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PRINCIPI
CONOSCERE “ L’OSTEOPATIA”
L’Osteopatia è un metodo di cura che si interessa della totalità del corpo inteso come
unità biologica nel quale le varie parti (ossa, muscoli, visceri, psiche…) sono collegati e
interagiscono. Essa si basa sulla ricerca degli squilibri e delle riduzioni di mobilità nelle
diverse parti del corpo umano e sulla loro normalizzazione con tecniche manuali
specifiche.
Riveste particolare importanza un approccio attento al paziente e alle sue esigenze
specifiche, utilizzando i mezzi diagnostici ( TAC, Rx, RMN, Ecografia,…) della
medicina tradizionale di cui conserva il carattere prettamente scientifico.
Le tecniche osteopatiche sono sostanzialmente di tre tipi:
- Tecniche strutturali osteoarticolari
- Tecniche fasciali e viscerali
- Tecniche cranio-sacrali.
L’Osteopatia si basa sul presupposto che il corpo è capace di fabbricare dei rimedi propri
contro le malattie, quando le sue relazioni strutturali sono normali, la sua nutrizione è
buona ed è inserito in un buon ambiente.
Nascono da qui i tre grandi principi dell’Osteopatia:
- L’unità del corpo
- La struttura governa la funzione
- Il ruolo dell’arteria è supremo
E’ indispensabile quindi che attraverso una perfetta mobilità del corpo, i liquidi circolino
liberamente per trasportare ovunque nutrimento ed eliminare i rifiuti. Quando questo non
avviene più, può instaurarsi la patologia.
L’Osteopatia si propone dunque di dare la massima mobilità fisiologica consentita a tutte
le strutture ed il massimo equilibrio, per garantire la libera circolazione dei liquidi
(sangue, linfa).
PRINCIPALI INDICAZIONI
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STORIA
Nata negli Stati Uniti alla fine del 1800, grazie al Dr. A. T. Still che è stato il primo a
stabilire l’interrelazione tra le nozioni di salute e l’equilibrio anatomico delle strutture del
corpo umano, giunge in Inghilterra nel 1917 grazie al Dr. Littlejohn, ma è a partire dal
1975 che se ne osserva uno sviluppo senza precedenti.
Attualmente l’Osteopatia è ufficialmente riconosciuta negli Stati Uniti, in Canada,
Australia, Nuova Zelanda, Israele, Gran Bretagna, Francia, Belgio.
In Italia è in via di regolamentazione.
Oggi i veri osteopati che possono fregiarsi di questo titolo escono da scuole controllate
dal R.O.I. (Registro degli Osteopati d’Italia sito: WWW.ROI.it)
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I disturbi meccanici sono i più conosciuti e rappresentano la grande
maggioranza delle consultazioni osteopatiche: dolori osteoarticolari del rachide
e degli arti, conseguenze meccaniche di traumatismi, patologie muscolari,
articolari, legamentose, discali, degenerative.
Un po’ meno conosciuti sono i disturbi viscerali, che possono avvalersi di un
trattamento osteopatico: coliche epatiche, cattiva funzionalità della colecisti,
colite, gastrite, stipsi, ecc. I visceri come tutti gli organi del nostro corpo si
muovono per funzionare bene. Talvolta questa loro capacità si può ridurre anche
a causa delle strutture muscolo-scheletriche o nervose ad essi collegate.
Ripristinare la corretta mobilità di queste strutture, può voler dire talvolta, ridare
all’organo la corretta funzionalità.
Disturbi craniali: Si possono curare dolori e disfunzioni come: emicranie,
alcuni tipi di cefalee, certe affezioni di tipo ortodontico e della mascella,
nevralgie facciali, sinusiti, malformazioni craniche dei neonati legate al parto.
CONTROINDICAZIONI
Il campo d’azione dell’Osteopatia è quello della medicina funzionale. Esclude perciò
le lesioni anatomiche gravi, le urgenze mediche, le patologie tumorali.
In tutti questi casi non si tratta più di cercare il “punto debole” che ha permesso
l’instaurarsi della malattia, ma di agire con urgenza perché la patologia in atto deve
essere combattuta con strumenti esterni e non con le sole difese dell’organismo.
Diversamente l’Osteopatia ci permette di ritrovare lo stato di salute, senza timori di
provocare effetti secondari indesiderati.