo all'affrancazione e alla concessione di una sanatoria delle messe legatarie (1959-1960). italiano Fascicolo, carta, cc. 9 (74) A 13.2.5 b. 2 "N. 5. Eredità da Graser Giacomo alle chiese di Carbonare e Nosellari" 1909 (copia) - 1952 Testamento di Giacomo Graser (1909 copia), inventario (1911), aggiudicazione dell'eredità da parte delle chiese curaziali di Nosellari e Carbonare (1912-1913), stime, acquisto all'asta del prato in località "a Poum" da parte della chiesa (1925-1926), vendita di terreni, ecc. italiano Fascicolo, carta, cc. 58 (75) A 13.2.6 b. 2 "N. 6. Carbonare. Legato Marzari Isacco" 1954 - 1963 Carteggio e atti relativi all'accettazione del legato lasciato da Isacco Marzari da Nosellari a favore della chiesa di Carbonare. italiano Fascicolo, carta, cc. 26 (76) A 13.2.7 b. 2 "N. 7-8. Carbonare a) legato Zobele Basilio, affrancato b) legato Dalprà Illuminato, estinto" 1910 - 1920 Carteggio e atti relativi al legato lasciato da Basilio Zobele (1919-1911) e al legato lasciato da Illuminato Dalprà (1920). italiano Fascicolo, cc. 10 (77) A 13.2.8 b. 2 "N. 10. Carbonare. Visita pastorale" 1942 - 1962 Carteggio e atti relativi alle visite pastorali compiute negli anni 1942, 1952 e 1962 e alla visita decanale compiuta nel 1948. 30 italiano Fascicolo, carta, cc. 56 (78) A.13.2.9 b. 2 "N. 11. Congrua e assegno fondo culto" 1956 - 1957 Decreti ministeriali relativi alla concessione del supplemento di congrua e dell'assegno per le spese di culto. italiano Fascicolo, carta, cc. 3 31 Ente (79) Chiesa di San Francesco d'Assisi 1899 - 1986 Luoghi Carbonare di Folgaria (TN) Archivi prodotti Fondo Chiesa di San Francesco d'Assisi in Carbonare Storia La chiesa di Carbonare fu costruita negli anni 1897-1899 su richiesta dei capifamiglia dei masi "sotto il Rechenthal" (1), spinti dalla necessità di avere un proprio luogo di culto vista la difficoltà a raggiungere la chiesa curaziale di San Sebastiano, soprattutto d'inverno. I firmatari della richiesta si assunsero l'obbligo della conservazione e mantenimento dell'edificio. La chiesa venne eretta su un fondo concesso gratuitamente da un privato del luogo in posizione centrale rispetto al paese, prendendo spunto dal disegno progettato per la chiesa di Monteterlago costruita qualche anno prima. Non esistono in archivio molte notizie in merito alla costruzione della chiesa, ma don Eliseo Chizzola in occasione della visita pastorale del 1911 riferisce che "uomini e donne, adulti e giovani con entusiasmo prestarono l'opera loro nell'approntare gratuitamente i materiali necessari alla costruzione della chiesa e quasi tutti, chi più chi meno, si sobbarcarono anche a sacrifici di denaro finché essa fu ultimata" e che "l'anima, l'ideatore, il promotore ne fu l'eminente professore e dottore don Arcangelo Carbonari" (2). La nuova chiesa venne consacrata il 26 agosto 1899 dal vescovo di Trento mons. Eugenio Valussi. Essa è provvista di tre altari, quello maggiore in marmo dedicato a S. Francesco d'Assisi con la pala del santo dipinta nel 1922 da Ampelio Toniolo da Schio (3) e quelli laterali dedicati a S. Barbara e alla B.V. Maria. Negli anni 19421943 venne restaurata grazie alle offerte raccolte anche dagli emigrati: "fu data la tinta esterna e interna, decorato a fresco e a tempra il presbiterio (4), fatta nuova la porta maggiore aggiungendovi internamente doppie porte (bussola) per eliminare rumori e intemperie; fu rivestito di marmo il presbiterio all'altezza di 1 metro, così gli stipiti delle porte di sacrestia, del campanile e del coro; riparato il campanile internamente, restaurato il tetto e fatto il rosone. Nel 1947 fu costruito ex novo il tetto di sagrestia in assicelle di larice; nel 1951 fu assestato radicalmente il tetto della chiesa" (5). In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986, l'ente Chiesa parrocchiale di Carbonare di Folgaria è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di S. Francesco d'Assisi in Carbonare di Folgaria. Funzioni, occupazioni e attività Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile 32 amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amminstrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione" (6). I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia. Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Folgaria Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 (80) Norme e convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.1. (2) Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.7. (3) Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.1. 33 (4) Le pitture murali del presbiterio sono opera di Bruno Colorio e di Marco Bertoldi. Cfr. COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986, p. 519. (5) Cfr. le risposte al questionario della visita pastorale del 1952 in Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 2.8. (6) Cfr. "Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici, nonché delle fondazioni ecclesiastiche della diocesi di Trento", 1865, Capitolo I, Sezione I, § 10. 34 fondo B Chiesa di San Francesco d'Assisi in Carbonare, 1901 - 1959 (81) registri 3, fascicoli 1 Soggetti produttori Chiesa di San Francesco d'Assisi, 1899 - 1986 (82) Lingua Italiano 35 serie B 1 (83) Urbari, sec. XX registri 1 Contenuto Per la corretta e vigile amministrazione dei beni della chiesa e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni. (84) B 1.1 "Carbonare. Urbario chiesa" sec. XX Urbario dei beni immobili della chiesa e delle eredità lasciate da Giacomo Graser e da Isacco Marzari. italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 3 n.n. 36 serie B 2 (85) Registri di cassa, 1914 - 1959 registri 1 (86) B 2.1 "Cassa" 1914 - 1915 maggio 25; 1919 gennaio - 1959 gennaio 7 (1) Alle pp. 130-139: registro di cassa della sostanza lasciata da Giacomo fu Michele Graser, 1920-1928 lug. 1; alle pp. 140-141: registro di cassa del coro parrocchiale, 1955 set.27-1958 set. [...]; a p. 144: registo di cassa delle missioni, 1955-1958. italiano Registro, carta, legatura in tela, pp. 161 (mancano le pp. 137-138, 145-152; bianche le pp. 142-143, 153-159) Note (1) Per gli anni 1915-1918 non ci sono registrazioni in quanto il paese fu evacuato. 37 serie B 3 Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1919 - 1928 (87) registri 1 Contenuto La serie è costituita da un registro riportante i verbali delle cinque riunioni della fabbriceria tenute dal 1919 al 1928. In esse venivano trattate questioni attinenti all'amministrazione del patrimonio della chiesa di Carbonare, come l'acquisto e la riparazione di arredi sacri danneggiati dalla guerra e il rimborso delle spese sostenute a tale scopo, la partecipazione ad una vendita ad incanto, l'affitto di beni immobili e la riscossione dell'indennizzo dei danni di guerra. (88) B 3.1 "Protocolli sessioni fabbriceria" 1919 settembre 10 - 1928 aprile 26 italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. 38 serie B 4 (89) Resoconti, 1905 - 1931 fascicoli 1 Contenuto Con il decreto governativo del 3 agosto 1803 il Ministero per il culto del Regno d'Italia stabiliva delle regole per una migliore amministrazione economica dei beni in possesso degli istituti religiosi. Tutti gli "stabilimenti di religione e di beneficenza pubblica" erano tenuti a presentare annualmente alle municipalità il bilancio della loro attività, entro i tre mesi dell'anno successivo. In base alla circolare del governo del Tirolo e Vorarlberg del 13 ottobre 1821, ogni anno i sindaci della chiesa, nominati dal capo-comune e confermati dal pastore delle anime e dal giudice distrettuale, dovevano rendere conto dell'amministrazione del patrimonio della chiesa mediante un esatto conto. Sei settimane dopo il termine dell'anno militare, che cominciava il primo novembre e terminava il 31 ottobre, il sindaco della chiesa servendosi di appositi formulari doveva rendere i conti dell'amministrazione della chiesa, alla presenza del giudice, del pastore locale e di una deputazione comunale. Il conto formalmente rivisto e approvato doveva essere custodito nella cassa della chiesa o in un apposito armadio; in questa occasione era cura del pastore locale delle anime di fare un estratto di tale conto e trasmetterlo per conoscenza all'Ordinariato. Rimase sempre comunque al vescovo l'ispezione del patrimonio delle chiese della sua diocesi. La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. La serie è formata da un fascicolo contenente resoconti e quietanze della chiesa di S. Francesco d'Assisi dal 1905 al 1931. In occasione della visita pastorale del 1952 il vescovo ricorda al curato l'obbligo della presentazione annuale dei conti della chiesa, ammonendolo per non aver presentato i conti per ben vent'anni (1). Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 2.8. (90) B 4.1 b. 1 Resoconti e documenti di corredo 1905 - 1931 Nn. 1-10 Per gli anni 1905-1912 solo documentazione di corredo. italiano Fascicolo, carta, cc. 423 n.n. 39 Ente Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare (91) (Folgaria) [1922 - 1931] Luoghi Carbonare di Folgaria (TN) Archivi prodotti Fondo Documentazione del Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare Storia Dalla documentazione presente nell'archivio parrocchiale non si possono ricavare sufficienti notizie storiche relative alla società. Molto probabilmente si tratta di un'associazione di lavoratori sorta nella prima metà del secolo XX, alla stregua delle società di mutuo soccorso, allo scopo di sopperire alle carenze dello stato sociale del periodo e darsi così un primo apparato di difesa. Le riunioni della direzione si tenevano in genere nel locale che fungeva da laboratorio del gruppo per trattare circa l'ammissione dei soci, i lavori eseguiti dagli stessi e il bilancio della società. Nel 1931 il curato di Carbonare don Randolfo Pinamonti venne incaricato dai soci a definire la liquidazione della società (1). Norme e convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Note (1) Cfr. la relazione del curato sul registro dei verbali delle riunioni della direzione del gruppo. 40 fondo C Documentazione del Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini (92) di Carbonare, 1922 - 1931 registri 2 Soggetti produttori Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare (Folgaria), [1922 - 1931] Lingua Italiano 41 (93) serie C 1 Registri dei verbali delle riunioni, 1922 - 1923 (94) registri 1 (95) C 1.1 "Verbali del consiglio di amministrazione" 1922 febbraio 6 - 1923 maggio 10 Registro dei verbali delle riunioni della direzione. Alle cc. 11-18: relazione del curato Randolfo Pinamonti relativa alla liquidazione della società, 1931 giu. 26-1931 lug. 16. italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 18 (bianca la c. 10) 42 serie C 2 (96) Registri di cassa, 1922 - 1931 registri 1 (97) C 2.1 "Libro cassa" 1922 gennaio 3 - 1931 giugno 13 cc. 1-31: registro di cassa, 1922 gen. 3-1923 lug. 25; cc. 94-99: registro di cassa, 1923 dic.-1931 giu. 13. italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 99 (bianche le pp. 32-93; mancano le pp. 95-96) 43 Ente Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, frazione di Carbonare (98) sec. XX Luoghi Carbonare di Folgaria (TN) Archivi prodotti Fondo Documentazione del Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria Storia Dalla documentazione presente nell'archivio parrocchiale non si possono ricavare sufficienti notizie storiche relative al consorzio, che probabilmente raggruppava gli allevatori del comune di Folgaria di cui Carbonare era frazione, come non è stato possibile individuare la denominazione esatta della società. Sembra che il curato di Carbonare don Randolfo Pinamonti nell'anno 1944 si fosse occupato della contabilità del consorzio e della raccolta dei moduli di adesione in occasione della falciatura del fieno destinato al bestiame. Norme e convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. 44 fondo D Documentazione del Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, 1944 (99) fascicoli 1 Soggetti produttori Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, frazione di Carbonare, sec. XX Lingua Italiano 45 (100) serie D 1 (101) Carteggio e atti, 1944 fascicoli 1 (102) D 1.1 Carteggio e atti 1944 Moduli di adesione al consorzio per la falciatura del fieno, appunti relativi alla contabilità, elenchi di proprietari di bestiame, ecc. italiano Fascicolo, carta, cc. 67 46 INDICI Altari Cosa notevole (68, 79, 82) Arredi sacri Cosa notevole (87) Campane Cosa notevole (60, 63) Canonica Cosa notevole (60) Coro parrocchiale di Carbonare di Folgaria Cosa notevole (86) Lavori chiesa Cosa notevole (61, 79, 82) Via Crucis Cosa notevole (60, 61, 63) Visite decanali Cosa notevole (67) Visite pastorali Cosa notevole (34, 59, 60, 64, 67, 69, 77, 79, 82, 89) 47 Apostolato della Preghiera di Carbonare di Istituzione Folgaria (54, 55) Archivio diocesano tridentino di Trento Istituzione (1) Archivio provinciale di Trento Istituzione (1) Cancelleria aulica di Vienna Istituzione (40) Cappellania esposta di Carbonare di Folgaria Istituzione (10, 23, 34, 60, 62) Chiesa della Visitazione di Maria in Istituzione Nosellari (74) Chiesa di Monteterlago Istituzione (79, 82) Chiesa di S. Francesco d'Assisi in Carbonare Istituzione di Folgaria (50, 60, 61, 63, 73, 74, 75, 79, 81, 82, 84, 87, 89) Chiesa di San Sebastiano in San Sebastiano Istituzione (10, 23, 79, 82) Commissione aulica centrale Istituzione d'organizzazione, Vienna (24, 27, 30) Comune di Folgaria Istituzione (98, 100) Confraternita del SS. Sacramento di Istituzione Carbonare di Folgaria (59, 64) Confraternita del SS. Sacramento di Folgaria Istituzione 48 (64) Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria Istituzione (98, 99, 100) Curazia di Carbonare di Folgaria Vedi:Cappellania esposta di Carbonare di Istituzione Folgaria (10, 23) Decanato di Folgaria Istituzione (10, 23) Decanato di Rovereto Istituzione (10, 23) Diocesi di Trento Istituzione (24, 27, 30, 32, 34, 79, 82) Espositura di Carbonare di Folgaria Vedi:Cappellania esposta di Carbonare di Istituzione Folgaria (10, 23) Giunta provinciale di Trento Istituzione (1) Governo per il Tirolo e Vorarlberg Istituzione (89) Gruppo artieri per la lavorazione del legno e Istituzione affini di Carbonare di Folgaria (91, 92, 93) Legato Dalprà di Carbonare Istituzione (69, 76) Legato Graser di Carbonare Istituzione (69) Legato Marzari di Carbonare Istituzione (69, 75) Legato Zobele di Carbonare Istituzione 49 (69, 76) Ministero dell'interno Istituzione (10, 23) Ministero dell'interno, Direzione generale Istituzione degli archivi di Stato (1) Ordinariato diocesano di Trento Istituzione (1, 89) Ordinariato vescovile di Trento Istituzione (64) Parisi Giuseppe, ditta di Trento Istituzione (61) Parrocchia della Visitazione di Maria in Istituzione Nosellari (10, 23) Parrocchia di Centa Istituzione (10, 23) Parrocchia di Folgaria Istituzione (10, 23) Parrocchia di Lavarone Istituzione (10, 23, 62) Parrocchia di S. Francesco d'Assisi in Istituzione Carbonare di Folgaria (1, 10, 23, 59, 79, 82) Parrocchia di San Sebastiano in San Istituzione Sebastiano (10, 23) Provincia autonoma di Trento, Commissione Istituzione beni culturali (1) 50 Provincia autonoma di Trento, Istituzione Soprintendenza per i beni librari e archivistici (1) Regno d'Italia Istituzione (27) Regno d'Italia, Ministero per il culto Istituzione (89) Ufficio amministrativo diocesano di Trento Istituzione (89) 51 Albertani Giovanni, cappellano esposto di Persona Carbonare di Folgaria (10, 23, 34) Bertoldi Marco, pittore Persona (79, 82) Carbonari Arcangelo (don) Persona (61, 79, 82) Casari Pio, parroco di Carbonare di Folgaria Persona (10, 23) Cavalieri Emilio, parroco decano di Folgaria Persona (65) Chizzola Eliseo, cappellano esposto di Persona Carbonare di Folgaria (10, 23, 65, 79, 82) Colorio Bruno, pittore Persona (79, 82) Cuel Olindo, parroco di Carbonare di Persona Folgaria (10, 23) Dalprà Illuminato da Carbonare di Folgaria Persona (76) Dellagiacoma Accursio, cappellano esposto Persona di Carbonare di Folgaria (10, 23, 65) Donati Paolo, vicario parrocchiale di Persona Carbonare di Folgaria (10, 23) Endrici Celestino, vescovo di Trento Persona (10, 23, 34) Giovannini Giuseppe, parroco di Folgaria Persona 52 (65) Gius Paolo, parroco di Carbonare di Folgaria Persona (10, 23) Graser Giacomo da Carbonare di Folgaria Persona (74, 84, 86) Luschin Francesco Saverio, vescovo di Persona Trento (47) Marzari Isacco da Nosellari Persona (75, 84) Motter Enrico, parroco di Carbonare di Persona Folgaria (10, 23) Ottolini Metodio da Trento, pittore Persona (61) Paolo V, papa Persona (24, 27, 30, 32, 34) Pederiva Alfredo, parroco di Carbonare di Persona Folgaria (10, 23) Pinamonti Randolfo, cappellano esposto di Persona Carbonare di Folgaria (10, 23, 65, 91, 93, 95, 98, 100) Pio X, papa Persona (38) Pret Enrico, parroco di Carbonare di Persona Folgaria (10, 23) Rech Castello Luigi Persona (10, 23) 53 Sartori Federico, parroco di Carbonare di Persona Folgaria (10, 23) Sebastiani Antonio, parroco di Carbonare di Persona Folgaria (10, 23) Toniolo Ampelio da Schio, pittore Persona (61, 79, 82) Valussi Eugenio Carlo, vescovo di Trento Persona (79, 82) Zambaiti Simone Albano, vicario generale Persona del vescovo di Trento (47) Zobele Basilio da Carbonare Persona (76) Zomer Aurelio, parroco di Folgaria Persona (65) 54 Altopiano di Folgaria Toponimo (10, 23) Bosco (maso) Toponimo (10, 23) Braunau an der Inn Toponimo (45) Carbonare di Folgaria Toponimo (10, 22, 23, 24, 26, 27, 29, 30, 31, 33, 40, 73, 75, 76, 77, 79, 82, 84, 91, 93, 98, 100) Fiorentini (maso) Toponimo (10, 23) Folgaria Toponimo (27, 67) Girardi di sopra (maso) Toponimo (10, 23) Girardi di sotto (maso) Toponimo (10, 23) Passo Sommo Toponimo (10, 23) Porta (maso) Toponimo (10, 23) Poum (a), località di Carbonare di Folgaria Toponimo (74) Rechenthal (sotto il), masi di Carbonare di Toponimo Folgaria (79, 82) Rovereto Toponimo (67) Volano Toponimo (10, 23) 55 Zobeli (maso) Toponimo (10, 23) 56