L`URGENZA DELLA SOLIDARIETÀ FAMILIARE Marco Giordano

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L`URGENZA DELLA SOLIDARIETÀ FAMILIARE Marco Giordano
Relazione – Conferenze San Vincenzo (Marina di Massa) - 2 maggio 2015
L'URGENZA DELLA SOLIDARIETÀ FAMILIARE
Marco Giordano Faternità di Emmaus, Coordinamento Ecclesiale Campano
Solidarietà famigliare
Urgenza della
solidarietà
familiare
- Il dramma di Anna J.:
- perché non riesce ad essere una buona madre?
- cosa è successo nella sua infanzia?
[si riflette molto nel Tavolo Nazionale Affido, nella commissione "relazioni familiari e
diritto" del Forum, nella Consulta del Garante, Tavolo Ministeriale per le Comunità]
- «il disagio non è causa ma effetto» (don Mazzi, Exodus)
- solitudine=>isolamento=>esclusione (trasmissione intergenerazionale del degrado)
- «Il tempo giusto per influenzare il carattere di un bambino è cento anni prima della sua
nascita» (William Ralph Inge, prete anglicano britannico, 1860-1954, Nobel Letteratura)
- Perché? MOI:
- definizione dei MOI
- importanza delle relazioni significative
- non solo educazione [fronde] ma affetto-responsività [radici]
- «la più grande povertà di questo tempo è la povertà delle relazioni» (PierPaolo Donati)
- indicatori di disagio familiare: 440mila minori e famiglie in carico ai servizi sociali
professionali
- Indicatori di solitudine familiare:
- famiglie sono sempre più piccole [1,4 figli]
- cresce l'instabilità matrimoniale [2,4mln fam monogenit. con figli, 22% del totale
11 mln]
- anziani sempre più soli [7mln di famiglie unipersonali]
- carichi di cura senza sostegni [2mln famiglie con disabili, 10-15% degli scolari con
B.E.S.].
(prof. Giancarlo Blangiardo, ordinario Demografia Univ. Milano Bicocca, giugno 2014)
- «Una delle malattie che vedo più diffuse oggi in Europa è la solitudine » (Francesco,
25.11.2015, Strasburgo)
- «Non è bene che l'uomo sia solo» (Gen 2,18-24)
- «Vivere la carità religiosa senza la carità politica è come curare le ustioni di un uomo
che ha ancora i vestiti in fiamme» (don Tonino Bello)
- È "inutile" ipocrita occuparsi di disagio conclamato, senza porsi il problema della
"solitudine-isolamento-esclusione"
La risposta: una
SOLIDARIETA'
FAMILIARE
che dona
LEGAMI
... quali
caratteristiche?
... in cosa
consiste?
- Qual è la risposta a questa solitudine?
- Dio risponde donandogli un LEGAME FAMILIARE (la Sposa, la madre dei viventi)
- «... la solitudine, propria di chi è privo di legami» (Francesco, 25.11.2015, Strasburgo)
- (!!!) Un gesto di solidarietà, anche vissuto da una famiglia, potrebbe essere poco
familiare o per nulla familiare (!!!)
- Caratteristiche di un legame FAMILIARE:
[percorso nazionale Chiamati ad accogliere / Coord Carità è famiglia di caritas italiana]
- vicino (dimensione spaziale): insieme
- Siamo nel Tempo di Pasqua
- III Dom. Pasqua: Luca 24 «Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse "Pace a
voi".
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- Perché appare in mezzo a loro? Non poteva mostrarsi da lontano? Ad
esempio nella Gloria dei cieli, in modo da fugare ogni loro dubbio?
- «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?»
- perché i turbamento e i dubbi hanno bisogno di "una risposta che si può
toccare"
- «Toccatemi e guardate»;
- poi mangia con loro (la via della convivialità)
- quindi apre la «loro la mente all'intelligenza delle Scritture»
- per più tempo del "mero" fare (dimensione temporale): tempo dello stare
- II Dom. Pasqua: Giovanni 20 «venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse "Pace a
voi!". Otto giorni dopo (...) venne Gesù (...) si fermò in mezzo a
loro e disse "Pace a voi"».
- si ferma, sosta, sta ... dimora
- “Buon giorno”, disse il piccolo principe. “Buon giorno”, disse il mercante. Era
un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla
settimana e non si sentiva più il bisogno di bere. “Perché vendi questa roba?”, disse il
piccolo principe. “È una grossa economia di tempo”, disse il mercante. “Gli esperti hanno
fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatré minuti alla settimana”. “E che cosa si fa di
questi cinquantatré minuti?”, chiese il piccolo principe. “Se ne fa quel che si vuole”,
rispose il mercante. “Io - disse il piccolo principe - se avessi cinquantatré minuti da
spendere, camminerei adagio verso una fontana” (A. de Saint-Exupéry, Il piccolo principe,
Bompiani, Milano 1997, 101).
- significativo: stima, affetto, fiducia, confidenza, ...
- «I fedeli laici, nelle attività quotidiane, nel lavoro, come singoli o come famiglie,
insieme alla parrocchia o nei movimenti ecclesiali di cui fanno parte, possono
infrangere il muro di anonimato e di indifferenza che spesso regna sovrano nelle città. Si
tratta di trovare il coraggio di fare il primo passo di avvicinamento agli altri, per essere
apostoli del quartiere». (Papa Francesco, 7.2.2015, Udienza Pontificio Consiglio dei laici)
- stabile: aperto al "per sempre"
- «il vero amore promette l'infinito» (Benedetto XVI - fidanzati - 11.9.2011 - Ancona)
- reciproco: bidirezionale ... siamo due ricchezze in gioco
- «Quelli che hanno la necessità di essere soccorsi inducono e rianimano la carità in
coloro che li soccorrono; si aiutano così vicendevolmente gli uni con gli altri» (F
Ozanam, 1836)
6 domande per
una buona
auto-verifica
- 6 domande al Convegno delle Caritas Parrocchiali
------------------------ IV e V domanda: a casa nostra? con i nostri cari?
- «perché il dono non umilii l'altro, devo dargli non soltanto qualcosa di mio ma me
stesso, devo essere presente nel dono come persona» (Benedetto XVI, Deus Caritas
Est,34)
- come ti permetti! come osi curarmi se mi sei estraneo!
- il metodo dei 72 (Luca 10)
Il Signore designò altri settantadue e li inviò in ogni città e luogo. Diceva loro "in
qualunque casa entriate ... restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che
hanno ... mangiate quello che vi sarà messo dinanzi ... curate i malati che vi si trovano [la
cura viene dopo la familiarità] e dite loro: si è avvicinato a voi il regno di Dio [l'annuncio
viene dopo la familiarità e la cura]
- «lo Spirito accende un’attenzione rivolta al fratello, «considerandolo come un’unica
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Vivere e
promuovere la
Cultura (Senso
Comune) della
Solidarietà
familiare
cosa con se stesso». Non aggiungendo qualche gesto di attenzione, ma ripensando
insieme, se occorre, i nostri stessi modelli dell’abitare, del trascorrere il tempo libero, del
festeggiare, del condividere. Quando è amato, il povero «è considerato di grande valore»;
(CEI, In Cristo Gesù il nuovo umanesimo, Traccia per il cammino verso il 5° Convegno
Ecclesiale Nazionale, 9 novembre 2014)
------------------------ VI domanda: loro come risorsa per noi?
- Ma non sono disagiati?
- es.: DSM
- Top-Down - Dicotomia
- «INGRATI: la sindrome rancorosa del beneficato» (Maria Teresa Parsi)
- «Farsi vicini, così che il gesto di aiuto sia sentito non come obolo umiliante, ma come
fraterna condivisione» (Giovanni Paolo II, Novo Millennio Ineunte, 50).
- Non "cosa ti serve?", ma "cosa sai/vorresti fare?"
- «Messaggio ad un aquila che si crede un pollo» (Anthony De Mello)
- «Il bene più grande che possiamo fare all'altro non è dargli le nostre ricchezze ma
aiutarlo a svelargli le sue» (Louise Lavelle, filosofo francese, 1883-1951)
- il modello dei CORTILI solidali
- la parentela sociale: Zia ROSA
- «in questa solitudine, che ciascuno regala a se stesso, si perde il senso dell’essere-con,
cioè l’esserci al mondo insieme (...). La comunità è fratturata sotto un martello che la
sbriciola in componenti sempre più piccole sino alla riduzione al singolo individuo»
(Dossetti, Sentinella quanto resta della notte, 1994)
- autoreferenzialità (Traccia per Firenze 2015)
- Analfabetismo Relazionale (CEI, Educare alla buona vita del Vangelo)
---------------- e NOI che esperienza facciamo?
- quali sono le nostre esperienze di solitudine nel bisogno?
- evin quale direzione remiamo noi?
- come va nel nostro condominio?
- come va nella nostra parrocchia?
- quando stringiamo la mano la domenica
- «i cristiani si salvano a grappoli» ... come "aggrappoliamo" quelli che
vengono alla messa ma che non partecipano ad un gruppo? e quelli che
non vengono nemmeno alla messa?
- Se abbiamo un problema su chi possiamo contare (tolti i parenti)?
- Se i nostri figli hanno un problema su chi possiamo contare?
- Quanti zii sociali gli doniamo?
- Cosa diciamo ai nostri figli quando iniziano le prime uscite da soli: STAT' ACCORT'
---------------Brain Storming: caratteristica di una buona famiglia solidale
- «la capacità di rispondere ai propri bisogni in modo comunitario» (G.Cursi, Pontificio
Ateneo Salesiano)
- la capacità di mettersi in Down
- «se vuoi arrivare alla sorgente devi andare contro corrente» (Giovanni Paolo II)
- effetto "centripeto o centrifugo" dei propri carichi di cura?
---------------Promuovere Solidarietà Familiare (la prossimità-amicalità tra le famiglie)
[dottorato di ricerca all'università Auxilium]
- rispettarne la spontaneità, favorirne lo sviluppo
- Clima-Contesto: percorsi, testimoni, ministri
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CONCLUSIONE
- ministri:
- natural aggregator / ministri della condivisione
- Metodo del Sicomoro
Percorsi:
- zona di sviluppo prossimale (Vigotsky)
- a partire dai suoi tempi di vita familiare
- dalle relazioni che già ha
- abbassamento della soglia [percorso graduale ... passeggiate solidali mensili]
- SCAB
- «Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno
che con meraviglia e tenerezza la legga nei suoi occhi e gliela racconti» (Pablo Neruda)
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