Anteprima gratuita - Matisklo Edizioni
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Fabrizio Raccis GLI OCCHI DEL CORVO ANTERPIMA GRATUITA «Scintille» collana a cura di Francesco Vico Anteprima gratuita de Gli occhi del corvo © 2015 Fabrizio Raccis © 2015 Matisklo Edizioni Prima edizione, gennaio 2015 ISBN: 978-88-98572-44-1 Matisklo Edizioni S.N.C. di Oddera Cesare & Vico Francesco Via Eremita 14 17045 Mallare (SV) [email protected] www.matiskloedizioni.com Indice Gli occhi del corvo L'autore Fabrizio Raccis GLI OCCHI DEL CORVO Non è ancora chiaro se la pazzia sia o no la più alta forma d'intelligenza e se le manifestazioni più meravigliose e profonde dell'ingegno umano nascano da una deformazione morbosa del pensiero, da aspetti mentali esaltati a spese dell'intelletto normale. Edgar Allan Poe «La cosa certa è che la mia mente andava a logorarsi perennemente in una maniera così costante, giorno dopo giorno, in quell'assidua ricerca della perfezione. Avevo cominciato a scrivere poesie ancora prima d'iniziare a leggerle. Non ricordo più il momento brillante, quel tintinnio straordinario, quella scintilla che mi diede la sfavillante idea per iniziare a scrivere poesie. No! Non delle comuni poesie, quelle banalità di pressapochismo alle quali siamo abituati. La mia grande professionalità, la conoscenza del tempo e dello spazio, lo studio approfondito dei più grandi poeti, mi avevano reso un qualcosa di raro e puro. La certezza, è uno dei risultati che ho raggiunto; la metamorfosi continua dei miei scritti, come dicevo poc'anzi, l'assidua ricerca della perfezione poetica messa in risalto puntigliosamente: perché oggi, per esser poeti cari miei, bisogna raggiungere un grado superiore d'intelletto, trasmettendo alle parole, come fa il fabbro quando batte possente il suo ferro da modellare, colpo su colpo, la giusta enfasi ed i giusti concetti in maniera straordinaria. Bisogna dare vita al verso, bisogna entrare profondamente nella poesia, anima e sangue! Sono troppe le “rane da podio”, coloro che continuano ad abusare di tale forma d'arte senza ancora poter concepire la vera essenza, la forma totale di energia trasmissibile attraverso uno scritto una volta raggiunto il più alto livello di conoscenza. Bisogna saper entrare nella poesia! Questo ho fatto per tutto il tempo. Mi sono esercitato, ho studiato, scritto, continuato a venerare questa fonte d'inestimabile valore, e proprio quando stavo per raggiungere quella fonte assoluta di pensiero, mio caro, se solo non fosse stato per quella donna, Buon Dio; vi giuro ora non sarei qui, rinchiuso tra quattro mura a raccontarvi ciascun accaduto davanti a questa luce accecante, e all'odore nauseante di ammoniaca che impregna il vostro pavimento. Mi ritroverei invece, nei più nobili salotti letterari, a dar sfoggio della mia perfetta e inestimabile vena poetica, sarei divenuto io la “Star”, il più grande poeta vivente del XXI secolo! Avrei goduto appieno del mio puro talento, il mio intelletto avrebbe raggiunto le più alte forme intellettuali dei secoli.» La luce fioca dentro la stanza dell'interrogatorio continuava a tremare, regalando al luogo un'atmosfera quasi spettrale. Un insetto fastidiosamente zigzagava tra luci e ombre: spettatore involontario di questa macabra vicenda. Tarsis agitato, con la fronte sudaticcia, muoveva nervosamente le pupille scrutando ogni angolo tra l'oscurità, come intimorito da qualcosa. La tinta verde petrolio della stanza in parte scolorita sembrava catturare i volti più orribili e terrificanti, che parevano concentrare i loro sguardi sull'imputato, come se fossero seduti davanti a un tribunale con i forconi pronti e la bava alla bocca. Il pubblico ministero, dall'aspetto molto stanco e spazientito, aveva appena terminato la sua tredicesima sigaretta; in quell'istante portò la mano sinistra al mento, sfregando la superficie ruvida e barbuta, producendo un lieve rumore, per poi strizzare gli occhi, come se avesse ingoiato un boccone acerbo. «Dunque...» esclamò «Doveva pensarci prima signor Tarsis! Lei sa, chiunque commetta un reato deve essere punito dal braccio severo della legge! Lei verrà portato in tribunale e processato con o senza la sua confessione. Abbiamo numerosi testimoni che l'hanno colta in flagrante, quello che ha commesso, è un crimine spregevole! I miei agenti hanno passato ore a vomitare in bagno dopo aver assistito alla sgombero del cadavere. Tutte le testimonianze e le prove raccolte nella scena del crimine danno un idea limpida di quello che può essere realmente accaduto tra lei e quella povera donna. Ora coraggio, la smetta di guardarsi intorno, completi la sua dichiarazione di colpevolezza e mi racconti ogni particolare, non mi faccia perdere altro tempo.» L'imputato sembrava non capire realmente la gravità degli eventi che lo avevano travolto, ma era disposto a raccontare ogni dettaglio della vicenda. Questa è un'anteprima gratuita, per scaricare l'eBook completo: www.matiskloedizioni.com/gliocchidelcorvo/ L'autore Nasce a Cagliari nel 1983, ha pubblicato diversi libri di poesie: "La farfalla e altre poesie" (Ediz. Sole, 2005 Cagliari), "I fiori il tuo corpo" (G. del Parteolla, 2006 Dolianova), "L'ultimo david" (Boopen, 2008 Napoli) e "Il pasto dei corvi" (IlMioLibro, 2012). Ha vinto il primo premio Laurentum per la poesia (sezione Social Network) nel 2011 ed è stato segnalato nei "migliori poeti italiani 2013" per Ma.Gi edizioni. Collaboratore per riviste e blog con recensioni letterarie, tra cui “Tiscali spettacolo & cultura”. Gestisce anche raccischannel.blogspot.it curando la rubrica "Les poetes maudits". Di recente in narrativa ha pubblicato "Racconti del mistero" (IlMioLibro, 2012), è in preparazione la silloge poetica “Ibridi del sistema” con La Gru edizioni, Genova.