OGGETTO: LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DI UN EDIFICIO
Transcript
OGGETTO: LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DI UN EDIFICIO
OGGETTO: LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DI UN EDIFICIO SITO IN VIA DEL FORNO, NELLA FRAZIONE DI PEDICCIANO COMUNE DI FAGNANO ALTO -AQ- RELAZIONE TECNICA - ILLUSTRATIVA Introduzione Su incarico dell’Amministrazione comunale di Fagnano Alto (AQ) conferito alla società di Ingegneria APM Engineering srl dell’Aquila (con sede legale in Piazza S.Domenico, 2 e sede operativa in Via Saragat snc), per la progettazione della messa in sucurezza, Direzione lavori, misura e contabilità, nonché coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, dei lavori di cui all’oggetto, i professionisti incaricati, Ingg. Costantino Ciaccia, Antonio Manna e Paolo Masciocchi, hanno redatto il presente progetto. Inquadramento generale La presente progettazione riguarda la messa in sicurezza dell’edificio, sito in Via Del Forno frazione di Pedicciano - Comune di Fagnano Alto (AQ) ,Foglio di mappa 20 P.lla 475 . Per giungere al tipo di presidio da adottare per la messa in sicurezza dell’edificio si è proceduto con il seguente percorso. 1. Rilievo dello stato fessurativo 2. Valutazione dell’entità del danno. 3. Valutazione della necessità dell’intervento. Sulla scorta di quanto prescritto nelle scheda GTS n°01 del 06/01/09 e SCHEDA VALUTAZIONE GTS "ampliato", n°2 del 11/11/2009. Tipologia edilizia Trattasi di un edificio a pianta articolata, con un piano seminterrato destinato a cantine , un piano terra e primo destinato ad abitazione, caratterizzata da una loggia aperta accessibile dal piano terra con una porta interna, posta sul prospetto frontale orientata a nord-est . La struttura del fabbricato è costituita da: -muri portanti di spessore variabile al piano terra di cm 55-70 in muratura in pietra calcarea dura sbozzata, ben organizzata al piano terra mentre a sacco con malta di calce degradata dal tempo al piano superiore, specie alla porzione A dove si sono avuti crolli; -volte del piano seminterrato a botte con conci di pietra calcarea squadrata; - volte del piano primo a padiglione in mattoni a foglio,in due vani completamente crollate e nei restanti vani costituite con struttura in legno con controsoffitto di rete intonacata; Opere di messa in sicurezza - tetto con travi e tavolato in legno, con copertura in coppi in laterizio. Danni riportati dall’edificio L’edificio, a seguito delle scosse sismiche, ha subito danni classificabili come danni gravi e gravissimi, con crollo di una porzione dello stesso(vedi relazione fotografica). Sono presenti lesioni sulle murature del piano terra e gravi lesioni con crolli diffusi nel primo piano;parte di parete prospiciente il cortile interno presenta un meccanismo di ribaltamento della parte alta del cantonale dovuto a debolezze locali ed irregolarità dei materiali delle murature. Tipologia di presidio Ai fini di una migliore comprensione della relazione tra il meccanismo di collasso attivato dal terremoto e l’intervento provvisionale più adatto a contrastare l’evoluzione dei fenomeni in atto o il peggioramento per scosse successive, si è fatto ricorso ad “MANUALE DELLE OPERE PROVVISIONALI URGENTI POST-SISMA”, elaborato dal Dipartimento Protezione Civile ufficio servizio sismico nazionale e l’università degli studi della Basilicata, che mette in correlazione i meccanismi di danneggiamento con gli interventi di messa in sicurezza. Ai fini di una corretta ed efficiente progettazione, è però utile correlare il tipo e le modalità di danneggiamento con le tipologie di opere provvisionali da adottare per contrastare l’evoluzione del danno, nell’ambito di un processo progettuale che dovrebbero procedere con i seguenti passi: 1. Riconoscimento della tipologia edilizia; 2. Valutazione dell’entità del danno; 3. Riconoscimento del meccanismo di danno; 4. Valutazione della necessità dell’intervento provvisionale, sulla base di 1) e 2), 5. Individuazione della tipologia d’intervento (demolizione totale o di parti strutturali o non strutturali, realizzazione di opere provvisionali di sostegno dei carichi verticali e/o di ritegno rispetto ad azioni orizzontali etc.) e della tecnologia più adatta alla situazione particolare; 6. Progetto dell’opera provvisionale, Le tipologie da scegliere rientrano tra quelle classiche di uso corrente così denominate: -Strutture di ritegno in legno o in acciaio -Sistemi di incatenamento -Sistemi di cerchiatura globale o locale dei maschi murari -Centinature di archi e volte -Sistemi di irrigidimento dei vani porta o dei vani finestra 1. Strutture di ritegno La puntellatura di ritegno è finalizzata a contrastare meccanismi di ribaltamento di pareti e, più in generale, di meccanismi di collasso globale dell’intera struttura o di parti significative. Può essere realizzata o con la tecnologia in legno o in acciaio (tubo-giunto) Relazione tecnica - illustrativa Pagina 2 di 4 Opere di messa in sicurezza La tecnologia in legno è usata nei primi interventi, generalmente preferita per motivi di praticità, montaggio e costo alla tipologia in acciaio.(strutture reticolari). Il ricorso a questa ultima è riservata alle situazioni più impegnative. Frequente è l’utilizzazione di puntellature di contrasto, disposti tra l’immobile danneggiato e l’immobile ad esso prospiciente. 2. Sistemi di incatenamento Servono per migliorare i collegamenti tra i diversi elementi strutturali (pareti ortogonali,solai e pareti) e realizzare un comportamento dell’edificio in muratura quanto più vicino possibile a quello scatolare. L’ancoraggio di tiranti avviene o con capochiavi esterni o in situazioni più impegnative con una struttura a graticcio composta da travi in acciaio intrecciate tra loro e poste poste verticalmente e orizzontalmente 3. Sistemi di cerchiatura globale o locale dei maschi murari Servono a cerchiare l’intero edificio o porzioni di esso in modo da conferire alla struttura muraria un comportamento scatolare. Le tirantature possono essere realizzate o con funi di acciaio o con cinghie in poliestere. 4. Centinature di archi e volte Le centinature appartengono alle opere di sostegno e costituiscono una struttura sostitutiva della funzione di archi e volte nella trasmissione a terra del carico che originalmente sostenevano Le centinature sono generalmente realizzate in legno o per opere di maggior impegno in acciaio (tubo–giunto) . o con soluzione mista . 5. Sistemi di irrigidimento dei vani porta e finestra Servono a presidiare i vani porta o finestra per migliorare la resistenza delle pareti alle azioni verticali ed orizzontali, sono generalmente realizzate in legno ma recentemente vengono sostituite con tubo-giunto. Interventi previsti in progetto SISTEMA DI TIRANTATURE con profili UPN: - Travi verticali 2 UPN 160 - Travi orizzontali 2 UPN 160 - Piastre di ancoraggio: in acciaio serrate con dado e tiranti in acciaio ø 24 mm sull’interno fabbricato compreso tra Via del Forno, Piazza del Colle, cortile interno e parte laterale; SBADACCHIATURE DI VANI DI PORTE E FINESTRE con morali di legno di abete 10x10 cm; REVISIONE LINEA DI GRONDA CON RIPASSATURA E RIORDINO DI TEGOLE PER LA RICERCA E RIPARAZIONE DI PERDITE D’ACQUA Relazione tecnica - illustrativa Pagina 3 di 4 Opere di messa in sicurezza DEMOLIZIONE della porzione _ A (vedi elaborati grafici: tav_8) del fabbricato come prescritto nelle Schede GTS avanti mensionate; RIMOZIONE MACERIE E MOBILIO COPERTURA PROVVISORIA IN ONDULINA con struttura in tubo giunto per la porzione_A; PUNTELLATURA IN TUBOLARE con cristi al piano primo; PUNTELLATURA IN TUBO-GIUNTO in tubo-giunto al piano terra. Tempi di realizzazione È’ prevista l’esecuzione dell’intero intervento in complessivi 60 giorni come risulta dal cronoprogramma allegato (TAV.13). Tutti gli interventi verranno attuati nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza in ottemperanza a quanto previsto dal DECRETO LEGISLATIVO 3 agosto 2009, n. 106 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Per quanto non specificato nella presente si rimanda agli elaborati di progetto, alla regola tecnica di interventi per la messa in sicurezza degli edifici, ai manuali dei VV.FF ed alla normativa specifica di settore. Elenco degli elaborati Tav. 1 Relazione tecnica illustrativa Tav. 2 Inquadramento Territoriale Tav. 3 Rilievo stato di fatto: Piante e Prospetti Tav. 4 Rilievo critico: Piante Tav. 5 Documentazione fotografica Tav. 6 Interventi per la messa in sicurezza Tav. 7 Interventi per la demolizione Tav. 8 Particolari costruttivi Tav. 9 Computo Metrico Estimativo Tav.10 Elenco dei prezzi unitari Tav.11 Quadro economico Tav.12 Piano di sicurezza e coordinamento Tav.13 Cronoprogramma lavori I tecnici incaricati (APM Engineering srl) Ing.Costantino Ciaccia Relazione tecnica - illustrativa Ing.Paolo Masciocchi Pagina 4 di 4 Ing.Antonio Manna