Schema VERTICALE TESTO

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Schema VERTICALE TESTO
Data: 24/03/2010
Pagina: On Line
Foglio: 1
Utilizzavano un linguaggio cifrato: la dose di cocaina era la
«vernice»
PUSHER MAROCCHINI IN MANETTE
Servizio a cura di Karon Comunicazione & Marketing
VOLPIANO - I marocchini Mouhid Abdelmajid , 25 anni, e Saqui El Mehdi , 27 anni,
entrambi residenti a Volpiano, sono finiti in manette, per spaccio di stupefacenti. Cocaina,
ma anche hashish e marijuana spacciata tra giovani - alcuni ancora minorenni - che spesso,
a loro volta, la rivendevano ad amici. Ad incastrarli sono stati gli uomini del comando
provinciale dei carabinieri di Chivasso, comandati dal capitano Dario Ferrara , dopo oltre
sei mesi di indagini e pedinamenti. I carabinieri li hanno arrestati nelle loro abitazioni
volpianesi all'alba di sabato. L'operazione ha portato anche all'arresto del connazionale
Hanafi Moussa , 27 anni, residente a Torino. Il primo, secondo le indagini, si procurava la
droga, gli altri due la piazzavano tra i giovani del Basso Canavese e del Chivassese.
Contatti e trattative avvenivano tutte al cellulare. E per non dare nell'occhio, dietro allo
spaccio e alle prenotazione delle dosi, si utilizzava un linguaggio in codice che i militari
hanno decifrato e che coinvolgeva un giro di ragazzi, solitamente di buona famiglia. A dare
una svolta alle indagini è stata la testimonianza fornita ai carabinieri di Chivasso da una
madre, preoccupata per la posizione del figlio: da consumatore si era trasformato in piccolo
spacciatore. Il giovane aveva addirittura contratto un debito di 500 euro per dell'hashish
che non era riuscito a spacciare in tempo. Il linguaggio adottato via etere era cuorioso. La
«vernice», ad esempio, era una dose di cocaina, lo spacciatore veniva invece
soprannominato come «l'imbianchino». Una «birra» o una «maglia», invece, era una dose
di hashish, mentre un «khamsin» - parola di origine araba che vuol dire cinquanta rappresentava metà dose. I tre marocchini, dopo essere stati interrogati al comando
provinciale sono stati condotti al carcere delle Vallette a disposizione del magistrato per la
conferma dell'arresto.
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