Gennaio - Associazione Vecchia Alassio

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Gennaio - Associazione Vecchia Alassio
ANNO LIII - N. 1
Giovedì 17 Gennaio 2013
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
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RITRUVAMMUSE INSEMME 2012
G
iovedì 20 dicembre u.s.
nell’ex Chiesa Anglicana
di Alassio si è svolta l’edizione 2012 della tradizionale serata dell’A.V.A. “Ritruvammuse
Insemme”. Di fronte ad un folto
ed attento pubblico il prof.
Andrea Gallea, presentatore
storico della manifestazione ha
accompagnato i presenti alla riscoperta dei valori più veri
dell’alassinità, per affrontare il
futuro partendo dalle memorie
del ricordo del passato.
Quest’anno la serata si è svolta in una atmosfera particolare
perché pochi giorni prima era
scomparso improvvisamente
Mimmo Bogliolo, socio A.V.A.,
ma soprattutto, come la Compagnia teatrale ha voluto ricordare “attore indimenticabile e amico insostituibile”. E all’inizio
della serata i Croce Service avevano preparato una proiezione
di diapositive riguardanti scene
delle molte commedie recitate
da Mimmo, con il commento, fra
commosso e fraternamente ironico del Prof. Gallea, il quale ha
voluto ricordare l’amico scom-
parso come lui avrebbe voluto
essere ricordato, con il sorriso
che lui amava spargere intorno
a sé. Un particolare ricordo è
stato consegnato ad Astrid
Hammond, vedova di Mimmo.
La parte musicale della serata è
stata aperta dai Babbi Natale
della Banda Città di Alassio pre-
Il presentatore della serata.
sieduta da Renata Vallò e diretta dal Maestro Giovanni Puerari. Sono state eseguite egregiamente musiche natalizie che
hanno introdotto gli spettatori
alla serata. Sono seguiti due balletti presentati dalla Scuola di
Danza di Iris Gaburri, con le coreografie di Livia Gaburri e l’apporto tecnico di Natascia Ragni.
Il primo balletto ispirato all’opera “Carmen” è stato interpretato da due giovanissimi ma già
molto bravi alunni: Eleonora
Ancona e Riccardo Berrino, due
sicure promesse della scuola di
Iris Gaburri. Il secondo balletto
“Apocalipse” è stato ispirato alla leggenda dei Maya e della temuta fine del mondo. Hanno
danzato, dimostrando notevole
abilità e sicurezza di esecuzione
le allieve del corso avanzato, riscuotendo vivissimi applausi. E’
stata poi la volta di due bravi ed
apprezzati cantanti: Cinzia
Belcamino, esordiente nella manifestazione ma già con l’esperienza di concerti e di esibizioni
di successo, e Mario Meli che ha
accompagnato regolarmente le
serate di Ritruvammuse Insemme fin dalla prima edizione.
Entrambi hanno deliziato il pubblico con un repertorio scelto di
canzoni di successo. La parte
poetica della serata è stata affidata alle poesie di Gianni Croce
e di Marinella Reale, e ad una lirica di Tommaso Schivo dedicata alla moglie Sara, presente in
sala, e letta da Andrea Gallea. Il
momento clou della serata si è
avuto, come ogni anno, con la
recita di una commedia di
Gianni Croce, presentata dalla
Compagnia Teatrale Dialettale
Alassina. Quest’anno Croce non
ha voluto scrivere un’opera
nuova ma ripresentare una delle sue commedie di maggior
successo “E vacanse de Natale”
scritta una ventina di anni or sono, ma riproposta nella versione originale, senza modifiche,
per dimostrare quanto il messaggio di solidarietà e di tolleranza in essa contenuto, al di là
della dolce ironia rappresentativa, fosse ancora di valore attuale. Vogliamo ricordare in ordine
di entrata in scena tutti gli inter-
Riconoscimento a Mimmo Bogliolo
consegnato alla moglie Astrid.
preti che hanno dimostrato una
abilità recitativa importante ed
apprezzata: Lina Nattero, Nino
Brusco, Giorgio Gioberti, Margherita Mantica, Luisella Tonin,
Silvana Trevia, Ennio Pogliano,
Augusto Bogliolo, Nino Moira-
no. I costumi erano di Marisa
Brusco, le scene di Astrid Hammond, luci ed audio dei Croce
Service. Maestro Rammentatore Andrea Gallea. Al termine della serata il presidente della
Associazione Vecchia Alassio,
Gianni Giardini, che nelle sue
funzioni di padrone di casa aveva accolto il pubblico con un
cordiale benvenuto, coadiuvato
dai membri del Consiglio Direttivo , ha consegnato agli artisti
la preziosa “ciappa” in ardesia,
disegnata personalmente dal
presidente stesso e rappresentante la Villa Pergola, quest’anno aperta al pubblico. Alle signore attrici e cantanti sono stati donati splendidi mazzi di fiori
offerti dalla signora Margherita
Mantica a nome dell’Agenzia
Immobiliare Muratore. Gli ornamenti floreali del palcoscenico
erano del Comune di Alassio. Il
presidente ha quindi invitato il
folto pubblico presente al gradito e generoso rinfresco finale offerto dall’A.V.A.
L. C.
ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 2012
Giovedì 13 Dicembre u. sc., presso i locali dell’A.V.A., si è tenuta l’Assemblea
Ordinaria dei Soci. Il presidente Gianni
Giardini, prendendo la parola, ha ringraziato i numerosi presenti, nonostante l’inclemenza del tempo, e ha ricordato da subito i Soci defunti nell’anno che sta per finire chiedendo il minuto di raccoglimento:
Maestro Andrea Elena.
- Carlo Bertolino (Carluccio Consigliere
A.V.A.), Aldo Grollero, Giuseppe Lucatello, Armando Bruno, Renzo De Maestri.
Il Presidente ha proseguito informando
sull’attività svolta nel corso dell’anno da
parte del Consiglio.
- Importante l’impegno che da anni porta avanti l’A.V.A. relativa ad “Alassio in
cornice” per la cura e la valorizzazione del
territorio itinerante collinare e non solo.
A questo proposito molte sono le richieste dei turisti amanti di sane camminate
nei sentieri tenuti puliti e percorribili; ciò
è possibile grazie all’impegno di ben sette
Associazioni di volontariato alassino e al
prezioso apporto della Sez. Alpini della
Protezione Civile Lombarda nel mese di
Agosto.
- Nel mese di Settembre si è tenuto il
“gemellaggio” della nostra Associazione
ospite a Carloforte in Sardegna con “A
Maina”: alcuni giorni trascorsi fra cultura, paesaggi, cucina e fra gente che parla il nostro dialetto.
- Il Presidente Giardini ha
chiesto all’assemblea di
esprimere un parere circa
“l’inserto” di due pagine a colori, curato e autogestito
dall’Istituto Don Bosco (scuola media, liceo e oratorio),
che dal mese di ottobre è inserito nel nostro mensile
“Alassino”. «Questo – ha spiegato il Presidente – è sperimentale ed è valevole fino al
termine del mandato del
Consiglio che presiedo, che
terminerà a gennaio 2013. Sarà
il nuovo C.D. a valutare o meno la continuazione della collaborazione. Anche le
scuole elementari e medie statali sono interessate al progetto, ben vengano queste
iniziative, siamo apertissimi soprattutto
perché vengono dai giovani». L’Assemblea
unanime, per alzato di mano, ha approvato.
- La serata è proseguita con l’assegnazione di una targa ricordo ai Soci quarantennali: Andrea Elena, Paolo Pezzolo,
Roberto Gardella Baldasarre, Angelo
Mazzoni, Pierino Vaccarezza, Adriano
Berrino, Maria Gaibisso, Gastone Muna-
Roberto Gardella Baldasarre.
rin, Gino Palli, Carlo Stalla.
- Nelle varie ed eventuali, ha chiesto la
parola il Consigliere Caterina Maggi che
con un appello accorato, ricordando gli
impegni richiesti ai soci dallo statuto della nostra Associazione, ha sottolineato il
rispetto, l’interesse, il ‘peso’, l’attenzione
che l’AVA riscuote tra gli Alassini. Tutto
ciò naturalmente suscita un senso profondo di responsabilità nei confronti dei
Soci che ci hanno preceduto e di quelli
che speriamo raccolgano il testimone per
portare l’AVA nel futuro. L’Associazione
con l’aiuto di tutti i soci può svolgere sempre meglio il proprio ruolo di punto di riferimento per tutti gli Alassini. È l’impegno reale e concreto dei soci uniti nella
collaborazione che può continuare a far
crescere e progredire l’AVA e con lei la nostra Alassio! Il Socio Avv. Franco Foglia in-
tervenendo sulla questione
ha apprezzato si l’intervento
della Consigliera, ma ha anche ricordato che specialmente il settore commerciale
da tempo è gestito da persone multi etniche e comunque
da “foresti” difficilmente sensibili al problema - c’è tra la
gente una forma di rassegnazione. L’Assemblea ha ascoltato attentamente il dibattito, non nascondendo, tuttavia,
timori e molti interrogativi per il
futuro turistico
di Alassio. La nostra meravigliosa
spiaggia, mare, il clima mite,
il recupero della collina potranno mai bastare e soddisfare una nuova richiesta turistica? Le infrastrutture
pubbliche e private ce la faranno? La nostra gente è
pronta a rispolverare un sorriso sopito negli anni quando
si pensava: “Intanto ad Alassio
verranno lo stesso?” e mugugnavamo pure!!! Ai posteri l’ardua sentenza, intanto l’A.V.A. mantiene il suo impegno di sempre rendendosi disponibile,
aperta, collaboratrice, avvalendosi di
Soci che si danno da fare per il bene della
nostra Città.
- Nel terminare la sua relazione il
Presidente ha ricordato l’appuntamento
annuale del “Ritruvammuse Insemme
2012” seguito da un caloroso applauso e
dall’approvazione della assemblea
sull’operato del Presidente e del suo
Consiglio Direttivo; il Segretario Nino
Brusco, puntuale nella sua relazione economica ha ottenuto dall’Assemblea l’approvazione del bilancio seguito da un sentito applauso.
- Terminati gli interventi, il Presidente
chiede ed ottiene la votazione unanime
dell’Assemblea su tutto l’operato e, per
Angelo Mazzoni.
gli auguri natalizi invita tutti ad un momento conviviale, ricordando ai Soci che
nell’ultimo fine settimana di Gennaio 2013
(venerdì, sabato e domenica) si terranno
le votazioni per il rinnovo del Consiglio
Direttivo A.V.A., del Collegio dei Sindaci e
Probi Viri.
Fal/. per l’AVA
Logo per “Alassio in cornice”
AVVISO AI SOCI EFFETTIVI
Le elezioni per il rinnovo dei componenti il C.D.,
il Collegio dei probiviri ed il Collegio dei sindaci
si terranno nei giorni 25-26-27 gennaio p.v.
Confidiamo in una massiccia partecipazione e
rinnoviamo i migliori auguri.
Il C.D. A.V.A.
Paolo Pezzolo.
Ci sono pervenute alcune proposte grafiche per il logo di
“Alassio in cornice”, ma per ragioni interne all’Associazione
indipendenti dal concorso, non è stato ancora possibile
effettuare la scelta finale del prescelto.
Pertanto tutto è stato prorogato a fine febbraio 2013.
Ci scusiamo per l’inconveniente con i concorrenti che hanno
inviato i bozzetti e se altri vorranno potranno partecipare in
questo tempo residuo.
Un saluto a tutti e grazie.
A.V.A.
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«L’ALASSINO»
Ancora su Ritruvammuse Insemme
Giovedì 17 Gennaio 2013
LE TRE SCIMMIETTE
VEDO
SENTO
PARLO
Una lamentela che veniva spesso inviata all’A.V.A. era la mancata pulizia dell’arenile nel periodo invernale; abbiamo con piacere appreso che l’Associazione Bagni Marini ha predisposto, con l’adesione di
gran parte dei propri associati, un servizio di pulizia arenili per il periodo invernale, eseguito con mezzo meccanico da apposita ditta incaricata.
Ci compiacciamo anche per questa lodevole iniziativa che consente ad anziani, mamme e bambini, di
poter usufruire della spiaggia in allegria e sicurezza.
Ci fanno notare che lungo l’Aurelia verso Albenga, appena passato il cavalcavia, si vedono presso una
proprietà privata, due palme di cui una già seccata dal punteruolo rosso, ma che rimane lì con rischio
di infestare altre palme… Bisognerebbe farla rimuovere come prevede l’ordinanza.
Ci è giunta voce che sia in fase di assegnazione l’appalto per il completamento lavori sul molo “Pontile
Bestoso”.
Il nuovo progetto prevederebbe, tra l’altro, la “sostituzione dei lampioni” con un modello più moderno
e anti atti vandalici;
ma il comune cittadino si domanda:
– Visto che il costo rilevante di quelli che esistono neppure da molto e che per la loro caratteristica liberty non sono affatto male;
– Immaginato il costo non indifferente dei nuovi lampioni;
– Lasciando da parte il gusto estetico che non possiamo esprimere perché non conosciamo il nuovo
modello;
– Considerando il momento congiunturale e di crisi generale, non sarebbe più opportuno dimostrare
che ci si può anche “accontentare” e utilizzare ciò che c’è senza agire con spensierata leggerezza sempre e solo sul denaro pubblico??? È PROPRIO IL CASO???
Riconoscimento alla Banda Musicale, Presidente Renata Vallò.
COMPLIMENTI
Con i complimenti e gli auguri di buone feste a tutta la redazione dell’Alassino che quando
posso leggo sempre con molto
piacere da vecchio turista (dal
1948).
Complimenti anche per le
belle foto subacquee dei nostri
fondali; ma purtroppo la mam-
Un momento della commedia.
UN POMERIGGIO PER GLI AUGURI
Sabato 29 Dicembre u. sc. festa in via Torino per residenti e
turisti. Organizzato dal Comune di Alassio - Politiche Sociali - Associazionismo e Volontariato - dalle ore 15 alle ore 19 le Associazioni di volontariato
presenti sul nostro territorio si
sono ritrovate per passare un
pomeriggio insieme all’insegna
degli auguri natalizi e di buon
anno. Per tutti dolci preparati
dalle Associazioni e in particolare da quella degli Alpini che
hanno offerto castagne e vin
brulé. Musica e corale diretta
dal maestro Giovanni Puerari e
Renata Vallò che hanno animaGli “Alpini” preparano le castagne e il vin brulé.
to il pomeriggio fino a sera.
Hanno partecipato le Associazioni di volontariato: Alpini
- Padre Hermann - A.V.O - Vecchia Alassio - C.R.I. sez. di
Alassio - Mamma Margherita Istituto don Bosco - Confraternita Santa Caterina - Ex Allieve delle Figlie di Maria
Ausiliatrice - Sportello Anti
Violenza - Centro Diurno Asilo
del Nonno.
L’A.V.A. oltre ad aver partecipato alla manifestazione, coglie l’occasione per rinnovare
a residenti e turisti un felice
2013 ed un arrivederci alle
prossime feste.
Il Maestro Giovanni Puerari e la corale.
Fal/. Per l’AVA
Programma Alassio
Danza 2013
ma degli idioti è sempre incinta
come si suol dire: la bella nacchera fotografata non c’è più.
Ora fa “bella mostra” in qualche
vetrina che non penso sia il suo
habitat naturale.
Purtroppo “alcuni” interpretano il mare come esclusiva
proprietà e terreno di caccia da
saccheggiare e rovinare a piacere (come anche le novità dei
bei pesci balestra ahimé scomparsi!!!!)
Scusate lo sfogo e se troverò
ancora qualcosa da fotografare
sarà mia premura inviarVi i file
prima che spariscano.
Mario
Fiocco Rosa
Musica, ballo, amicizia, festa,
compagnia e allegria sono gli ingredienti di Alassio Danza 2013, serie
di cinque pomeriggi domenicali
danzanti (a tema) proposti al
Palalassio Ravizza dalla Gesco con
il sostegno dell’Assessorato alle
Politiche Sociali del Comune.
Con la musica di Mario ed Alina,
ad animare l’iniziativa saranno ballerini Riccardo e Giampaolo.
Il primo appuntamento, denominato “Festa col cappello”, è fissato
per domenica 13 gennaio, dalle 15.30
alle 18.30. Nell’occasione è gradito
un cappello come accessorio.
I successivi, negli stessi orari, sono previsti per il 10 e 24 febbraio,
quindi per il 3 e 17 marzo.
Residenti, ospiti e turisti sono invitati a partecipare. Ingresso gratuito per tutti, con rinfresco finale offerto dalla Associazione Albergatori di Alassio.
Questo il programma completo di
Alassio Danza 2013.
DOMENICA 13 GENNAIO:
“FESTA COL CAPPELLO”
(gradito un cappello come accessorio);
DOMENICA 10 FEBBRAIO:
“CARNEVALE”
(gradito abito o travestimento
carnevalesco);
DOMENICA 24 FEBBRAIO:
“LA VIE EN ROSE”
(gradito un accessorio rosa);
DOMENICA 3 MARZO:
“FESTA DEI FIORI”;
DOMENICA 17 MARZO:
“FESTA DI BACCO”.
Agli onori della cronaca l’arrivo di BENEDETTA NATTERO, nella foto con
mamma Elena Vasco e papà Enrico. È stata, con un altra bimba, Rubina di
Pietra Ligure, la prima nata del Ponente Savonese. I giovani coniugi Nattero,
per la seconda volta genitori avendo già Ginevra di due anni e mezzo, sono
molto conosciuti in città: gestiscono il frequentatissimo Bar “Brattin”, di via
Leonardo da Vinci, angolo di via privata Francesco Bogliolo. A Benedetta,
new entry alassina, il benvenuto della città. Tanti auguri dall’A.V.A..
FOTO SILVIO FASANO PRESSO CASA DEL DISCO
Giovedì 17 Gennaio 2013
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«L'ALASSINO»
L’ALBERO DELL’AMORE
Il vecchio signore, sebbene
avesse più di novant’anni camminava dritto e a testa alta. La salute era buona, la mente lucida,
l’umore positivo. Ma quando ebbe svoltato l’angolo da Piazza dei
Partigiani a Via Dante, ed ebbe
dato la solita, quotidiana occhiata ai giardini pubblici di Viale
Gibb, improvvisamente le gambe incominciarono a tremargli, e
dovette appoggiarsi al muro
dell’Hotel Enrico per non cadere
a terra. Aveva visto infatti tre
giardinieri del Comune che stavano tagliando i rami di un albero di pepe che da anni era in quel
luogo, e l’intenzione chiara degli
operai appariva quella di sfrondarlo prima di abbatterlo definitivamente. E il vecchio signore
pensò che quei tre uomini stavano tagliando l’albero della sua vita. Per capire meglio ciò che vi
sto raccontando bisogna ritornare un po’ indietro negli anni.
Era l’autunno del 1961, e il vecchio signore, che d’ora innanzi
chiameremo Gastone, aveva superato di poco la quarantina. Era
uno scapolo sereno e felice: d’inverno faceva il rappresentante
di commercio percorrendo su e
giù la penisola; d’estate faceva il
bagnino nello stabilimento balneare di un caro amico: un lavoro-divertimento in cui gli capitava di incontrare molte belle donne e... insomma le cose procedevano bene. Ma quella estate era
capitata una cosa nuova: si era
innamorato, e per di più di una
ragazza di Alassio, parecchio più
giovane di lui. E quando un bagnino, in piena stagione, si innamora di un’alassina al punto di
volerla sposare, gli indizi
dell’amore vero ci sono tutti.
Quella mattina erano seduti sulla panchina sotto il protettivo albero di pepe. E lui disse all’improvviso: «Ti vuoi fidanzare con
me?» (Non aveva detto subito:
«Mi vuoi sposare» perché non
avrebbe retto un rifiuto). Ma
quando la ragazza gli rispose di
sì le disse solo: «Aspettami un
minuto». E corse verso il negozio
del gioielliere, a cinquanta metri
di distanza, tornando poco dopo
trafelato e con l’anello di brillanti più bello che il suo conto corrente potesse permettergli. E iniziò la loro vita insieme, prima fidanzati, poi sposi, poi genitori,
sempre insieme, anche quando
lui aprì nelle vicinanze proprio
un negozio di oreficeria, che gestirono insieme per molti anni.
Ma si erano fatti una promessa:
«Ogni giorno della nostra vita dovremo trovare cinque minuti per
andare a sederci in quella panchina sotto il “nostro” albero».
Poi un giorno le cose cambiaro-
sembrava che gli stessero portando via sua moglie per la seconda volta. Si fece coraggio, attraversò la strada e chiese agli
operai. Gli dissero che era accaduta una cosa strana: che l’albero avrebbe dovuto essere tagliato dalla base, perché appariva malato. Ma quando erano arrivati per procedere all’operazione, un giardiniere si era accorto che un ramo nuovo, piccolo e sano era spuntato sul pepe, che il giorno prima appariva
mal ridotto. E l’agronomo, consultato aveva sentenziato che
si, forse si poteva ancora salva-
no; come dice la canzone “Le foglie morte”: «Qualche volta la vita separa quelli che si amano,
ma lo fa furtivamente, senza fare troppo rumore». E la sua amata, colta da un male inesorabile
se ne era andata e lo aveva lasciato solo su questa terra. Ma
lui ogni giorno trovava cinque
minuti per venire alla panchina
sotto l’albero di pepe. E in quei
minuti la sua donna era ancora
lì con lui. Ecco perché quella
mattina, girando l’angolo gli erano tremate le gambe: perché gli
re; che gli operai lo sfrondassero soltanto e lo tenessero per un
po’ sotto osservazione. Gastone, sentì dentro di sé un caldo
che gli invadeva il cuore, e chiese: «A che ora siete venuti oggi e
avete scoperto il nuovo ramo?».
Quando glielo dissero lui pensò
che quella era l’ora solita in cui
lui e la moglie venivano a sedersi sulla panchina, e fu sicuro che
quella mattina lei gli aveva lasciato un ennesimo messaggio
d’amore.
L. C.
Sabato 08-12 i nuovi gestori
del Bar Ristorante del Circolo
Nautico al "Mare" sono ufficialmente subentrati alla precedente gestione.
Per offrire una nuova immagine e dare una nuova impronta,
hanno voluto dare un nuovo nome ed ecco il nuovo logo come
appare visto dall'interno del locale.
Mirko Burdet, il nuovo gestore, vi aspetta per farvi assaggiare le specialità che sono nel suo
menù.
Auguri di Buone Feste a tutti i
lettori di “L'Alassino”da parte
del C.D. del Circolo NAutico al
“Mare”.
LAUREE
Lo scorso 14 dicembre Jan
Casella, consigliere comunale di
Alassio, ha conseguito con
107/110 la laurea triennale in
Storia, discutendo presso la
Facoltà di Lettere e Filosofia di
Genova la tesi dal titolo “Le due
società: un’interpretazione degli
anni Settanta” (relatore il chiar.mo
professor Ferdinando Fasce).
Jan, che proseguirà i corsi uni-
versitari per raggiungere la specializzazione, ha voluto dedicare
questo traguardo ai genitori: «A
mia madre Ruth per i sacrifici affrontati, e a mio padre Vanni che
mi ha trasmesso la sua immensa
passione per gli studi storici». A
Jan vanno le congratulazioni e gli
auguri degli amici affinché possa
conciliare sempre positivamente
il suo impegno politico con il la-
voro e lo studio. A queste congratulazione si uniscono: Marina
Balduzzi e tutti gli amici del
Brixton. Gli amici di Altrocantiere
e della Sinistra Alassina.
L’Associazione Vecchia Alassio augura al neo laureato di utilizzare le conoscenze storiche acquisite brillantemente per comprendere e migliorare la realtà
alassina attuale.
In data 12/12/2012, presso
l’Università di Genova, ha conseguito il dottorato in architettura Eleonora Aonzo con il risultato di 110 su 110. La tesi di
laurea, sostenuta unitamente al-
la collega di studio Gaia Calabrò
è stata sul “Recupero edificio
ex ospedale S. Maria di Misericordia di Albenga, per trasformazione uso alberghiero
e ostello”. Relatore il Chia-
rissimo Prof. Nicola Braghieri.
L’Associazione Vecchia
Alassio si complimenta con le
neo laureate, augurando loro
un prospero futuro di soddisfazioni.
Il giorno 14 dicembre 2012
Federica Gamba ha conseguito
Presso l’Università Commerciale L. Bocconi di Milano la Laurea
specialistica in Management con
la votazione 110/110 e LODE.
Federica ha discusso una tesi
dall’argomento attuale: “Il rating
alla luce dell’ascesa cinese: il caso Dagong”, relatore il chiar.mo
professor Michele Calcaterra.
A Federica, neo dottoressa,
auguriamo tutto il successo e la
felicità che si merita. E aggiungiamo che non troviamo le parole per esprimerle la felicità che
ogni giorno sa darci e l’orgoglio
di cui ci riempie.
Il papà Vittorio, la mamma Marina
e il fratello Enrico
L’A.V.A. partecipa alle felicitazioni augurando a Federica un
prospero avvenire.
CRONACA DI ANDATE
MESE DI GENNAIO 2013
Turista? Fai da te
Gli operatori turistici più
esperti ed attenti di Andate,
quelli che non si sono fatti impressionare dallo “sciaratto”
usuale di fine anno, ma ricordano bene il deserto silenzioso di
novembre e dicembre e temono
quello futuro di gennaio e febbraio, si stanno incominciando a
chiedere seriamente cosa poter
fare per salvare l’attività principale ed unica di questo paese
che è il turismo appunto. È sicuro però che dovremmo, tutti insieme, incominciare a ragionare
su dati certi, e chiederci finalmente che tipo di turismo vogliamo e se siamo attrezzati per
poterlo cercare e poi mantenere. Io, modesto giornalista locale, vorrei esporre qui alcuni numeri. Andate è una città con undicimila abitanti e venticinquemila appartamenti. Ciò significa
che, se contiamo che circa cinquemila case sono occupate dai
residenti VERI, ne restano ventimila, che, a pieno regime, possono contenere ben ottantamila
persone. Quando le contengono? Una decina di giorni ad agosto, e poi, ma non così tante, dieci giorni a Capodanno, a Pasqua,
e, in tutti i fine settimana estivi.
Per il resto, il vuoto. Una città
che ha 14 panetterie e 125 agenzie immobiliari, non fa più turismo, fa speculazione immobiliare. Il fatto è che Voi, cari operatori turistici onesti, bravi e
amanti di Andate, vi siete fatti
scippare il turismo dai palazzinari. E mica da ora; è una questione che è nata anni or sono e
dalla quale non siamo mai usciti. La parola “turismo” deriva dal
nome francese “tour” che vuol
dire “giro” ed è strettamente legata al verbo “tourner” che significa “girare”; ma il proprietario della seconda casa l’ha acquistata apposta per non “girare” più (o per fare una speculazione edilizia, ma questa è una
problematica di cui il mio articolo non vuole parlare, per ora).
Qual’è allora il vero “turista” nel
senso etimologico della parola?
È quello che viene negli alberghi. Ed eccoci al secondo problema: quanti sono gli alberghi
di Andate? Diciamo una sessantina? Quando sono tutti pieni,
potranno contenere mediamente fra i 3500 e quattromila persone? Ecco allora il punto : se non
volete agire ognuno per conto
vostro dovete riunirvi tutti , con
buona volontà ed un filo di
umiltà, albergatori, commercianti, esercenti, bagnini e decidere come catturare il massimo
dei quattromila turisti da albergo e degli ottantamila da seconda casa; riflettendo però che gli
uni hanno esigenze diverse dagli
altri, che quelli delle seconde case non danno nulla agli alberghi,
che quelli degli alberghi danno
poco ai ristoranti, che tutti possono dare molto ai negozianti o
ai gestori degli stabilimenti balneari. P.S. Nei giorni dopo
Capodanno ho visto molte persone fermarsi a guardare le piastrelle firmate dello “Scalino”
(monumento di Andate noto
ovunque) con l’espressione tipi-
ca di chi non aveva mai visto
quelle cose. Ed allora, sicuro
che non si trattava di abitanti di
seconda casa, avrei voluto porre loro alcune domande, tipo:
“In che albergo siete?”
Ma poi ho temuto che mi rispondessero “Siamo in un albergo di Sasso Lombardo o di Lo
Didietro, o di Tramontenga, e ci
hanno detto che ad Andate c’era
lo Scalino e una viuzza lunga con
tanti bei negozi. E siamo venuti
mezza giornata a vedere”. E allora avrei capito che una categoria- (quella dei commercianti) è
già arrivata all’obiettivo, - a meno che quei turisti vengano solo
per “vedere” - ma che bisogna
ancora convincere molta gente
che ad Andate ci sono anche tanti e belli alberghi di tutte le categorie, e che d’estate c’è una
spiaggia unica nella regione; dove le persone non devono tuffarsi da riva, come altrove dove
l’acqua del lago è subito profonda un metro; qui invece i bambini possono camminare e giocare
dentro l’acqua tranquillamente.
Forse dovremmo saper reclamizzare di più la nostra diversità, la nostra unicità; ma per fare questo bisogna saper amare
Andate. Ma ho fiducia. Ora si sta
cercando di portare qui il neo turismo russo e si preparano tante
attività interessanti. Dai, che forse qualcosa si muove. Se no c’è
il rischio di annegare -turisticamente- tutti. Anche nei pochi e
sicuri centimetri delle nostre acque.
Luca Caravella
Inaugurazione dell’isola che c’è
Venerdì 6 dicembre alle ore
12, Mons. De Canis, parroco di
Sant’Ambrogio ha inaugurato
con una benedizione pubblica il
nuovo Centro di incontro per la
terza età voluto dal Comune di
Alassio e situato in alcuni ampi
locali di Via Robutti, in prossimità della Stazione Ferroviaria.
La dott. Zavaroni, assessore
alle politiche sociali, vera attivissima animatrice dell’iniziativa
ha ricordato come sia necessario un atteggiamento sociale di
profondo rispetto per gli anziani
che devono sempre essere ringraziati per averci preparato il
mondo in cui dobbiamo operare.
Il Sindaco di Alassio prof.
Roberto Avogadro nel suo discorso inaugurale ha messo in
evidenza l’impegno del Comune
di Alassio verso gli anziani, culminato, dopo varie iniziative, con
l’apertura del nuovissimo centro
funzionale, dotato di una sala teatro, di una sala-internet, di vari
punti di incontro e intrattenimento oltreché di una cucina e di
un reparto ristorazione per citare solo i lati più importanti.
Ha poi porto un grazie sentito a
varie persone ed enti che hanno
collaborato all’impresa e che citiamo qui: Antonio Guidara,
A.R.E.S. di Alassio. Associazione
amici di Padre Hermann, Associazione Bagni Marini di Alassio,
Croce Service, Marina di Alassio
s.p.a., Società operaia di mutuo
soccorso di Alassio, Società
Agricola di mutuo soccorso di
Solva, Maria Costamagna, Sergio
Gaibisso, Bruna Prestagiacomo,
Venerdì 7 dicembre 2012
Via Robutti, 5
Il nastro è stato tagliato!
Ma quanto impegno, difficoltà, fatica e dedizione da parte
di molte persone, che spesso
hanno lavorato nell’ombra per
dare il meglio, con quel poco che
avevano, superato solo dalla loro grande voglia di fare, per il bene e la gioia di tanti “amici”, che
forse mai conosceranno e dai
quali forse mai saranno riconosciuti.
A tutti loro va di cuore il mio
personale e sincero ringraziamento per la loro collaborazione.
Il nastro è tagliato!
Ma la strada è solo all’inizio e
il cammino sarà sempre molto
lungo. Sono però convinta che,
se non ci lasceremo disperdere
ma sapremo e vorremo restare
sempre insieme e uniti, nonostante tutte le difficoltà, allora
veramente saremo credibili e
degni di fiducia per chi ci circonda e per quelli che verranno
dopo di noi.
Domenico Martino e Mons.
Angelo De Canis.
Hanno preso poi la parola i
due “testimonial” dell’iniziativa,
la Signora F. Santora, la quale ha
espresso la propria commozione nel veder realizzata un’opera
così importante per la terza età
alassina.
Francesco Guido, in arte “GIBBA” illustre artista Alassino, pioniere nella storia dei cartoni animati italiani,grande e noto vignettista, ha plaudito all’opera
di grande riscontro sociale ed ha
assicurato la sua collaborazione
nelle attività che verranno svolte
nel centro.
Il Prof. Andrea Gallea che ha
condotto la manifestazione ha
spiegato perché aveva presentato al Comune (che poi ha accettato) la proposta di denominare
il centro anziani “L’isola che c’è”:
«Tutti conosciamo attraverso
la lettura del romanzo, o la visione del film “l’isola che non c’è” un
luogo di sogno, in cui vengono
portati i ragazzi per trovare divertimento e conoscenza. Ma
quella è un’isola irreale, che NON
c’è, appunto. Io invece ho inteso
dire che il Comune di Alassio ha
voluto qui costruire un’opera
reale, vera, “che c’è” in supporto
fattivo di tutti gli anziani».
Dopo la benedizione dei locali
gli stessi sono stati aperti al folto
gruppo presente che è stato accolto con un piacevole e abbondante rinfresco.
L.C.
Il nastro è stato tagliato e la
porta è stata aperta!
Vi aspettiamo numerosi,
gioiosi, attivi e pieni di iniziative.
Alassini e Turisti, “Ragazzi
della Nuova Età”, l’età della saggezza, della riflessione, della
speranza, l’età del nuovo incontro, della gioia di stare insieme
parlando e scambiando le nostre esperienze di vita vissuta,
l’età per aiutare ed essere aiutati, l’età di una nuova attività.
L’Assessore ai Servizi Sociali
Dott.ssa Loretta Zavaroni
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Ringraziamenti e auguri
dalla Galleria C. Chaplin
Cari amici,
ogni tanto ci facciamo sentire,
oltre che per l’affetto e la riconoscenza che abbiamo per la Vecchia Alassio e per l’Alassino, anche per tenere vivo l’interesse
per l’attività che, oramai da sei
anni, svolgiamo nella Galleria C.
Chaplin a favore, principalmente, dell’AIRC, ma non solo. Occa-
degli animali” della Galleria C.
Chaplin, un presepe, del quale allego una foto, ove a far visita e
rendere omaggio a Gesù bambino, accompagnato da mamma
Maria e papà Giuseppe, sono andati tutti gli animali, anche loro
figli di Dio. Crediamo sia la prima
volta che viene realizzato un presepe di questo tipo e ci piace-
sionalmente offriamo parte del
ricavato delle offerte che generosamente ci vengono elargite,
anche ad altri soggetti che ci
paiono meritevoli di aiuto come,
ad esempio, i terremotati
dell’Emilia ai quali abbiamo inviato 1.300 €.
Vorremmo fare di più, ma, anche noi, cominciamo a sentire un
poco di crisi se pur in misura ancora lieve. Siamo vicini al Santo
Natale e desideriamo augurare a
tutti gli esseri viventi, I nostri migliori auguri, per Natale e per il
prossimo anno 2013 che, speriamo ci porti a vedere veramente
una luce del sole in fondo al tunnel e non il faro di un treno, come
qualcuno ha detto in un recente
passato. Pensando a tutti gli esseri viventi abbiamo allestito
nella vetrina intitolata “Paradiso
rebbe che, per l’anno prossimo,
altri ne facessero di simili.
Pare che a Marzo dovremo
chiudere, speriamo per poco
tempo, la nostra offerta di libri
perché dovrebbero iniziare i lavori per create una rotonda che
interessa anche il sottopassaggio.
Non abbiamo ancora notizie
precise e speriamo che ultimati i
lavori, potremo riprendere l’attività. Se nel frattempo qualcuno
avesse un’idea per darci la possibilità di continuare altrove,
gli/le saremmo grati se volesse
sottoporcela. Come sempre vi
ringraziamo per la collaborazione.
Cordiali saluti.
Per A.V.B.D.S.
Mario De Michelis
Difendiamo la nostra collina
In risposta al naturista Schivo
Agostino con il suo decalogo di
buoni propositi, che dovrebbero essere applicati da coloro
che hanno delle responsabilità.
Dare un’autorizzazione ad
edificare in collina vuol dire non
sconvolgere il riassetto idrico
del territorio, da profano, ma secondo il buon senso, prima creare una strada con le relative cunette raccoglitrici delle acque
piovane e indirizzarle verso i
torrenti, creare un impianto fognario che si collega con il collettore centrale, (che non sono i
torrenti) portare l’acqua potabi-
le, l’impianto elettrico, ecc.
Tutte cose elementari che non
dovrebbero essere trascurate,
altrimenti la natura poi si vendica. Ne abbiamo visti dei tristi
esempi: nelle Cinque Terre,
l’esondazione del Rio Fareggiano a Genova, ecc.
I nostri costruttori rispettano
queste elementari norme ho si
fanno trascinare dal facile guadagno? Ed infine a chi toccherà
rimediare, cioè a tirare fuori i
soldi per correggere in un futuro
le eventuali malefatte?
Francesco Trazzi
Fiocco Rosa
È nata Beatrice, la terzogenita
di Marco Scajola
ed Alessandra Isnardi
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle ore 15.00 presso l’Ospedale di
Imperia è nata BEATRICE SCAJOLA, la terzogenita di Marco
Scajola e Alessandra Isnardi. Il
parto si è svolto in maniera naturale, la bambina pesa Kg 3,3.
“Ringrazio – dice Marco Scajola
– per la professionalità e l’umanità
tutto il personale del reparto di
Ostetricia, Ginecologia e Pediatria
dell’Ospedale di Imperia, in particolare il Professor Franco Gorlero, la Dottoressa Lucia Penna, il
dottor Carlo Amoretti e la bravissima Ostetrica Nadia Stalla”.
Imperia, 18/12/2012
L’AVA si unisce alla gioia dei genitori con auguri vivissimi.
Giovedì 17 Gennaio 2013
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
BUON COMPLEANNO A.M.I.
Capodanno
Nevicava fitto senza vento, i fiocchi si intravedevano attraverso gli
aloni dei lampioni in stile antico.
Nella piazzetta con la fontanella, un
signore imbacuccato si faceva trainare dal suo cane. Uscendo dalla piccola chiesa, un’anziana coppia che si
sorreggeva a vicenda per non scivolare, dopo il profumo d’incenso sentì
quello di legna bruciata scendere da
qualche caminetto acceso. Alcuni ragazzi preparavano i “botti” per accenderli al momento giusto.
Si udivano pochi rumori, solamente quelli dei passi frettolosi
smorzati dalla neve, di gente che in
ritardo raggiungeva casa. Dall’interno del ristorantino con i vetri appannati, proveniva il suono ovattato
dell’orchestrina che avrebbe ravvivato il cenone di fine anno. Trainata
da un cavallo bianco, una slitta condotta dal vetturino con la coperta
sulle gambe, gli si fermò davanti.
Scesero quattro persone. Il primo
tenne la porta aperta per fare entrare gli altri, in quel breve momento, il
suono dell’orchestrina, il rumore di
stoviglie e il vociare dei clienti furono più intensi; si accomodarono velocemente al caldo, richiudendo restituirono la musica della fontanella
al paesaggio. Il cocchiere scambiò
qualche parola d’augurio salutando
il padrone del cane, quindi alzò la
frusta per farla schioccare.
Improvvisamente, pochissimi attimi prima di mezzanotte, si videro
alcuni lampi, tutti furono abbagliati
per un brevissimo istante.
La lancetta dell’orologio in cima al
campanile si fermò a mezzanotte
meno due minuti, la campana si
bloccò obliquamente prima del dodicesimo rintocco. Il tempo si era
fermato! Cocchiere e cavallo sembravano un monumento equestre; il
cane si pietrificò con una zampa alzata accanto ad un alberello, i ragazzi dei botti erano fissi con l’accendino in mano. Nel ristorante, il cantante restò con la bocca aperta durante
l’acuto, un signore rimase chino
nell’intento di raccogliere il cappellino da fatina che gli era caduto facendo il “trenino”. Le quattro persone arrivate con la slitta, si immobilizzarono con le coppe colme di
spumante alzate per il brindisi. I fiocchi di neve, le stelle filanti e i coriandoli, non toccarono più terra. Tutto
fermo... anche gli zampilli della fontana!
Chiuse l’album fotografico intitolato “capodanno in montagna
2012” pensando – qualcuna è troppo scura! –.
P.C.
Il profumo del sapere
Ogni qual volta entro in una libreria, un complesso di emozioni mi assale. Ho sempre avuto una grande
passione per la lettura già dall’infanzia; la mia felicità era ricevere in regalo un libro. Ero così presa dal racconto che a volte mentre mi recavo
a scuola leggevo camminando, andando a cozzare inevitabilmente
contro la gente che camminava. La
sera il mio papà doveva quasi sempre spegnere la luce nella mia cameretta, perché mi addormentavo col
libro in mano. All’inizio della scuola
s’andava a ritirare i libri di lettura e
si sentiva quell’odore particolare di
stampa fresca ed io mi inebriavo. Ho
letto di tutto, dal libro “Cuore” che
adesso è considerato “troppo” sentimentale per le nuove generazioni,
a libri classici per l’età che avevo.
Man mano che crescevo, uscendo
da scuola, mi recavo in una piccola
biblioteca in via Dante e prelevavo libri che si adattassero alle mie esigenze, che cambiavano con gli anni.
Il tempo è passato e ho sempre provato una grande soddisfazione; ne
ho letti veramente tanti di tutte le categorie. In ognuno di loro, non solo
quelli di studio, dal più semplice al
più complesso ho attinto una vera
esperienza di vita. Tante storie, tanti sentimenti, genuini e complessi,
sono cresciuta interiormente tanto
come esteriormente. Debbo riconoscere che per me il profumo più esaltante è il “profumo del sapere”.
Luisa Cassani
Viabilità alassina
Qual è l’obiettivo del sistema viabilistico previsto per Alassio?
Sicuramente se lo sono chiesti sia i
cittadini sia i turisti che ancora hanno privilegiato la nostra cittadina
per le vacanza di Natale. Dovrebbe
essere normale prassi verificare la
compatibilità dei volumi di traffico
indotti da un nuovo sistema viabilistico in termini di prestazioni delle
tratte stradali, delle intersezioni, degli accessi e degli attraversamenti
pedonali. La legislazione vigente stabilisce l’obbligo di verificare la compatibilità del sistema di circolazione
al fine di garantire la salvaguardia
dei centri urbani e la sicurezza dei
cittadini; uno studio sulla viabilità
prima di essere messo in atto dovrebbe considerare:
- analisi della viabilità esistente
- rilevazione dei flussi di traffico
attuali
- analisi e valutazione dei flussi di
traffico rilevati e ripartizione sulle direttrici di provenienza
- individuazione dei flussi o deflussi indotti dal piano in progetto
- verifica della compatibilità con le
strutture viabilistiche esistenti.
Dall’analisi della situazione del
traffico attuale e dalle previsioni di
ripartizione dei flussi di traffico previsti si dovrebbe creare un modello
di simulazione del traffico per restituire un quadro dei volumi nelle varie condizioni prefigurate sulle strade considerate.
La verifica di impatto sulla viabilità
dovrebbe anche prevedere una valu-
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
tazione preliminare sull’inquinamento atmosferico e acustico. Tale valutazione è da considerarsi per verificare l’idoneità del progetto in base a
tutti i parametri che devono rientrare nelle soglie stabilite dalla legge.
Basta fare un giro per Alassio per
rendersi conto che i tempi di percorrenza sono stati incrementati in
modo esponenziale per non parlare
delle emissioni nocive per l’atmosfera e per l’inquinamento acustico
che ne derivano. Probabilmente i
benzinai sono gli unici che sorridono per i maggiori consumi di carburante. Sicuramente i soldi spesi per i
continui tentativi fatti per testare direttamente scelte irresponsabili dal
punto di vista viabilistico potevano
essere utilizzati meglio, specie in
questo periodo di crisi.
Una soluzione consapevole, studiata attentamente e messa in pratica dopo una consultazione con la
cittadinanza avrebbe risolto molti
problemi e magari poteva diventare
un fiore all’occhiello per Alassio,
una soluzione che poteva portare
condizioni di vita migliorative per i
residenti e per i turisti; magari essere spesa in pubblicità per portare la
nostra città a livello Europeo. Ho
presentato da tempo all’amministrazione, in forma gratuita e propositiva, una soluzione viabilistica alternativa che tiene conto delle diverse problematiche da affrontare
senza avere nessun riscontro.
“Sognavamo vite diverse” Ettore
Sottass.
arch. PhD Alessandro Meda
Come ho già anticipato quest’anno, ad agosto, L’Associazione
Mazziniana Italiana compirà 70
anni.
L’Associazione Mazziniana Italiana, nata nell’agosto del 1943,
quindi prima dell’8 settembre, come organizzazione clandestina,
ha avuto fra i promotori Nello
Meoni, Ernesto Re, Achille Magni, Giuseppe Colombo, Giannetto Savorani, Antonio BandiniButi, Claudio Crescente e come
scopo quello di creare “...un largo
movimento, promosso con l’ardore di una missione, che renda familiari al maggior numero di
Italiani di ogni ceto e di ogni tendenza i principi di virtù morale, di
giustizia sociali e di libertà politica, che dovranno ispirare la nuova
Giovine Italia, se essa intende veramente riscattarsi dalla vergogna
e risorgere in un modo purificato
dal dolore e fraternizzato dal lavoro, per non perire più”.
Dopo l’otto settembre, ovvero
a seguito della firma dell’armistizio che segnò la fine delle ostilità
tra il Regno d’Italia e le forze alleate (che qualcuno definì una resa incondizionata), l’AMI ha partecipato alla cospirazione politica
e militare contro il nazifascismo,
impegnando nell’azione le sue
giovani energie contribuendo a riscattare l’Italia da vent’anni di dispotismo culminati in una guerra
nefanda e crudele.
Negli anni a seguire storici come Adolfo Omodeo, Luigi Salvatorelli, Carlo Sforza; (dei quali si
comunica la loro adesione all’Associazione nel corso del primo
Congresso Nazionale tenutosi a
Genova, nel salone dell’Istituto
Mazziniano, in via Lomellini nei
giorni del 7-8-9 marzo 1946), Gaetano Salvemini (che ebbe tra i
suoi allievi Carlo Rosselli e Ernesto Rossi), Giuseppe Tramarollo
(laureatosi a Milano con la tesi “il
primo quotidiano di Mazzini e
Presidente dell’AMI dal 1961 al
1985, anno della morte), Arturo
Colombo (ancora presente su
Nuova Antologia, il Pensiero Mazziniano e il Corriere della Sera),
Salvo Mastellone (morto di recente e riconosciuto tra i massimi
studiosi del pensiero politico europeo della democrazia e di Giuseppe Mazzini, considerato il decano della disciplina di Storia delle dottrine politiche: alcune sue
opere sono state tradotte anche
in russo e in cinese), spinsero e
spingono innanzi lo studio del
pensiero e dell’azione di Mazzini
nel suo tempo e la sua proiezione
nell’avvenire.
Anche se lo Statuto è stato più
volte modificato, al fine di adeguarlo ai nostri tempi e l’ultima
modifica si è avuta nel corso del
Congresso straordinario di Rimini del 20 aprile 2008, come per la
Costituzione della Repubblica
Italiana, nei principi fondamentali non è stato variato, così come si
può evincere dal primo articolo
Articolo 1 – dello statuto della Associazione
L’A.M.I. è un libero sodalizio di
cultura, di educazione e di propaganda, indipendente dai partiti
politici; si propone lo svolgimento e l’attuazione dei principi morali, politici, giuridici, sociali ed
economici e di emancipazione
femminile della tradizione repubblicana che in Italia ha avuto la
sua più alta e forte espressione in
Giuseppe Mazzini ed il compimento dell’unità federale europea
nell’ambito dell’organizzazione
internazionale, nella prospettiva
di una alleanza universale dei
Popoli.
“L’A.M.I. non è un partito. Accoglie tutti gli italiani che intendono
studiare e diffondere il pensiero di
Giuseppe Mazzini, la più alta coscienza dell’era moderna. Nel presente momento storico (1946 ndr)
rappresenta un punto di riunione,
un sollievo ed un incitamento per
quanti temono lo smarrimento di
un popolo tanto provato. Nell’avvenire l’A.M.I. sarà la più grande
palestra dove, con la verità e con la
libertà, tutti gli italiani potranno attendere alla loro rigenerazione
morale compromessa dal malcostume imperante...”
Confermato anche in articoli
successivi come il secondo:
Articolo 2 – Accesso
Tutti i cittadini possono accedere all’AMI senza pregiudiziali di
sorta che non siano di dignità morale e politica: le domande devono essere sottoscritte da due soci
presentatari.
Il tutto rafforzato dall’attuale
nono articolo:
Articolo 9 – Attività
1) – L’A.M.I. si asterrà da appoggiare nelle competizioni elettorali politiche o amministrative,
singoli partiti o candidati.
2) – L’A.M.I. promuoverà la costituzione di appositi gruppi di
azione educativa, ai fini dell’art. 1.
“L’A.M.I. vuole esercitare un’azione energica e profonda per il risveglio delle menti e delle coscienze e si prefigge: - La diffusione dei
principi del Maestro - La soluzione
del secolare problema istituzionale con l’avvento della Repubblica Il raggiungimento dell’unità federale europea - La restaurazione dei
valori morali – L’educazione e
l’istruzione del popolo - La formazione di una carta fondamentale
dei principi morali, politici, sociali
ed economici del Socialismo
Mazziniano: - Mazzini, prima di altri, s’indirizzò ai lavoratori ed additò ad essi la via dell’emancipazione per mezzo delle libere associazioni, dell`educazione e dell’osservanza della legge del dovere”
Impegno moderno e dinamismo dell’A.M.I.
“L’A.M.I non è (precisava nel
1962 un editoriale de Il Pensiero
Mazziniano) una versione popolare e partigiana dell`Istituto per
la Storia del Risorgimento, né un
doppione dell’Istituto mazziniano di Genova o della Domus Mazziniana di Pisa; e soprattutto non
è una fabbrica di commemorazioni”.
“L’A.M.I. è un organismo di cultura, ma ancor più di divulgazione, di propaganda, è, franca dalle
preoccupazioni elettorali proprie
dei partiti, un organismo di critica
anticonformista e di stimolo progressista. Vogliamo, con questo,
affermare che bandiremo ogni
commemorazione di uomini ed
eventi? No: siamo orgogliosi della
tradizione repubblicana ed insorgeremo ogni qualvolta la vedremo
ignorata o deformata, siamo fedeli servitori dei principi fondamentali della democrazia che hanno
in Giuseppe Mazzini il più ispirato interprete. Ma proprio per questo, in nome dello spirito che vivifica, non ci limitiamo alla bigotta
e meccanica ripetizione letterale
di formule e parole d’ordine nate
nel tumulto delle battaglie di ieri e
che minacciano di pietrificarsi se
non vengono dinamicamente
svolte nella realtà odierna.
Commemoreremo, ma soltanto
quando avremo continuato il solco tracciato dai nostri maggiori
Uomini moderni - modernissimo
fu Mazzini! - non vorremmo in altro tempo essere vissuti: oggi è qui
la nostra missione: nelle idee, nei
problemi, nei programmi, nel linguaggio di oggi...”.
Giuseppe Cotta
Socio isolato AMI Nazionale
Giovedì 17 Gennaio 2013
Assessorato alla Cultura
5
«L'ALASSINO»
Rubrichetta mensile
Consulta Ligure
Un ricordo per...
BANDO DI CONCORSO
«Premio Jacopo Varaldo»
Terza edizione
CONCORSO REGIONALE PER IL MIGLIOR TESTO TEATRALE
ORIGINALE E INEDITO SCRITTO NELLA PARLATA LOCALE.
1) Il concorso, promosso col patrocinio della Regione Liguria – ASSESSORATO ALLA CULTURA, è riservato a tutti gli autori dialettali liguri, iscritti e non iscritti alla SIAE
2) Il concorso vuole:
a) recuperare cultura, parlate, tradizioni della nostra Terra;
b) incoraggiare la diffusione dei linguaggi del teatro dialettale
tra le giovani generazioni.
c) selezionare il miglior testo teatrale originale e inedito.
3) Il premio consiste nella pubblicazione gratuita del testo.
La Consulta Ligure si riserva la facoltà di consegnare un premio
speciale per eventuali testi particolari.
4) I testi teatrali in cinque copie dattiloscritte dovranno essere inviati a: Prof. Francesco GALLEA Via Torre, 18 – 17023 CERIALE
(SV) entro il 30 aprile 2013 per raccomandata (farà fede la data
del timbro postale) corredati da una breve nota sui contenuti
dell’opera.
La segreteria della Consulta Ligure declina ogni responsabilità
per disguidi o smarrimenti.
5) I testi teatrali inviati non saranno restituiti.
6) I testi saranno visionati e valutati con parere insindacabile da
una commissione giudicatrice, designata dalla Consulta Ligure.
Qualora nessuna opera fosse meritevole del premio, la commissione può decidere di non assegnarlo.
7) Nel corso di un incontro appositamente organizzato dalla
Consulta Ligure, saranno resi noti i risultati di questa terza edizione.
8) La partecipazione al concorso implica la piena ed integrale accettazione del presente regolamento;
9) Il bando di concorso sarà divulgato anche attraverso i media locali, unitamente gli organi di stampa delle varie Associazioni appartenenti alla Consulta Ligure.
Anno 1966 - Festa degli alberi alla Madonna della Guardia
Classe 3ª – Maestro: Francesco De Negri
Savona, novembre 2012
Il Presidente
Elmo Bazzano
Cineforum Alassio 2012-2013
Auditorium Roberto Baldassarre - Biblioteca Civica
Programma di proiezione dal 28 gennaio al 18 marzo 2013 - ore 21
Lunedì 28 Gennaio:
Lunedì 4 Marzo:
EVA CONTRO EVA
LA CHIAVE DI SARA
di Joseph L. Mankiewicz,
Drammatico.
di Gilles Paquet-Brenner
Drammatico
Lunedì 4 Febbraio:
Lunedì 11 Marzo:
ANOTHER YEAR
HYSTERIA
di Mike Leigh,
Drammatico
di Tanya Wexler
Commedia
Lunedì 11 Febbraio:
Lunedì 18 Marzo:
MIRACOLO A LE HAVRE
di Aki Kaurismäki,
Commedia
Lunedì 18 Febbraio:
IL VENTO CHE ACCAREZZA L’ERBA
di Ken Loach
Drammatico
Lunedì 25 Febbraio:
POLISSE
di Maïwenn Le Besco
Drammatico
COSA PIOVE DAL CIELO?
di Sebastian Borensztein
Commedia
Lunedì 28 Gennaio:
“EVA CONTRO EVA”
di Joseph L.Mankiewicz con Bette Devis,
Anne Baxter, George Sanders - Usa 1950
- durata 138 min. - Drammatico.
Umile e aspirante attrice riesce ad accaparrarsi le simpatie della grande diva Margò. La gelosia prende il sopravvento quando Eva la sostituirà con un
stratagemma ottenendo un successo
trionfale. Ma...
Lunedì 4 Febbraio:
“ANOTHER YEAR”
di Mike Leigh, con Jim Broadbent,
Lesley Manville, Ruth Sheen - Gran
Bretagna 2010 - durata 129 min. - Drammatico. La vita di coppia di Gerry e
Tom, del loro figlio Joe e di loro amici
nell’arco di quattro stagioni. Un anno
che trascorre tra amori non corrisposti,
che nascono, speranza e disperazione,
gioia e tristezza, gelosia e solitudine...
Intanto il tempo passa.
Lunedì 11 Febbraio:
“MIRACOLO A LE HAVRE”
di Aki Kaurismäki, con André Wilms,
Kati Outinen, Elina Salo - Finlandia,
Francia, Germania 2011 - durata 93
min. - Commedia.
Due eventi danno uno scossone alla via
di Marcel Marx, un pacifico, ma signorile, lustrascarpe di Le Havre: la moglie
colpita da una grave malattia e l’incontro con un clandestino africano in fuga
dalla polizia.
Lunedì 18 Febbraio:
“IL VENTO CHE ACCAREZZA
L’ERBA”
di Ken Loach con Cillian Murphy,
Padraic Delaney, Liam Cunningham Francia, Irlanda, Gran Bretagna 2006 durata 124 min. - Drammatico.
Irlanda 1920 contadini e operai della
campagna si uniscono per reagire agli
uomini dell’esercito britannico.
Lunedì 25 Febbraio:
“POLISSE”
di Maïwenn Le Besco, con Karin Viard,
Joeystarr, Marina Foïs - Francia 2010 durata 134 min. - Drammatico.
Parigi, l’attività e le operazioni giornaliere della BPM, Brigade de protection
des mineurs. Premio della Giuria a
Cannes.
Lunedì 4 Marzo:
“LA CHIAVE DI SARA”
di Gilles Paquet-Brenner con Kristin
Scott Thomas, Mélusine Mayance,
Francia 2010 - durata 111 min. Drammatico.
Parigi, ai giorni nostri. Julia Jarmond,
giornalista americana sta facendo
un’inchiesta nel luogo in cui vennero
concentrati migliaia di ebrei parigini
prima del campo di concentramento, si
imbatte in Sara che aveva 10 anni nel
Luglio del 1942.
Lunedì 11 Marzo:
“HYSTERIA”
di Tanya Wexler, con Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Rupert Everett Gran Bretagna, Francia, Germania 2011
- durata 100 min. - Commedia.
Nell’Inghilterra del 1880 un anziano dottore lenisce le ansie e i turbamenti del
gentil sesso praticando uno scientifico e
redditizio massaggio lì dove non batte il
sole. Fino a quando...
Lunedì 18 Marzo:
“COSA PIOVE DAL CIELO?”
di Sebastian Borensztein, con Ricardo
Darin, Huang Sheng Huang - Argentina,
Spagna 2011.- durata 93 min. Commedia.
L’universo solitario di Roberto incontra
quello del giovane Jun. Convivenza tra
spassosi siparietti contro la monotonia.
6
«L'ALASSINO»
Giovedì 17 Gennaio 2013
Ritruvammuse Insemme 2012
Gruppo bandistico Città di Alassio.
Eleonora Ancona
e Riccardo Berrino
del “Progetto
Danza”
di Iris Gaburri.
Balletto Apocalipse del “Progetto Danza” di Iris Gaburri.
Andrea Gallea e, sullo sfondo, il nostro “Mimmo”.
Gianni Croce.
Marinella Reale.
Riconoscimento a Iris Gaburri.
Momento della commedia.
Riconoscimento alla Compagnia Dialettale Alassina.
Mario Meli.
Cinzia Belcamino.
Le fotografie di “Ritruvammuse Insemme”
sono disponibili presso
Photo Hall Romanisio
in Via Paolo Ferreri, Alassio
Momento della commedia.
Momento della commedia.
Giovedì 17 Gennaio 2013
Cronache dal pianeta Scuola
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALASSIO
Con questo numero salutiamo insieme Filippo Mastroianni
Cosa ci piace della nostra scuola?
Nella mia scuola facciamo tante cose, molto importanti e anche divertenti: disegni, letterine e qualche conticino.
I giochi con gli amici nel piccolo giardino. Ma quello che ci piace proprio... veramente... è andare in piscina e nuotare allegramente!
Classi prime Primaria
Della mia scuola mi piacciono il
cortile, così ampio che si può giocare a calcio, e gli uffici della segreteria e della presidenza, perché con tutte quelle postazioni
sembrano la base della CIA.
(Ramez)
Non sapevo che in una scuola si
potessero mettere i distributori
per prendere la merenda. Questa
cosa mi è piaciuta molto, infatti
alcune volte prendo la merenda
dal distributore, ma altre no perché ci sono quelli grandi che superano. (Laura)
Della mia scuola mi piacciono le
maestre e le bidelle perché sono
bravissime. La scuola è bellissima
e quando sono dentro mi sento al
sicuro. (Jacopo)
Al venerdì mi sveglio alla mattina che sono rilassato. È la giornata scolastica che preferisco perché c’è la mia materia preferita:
storia con la maestra di Ita. È quasi come un laboratorio, a volte si
ricerca per aggiornare la linea del
tempo, altre si legge qualche racconto storico e il tempo vola.
(Simone)
A me piace quando giochiamo a
Bingo con le cartelle in inglese fatte da noi. (Luca)
Mi piacciono molto le maestre
della mia scuola! Sono dolcissime,
simpatiche e insegnano molto bene. A scuola si impara a scrivere,
a leggere e a trovare nuovi amici.
(Ilaria)
La mensa, perché, tra le cose
che si servono quel giorno si può
scegliere cosa prendere e c’è sempre l’alternativa con la pasta in
bianco. (Virginia)
La Scuola Media M.M. Ollan-dini è importante anche per gli ex
alunni diventati famosi. E anche
per le attività come l’orchestra e il
teatro. A me piace per le gite che
si organizzano ogni anno.
Insomma è una signora scuola!
(Rachele)
7
«L'ALASSINO»
La cosa che mi piace di più di
tutta la scuola è la Geografia.
Fra tutte le materie che esistono preferisco questa, il perché è
facile!
Tutto nacque quando mi affezionai allo studio del Vietnam:
studiai, studiai, finché non riuscii
a pronunciare il nome della capitale.
Così volli affinare la mia abilità
e mi misi a studiare le capitali di
tutto il mondo. Adesso posso dire
di saperle tutte.
Mi piace venire in questa scuola perché sto imparando sulla
Geografia cose nuove. (Matteo)
A me piace andare a scuola per
stare in tranquillità con i miei amici e anche per giocare con loro, di
solito, durante l’intervallo, giochiamo a calcio.
In classe c’è un mio amico che
si chiama Kevin, brontola ogni
volta che giochiamo, lui è fatto così: impacciato, divertente e innamorato, ma rimane il mio amico
del cuore.
Se non fossi mai venuto in questa scuola noi non ci saremmo
mai conosciuti, infatti è stata una
fortuna conoscerla. (Davide)
La maestra di italiano è severa,
ma quando fa dei discorsi le sue
parole toccano il cuore e te le ricordi. (Greta)
Cosa mi piace della mia scuola? A dire il vero quasi niente, ma
quelle poche cose che mi piacciono sono speciali. Una di queste sono i bidelli, sono una forza
della natura, sempre allegri e disposti a tutto, puoi chiedergli
qualunque cosa. Un’altra di quelle cose speciali sono i professori
che ti fanno ridere... loro entrano
in classe, posano le loro cose, cominciano a fare lezione e quando
qualcuno inizia con gesti e versi
non molto adeguati lo guardano
e dicono “sei proprio un bietolone”... e tu cosa fai? Non ti metti a
ridere?
(Eugenia)
… e poi infine adoro quel meraviglioso suono della campanella!!!
(Madonia)
Chiesa S. Giovanni Battista Fenarina
Presepio con fronte mare alassino.
Epifania del subacqueo MOSTRE D’ARTE
Sul molo Bestoso di Alassio, il
6 Gennaio u. sc. alle ore 10,30, si
è svolta l’XI° edizione della
“Epifania del Subacqueo”. Una
bella mattinata ha accolto turisti e addetti ai lavori e il mare
calmo ha contribuito al buon
esito della manifestazione organizzata grazie all’Associazione
Subacquei Italiana - sez. di
sociazione Subacquei Alassina.
Poi le “befane” hanno intrattenuto turisti e soprattutto bambini donando dolci e posando
per foto ricordo. Parole di ringraziamento dello “speaker”
Agostini alle Aziende che hanno
collaborato: Residence Le Terrazze; Ristorante La Scogliera e
Nuova Riviera Bevande.
La benedizione della corona.
Alassio, il Circolo Nautico Al
Mare di Alassio, Assessorato al
Turismo nella persona dell’Assessore Matteo Monti. Presente
anche un gruppo della Protezione Civile. A presentare, il bravissimo Rinaldo Agostini che
ha, inoltre, saputo intrattenere i
turisti con utili notizie della nostra Alassio. Dal mare sono
giunte le imbarcazioni delle varie Associazioni che operano e
vigilano sulla nostra sicurezza e
sulle moto d’acqua tre befane
vestite di tutto punto. Ha dato
via alla festa la celebrazione religiosa ufficiata dal prevosto
della parrocchia di Sant’Ambrogio Mons. Angelo De Canis che
ha benedetto la corona di alloro
che è poi stata collocata sulla
statua del Cristo degli Abissi nei
pressi dell’isola Gallinara da
parte degli appartenenti all’As-
L’Associazione Vecchia Alassio, esprime apprezzamento
per questa manifestazione che
segue quella del Cimento Invernale avvenuta il 26 Dicembre
scorso che esaltano, oltre modo, il nostro splendido clima invernale.
L’Epifania (in dialetto Pasquetta) è una festa cristiana celebrata il 6 Gennaio (cioè 12
giorni dopo il Natale) ed è una
delle massime solennità lodate
dalla chiesa cattolica e significa:
apparizione, venuta, presenza
divina.
Alcune popolazioni italiane
“ribattezzarono” “Befana” (in
dialetto Befòna) il passaggio da
“Epifania” a “Bifania e Befania”
una figura rivelatasi folkloristica e dispensatrice di doni.
LOREDANA BOCCARDO
Nel periodo natalizio ha occupato la Sala Carletti la collezione
di Loredana Boccardo e di
Alfonso Man, affezionati ormai
al nostro ambiente espositivo.
Si tratta di opere raffinate, quadri e sculture che trasportano il
visitatore in un mondo incantato. La bellezza femminile e la
magica atmosfera di un tempo
appaiono quasi riemergere dal
pallore delle guance delle dame,
nelle boccucce morbide.
La freschezza dei volti, i pizzi
e merletti che incorniciano le
forme delle dame aristocratiche
sono come visioni perfette, in
cui l’artista imbriglia emozioni e
malinconia.
G. P.
ANDREA LEONARDI
IN ARTE “LEAN”
Fal/. Per l’AVA
Un mercato da esserne fieri:
l’immobiliare?!?
La Befana arriva sulla moto d’acqua.
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
Espone in questi giorni nella
Sala Carletti l’artista Andrea
Leonardi, in arte Lean. Le sue
opere sono create con elementi
poveri, come le pennellate ad
acrilico di base, i rametti secchi, i
CD rom, lo spago, vecchie chiavi,
sistemati in perfetta armonia costruttiva e stimolante su compensato. Le tavole di Lean svolgono i
temi della vita, riassumono le correnti artistiche del Novecento e
sintetizzano gli stili figurativi dando voce a tutto ciò che è di uso comune. Qualsiasi oggetto, nelle
mani di Lean, si trasforma in forza espressiva, in carica emotiva e
suggerisce frammenti di realtà,
ideali di esistenza.
G.P.
LA SOLIDARIETÀ DEI RAGAZZI DI MOGLIO
«.... Se ci diamo la mano i mi- teriali semplici e a volte di re- preverdi della nostra collina, nità mogliese hanno risposto
racoli si faranno...» si legge nella cupero: das, pennelli, vernici, più qualche fiocco colorato, si generosamente all’iniziativa
poesia «Lo zampognaro» di G. colori, colla, stoffa, lana... sono sono creati bei centritavola e dei loro bambini acquistando
Rodari ed è proprio
gli oggetti via via
un piccolo miracoesposti in parroclo quello compiuto
chia e nei vari
dai ragazzi di Moesercizi. Il risultaglio attraverso la
to è stato superiocatena di solidare ad ogni preverietà, che hanno
dibile aspettativa;
formato, coinvolla somma raccolgendo le famiglie e
ta di Euro 715,00 è
la comunità tutta.
stata consegnata
Al sabato pomedai ragazzi ai rapriggio molti bambipresentanti
ni e bambine, radell’Ass.ne “Amici
gazzi e ragazze si
di Padre Herritrovano nel salomann” sig.ra V.
ne parrocchiale
Vercelli e dott.ssa
per svolgere l’attiL. Zavaroni, nell’invità creative-macontro di sabato
nuali, pare cantare
22 dicembre 2012
e giocare insieme.
nel salone parrocQuest’anno si è
chiale a Moglio.
pensato: «perché
Il brillio delle
non vendere gli ogformine appese
getti realizzati e
sull’albero e il procol ricavato aiutafumo delle ghirlanre i bambini meno
de hanno rallegrafortunati?» Così da
to un po’ i cuori
ottobre a dicemper aver contribuibre, col sostegno
to a portare un sorNella
foto:
Don
G.
Tabbò,
la
dott.ssa
L.
Zavaroni,
la
sig.ra
V.
Vercelli
e
i
giovani
artisti.
materiale e morale
riso in più sul volto
del parroco Don.
di bambini lontani.
G. Tabbò e la guida di qualche stati realizzati graziosi oggetti ghirlande. Fattori determinanti
Barbara, Caterina, Wilma
adulto, hanno manipolato, co- per addobbare l’albero di sono stati l’entusiasmo, l’impelorato, cucito e ricamato, tra- Natale; con tralci di vite intrec- gno e la fantasia, nonché la fatComplimenti continuate così.
sformando il salone in un vero ciati, pigne, bacche, ghiande, tiva collaborazione fra grandi e
e proprio laboratorio. Con ma- rametti di pino e di altri sem- piccoli. Le famiglie e la comuA.V.A.
8
«L'ALASSINO»
I FRATELLI FERRARI, BANCHIERI ALASSINI
DEL SEICENTO
Nei numeri precedenti dell’Alassino abbiamo messo in evidenza
il notevole fervore di iniziative
della famiglia Ferrari sia in attività commerciali presso le Indie
spagnole sia svolgendo operazioni di prestito in ambito locale. Nella prima metà del Seicento emerge nettamente Emanuele, figlio di Giovanni Domenico, uno dei membri della linea
Ferrari. I suoi interventi si manifestano soprattutto in ambito finanziario. L’enorme disponibilità di denaro gli permette di sostenere una gamma considerevole di affari in ambiti economici disparati.
Tra il 1644 e il 1645 partecipa a
spedizioni mercantili dirette in
Sardegna, assumendosi una parte dei rischi dell’impresa e incassando, al termine, sia il prestito
sia una porzione di guadagno.
Patron Prospero Zenogio di
Alassio riceve da Emanuele
Ferrari la somma di L. 500, utili
ad assicurare metà delle merci
imbarcate sul brigantino “patronizzato” dallo stesso Prospero e
diretto alla città di Cagliari. Al ritorno Emanuele riceve il denaro
prestato e in più una quota del lucro. La stessa procedura viene
seguita anche nei confronti di
Tommaso Costa, Martino de
Fossato e Salvatore Airaldi, in
partenza col loro brigantino per
Porto Torres, notevole scalo marittimo del regno di Sardegna; ricevono da Emanuele L. 440 e nel
1646 gli consegnano quanto pattuito. Lo stesso anno il patron
Lodisio Macario di Alassio riceve da Emanuele L. 400 per navigare “a destra e a sinistra” secondo il suo volere; alla fine del
viaggio avviene la divisione del
lucro e anche la consegna della
somma mutuata. Questi sono solo alcuni passaggi di denaro operati da Emanuele. Ma il capitale
da lui movimentato in questo periodo è enorme.
Emanuele è in ottimi rapporti
con la famiglia Martino o Martini.
Alcuni suoi membri svolgono le
funzioni di soci in affari.
Ambrogio Martino vive a Cagliari e concorda con Emanuele di
incassare, anche a nome del socio, le somme prestate. Giovanni
Geronimo Saggino di Alassio riceve da Emanuele L. 100, con cui
assicura le merci caricate sulla
“cimba” da lui comandata, e promette di restituirle, insieme ad
una tranche di guadagno, una
volta giunto a Cagliari, ad
Ambrogio Martino, socio di
Emanuele. Geronimo ritiene di
poter concludere l’impresa navale e commerciale nel giro di
due mesi. Anche Pietro Alciatore
e Giovanni Antonio Quassolo di
Alassio promettono di restituire
a Emanuele L. 100, con cui il banchiere alassino assicura la merce caricata sul brigantino diretto
ad Orosei nel regno di Sardegna.
Intermediario è il solito
Ambrogio Martino. Don (alla
spagnola) Ettore Martino, figlio
di don Francesco, si rivolge al socio Emanuele per concludere un
affare con Giovanni Andrea
Romana. Quest’ultimo promette
di versare ai soci annualmente L.
12 impegnando l’attività di un
fondaco o magazzino situato nel
carruggio inferiore, oggi Via
Colombo, e riceve, però, un mutuo di 200 scudi d’argento della
corona di Genova, corrispondenti a L. 1.200.
Siamo convinti che la pesca
del tonno abbia sostituito quella
del corallo nel Settecento. In
realtà già in pieno Seicento si
svolgono alcune spedizioni forse in misura minore, con più modesta partecipazione finanziaria.
Sempre nel 1645 patron Bartolomeo Meglia di Alassio confessa
di aver ricevuto da Emanuele L.
325, con cui assicura pro dimidia
parte il brigantino che in estate
navigherà verso la tonnara di
Porto Scuso. Una società di imprenditori-pescatori, formata da
patron Giuseppe Beltrame,
Iacopo Trelia, Giovanni Battista
Giaina, Giovanni Michelino,
Paolo Mainetto, Pietro Ricca, Gio
Battista Pisano, Iacopo Gino,
Francesco Moirano e Marcellino
Garassino di Alassio, ricevono
da Emanuele L. 500, con cui assicurano il brigantino, diretto a
Santa Caterina nel regno di
Sardegna per la pesca del tonno.
La somma sarà restituita insieme ad una quota stabilita di lucro al termine della pesca.
Non possono certo mancare i
finanziamenti della pesca del corallo nelle acque di Sardegna.
Patron Giuliano Montanario e
patron Angelo de Turri, tutti e
due alassini, mutuano da Emanuele L. 500, come assicurazione
completa della fregata, “patronizzata” dallo stesso Giuliano,
che andrà a pescare corallo ad
partes Sardinee. La somma sarà
restituita dopo la vendita del corallo insieme al guadagno a lui
spettante. Un contratto cospicuo è concluso da Ambrogio
Carambello di Cervo. Emanuele
gli versa L. 1000 per coprire le
spese e i rischi di un’impresa
presso le coralline di Sardegna o
di Corsica.
In base ai numerosi documenti di archivio, sembra che Emanuele abbia acquistato sempre
nel 1645 interi carichi di granaglie provenienti o dalla Sardegna
o dalla Sicilia o da Roma.
Risultano, infatti, numerosi crediti di piccola entità a suo favore
per la vendita di grano. Il cereale
viene consegnato dosi modeste,
due o tre mine, a singole persone; il valore di una mina si aggira
intorno alle 12 Lire e i crediti per
lo più non superavano le L. 40.
Antonio Morro e Vivano Marino
di Andora riconoscono di dovere a Emanuele L. 197 per acquisto di “tritico”. In questo settore
alcune volte Emanuele svolge la
funzione di intermediario e di
cassiere per conto della famiglia
Martino. Le somme più consistenti, in questo settore, sono
quelle versate dai Bogliolo di
Moglio.
Il più interessante esempio di
finanziamento riguarda la comunità di Garlenda e si può ragionevolmente pensare che sia finalizzato a sostenere i costi di costruzione della chiesa parrocchiale dedicata alla Natività di
Maria. L’edificio sacro risulta
edificato, appunto, nel secolo
XVII, nel periodo in cui il territorio è dominato dalla famiglia
Costa, proprietaria di una quantità considerevole di terre. Nel
1644 i massari, responsabili
dell’economia del paese, chiedono a Emanuele, con l’autorizzazione del conte Benedetto Costa,
la considerevole somma di scudi
1.350, pari a L. 5.400. Compensano questo prestito anticipato
cedendo al finanziere alassino
l’annua somma di 91 scudi per
un periodo indeterminato, impegnando a garanzia le terre in parte della comunità e in parte dei
privati, situate in località Teglia
o Castagna e ricche di ulivi, viti,
castagni e di seminativi.
Il fratello di Emanuele, Giovanni Battista, è famoso per aver
redatto nel 1641 quel testamento, in cui dichiara di essere divenuto ricco grazie ad un suo avo
“americano”, che ha accumulato
enormi ricchezze nelle Indie
Spagnole al servizio dei re cattolici. Ma, nel suo caso, il testamento non preannuncia la morte, ma forse un viaggio via mare
piuttosto gravoso e importante.
È quanto mai vivo nel 1645, quando finanzia l’apertura di un negozio di spezie o farmaci. Valerio
Brusco e Francesco suo figlio di
Zuccarello hanno intenzione di
condurre una rivendita di spezie
nell’attuale Piazza Matteotti, allora chiamata La Piazza, forse
nel luogo stesso dell’attuale farmacia, e confessano di aver ricevuto da Giovanni Battista Ferrari
L 887 da utilizzare nell’acquisto
di spezie e di “aromi” necessari
alla bottega. Padre e figlio promettono di restituire il mutuo
con l’interesse dell’8% all’anno e
dichiarano che i vasi e gli attrezzi necessari sono in ordine; anche per l’uso di questi verseranno a Giovanni Battista L. 32 ogni
anno. Il contratto non è finito.
Francesco promette di porsi al
servizio di Ferrari nello scrivere
lettere e di vendergli le spezie al
prezzo con cui le acquista in
Genova.
Il 14 giugno 1644 i due fratelli
dichiarano di aver ricevuto dai
rappresentanti della comunità
di Vessalico L. 2.000 di Genova,
sotto forma di doppie di Spagna
e d’Italia. Anche in questo caso il
finanziamento a favore dell’intero paese forse copre le spese per
la costruzione o della chiesa di
Maria Maddalena o dell’oratorio
della Visitazione. I Ferrari citano
in causa la comunità perché ritengono che il conteggio degli interessi dal 1632 al 1640 non siano
esatti: mancano almeno trecento scudi d’argento di Genova.
Non sappiamo come sia finita la
lite. Rimane, invece, probabile
dai dati complessivi che la costruzione dell’edificio sacro sia
da collocare nei primi decenni
del Seicento.
Ma Emanuele non tralascia occasioni anche di minor importanza per impegnare bene il suo
capitale e per realizzare affari.
Nel novembre del 1644 Francesco Pino acquista il diritto di
raccogliere le olive in una terra
di Emanuele situata nel Pian della Rovera dietro compenso di diciotto barili di olio, dopo raccolto e spremitura.
Michele Grollero di Caso ha un
problema con la curia di Roma.
Probabilmente sua sorella Battina è incappata nella scomunica
perché sposata ad un parente di
terzo o quarto grado. Michele ha
bisogno di denaro, almeno ventisette ducati milanesi e li chiede a
Emanuele e ai fratelli Martino.
Grazie a questo prestito Michele
ottiene la dispensa dal Santo
Padre Innocenzo X.
Anche da questi rapidi accenni, non certo completi, si può
comprendere quale fosse l’energia economica del nostro borgo
in passato, quali capitali muovessero i protagonisti della finanza locale e quali rapporti
avessero con la realtà mediterranea e non solo locale.
Giovanni Puerari
Giovedì 17 Gennaio 2013
“Giù le mani dalle donne” riparte da Alassio
Il primo giorno dell’anno,
giorno dedicato alla pace nel
mondo, la Banda Città di Alassio, diretta dal maestro Giovanni Puerari, si è esibita per le
vie del centro storico cittadino
indossando una pettorina che
richiama alla pace con le donne. Nel 2012 sono state uccise
oltre 120 donne; erano 137 nel
2011. Sono i tragici numeri del
femminicidio in Italia, un crimine di Stato, come lo ha definito
l’ONU, una macchia indelebile
per il nostro Paese, dove pare
che mariti, ex mariti, compagni, ex fidanzati non sappiano
accettare che le loro donne
possano avere una propria opinione, un desiderio di libertà in
grado di permettere loro una
scelta di vita diversa, lontano
dalla persecuzione, dalla gelosia, dall’idea di possesso esercitata dagli uomini all’interno
delle loro case, delle loro famiglie.
I musicisti di Alassio hanno
sfilato con la pettorina “GIÙ LE
MANI DALLE DONNE” che rappresenta l’adesione dei Club
dell’Area 03 del Distretto 30 alla
campagna internazionale “ZONTA Says NO” lanciata il 25 novembre 2012. Zonta Club Imperia, guidato da Renata Vallò, è
l’artefice di questa iniziativa ad
Alassio. È la prima “uscita” di
GIÙ LE MANI DALLE DONNE nel
2013, dopo una serie di oltre
venti iniziative svoltesi nei mesi di novembre e dicembre 2012
in Liguria e Piemonte.
«La campagna dell’Area 03 a
sostegno di quella internazionale di Zonta proseguirà durante tutto l’anno perché il femminicidio è un’emergenza nazionale che va contrastata. È opinione di troppe persone, di
qualsiasi età e sesso, che le
donne “vadano a cercarsi la
morte” indossando abiti impropri, esprimendo le loro idee. Ad
Alassio, nella Giornata Mondiale della Pace è stato dato un
segnale importante verso una
“riconciliazione” tra uomini e
donne che si basi sul rispetto
degli uomini nei confronti delle
loro compagne» afferma Nadia
Biancato Governor del D30 di
Zonta International in apprezzamento all’iniziativa di Alassio.
Renata Vallò
CONCERTI DELLE FESTE
In questo periodo Alassio è
stata teatro di alcune iniziative
di carattere musicale di notevole livello. L’8 e il 28 dicembre abbiamo assistito a due manifestazioni di gruppi Gospel un po’ simili nella composizione e nel
programma svolto, ma sempre
piacevolissimi sia nell’esecuzione sia nelle capacità di coinvolgimento. Il pubblico numerosissimo presente nella chiesa parrocchiale di S. Ambrogio ha potuto gustare la genuina e intensa tradizione della musica religiosa della popolazione nera,
che considera la voce come
strumento capace di suscitare
emozioni dirette e prorompenti. I Joyful Gospel Singers e i
F.O.C.U.S. Sound of Victory provengono da gruppi Gospel delle
chiese battiste di New Orleans e
della Carolina del Sud. Nella dirompente vocalità e nella gestualità dei loro leaders sono
riusciti a trasmettere una carica
di gioia a tutto l’uditorio, che ha
seguito molte esecuzioni sia
con i gesti sia con il canto. I brani classici della musica della
“buona novella”, quali Down by
the Riverside, Oh Happy Day,
Amazing Grace, When the
Saints Go Marchin In, Glory
Glory Haleluhah, Silent Night,
Stand By Me, Kum By Ya, This
Little Light of Mine, hanno toccato il cuore del pubblico pre-
sente ed il concerto è diventato
una grande festa collettiva.
La sera del 30 dicembre, nella
ex chiesa anglicana, ora teatro,
ha presentato uno scoppiettante concerto delle feste l’orchestra sinfonica di Sanremo. Dopo
i saluti e gli auguri del sindaco,
prof. Roberto Avogadro, i musicisti, guidati dal maestro Massimo Labertini, hanno augurato al
pubblico attentissimo e foltissimo un felice anno nuovo con i
tradizionali brani d’occasione di
Strauss, Rossini e Bizet. Le tre
sinfonie tratte dal Barbiere di
Siviglia, dall’Italiana in Algeri e
dalla Cenerentola hanno cattu-
rato in modo visibile l’attenzione degli uditori per la freschezza
dei temi e per la bravura degli interpreti. La suite dalla Carmen ci
ha immersi nell’atmosfera tipicamente spagnola soprattutto
con il tema dei Toreadors. Sono
stati magistralmente eseguiti i
brani più tipici del clima gioioso
di Capodanno: Sul Bel Danubio
Blu, Trisch-Trasch e il Valzer
dell’Imperatore.
Abbiamo avuto la buona sorte
di assistere in questo periodo a
manifestazioni di alto livello artistico, degne della nostra città.
Giovanni Puerari
Gli Alassini durante la guerra dei trent’anni
Sappiamo benissimo che la
guerra dei trent’anni funestò
l’Europa dal 1618 al 1648 e che in
questo periodo si verificò la tristemente famosa peste che decimò la Lombardia e che fu descritta magistralmente dal Manzoni nei Promessi Sposi.
Nel 1625 era in pieno svolgimento la lotta tra la serenissima
repubblica di Genova e il duca di
Savoia che voleva a tutti i costi
uno sbocco sul mare. L’episodio, che a noi interessa, si svolse
nell’entroterra albenganese. Il
duca di Savoia, dopo breve assedio, si impossessò di Pieve di
Teco e le sue soldatesche fecero
prigionieri gli alassini Bernardo
Enrico, Francesco Freghetti,
Giovanni Stefano Bonorino,
Angelo Alciatore, Geronimo Enrico, Antonio Manfreo e Giovanni Battista Miralta, col loro capitano Giovanni Fignone. Per il loro riscatto furono richieste ad
ognuno quindici doppie, cifra
abbastanza modesta. Giovanni
Stefano Bonorino scrisse a sua
madre e a suo fratello Giuseppe
di preparare il denaro richiesto
in un’unica soluzione. Giovanni
Battista Miralta fu incaricato di
recarsi ad Alassio per recuperare il riscatto e naturalmente di ritornare a Pieve nel più breve
tempo possibile. Miralta, una
volta giunto nel borgo, non volle
più muoversi, consegnò le doppie a padre Mauro, frate cappuccino, che pagò per tutti.
Sappiamo che il duca di Savoia
nel 1626 si impadronì anche di
Albenga, ma per breve tempo.
L’intervento di Genova lo costrinse alla fuga.
Venti anni dopo, nel 1645, la
famiglia Bonorino chiese agli
eredi di Giovanni Battista Miralta, morto nel frattempo, di restituire loro le quindici doppie, che
in quel periodo di prigionia furono prestate al congiunto per le
procedure del riscatto.
Oggi spesso ci lamentiamo che
i nostri diritti vengano riconosciuti solo dopo anni e anni di attesa e di pratiche e crediamo che
in passato le procedure giudiziarie fossero spedite. L’episodio
descritto sembra demolire queste certezze.
Giovanni Puerari
Giovedì 17 Gennaio 2013
Arriva in Italia la danza dei 5 ritmi
Con un fitto calendario di corsi e work-shop a Milano
e in molte altre città, arriva in Italia la Danza dei 5 Ritmi,
un viaggio alla riscoperta delle emozioni a ritmo di musica
Milano, 3 gennaio 2013. Ideata
dall’artista, danzatrice e musicista americana Gabrielle Roth - tristemente scomparsa nell’ottobre
scorso - arriva anche in Italia con
un ricco calendario di corsi settimanali e work-shop a Milano e in
molte altre città (a partire dall’11
gennaio 2013) la Danza dei 5
Ritmi“, una danza alla riscoperta
delle emozioni a ritmo di musica
in cui ci si muove con ogni parte
del corpo, seguendo il proprio
sentire, adatto a tutti senza alcun
limite fisico o di età.
A fare da insegnante sarà
Prateeksha Katarina Thundal
(www.prateeksha.se), un’istruttrice certificata di Danza dei 5
Ritmi che ha studiato con
Gabrielle Roth negli Stati Uniti e
che ha deciso di trasferirsi in Italia
per far conoscere questa danza
anche nel nostro Paese, dopo
aver vissuto e lavorato per molti
anni a Stoccolma e in Svizzera.
«Penso ci sia una grande possibilità per lo sviluppo di questa danza in Italia – ha dichiarato
Prateeksha Katarina Thundal –
dove non ci sono trainers certificati e corsi regolari. In passato ci
9
«L'ALASSINO»
sono stati diversi laboratori e la risposta positiva dei partecipanti
mi ha incoraggiato a trasferirmi in
Italia, paese che amo molto».
Nella Danza dei 5 Ritmi ci si
muove liberamente all’interno
dello schema generale fornito
dall’insegnante. Il nome della danza deriva dai ritmi delle diverse
musiche – fluire, staccato, caos, lirico e silenzio – che corrispondono ad altrettante modalità di movimento e che rievocano le diverse fasi della vita degli esseri umani (nascita/fluire, crescita/staccato, adolescenza/caos, maturità/lirico, morte/silenzio). I ritmi sono
inoltre legati agli elementi naturali (terra,
fuoco, acqua, aria,
etere) e sono correlati al nostro aspetto e
comportamento. «I 5
Ritmi ci insegnano
che la vita è energia
in movimento, liberandoci da concetti
rigidi riguardo persone, luoghi, oggetti o
opinioni» – dichiarava Gabrielle Roth
nell’introduzione ai
suoi corsi a Los
Angeles e New York.
«Attraverso la Danza
dei 5 Ritmi è possibile ritrovare le
nostre qualità essenziali e apprezzarne la diversità e la forza, cogliendo l’opportunità per aumentare la propria consapevolezza su
chi siamo e su quanto grandi siano le nostre potenzialità».
Per ulteriori informazioni
e richieste di materiali:
Daniela de Bartolo,
Presidente Associazione The
Moving Circle
[email protected]
Mob. 328-7073710
50° CIMENTO INVERNALE DI ALASSIO
Mercoledì 26 dicembre 2012
Anniversario di lusso e traguardo importante quest’anno
in occasione del 50° cimento invernale di nuoto di Alassio - 19°
trofeo Pino Cosso. Organizzata
dalla Società Nazionale di Salvamento - Sez. di Alassio, dall’Assessorato allo Sport, Bagni Marini, Marina di Alassio S.p.A., la
manifestazione si è svolta sul
tratto di litorale di fronte all’Ho-
cimento invernale, appuntamento irrinunciabile e di rilievo
per il periodo natalizio. Hanno
garantito la sicurezza le imbarcazioni della Capitaneria di
Porto, Polizia, Salvamento e
Carabinieri. Il più giovane partecipante iscritto 1 anno ovviamente accompagnato il più longevo 86. Per il gentil sesso 8 anni per la più giovane e 88 per la
tel Mediterranee di via Roma. Il
sole si è fatto attendere e la temperatura di 15° C dell’aria e 14
dell’acqua non hanno allarmato
i 260 partecipanti che alle ore
11,15, al via dello speaker e D.J.
Franco Branco, si sono tuffati
nel mare sulle note della musica
della Banda città di Alassio diretta dal maestro Giovanni
Puerari. Presente alla manifestazione il Sindaco prof. Roberto Avogadro e l’Assessore
allo sport Matteo Monti che
hanno espresso soddisfazione
per il traguardo raggiunto dal
nonna. La Società organizzatrice ringrazia: Capitaneria di
Porto - Circolo Nautico - P.S.
Commissariato - Carabinieri Vigili Urbani - Gruppo Protezione Civile - C.R.I. - Grand
Hotel Mediterranee - Multiservice Michela Isabella Branco. Hanno contributo con premi: Comune di Sanremo Assessorato al Turismo - CC.I.AA. Assoc. Albergatori Alassio Prov. Di Savona - Associazione
Bagni Marini - Assoc. Esercenti
e Commercianti - Bagni delle
Nazioni Sanremo - Canepa
DI UNO SPORT SANO E CONSAPEVOLE
…Continua dal numero precedente “l’attività motoria nell’età dello sviluppo”
presenta la conferenza
In questo numero ci occuperemo
della tempestività d’intervento
riabilitativo
LIBIA: “LA QUARTA SPONDA”
LA TEMPESTIVITÀ
D’INTERVENTO:
Nella prestigiosa cornice dell’auditorium “Roberto
Baldassarre”, venerdì 14 dicembre u.sc. iloProf. Franco
Gallea ha presentato al numeroso pubblico presente
l’ultima fatica letteraria, del nostro Concittadino
Leonardo Nappi, dal titolo “Il verso della vita”.
Un intervento precoce (gestito da
medico e/o fisiatra e fisioterapista) contribuisce ad evitare
lesioni più serie e può fare ottenere all’atleta un rendimento più elevato ed una maggiore longevità
sportiva. Serve per:
• Ridurre il tempo di inattività.
• Ridurre il riscorso ad interventi
chirurgici.
• Evitare danni biologici permanenti ed irreversibili.
• Evitare residue imprecisioni mo-
CORI IN S. AMBROGIO
Durante il periodo delle feste la
chiesa parrocchiale, grazie soprattutto alla disponibilità di mons. Angelo
De Canis, ha ospitato concerti di ottimo valore artistico e di grande richiamo turistico.
Oltre ai già segnalati interventi
Gospel dell’8 e del 28 dicembre, il 3
gennaio 2013 si è esibita la Cappella
Musicale S. Ambrogio alla presenza di
un pubblico attento e visibilmente
soddisfatto.
Diretti da Giovanni Puerari e accompagnati all’organo da don Stefano
Caprile e dal flautista Gianni Gollo, i
coristi hanno presentato un program-
Foto ricordo fine anni 60 - ARCHIVIO FOTO ALDO
LA MEDICINA AL SERVIZIO
La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Alassio
con il patrocinio del Comune di Alassio Assessorato Associazionismo e Volontariato
Società Operaia di Mutuo Soccorso Alassio
Via XX Settembre, 23
Fal/. Per l’AVA
Tutti in mare.
Comune di Alassio
Venerdì 25 Gennaio 2013 - ore 21,00
Hotel Toscana.
Arrivederci al Natale 2013.
Foto ricordo 2012.
LEONARDO NAPPI
Relatore generale dott. Domenico Nisi
Master in Scienze Strategiche
Introduzione del dott. Giampaolo Mela
Carlo - Ristorante la Scogliera Hotel Panama - Hotel Al Mare Hotel Bel Sit - C.R.A.L. La Fenarina - Nuova Riviera Bevande -
ma in parte di carattere natalizio e in
parte lirico su temi religiosi. La partecipazione del tenore Andrea Elena e
del soprano Melissa Briozzo ha dato
un tono vigoroso di professionalità e
di bellezza artistica. Accanto ai tradizionali Adeste Fideles, con l’apporto virtuosistico del soprano, Gli
Angeli delle Campagne, Puer Natus e
Cantan gli Angeli, sono stati interpretati dai solisti e dal coro uniti, i classici La Vergine degli Angeli, Dal Tuo
Stellato Soglio, Preghiera di Marzagaglia; e unicamente dai solisti brani
di intensa spiritualità, come l’Ave
Maria dalla Cavalleria Rusticana, Pier
jesu di Webber, Cantique de Noel, O
mio Signor e l’Ave Maria genovese. È
stata una serata entusiasmante; gli
spettatori hanno applaudito in piedi
con calore i protagonisti.
Il 5 gennaio, per iniziativa della
Croce Rossa di Alassio, la corale
Alassina-Capo Mele, diretta dal maestro Gino Parodi, ha chiuso gli esaltanti festeggiamenti natalizi con brani di grande effetto, ben interpretati
in tutte le sfumature espressive. I pianissimi, le voci soliste, gli accostamenti melodici sono stati molto apprezzati dal pubblico. I canti di grande respiro, quali l’Ave Maria di De
Marzi, la Ninna Nanna sarda, la
Pernete; il Ciant de Iager e l’immancabile Stille Nacht hanno creato
profonda suggestione. Ha completato il programma la splendida esibizione del chitarrista Riccardo Pampararo; il pubblico ha gradito in particolare la versione per chitarra della
colonna sonora de’ La Vita è Bella di
Benigni.
Anche quest’anno le iniziative natalizie hanno centrato l’obiettivo di
arricchire con elevate espressioni artistiche il clima già festoso della nostra città.
Giovanni Puerari
torie che possono portare ad un
calo delle prestazioni.
• Prevenire od evitare l’usura delle articolazioni e dei muscoli.
RUOLO DEL TECNICO,
DEL DIRIGENTE
E DELLO STAFF MEDICO
Già durante la fase di allenamento
possono essere svolti carichi di lavoro troppo alti sia come intensità
che come frequenza, senza la
suddivisione in una adeguata periodizzazione e senza rispettare i
tempi di recupero necessari.
Questo sovraccarico può determinare sintomatologie dolorose
con infiammazioni o vere e proprie
patologie muscolo-tendinee, a
volte anche tipiche di un particolare sport (ad esempio il ginocchio
del saltatore, il gomito del tennista, eccetera).
A questo si può aggiungere il trauma acuto subito durante una gara
sportiva.
Per chi subisce il trauma o è affetto da una patologia infiammatoria
è necessaria una rapida ed adeguata risposta professionale con
un centro di riferimento affidabile.
Spesso il piccolo paziente è affidato a professionisti di discipline
diverse senza un corretto iter, trovando per lo più risposte parziali.
Lo staff medico invece deve svolgere un lavoro di equipe, che deve comprendere come già ribadito negli articoli precedenti una
completa gamma di figure professionali, dal medico di medicina
generale, al fisiatra, all’ortopedico, al fisioterapista ed al laureato
in scienze motorie.
Riassumendo:
1. Iter tempestivo per riconoscere
segnali premonitori patologici.
2. Diagnosi
3. Cura (controllo del dolore, recupero dell’articolarità, recupero
della forza, recupero della
coordinazione e della propriocettività, ricondizionamento al
gesto sportivo).
4. Riatletizzazione
CONCLUSIONI
Lo sport e l’attività motoria sono
sinonimi di salute ma nascondono insidie legate a fattori sia intrinseci che estrinseci che possono portare a patologie anche di
una certa rilevanza. Tutti gli sport
possono, infatti, essere causa di
patologia traumatica o da sovraccarico.
L’intervento qualificato di un team
di professionisti dedicato può garantire sia l’appropriatezza degli
interventi di ordine diagnostico e
terapeutico sia la tempestività
d’intervento, requisiti che risultano indispensabili e richiesti con vigore dagli atleti infortunati.
Il Team di FKT
e Palestra di AlassioSalute
La responsabile
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«L'ALASSINO»
BASKET
Successo per la festa di Natale e ripresa
dell’attività dopo l’Epifania per l’Alassio
Grande successo per la festa
di Natale organizzata dalla
Pallacanestro Alassio, svoltasi
domenica 23 dicembre al palazzetto dello sport. Più di cento i
sini –. A fine anno solitamente si
fanno i bilanci dell’annata e a noi
più che la finale regionale raggiunta, il titolo minibasket conquistato lo scorso anno, i tornei
Giovedì 17 Gennaio 2013
Laigueglia, progetto nordic walking
per rilanciare la sentieristica
CRUCIALASSINO
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Laigueglia (SV). Sta crescendo in Italia e nel mondo il numero di appassionati del nordic
walking (camminata nordica),
dalle grandi città ai paesi a vocazione turistica, l’attività sportiva con le bacchette conquista
giovani e meno giovani. Sperimentata sin dagli anni ’30 dagli
atleti finlandesi di sci di fondo,
dai corsisti del progetto formativo “Welcome you are in
Liguria”, prevede a breve termine la messa in rete dei sentieri
con il sistema google maps e a
medio sull’omologazione di uno
o più percorsi. La presentazione del piano all’Amministrazione Comunale e alla città è stato
Giovedì 13 Dicembre 2012, alle
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e i campionati disputati, l’avere
due giocatrici in azzurrina e alcuni giocatori coinvolti nella selezione regionale ci piace sottolineare questo splendido e unico
gruppo con 150 iscritti tra maschi e femmine che ogni giorno
che passa si consolida maggior-
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cestisti e le cestiste partecipanti.
Ci sono stati i tornei, le gare che
hanno assegnato le diverse coppe, momenti di ballo, di regali,
scambio di auguri e l’arrivo di
Babbo Natale.
Nel corso del pomeriggio si sono alternati i gruppi delle varie an-
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CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Gennaio 2013
Orizzontali
1. Uccello da noi chiamato “Gallettu de Mazzu” – 6. Fa coppia con altri –
12. Vagliare, distinguere – 14. Le prime dell’alfabeto – 16. Luoghi di pesca
per alassini e mogliesi – 17. Terribile malattia infettiva – 19. Assicura gli
infortuni sul lavoro – 20. Gruppo di cani per la caccia grossa – 22. L’indimenticato Tognazzi – 23. A noi – 24. Tirata al massimo – 25. Il Benelli autore de “La cena delle beffe” – 26. Che si compie nell’aria – 28. Articolo per
certe... coppie – 29. La città di V. Alfieri (sigla) – 30. Stato in luogo – 31.
Termine dialettale del “pettine” mollusco lamellibranco – 36. Francesco
asso della “Roma” – 38. Menestrello, buffone – 39. Può anche essere autonomo o morale – 40. Caratteristico copricapo dei bersaglieri – 41. Allegro...
senza l’ultima – 42. Fu il nocchiero dell’Arca – 44. Mago di fiaba – 45. Figlio
primogenito dei più antichi progenitori – 46. Le ultime di visir – 47. L’essere
Supremo – 49. Pesce pregiato allevato anche nella baia di Alassio – 51.
Si ottiene tramite nebulizzatore – 42. Una, chi più chi meno, l’abbiamo tutti
– 43. La “Superba”... targata.
Verticali
nate, iniziando dai nati e le nate
dal 2005 al 2008, proseguendo con
quelli dal 2002 al 2004 e dal 2000 al
2001, per arrivare ai più grandi
con la femminile dal 1997 al 2000 e
la maschile dal 1997 al 1999.
«È stata una bellissima festa
che consolida ancora maggior-
mente e continua a crescere permettendo a tutti di giocare e divertirsi praticando questo bellissimo sport».
«Ricordiamo – concludono –
che i corsi minibasket sono ripresi il 7 gennaio e chiunque fosse interessato a unirsi a noi può
ha cominciato a diffondersi con
una rapidità sorprendente, prima nei paesi nordici e poi in tutto il mondo, tanto che oggi si stimano più di 8 milioni di nordic
walker in 40 paesi di tutti i con-
ore 18.00, presso Sala Congressi
del Centro Civico Semur-enAuxois. L’incontro pubblico, gestito dagli operatori, ha visto
l’intervento
dei
docenti
Alexandra Serezhko, Silvano
1. Isola del palermitano – 2. Piante ranuncolacee dai fiori variegati – 3. Osso
dell’anti-braccio – 4. Fa esercizi di mortificazione – 5. Pianta ornamentale
multicolore e... inodore – 6. Può essere narrativo o sinfonico – 7. Sigla di partito politico di destra – 8. Così noi chiamiamo lo “Scricciolo” – 9. ...È così la “Triglia” – 10. Fallo tennistico – 11. Via e zona alassina nei pressi
dell’ex ospedale – 13. Le dispari in “ieri” – 15. Rapido rigoglio economico
– 18. Terra di “marsupiali” – 21. Uso di arnesi da lavoro – 27. Perpendicolari
– 29. Salsa preparata con aglio, pesto e aceto da noi detta “Agiadda” –
32. Mitico re d’Atene da cui un mare prende il nome – 33. Il a... Toledo – 34.
Fu l’antica Persia – 35. Ripudiò la moglie Ottavia per sposare Poppea – 36.
Parassita dell’uomo da noi chiamato “U.... scimunin” – 37. Dignità, decoro, gloria - 43. Ancora a... teatro – 45. Micio a... Londra – 47. La prima scala musicale – 48. Risultati a reti inviolate – 50. Segue quella del 47 verticale
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mente il gruppo Pallacanestro
Alassio che grazie alla collaborazione con Albatros, Polisportiva
Laigueglia e Ortovero sta dando
la possibilità a tanti ragazzi e ragazze di vivere questo bellissimo
sport – spiegano i dirigenti alas-
scrivere una mail a pallacane
[email protected], consultare il
sito www.pallacanestroalassio.it
o la pagina Facebook o telefonare all’istruttrice responsabile
Laura al numero 339 1383659.
Le prove sono gratuite!
Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione
entro il 30 di ogni mese per la pubblicazione ne
«L’Alassino» del mese successivo.
A.V.A.
Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno
gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
tinenti. Dall’analisi di questi dati e da un’attenta valutazione
del trend segmento sportivo,
nazionale ed europeo, è scaturito il progetto nordic walking
Laigueglia. Il piano, elaborato
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è
subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
se non pubblicati, non vengono
restituiti».
Muscas, Marco Dottore, Franco
Laureri, dell’accompagnatore
CAI Folco Corrado e di Marina
Caramellino, istruttore dell’Associazione Italiana Nordic
Walking.
DIRETTORE RESPONSABILE:
Roberto Pizzorno
Direttore Editoriale
Presidente protempore A.V.A.
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
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di Savona n. 149 del 30-5-1962
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
Foto della testata: A.V.A.
Associato all’USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana
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SOLUZIONE DICEMBRE 2012
Un ricordo di Pasquale Balzola
La scomparsa del cavalier
Pasquale Balzola, storico maestro pasticciere di Alassio, rattrista profondamente gli amici
del Centro “Pannunzio” che lo
ebbero tra i primi amici e sostenitori. La sua amicizia è stata
qualcosa di prezioso nei legami
profondi agli ideali che ci accomunavano. «Quando – dice il
professor Pier Franco Quaglieni – ad Alassio il Sindaco mi invitava a ricordare il IV novembre era sempre presente e non
mancava mai il suo elogio e il richiamo a suo padre. La famiglia
Balzola è entrata nella storia di
Alassio agli albori del secolo
scorso ed ha rappresentato insieme al caffè Roma di Berrino,
un riferimento del turismo di
qualità: ricordiamo il caffè-concerto in piazza Matteotti negli
anni eroici del turismo alassino. Io lo ricordo già malato in
piena attività alle 2 e mezza del
mattino, quando io tornavo
stremato da una lunghissima
cena con Vittorio Sgarbi. Lui
giustificò la sua presenza a
quell’ora con la necessità di lavorare al massimo nei mesi estivi, ma poi compresi che lo sorreggeva il senso del dovere ligure-piemontese che caratterizzò sempre la sua vita».
Giovedì 17 Gennaio 2013
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«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
PASQUALE BALZOLA
glia e al lavoro.
Molti la ricorderanno, dapprima impiegata in Comune, all’Ufficio Annonario, o per averla vista in servizio per oltre vent’anni, sempre gentile e disponibile,
dietro al bancone della pasticceria del suocero, Pippo Frixione, in Via XX Settembre, o impegnata a cucire nella sua boutique Charme, attività che ha condotto per oltre cinque lustri in
Via Milano.
Ci ha lasciato una donna solare e positiva, che ha regalato un
sorriso a tutti coloro che hanno
avuto la fortuna di incontrarla
durante il loro cammino, e che
ci piace ricordare così.
ANNIVERSARI
ISA PONTI
SCOSCERIA
31/1/2007 - 31/1/2013
Ti ricordiamo sempre con
tanto amore, malgrado il trascorrere del tempo.
Gianni, Luca, con Eugenia
e la piccola Lisa
La fede cristiana ci dà la certezza che questo non è il momento del dolore, ma solamente di
passaggio. Quando oggi hanno
chiuso mio padre sono sicuro
che non era dentro quella cassa,
ma il mio cuore l’ha visto dietro di
me e in quel momento si agitava e
si sbracciava come era nella sua
indole di voler organizzare il lavoro. Fa sorridere pensare che
mentre lui era così infervorato sicuramente mio nonno Rinaldo,
appoggiandogli una mano sulla
spalla, gli abbia detto: “Pasquale,
almeno per oggi goditela”.
Da un manoscritto del 1600
che mio papà custodiva gelosamente.
Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta
pace può esserci nel silenzio.
Finché è possibile senza doverti
abbassare, sii in buoni rapporti
con tutte le persone. Di la verità
con calma e chiarezza, e ascolta
gli altri, anche noiosi e ignoranti;
anche loro hanno una storia da
raccontare.
Evita le persone volgari ed aggressive, esse opprimono lo spirito. Se ti paragoni agli altri, corri il
rischio di crescere in te orgoglio e
acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso e più in alto di te. Gioisci dei tuoi risultati come dei tuoi progetti. Conserva l’interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli.
Ma ciò non accechi la tua capacità
di distinguere la virtù; molte per-
GIANFRANCO
FIORELLI
1943 - 2012
sone lottano per grandi ideali, e
dovunque la vita è piena di eroismo. Sii te stesso: soprattutto non
fingere negli affetti e neppure sii cinico riguardo all’amore; poiché a
dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l’erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall’età, lasciando con un sorriso sereno le
cose della giovinezza. Coltiva la
forza dello spirito per difenderti
contro l’improvvisa sfortuna. Ma
non tormentarti con l’immaginazione: molte paure nascono con la
stanchezza e la solitudine. Al di là
della disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. Tu sei un figlio
dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle, tu hai diritto ad
essere qui e che ti sia chiaro o no,
non vi è dubbio che l’universo ti si
stia schiudendo. Perciò sii in pace
con Dio, comunque tu lo concepisca e comunque siano le tue lotte e
le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita. Con
tutti i suoi inganni, i lavori ingrati
e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo. Fai attenzione. Cerca
di essere felice.
Ciao Babbo,
i tuoi figli e tutta la tua famiglia
L’Associazione Vecchia Alassio partecipa al cordoglio della
moglie, dei figli e dei famigliari
tutti per la perdita dell’amico
Pasquale.
Nostro socio da moltissimi anni e valido collaboratore, ci lascia
un vuoto incolmabile
vi di farmi capire la tua sofferenza, ma non la davi a vedere e
io non ho capito. Tutti abbiamo
perso un amico, lo so, lo vedo
dai volti e lo sento dalle parole
dei tanti che ti conoscevano, me
compreso.
PIER LUIGI
CAMPARINI
16/1/2012 - 16/1/2013
«La morte non è niente: Sono
solamente passata dall’altra
parte: è come se fossi nascosta
nella stanza accanto. Io sono
sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno
per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi
hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo
affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce,
non assumere un’aria solenne o
triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle
piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami! Asciuga
le tue lacrime e non piangere, se
mi ami il tuo sorriso è la mia
Pace».
Tua figlia Anna
Tua nipote Elena
L’Associazione Vecchia Alassio si unisce ai famigliari nel cordoglio per la scomparsa di Liliana Aonzo.
GIOVANNA
GIOVANNELLI
VED. DOBELLI
MARIA PELLE
VED. FRIXIONE
Lo so, eravamo in tanti a conoscerti ad Alassio, me compreso. Quando si parlava di te si
sottolineava: Nando... chi? “Il
Perugino”, bastava per sapere e
ricordare la tua persona, il rispetto per l’amico, sempre disponibile, espansivo, cordiale,
caloroso e quanti altri buoni aggettivi. Ti chiedo perdono, troppo tardi lo so, perché parlando
con te nei mesi trascorsi cerca-
Il 22 dicembre 2012 è mancata
serenamente all’affetto dei suoi
cari Giovanna Giovanelli vedova Dobelli.
Noi tutti vogliamo ricordarti
con la frase:
Addio signora,
addio amico,
esempio, monito e modello.
Addio azzurro ricordo.
Scritta da un comune amico.
All’inizio di dicembre si è
spenta Maria Pelle vedova
Frixione, 89 anni, dopo una vita
interamente dedicata alla fami-
Tua sorella Aurelia
A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio
Fal/.
In memoria di “Nando” Fiorelli
Non è soltanto perché è sempre “vivo” con me, sua sorella
Aurelia, e la sua mamma centenaria, e con i suoi amici, fra i quali sono soprattutto i giornalisti
pubblicisti, da 40 anni appartenendo all’ordine piemontese,
ma è anche per il suo fortissimo
legame con il suo paese natale
Laigueglia e con Alassio, che ho
piacere di ricordarlo qui, profondamente commossa.
LUTTI CITTADINI
Il 22 dicembre è mancata
serenamente all’affetto
dei suoi cari
DICEMBRE 2012
ALCIATORE Amerigo anni 78
BOGLIOLO Giacomo “Mimmo”
anni 74
BRAIDA Eda in Lauretani anni 86
CALETTI Paola
anni 47
CALONE Regina ved. Gaggino
anni 96
CARDONE Maria
anni 91
CASTRONE Ernestina
ved. Odello
anni 99
CIMINO Maria Angela
in Schiavon
anni 72
CORRADO Giuseppina
ved. Frisoni
anni 98
CORSI Umberto
anni 84
FERRARIS Giancarlo
anni 72
FIORELLI Gianfranco
“Nando il Perugino” anni 69
LATTUADA Renzo
anni 59
NASTASI Laura
anni 47
PEIRANO Angelo
anni 90
PELLE Maria ved. Frixione anni 89
PEROSA Paolina
ved. Mondin
anni 86
Prof.ssa BIANCA Letizia
in Parodi
anni 60
ROCCO Giulia ved. Davitti anni 86
RUGGIERI Maddalena “Lena”
in Lacenere
anni 89
SCELSO Giuseppe
anni 45
SCHIVO VANINI Clara anni 96
TORTAROLO Liliana
ved. Aonzo
anni 85
VACCARO Antonio
anni 59
VALLEGA Anna ved. Bona
“Pallina”
anni 69
VISCIANO Mario
anni 79
Tua figlia Binny
Anche l’AVA partecipa al cordoglio della famiglia.
NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
La famiglia
LILIANA TORTAROLO
VED. AONZO
LIBRI-VHS-CD
L’A.V.A., per mezzo del suo giornale “L’Alassino”, esprime le più sentite condoglianze a tutti i famigliari.
12
«L'ALASSINO»
NOZZE D’ORO
Christina Schmidt e Mario Bruzzone
I Fiori di Bach
Il giorno 8 gennaio u.sc. hanno festeggiato, nel bel sole di Alassio, 50 anni di
matrimonio: Mario Bruzzone e Christina Schmidt. L’Associazione Vecchia
Alassio si unisce alle figlie, ai parenti e amici tutti con le più vive felicitazioni,
augurando agli sposi ancora molti anni di vita insieme.
Letizia Forgione e Pietro De Iaco
1962 - 2012
CERATO “Per coloro che non hanno sufficiente fiducia in se stessi per prendere le proprie decisioni. Essi chiedono costantemente consiglio agli altri e ne vengono spesso fuorviati.”
Ecco, Amici carissimi, con le parole di Agnese Cattoretti, entriamo
un po’ dietro le quinte di questa grande storia dei FIORI DI BACH.
Il Dottore diceva che i suoi Rimedi vanno assunti con semplicità:
«Come quando ho fame vado nell’orto e raccolgo l’insalata, così
quando ho paura prendo MIMULUS»...
Allora quando, in questo momento storico così difficile, sia nel
piccolo che nel grande, in cui si confondono i riferimenti, quando
sembra che nessuno abbia più le risposte giuste, quando ci sentiamo confusi e non troviamo parole che ci soddisfino, quando sentiamo il bisogno di entrare in contatto con la parte più profonda di
noi, dove risiede la verità della nostra vita, ecco che il piccolo fiore
blu di CERATO viene in nostro aiuto.
E con questo colore blu di cielo lasciate che vi porga i miei auguri più belli con l’auspicio che le parole chiave del dottor Bach: SEMPLICITY HUMILITY COMPASSION illuminino le vostre Feste, i vostri
cuori, le vostre vite... e, come sempre, BUON VENTO!!
La parola alle immagini
Abbiamo festeggiato con loro il 50° anniversario di matrimonio. C’eravamo
tutti, figli, nipoti, parenti, amici ad abbracciarli ed augurargli ancora tanti e
tanti anni di vita felice.
L’Associazione Vecchia Alassio si unisce alla festa di tutta la famiglia, augurando a Letizia e Pietro un lungo cammino di serenità.
UNA LUMINOSA IDEA
Nuovo Codice della strada…
“Art. 157 Arresto, fermata e sosta dei veicoli.” Salvo diversa segnalazione,
ovvero nel caso previsto dal comma 4, in caso di fermata o di sosta il veicolo deve essere collocato il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia. Ecc.
Meteorologia
Alassina
a cura dell’Osservatorio Don Bosco
DICEMBRE 2012… E SINTESI
a cura di Caterina Maggi BFRP
Negli ultimi anni la follia la portò a minare il confine del suo giardino, a girare sempre armata di pistola nel sospetto di possibili furti dei bulbi degli amati narcisi.
Troviamo la sua impronta anche qui in Italia, dove disegnò parte
dei giardini di villa Hanbury e di Villa Boccanegra a Ventimiglia.
Proprio da quelle aiuole si è sparso in Italia il Cerato di Ellen, piccolo fiore blu dal fascino misterioso come la donna di cui porterà per
sempre il nome.
CERATO è il Rimedio che ha a che fare con l’intuizione, quella piccola voce tranquilla che ci parla e dirige, come la definisce Bach.
Poco sappiamo di come fosse il carattere di Ellen, restano di lei i
fiori, la storia quasi leggendaria della sua vita, le rovine di quella che
un tempo fu definita la più bella villa inglese con parco e giardini.
Colpisce guardare il cespuglio disordinato ed evanescente di
Cerato dove le corolle blu cobalto spuntano come gocce di luce extraterrestre e tra genio, intuizione, incertezza e follia viene da chiedersi
cosa ci abbia trovato di così affascinante Ellen in questo piccole
fiore di origine himalayana. Tra
Ellen e Cerato resta un legame
indissolubile:
nel blu intenso
delle corolle c’è il
nome di lei, l’unico
vero matrimonio della
sua vita.
Giovedì 17 Gennaio 2013
Finalmente abbiamo visto nella nostra cara e vecchia Moglio un intervento comunale con l’applicazione di luminarie ferragostiane per le vacanze natalizie ed
abbiamo di conseguenza percepito il senso dell’umorismo che pervade i nostri Amministratori; chiediamo quindi a questi ultimi di conservare e applicare
i fiori luminosi anche in occasione della Sagra della Ventre che si svolgerà come tutti gli anni nel mese di agosto e che ci sembra l’evento più idoneo per accogliere questi fantastici giochi di luce.
I Mogliesi
Anche l’osservatorio meteorologico D. Bosco desidera presentare un
augurio per il Nuovo Anno a tutti i devoti lettori di questa rubrica. Il primo articolo di ogni
nuovo anno impone uno sguardo non solo al mese trascorso ma a tutto l’anno.
Partiamo dalla sintesi di dicembre:
Pressione media: 758,1 mmHg; la più marcata depressione è stata registrata alle ore 11 del giorno 4 con
747,3 mmHg.
Umidità media: 54%; giorno più umido il 25 dicembre con una media di 94%.
Temperatura media: 12,2 °C, decade più mite la terza con 13,5 °C di media.
Precipitazioni totali: 44,4 millimetri (43,4 millimetri
in 2 giorni della seconda decade).
Giorni sereni: 18; giorni coperti: 7.
Eliofania: 150,0 nell’arco del mese; media giornaliera: 4,8 ore di limpido sole. Le medie giornaliere nelle
tre decadi sono: 6,3 ore nella prima decade; 4,4 ore nella seconda; 3,9 ore nella terza.
Una informazione astronomica: il 21 dicembre alle
ore 11,11 si è verificato il SOLSTIZIO invernale e abbiamo avuto il giorno più corto dell’anno.
Diamo ora un rapido sguardo a tutto l’anno felicemente archiviato nonostante le catastrofiche previsioni dei Maya.
Pressione media annuale: 758,5 mmHg. Negli ultimi
37 anni (dal 1976) la minima è del 2010 con 756,1
mmHg.
Temperatura media annuale: 19,0 °C, valore superato nel 2011 con 19,4 °C. L’anno più “fresco” è stato il
1997 con una media di 15,8 °C.
Umidità media: 60%; anno con maggiore umidità:
1994 con 74% di media; il più asciutto il 1979 con il 56%.
Pioggia totale: 669,8 millimetri. Riferendoci ai mesi
del 2012, la maggior piovosità è del mese di novembre
con 181,4 mm; segue aprile con 120,8 mm. E ricordiamo anche ottobre con 109,4 mm.
Guardando al passato, l’anno più piovoso è stato il
2000 con 1094 mm; segue per l’anno 1977 con 1077 mm.
Insolitamente povero di precipitazioni il 2007 con
meno di 300 millimetri di acqua.
Ultimo dato molto significativo: ELIOFANIA!
Ore di limpido sole in tutto l’anno: 2.601,7 con una
media di 7,1 ore ogni giorno.
Giorni sereni: 208; giorni coperti: 40;
Gli ultimi due mesi dell’anno hanno fatto registrare
ben 7 giorni coperti, luglio e agosto ci hanno regalato
26 e 25 giorni sereni e nessun giorno coperto.
Ringraziamo i mesi novembre e dicembre: ci hanno
ripetuto che anche in meteorologia (come nel resto
della vita) non possiamo pretendere tutto, subito e
sempre, secondo la nostra a volte incontrollata avidità.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi