Maxi parcheggio ad Orio al Serio
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Maxi parcheggio ad Orio al Serio
L’ECO DI BERGAMO 24 GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO 2015 Città In Consiglio una mozione dei Cinque Stelle sui lavori I Cinque Stelle hanno presentato una mozione in Consiglio perché si disponga una verifica tecnica per accertare la conformità dei materiali inerti ad oggi usati durante i lavori per il nuovo parking. [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ Maxiparking a Orio Via alle trattative per cancellare duemila posti auto Fly park: i numeri 5000 Con i nuovi 3.000 posti auto posti auto 1.500 1.500 già pronti inaugurati a Pasqua 2.000 ora in discussione salgono a 6.200 i parcheggi dell'aeroporto Palazzo Frizzoni e Sacbo studiano la revisione del secondo lotto del Fly park, 5.000 stalli in tutto In cambio si coprirebbe la nuova area di sosta VANESSA SANTINELLI Se i lavori per i nuovi 1.500 posti auto tra l’autostrada e la strada che conduce all’aeroporto di Orio vanno avanti spediti, sul tavolo di Palafrizzoni c’è il secondo lotto del piano Fly park, ovvero i duemila stalli restanti del maxiparking che si sta realizzando nei pressi dello scalo. La questione è delicata e il confronto con la Sacbo, la società che gestisce Orio, sta entrando nel vivo. La trattativa pare ben incanalata e potrebbe portare alla «revisione» del secondo lotto. L’ipotesi su cui le parti (Comune e Sacbo) stanno ragionando è quella di diminuire, se non azzerare, i duemila parcheggi mancanti sui cinquemila previsti dal piano. Un passo indietro L’estate scorsa, dopo un iter travagliatissimo, ha aperto il cantiere del primo lotto del parcheggio. A dicembre sono stati inaugurati i primi 1.500 posti auto a raso (con le opere viarie di collegamento), per Pasqua dovrebbe essere pronta la seconda tranche da 1.500. L’accordo di programma – tra Comune, Provincia, Sacbo e l’Aviostil del Gruppo Percassi che aveva venduto poi l’area per 25,5 milioni alla società che gestisce Orio – ne prevede cinquemila in tutto. La Giunta di centrosinistra non ha mai nascosto di voler chie- Lavori al maxiparcheggio dere a Sacbo qualche correttivo sul secondo lotto. Già, lo scorso autunno, quando la variante urbanistica al piano Fly park – che ridimensionava i diritti edificatori, cancellando 237 mila metri cubi – era arrivata in Consiglio comunale, l’assessore alla Pianificazione territoriale Stefano Zenoni aveva detto di voler aprire il confronto con la società aeroportuale «per capire, soprattutto sul secondo lotto, se è possibile applicare misure maggiori di mitigazione ambientale o misure progettuali diverse». Parking coperto? L’assessore: «Già in Consiglio si era detto che avremmo trovato forme di mitigazione» La proposta sul tavolo è quella di diminuire o azzerare gli ultimi parcheggi Sulla seconda ipotesi, «misure progettuali diverse», si sta ragionando. In Comune le bocche sono cucite, l’assessore Zenoni conferma però «che è aperta la discussione sul secondo lotto e già in Consiglio comunale avevamo detto che avremmo provato a trovare forme di mitigazione». La proposta avanzata punterebbe sulla diminuzione o l’azzeramento dei duemila stalli. In cambio di che cosa? Di migliorie al nuovo parcheggio a raso. L’accordo di programma non prevede volumetrie aggiuntive, non è quindi prevista la possibilità di realizzare una struttura rialzata, raddoppiando i posti auto. Le migliorie potrebbero riguardare la copertura degli stalli, ora scoperti. 10 mila mq di slp (superficie lorda complessiva) Il «Parking P3» è funzionale, offre tariffe low cost, navette di collegamento con l’aeroporto, ma con l’eccezione di 200 posti è tutto scoperto. La copertura potrebbe indubbiamente offrire un valore aggiunto e farlo preferire dai passeggeri che arrivano a Orio rispetto ad altre soluzioni. E dal punto di vista economicogarantirebbemaggiori introiti a Sacbo perchè una strut- tura coperta viene venduta ovviamente a un prezzo maggiore. Chiaramente – e questo in Comunelosannobene–questa«contropartita» dovrà essere accompagnata da tutta una serie di valutazioni, soprattutto dal punto di vista dell’impatto ambientale. Anche per evitare nuove polemiche che attorno al piano Fly park non sono mai mancate. Con i 1.500 po- Imposta sui terreni, scontro legale tra Comune e Percassi Oggetto del contendere è l’Ici pagata dal 2008 al 2011 sui terreni dove si sta realizzando il maxiparking a servizio dell’aeroporto di Orio. Da una parte c’è il Comune, dall’altra Aviostil, la società del gruppo Percassi proprietaria dell’area interessata dal piano Flypark, poi venduta nel 2013 a Sacbo al prezzo di 25,5 milioni. Il braccio di ferro legale riguarda la quantificazione dell’imposta da versare. I terreni sono stati acquistati da Aviostil nel 2002 al prezzo di 13 milioni e su questa cifra la società di Antonio Percassi ha corrisposto l’Ici al Comune per tutti gli anni successivi e fino a maggio 2013. Ma gli uffici comunali ritengono che i calcoli dell’imposta andassero fatti tenendo in considerazione il valore della vendita, quindi 25,5 milioni. Il «conto» Ici complessivo per il Comune era quindi di 725.740 comprensivo di interessi e sanzioni: 350.000 euro a titolo di differenza di imposta, 25.740 a titolo di interessi e 350.000 per sanzioni applicate. Quattro gli avvisi di accertamento, impugnati da Aviostil che ha deciso di ricorrere alla commissione tributaria provinciale. A giugno 2014 i difensori della socie- tà hanno però protocollato una proposta di conciliazione che anziché considerare come base imponibile i 25,5 milioni, prevedeva l’utilizzo quale base di calcolo per l’Ici i seguenti valori: 15,5 milioni per gli anni 2008-2009, 22 milioni per il 2010 e 24,1 milioni per il 2011. L’importo proposto a Palafrizzoni è stato quindi di 293.996 mila euro, poi ritoccato a 320 mila euro in seguito a una nuova valutazione tecnica da parte dell’Ufficio Tributi. Ma anche questa nuova proposta non è stata ritenuta congrua dall’ufficio comunale «perché ri- L’area del maxiparking vista dall’alto FOTOBERG 33 mila metri cubi di volumetria sti auto pronti per Pasqua , la dotazione complessiva di parcheggi dell’aeroporto sale a 6.200. Numero che non tiene conto delle strutture private sorte senza controllo né pianificazione alcuna attorno allo scalo. I 6.200 posti auto ufficiali sono, al momento, ritenuti sufficienti a rispondere alle esigenze di Orio anche nei periodi di picco e maggior affluenza. Inoltre calca la logica della proposta precedente» si legge nella delibera passata in Giunta. La stessa Giunta ha dato l’ok a non accettare la proposta di conciliazione avanzata dalla società. La decisione presa è un’altra doccia fredda per Aviostil che quest’autunno si è visto cassare dagli urbanisti di Palafrizzoni e, quindi poi dal Consiglio, la richiesta di vedersi riattribuite volumetrie al confine con Orio. I tecnici hanno infatti definito irricevibile l’osservazione alla variante con cui la società del gruppo Percassi chiedeva che i 237 mila metri cubi non utilizzati per il nuovo parcheggio potessero essere utilizzati in altri ambiti di trasformazione. 1 V. San. L’ECO DI BERGAMO 25 GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO 2015 Lavoro e futuro del territorio Sabato si parla di Orio «A eroporto di Orio. Coniugare la sfida tra lavoroefuturo del territorio». Questo il titolo del convegno promosso per sabato dal Nuovo centrodestra. Lo scalo bergamasco è di primaria importanza per l’economia e e il lavo- ro. Ma la sua crescita, come invocato anche dai sindaci del tavolo aeroportuale, deve essere sostenibile e non può perdere di vista l’effettivo impatto ambientale. L’appuntamento è alle 10 nella sala ex scuderie di via Borgo Palazzo 16. Intervengono Alessandro Colletta, sindaco di Orio al Serio; Alberto Civera, segretario provinciale dei trasporti Fit-Cisl e Paolo Malighetti, docente dell’Università di Bergamo. L’incontro sarà introdotto dal coordinatore cittadino del Ncd Giulio Fustinoni, mentre le conclusioni saranno affidate al consigliere regionale del Ncd Angelo Capelli (nella foto). Modera Paolo Moretti, responsabile degli enti locali del Ncd. Attorno all’aeroporto soffrono i piccoli park 11.000 i parcheggi attorno allo scalo C’è chi ha chiuso, ma i grandi si ampliano per Expo E a Pasqua lo scalo apre altri 1.500 parcheggi ALESSANDRO BELOTTI PerPasquaaprirannoaltri1.500nuoviparcheggiaservizio dell’aeroporto, che vanno ad aggiungersi ai 1.500 inaugurati a dicembre. Manca poco più di un mese alla consegna della seconda tranche del primo lotto dei nuovi parcheggi dell’area esterna della zona aeroportuale (la cosiddetta area Pn16, in cui i lavori sono in fase di ultimazione) e i primi effetti iniziano a farsi sentire sui parking privati (spuntati come funghi negli anni passati) nei comuni dell’hinterland: «Orio Big park» di via Grinetta, al Cassinone, ad esempio, ha chiuso i battenti, ma è solo il primo segnale di una difficoltà che colpisce soprattutto i piccoli parcheggi, spesso ricavati da capannoni e aree in disuso e poi convertiti in autorimesse. Nuove tariffe C’è chi si amplia per l’Expo Sacbo avrebbe già fatto sapere all’amministrazione comunale di non avere in previsione di realizzare i duemila stalli del secondo lotto. Almeno nell’immediato e probabilmente anche in futuro. Ora si dovrà ragionare sulla proposta avanzata da Palafrizzoni. Che, se incassasse il sì della società aeroportuale, risparmierebbe un’area verde al cemento. Il risul- tato sarebbe pesante anche politicamente per la Giunta. Già la variante urbanistica era sta ritenuta da Palafrizzoni migliorativa perché cancellava volumetrie e garantiva un minor consumo di terreno. Portare a casa duemila posti auto in meno rappresenterebbe un altro traguardo importante nella medesima direzione. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il cantiere record per rifare la pista raccontato in un libro La riqualificazione della pista dell’aeroporto di Orio protagonista di una pubblicazione: ecco «Il capolavoro del Caravaggio». L’impresa da record, che ha visto la chiusura eccezionale dello scalo bergamasco per tre settimane, è stata ripercorsa, passo dopo passo, all’interno di un volume di 131 pagine (edito da «La Fiaccola» e a cura di Fabrizio Apostolo) ricco di fotografie, scattate direttamente sul cantiere, oltre che dati e mappe. Un libro-testimonianza di un’opera unica nel suo genere, che ha contribuito a dare un volto nuovo (e al passo con i tempi) allo scalo bergamasco: sfogliando le pagine del volume (in italiano, ma con traduzione in inglese a fronte) Le realtà di medio-grandi dimensioni del settore, invece, riescono comunque a restare in piedi: è in corso, ad esempio, una trattativa tra il Comune di Seriate e i gestori del parcheggio di via Cassinone per prorogare la concessione di altri tre anni, ossia fino al 2017. Trattativa che testimonia, dunque, il desiderio dei gruppi medio grandi di continuare a investire nei parcheggi privati delle aree limitrofe allo scalo bergamasco, anche per gli annunciati aumenti di passeggeri dei prossimi anni. Nel dicembre scorso è dunque entrato in funzione il Parking P3, il nuovo parcheggio esterno al sedime aeroportuale, con la consegnadeiprimi1.500postiauto(200 dei quali coperti), che hanno consentito a Sacbo di ampliare la rete dei parcheggi gestiti dall’aeroporto (attraverso Via Milano Parking), che comprendono il terminal parking (3.200 posti), con è dunque possibile rivivere tutte le fasi dell’opera, dalla programmazione fino alla nuova partenza, avvenuta il 2 giugno. «Prima l’aeroportodiOrioerafermoagliAnni ’80, mentre ora è proiettato verso il futuro – sottolinea Giuseppe Bonacina, responsabile marketing di Vitali Spa, la capofila della Ati (composta anche dalle imprese Gavazzi, Vallan e Artifoni) che si è aggiudicata l’appalto –. La riqualificazione della pista dello scalo bergamasco, infatti, non ha eguali in Italia e in Europa: un aeroporto chedecidedirifarecompletamentel’unicapistadicuidispone(eche durante gli anni precedenti non aveva avuto nessun tipo di ammodernamento particolare, ma solo opere di manutenzione ordinaria), in una finestra temporale così tutti appartenenti a specie autoctone e idonee in quanto caratterizzate da crescita non eccessiva in altezza. Oltre alle essenze arbustive sono state messe a dimora oltre 600 metri di siepi lungo il perimetro confinante con la viabilità esterna. Per quanto riguarda gli indici di occupazione, la società che gestisce i nuovi parcheggi non ha fornito dati ufficiali, ma il P3 è andato quasi esaurito durante le festività natalizie: attualmente i livelli di occupazione sono ritenuti «soddisfacenti» dalla stessa società (oltre il 50%) e comunque superiori a quello che si registrava negli anni scorsi nell’area attigua all’Aeroclub dedicata al parcheggio low cost. A breve, inoltre, il servizio navetta (da e per) il parcheggio P3 sarà effettuato con un bus a pianale ribassato, per facilitare il trasporto dei bagagli. Il P3, come tutti i parcheggi dell’aeroporto, è inoltre convenzionato con tour operator, agenzie di viaggio, vari network, aziende e società private, associazioni di categoria come Confindustria. Un cartello di affittasi o vendesi parcheggio lungo l’Asse FOTO COLLEONI Raddoppia il Parking P3 esterno al sedime aeroportuale Dai primi di marzo scattano le nuove tariffe. Risparmia chi prenota on line ristretta, rappresenta un caso sui generis, una vera e propria case history a livello internazionale». Una corsa contro il tempo, dunque, vissuta al cardiopalma, ma con la certezza di tutti gli operatori presenti sul cantiere di riuscire a portare a casa il risultato. «La giornata-simbolo è stata il 21 maggio, quando abbiamo eseguito la fase di asfaltatura della parte centrale della pista: vi hanno lavorato tre finitrici affiancate, che hanno proceduto come un blocco unico senza fermarsi – aggiunge Bonacina –. Quello è stato il fulcro di tutto, il vero giro di boa. La somma delle competenze ha dato quindi un buon risultato e in quel momento siamo riusciti a dire: ce la facciamo. E ce l’abbiamo fatta». La pubblicazione è stata le zone coperte (800) e scoperte, e l’area antistante l’aerostazione dedicata alla sosta breve. Dafinemarzo,primadiPasqua, la capacità del nuovo parcheggio P3 sarà inoltre raddoppiata con la messa a disposizione di ulteriori 1.500 posti. L’opera, considerata un asset fondamentale anche in vista di Expo e per i progetti futuri dello scalo bergamasco, è stata realizzata ricorrendo alle tecnologie più avanzate: illuminazione a led, asfalto altamente resistente alle variazioni climatiche, punti di sosta realizzati con geogriglie inerbite e un sistema di raccolta e drenaggio delle acque piovane per evitare la formazione di pozzanghere. Particolare attenzione è stata posta all’aspetto ambientale: sono stati piantumati 500 alberi, accolta con soddisfazione anche dai vertici di Sacbo, la società che gestisce lo scalo. «Il libro edito da Vitali è il racconto di un’impresa senza precedenti realizzata in un ambitoaeroportualedotatodiuna sola pista di volo – sottolinea Miro Radici, presidente di Sacbo –. Un’impresa completata in 80 giorni, limitando a un quarto del tempo la sospensione delle attività operative, grazie a una metodologia del tutto nuova. Le immagini, dalle prime escavazioni sulla testata confinante con Orio al Serio, fino ai volti sorridenti di chi sa di avercela fatta, ritratti all’alba del 2 giugno, raccontano la complessità e delicatezza delle opere che permettono di avere a disposizione infrastrutture di volo all’avanguardia». E per Andrea Mentasti, Dai primi di marzo scatteranno però gli adeguamenti delle tariffe (con cifre che, a detta degli stessi operatori,sonocomunqueinlinea a quelle dei parcheggi vicini). Ma vediamole in dettaglio: per otto giorni si pagheranno 40 euro per un posto auto al coperto (anziché 35, mentre le prenotazioni via web passano da 29 a 34), per sette giorni 35 (anziché 29, mentre le prenotazioni via web passano da 24 a 29). Pressoché invariata, invece, la tariffa giornaliera che rimane di 12 euro (via web passa però da 9 a 11). Anche i 200 posti al coperto subiranno gli adeguamenti delle tariffe: per otto giorni si dovranno versare 60 euro (anziché 55, via web 53 al posto di 50) mentre per sette giorni l’obolo è pari a 54 euro (contro i 49 attuali, via web 48 al posto di 44). Anche qui rimane invariata la tariffa giornaliera (15 euro), mentre quella via web passa da 11 a 13 euro. Il Terminal parking, invece, sarà suddiviso in tre settori: coperto A, il più vicino, da 20 euro al giorno (18 via web), con diritto al fasttrack; coperto B a 18 euro al giorno (16 via web) e infine scoperto a 14 al giorno (12 via web), che comprende anche il piano superiore delle zone coperte. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA direttore generale della società che gestisce lo scalo, il lavoro di squadra e il perfetto coordinamento di tutti gli attori sono stati gli ingredienti principali che hanno sancito il successo dell’operazione: «Il rifacimento della pista di volo e delle opere accessorie è frutto di una meticolosa organizzazione che ha visto fondersi gli aspetti ingegneristici con la sicurezza sul lavoro, all’interno e all’esterno del sedime aeroportuale – spiega –. Ciò ha garantito zero infortuni e il rispetto dei tempi. Un intervento destinato a fare scuola sia in Italia sia fuori, e che meritava di essere raccontato con una sequenza di scatti particolari, utili a rappresentare l’enormità e complessità dell’intervento». 1 A. Be.