“Progetto Sunshine-adozioni a distanza”

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“Progetto Sunshine-adozioni a distanza”
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[ Sintesi tratta dal sito del Centro Yoga S.A.T. – http://www.yogasat.it ]
“Progetto Sunshine-adozioni a distanza”
Il progetto Sunshine si occupa da 6 anni
del sostegno a distanza di bambini che
sono a rischio di abbandono da parte delle
loro famiglie, troppo povere per poterli
mantenere .
Si tratta di aderire ad un progetto di
sostegno organizzato dalla Cochin Social
Service di Cochin (Kerala - Sud India) e da
Guru Gopal Kaur (Antonella Pizzati) del
Centro Yoga S.A.T. a favore delle famiglie
che si trovano in gravi difficoltà economiche.
Spesso i genitori di questi bambini sono così poveri che si trovano costretti ad abbandonarli negli
orfanotrofi pur di garantire loro un pasto giornaliero.
Noi possiamo aiutare uno di questi bambini... a crescere, a vivere a volte, possiamo farli andare
a scuola, possiamo contribuire alla loro educazione e soprattutto a farli rimanere all'interno del
loro nucleo familiare. Possiamo aiutarli a ritrovare la dignità di esseri umani,a volte è il pane
che manca ma non è solo quello, a volte basta un piccolo aiuto per non sentirsi soli, per sentire
di potercela fare.
Ad oggi i bambini sostenuti sono più di 310 e questo grazie alla solidarietà di tante persone
che hanno deciso di non rimanere indifferenti e al sostegno della ComUnità Yoga Dharma.
I soldi raccolti vengono depositati in un libretto bancario intestato al bimbo prescelto, il
sacerdote responsabile si occuperà di verificare le necessità della famiglia ed in base a queste
deciderà la destinazione del denaro. E' possibile mantenere i contatti con i bambini scrivendo
alla Cochin Social Service, che avrà cura di far pervenire le missive alle famiglie dei bambini. E'
anche possibile andare a trovarli di persona, peraltro il Kerala è un posto davvero speciale, è
possibile....... innamorarsi di questo progetto, come ho fatto io.
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Il progetto Sunshine si occupa anche della raccolta di fondi per l'acquisto di taniche per la
raccolta dell'acqua piovana (fondamentale in quanto le falde acquifere sono gravemente
inquinate).
Lo scorso anno le taniche acquistate sono state tre e sono andate a tre famiglie scelte dalla
Diocesi di Kochi. Questo anno abbiamo raccolto, in memoria del nostro Maestro Yogi Bhajan, i
fondi per l'acquisto di una grande tanica, capienza diecimila litri, che è stata posta nel villaggio
di Areeparambu vicino Chetala (Kerala).
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I nostri progetti più recenti sono stati il progetto Shakti 1 e il progetto Shakti 2 (acquisto di
telai per la lavorazione della fibra di cocco).
Progetto Shakti 1/2
120 posti di lavoro creati
per le donne grazie alla
generosità di Jasbir Kaur e
Jai Hari Singh.
Il progetto viene proposto
per
due
piccoli
villaggi
contigui
sulla
nome
Arraspuram
Thankey
costa,
(circa
di
e
15.000
abitanti). Poiché i villaggi
sono situati a metà strada
fra il mare e la laguna
costiera, gli abitanti sono
esclusi dall’accesso alle attività pescatorie tradizionali in entrambe le risorse naturali. Quindi
devono accontentarsi dello status di lavoratori aggiuntivi o mano d’opera saltuaria con stipendi
minimi e pochi giorni lavorativi.
A causa di questa situazione anche le donne devono guadagnarsi uno stipendio aggiuntivo
facendo lavori domiciliari. Sotto questo aspetto, la lavorazione delle fibre della noce di cocco
costituisce l’occupazione tradizionale della sfera femminile nel contesto culturale della zona. Le
prospettive finora limitate ma esistenti di un impiego nella risicoltura ora non esistono più
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poiché i proprietari mantengono le risaie in uno stato d’abbandono a causa delle frequenti
irruzioni d’acqua salata e i danni che ne risultano.
La situazione messa in evidenza sopra ci dimostra che, per migliorare la situazione, il villaggio
abbia un bisogno disperato di soluzioni sostenibili.
Il lavoro locale eseguito in casa deve essere liberato dallo sfruttamento da parte di terzi;
l’attrezzatura logora e primitiva per la filatura delle fibre del cocco deve essere sostituita da
sistemi tecnicamente funzionanti e nello stesso tempo, efficienti da un punto di vista
produttivo; la disponibilità di credito ”micro” deve essere garantita
Obiettivi: la ripresa della lavorazione rurale della fibra del cocco, tramite tecnologie innovative,
dinamiche organizzatorie, un aumento dell’integrazione economica e sociale, e tutto ciò senza
sfruttamenti di qualsiasi tipo, per migliorare la situazione delle donne (se miglioriamo il sistema
di produzione del filo della fibra di cocco come consigliato con la semiautomatizzazione, la
produzione pro capite e per ogni unità di consumo di materie prime sarà raddoppiato e così
anche i guadagni).
Le entrate massime di 50 rupie al giorno da un “ratt” manuale sarebbero facilmente aumentate
a 100 rupie con l’uso di “ratt” motorizzati, a parte l’agevolazione di un lavoro fisico arduo. In
secondo luogo, con 50 ratt, potrebbero lavorare il numero doppio di donne con le stesse
prospettive di guadagno. Con ogni probabilità, un altro membro della famiglia potrebbe anche
lavorare e guadagnare, in modo che il numero totale di coloro che ne trarrebbero profitto
potrebbe essere stimato a 100 persone.
In terzo luogo, il progetto avrebbe creato una piattaforma per la contrattazione organizzata dei
prodotti per quanto riguarda commercializzazione, l’economia e il credito, la pratica della
frugalità e la stabilità occupazionale e soprattutto per l’autostima e la sicurezza delle donne,
fattori che di per se portano al rafforzamento della loro posizione e alla loro piena integrazione
nella società.
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Questo è invece quello che abbiamo fatto per aiutare la popolazione del Kerala
colpita dallo tsunami:
Abbiamo comprato 5 barchette ai pescatori, riparato molte case ed acquistato altre 3 taniche di
cui una della capienza di 10.000 litri in memoria del Maestro Yogi Bhajan
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Questo è l'ultimo, per ora, dei progetti - sostenuti questa volta dall'associazione A.S.S.I., da
Surya Kaur e da molti altri amici
Grazie a tutti voi!!!