andi_documentocongressualevenezia_2016
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ACCORCIAMO LE DISTANZE Per la Professione futura Per il nostro lavoro Premessa Mentre la professione deve porre al centro dell’attenzione e degli obiettivi la soddisfazione e cura del paziente, il Socio è l'elemento essenziale e portante dell’azione di ANDI, Associazione che costituisce l’entità ormai preponderante di rappresentanza a tutti i tavoli dove si dibattono e governano i temi della professione (solo alcuni esempi: il Tavolo Ministeriale per l’Odontoiatria, gli Stati Generali dell’Odontoiatria, ENPAM, Confprofessioni con il CCNL per la prima volta negoziato da ANDI). In questo contesto è necessario che ANDI, nel suo ruolo di rappresentanza, si faccia promotrice di proposte e modifiche, di argomenti per noi fondamentali, cercando di indirizzare e non di subire altrui decisioni. In tal senso verrà considerata la possibilità di intraprendere la raccolta di firme volta alla presentazione di una Legge di iniziativa popolare per l’abrogazione di quegli articoli della Legge Bersani che hanno liberalizzato le norme sulla pubblicità ed eliminato il tariffario di riferimento. Tenuto conto del mutato quadro socio-economico, demografico ed epidemiologico che nell’ultimo decennio ha profondamente coinvolto società e professione (incremento delle aspettative di vita, denatalità, longevità professionale, diminuzione capacità di spesa del paziente, mutati stili di vita e costumi, incremento costi e burocrazia dello studio), ANDI deve pensare agli scenari futuri dello sviluppo professionale, identificando il modello che consenta ai Soci, sia liberi professionisti - maturi e giovani neolaureati - sia collaboratori o dipendenti, di trovare le soddisfazioni economiche ed occupazionali nell’ambito di regole che tutelino gli aspetti etici dell’attività, l’alleanza terapeutica col paziente e l’incremento dell’attività professionale, anche attraverso la sanità intermediata. Si ribadisce inoltre la centralità dell’Odontoiatra senza la possibilità di concedere o delegare spazi di nostra competenza sia alle professioni esistenti che a nuove figure o profili. GLI IMPEGNI NEI VARI SETTORI E LE PROPOSTE DA REALIZZARE Patto Generazionale, giovani e collaboratori Il patto generazionale è di grande attualità in quanto la situazione anagrafica dei Soci iscritti al 31/12/2015 descrive come, a fronte di circa 9.600 Soci oltre i 55 anni, vi siano circa 4.800 Soci con meno di 36 anni, ed anche perché dal prossimo anno accademico si laureeranno poco meno di 1.000 nuovi Colleghi in Italia e quasi altrettanti proverranno da università estere. Un investimento sui giovani rappresenta un’iniziativa a lunga scadenza ma l’obiettivo ultimo e fondamentale è la difesa del nostro modello di assistenza odontoiatrica, che è anche la difesa del futuro di tutta la nostra categoria. 1 Ma questo argomento va valutato con gli obiettivi che seguono: in tema di formazione clinica, la parte svolta in Università non deve essere concorrenziale con la libera professione, definendo chiaramente i limiti quantitativi delle prestazioni per singolo studente. ANDI è disponibile ad agevolare la formazione clinica ponendosi in partnership con l'Università, utilizzando lo strumento del tutoraggio e proponendo gli studi professionali dei Soci come sede per lo svolgimento dell’attività clinica dell’ultimo anno. Collaborare con le strutture universitarie ai fini di supportare la formazione relativa allo studio di materie extra cliniche quali l’organizzazione e la gestione dello studio, l’odontologia forense e la prevenzione del contenzioso, la deontologia e l’etica professionale, la psicologia e la gestione del paziente. Sempre in accordo con le Università si deve aumentare la partecipazione al progetto FIXO che riconosce un aiuto economico allo studio che assume un giovane collega. L'iter di formazione validato nell'UE evidentemente non basta a definire l'Odontoiatria, seppur branca chirurgica della medicina, una branca medica e la possibilità di accedere ad una scuola di specializzazione continua a rappresentare un privilegio condizionato dalle risorse economiche delle famiglie dei laureati e non un diritto garantito a tutti. Si dovrà pertanto agire per: • ottenere la riorganizzazione del regolamento per l'accesso alle scuole di Specializzazione in Odontoiatria, così come avvenuto per le specializzazioni in Medicina. • Esigere risposte concrete e chiare in merito alla riapertura dei bandi di concorso, modificando lo status di specializzazione "non medica". Elaborazione di contratti di collaborazione e dipendenza, secondo le modalità consentite dalle norme fiscali, dove sono individuati parametri di riferimento per addivenire ad un equo ed appropriato compenso per queste figure. Creare la "carta dei diritti/doveri" del collaboratore, in particolar modo mirata alla regolamentazione dei rapporti con strutture societarie, nel quale, tra l'altro, sia ribadita la piena autonomia nelle scelte terapeutiche del professionista, e che sia compatibile con le legislazioni fiscali e le norme autorizzative regionali vigenti. Stabilire le regole per definire le caratteristiche di un equo compenso, sia per il lavoro in forma di collaboratore/consulente, ma anche per il singolo professionista titolare di studio. Supporto economico per l'avvio dell'attività: ricorso ai Confidi ed eventuale linea di credito di ENPAM. Sostenere il ricambio generazionale, con specifici progetti riguardanti modalità e risorse, per essere in grado di consentire al giovane collega di frequentare, affiancarsi ed infine associarsi o subentrare negli studi di altri dentisti, ai quali potrà essere indirizzato un riconoscimento anche di natura economica. A tal fine l’Associazione si impegna a studiare un disciplinare tecnico che individui modalità, percorsi e strumenti per favorire il subentro. Ci adopereremo affinché il trasferimento della titolarità dello studio professionale non comporti la richiesta di nuovo titolo autorizzativo all’esercizio professionale. 2 L ’Associazione deve confermare l’impegno per l’implementazione delle conoscenze mediche generali di base, al fine di permettere agli odontoiatri di riappropriarsi a pieno del proprio ruolo di sanitario che cura il mantenimento della salute della bocca, e non solo, in quanto quest’ultima legata indissolubilmente alla salute globale dell’individuo. Con lo scopo di raggiungere tali obiettivi verrà ulteriormente potenziata l’attività ANDI Young. Struttura associativa e Soci Si conferma la struttura unitaria di ANDI. Dovranno comunque essere definite nuove regole sia per quanto riguarda la distribuzione delle risorse sia per quanto riguarda la qualifica dei Soci, prendendo atto che ANDI rappresenta la libera professione in qualsiasi modo viene esercitata e quindi non solo il Socio titolare di studio ma anche i Soci collaboratori, consulenti e dipendenti con eventuali specifiche caratteristiche per ogni tipologia di Socio. In tal senso si ritiene necessario istituire la commissione di studio per la modifica dello statuto e del regolamento associativo. Attività politica-istituzionale La centralità dell’Associazione nei rapporti politici e l’attenzione raggiunta attraverso la comunicazione ed i mezzi di informazione è stata testimoniata dalla recente battaglia parlamentare per la difesa e lo sviluppo del modello professionale, che ha dimostrato il livello di considerazione che le richieste di ANDI, attraverso i contatti lobbistici costanti e quando basate su dati concreti, possono trovare il sostegno delle forze politiche di ogni colore e appartenenza. L’impegno associativo dovrà concentrarsi sul monitoraggio e l’inserimento delle nostre richieste nelle future leggi, sulle quali le nostre aspettative dovranno avere risposte, incrementando le attività in essere e strutturando un vero e proprio Ufficio Politico e legislativo. Tra gli obiettivi: riaffermare gli ambiti di intervento dell'Odontoiatra stabiliti dalla legge istitutiva 409/1985, pretendere norme autorizzative adeguate alla realtà della nostra professione; rifiutare qualsiasi condizione normativa che da un lato limiti la propria ed autonoma organizzazione del singolo studio professionale ed imponga soluzioni tecniche, organizzative e strutturali inattuabili, e dall'altro non salvaguardi le condizioni preesistenti al fine di evitare la chiusura di molti studi monoprofessionali; non accettare alcuna modifica dei requisiti minimi autorizzativi verso percorsi qualità, irrealizzabili per la gran parte degli studi odontoiatrici; battersi per facilitare l'associazionismo fra professionisti; richiedere regole e condizioni autorizzative specifiche e stringenti per le strutture facenti riferimento ai providers commerciali di servizi odontoiatrici; richiedere l'innalzamento della percentuale di detraibilità per le spese sanitarie odontoiatriche. 3 Sviluppare progetti nazionali, da declinare poi nelle singole realtà territoriali, per la proposizione e la partecipazione ai bandi regionali finanziabili tramite i Fondi Europei FESR o FSE. Si deve investire l'Autorità garante della concorrenza e del mercato relativamente alla responsabilità e alle conseguenze che un messaggio pubblicitario distorto può determinare in sanità, richiedendo l'emanazione di un codice di comportamento specifico in tale materia. Bilateralità e welfare E’ fondamentale implementare la politica legata alla bilateralità con sostegno del welfare per le ricadute costanti in termini di utilità per i Soci e l’accesso dei pazienti ai nostri studi (es. CCNL, progetto Cadiprof “Dentista per la Famiglia”, rimborso dei corsi sulla sicurezza). Attivare nuove iniziative di welfare per gli odontoiatri con particolare attenzione alle esigenze di genere. Previdenza E' concreto l'impegno di ANDI in ENPAM dove la nostra diretta presenza ci tutela dalla preoccupazione per gli equilibri futuri del nostro Ente previdenziale, poiché nei prossimi anni, inevitabilmente, all’Ente perverranno minori versamenti, sia per la prevista “gobba previdenziale”, sia per il perdurare del difficile momento economico, che per il progressivo aumento di quelle nuove forme di esercizio della professione (srl, stp) dei cui ricavi solo una parte finisce agli operatori odontoiatrici che vi lavorano, in massima parte giovani. A tal proposito dovrà essere richiesta che venga garantita la contribuzione ad ENPAM da qualsiasi realtà che emetta parcelle sanitarie. Si auspica che l’ENPAM si attivi anche per l’aiuto economico di avvio e subentro di nuove attività odontoiatriche. Ad ENPAM si chiederà di fare mutui agevolati non solo per l'acquisto di abitazione privata, ma anche per l'acquisto degli studi o delle attrezzature. In una visione lungimirante potrebbe non essere svantaggioso se l’ENPAM devolvesse, anche a fondo perduto, delle somme per incentivare sia i giovani che gli anziani ad avvicendarsi negli studi. Attività internazionale Oltre agli obiettivi da sempre ricercati dall’attività della Commissione Esteri si ritiene necessario investire tutti gli organismi internazionali più rappresentativi ed ai quali partecipa ANDI, affinché si raggiunga l’obiettivo del numero programmato europeo per gli accessi ai Corsi di laurea in Odontoiatria. 4 Comunicazione Associativa Riteniamo utile destinare risorse per le azioni di comunicazione verso la popolazione, media e Istituzioni, elaborate da esperti consulenti, che operino a supporto non solo delle iniziative nazionali ma anche per le strutture periferiche, che valorizzino l’appartenenza ed i contenuti del brand ANDI. Per la comunicazione verso gli iscritti, oltre alle forme già utilizzate che rimangono tuttora valide perché sufficientemente esplicative, occorre tenere sempre presente quanto la tecnologia ci offre al fine di renderla più efficace, con la possibilità di raggiungere anche i quadri intermedi dell’associazione. L’impegno in campo culturale La nostra valutazione politica dei risultati finora ottenuti dalla norma ECM non è certo soddisfacente: la sua obbligatorietà contrasta con il permanere della ridotta defiscalizzazione per la libera professione degli oneri di aggiornamento professionale, essendo ancora in attesa di una diversa decisione legislativa, presentata in Parlamento ma non ancora approvata, e con la mancanza di qualsiasi elemento che consenta di migliorare la metodologia della formazione continua, data l’assenza di un criterio oggettivo di misurazione della qualità di cure prestate al paziente, che è il riferimento naturale di ogni politica di aggiornamento continuo. Al di là delle iniziative per una ridiscussione sulla norma ECM, ANDI manterrà nel tempo il proprio impegno nel produrre corsi di aggiornamento professionale ad adeguato contenuto didattico e scientifico, diretti a tutti gli associati ma con particolare attenzione per le esigenze di formazione continua dei colleghi più giovani. Proposte per intervenire nella intermediazione delle cure odontoiatriche Fondazione ANDI Salute – Fondo Sanitario Integrativo Il modello di assistenza odontoiatrica fondato sullo Studio libero professionale e sul rapporto diretto col paziente sta cambiando: società di capitali, catene in franchising o di proprietà, cooperative variamente costituite, stanno occupando sempre più spazio del mercato odontoiatrico. Queste realtà hanno dinamiche diverse da quelle degli Studi libero professionali, attuano politiche di marketing aggressive. La realtà dei Terzi Paganti è in pieno sviluppo anche sulla base della contrattazione collettiva di primo e secondo livello con il coinvolgimento non più solo dei lavoratori ma anche dei familiari. L’obiettivo di ANDI è quello di operare nei confronti dell’intera popolazione attraverso lo sviluppo di piani di assistenza odontoiatrica da proporre sia ai singoli individui che alle comunità diversamente organizzate. Ai fini del miglior risultato il FSI (Fondo Sanitario Integrativo ANDI) deve essere DOC ai sensi dell’art. 9 della 229/99, per poter utilizzare in pieno la leva fiscale, come da art. 10 del TUIR. I Piani di assistenza odontoiatrica del nostro Fondo Integrativo devono indirizzarsi verso il concetto clinicamente più valido della vera e propria “presa in carico del paziente”, dove 5 vengono considerati tutti i fattori che concorrono ad ottenere il miglior risultato per quel paziente. Il superamento del prezzo della prestazione come unico indice discriminante permette anche il recupero e la valorizzazione della “relazione professionale”, altrimenti destinata alla progressiva scomparsa. Riguardo ai rapporti economici e con riferimento alle eventuali proposte che dovessero investire l’intero corpo associativo, la Fondazione ANDI Salute privilegerà la forma indiretta e quella compartecipata, prevedendo la libertà di scelta del medico curante da parte del paziente e di scelta terapeutica e degli onorari da parte dell’odontoiatra. Per le proposte con carattere territoriale od aziendale la Fondazione ANDI Salute dovrà confrontarsi con gli organismi di ANDI competenti per territorio e procedere d’intesa con essi. L’adesione alla RETE degli Studi dei soci ANDI sarà possibile su base volontaria e nel rispetto delle norme esistenti ed una eventuale qualificazione che si rendesse necessaria dovrà essere realizzata in modo da permetterne l’accesso a tutti i soci che volessero farlo. Dopo il parere degli Organi Associativi la RETE potrà operare anche per soggetti diversi dalla Fondazione ANDI Salute. La relazione professionale e il Network Confermando l’insostituibile valenza dello studio libero professionale è auspicabile che lo stesso venga inserito, in termini di volontarietà, in una rete sviluppata in ambito associativo che valorizzi aspetti di comunicazione, immagine e gestione. Il network individua e definisce percorsi comuni, ai quali ciascun Socio potrà partecipare a seconda delle esigenze e delle modalità con le quali intende continuare ad esercitare la Professione. Le caratteristiche del network ANDI costituiranno oggetto di valorizzazione esterna del brand associativo. Dove da soli non potremmo arrivare, insieme costruiremo il futuro! 6