Maschio di 43 anni All`eta` di 28 anni incidente All
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Maschio di 43 anni All`eta` di 28 anni incidente All
Maschio di 43 anni Maschio di 43 anni All’eta’ All eta di 28 anni incidente di 28 anni incidente stradale stradale Lesione midollare C5‐C6 TRASPOSIZIONE TENDINEA ALLE MANI MANI ((KEY GRIP ATTIVA) CON PRESA A PINZA TRA ) POLPASTRELLO DEL POLLICE E LA FACCIA LATERALE DELLA SECONDA E TERZA FALANGE LATERALE DELLA SECONDA E TERZA FALANGE DELL’INDICE ANESTESIA AL TRONCO ANESTESIA AL TRONCO SUDORAZIONE ALL’EMISOMA SINISTRO AUTOCATETERISMO INTERMITTENTE AUTOCATETERISMO INTERMITTENTE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE SVUOTAMENTO INTESTINALE COPROSTASI TERAPIA IN ATTO TERAPIA IN ATTO • LIORESAL 25 MG X 1 EFFETTO ANTISPASTICO EFFETTO ANTISPASTICO • DITROPAN 5 MG X 5 EFFETTO ANTICOLINERGICO L EPISODIO L’EPISODIO ALLA INTRODUZIONE DEL CATETERE VESCICALE O O C SC C COMPARSA DI SUDORAZIONE FREDDA CEFALEA PULSANTE ALLA PRESENZA DEL MEDICO NUOVO TENTATIVO DI CATETERIZZAZIONE CON CATETERIZZAZIONE CON RICOMPARSA DI CEFALEA PULSANTE SUDORAZIONE FREDDA SUDORAZIONE FREDDA BRADICARDIA (46 BPM) IPERTENSIONE (240/120) CHE FARE ? CHE FARE ? • NIFEDIPINA SUBLINGUALE ???? + DIAZEPAM NIFEDIPINA SUBLINGUALE ???? + DIAZEPAM • CATETERE A PERMANENZA CATETERE A PERMANENZA ACCERTAMENTI AMBULATORIALI ACCERTAMENTI AMBULATORIALI ESAME URINE URINOCOLTURA (COLI) ESAME URINE URINOCOLTURA (COLI) ECO ADDOME NELLA NORMA CATECOLAMINE URINARIE E VMA NELLA NORMA MAP CON ALTERATO RITMO CIRCADIANO DELLA PA Le lesioni midollari, per lo più di origine traumatica Le lesioni midollari per lo più di origine traumatica (incidenti stradali, cadute, attività sportive), causano paralisi agli arti inferiori (paraplegia) che causano paralisi agli arti inferiori (paraplegia) che possono interessare anche i superiori (tetraplegia) in funzione del livello della lesione vertebrale (lombare, dorsale, cervicale) e del midollo spinale in essa contenuto. Le conseguenze più comuni, oltre alla paralisi più o meno estesa, sono difficoltà urinarie (vescica neurologica), difficoltà intestinali e d ll d f della defecazione, possibili lesioni cutanee (piaghe i ibili l i i t ( i h da decubito), problemi pressori da alterato funzionamento del sistema nervoso vegetativo funzionamento del sistema nervoso vegetativo (disreflessia autonoma), problemi respiratori (nelle lesioni del midollo cervicale) lesioni del midollo cervicale). NEL NOSTRO CASO NEL NOSTRO CASO LE CRISI IPERTENSIVE ERANO SCATENATE DALLA INTRODUZIONE SCATENATE DALLA INTRODUZIONE DEL CATETERE IN CORSO DI IVU RECIDIVANTI CONDIZIONANTI RECIDIVANTI CONDIZIONANTI UNA IPERREFLESSIA AUTONOMA NON UNA IPERREFLESSIA AUTONOMA NON CONTROLLATA DALLE VIE NERVOSE SUPERIORI LA RIVALUTAZIONE SPECIALISTICA LA RIVALUTAZIONE SPECIALISTICA • TERAPIA TERAPIA DELLA IVU DELLA IVU • PREVENZIONE DELLA COPROSTASI TRAMITE DISPOSITIVO PERISTEEN • TERAPIA DI BASE CON ALFA‐LITICO 2 MG TERAPIA DI BASE CON ALFA LITICO 2 MG La disreflessia autonoma La disreflessia autonoma consiste in una risposta esagerata del sistema nervoso ad un p g fattore scatenante specifico (normalmente un impulso localizzato) come ad esempio una impulso localizzato) come ad esempio una vescica troppo piena. Essa si presenta poiché il d danno al midollo spinale impedisce al cervello l id ll i l i di l ll di controllare la risposta a questo impulso. E’ più comune nelle persone con lesioni spinale gg p Q maggiori sopra T4 e T6. Questa seria complicazione può essere pericolosa per la vita dell'individuo vita dell individuo se non viene trattata se non viene trattata adeguatamente. Cause della disreflessia autonoma Cause della disreflessia autonoma IlIl fattore scatenante più frequente della fattore scatenante più frequente della disreflessia autonoma è una vescica troppo piena però un’infezione piena, però un infezione urinaria, la stipsi, la urinaria la stipsi la stimolazione rettale, calcoli renali e vescicali, possono agire come fattori scatenanti. f