UN ANELLO SUL MONTE ARGENTARIO Carta APT, Agenzia per il

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UN ANELLO SUL MONTE ARGENTARIO Carta APT, Agenzia per il
UN ANELLO SUL MONTE ARGENTARIO
Carta APT, Agenzia per il Turismo, Via Archetto del Palio 1, 58019 Porto Santo Stefano (GR)
L’escursione prevede un anello, divisibile in tre parti, intorno al Monte Argentario con partenza
e arrivo nella località di Porto Ercole. Il tempo di percorrenza si aggira intorno alle 5 ore, con
dislivelli ↑750, ↓750 metri. Il percorso, abbastanza faticoso ma di tipo turistico, non presenta
alcuna difficoltà.
Partenza dal parcheggio all’ingresso dell’abitato di Porto Ercole. Si percorre la strada
provinciale in direzione di Orbetello e dopo poche centinaia di metri, prima della località di Cala
Galera, si incontra sulla sinistra la strada che conduce al cimitero. Si percorre questa strada, con
numerazione T9 (passeggiata della Nunziatella), fino al colle in località Poggio Partemi (130 m),
seguendo la linea di massima pendenza in modo da evitare le numerose diramazioni. Dal colle si
prende il sentiero sterrato in discesa, che attraversa un tipico boschetto di macchia mediterranea,
e ci si ricongiunge alla carrareccia T8 (passeggiata dell’Acquedotto Leopoldino). Dall’incrocio il
percorso ricomincia a salire attraverso un sughereto fino al Convento dei Padri Passionisti,
passando accanto ai resti dell’acquedotto che il Granduca Leopoldo aveva fatto costruire nel
1841 per approvvigionare l’abitato di Orbetello. Questo primo tratto del percorso ci porta alla
quota di 269 m ed è percorribile in circa un’ora e mezza.
La seconda parte dell’escursione inizia dal Convento dei Padri Passionisti, percorrendo per
poche centinaia di metri, fino al Cimitero dei Frati, la provinciale che porta alla sommità
dell’Argentario. Dal cimitero inizia una sterrata, indicata con la numerazione T7 (passeggiata
della Regina) che sale alla tenuta dell’Annunziata (410 m). Lungo questo tratto in salita,
caratterizzato da viali alberati di largo fusto, si trovano diversi scorci da cui si può ammirare il
panorama sull’abitato di Orbetello e sull’omonima laguna. Giunti di fronte alla cancellata della
tenuta dell’Annunziata, si lascia il percorso T7, evitando la strada semi-asfaltata che ridiscende
verso Porto Ercole, e si sale in direzione della punta Telegrafo (634 m). Arrivati a poche
centinaia di metri dalla punta Telegrafo si lascia la strada, che piega bruscamente a destra, e si
prosegue direttamente su un sentiero che continua a salire, passando proprio sotto le antenne del
Telegrafo, fino a che non si scollina (600 m). Qui termina, dopo un’altra ora e mezza, la seconda
parte del percorso da dove si può ammirare la costa meridionale dell’Argentario con le punte
della Ciana e dell’Avoltore, le omonime torri di avvistamento, e le isole di Giannutri e del
Giglio.
La terza parte del percorso, di circa due ore, inizia proprio dal culmine appena raggiunto. Il
sentiero gira bruscamente a sinistra, scendendo attraverso una prima zona molto assolata, con
macchia mediterranea bassa, e successivamente per una seconda, caratterizzata da un’alta
alberata. L’ultimo tratto, in una boscaglia molto fitta (facile incontrare qualche cinghiale nelle
ore pomeridiane), termina raggiungendo di nuovo la strada che si è lasciata davanti alla tenuta
dell’Annunziata. Di qui inizia una lunga discesa che lascia sulla destra il Forte Stella,
frequentemente visibile attraverso la macchia, e che passando accanto a diversi cascinali
raggiunge la strada provinciale che unisce per vie interne l’abitato di Porto Ercole alla località
dello Sbarcatello, proprio sotto il Forte Stella. Raggiunta la provinciale, si svolta a sinistra e in
una ventina di minuti si raggiunge di nuovo il parcheggio da cui si è iniziata l’escursione.