Prevenzione nei luoghi di lavoro: il ruolo del Medico Competente

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Prevenzione nei luoghi di lavoro: il ruolo del Medico Competente
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
SPECIALE
E enti OBIETTIVO SICUREZZA
Prevenzione nei luoghi di lavoro:
il ruolo del Medico Competente
Oggi, è chiamato ad essere più integrato nel contesto aziendale
I
l Medico Competente rappresenta una delle figure
centrali della prevenzione nei
luoghi di lavoro, essendo chiamato a concorrere alla tutela
della salute e della sicurezza
dei lavoratori attraverso l’integrazione e il confronto con
l’intero organigramma aziendale della sicurezza (datore di
lavoro - dl, responsabile del
servizio prevenzione e protezione - Rspp, rappresentante
dei lavoratori per la sicurezza
- Rls e lavoratori).
A tale scopo deve possedere
capacità professionali e qualità
etiche necessarie per affrontare gli oneri e le responsabilità
attribuiti dalla recente normativa su questioni sia sostanziali
che formali. Tenuto conto poi
Giuseppe Abbritti,
professore e presidente della Società Italiana di Medicina
del Lavoro e Igiene Industriale - Simlii
delle profonde trasformazioni
culturali, politiche e sociali,
del cambiamento del mondo del lavoro a causa della
globalizzazione, nonché del
progresso della scienza e della
tecnica, il Medico Competente deve assumere un nuovo
ruolo, maggiormente integrato nel contesto aziendale,
sinergico rispetto a quello di
altri professionisti che operano per la tutela della salute
dei lavoratori, e con un campo
di azione più ampio che spazi
dalla prevenzione alla promozione della salute nei luoghi di
lavoro.
A fronte delle attuali priorità
nel mondo del lavoro, rappresentate dal numero ancora
troppo elevato di infortuni,
e dalla rilevante sottostima
delle malattie professionali, la
Società Italiana di medicina
del lavoro e Igiene Industriale
(Simlii) ritiene che il Medico
Competente possa e debba
dare un forte contributo alla
tutela della salute dei lavorato-
ri mediante la partecipazione
sin dall’inizio all’attività di valutazione e gestione dei rischi
professionali e alla stesura del
relativo documento, visto che
dalla bontà e dalla fruibilità di
questo discende poi la natura
e la qualità degli atti successivi.
La sorveglianza sanitaria svolta dal Medico Competente,
inoltre, deve essere intesa non
come sistematico “visitificio”,
ma come un processo complesso e articolato, finalizzato
alla prevenzione, alla sicurezza e alla promozione della salute dei lavoratori.
A tal fine è importante che
il Medico Competente contribuisca anche all’individuazione e all’eliminazione
dei fattori di rischio legati a
stili di vita non salutari, che
possono causare o aggravare
malattie molto diffuse anche
nella popolazione generale
(cardiovascolari,
tumorali,
muscoloscheletriche…), in
stretta collaborazione con altri
medici specialisti e in particolare con i medici di medicina
generale.
La Simlii, inoltre, considera
prioritario anche il ruolo del
Medico Competente nella
formazione e nell’informazione dei lavoratori, con particolare riguardo ad alcuni gruppi - quali ad esempio minori,
donne, disabili, stranieri - in
merito ai rischi per la salute e
la sicurezza insiti nella mansione svolta.
Di grande rilievo pratico, sarebbe la valutazione e l’analisi periodica dell’andamento
infortunistico aziendale da
parte del Medico Competente, condotta congiuntamente
a dl, Rspp e Rls, tenuto conto
che indicazioni utili nell’individuazione di strategie di
prevenzione possono venire
anche dagli infortuni “minori” con prognosi di inabilità
temporanea breve (inferiore a
tre giorni).
Infine, è evidente che l’individuazione e la segnalazione
delle malattie di origine lavorativa da parte del Medico
Competente agli enti preposti
è determinante, sia per conoscere la loro reale incidenza
sia per mettere in atto le più
adeguate misure preventive.
La ricerca delle malattie professionali non diagnosticate
e/o non denunciate potrebbe
essere fortemente incentivata
dalla collaborazione dei medici di medicina generale e di
altri medici specialisti (cardiologi, oncologi, pneumologi,
dermatologi, ortopedici ecc.)
con i medici competenti o con
medici del lavoro che operano
in strutture di medicina del lavoro di 2° livello (Università,
Ospedali, Asl), che potrebbero
svolgere un ruolo di primaria
importanza nella precisazione
della eziologia professionale
della patologia diagnosticata.
Ma affinché ci sia un continuo
miglioramento della qualità
professionale di tutti gli operatori di medicina del lavoro,
è indispensabile che i datori di
lavoro riconoscano l’importanza di avvalersi di professionisti di elevata qualità.
Purtroppo “le gare al ribasso”
che vengono promosse sempre più spesso, vanno in direzione opposta e sviliscono e
disincentivano qualsiasi progetto serio di prevenzione e
sicurezza nei luoghi di lavoro.
La Simlii ritiene che tutti i
professionisti che operano
nel campo delle prevenzione
e della sicurezza nei luoghi di
lavoro devono possedere conoscenze e competenze di elevata qualità e continuamente
aggiornate; da parte sua, Sin
dal 2000 si è posta l’obiettivo
di tendere al miglioramento
continuo della qualità professionale dei Medici Competenti ed ha attivato un programma specifico, riservato ad essi
e finalizzato al loro aggiornamento continuo.
Tale programma opportunamente aggiornato alla luce
dei nuovi requisiti richiesti
dell’educazione continua in
medicina (Ecm) ministeriale vede una nuova edizione a
partire dal 2010.