SANDA ( SANSHOU ) – Combattimento sportivo cinese

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SANDA ( SANSHOU ) – Combattimento sportivo cinese
SANDA ( SANSHOU ) – Combattimento sportivo cinese
Il sanda o sanshou (letteralmente "pugni liberi") è il combattimento libero cinese costituito da tecniche offensive e difensive le cui
basi sono state tratte dai vari metodi di boxe cinese. E’ un'arte di combattimento direttamente derivata dal Wushu - Kung fu e ne
rappresenta la versione più agonistica e sportiva.
Agli inizi del secolo era un'arte molto praticata ed estremamente violenta, senza protezioni e con colpi proibiti. Negli anni 80 viene
ufficializzata dalla Repubblica Popolare Cinese una versione di Sanda agonistica, studiata per un combattimento reale, ma non
troppo cruento.
Questo ne determina subito una vasta diffusione, tanto da sperare che diventi disciplina olimpica.
Gli incontri di Sanda si praticano utilizzando tecniche di calci, di pugni e protezioni. Non si possono doppiare i colpi alla testa,
combattere a terra nè fare leve o strangolamenti.
Vi sono 2 tipi di competizione, definiti dall'intensità che si può imprimere al colpo: la semi Sanda (solo contatto e senza K.O.) e la
Sanda vera e propria.
Storia - Nel Wushu, il Sanshou e' chiamato anche Sanda tra il popolo. Anticamente si chiamava Xiangbo (lotta contro l'altro), Shou-bo(lotta con le
mani), Bian(impetuosita', Bian(ranghi inferiori militari), Baida, Shou-zhan, ecc. A causa dell’esecuzione della gara tecnica su un palco o pedana
rialzata, si chiamo' anche anticamente "affrontare la sfida" una delle forme di lotta senza strumenti delle arti marziali nel Wushu cinese. La sua
nascita si puo' retrodatare all'epoca della societa' primitiva. Per ottenere i materiali necessari alla sussistenza e alla sopravvivenza, la gente imparo'
pian piano la lotta con il pugno, il calcio, mettere a terra l'avversario con l'uso delle gambe ed altre tecniche. Dopo l'apparizione della proprieta'
privata si sviluppo' continuamente la techica di lotta nelle guerre tra i clan. Nel 1928 a Nanchino si svolse un campionato nazionale che dovette
essere interrotto per la eccessiva violenza dei combattimenti: ai 15 finalisti fu proibito di combattere per non rischiare di perdere la vita. Per questo
motivo negli anni '60 il governo cinese diede il mandato ai più grandi Maestri della Cina di riorganizzare l'enorme patrimonio tecnico del Wushu Kung Fu e fu così che i cambiamenti apportati resero questa disciplina più sicura e praticabile da tutti, evitando che gli atleti si potessero ferire:
nacque il Sanda. Nel 1980 infatti, il CNSC (Commissione Nazionale per lo Sport della Cina) chiamò esperti dai tre istituti iniziali per formulare un
regolamento da competizione. Nel maggio 1981, le università di Pechino e di Wuhan tennero per la prima volta in pubblico una competizione
sperimentale di Sanda ai campionati nazionali di Wushu a Shenyang. Nel 1982, il CNSC organizzò una Conferenza Nazionale per le Regole del
Sanda, per decidere il regolamento ufficiale. I sei istituti invitati furono: Pechino città, Università di Pechino, provincia di Shandong, provincia di
Hebei, provincia di Guangdong e Università di Wuhan. Finalmente, nel 1982, furono stabilite le regole ufficiali, i criteri di giudizio e i metodi di
allenamento. Pechino tenne i primi campionati nazionali ufficiali di Sanda nel novembre 1982.
Caratteristiche
Protezioni: i combattenti sono molto protetti (più che in altri sport da combattimento); indossano guantoni, caschetto (con grata per
gli esordienti), corpetto, paradenti, paratibie (in Italia ed altri stati), conchiglia. Tutte queste protezioni servono per rendere sicuro
uno sport che può essere praticato da tutti.
Luogo del combattimento: il "Lei Tai" (grande ring), una piattaforma rialzata di 8x8 metri. Se si esce fuori due volte dal "Lei Tai" si
perde il round.
Colpi proibiti: non si può colpire di gomito, di ginocchio e con la testa. Sono vietate leve articolari e strozzamenti, non si può colpire
alle ginocchia, alla colonna vertebrale, alla nuca, alla gola e all'inguine. Infine, regola che maggiormente differenzia questo sport
dalle altre discipline da combattimento, non si possono doppiare i pugni alla testa.
Colpi consentiti: calci e pugni a tutte le altezze, sbilanciamenti e proiezioni per portare l’avversario a terra entro 3 secondi. Si
combatte a contatto pieno ed è contemplato il Knock Out. In alcune competizioni è consentito utilizzare le ginocchiate.
Round: si combatte per due o tre minuti di tempo reale (a seconda del tipo di gara); il primo che si aggiudica due round vince
l'incontro.