estratto1 - Prima i Lettori
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estratto1 - Prima i Lettori
AUTORE: MATTEO ANTONIO RUBINO EDITORE: SELFPUBLISHING - LULU TITOLO OPERA: AGATA DI NOTTE ANNO PUBBLICAZIONE : 2012 CAPITOLO TRE: OVVERO DI COME SIA FACILE PERDERSI CAMMINANDO ALL’INDIETRO Per fortuna esiste la notte. Chi l’ha inventata lo ha fatto per mettere la giusta distanza tra una fine da dimenticare ed una mattina in cui ricominciare. Ed in mezzo ci sono i sogni: nidi in cui accoccolarsi, stanze segrete di cui non esiste la chiave, arredate ad arte secondo il gusto segreto del regista. Dai sogni, poi, non originano solo pensieri, ne sono certa. Non ci sono solo ricordi che durano pochi minuti nel mattino, sfumando nelle incertezze della memoria, ma sensazioni che condizionano interamente il nuovo giorno. Che determinano perfino scelte: influenzando l’avvenire per settimane, mesi, forse anni. Un sogno può cambiare una vita. Durante i sogni – quelli della notte o del giorno, ad occhi aperti – capita di vivere percezioni fisiche: dolori intensi, piaceri reali e sconvolgenti. Mi imbarazza, talvolta, alzarmi da sogni così vividi, con accanto qualcuno che ha dormito con me e che potrebbe avermi vista o sentita sognare. Uomo o amica che sia, quale che sia la circostanza per cui abbia dovuto condividere la mia stanza o il mio letto. Non so quanto nel sonno io resti impassibile e quanto invece il mio corpo lasci trasparire ciò che inconsciamente vivo. Se i gesti, i movimenti, restino nel regno della mente o se invece sconfinino, disegnandosi sul mio corpo. Quante parole, respiri e gemiti sognati rimangano nel silenzio del sonno, nella segretezza del sogno e quanti, invece, travalichino questi labili confini. Talora, mi sveglio avvertendo il segno certo di un sogno erotico, inequivocabile effetto di pensieri che non avrei mai avuto il coraggio di fare, ad occhi aperti: troppo trasgressivi e sconvenienti.