CACCIAall`ERRORE - Azienda Ospedaliero
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CACCIAall`ERRORE - Azienda Ospedaliero
Azienda Ospedali Vittorio Emanuele, Ferrarotto e S. Bambino Catania COLLEGIOdiDIREZIONE allegato 4 CACCIAall’ERRORE Procedura per la riduzione dei rischi in sala operatoria La maggior parte dei modelli gestionali utilizzati sia nell'ambito industriale che nell’ambito dei servizi prevede la definizione di procedure che permettano agli operatori la gestione in sicurezza delle varie fasi del processo lavorativo, in particolare tale aspetto è rimarcato da leggi quali il DLgs 626/94, e dalle norme IS0 e dalle direttive sull'Accreditamento istituzionale. Il definire i processi di erogazione delle prestazioni attraverso procedure o linee guida oltre che rispondere alle leggi e norme sopra citate tende essenzialmente a soddisfare l'esigenza di: • Chiarezza: nella maggior parte dei casi processi complessi coinvolgono diversi attori con il rischio di non definire con precisione ruoli e responsabilità. • Trasparenza: anche se i singoli attori conoscono le responsabilità e le azioni di propria competenza non sempre hanno chiaro la successione degli eventi ( chi interviene prima chi dopo). • Superamento della eccessiva suddivisione del lavoro e del conseguente "individualismo operativo" che influisce negativamente sull'apprendimento, poiché spesso poche persone conoscono il funzionamento di importanti fasi di processi di lavoro aziendale; inoltre è certo che la. mancata diffusione di conoscenze rende difficile l'inserimento di nuovo personale e, se necessario la modificazione di importanti processi decisionali ed operativi. • Superamento dell'immobilismo, inteso come spinta ad andare oltre le resistenze al cambiamento di individui che non essendo in grado di comprendere i processi in cui sono inseriti tendono a contrastare qualsiasi novità. Nel descrivere alcuni degli aspetti per i quali è utile impiegare procedure si è fatto più volte riferimento al processo produttivo in quanto insieme di attività sequenziali volte a fornire al cliente un prodotto, in sanità una prestazione, di qualità. Obiettivo Rilevata. in alcuni casi la mancanza di un sistema codificato di identificazione delle responsabilità e la definizione di processi produttivi, l'obiettivo è stato quello di definire procedure e linee guida utili a regolamentare e a standardizzare quei processi critici che, in un organizzazione sanitaria, possono comportare gravi rischi sia per i pazienti che per gli operatori. In particolare, successivamente alla fase di analisi organizzativa, sono state definite alcune procedure necessarie a identificare le responsabilità in ogni momento dell'assistenza erogata al paziente candidato all'intervento chirurgico. Metodo L 'azienda Ospedali Vittorio Emanuele, Ferrarotto, Santo Bambino ha istituito un gruppo di lavoro, composto da un chirurgo, un anestesista, un medico di direzione sanitaria e una capo sala, che ha rilevato i principali punti critici presenti nel processo di erogazione di un intervento chirurgico evidenziando in alcuni casi: • Una programmazione non puntuale dell'attività operatoria; • La compilazione lacunosa e/o ritardata del programma operatorio; • La poco adeguata preparazione del paziente all'intervento; • Una carente definizione dei ruoli e delle responsabilità; • La non adeguata identificazione del paziente e dei "distretti bersaglio"; • L 'incompletezza delle prescrizioni terapeutiche post-intervento; • La non adeguata attenzione al problema legato alla ritenzione di garze, ferri, aghi, altri strumenti; • La mancata verifica della funzionalità delle apparecchiature; Il gruppo di lavoro nell'analisi effettuata ha evidenziato la necessità che proprio sui punti critici sopra citati si debba concentrare l'attenzione del team coinvolto nell'erogazione della prestazione, ispirandosi ai principi dell’HACCP (Hazard Analisys Control CriticaI Point ) adottato con successo nel controllo sanitario delle filiere alimentari, ponendo nel contempo particolare attenzione a1l'efficacia della comunicazione fra paziente e team operatorio e fra gli stessi componenti del team operatorio poiché è accertato che l' accuratezza nel rilevare elementi anomali già dalla prima fase di accoglienza e identificazione del paziente è fattore importante per la riduzione dei rischi successivi. Nella fase di accoglienza del paziente si è ritenuto fondamentale, al fine di limitare gli errori e definire ruoli e responsabilità, rilevare alcuni elementi quali: • Il consenso informato -processo decisionale complesso che rappresenta spesso il primo contatto con il paziente nel quale fornire allo stesso informazioni complete relativamente alle procedure che verranno adottate nell' atto terapeutico. • Identificazione del paziente e del "distretto bersagIio"- deve essere compiuta a più livelli sia in reparto che in sala operatoria da coloro i quali sono deputati all'accoglienza del paziente stesso; • Controllare l'equipaggiamento chirurgico e le apparecchiature che essendo divenute sempre più sofisticate necessitano di controlli particolarmente accurati prima di procedere all'inizio dell'intervento chirurgico. • Check list per la verifica di Presidi ed Apparecchiature, al fine di garantire la verifica quotidiana di importanti parametri relativi al funzionamento di apparecchiature vitali quali defibrillatore, apparecchio di anestesia, e il controllo dell’approvvigionamento di presidi e farmaci necessari per l'effettuazione in sicurezza dell'intervento chirurgico ; • Check list pre e post-intervento per il controllo di garze, aghi e ferri chirurgici; • Check list per il controllo del ventilatore polmonare; • Verbale di discharge del paziente dalla sala operatoria -riportante le generalità del paziente, le eventuali complicanze intraoperatorie, il tipo di intervento eseguito, i parametri da rilevare, la terapia da praticare, l'accoglienza del paziente in reparto, con lo scopo di assicurare il trasporto protetto del paziente dalla sala operatoria al reparto di accoglienza e fornire informazioni utili ed immediate al reparto accettante; Alla fase di elaborazione è seguita una riunione dell' area chirurgica nel corso della quale è stata presentata la procedura ed è stato definito un panel di esperti, diverso dal gruppo di lavoro che ha provveduto alla prima stesura della procedura, con il compito di verificarne l'applicabilità e elaborare eventuali osservazioni da presentare nel corso di una Conferenza di Consenso cui spetterà la decisione defInitiva circa l' adozione della procedura stessa. In conclusione possiamo affermare che la procedura per la riduzione dei rischi in sala operatoria e le relative schede rappresentano, in primo luogo, un presidio organizzativo contro i pericoli rappresentati dalla deresponsabilizzazione e dalla non corretta defmizione dei ruoli in un processo dì lavoro articolato come l'effettuazione dell'intervento chirurgico, ma anche un ulteriore sistema di controllo e verifica che potrà essere utilizzato per valutare le performance dell'attività delle sale operatorie costituendo un complesso di indicatori in grado di valutare, sotto l'aspetto della qualità verso l'utente, 1 'operatività di questo importante settore aziendale. Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 1 di 11 INDICE INTRODUZIONE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 6. ARCHIVIAZIONE 7. ALLEGATI 8. APPARECCHIATURE 9. REQUISITI PRELIMINARI 10. CRITERI DI ACCETTAZIONE Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 02 02 02 02 03 04 07 07 08 08 09 Copia non controllata LISTA DI DISTRIBUZIONE rev. data causale redazione verifica approvazione Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 2 di 11 INTRODUZIONE Negli ultimi anni la Nostra Azienda ha portato avanti, con notevole sforzo economico, un programma di rinnovamento strutturale e tecnologico per adeguare le Unità Operative agli standards nazionali, in modo da garantire all’utenza appropriate prestazioni mediche. A tale processo di rinnovamento deve fare seguito una adeguata crescita culturale, da parte del personale, relativamente alle problematiche legate alla sicurezza del paziente. Una delle aree ospedaliere ove più elevato è il bisogno di sicurezza è indubbiamente la sala operatoria, poiché la complessa attività che vi si svolge impone a tutto il personale il superamento di atteggiamenti che, legati talvolta anche alla carenza di procedure a cui attenersi, possono pregiudicare la sicurezza del paziente, degli stessi operatori e gli esiti delle prestazioni erogate. L’atto chirurgico deve avvenire in un contesto che preveda la presenza di professionalità preposte, competenti e capaci, in cui lo standard di sicurezza fornito deve essere altissimo e dove tutti i comportamenti dell’equipe devono obbligatoriamente orientarsi verso la meta ultima rappresentata dal servizio alla salute. Pertanto l’Azienda ha creato un apposito gruppo di lavoro per redigere delle linee guida affinché le strutture Aziendali effettuino un ulteriore salto di qualità verso la sicurezza . 1. SCOPO Definire le linee comportamentali da tenere in sala operatoria e i protocolli da seguire da parte del personale al fine di garantire il massimo della sicurezza possibile ai pazienti e agli operatori. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Queste linee guida si applicano presso le sale operatorie dell’Azienda Ospedali Vittorio Emanuele, ferrarotto, Santo Bambino 3 T E R M I N O L O G I A . E ABBREVIAZIONI ANEST : Anestesista App. : Apparecchiatura AUS : Ausiliario C.S. REOP. : Capo sala reparto operatorio CHIR : Chirurgo CHIR. OPER.: Chirurgo 1° Operatore Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA 2° CHIR. : Chirurgo 2° Operatore D. Lgs : Decreto Legislativo D.P.R. : Decreto del Presidente della Repubblica INF.A : Infermiere di sala INF.B INFREP I.O. Mod. OTA P.O. Pz. RESP U.O. : Infermiere strumentista : Infermiere di reparto : Istruzione Operativa : Modello : Operatore Tecnico Assistenza : Presidio Ospedaliero : Paziente : Responsabile : Unità Operativa 3. Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 3 di 11 RESPONSABILITÀ Nella matrice di seguito riportata i livelli di responsabilità sono indicato con le lettere R e C che indicano : R = il responsabile di una fase del processo C = il personale coinvolto e che collabora con il responsabile in una data fase del processo RESP. ANEST. CHIR. OPER. 2° CHIR. C.S. REOP. C C C C INFREP. INF. A INF.B AUS: C R C R C C C C R U.O PROGRAMMA OPERATORIO PRIMA DELL’INIZIO SEDUTE R DELLE OPERATORIE CONTROLLO APP. ANESTESIA DI E ELETTROMEDICALI PRIMA DELL’INIZIO SEDUTE DELLE OPERATORIE CONTROLLO FARMACI, PRESIDI E MATERIALE PER L’ANESTESIA PRIMA SEDUTE DELL’INIZIO DELLE OPERATORIE Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 4 di 11 CONTROLLO RAMPE BOMBOLE OSSIGENO ISTRUZIONE PER PREPARAZIONE LA R DEL PZ. DEL PZ. R SCHEDA R C C R ALL’INTERVENTO PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO COMPILAZIONE PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO INGRESSO DEL BLOCCO PZ. NEL OPERATORIO CONTROLLO C E DELLA PREPARAZIONE DEL PZ. ESEGUITA IN REPATO INGRESSO DEL PZ. IN SALA R C OPERATORIA ISTRUZIONI PER IL POSIZIONAMENTO C R C R C DEL PAZIENTE PREPARAZIONE DELL’EQUIPE C C C C R R C C C C R C R ALL’INTERVENTO CONTROLLO E CONTA FERRI GARZE, AGHI PRE-INTERVENTO TRASCRIVE SULLA 1^ PARE DEL MODULO VER/2 LA CONTA INTERVENTO C R CONTA GARZE E AGHI A FINE C INTERVENTO CONTA FERRI A FINE INTERVENTO SCHEDA PAZIENTE PER IL R C REPARTO SPOSTAMENTO REPARTO PZ. IN R Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA RIASSETTO SALA Rev. 0 Data 23.09.2002 C Pagina 5 di 11 R PULIZIA SALA OPERATORIA R STERILIZZAZIONE ALLONTANAMENTO R RIFIUTI R SPECIALI 5. DESCRIZIONE DELLE ATTIVIT À 1. Il responsabile dell’unità operativa, in collaborazione con l’anestesista, i chirurghi operatori e il capo sala del blocco operatorio, predispone il programma operatorio giornaliero (vedi anche I.O. n° 1.1) che deve essere già definito entro le ore 10 del giorno precedente la seduta operatoria. Il programma operatorio deve essere redatto in triplice copia di cui una deve essere consegnata al blocco operatorio, una deve rimanere in reparto e l’ultima deve essere consegnata all’U.O. di anestesia e rianimazione. Il programma operatorio deve essere redatto in stampatello su apposito modulo (mod: Prog/A) nel quale devono essere indicate il n° della sala operatoria, il cognome e il nome del paziente, il sesso, la data di nascita, la sezione del reparto di provenienza, il numero del letto, la patologia per la quale viene effettuato l’intervento, il tipo di intervento, il chirurgo operatore e il tipo di anestesia programmata. In calce al programma operatorio deve essere riportata la firma del responsabile dell’Unità Operativa o in sua assenza del sostituto designato. 2. Prima dell’inizio della seduta operatoria l’infermiere di sala deve eseguire il controllo dei farmaci e dei presidi occorrenti per l’anestesia e per l’effettuazione dell’intervento, annotando i risultati sul modulo (mod.: Ver/1) In caso di carenza dei materiali il personale che ha effettuato la verifica deve immediatamente avvisare per i provvedimenti del caso, il responsabile e il capo sala del reparto di provenienza del paziente, l’anestesista di turno, il chirurgo operatore e l’Ufficio Tecnico, ove fosse interessato. 3. Prima dell’inizio della seduta operatoria l’infermiere strumentista deve effettuare le verifiche per il corretto funzionamento delle apparecchiature elettromedicali Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 6 di 11 secondo quanto indicato nei manuali d’uso dalle case produttrici annotando i risultati sul modulo (mod.: Ver/1) In particolare dovrà essere testato il ventilatore polmonare; i risultati della verifica dovranno essere annotati nell’apposito modulo (mod.: Ver/1A). In caso di malfunzionamento delle apparecchiature il personale che ha effettuato la verifica deve immediatamente avvisare per i provvedimenti del caso, il responsabile e il capo sala del reparto di provenienza del paziente, l’anestesista di turno, il chirurgo operatore e l’Ufficio Tecnico 4. Prima dell’inizio della seduta operatoria l’ausiliario controlla la rampa delle bombole dell’Ossigeno , annotando i risultati sul modulo (mod.: Ver/1) In caso di guasti, malfunzionamenti o eventuali altri problemi il personale che ha effettuato la verifica deve immediatamente avvisare per i provvedimenti del caso, il responsabile e il capo sala del reparto di provenienza del paziente, l’anestesista di turno, il chirurgo operatore e l’Ufficio Tecnico 5. L’infermiere dell’Unità Operativa prepara il paziente all’intervento sulla base delle istruzioni operative impartite dal medico di reparto. (vedi anche I.O. n° 1.2) L’infermiere dell’Unità Operativa redige il verbale di preparazione del paziente utilizzando apposito stampato (mod: Prep/A) e accompagna il paziente, con la relativa cartella clinica, presso il reparto operatorio. N.B. La preparazione del paziente deve essere eseguita il giorno stesso dell’intervento. L’infermiere che prepara il paziente all’intervento deve accertarsi che lo stesso abbia firmato il modulo di consenso informato; nel caso in cui il consenso non sia stato firmato l’infermiere dovrà avvisare immediatamente l’equipe operatoria 6. L’infermiere di sala accoglie il paziente, verifica la corretta preparazione dello stesso (vedi anche I.O. n° 1.3) e ne cura il posizionamento sulla base di quanto indicato dal chirurgo operatore (vedi anche I.O. n°1. 4). In caso di non corretta preparazione del paziente, provvede a completarla e segnala al reparto di provenienza del paziente, all’anestesista e al chirurgo operatore la non conformità riscontrata Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 7 di 11 N.B. L’infermiere che accoglie il paziente in sala operatoria deve accertarsi che in cartella sia contenuto il modulo di consenso informato firmato dal paziente; nel caso in cui il consenso non sia stato firmato l’infermiere dovrà avvisare immediatamente l’equipe operatoria 7. L’equipe di sala operatoria si prepara all’intervento (vedi anche I.O. n °1. 6, “Linee guida lavaggio preoperatorio”(LG1) e “Linee guida vestizione sterile” (LG/2)); il chirurgo primo operatore è responsabile della corretta preparazione dell’equipe all’intervento. 8. L’infermiere strumentista (vedi anche I.O. n° 1.5), prima dell’inizio dell’intervento e in presenza dell’infermiere di sala, procede alla conta delle garze degli aghi, dei taglienti e dei ferri chirurgici che verranno utilizzati per l’intervento segnalandone il numero all’infermiere di sala che li riporterà nelle prima parte dell’apposito modulo (mod: Ver/2); 9. Qualora nel corso dell’intervento vengano utilizzate altre garze aghi e/o ferri chirurgici e/o taglienti esse, a cura dell’infermiere di sala, avvisato dall’infermiere strumentista, devono essere riportati su un apposita modulo al fine di essere sommate alle precedenti. 7. L’equipe esegue l’intervento (vedi anche I.O. n° 1.7); nel corso dell’intervento, a cura degli operatori, le garze, i ferri, gli aghi e i taglienti utilizzati devono essere depositati in appositi contenitori al fine di facilitarne la conta 8. Al termine dell’intervento e prima della chiusura, l’infermiere strumentista procede alla verifica delle garze (vedi anche I.O. n° 1.8) la cui conta dovrà risultare uguale al totale di quelle utilizzate e annotate sul modulo Ver/2, e alla verifica dei ferri degli aghi e dei taglienti (vedi anche I.O. n° 1.8) la cui conta dovrà risultare uguale al totale di quelli utilizzati e annotati sul modulo Ver/2; il risultato della verifica deve essere immediatamente comunicato al chirurgo e all’anestesista; in caso di non corrispondenza si dovrà procedere ad una nuova verifica. Alla fine dell’intervento gli infermieri addetti alla conta del materiale compilano la seconda parte del modulo di verifica del materiale utilizzato (mod.: Ver/2); il modulo deve essere conservato a cura della capo sala del blocco operatorio. 9. Appreso il risultato della verifica il chirurgo procede al completamento dell’intervento. Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 8 di 11 Alla fine dell’intervento il chirurgo operatore, oltre alla registrazione dell’intervento nel registro operatorio, deve compilare il verbale di dimissione del paziente dalla sala operatoria (Mod. DIM/1). 10. L’ausiliario trasporta il paziente in degenza, ove lo affiderà all’infermiere di reparto; nel caso in cui le condizioni del paziente, a giudizio dell’equipe operatoria, siano tali da richiedere la presenza durante il trasporto di personale medico e/o infermieristico esso verrà accompagnato dall’anestesista e/o dall’infermiere di sala operatoria. Il paziente dimesso dal reparto operatorio deve essere accompagnato dalla cartella clinica e dalla scheda di dimissione dal reparto operatorio (Mod. DIM/1). 11. L’infermiere di reparto accoglie il paziente, lo accompagna al letto , annota l’ora di arrivo del paziente in reparto nella parte finale del modulo DIM/1, verifica e attua le istruzioni impartite dal medico e contenute nello stesso modulo DIM/1. 12. L’infermiere srumentista, in assenza di personale addetto, provvederà alla sterilizzazione dei materiali secondo lo specifico protocollo operativo. 13. L’ausiliario, allontana dalla sala operatoria i rifiuti speciali. Vedi anche diagrammi di flusso : ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA ( vedi istruzioni operative n°01 ) PROCESSO DI STERILIZZAZIONE ( per le istruzioni operative vedi l’allegato “ protocollo operativo per la sterilizzazione con autoclavi a vapore satura” del P.O. Vittorio Emanuele ) 6. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. A L L E G AT I I.O N° 01 : “Istruzioni operative accoglienza del paziente in sala operatoria” I.O. N° 02 : “Protocollo operativo per la sterilizzazione con autoclavi a vapore saturo” Mod. Prep/A :Scheda di preparazione del paziente all’intervento chirurgico Mod. Prog/A :Programma operatorio giornaliero Mod. Ver/1 :Check list giornaliera di sala operatoria Mod. Ver/1A :Check list ventilatore polmonare Mod. Ver/2 :Check list di controllo inizio e fine dell’intervento ( conta materiale utilizzato) Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 9 di 11 8. LG/1 :Linee guida lavaggio pre-operatorio 9. LG/2 :Linee guida vestizione sterile 10. Diagramma di flusso accoglienza del paziente in sala operatoria 11. Diagramma di flusso processo di sterilizzazione 7. A R C H I VI A Z I O N E Il presente documento deve essere archiviato: presso le UU.OO. di area chirurgica, presso ogni reparto operatorio presso le Direzioni Sanitarie di Presidio e la Direzione Sanitaria Aziendale Il presente documento deve essere reso accessibile al personale interessato. In caso di revisione del documento la copia precedente deve essere conservata presso i reparti interessati per almeno cinque anni. I moduli allegati dovranno essere conservati secondo il seguente schema: MODULO ARCHIVIAZIONE DURATA DELL’ARCHIVIAZIONE Mod: Prep/A Cartella clinica Illimitata Mod: Ver/2 Cartella clinica Illimitata Mod: Dim/1 Cartella clinica Illimitata Mod: Prog/A Archivio sala operatoria Cinque anni Mod: Ver/1 Archivio sala operatoria Cinque anni Mod: Ver/3 Archivio sala operatoria Cinque anni 8. APPA RECCHIATU RE 1. Apparecchiature di sala operatoria (per la manutenzione e i requisiti di qualità vedi istruzioni case produttrici) Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA 2. Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 10 di 11 Autoclavi per la sterilizzazione (per la manutenzione e i requisiti di qualità vedi istruzioni case produttrici e “ Protocollo operativo per la sterilizzazione con autoclavi a vapore saturo”) 9. REQUISIT I P RE LI MINA RI E RIF E RI MEN TI Le condizioni ambientali e i requisti microclimatici richiesti, ai sensi del DPR 14.01.1997 per l’attività operatoria sono : • un impianto di condizionamento in cui sono rispettati i seguenti parametri o temperatura interna invernale e estiva compresa tra 20-24°C o umidità relativa estiva e invernale compresa tra 40-60% ottenuta con vapore o ricambi aria/ora (aria esterna senza ricircolo) 15v/h o filtraggio aria 99.97% Per gli ulteriori requisiti strutturali, impiantistici e tecnologici si rimanda al DPR 14 Gennaio 1997 “ Approvazione requisiti minimi …………… “ Per le norme di sicurezza si rinvia alle “LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEGLI STANDARD DI SICUREZZA E DI IGIENE AMBIENTALE DEI REPARTI OPERATORI” edite dall’ISPESL, al D.P.R. n. 547/1955, al D.P.R. n. 303/1956 e al D. Lgs. n. 626/94 Per i valori di contaminazione microbica e chimica si rimanda alle “LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEGLI STANDARD DI SICUREZZA E DI IGIENE AMBIENTALE DEI REPARTI OPERATORI” edite dall’ISPESL Per la sterilizzazione le norme di riferimento sono: UNI-EN-ISO 9000 UNI-EN-ISO 9001 EN 550 EN 552 en 554 sterilizzazione dei dispositivi medici - metodo per la convalida e per il controllo sistematico della sterilizzazione ad ossido di etilene, 1994 sterilizzazione dei dispositivi medici - metodo per la convalida e per il controllo sistematico della sterilizzazione con radiazioni ionizzanti, 1994 sterilizzazione dei dispositivi medici - metodo per la convalida e per il Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino PRO N° 1 TITOLO PROCEDURA PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI IN SALA OPERATORIA en 556 en 285 en 1174-1 en 868-1 din 58 953 Rev. 0 Data 23.09.2002 Pagina 11 di 11 controllo sistematico della sterilizzazione a vapore, 1994 sterilizzazione dei dispositivi medici che recano l'idicazione "sterile", 1994 sterilizzazione - sterilizzatrici a vapore - grandi sterilizzatrici, 1996 sterilizzazione dei dispositivi medici - valutazione dei microrganismi sul prodotto, 1996 packaging materials and systems for medical devices which are to be sterilized - part 1: general requirements and test methods, 1997 parti da 1 a 10 - sterilizzazione 10. CRI TE RI DI A CCE TTA ZIONE Standard per la sterilizzazione: Un dispositivo si può intendere sterile quando vi è la probabilità teorica della presenza di un microrganismo vitale sul dispositivo stesso uguale o minore di 1x10-6 I.O. Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino TITOLO MODULISTICA Rev. 0 Data 19.09.2002 Copia non controllata LISTA DI DISTRIBUZIONE rev. data causale redazione verifica approvazione Regione Siciliana Azienda Ospedali Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S.Bambino Catania Mod. prep.A SCHEDA DI PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO PRESIDIO OSPEDALIERO: ________________________________________________________________________ UNITA’ OPERATIVA: ____________________________________________________________________________ Cognome ______________________________ Nome ____________________________________nato/a __________ il _____________ SDO n°__________________ Tipo di intervento chirurgico ________________________________________________________________________ Cognome e nome del chirurgo che eseguirà l’intervento ___________________________________________________ Sacche di sangue ritirate NO SI se si specificare n° _____________________________ Sacche di sangue da ritirare NO SI se si specificare n° _____________________________ Rimozione Protesi NO SI se si specificare il tipo _________________________ Presenza Pace-makers NO SI se si specificare il tipo _________________________ Tricotomia NO SI Doccia NO SI Gioielli/monili NO SI Biancheria intima NO SI Smalto per le unghie NO SI Paziente digiuno NO SI Consenso informato NO SI Preparazione intestinale: Tipologia ___________________________________________ data e ora ________________ Terapia praticata prima dell’intervento: 1) Farmaco _________________________________dosaggio ______via di somministrazione _______________ ora di somministrazione ____________; 2) Farmaco _________________________________dosaggio ______via di somministrazione _______________ ora di somministrazione ____________; Profilassi preoperatoria : 3) Farmaco _________________________________dosaggio ______via e ora di somministrazione __________; 4) Farmaco _________________________________dosaggio ______via e ora di somministrazione __________; Firma dell’infermiere che prepara il paziente _______________________ Mod: Prep/A Firma dell’infermiere che accetta il paziente in S.O. _____________________________ Regione Siciliana Azienda Ospedali Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S.Bambino Catania PROGRAMMA OPERATORIO GIORNALIERO DEL _______________________ PRESIDIO OSPEDALIERO _____________________________________________ U.O. _____________________________________________ SALA OP. COGNOME E NOME DEL PAZIENTE Mod: Prog/A SESSO DATA DI NASCITA SEZIONE DEL REPARTO NUMERO DEL LETTO PATOLOGIA TIPO DI INTERVENTO CHIRURGO OPERATORE TIPO DI ANESTESIA PROGRAMMATA IL DIRETTORE DELL’U.O. ______________________________ NOTE Regione Siciliana Azienda Ospedali Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S.Bambino Catania PRESIDIO OSPEDALIERO __________________ SALA OPERATORIA ___________________DATA ________ CHECK LIST GIORNALIERA DI SALA OPERATORIA RESPONSABILE: INF. STRUMENTISTA CONTROLLO FUNZIONAMENTO APPARECCHIATURE/IMPIANTI PER L’ANESTESIA Eseguito Non eseguito Accensione ventilatore per anestesia in modalità automatica Accensione dei monitor Verifica corretto innesto dei raccordi per l’ossigeno Verifica corretto innesto dei raccordi per il protossido d’azoto Verifica corretto innesto dei raccordi per l’aria compressa Prova di scarica del defibrillatore Accensione dell’elettrobisturi Verifica del tavolo operatorio I.P. STRUMENTISTA ______________________________________ RESPONSABILE: INF. DI SALA CONTROLLO FARMACI E PRESIDI Eseguito Non eseguito Eseguito Non eseguito Farmaci per l’anestesia e la rianimazione Presidi per l’anestesia e la rianimazione Controllo dei presidi specifici CONTROLLO MATERIALI SPECIFICI PER l’intervento Fili di sutura Materiale per laparoscopia Protesi I.P. DI SALA ______________________________________ RESPONSABILE: AUSILIARIO CONTROLLO FUNZIONAMENTO APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI Eseguito Verifica rampe bombole di ossigeno Non eseguito L’AUSILIARIO DI SALA OPERATORIA ______________________________________ Mod. : Ver/1 Regione Siciliana Azienda Ospedali Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S.Bambino Catania PRESIDIO OSPEDALIERO ________________________________________________________ SALA OPERATORIA _____________________________________________________________ Cognome e nome del paziente _______________________________________________________ Data dell’intervento ______ Ora di inizio dell’intervento ______ Ora di fine dell’intervento _____ CHECK LIST DI CONTROLLO INIZIO INTERVENTO N° garze ad inizio intervento …………………….. Nel corso dell’intervento sono state aggiunte garze a quelle contate all’inizio? SI Se si quante? ………………………….. N° totale delle garze utilizzate. NO ……………………. N° Ferri chirurgici ad inizio intervento …………………….. Nel corso dell’intervento sono stati aggiunti ferri chirurgici a quelli contati all’inizio? Se si quanti? ………………………….. N° totale dei ferri chirurgici utilizzati N° aghi ad inizio intervento SI NO ……………………. …………………….. Nel corso dell’intervento sono stati aggiunti altri aghi a quelli contati all’inizio? Se si quanti? ………………………….. N° totale degli aghi utilizzati SI NO ……………………. L’infermiere di sala ____________________________ CHECK LIST DI CONTROLLO ALLA FINE DELL’INTERVENTO Le garze sono in numero uguale a quelle contate all’inizio più quelle eventualmente aggiunte nel corso dell’intervento ? SI NO I ferri chirurgici sono in numero uguale a quelli contati all’inizio dell’intervento ? SI NO Gli aghi e i taglienti sono in numero uguale a quelle contate all’inizio più quelle eventualmente utilizzati nel corso dell’intervento ? SI NO L’infermiere strumentista ______________________________ Mod: Ver/2 R egion e S ici li a n a A zi e n d a O sp e d a l i V i tto r i o E m a n u el e - F er r a r o tto - S . B a m b i n o C a ta n i a PRESIDIO OSPEDALIERO _____________________________ UNITA’ OPERATIVA _______________________________________ SALA OPERATORIA N° ______________ APPARECCHIO: VENTILATORE POLMONARE Produttore ________________________________ Modello _______________________ N° Matricola __________ N° Inventario _____________________________ VERIFICHE DA ESEGUIRE PRIMA DI OGNI SEDUTA OPERATORIA Data Controllo Visivo Pulizia Esterna Verifica Bombola O2 di scorta Test Pre-utilizzo Calibrazione sensore flusso Prova perdita circuito Disinfezione e ossigeno paziente dell’apparecchio Note IL RESPONSABILE DI SALA OPERATORIA Mod: Ver/1A Firma Regione Siciliana Azienda Ospedali Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S.Bambino Catania VERBALE DI DIMISSIONE DEL PAZIENTE DALLA SALA OPERATORIA PRESIDIO OSPEDALIERO: ________________________________________________________ UNITA’ OPERATIVA: ____________________________________________________________ Cognome ______________________________ Nome ____________________________________ nato/a __________________________ il _____________ cartella clinica n° __________________ Tipo di intervento eseguito ________________________________________________________ Eventuali complicanze intraoperatorie ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Ora di fine intervento_____________ Presenza di drenaggio NO SI Tipologia _________________________ Rilevare ogni 30 minuti per giorni _______ Pressione Arteriosa NO SI Temperatura corporea NO SI Frequenza respiratoria NO SI Altro :_______________________________ Stato di coscienza NO SI ____________________________________ Livello sondino naso-gastr NO SI ____________________________________ Frequenza cardiaca NO SI ____________________________________ Terapia da praticare:_______________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Il chirurgo operatore Data ___/___/_____ Ora di arrivo del paz. in reparto ___________ L’infermiere di reparto ___________________ Mod: DIM/1 I.O. Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino TITOLO LINEE GUIDA PER LA VESTIZIONE ED IL LAVAGGIO DEL PERSONALE DI SALA OPERATORIA Rev. 0 Data 19.09.2002 Copia non controllata LISTA DI DISTRIBUZIONE rev. data causale redazione verifica approvazione Regione Siciliana Azienda Ospedali Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S.Bambino Catania LINEE GUIDA LAVAGGIO PRE-OPERATORIO 1. unghie corte e senza smalto 2. togliere ogni oggetto decorativo dalle mani 3. bagnare uniformemente mani e avambracci 4. prelevare l’antisettico premendo l’erogatore con il gomito 5. insaponare mani ed avambracci per circa 3 minuti usando sapone liquido (Betadine o simili) 6. usare spazzolino sterile per la zona sottoungueale 7. tenere le mani al di sopra dei gomiti durante il lavaggio 8. risciacquare prima le mani e poi gli avambracci 9. tenere le mani al di sopra dei gomiti 11. prelevare l’antisettico premendo l’erogatore con il gomito 12. lavare mani ed avambracci per circa 2 minuti 13. risciacquare prima le mani e poi gli avambracci 14. tenere le mani al di sopra dei gomiti 15. asciugare con telo sterile prima le mani e poi gli avambracci per tamponamento LG/1 Regione Siciliana Azienda Ospedali Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S.Bambino Catania LINEE GUIDA VESTIZIONE STERILE 1. prelevare il camice senza contaminare mani e camice 2. aprirlo tenendolo per i bordi superiori 3. tenere il camice sollevato rispetto al pavimento e lontana dal proprio corpo 4. individuare le maniche ed infilare le braccia contemporaneamente 5. attendere che l’aiuto non lavato allacci posteriormente 6. sistemare la manica ed i lacci (se presenti) 7. prendere dalla confezione i guanti sterili incartati 8. aprire tenendo in mano la confezione mettendo in evidenza i guanti 9. con la mano opposta prelevare i guanti prendendoli dall’interno delle manichette facendo combaciare il pollice sul pollice 10. calzare il primo guanto 11. calzare il secondo con la mano guantata prendendolo per la manichetta esternamente 12. srotolare completamente il guanto indossato 13. se camice autoavvolgente, slacciare il laccio e passarlo posteriormente senza toccare nulla 14. allacciare il camice 15. tenere le mani al di sopra del livello dei gomiti LG/2 I.O. N° 1 Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino TITOLO ISTRUZIONI OPERATIVE PER L’ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA Pagina 1 di 6 Rev. 0 Data 23.09.2002 INDICE 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8. PROGRAMMA OPERATORIO GIORNALIERO PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA CONTA DEI MATERIALI DA UTILIZZARE PER L’INTERVENTO PREPARAZIONE DEI CHIRURGHI ALL’INTERVENTO COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DURANTE L’INTERVENTO CONTA A FINE INTERVENTO DEL MATERIALE UTILIZZATO Pag. 2 Pag. 2 Pag. 3 Pag. 4 Pag. 4 Pag. 5 Pag. 5 Pag. 6 Copia non controllata LISTA DI DISTRIBUZIONE rev. data causale redazione verifica approvazione I.O. N° 1 Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino TITOLO ISTRUZIONI OPERATIVE PER L’ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA Pagina 2 di 6 Rev. 0 Data 23.09.2002 ISTRUZIONE N° 1.1 PROGRAMMA OPERATORIO GIORNALIERO 1. Il programma operatorio giornaliero deve essere concordato entro le ore dieci del mattino precedente dai chirurghi con gli anestesisti e i capisala dei reparti operatori; 2. Copie del programma devono essere consegnate sotto la responsabilità del direttore dell’U.O. o suo delegato in degenza, in sala intensiva e nel complesso operatorio; 3. Il programma deve essere scritto in stampatello in maniera chiara e leggibile, completo di tutti i dati: a) cognome, nome e data di nascita del paziente; b) sezione del reparto con numero del letto; c) patologia, tipo di intervento e chirurgo operatore; d) tipo di anestesia programmata; e) firma del responsabile del reparto o, in caso di sua impossibilità, del delegato. ISTRUZIONE N° 1.2 PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO L’infermiere di reparto deve: 1. Verificare che il paziente abbia provveduto all’igiene personale (doccia, rasatura, ecc); in caso di sua inabilità fisica è compito dell’infermiere della degenza di aiutarlo, usando Ibiscrub o prodotti similari; 2. Verificare che il paziente non abbia protesi, pace-makers, gioielli, indumenti intimi, smalti sulle unghie che intralcino la preparazione in sala operatoria , nel caso, per motivi particolari, questi non possano essere rimossi avvisare immediatamente il chirurgo 3. Tricotomia del paziente eseguita possibilmente in reparto subito prima del suo trasferimento nel blocco operatorio, usando appositi disinfettanti saponosi, rasoi a lama o elettrici; 4. Verificare che il paziente abbia eseguito la terapia eventualmente prescritta dal medico; 5. Fare indossare al paziente un idoneo camicione da s. op.; 6. Redigere sull’apposita modulistica la scheda di preparazione del paziente che dovrà contenere: • cognome, nome, luogo, data di nascita del paziente e n° SDO; • tipo di intervento chirurgico; • cognome e nome del chirurgo referente dell’operando; • eventuali sacche di sangue da ritirare o già ritirate; I.O. N° 1 Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino TITOLO ISTRUZIONI OPERATIVE PER L’ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA • • • • • • • • • • • • Pagina 3 di 6 Rev. 0 Data 23.09.2002 verifica della presenza o meno di protesi di protesi ; verifica della presenza o meno di pace-makers esecuzione tricotomia; esecuzione doccia; verifica dell’assenza di monili/gioielli; verifica dell’assenza di biancheria intima; verifica dell’assenza di smalto sulle unghie; preparazione intestinale (tipo ed ora) e/o eventuale digiuno; terapia farmacologia (farmaco, dose, via di somministrazione, ora); profilassi preoperatoria; firma dell’infermiere che esegue la prescrizione; firma del chirurgo referente dell’operando. 7. Deve assicurarsi che il paziente sia accompagnato in sala dalla cartella clinica e dalla scheda di preparazione nel complesso operatorio; 8. Deve assicurarsi che il paziente abbia firmato il modulo di consenso informato per l’esecuzione dell’intervento; ISTRUZIONE N° 1.3 ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA L’infermiere di sala operatoria: DEVE 1. Accogliere il paziente in maniera favorevole (cortesia, sorriso) prestando attenzione allo stato d’animo (ansia, panico) del medesimo; 2. Identificare il paziente; 3. Verificare che il suo intervento sia inserito nel programma operatorio; 4. Controllare che il paziente sia accompagnato dalla cartella clinica e dalla scheda di accompagnamento 5. Controllare che in cartella clinica sia presente il modulo di consenso informato debitamente compilato e firmato dal paziente; 6. Verifica la corretta preparazione del paziente secondo l’istruzione operativa n° 1.2 (tricotomia e rimozione di eventuali apparecchi protesici ed effetti personali ecc…); 7. Verificare che il chirurgo primo operatore inserisca dati anagrafici del paziente nel registro operatorio; 8. Immettere il paziente nella sala della preanestesia per adeguata preparazione all’anestesia e all’intervento (incannulamento di una via venosa periferica per la terapia infusionale, posizionamento degli elettrodi per l’ECG ecc); I.O. N° 1 Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino TITOLO ISTRUZIONI OPERATIVE PER L’ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA Pagina 4 di 6 Rev. 0 Data 23.09.2002 9. Praticare eventuale preanestesia prescritta dall’anestesista da parte dell’infermiere A sotto controllo medico. ISTRUZIONE N° 1.4 POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA L’infermiere di sala operatoria : 1. Cura il posizionamento del paziente nella maniera più idonea all’esecuzione dell’intervento, sotto controllo dell’anestesista e del chirurgo; 2. Monitorizza i parametri vitali del paziente (P.A. incruenta, SAO2, ECG ecc.), con eventuale cateterismo vescicale preoperatorio secondo le direttive dell’anestesista 3. Posiziona correttamente la placca per l’elettrobisturi sotto il controllo del chirurgo. ISTRUZIONE N° 1.5 CONTA DEI MATERIALI DA UTILIZZARE PER L’INTERVENTO Gli infermieri di sala operatoria: DEVONO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Contare le pezze laparotomiche appuntando il loro numero su una lavagna o foglio; Riportare sulla lavagna o foglio le eventuali aggiunte durante l’intervento chirurgico; Posizionare in un contenitore monouso le pezze laparotomiche utilizzate; Contare i ferri chirurgici da utilizzare per l’intervento; Riportare sulla lavagna o foglio le eventuali aggiunte durante l’intervento chirurgico; Controllare aghi e taglienti (lame da bisturi): Allontanare gli aghi e i taglienti utilizzati dal campo operatorio; Conservare sul tavolo servitore in una ciotola o su un tappetino magnetico aghi e taglienti utilizzati; I.O. N° 1 Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino TITOLO ISTRUZIONI OPERATIVE PER L’ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA Pagina 5 di 6 Rev. 0 Data 23.09.2002 ISTRUZIONE N° 1.6 PREPARAZIONE DEI CHIRURGHI ALL’INTERVENTO L’equipe operatoria : DEVE • • • • • • • • • • Insaponare mani ed avambracci con sapone antisettico-detergente e strofinare per tre minuti; Usare solo sapone liquido (tipo Betadine o altro prodotto similare); Usare spazzolino sterile monouso per zona sottoungueale; Tenere le mani in alto rispetto ai gomiti durante il lavaggio; Sciacquare; Ripetere il lavaggio limitandosi alle mani ed al terzo inferiore dell’avambraccio per altri due minuti (senza usare lo spazzolino); Risciacquare; Asciugare ogni avambraccio con un telo sterile monouso; Indossare subito dopo il camice sterile monouso. NON DEVE Non deve indossare oggetti metallici (anelli, bracciali, orologi) che interferiscano con la corretta igiene delle mani; ISTRUZIONE N° 1.7 COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DURANTE L’INTERVENTO Il personale assegnato ad una s.op • NON DEVE Allontanarsi dalla stessa se non per motivi inerenti l’intervento, previo accordo con l’equipe chirurgica; • • DEVE Usare set sterili monopazienti (teleria e strumentario); Mantenere chiuse le porte della s. op., sia per tutelare la privacy del paziente che per limitare la carica microbica aerea contaminante; • Limitare il transito di persone nella s. op. permettendo l’ingresso solo al personale medico e paramedico in servizio per il programma operatorio; I.O. N° 1 Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino TITOLO ISTRUZIONI OPERATIVE PER L’ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA • Pagina 6 di 6 Rev. 0 Data 23.09.2002 Non disturbare il chirurgo al lavoro se non per motivi inerenti l’intervento o urgenze indifferibili; ISTRUZIONE N° 1.8 CONTA A FINE INTERVENTO DEL MATERIALE UTILIZZATO Gli Infermieri di sala operatoria: DEVONO 1. Contare le pezze laparotomiche; il totale deve corrispondere alla somma riportata sulla lavagna o foglio. 2. Contare i ferri chirurgici; il totale deve corrispondere alla somma riportata sulla lavagna o foglio. 3. Contare gli aghi e i taglienti; il totale deve corrispondere alla somma riportata sulla lavagna o foglio. 4. Eliminare negli appositi contenitori rigidi per rifiuti speciali gli aghi e i taglienti. 5. Consegnare i ferri per le procedure di decontaminazione, pulizia e sterilizzazione 6. Compilare la scheda di verifica del materiale utilizzato I.O. Azienda Ospedali Vittorio Emanuele Ferrarotto, Santo Bambino TITOLO DIAGRAMMI DI FLUSSO RELATIVI AL PROCESSO DI ACCOGLIENZA E AL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE Rev. 0 Data 19.09.2002 Copia non controllata LISTA DI DISTRIBUZIONE rev. data causale redazione verifica approvazione PROCEDURA DI ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA Responsabile Unità Operativa 1 Prepara in accordo con gli anestesisti la lista operatoria (vedi I.O. n° 1) 2 Prima dell'inizio della seduta operatoria verificano materiali e le apparecchiature 3 Da istruzioni per la corretta preparazione del paziente 4 Prepara il paziente secondo le direttive del medico di reparto e redige la scheda di preparazione(vedi I.O. n° 2) 5 Si accerta all'ingresso nel B.O. se il paziente è preparato correttamente Medico dell'Unità Operativa Infermiere di reparto Inf. A di sala Equipe operatoria Inf.B strumentista Ausiliario NO SI 6 Accoglie il paziente e lo trasporta in sala operatoria verifica e contaprima dell'intervento i materiali(vedi I.O. n° 3, n° 4 e n° 5 ) 7 Si prepara all'intervento (vedi I.O. n° 6) 8 Esegue l'intervento ( vedi I.O. n° 7 ) 9 Verifica e conta i materiali (garze) e i ferri utilizzati nel corso dell'intervento ( vedi I.O. n°8) 10 I materiali contati NO sono giusti ? 11 Termina l'intervento 12 Trasporta il pz in sala risveglio 13 Trasporta il paziente in reparto accompagnato dalla scheda di dimissione SI AZIENDA OSPEDALI VITTORIO EMANUELE, FERRAROTTO, SANTO BAMBINO - CATANIA PROCESSO PRODUTTIVO STERILIZZAZIONE IN SALA OPERATORIA Infermiere a di sala ATTIVITA' Infermiere b addetto alla sterilizzazione FUNZIONE 1 Racclta del il materiale da sterilizzare 2 Decontaminazione e pulizia del materiale da sterilizzare 3 Risciacquo 4 Asciugatura 5 Riceve il materiale 6 Il materiale è preparato corretamente? 7 Manutenzione e selezione del materiale da sterilizzare 8 Confezionamento 9 Sterilizzazione 10 La sterilizzazione ha avuto esito favorevole? 11 Conservazione del materiale sterilizzato 12 Compilazione verbale controllo di sterilizzazione 13 Archiviazione schede e strisce di controllo chimico e fisico NO SI Per le Istruzioni operative vedi Protocollo Aziendale allegato. NO SI