Scheda N° 8/2016 1° e 2° LIVELLO

Transcript

Scheda N° 8/2016 1° e 2° LIVELLO
CLUB
ALPINO
ITALIANO
SEZIONE DI VERONA
COMMISSIONE
ALPINISMO
GIOVANILE
Scheda N° 8/2016
1° e 2° LIVELLO
Fondata nel 1875
SABATO 2 - DOMENICA 3 LUGLIO
PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO
Responsabile :
Partenza : Sede CAI ore 6.30 - B.go Trento distrib. Total via Mameli ore 6.45 – Verona Nord ore 7.00
Ritorno : ore 20.00
Ricordatevi di notificare la vostra presenza alla gita link a mail: [email protected]
In quella suddivisione delle Alpi
che va dal Colle Moncenisio al
Col Ferret e prende il nome di
Alpi Graie, poche decine di chilometri a sud della linea che
unisce i due piu` elevati massicci delle Alpi - il Bianco e il
Rosa - affacciato sulla pianura
piemontese senza alcun rilievo
collinare o prealpino frammezzo, si eleva il massiccio del
Gran Paradiso, unico "4000"
tutto in territorio italiano. Geologicamente il Gran Paradiso è
costituito da un cupolone di
rocce metamorfiche pre-mesozoiche (gneiss), circondate da
più teneri e più recenti calcescisti, inframmezzati da masse
di resistenti "pietre verdi". L'erosione ha poi dato luogo a
profonde valli dai fianchi scoscesi, con numerose pareti
rocciose, cenge e ripiani, a
vette e creste aguzze e sottili,
molte delle quali sovrastanti a,
o addirittura incassate da,
ghiacciai (ne sono stati censiti
tra grandi e piccoli circa 60),
residui di un'imponente glaciazione di cui rimangono significative tracce (morene, massi
erratici, sassaie mobili, circhi).
Il parco affonda le sue origini
nelle "Regole Reali" emanate
in data 21 settembre 1828 dal
Regno del Piemonte e con le
quali si proibiva la caccia e la
commercializzazione
degli
stambecchi. In seguito, nel
1856, il re Vittorio Emanuele II
creava delle riserve di caccia
che con il servizio di sorveglianza effettuato dai guardiaparchi ebbero un ruolo determinante nella tutela degli
stambecchi. Nel 1921 Vittorio
Emanuele III cedeva alcune
sue proprieta` allo Stato italiano al fine di costituire un parco
nazionale.
Il Parco ha una superficie di
700 chilometri quadrati, un perimetro di 150 Km e il corpo di
sorveglianza è costituito da
una sessantina di uomini.
Oltre alla presenza di circa
3000 stambecchi (capra ibex),
notevole è quella dei camosci
(rupicapra rupicapra), delle
marmotte (marmota marmota),
delle lepri (lepus timidus); mentre sono difficili da incontrare
per le loro abitudini di predare
di notte, le volpi (vulpes vulpes), l'ermellino (mustela erminea). Si dovrebbero invece vedere aquile reali (aquila alpina)
e altri uccelli piu` piccoli.
Il clima, il terreno e l'altitudine
determinano la vegetazione del
Parco. I boschi (larici e abete
rosso)
raggiungono
i
2000-2400 metri. Al di sopra
troviamo solo arbusti (rododendri, ontani, ginepro) e più
sopra estesi pascoli sia da
sfalcio che rasati .
PROGRAMMA
SABATO : 1° e 2° LIVELLO
DA PONT VALSAVARENCHE AL RIFUGIO VITTORIO EMANUELE II
Con Bus via autostrade (tre)
giungeremo ad Aosta per seguire poi la S.S della Val Savarenche fino a Pont (m. 1960).
Dal posteggio si segue la strada forestale che attraversa il
ponte sul torrente Savare e si
inoltra nella valle. Poco oltre si
imbocca sulla sinistra il sentiero per il rifugio Vittorio Emanuele e si giunge ad un pianoro erboso. Dopo un ponticello
e delle baite, si sale a larghi
Dislivello
Il rifugio è meta, ogni estate, di
migliaia di aspiranti alla vetta
del Gran Paradiso, ed è
senz’altro uno dei più frequentati del Parco oltre ad essere
destinazione degli escursionisti
che qui godono di un panorama grandioso e della presenza
nei dintorni di un branco di
stambecchi che si lasciano avvicinare facilmente.
tornanti nel bosco, da cui si
esce intorno ai 2200 m di quota. Superata una breve fascia
di rocce, altre svolte che portano ai resti dell’ alpeggio di La
Chantè (m. 2325), da cui si
continua a salire lungo un terreno aspro e assolato, in vista
delle pareti ghiacciate del Carforon e della Becca di Monciair, fino a raggiungere il rifugio Vittorio Emanuele II (2732
m ).
: in salita m. 800
Percorso
Difficoltà
Cartografia : carta IGC N° 101 “Valsavarenche, ecc ” 1:25000
: escursionistico di alta quota
:
facile
3600
3400
3200
Rif. VITTORIO
EMANUELE II
m. 2732
3000
2600
PONT
VAL SAVARENCHE
m. 1960
2400
m.2300
2200
2000
1800
m.2500
2800
1600
-2
-1
0
1
2
ORE DI CAMMINO PROGRESSIVE
1° e 2° LIVELLO
3
4
5
SOLO 2° LIVELLO
DOMENICA
1°LIVELLO
RIFUGIO VITTORIO EMANUELE ii – RIFUGIO CHABOD – ALPE TERRE
Dal Rifugio lungo il sentiero
8b, per pietraie si raggiunge e
si aggira il contrafforte che
scende dalla Testa di Montcorvè (m. 2864). Si prosegue
e si passa una zona morenica
fino alla valletta dove scorre il
torrente Savolere. Si attraversa un ponte e si piega a destra in direzione Est.
Si sale in diagonale lungo il
sentiero 5; superate le asperità del terreno si prosegue fino
al piano su cui sorge il Rif.
Chabod (m. 2750) sovrastato
dalla punta Herbetet. Si ripercorre in discesa il percorso di
pressi di Eou Rousse (m.
1834) dove il pullman ci riporterà a casa.
andata fino al ponte, però
senza attraversarlo.
Si prosegue lungo il sentiero 5
che scende a tornanti in un
paesaggio piuttosto brullo cosparso di rododendri. Si giunge al casotto del Parco, la cosiddetta Montagna Lavassey
(m.2194). Si scende ancora
incontrando prima pascoli con
alcune malghe e poi un bosco
di conifere; con numerosi tornanti si perde quota fino quasi
al fondovalle dove si attraversa un ponte sul torrente Savara (Savarenche) giungendo
alla località Alpe Terre nei
Dislivello
: in salita m. 400
Percorso : escursionistico di alta quota
Dislivello
: in discesa m. 950
Difficoltà :
facile
Cartografia : carta IGC N° 101 “Valsavaranche, ecc ” 1:25000
3400
3200
Rif. CHABOD
m. 2750
Rif. VITTORIO
EMANUELE II
m. 2732
3000
2800
2000
m.
2425
2200
m.
2425
m.
2575
2400
m.
2450
m. 2540
2600
ALPE TERRE
m. 1834
1800
1600
1400
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
ORE DI CAMMINO PROGRESSIVE
NB
Per sabato mezzogiorno , domenica mezzogiorno ognuno procurerà di avere la colazione al
sacco .
DOMENICA
2° LIVELLO
GHIACCIAIO DEL GRAN PARADISO
Si parte molto presto al mattino, ancora buio, e si seguono
le tracce di un sentiero che
parte dietro il Rifugio e che sale in direzione Nord-Est. Il percorso si snoda tra grandi massi
che si superano seguendo gli
ometti di pietre.Più in alto un
canale che raccoglie l'acqua
del ghiacciaio permette di raggiungere la base dello stesso.
Calzati i ramponi e costituiti i
gruppi, Il primo ripido pendio
permette di accedere alla parte
alta della salita, caratterizzata
da ampi dossi nevosi più o
meno impegnativi a seconda
della quantità di neve presente.
Normalmente il percorso è ben
tracciato e non pone grosse
difficoltà fino a quando si devia
a sinistra (Nord-Est), per superare la "schiena d'asino", la
dorsale crepacciata che separa
il ghiacciaio del Gran Paradiso
da quello di Laveciau. Si tratta
di uno dei punti più impegnativi
della salita, soprattutto quando
è poco innevato e si procede
su ghiaccio vivo. Si percorre
poi un ampio semicerchio verso sinistra, puntando inizialmente verso Est, in direzione
della Becca di Moncorvè, per
traversare a lungo verso sinistra (Nord) nella parte alta del
circo glaciale. La cima è ormai
in vista, ma per raggiungerla
dalla ventosa forcella di cresta
occorre salire la breve cresta
rocciosa terminale. Questa è
piuttosto stretta e nei giorni più
affollati non è facile l'incrocio
tra le cordate che salgono e
scendono contemporaneamente lungo il passaggio. Infine si
Dislivello
: in salita m. 1300
Percorso
Dislivello
: in discesa m. 2100
Difficoltà
Cartografia : carta IGC N° 101 “Valsavaranche, ecc ” 1:25000
giunge in vetta al Gran Paradiso (m. 4061) ove sorge una
statua della Madonna. Il panorama e` indescrivibile.
Si ripercorre la via dell'andata
toccando il Rifugio Vittorio Emanuele e poi scendere in
fondo valle dove il pullman ci
porterà all’Alpe Terre a ricongiungersi con il resto della comitiva.
: alpinistico e su ghiacciaio
:
poco facile
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
Rif. Vittorio
Emanuele II
7
8
PONT
VAL
SAVARENCHE
m. 1960
m. 2732
m. 3000
m. 3600
m. 3000
m. 3600
Rif. VITTORIO
EMANUELE II
m. 2732
m. 3900
GRAN PARADISO
m. 4 061
4400
4200
4000
3800
3600
3400
3200
3000
2800
2600
2400
2200
2000
1800
1600
9
10
11
12
13
ORE DI CAMMINO PROGRESSIVE
Per sabato mezzogiorno , domenica mezzogiorno ognuno procurerà di avere la colazione al
sacco .