L`UNIONE SARDA L`UNIONE SARDA Meli, una difficile Meli, una

Transcript

L`UNIONE SARDA L`UNIONE SARDA Meli, una difficile Meli, una
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna
Rassegna sta mpa
Beni culturali
della Sardegna
Segni di una grande civiltà
a cura del Servizio Promozione
Testata
L’UNIONE SARDA
Data
30 gennaio 2014
Sezione
Prima pagina
Il ritorno al teatro Lirico
Meli, una difficile prova d'orchestra
Di Massimo Crivelli
« A volte ritorna». Così ha scritto alcuni giorni fa Giorgio Pisano annunciando la rentrée di Mauro Meli alla
Sovrintendenza del Lirico. Non credo intendesse suggerire il quasi identico titolo dei racconti horror di Stephen King.
Perché di horror in questa lunga e imbarazzante vicenda se ne è visto ben altro, a partire da una nomina avventata e
pervicacemente difesa dal sindaco Zedda, fino alla resa di ieri, con la definitiva rinuncia ai ricorsi sulla “bocciatura” di
Marcella Crivellenti.
«Abbiamo bisogno di normalità», ha commentato uno dei sindacalisti del Lirico, esprimendo a voce alta il pensiero di
tanti lavoratori della più importante azienda culturale della Sardegna. Ma il punto è proprio questo: è in grado Mauro
Meli di garantire una gestione “normale”?
Come i lettori sanno, Meli ha già diretto il Lirico per sette anni, dal 1996 al 2003, lasciandosi dietro una scia di molti
rimpianti e altrettanti veleni. I suoi detrattori argomentano così l'accusa: troppo facile ingaggiare le star della musica a
suon di milioni, ospitare la “crema” della critica nei migliori hotel e ristoranti di Cagliari, scavando un buco che ha
negativamente condizionato la vita del teatro negli anni a seguire. I suoi sostenitori ribattono: tutte le istituzioni culturali,
soprattutto in quel periodo, avevano conti in rosso e comunque Meli è riuscito a portare il Lirico cagliaritano alla ribalta
internazionale, con benefici di immagine e una positiva ricaduta economica per la città. Oltre, ovviamente, ad aver
proposto agli appassionati spettacoli memorabili, nomi di assoluta grandezza, da Kleiber a Maazel, da Giulini a Boulez,
dalla London Symphony alla New York Philarmonic.
Mauro Meli, cagliaritano, torna a casa dopo le esperienze a Milano e Parma per la “prova d'orchestra” più delicata della
sua carriera. Credo che tra i fasti da Re Sole e il pauperismo di questi ultimi anni (l'Anfiteatro chiuso, lo stadio in
macerie, spettacoli estivi ospitati tra ridicole tribunette) sia possibile per Cagliari una via mediana. Ho conosciuto Meli da
ragazzo, quand'era un virtuoso della chitarra. Oggi, forse, dovrebbe scoprirsi un'altra virtù, quella della saggezza,
indispensabile per rilanciare il Lirico e riuscire nel miracolo di fare le nozze con i fichi secchi. Auguri sinceri.