Alla scoperta delCimone
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Alla scoperta delCimone
HOTEL BUONA STELLA Loc. Capanna Alla scoperta delCimone Questi sono alcune delle tappe più importanti delle camminate che andremo a fare, in queste righe troverete interessanti caratteristiche del nostro territorio, ma non dimenticate che la natura risulta sempre essere più spettacolare di un racconto. \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc Monte Cimone -2165 mt- Il Monte Cimone è il più alto di tutta la catena dell’Appennino Tosco Emiliano, nelle giornate più limpide dalla vetta possiamo scorgere le Alpi Apuane ed il mare fino alla Corsica, inoltre verso sera possiamo distinguere ad occhio nudo la città di Firenze e la Pietra di Bismantova. Il Monte Cimone possiede inoltre, importanti caratteristiche per quanto riguarda flora e fauna: qui possiamo trovare la Genziana delle Nevi ed il Geranio Argenteo di cui si possono individuare solo alcuni esemplari sulla vetta. Da recenti osservazioni è stata riscontrata la presenza di ben tre esemplari di Aquila Reale, altre specie ben più facili da avvistare sono le numerose colonie di marmotte che popolano le nostre pietraie. Nel nostro Monte è insediata una stazione meteorologica dell'Aeronautica Militare e la Stazione "Ottavio Vittori del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituo ISAC - per lo studio dell'atmosfera e del clima. Sulla vetta è presente un oratorio denominato Oratorio della Madonna delle Nevi costruito nel 1900 e meta di numerosi pellegrinaggi estivi, in particolare il 5 Agosto festa della Madonna elle Nevi e giornata in cui l’osservatorio è aperto per le visite. Inoltre, per i camminatori meno esperti, è possibile risalire il Monte internamente attraverso un ascensore a carrello che parte da Pian Cavallaio e tramite un tunnel arriva sulla vetta. Ai piedi del Monte Cimone, costeggiando il limite della vegetazione si trovano alcune stazioni di esemplari di faggio secolari capaci di raccontare, con la loro fisionomia, storie di vita e di sacrifici. \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc Fanano -700 mt- Fanano (640 m.s.l.m) è posto alla confluenza delle valli dei torrenti Fellicarolo ed Ospitale; da qui nasce il torrente Leo che, con lo Scoltenna, dà vita al Panaro. Una significativa parte del vasto territorio comunale è tutelata dal Parco Regionale del Frignano (Alto Appennino Modenese). Notevole la sua importanza sotto il profilo ambientale: il Monte Cimone e altre cime elevate come il Monte Spigolino e il Libro Aperto, le praterie d’alta quota, la vegetazione, i laghi (fra i quali la famosa torbiera del Lago di Pratignano e lo Scaffaiolo, lago di crinale), i torrenti e le Cascate del Doccione. La flora e la fauna fanno di questo territorio una meta ambita per gli amanti della natura, che hanno a disposizione numerosi itinerari escursionistici. La storia e la fortuna di Fanano sono legate al nome di S. Anselmo, che nel 749 ne ottenne in dono le terre dai Longobardi e vi fondò un monastero. La via Romea Nonantolana, che univa Roma al nord Europa, passava da Fanano e ad Ospitale c’era l’ospizio per pellegrini. Per secoli il territorio ha ospitato comunità religiose di benedettini e francescani. La cultura della pietra è tenuta viva dal Simposio internazionale di scultura, che si tiene dal 1983, le cui opere vanno ad arredare il centro storico, trasformandolo in un museo di scultura all’aperto. Le principali emergenze architettoniche sono la Chiesa di S. Silvestro, la Chiesa di S. Colombano (forse la prima chiesa cristiana del Frignano), il Palazzo Lardi, la Torre del Poggiolo (strategica torre di segnalazione e di guardia), e i numerosi conventi, oratori e borgate che spesso conservano tipologie architettoniche, forme e arredi originali. \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc Il Lago della Ninfa -1500 mt- Il Lago della Ninfa, situato alle pendici del Cimone, è circondato da un grazioso bosco di faggi e larici i cui tronchi sono di colore azzurrognolo perché coperti di licheni. Questo lago è meta di numerosi turisti che, soprattutto nelle giornate afose, cercano refrigerio all’ombra dei boschi e qui hanno anche la possibilità di fare pic nic all’aperto grazie alle’aree attrezzate. In prossimità del lago troviamo un attrezzatissimo parco giochi per grandi e piccini. Giardino Botanico Esperia -1526 mt- Il Giardino Botanico Esperia di proprietà della sezione di Modena del Club Alpino Italiano è situato al Passo del Lupo all’interno del Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese. Il giardino si estende su una superficie di circa 3 ha e comprende il giardino vero e proprio caratterizzato da 32 aiuole con oltre 200 specie proprie dell’ambiente alpino e caratterizzanti le flore di altitudine delle Alpi, dell’Appennino e delle catene montuose dell’Asia. Annesso al giardino è un piccolo rifugio laboratorio ove sono custoditi l’erbario relativo alle piante coltivate nel giardino stesso e alla flora delle zone appenniniche circostanti ed una ricca fototeca avente per soggetto la flora appeninica e quella più genericamente alpina. \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc Pascoli del Monte Cervarola -1623 mt- Il manto erboso compatto di questi pascoli estesi ospita graminacee e trifoglio. È ambiente ideale delle carline (Carlina acaulis) che in questa zona vengono raccolte, con apposita autorizzazione, per essere poi utilizzate nelle composizioni di fiori secchi. Il parziale inutilizzo di questi prati, situati tra il Monte Cervarola e il Passo Serre, ha comportato la nascita di piante selvatiche come il ginepro (Juniperus communis), la rosacanina (Rosa canima) e la ginestra (Cytisus scoparius). \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc Sestola -1020 mt- Il nome di Sestola è, quasi certamente, di derivazione romana e va collegato ad un Sextus cui venne affidata questa terra.Sestola, più di tanti altri comuni del Frignano, ha perso le proprie tradizioni in conseguenza al forte impatto turistico che ne ha caratterizzato lo sviluppo dall'inizio di questo secolo La prima menzione del castello compare in un diploma dell’anno 753 col quale Astolfo, re dei Longobardi, dona la fortezza all’Abbazia di Nonantola. Le origini del castello sono però molto più antiche: si ritiene infatti che su questo sperone di roccia fosse presente una fortificazione fin dalla preistoria. Contesa durante il periodo medioevale tra Modena ghibellina e Bologna guelfa, Sestola nel Trecento entrò a far parte dei domini degli Estensi, che la eressero a capitale della Provincia del Frignano. All’interno delle mura si trovano il Palazzo del Governo, la Palazzina del Comandante del Forte, la Torre dell’Orologio e l’Oratorio di San Nicolò al cui interno sono stati di recente portati alla luce affreschi del tardo ‘400. Al piano superiore si trovano la sala del Consiglio ed altre stanze che ospitavano gli uffici governativi del Frignano. Il castello è sede del Museo della Civiltà Montanara e del Museo degli Strumenti Musicali Meccanici, nonchè di Rocca di Pace, laboratorio permanente di ricerca e formazione. \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc Le Cascate del Doccione -Fellicarolo È raggiungibile percorrendo il sentiero che inizia da Fellicarolo (Fanano) e porta alla località I taburri, da cui si può proseguire solo a piedi per Libro Aperto. Il Doccione è una cascata di origine tettonica a 1190 metri di altitudine, con un dislivello di 120 metri e pendenza media del 40%. L’acqua che scorre sulle placche tettoniche e crea uno spettacolo naturale molto affascinante. È bene non avvicinarsi troppo perché gli spruzzi dell’acqua rendono il fondo estremamente scivoloso. Lago Pratignano -1381mt- Situato tra due dorsali parallele, il Lago Pratignano è nato dal fenomeno di sdoppiamento delle creste ed è uno dei biotopi più delicati del parco, al quale occorre accostarsi con il massimo rispetto. E’ uno dei pochi laghi \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc naturali del nostro Appennino che non è di origine glaciale, posto su di un crinale che offre panorami mozzafiato, a metà strada tra il M. Cimone ed il M. Corno alle Scale. Prossimo alla trasformazione in torbiera, ospita una vegetazione palustre all’interno della quale si riconoscono grandi cespi di carici. Dove la massa torbosa si solleva in piccoli cuscini isolati compare la Droserarotundifolia, pianta carnivora relitto delle glaciazioni e rarissima nell'Appennino. Nelle sue acque vivono animali particolari come i tritoni, strani anfibi dalle forme simili a minuscoli dinosauri A lato del Lago si trova la Grotta delle Fate Libro Aperto -1932 mt- Il nome Libro Aperto deriva dalla sua forma, particolarmente evidente se vista dalla Val di Lima: le due cime che lo compongono sono infatti divise da un solco percorso da torrenti che ricorda molto la forma di un libro aperto. Gli itinerari che conducono alla cima offrono la possibilità di conoscere a fondo gli elementi essenziali della vegetazione di alta montagna attraversando boschi, praterie e incontrando piante che crescono al limite delle nevi perenni. Tra i motivi che suscitano negli escursionisti grande interesse per questa cima vi sono la ricchezza delle acque, che danno vita a suggestive cascate (come quella del Doccione e del Fosso di Serra), i paesaggi modellati dall’azione glaciale con conche e circhi molto evidenti, praterie abitate da colonie di marmotte, brughiere di mirtillo, boschi di faggi centenari. \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc Cima Tauffi -1798 mt- La Cima Tauffi è posta proprio sul crinale spartiacque tra la Toscana e l’Emilia. Il percorso di crinale è dominato da un’erba chiamata volgarmente Cervino una graminacea tipica degli alti pascoli appenninici fortemente degradati dall’eccessivo pascolamento. Dal punto di vista della fauna facciamo rilevare la presenza dell’aquila reale che a volte vola sul crinale fra il Lago Scaffaiolo e il Libro Aperto. Anche qui come su tutto il nostro Appennino possiamo facilmente scorgere daini, caprioli oltre una serie innumerevole di uccelli. Visualizza Video Il Corno alle Scale -1944 mt- Il Corno alle Scale è una montagna che si trova interamente in provincia di Bologna è formata da 2 cime, la Punta Sofia 1939 mt e la punta Giorgina 1945 mt: sulla Punta Sofia è posta una grande croce metallica, visibile anche da grandi distanze e che alcuni anni fa ha sostituito un’altra croce distrutta con la dinamite in un insensato atto vandalico. Da qui, come dal Monte Cimone, il panorama è vastissimo e spazia da tutte le cime dell’Appennino Tosco Emiliano fino alle vette delle Alpi. Numerose sono le specie vegetali protette come l’Astro Alpino e la Primula Orecchie d’Orso, fra la fauna presente in questa zona vanno annoverate le specie tipiche dei boschi come lo scoiattolo, il tasso, la faina, il capriolo ed anche la marmotta che però non è molto facile avvistare. \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc Lago Scaffaiolo -1817 mt- A quota 1.817 metri, il lago è il più alto dell’Appennino e occupa una piccola depressione, originata dal fenomeno dello sdoppiamento delle creste, a lato della cima arrotondata del Monte Capolino. Esposto a correnti meteorologiche che possono causare improvvisi rovesci, secondo una credenza popolare, narrata anche dal Bocaccio, è sufficiente gettare una pietra nel lago per scatenare un'immediata tempesta. Sembra che il nome Scaffaiolo derivi da “Caffa” termine con il quale i montanari indicavano un’avvallamento o una conca. La Doganaccia -1504 mt- La Doganaccia si trova in provincia di Pistoia. E collegata direttamente al Passo della Croce Arcana tramite una strada carrozzabile. In passato ha avuto successo per i suoi impianti sciistici che ormai sono in fase di declino, però la cosa interessante di questa località è che è un ottimo punto di partenza e arrivo di splendide camminate. \\192.168.0.1\documenti\DOCUMENTI VARI LBS\STAGIONE ESTIVA 2008\TAPPE CAMMINATE ESTIVE.doc