La Casa dei Saperi Musica Sassuolo 19 gennaio 2011

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La Casa dei Saperi Musica Sassuolo 19 gennaio 2011
ISTITUTO COMPRENSIVO “ CARPI ZONA CENTRO “
41012 - Carpi (Mo) - v. Guido Fassi,1 – tel. 059.685503 - fax 059.652776
e-mail: [email protected]
Scuola Secondaria I Grado “ ALBERTO PIO ”
Carpi, li 10/01/2015
Organizzazione del corso ad indirizzo musicale, dati di contesto, finalità formative.
La scuola secondaria di I grado «A.Pio» fa parte dell’«Istituto Comprensivo Carpi Centro», che
conta attualmente anche 3 scuole dell’infanzia e 3 scuole primarie per un totale di 1494 alunni.
La scuola secondaria di primo grado «A.Pio», situata nel centro storico di Carpi, ha un bacino
d’utenza piuttosto vasto: nel corrente anno scolastico gli alunni iscritti sono 567, funziona con sette
corsi completi, di cui uno a indirizzo musicale a cui si aggiungono due classi (prima e terza) di un
ulteriore corso, attualmente incompleto. Gli alunni del corso ad indirizzo musicale sono: 28, nella
1° classe, 28 nella 2° e 26 nella 3°, per un totale di 82 alunni. Il contesto territoriale da sempre vanta
una tradizione e una spiccata sensibilità in campo musicale, legate all’esistenza di un Teatro
Comunale esempio e polo di attrazione per gli appassionati di musica della città e non solo, di un
Conservatorio: l’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli e di altre Scuole di Musica
private.
Il corso ad indirizzo musicale, dalla 1° alla 3° è stato introdotto come sperimentazione nel 1996 ed è
entrato a ordinamento nel 1999 grazie alla Legge n.124 del 3 maggio 1999 e al successivo D.M.
201 del 6 agosto 1999 e da allora si è registrato un costante incremento di interesse e di
apprezzamento, confermato dal numero di richieste sempre superiori alla disponibilità di posti.
Lo scorso a.s. su 79 domande, solamente 28 sono state accolte, previa prova di ammissione
orientativo-attitudinale consistente in un test con colloquio individuale predisposto da una
commissione formata essenzialmente dai 4 docenti di strumento dell’Istituto. Scopo della prova è
soprattutto quello di testare la reale propensione dell’alunno allo studio della musica e alla pratica
strumentale, le conoscenze strumentali preesistenti non rappresentano un elemento privilegiato di
giudizio, anzi può succedere che l’alunno venga indirizzato ex novo allo studio di una specialità
strumentale.
Lo studio di uno strumento musicale, accanto alle valenze culturali ed educative di arricchimento
della personalità del ragazzo, richiede un impegno intenso e costante, perché possa portare ad
apprezzabili risultati. Anche questo, del resto, deve essere considerato tra gli aspetti formativi di
tale percorso. Il sostegno della famiglia e le aspettative che essa nutre non possono, tuttavia,
sostituirsi alle motivazioni dei ragazzi (importanza della motivazione).
Le specialità strumentali presenti sono quattro (flauto traverso a cura del Prof. Matteo
Ferrari/pianoforte a cura della prof.ssa Manuela Rossi/chitarra a cura del Prof. Mauro
Bruschi /saxofono a cura del Prof. Simone Valla, gli studenti seguono le lezioni in orario
pomeridiano concordato con i docenti di strumento per tre ore settimanali: (2 ore dedicate alla
pratica strumentale, teoria e musica di insieme), più una ulteriore ora di strumento, utilizzata in
modo flessibile legata, per esempio, a concerti, eventi musicali o altre manifestazioni musicali.
La prima classe è quindi formata da 28 alunni ripartiti per le quattro specialità strumentali.
Al termine del triennio scolastico, poiché lo studio dello strumento è disciplina curricolare, soggetta
a tutte le valutazioni periodiche e finali che la normativa impone, in sede di esame conclusivo del
primo ciclo, è prevista una prova pratica di esecuzione strumentale individuale o per gruppi, a
seconda delle specialità strumentali, alla presenza di tutta la sottocommissione d’esame, al fine di
verificare la competenza musicale- strumentale.
Le lezioni sono sia a carattere individuale che collettivo: lezioni individuali di strumento, lezioni di
musica d’insieme, lezioni di formazione musicale, esercitazioni orchestrali.
L’articolazione oraria e dei gruppi può variare in base alle peculiarità strumentali.
Ampio spazio è dato alla pratica della musica d’insieme che costituisce un momento privilegiato in
cui ogni alunno, in base alle proprie competenze e abilità e a prescindere dal livello tecnico
musicale raggiunto, porta un personale contributo alla realizzazione di concerti, spettacoli e altre
manifestazioni a carattere musicale. Nel mese di dicembre, ad esempio, viene svolta attività
orchestrale come naturale conseguente ampliamento delle attività di musica d’insieme nei tre
tradizionali concerti in occasione del Natale, altro momento di particolare rilievo è la partecipazione
al Festival Internazionale delle Abilità Differenti che si svolge nel mese di maggio.
La struttura dell’ Istituto Comprensivo consente anche il coinvolgimento degli alunni delle
primarie, la collaborazione tra i docenti di strumento e le docenti delle primarie ha portato
importanti risultati nella creazione del coro degli alunni delle 5^, con esecuzione vocale in
manifestazioni pubbliche. Tale progetto costituisce un raccordo tra i due segmenti formativi
d’istruzione primaria e secondaria di I grado al fine di favorire un costruttivo approccio alla musica
e di far conoscere agli alunni delle classi quinte l’offerta formativa del corso ad indirizzo musicale.
In conclusione si può affermare che la valorizzazione della scuola intesa come luogo di promozione
sociale e culturale, di ricaduta territoriale costituisce una peculiarità del corso ad indirizzo musicale
della scuola secondaria di 1°grado «A.Pio».
Esso è diventato un «fiore all’occhiello» per l’Istituto comprensivo Carpi Zona Centro, sia per
l’indubbia qualità dell’offerta formativa strumentale che per i risultati raggiunti dagli alunni,
confermati nel tempo e sempre documentati da saggi, spettacoli musicali e concerti di notevole
impegno.
Nella pratica didattica di questa Scuola, infatti, la socializzazione al territorio, prassi ormai
consolidata, assume un particolare rilievo motivazionale in quanto permette all’alunno di:
• apprendere l’importante disciplina dell’Orchestra;
• mettere a disposizione della comunità i risultati della propria esperienza, ottenendo un
riconoscimento sociale;
• sviluppare l’attività concertistica, sia come elemento fondamentale del percorso didattico e
formativo sia come servizio al territorio, sviluppando il senso di appartenenza alla comunità.
Ai docenti consente di:
• favorire la percezione della musica come parte fondamentale del nostro patrimonio artistico e
culturale;
• valorizzare la musica come fattore di crescita individuale e sociale, come forma comunicativa più
efficace di altri linguaggi, aumentando negli alunni il senso di responsabilità e di condivisione di
obiettivi comuni.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Tiziano Mantovani