Questa legna puzza»: maxi sequestro
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Questa legna puzza»: maxi sequestro
Legna che puzza: maxisequestro a Moena MOENA. Quando ha messo i tronchetti nel fuoco, lo ha fatto come un gesto consueto, senza fare molta attenzione. Ma è stato il suo naso a dirgli che c'era qualcosa di strano nell'aria. L'odore non era quello classico di legna bruciata ma era un «brutto» odore, un odore strano. E lo ba-jzaccantatOjai-carabinieri. Ieri i militari del Noe hanno così sequestrato «preventivamente» ventotto tonnellate di tronchetti per stufe, caminetti e pizzerie, trovati nelle Famiglie Cooperative di Moena, Pozza, Vigo e Mazzin di Fassa e spediti dalla provincia di Teramo. A PAGINA 32 «Questa legna puzza»: maxi sequestro sottoposti a degli esami di laMOENA. Quando ha messo i tronchetti nel fuoco, lo ha boratorio e solo con i risultafatto come un gesto consueto, senza fare molta attenzioti alla mano sarà possibile dine. Ma è stato il suo naso a dirgli che c'era qualcosa di re se la composizione sia restrano nell'aria. L'odore non era quello classico di legna golare o meno. bruciata ma era un «brutto» odore, un odore strano. E lo La segnalazione, come detha raccontato ai carabinieri. Ieri i militari del Noe hanto, parte da un cittadino che no così sequestrato 28 tonnellate di tronchetti. aveva acquistato una confeSi tratta in particolare di zione di tronchetti per ali1.748 scatoloni da 16 chili ciamentare la stufa di casa. Un scuno di tronchetti per stufe, gesto che ripete più volte al caminetti e pizzerie che sono giorno ma che quella volta stati trovati nelle Famiglie aveva un odore diverso. Ed Cooperative era un odore così forte da di Moena spingerlo a chiamare i caraPozza, Vige binieri. Partendo dalle indie Mazzin d: cazioni sull'imballaggio relaFassa e che tive al luogo di produzione, erano stat: gli investigatori sono quindi spediti dalle risaliti ad un'azienda dell'Aprovincia d: bruzzo scoprendo che in Teramo. Trentino era stato venduto Quello ese un unico lotto di questi tronguito dai ca chetti e che tutti erano finiti rabinieri dei in vai di Fassa. Sono quindi nucleo opera andati a controllare i magaztivo ecologi zini delle Famiglie Cooperatico, è bene g ve interessate (che in questa sottolinearvicenda potrebbero essere al lo, è un sequestro preventimassimo parte lesa visto che vo. Ora i tronchetti saranno _ jioiLc!èjikìun loro min volgi- CONTRO NATURA E O M voi i ciocchi a «chilometri mille» di Andrea Selva aranno ì carabinieri a chiarire se in quei tronchetti di segatura c'era anche gualche ingrediente fuorilegge. Tutti ce lo siamo chiesti, almeno una volta, infilando uno di quei cilindri nella stufa: ma che ci metteranno dentro? E ancora: che vuol dire quella scritta S sulla scatola che garantisce il "legnopuro'?Poi, accensione dopo accensione, abbiamo capito quali erano quelli giusti (ognuno ha la sua marca preferita) che fanno fumare meno il camino e producono una fiamma più allegra e calda. Ma il vero punto è un altro: possibile che nei supermercati della vai di Fassa si trovino tronchetti provenienti dall'Abruzzo? Gli addetti ai lavori si faranno una risata, perché non è certo una novità che sul mercato italiano arrivi legna da ardere proveniente addirittura dalia Romania, mille chilometripiù in là. Intanto noi abbiamo imparato a usare le nostre mento ma hanno semplicemente fatto un acquisto). Qui sono state le oltre 1700 scatole che sono state sigillate e sottoposte a sequestro preventivo. Una parte dei tronchetti, però, è stata presa in consegna dai carabinieri del Noe che li porteranno a breve all'ufficio analisi. In attesa di risultati - che potranno anche essere rassicuranti - forse è meglio usare della prudenza. E un piccolo accorgimento. Per verificare se il tronchetto - che comunque è prodotto con scarti della lavorazione del legno come ad esempio la segatura - è da utilizzare, è sufficiente spaccarlo a metà. Se si notato dei pezzettini diversi da quelli del legno e dei suoi derivati, è meglio fare attenzione. Nei tronchetti per ardere, infatti, deve esserci solo materiale combustibile come legno e derivati, appunto. © RIPRODUZIONE RISERVATA stufe: legna secca, camino ben pulito, niente rottami di mobili verniciati, assolutamente vietati i rifiuti, la carta va riciclata (e non bruciata), basta con le "stufe-inceneritore "che avevano i nostri nonni quando non c'erano le discariche. Ci crediamo virtuosi e poi ci ritroviamo con i tronchetti puzzolenti oppure (quando va bene) con i camion che girano l'Italia (o le frontiere dell'Est Europa) consumando pneumatici e gasolio per portare la legna da ardere a noi che ne abbiamo foreste intere, come abbiamo scritto domenica in un pezzo sulla virtù delle biomasse.