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Parrocchia di San Francesco d'Assisi in Carbonare di Folgaria
(1894 - 1985). Inventario dell'archivio
a cura di
Cooperativa Koinè
Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari e archivistici
2008
Note
L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza
per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio diocesano
tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Francesca Tecilla, Elena Bertagnolli, Cinzia Groff e Ornella
Bolognese socie della cooperativa Koinè e ultimata nell'aprile 2008.
Caratteri del progetto
Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri:
- il titolo originale del documento è riportato tra virgolette;
- nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere
maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature, tranne quelle ancora in uso;
- le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre;
- di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte.
In particolare per i registri:
- in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non
appare all'esterno;
- si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte
scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.);
- la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la
locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd);
- in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di
seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa);
- si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro.
Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del fondo, dal nome della serie e dal numero che indica la
posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel
margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è
costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero
del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore.
Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni:
c., cc.: carta, carte recto - verso
cc. sd: carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate
contrapposte
ex.: exeunte
in.: ineunte
n., nn.: numero, numeri
n. n.: non numerato/e
num. orig.: numerazione originale
p., pp.: pagina, pagine
tit. dorso: titolo dorso
tit. int.: titolo interno
Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma
dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati
tra parentesi tonde, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra.
Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e
approfondimenti critici.
2
Sommario
Archivio storico della parrocchia di San Francesco d'Assisi in Carbonare, 1894 - 1985 ................................................... 6
Parrocchia di San Francesco d'Assisi............................................................................................................................. 8
Ufficio parrocchiale di Carbonare, 1894 (copia) - 1985 ................................................................................................... 12
Registri dei nati e battezzati, 1904 - 1984.................................................................................................................... 13
Registri dei matrimoni, 1904 - 1964 ............................................................................................................................ 15
Registri dei morti, 1904 - 1985.................................................................................................................................... 17
Registri dei cresimati, 1928 - 1968 .............................................................................................................................. 18
Stati delle anime, sec. XX............................................................................................................................................ 19
Registri degli sponsali, 1908 - 1928 ............................................................................................................................ 20
Atti matrimoniali, 1904 - 1960 .................................................................................................................................... 21
Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1915 - 1947 ...................................................................................................... 22
Diari delle messe avventizie, 1904 - 1965 ................................................................................................................... 23
Registri delle elemosine, 1955 - 1971.......................................................................................................................... 24
Registri degli iscritti ad associazioni e opere pie, 1928 ............................................................................................... 25
Protocolli degli esibiti, 1920 - 1951............................................................................................................................. 26
Carteggio e atti ordinati, 1894 (copia) - 1966.............................................................................................................. 27
Chiesa di San Francesco d'Assisi ................................................................................................................................. 32
Chiesa di San Francesco d'Assisi in Carbonare, 1901 - 1959 ........................................................................................... 35
Urbari, sec. XX ............................................................................................................................................................ 36
Registri di cassa, 1914 - 1959...................................................................................................................................... 37
Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1919 - 1928 ................................................................................ 38
Resoconti, 1905 - 1931 ................................................................................................................................................ 39
Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare (Folgaria)............................................................... 40
Documentazione del Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare, 1922 - 1931.............................. 41
Registri dei verbali delle riunioni, 1922 - 1923 ........................................................................................................... 42
Registri di cassa, 1922 - 1931...................................................................................................................................... 43
3
Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, frazione di Carbonare ......................................................................... 44
Documentazione del Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, 1944....................................................................... 45
Carteggio e atti, 1944................................................................................................................................................... 46
Idici.....................................................................................................................................................................................48
4
Albero dei soggetti produttori
Parrocchia di San Francesco d'Assisi, Carbonare (Folgaria), 1966 Si separa da : Parrocchia di San Sebastiano, San Sebastiano (Folgaria), 1922 Assorbe : Chiesa di San Francesco d'Assisi, Carbonare (Folgaria), 1899 - 1986
Chiesa di San Francesco d'Assisi, Carbonare (Folgaria), 1899 - 1986
E' assorbito da : Parrocchia di San Francesco d'Assisi, Carbonare (Folgaria), 1966 Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare, Carbonare (Folgaria), [1922 - 1931]
Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, frazione di Carbonare, Carbonare (Folgaria), [sec. XX]
5
superfondo
Archivio storico della parrocchia di San Francesco d'Assisi in
(1)
Carbonare, 1894 - 1985
registri 17, quaderni 2, buste 4 (fascicoli 17), fascicoli 4; metri lineari 1.3
Lingua
Italiano
Storia archivistica
La documentazione dell'archivio storico della parrocchia di Carbonare si trovava, al momento del presente riordino, in
un armadio di metallo posto nell'ufficio del parroco.
Criteri di ordinamento e inventariazione
Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di
Carbonare ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e
inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione
29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966,
Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari".
Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase
iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto
riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, si sono individuate le varie attività
svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità.
Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il
direttore dell'Archivio diocesano tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della
Provincia autonoma di Trento.
Condizioni di accesso
In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti
ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la
documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni
puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di
protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari
degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle
persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa
all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire
mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio diocesano, il quale dovrà inviare al
servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate.
Condizioni di riproduzione
6
La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è
consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso
dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali.
Bibliografia
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961
(2)
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888
(3)
COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni
(4)
di metodo ed esperienze, Bologna, 1989
SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri
(5)
parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989
Normative
Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, 'Norme per la pubblicazione degli inventari'.
(6)
Deliberazione della giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, 'Approvazione delle direttive circa
(7)
i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli
archivi' (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11).
Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali.
(8)
Codice in materia di protezione dei dati personali, D. L. 30/6/03 n. 196
(9)
Norme o convenzioni
La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino.
Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.
7
Ente
(10)
Parrocchia di San Francesco d'Assisi
1966 -
Luoghi
Carbonare di Folgaria (TN)
Archivi prodotti
Fondo Ufficio parrocchiale di Carbonare
Storia
Il paese di Carbonare si trova sull'altipiano di Folgaria e Lavarone, amministrativamente è una frazione del comune di
Folgaria. Anche dal punto di vista ecclesiastico la popolazione di Carbonare era dipendente dalla parrocchia S. Lorenzo
di Folgaria che aveva conseguito lo status di parrocchia autonoma staccandosi dalla matrice di Volano verso la fine del
Quattrocento. Nel 1636 i convicini dei paesi situati oltre il Passo del Sommo, spinti da un desiderio di autonomia, con
l'approvazione dell'autorità vescovile e del parroco di Folgaria ottennero il permesso di mantenere un sacerdote che
celebrasse la messa in alcuni giorni dell'anno e nelle prime ore del giorno nella chiesa di San Sebastiano. La cura delle
anime e le funzioni liturgiche più importanti rimanevano un'esclusiva del parroco di Folgaria. Da quel momento anche
la popolazione di Carbonare poté fare riferimento alla chiesa di San Sebastiano e ne seguì le sorti passando per la sua
erezione ad espositura fino a tutto il secolo XIX (1).
Con il passare del tempo, a causa della vastità del territorio soggetto alla cura di San Sebastiano e per il fatto che la
popolazione era distribuita in varie frazioni e in masi, tra i quali quelli di Carbonare, risultava complicato per il
sacerdote occuparsi della cura spirituale di tutti i suoi fedeli, compresa l'istruzione religiosa della gioventù. Allo stesso
tempo e per le stesse ragioni gli abitanti dei masi di Carbonare erano ostacolati, in particolare d'inverno,
nell'adempimento dei propri doveri spirituali. Così nella frazione di Carbonare si provvide alla costruzione di una
scuola e di una nuova chiesa, che venne consacrata il 26 agosto 1899, ponendo così le basi per una prima autonomia
dalla cura d'anime di San Sebastiano. Su espressa richiesta dei rappresentanti della frazione e con l'assenso sia del
parroco di Folgaria che dell'autorità politica, il 15 luglio 1904 (2) il vescovo Celestino Endrici decretò infine l'erezione
dell'espositura di S. Francesco d'Assisi di Carbonare. La nuova stazione di cura d'anime comprendeva il paese di
Carbonare propriamente detto con le frazioni e casolari dette Zobeli, Girardi di sotto, maso Bosco, maso Porta, maso
Fiorentini e la casa di Luigi Rech Castello al maso Girardi di sopra. Nel decreto venne stabilito che la nomina del
cappellano esposto fosse di competenza del vescovo pro tempore e che al suo mantenimento provvedessero gli abitanti
della frazione con il versamento annuale di 310 corone.
La parrocchia di Folgaria rimaneva, anche dal punto di vista formale, la matrice della nuova espositura di Carbonare e
per questo il parroco aveva l'obbligo di fornire gli olii santi, l'acqua battesimale e i biglietti pasquali, mentre il
cappellano esposto era tenuto a presenziare alle messe stabilite e alla processione del Corpus Domini, a celebrare i
matrimoni solo con la delega del parroco di Folgaria (3).
Oltre al sostentamento del cappellano, agli abitanti della frazione di Carbonare spettava anche l'obbligo di mantenere la
canonica, la chiesa e il cimitero. Tradizionalmente gli stessi abitanti offrivano annualmente al loro sacerdote un litro di
latte durante il periodo di apertura del caseificio, una certa quantità di patate, di legna e di formaggio (4).
8
Il governo austriaco e, in seguito, quello italiano integrarono la rendita del cappellano di Carbonare, in base alle varie
leggi che stabilivano un contributo per il raggiungimento di un'equa dotazione per il mantenimento dei curatori d'anime
(5).
Anticamente Carbonare faceva parte del decanato di Rovereto mentre dal 1 gennaio 1913 venne assoggettata al
decanato di Folgaria.
L'erezione della parrocchia di Carbonare si ottenne solo il 30 novembre 1963, dopo un lungo processo teso al
raggiungimento dell'indipendenza dalla parrocchia di Folgaria.
Negli anni 1966-1979, in base ad un decreto vescovile, la parrocchia di Carbonare venne temporaneamente unita a
quella di Nosellari in modo tale che le due parrocchie fossero rette da un unico parroco.
La parrocchia attualmente confina con le parrocchie di Lavarone, S. Sebastiano, Nosellari e Centa.
Con D.M. del 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dei 24 gennaio 1987, l'ente Parrocchia di S.
Francesco d'Assisi in Carbonare è stato dichiarato Persona Giuridica Privata (Tribunale di Trento, Registro Persone
Giuridiche n. 243).
ELENCO DEI CAPPELLANI/PARROCI DI CARBONARE
1904-1906 Giovanni Albertani
1906-1912 Eliseo Chizzola
1912-1926 Accursio Dellagiacoma
1926-1955 Randolfo Pinamonti
1955-1964 Enrico Motter (primo parroco)
1964-1971 Pio Casari
1971-1979 Federico Sartori
1979-1980 p. Paolo Donati ofm (vicario parrocchiale)
1980-1983 Olindo Cuel
1983-1990 Paolo Gius
1990-1995 Antonio Sebastiani
1995-2004 Alfredo Pederiva
2004-
Enrico Pret
Condizione giuridica
Ente privato
Funzioni, occupazioni e attività
Il termine "parrocchia" (6) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione
territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni
dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove
chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe
con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa
disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura
delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini
9
determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano
ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse
non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a
risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e
l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di
Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto
canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes
territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris
rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale
dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una
peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della
parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata
recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge
222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente
riconosciuto".
Contesto generale
Diocesi di Trento
Decanato di Folgaria
Fonti normative
Legge 20 maggio 1985, n. 222
(11)
Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente
(12)
riconosciuto
all'Istituto
per
il
sostentamento
del
clero
nella
diocesi
di
Trento
ed
alle
quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stesa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da
parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della
sopraddetta diocesi di Trento
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
Archivio diocesano tridentino, Parrocchie e curazie
Inventario dell'archivio storico della parrocchia di San Sebastiano, a cura della cooperativa Koinè, P.A.T., Trento, 2007
Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Folgaria, a cura di Cristina Sega, P.A.T., Trento, 2001
Bibliografia
AMBROSI F., Commentari della storia trentina, Trento, 1985
(13)
BERTOLOTTI G., Il parroco italiano ne' suoi rapporti con le leggi dello stato, Roma, 1910
(14)
BONELLI B., Monumenta ecclesiae tridentinae, Trento, 1765
(15)
CARBONARI W., 1899-1999: genesi e cronistoria di oltre un secolo della vita della chiesa di Carbonare,
(16)
intitolata a S. Francesco d'Assisi e consacrata il 26 agosto di cent'anni fa, s.l., 1999
10
CARBONARI W., Carbonare: tredicesimo millennio: le origini, la storia, la gente, i costumi, Carbonare,
(17)
Associazione culturale Web Kohle, 2003
COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986
(18)
KÖGL J., La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento, 1964
(19)
LUTTEROTTI A., Il Trentino: il nuovo volto di un'antica terra d'incontro, Bolzano, 1997
(20)
TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo Stenico, Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970
(21)
Norme e convenzioni
La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino.
Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.
Note
(1) Cfr. Parrocchia di San Sebastiano in San Sebastiano (1636-1997). Inventario dell'archivio, a cura di Cooperativa
Koinè, Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2007.
(2) Cfr. il decreto di erezione in: Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.2.
(3) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.7.
(4) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 2.8.
(5) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fascc. 1.6 e 2.9.
(6) Le presenti notizie informative sono da ritenersi generali e non esaustive. Per un approfondimento e una bibliografia
articolata si rimanda alla voce corrispondente dell'Enciclopedia del diritto, Giuffré, Varese, 1958-1995.
11
fondo A
Ufficio parrocchiale di Carbonare, 1894 (copia) - 1985
(22)
registri 12, quaderni 2, buste 4 (fascicoli 17), fascicoli 2
Soggetti produttori
Parrocchia di San Francesco d'Assisi, 1966 -
(23)
Contenuto
La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai
registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari.
Lingua
Italiano
Modalità di acquisizione e versamento
L'archivio è sempre stato di proprietà dell'ente; in base alla Commissione Beni Culturali del 2 maggio 1994 è stato
dichiarato di interesse storico.
Incrementi previsti
Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente è ancora attivo.
Esistenza e localizzazione delle copie
L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che
saranno conservate presso l'Archivio provinciale. Presso l'Archivio diocesano si trovano microfilmati tutti i registri
anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali
registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale.
12
serie A 1
Registri dei nati e battezzati, 1904 - 1984
(24)
registri 2
Contenuto
I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal
"Decretum de
Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum"
emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative
trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati
vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e
anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781
che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784
vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura
ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo
stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della
legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato
civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai
meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime
il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile
italiano presso i Comuni.
La serie è formata da due registri riportanti le registrazioni dei nati e battezzati a partire dal 1904, anno di erezione della
cappellania esposta di Carbonare.
I registri sono strutturati a tabella prestampata nella quale sono riportati, secondo le disposizioni governative, le
generalità del battezzato, il tempo della nascita (anno, mese, giorno e ora), il luogo di nascita, il giorno del battesimo, i
nomi dei genitori, del ministro battezzante e dei padrini e la condizione sociale di questi ultimi.
Sono sempre registrati i nati e battezzati fuori dal territorio di cura d'anime di Carbonare, in base alle notificazioni
ricevute.
(25)
A 1.1
"Libro I nati e battezzati dall'anno 1904-1950"
1904 settembre 29 - 1950 dicembre 10
"Libro I. Nati e battezzati nella cappellania esposta di S. Francesco d'Assisi di Carbonare"
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. sd 84, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
13
(26)
A 1.2
"Libro II dal 1951 al 1984. Nati e battezzati Carbonare"
1951 marzo 13 - 1984 aprile 8
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. sd 43, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
14
serie A 2
(27)
Registri dei matrimoni, 1904 - 1964
registri 2
Contenuto
I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de
Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum"
emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative
trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti
vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed
anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781
che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784
vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni
cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale
lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della
legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato
civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai
meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale
d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al
primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca
il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella
produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80),
negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti
civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe
la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla
notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.
La serie è costituita da due registri sui quali sono riportati i matrimoni celebrati a Carbonare a partire dal 1904. I
matrimoni fino all'erezione di Carbonare a parrocchia venivano celebrati dal cappellano esposto su delegazione del
parroco di Folgaria.
Il primo registro è strutturato a tabella prestampata e riporta, secondo le disposizioni governative, la data del
matrimonio, le generalità degli sposi, i nomi del ministro celebrante, dei testimoni e la condizione sociale di questi
ultimi. Il secondo registro è strutturato secondo le norme concordatarie.
(28)
A 2.1
"Libro I. Matrimoni dall'anno 1904-***"
1904 ottobre 22 - 1946 dicembre 28
"Libro I matrimoni nella cappellania esposta di S. Francesco d'Assisi di Carbonare dall'anno 1904-***"
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. sd 63, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
15
(29)
A 2.2
"Matrimoni II Carbonare"
1947 gennaio 11 - 1964 gennaio 23
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 43, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
16
serie A 3
(30)
Registri dei morti, 1904 - 1985
registri 1
Contenuto
I registri dei morti vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum"
di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. §
Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle
parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente
fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica
austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti
pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e
espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché
per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso
occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve
parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai
Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21
agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di
stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i
Comuni.
La serie è formata da un unico registro riportante le registrazioni dei morti di Carbonare a partire dal 1904. Esso è
strutturato a tabella prestampata e riporta, secondo le disposizioni governative, le generalità del defunto, la causa di
morte e il luogo di sepoltura.
(31)
A 3.1
"Libro I. Morti dall'anno 1904-1985. Carbonare"
1904 settembre 26 - 1985 gennaio 22
"Libro I morti della cappellania esposta di S. Francesco d'Assisi di Carbonare"
Alle pp. 67-70: notizie di cronaca relative al passaggio in paese di soldati tedeschi e alla fucilazione di alcune persone, 1945 aprile.
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 129
17
serie A 4
(32)
Registri dei cresimati, 1928 - 1968
registri 1
Contenuto
I registri dei cresimati vennero introdotti insieme ai registri dei morti e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum"
di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilirono anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. §
Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei
cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal secolo XIX.
(33)
A 4.1
"Liber confirmatorum ab Anno Domini 1928. Carbonare"
1928 luglio 17 - 1968 dicembre 1
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 22-41
18
serie A 5
(34)
Stati delle anime, sec. XX
registri 1
Contenuto
Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la
composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di
facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne
raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614.
Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero
aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del
XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti
anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su
questa lacuna; ma fu il vescovo Celestino Endrici che in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un
formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia
degli "Status animarum" o "Anagraphes" (Foglio diocesano, VII, 1905, p. 239). Nel 1917 il Codice di diritto canonico li
rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più
semplici metodi di compilazione (cfr. CIC, can. 440).
Il registro facente parte della serie venne iniziato da don Giovanni Albertani in seguito all'erezione della cappellania
esposta di Carbonare e poi proseguito e aggiornato per quasi tutto il secolo XX.
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, p. 52
(35)
SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri
(36)
parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989, pp.
277-319
(37)
A 5.1
"Anagrafe"
sec. XX
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 178 (bianche parecchie pp.), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.
19
serie A 6
(38)
Registri degli sponsali, 1908 - 1928
registri 1
Contenuto
Papa Pio X nel decreto "Ne temere" (cfr. Foglio diocesano, a. 1908, n. 3) stabilì che dal giorno di Pasqua del 1908 la
promessa di matrimonio per essere valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due
testimoni e firmata dai due fidanzati. Tutto questo allo scopo di impedire problemi o controversie che potevano nascere
in seguito ad accordi segreti e di evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il
Codice civile austriaco che stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale né a
contrarre il matrimonio né a versare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa.
(39)
A 6.1
"Registro sponsali dal 1908 al ***"
1908 settembre 7 - 1928 marzo 24
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 60
20
serie A 7
(40)
Atti matrimoniali, 1904 - 1960
buste 2
Contenuto
La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli
atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei
governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute
pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. Il permesso politico,
introdotto nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820, veniva rilasciato dal Comune e doveva
dimostrare che lo sposo fosse in grado di mantenere una famiglia mediante l'esercizio di un'attività o fosse garantito da
una paga giornaliera. Ai parroci era vietato benedire i matrimoni di coloro che non lo avessero presentato. In seguito
alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei
contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can.1020 del Codice di diritto canonico, e
comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione
della sua registrazione nei registri anagrafici comunali.
La serie è composta da due buste che raccolgono, in fascicoli annuali, le pratiche dei matrimoni celebrati a Carbonare.
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 174-175
(41)
A 7.1 b. 1
(42)
"Matrimoni. 1904-1928"
1904 - 1928
italiano
Busta, carta, cc. 362 n.n.
(43)
A 7.2 b. 2
"Matrimoni dal 1930 al 1960"
1930 - 1960
italiano
Busta, carta, cc. 957 n.n.
21
serie A 8
Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1915 - 1947
(44)
fascicoli 2
(45)
A 8.1 b. 1
Estratti dai registri dei nati e battezzati e dei morti della chiesa delle baracche di Braunau an der Inn
1915 - 1918
italiano
Fascicolo, carta, cc. 12
(46)
A 8.2 b. 1
Attestati per ricevere la cresima
1928 - 1947
Attestati per ricevere la Cresima negli anni 1928, 1939, 1940, 1942 e 1947.
Fascicolo, carta, cc. 131 n.n.
22
serie A 9
Diari delle messe avventizie, 1904 - 1965
(47)
registri 3
Contenuto
L'autorità ecclesiastica predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie,
quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I diari
delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere costuditi in sacrestia, come stabilito da una
comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano Zambaiti
che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero
confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle
messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione,
l'intenzione e il nome del ministro celebrante.
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386
(48)
A 9.1
(49)
"Diarium missarum"
1904 settembre 11 - 1926 novembre 7
italiano
Registro, carta, legatura in tela, cc. 93 n.n.
(50)
A 9.2
"1949-***. Diarium missarum ecclesiae Sancti Francisci"
1949 gennaio 1 - 1955 settembre 21
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 38 n.n.
(51)
A 9.3
"Diarium missarum"
1955 settembre 18 (1) - 1965 aprile 28
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 76 n.n.
Note
(1) Le registrazioni dal 18 settembre al 21 settembre 1955 sono riprese dal registro precedente.
23
serie A 10
(52)
Registri delle elemosine, 1955 - 1971
quaderni 1
(53)
A 10.1
"Registro oboli"
1955 - 1971 agosto 19
italiano
Quaderno, carta, legatura in carta, cc. 7 n.n.
24
serie A 11
Registri degli iscritti ad associazioni e opere pie, 1928
(54)
quaderni 1
Contenuto
La serie è formata da un quaderno relativo agli iscritti all'Apostolato della Preghiera attivo a Carbonare.
(55)
A 11.1
Registro degli iscritti all'Apostolato della Preghiera
1928 dicembre 25
italiano
Quaderno, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
25
serie A 12
(56)
Protocolli degli esibiti, 1920 - 1951
registri 1
Contenuto
I protocolli degli esibiti sono registri sui quali devono essere annotati, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la
corrispondenza in arrivo e in partenza di una amministrazione con l'indicazione della data e del contenuto. Ai parroci
venne raccomandata la compilazione di tali registri per una corretta gestione del loro ufficio sia dall'autorità politica
(Raccolta delle leggi provinciali, 19.12.1816) sia da quella ecclesiastica (Decreto vescovile 9.03.1887 nel Foglio
Diocesano, 1887).
Bibliografia
BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 120-121
(57)
A 12.1
(58)
"Protocolli esibiti"
1920 gennaio 3 - 1937 dicembre 22; 1949 gennaio 7 - 1951 aprile 19
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 20 n.n.
26
serie A 13
Carteggio e atti ordinati, 1894 (copia) - 1966
(59)
buste 2 (fascicoli 17)
Contenuto
La serie è formata da due buste strutturate in fascicoli contenenti quasi tutto il carteggio e gli atti relativi all'espositura e,
in parte, alla parrocchia di Carbonare. Si trova qui raccolta quindi non solo la documentazione prodotta e ricevuta dal
curatore d'anime nella gestione dell'ufficio espositurale, ma anche quella relativa alla chiesa, alla confraternita del SS.
Sacramento, ai vari legati e ad altre amministrazioni attive a Carbonare.
Al momento del riordino le due buste corrispondevano ad altrettanti faldoni, dei quali si è conservato il dorso, riportanti
esternamente l'elenco dei fascicoli presenti al loro interno. Tali faldoni sono stati formati in tempi piuttosto recenti, a
giudicare dalla scrittura dell'elenco presumibilmente cioè nella seconda metà del secolo XX.
All'interno dei fascicoli si trovano alcune cartelline e alcuni mazzi riportanti titoli originali, che rappresentano una
traccia dell'ordinamento dell'archivio all'inizio del secolo XX.
Nel presente inventario la descrizione dei fascicoli segue l'ordine numerico dell'elenco riportato sul dorso dei faldoni.
Mancano alcuni fascicoli indicati sul dorso dei faldoni, mentre la documentazione attinente allo stesso argomento (per
esempio le visite pastorali) si può trovare in entrambe le buste.
(60)
A 13.1 b. 1
"1) Fabbrica della chiesa 2) Erezione della curazia 3) Canonica 4) Campane e Via Crucis 5) Confraternita 6)
Libro fondiario 7) Atti di consegna 8) Fassioni - beneficio 9) Atti visitali 10) Documenti di giurisdizione"
1894 (copia) - 1950
Mancano i fascicoli nn. 3 e 6.
italiano
Busta, carta
(61)
A 13.1.1 b. 1
"N. 1. Fabbrica della chiesa"
1894 (copia) - 1933
Carteggio e atti relativi alla costruzione della chiesa (1894 copia-1896) e all'amministrazione dei beni della chiesa: debito della
chiesa, fassioni per l'equivalente d'imposta, compravendite, contratti di locazione, ricevute e fatture, lascito di don Arcangelo
Carbonari, costruzione di un edificio a fianco della chiesa, contratti di lavoro per i restauri, carteggio con il pittore Ampelio
Toniolo da Schio per la pala di S. Francesco, carteggio con la ditta Giuseppe Parisi di Trento per le vetrate, carteggio con il
pittore Metodio Ottolini da Aldeno per i quadri della Via Crucis, repertorio degli atti soggetti a tassa di registro (1897-1933).
Contiene un disegno della facciata della chiesa, sec. XIX ex.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 126
27
(62)
A 13.1.2 b 1
"[N. 2]. Erezione della curazia. Decreto di erezione"
1904 - 1907
Carteggio e atti relativi all'erezione della cappellania esposta di Carbonare e alla determinazione dei confini con la parrocchia
di Lavarone.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 24
(63)
A 13.1.3 b. 1
"N. 4. Campane. Erezione Via Crucis"
1905; 1919 - 1943
Carteggio e atti relativi all'erezione della Via Crucis (1905; 1926), alla rifusione delle campane, al loro ricollocamento nella
chiesa di Carbonare, all'indennizzo dei danni di guerra e alla consacrazione (1919-1935), censimento delle campane (1941),
requisizione delle campane a scopi bellici (1943).
italiano
Fascicolo, carta, cc. 32
(64)
A 13.1.4 b. 1
"N. 5. Confraternita"
[1907]; 1924 - 1928
Statuto della confraternita del SS. Sacramento di Carbonare ([1907]) (1), elenco di iscritti (1924-1928).
Contiene, a stampa, "Statuto e regolamento interno della Confraternita del SS. Sacramento di Folgaria", Trento, 1949, pp. 14.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 20
Note
(1) Lo statuto è stato approvato in occasione dell'erezione canonica della Confraternita con decreto dell'Ordinariato vescovile di
Trento del 14 ottobre 1907. Cfr. le risposte al questionario della visita pastorale del 1911 in "Ufficio parrocchiale di Carbonare
di Folgaria", "Carteggio e atti ordinati", fasc. 1.7.
(65)
A 13.1.5 b. 1
"N. 7. Atti di consegna"
1905 - 1926
Atti di consegna al primo cappellano esposto (1905), al parroco di Folgaria don Giuseppe Giovannini quale delegato vescovile
(1906), al sacrestano (1907), al parroco di Folgaria don Aurelio Zomer quale delegato vescovile in seguito al trasferimento di
don Eliseo Chizzola (1912), al decano di Folgaria don Emilio Cavalieri per il trasferimento di don Accursio Dellagiacoma
(1926) e al nuovo curato don Randolfo Pinamonti (1926).
italiano
Fascicolo, carta, cc. 16
(66)
A 13.1.6 b. 1
"N. 8. Fassioni beneficio"
1905 - 1932
Fassioni (1) per il completamento della dotazione di congrua.
italiano
28
Fascicolo, carta, cc. 48
Note
(1) Prospetti attestanti le rendite dei curati.
(67)
A 13.1.7 b. 1
"N. 9. Atti visitali"
1907 - 1928
Carteggio e atti relativi alle visite decanali compiute dal decano di Rovereto e, dal 1913, dal decano di Folgaria (1907-1914) e
alle visite pastorali compiute negli anni 1911 e 1928.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 30
(68)
A 13.1.8 b. 1
"N. 10. Documenti di giurisdizione"
1905 - 1950
Concessioni di facoltà di binare le messe, di assistere e celebrare i matrimoni, di benedire immagini sacre, di riconsacrare
l'altare maggiore, ecc. ordinate secondo un elenco contenuto all'interno del fascicolo.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 29
(69)
A 13.2 b. 2
"1) Nati fuori parrocchia 2) Matrimoni fuori parrocchia 3) Morti extra parrocchia 4) Messe legatarie (in
generale) 5) Legato Graser 6) Legato Marzari 7) Legato Zobele (affrancato) 8) Legato Dalprà (estinto) 9)
Consegne 10) Visita pastorale 11) Congrua"
1904 - 1966
Manca il fascicolo n. 9.
italiano
Busta, carta
(70)
A 13.2.1 b. 2
"N. 1. Nati fuori parocchia e notificazioni"
1904 - 1966
Notificazioni di nati fuori curazia, ordinati secondo i numeri dell'elenco contenuto nel fascicolo e secondo la data di nascita.
Alla fine alcune cc. senza numero.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 42
(71)
A 13.2.2 b. 2
"N. 2. Notifiche matrimoni extra parochia"
1920 - 1950
Notificazioni di matrimoni celebrati fuori curazia.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 37
29
(72)
A 13.2.3 b. 2
"N. 3. Morti extra parocchia"
1916 - 1945
Notificazioni di morti avvenute fuori curazia (1916-1921); permessi di seppellimento e autorizzazioni prefettizie (1924-1945).
italiano
Fascicolo, carta, cc. 47
(73)
A 13.2.4 b. 2
"N. 4. Carbonare. Messe legatarie"
1928; 1959 - 1960
Prospetto delle messe legatarie gravanti sul patrimonio della chiesa (1928), carteggio relativo all'affrancazione e alla
concessione di una sanatoria delle messe legatarie (1959-1960).
italiano
Fascicolo, carta, cc. 9
(74)
A 13.2.5 b. 2
"N. 5. Eredità da Graser Giacomo alle chiese di Carbonare e Nosellari"
1909 (copia) - 1952
Testamento di Giacomo Graser (1909 copia), inventario (1911), aggiudicazione dell'eredità da parte delle chiese curaziali di
Nosellari e Carbonare (1912-1913), stime, acquisto all'asta del prato in località "a Poum" da parte della chiesa (1925-1926),
vendita di terreni, ecc.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 58
(75)
A 13.2.6 b. 2
"N. 6. Carbonare. Legato Marzari Isacco"
1954 - 1963
Carteggio e atti relativi all'accettazione del legato lasciato da Isacco Marzari da Nosellari a favore della chiesa di Carbonare.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 26
(76)
A 13.2.7 b. 2
"N. 7-8. Carbonare a) legato Zobele Basilio, affrancato b) legato Dalprà Illuminato, estinto"
1910 - 1920
Carteggio e atti relativi al legato lasciato da Basilio Zobele (1919-1911) e al legato lasciato da Illuminato Dalprà (1920).
italiano
Fascicolo, cc. 10
(77)
A 13.2.8 b. 2
"N. 10. Carbonare. Visita pastorale"
1942 - 1962
Carteggio e atti relativi alle visite pastorali compiute negli anni 1942, 1952 e 1962 e alla visita decanale compiuta nel 1948.
30
italiano
Fascicolo, carta, cc. 56
(78)
A.13.2.9 b. 2
"N. 11. Congrua e assegno fondo culto"
1956 - 1957
Decreti ministeriali relativi alla concessione del supplemento di congrua e dell'assegno per le spese di culto.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 3
31
Ente
(79)
Chiesa di San Francesco d'Assisi
1899 - 1986
Luoghi
Carbonare di Folgaria (TN)
Archivi prodotti
Fondo Chiesa di San Francesco d'Assisi in Carbonare
Storia
La chiesa di Carbonare fu costruita negli anni 1897-1899 su richiesta dei capifamiglia dei masi "sotto il Rechenthal" (1),
spinti dalla necessità di avere un proprio luogo di culto vista la difficoltà a raggiungere la chiesa curaziale di San
Sebastiano, soprattutto d'inverno. I firmatari della richiesta si assunsero l'obbligo della conservazione e mantenimento
dell'edificio. La chiesa venne eretta su un fondo concesso gratuitamente da un privato del luogo in posizione centrale
rispetto al paese, prendendo spunto dal disegno progettato per la chiesa di Monteterlago costruita qualche anno prima.
Non esistono in archivio molte notizie in merito alla costruzione della chiesa, ma don Eliseo Chizzola in occasione della
visita pastorale del 1911 riferisce che "uomini e donne, adulti e giovani con entusiasmo prestarono l'opera loro
nell'approntare gratuitamente i materiali necessari alla costruzione della chiesa e quasi tutti, chi più chi meno, si
sobbarcarono anche a sacrifici di denaro finché essa fu ultimata" e che "l'anima, l'ideatore, il promotore ne fu l'eminente
professore e dottore don Arcangelo Carbonari" (2). La nuova chiesa venne consacrata il 26 agosto 1899 dal vescovo di
Trento mons. Eugenio Valussi.
Essa è provvista di tre altari, quello maggiore in marmo dedicato a S. Francesco d'Assisi con la pala del santo dipinta
nel 1922 da Ampelio Toniolo da Schio (3) e quelli laterali dedicati a S. Barbara e alla B.V. Maria. Negli anni 19421943 venne restaurata grazie alle offerte raccolte anche dagli emigrati: "fu data la tinta esterna e interna, decorato a
fresco e a tempra il presbiterio (4), fatta nuova la porta maggiore aggiungendovi internamente doppie porte (bussola)
per eliminare rumori e intemperie; fu rivestito di marmo il presbiterio all'altezza di 1 metro, così gli stipiti delle porte di
sacrestia, del campanile e del coro; riparato il campanile internamente, restaurato il tetto e fatto il rosone. Nel 1947 fu
costruito ex novo il tetto di sagrestia in assicelle di larice; nel 1951 fu assestato radicalmente il tetto della chiesa" (5).
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986,
l'ente Chiesa parrocchiale di Carbonare di Folgaria è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze,
accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di S. Francesco d'Assisi in
Carbonare di Folgaria.
Funzioni, occupazioni e attività
Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e
di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili,
dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai
fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del
culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile
32
amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità.
L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano
nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque
anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che
disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo
ecclesiastico dell'amminstrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo
scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il
curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione" (6). I fabbricieri
venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere
riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i
fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità
ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi
ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava
espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del
cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità
giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni
temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il
rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte
di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del
26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato
soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20
maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in
particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti
parrocchia.
Contesto generale
Diocesi di Trento
Decanato di Folgaria
Fonti archivistiche e bibliografia
Bibliografia
COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986
(80)
Norme e convenzioni
La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino.
Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.
Note
(1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.1.
(2) Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.7.
(3) Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.1.
33
(4) Le pitture murali del presbiterio sono opera di Bruno Colorio e di Marco Bertoldi. Cfr. COSTA A., La chiesa di Dio
che vive in Trento, Trento, 1986, p. 519.
(5) Cfr. le risposte al questionario della visita pastorale del 1952 in Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti
ordinati, fasc. 2.8.
(6) Cfr. "Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici, nonché delle fondazioni ecclesiastiche
della diocesi di Trento", 1865, Capitolo I, Sezione I, § 10.
34
fondo B
Chiesa di San Francesco d'Assisi in Carbonare, 1901 - 1959
(81)
registri 3, fascicoli 1
Soggetti produttori
Chiesa di San Francesco d'Assisi, 1899 - 1986
(82)
Lingua
Italiano
35
serie B 1
(83)
Urbari, sec. XX
registri 1
Contenuto
Per la corretta e vigile amministrazione dei beni della chiesa e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio,
si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli
stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei
pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni.
(84)
B 1.1
"Carbonare. Urbario chiesa"
sec. XX
Urbario dei beni immobili della chiesa e delle eredità lasciate da Giacomo Graser e da Isacco Marzari.
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 3 n.n.
36
serie B 2
(85)
Registri di cassa, 1914 - 1959
registri 1
(86)
B 2.1
"Cassa"
1914 - 1915 maggio 25; 1919 gennaio - 1959 gennaio 7 (1)
Alle pp. 130-139: registro di cassa della sostanza lasciata da Giacomo fu Michele Graser, 1920-1928 lug. 1;
alle pp. 140-141: registro di cassa del coro parrocchiale, 1955 set.27-1958 set. [...];
a p. 144: registo di cassa delle missioni, 1955-1958.
italiano
Registro, carta, legatura in tela, pp. 161 (mancano le pp. 137-138, 145-152; bianche le pp. 142-143, 153-159)
Note
(1) Per gli anni 1915-1918 non ci sono registrazioni in quanto il paese fu evacuato.
37
serie B 3
Registri dei verbali delle riunioni della fabbriceria, 1919 - 1928
(87)
registri 1
Contenuto
La serie è costituita da un registro riportante i verbali delle cinque riunioni della fabbriceria tenute dal 1919 al 1928. In
esse venivano trattate questioni attinenti all'amministrazione del patrimonio della chiesa di Carbonare, come l'acquisto e
la riparazione di arredi sacri danneggiati dalla guerra e il rimborso delle spese sostenute a tale scopo, la partecipazione
ad una vendita ad incanto, l'affitto di beni immobili e la riscossione dell'indennizzo dei danni di guerra.
(88)
B 3.1
"Protocolli sessioni fabbriceria"
1919 settembre 10 - 1928 aprile 26
italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
38
serie B 4
(89)
Resoconti, 1905 - 1931
fascicoli 1
Contenuto
Con il decreto governativo del 3 agosto 1803 il Ministero per il culto del Regno d'Italia stabiliva delle regole per una
migliore amministrazione economica dei beni in possesso degli istituti religiosi. Tutti gli "stabilimenti di religione e di
beneficenza pubblica" erano tenuti a presentare annualmente alle municipalità il bilancio della loro attività, entro i tre
mesi dell'anno successivo. In base alla circolare del governo del Tirolo e Vorarlberg del 13 ottobre 1821, ogni anno i
sindaci della chiesa, nominati dal capo-comune e confermati dal pastore delle anime e dal giudice distrettuale, dovevano
rendere conto dell'amministrazione del patrimonio della chiesa mediante un esatto conto. Sei settimane dopo il termine
dell'anno militare, che cominciava il primo novembre e terminava il 31 ottobre, il sindaco della chiesa servendosi di
appositi formulari doveva rendere i conti dell'amministrazione della chiesa, alla presenza del giudice, del pastore locale
e di una deputazione comunale. Il conto formalmente rivisto e approvato doveva essere custodito nella cassa della
chiesa o in un apposito armadio; in questa occasione era cura del pastore locale delle anime di fare un estratto di tale
conto e trasmetterlo per conoscenza all'Ordinariato. Rimase sempre comunque al vescovo l'ispezione del patrimonio
delle chiese della sua diocesi. La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra
stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo,
all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le
"Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866
regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli
amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere
inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato
doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale.
Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.
La serie è formata da un fascicolo contenente resoconti e quietanze della chiesa di S. Francesco d'Assisi dal 1905 al
1931. In occasione della visita pastorale del 1952 il vescovo ricorda al curato l'obbligo della presentazione annuale dei
conti della chiesa, ammonendolo per non aver presentato i conti per ben vent'anni (1).
Note
(1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 2.8.
(90)
B 4.1 b. 1
Resoconti e documenti di corredo
1905 - 1931
Nn. 1-10
Per gli anni 1905-1912 solo documentazione di corredo.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 423 n.n.
39
Ente
Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare
(91)
(Folgaria)
[1922 - 1931]
Luoghi
Carbonare di Folgaria (TN)
Archivi prodotti
Fondo Documentazione del Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare
Storia
Dalla documentazione presente nell'archivio parrocchiale non si possono ricavare sufficienti notizie storiche relative
alla società. Molto probabilmente si tratta di un'associazione di lavoratori sorta nella prima metà del secolo XX, alla
stregua delle società di mutuo soccorso, allo scopo di sopperire alle carenze dello stato sociale del periodo e darsi così
un primo apparato di difesa.
Le riunioni della direzione si tenevano in genere nel locale che fungeva da laboratorio del gruppo per trattare circa
l'ammissione dei soci, i lavori eseguiti dagli stessi e il bilancio della società.
Nel 1931 il curato di Carbonare don Randolfo Pinamonti venne incaricato dai soci a definire la liquidazione della
società (1).
Norme e convenzioni
La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino.
Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.
Note
(1) Cfr. la relazione del curato sul registro dei verbali delle riunioni della direzione del gruppo.
40
fondo C
Documentazione del Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini
(92)
di Carbonare, 1922 - 1931
registri 2
Soggetti produttori
Gruppo artieri per la lavorazione del legno e affini di Carbonare (Folgaria), [1922 - 1931]
Lingua
Italiano
41
(93)
serie C 1
Registri dei verbali delle riunioni, 1922 - 1923
(94)
registri 1
(95)
C 1.1
"Verbali del consiglio di amministrazione"
1922 febbraio 6 - 1923 maggio 10
Registro dei verbali delle riunioni della direzione.
Alle cc. 11-18: relazione del curato Randolfo Pinamonti relativa alla liquidazione della società, 1931 giu. 26-1931 lug. 16.
italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 18 (bianca la c. 10)
42
serie C 2
(96)
Registri di cassa, 1922 - 1931
registri 1
(97)
C 2.1
"Libro cassa"
1922 gennaio 3 - 1931 giugno 13
cc. 1-31: registro di cassa, 1922 gen. 3-1923 lug. 25;
cc. 94-99: registro di cassa, 1923 dic.-1931 giu. 13.
italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, pp. 99 (bianche le pp. 32-93; mancano le pp. 95-96)
43
Ente
Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, frazione di Carbonare
(98)
sec. XX
Luoghi
Carbonare di Folgaria (TN)
Archivi prodotti
Fondo Documentazione del Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria
Storia
Dalla documentazione presente nell'archivio parrocchiale non si possono ricavare sufficienti notizie storiche relative al
consorzio, che probabilmente raggruppava gli allevatori del comune di Folgaria di cui Carbonare era frazione, come
non è stato possibile individuare la denominazione esatta della società.
Sembra che il curato di Carbonare don Randolfo Pinamonti nell'anno 1944 si fosse occupato della contabilità del
consorzio e della raccolta dei moduli di adesione in occasione della falciatura del fieno destinato al bestiame.
Norme e convenzioni
La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino.
Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.
44
fondo D
Documentazione del Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, 1944
(99)
fascicoli 1
Soggetti produttori
Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria, frazione di Carbonare, sec. XX
Lingua
Italiano
45
(100)
serie D 1
(101)
Carteggio e atti, 1944
fascicoli 1
(102)
D 1.1
Carteggio e atti
1944
Moduli di adesione al consorzio per la falciatura del fieno, appunti relativi alla contabilità, elenchi di proprietari di bestiame, ecc.
italiano
Fascicolo, carta, cc. 67
46
INDICI
Altari
Cosa notevole
(68, 79, 82)
Arredi sacri
Cosa notevole
(87)
Campane
Cosa notevole
(60, 63)
Canonica
Cosa notevole
(60)
Coro parrocchiale di Carbonare di Folgaria
Cosa notevole
(86)
Lavori chiesa
Cosa notevole
(61, 79, 82)
Via Crucis
Cosa notevole
(60, 61, 63)
Visite decanali
Cosa notevole
(67)
Visite pastorali
Cosa notevole
(34, 59, 60, 64, 67, 69, 77, 79, 82, 89)
47
Apostolato della Preghiera di Carbonare di
Istituzione
Folgaria
(54, 55)
Archivio diocesano tridentino di Trento
Istituzione
(1)
Archivio provinciale di Trento
Istituzione
(1)
Cancelleria aulica di Vienna
Istituzione
(40)
Cappellania esposta di Carbonare di Folgaria
Istituzione
(10, 23, 34, 60, 62)
Chiesa della Visitazione di Maria in
Istituzione
Nosellari
(74)
Chiesa di Monteterlago
Istituzione
(79, 82)
Chiesa di S. Francesco d'Assisi in Carbonare
Istituzione
di Folgaria
(50, 60, 61, 63, 73, 74, 75, 79, 81, 82, 84, 87, 89)
Chiesa di San Sebastiano in San Sebastiano
Istituzione
(10, 23, 79, 82)
Commissione aulica centrale
Istituzione
d'organizzazione, Vienna
(24, 27, 30)
Comune di Folgaria
Istituzione
(98, 100)
Confraternita del SS. Sacramento di
Istituzione
Carbonare di Folgaria
(59, 64)
Confraternita del SS. Sacramento di Folgaria
Istituzione
48
(64)
Consorzio allevatori del bestiame di Folgaria
Istituzione
(98, 99, 100)
Curazia di Carbonare di Folgaria
Vedi:Cappellania esposta di Carbonare di
Istituzione
Folgaria
(10, 23)
Decanato di Folgaria
Istituzione
(10, 23)
Decanato di Rovereto
Istituzione
(10, 23)
Diocesi di Trento
Istituzione
(24, 27, 30, 32, 34, 79, 82)
Espositura di Carbonare di Folgaria
Vedi:Cappellania esposta di Carbonare di
Istituzione
Folgaria
(10, 23)
Giunta provinciale di Trento
Istituzione
(1)
Governo per il Tirolo e Vorarlberg
Istituzione
(89)
Gruppo artieri per la lavorazione del legno e
Istituzione
affini di Carbonare di Folgaria
(91, 92, 93)
Legato Dalprà di Carbonare
Istituzione
(69, 76)
Legato Graser di Carbonare
Istituzione
(69)
Legato Marzari di Carbonare
Istituzione
(69, 75)
Legato Zobele di Carbonare
Istituzione
49
(69, 76)
Ministero dell'interno
Istituzione
(10, 23)
Ministero dell'interno, Direzione generale
Istituzione
degli archivi di Stato
(1)
Ordinariato diocesano di Trento
Istituzione
(1, 89)
Ordinariato vescovile di Trento
Istituzione
(64)
Parisi Giuseppe, ditta di Trento
Istituzione
(61)
Parrocchia della Visitazione di Maria in
Istituzione
Nosellari
(10, 23)
Parrocchia di Centa
Istituzione
(10, 23)
Parrocchia di Folgaria
Istituzione
(10, 23)
Parrocchia di Lavarone
Istituzione
(10, 23, 62)
Parrocchia di S. Francesco d'Assisi in
Istituzione
Carbonare di Folgaria
(1, 10, 23, 59, 79, 82)
Parrocchia di San Sebastiano in San
Istituzione
Sebastiano
(10, 23)
Provincia autonoma di Trento, Commissione
Istituzione
beni culturali
(1)
50
Provincia autonoma di Trento,
Istituzione
Soprintendenza per i beni librari e
archivistici
(1)
Regno d'Italia
Istituzione
(27)
Regno d'Italia, Ministero per il culto
Istituzione
(89)
Ufficio amministrativo diocesano di Trento
Istituzione
(89)
51
Albertani Giovanni, cappellano esposto di
Persona
Carbonare di Folgaria
(10, 23, 34)
Bertoldi Marco, pittore
Persona
(79, 82)
Carbonari Arcangelo (don)
Persona
(61, 79, 82)
Casari Pio, parroco di Carbonare di Folgaria
Persona
(10, 23)
Cavalieri Emilio, parroco decano di Folgaria
Persona
(65)
Chizzola Eliseo, cappellano esposto di
Persona
Carbonare di Folgaria
(10, 23, 65, 79, 82)
Colorio Bruno, pittore
Persona
(79, 82)
Cuel Olindo, parroco di Carbonare di
Persona
Folgaria
(10, 23)
Dalprà Illuminato da Carbonare di Folgaria
Persona
(76)
Dellagiacoma Accursio, cappellano esposto
Persona
di Carbonare di Folgaria
(10, 23, 65)
Donati Paolo, vicario parrocchiale di
Persona
Carbonare di Folgaria
(10, 23)
Endrici Celestino, vescovo di Trento
Persona
(10, 23, 34)
Giovannini Giuseppe, parroco di Folgaria
Persona
52
(65)
Gius Paolo, parroco di Carbonare di Folgaria
Persona
(10, 23)
Graser Giacomo da Carbonare di Folgaria
Persona
(74, 84, 86)
Luschin Francesco Saverio, vescovo di
Persona
Trento
(47)
Marzari Isacco da Nosellari
Persona
(75, 84)
Motter Enrico, parroco di Carbonare di
Persona
Folgaria
(10, 23)
Ottolini Metodio da Trento, pittore
Persona
(61)
Paolo V, papa
Persona
(24, 27, 30, 32, 34)
Pederiva Alfredo, parroco di Carbonare di
Persona
Folgaria
(10, 23)
Pinamonti Randolfo, cappellano esposto di
Persona
Carbonare di Folgaria
(10, 23, 65, 91, 93, 95, 98, 100)
Pio X, papa
Persona
(38)
Pret Enrico, parroco di Carbonare di
Persona
Folgaria
(10, 23)
Rech Castello Luigi
Persona
(10, 23)
53
Sartori Federico, parroco di Carbonare di
Persona
Folgaria
(10, 23)
Sebastiani Antonio, parroco di Carbonare di
Persona
Folgaria
(10, 23)
Toniolo Ampelio da Schio, pittore
Persona
(61, 79, 82)
Valussi Eugenio Carlo, vescovo di Trento
Persona
(79, 82)
Zambaiti Simone Albano, vicario generale
Persona
del vescovo di Trento
(47)
Zobele Basilio da Carbonare
Persona
(76)
Zomer Aurelio, parroco di Folgaria
Persona
(65)
54
Altopiano di Folgaria
Toponimo
(10, 23)
Bosco (maso)
Toponimo
(10, 23)
Braunau an der Inn
Toponimo
(45)
Carbonare di Folgaria
Toponimo
(10, 22, 23, 24, 26, 27, 29, 30, 31, 33, 40, 73, 75, 76, 77, 79, 82, 84, 91, 93, 98, 100)
Fiorentini (maso)
Toponimo
(10, 23)
Folgaria
Toponimo
(27, 67)
Girardi di sopra (maso)
Toponimo
(10, 23)
Girardi di sotto (maso)
Toponimo
(10, 23)
Passo Sommo
Toponimo
(10, 23)
Porta (maso)
Toponimo
(10, 23)
Poum (a), località di Carbonare di Folgaria
Toponimo
(74)
Rechenthal (sotto il), masi di Carbonare di
Toponimo
Folgaria
(79, 82)
Rovereto
Toponimo
(67)
Volano
Toponimo
(10, 23)
55
Zobeli (maso)
Toponimo
(10, 23)
56