Case più efficienti In Lombardia giro di vite sui criteri
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Case più efficienti In Lombardia giro di vite sui criteri
08/02/2017 Pagina 12 Normativa UNI EAV: € 7.398 Lettori: 87.504 Case più efficienti In Lombardia giro di vite sui criteri SIMONE CASIRAGHI Efficienza energetica, bonus fiscali e ristrutturazioni: in Lombardia arriva il Testo Unico delle disposizioni e scattano criteri più severi per interventi di riqualificazione e per l' installazione di serramenti per nuove costruzioni sottoposti a interventi di riqualificazione energetica. La Lombardia, prima Regione in Italia ad aver anticipato di quattro anni (il termine era il 2020) le disposizioni sull' efficienza e la certificazione energetica degli edifici, ora ha dato un ulteriormente giro di vite ai requisiti da rispettare e li ha raccolti nel nuovo Testo Unico delle regole che racchiude l' intera disciplina valida sul territorio regionale. Va in questa direzione, infatti, il decreto regionale (n. 176/2017) approvato nei giorni scorsi e che va a sostituire, integrandolo con una serie di novità, le disposizioni oggi in vigore e a loro volta approvati con altri due decreti (il n. 6480/2015 e il n. 224/2016). Le novità principali - che vanno a coinvolgere sia gli operatori, imprese e impiantisti, sia i cittadini che intendono ristrutturare proprie abitazioni o immobili - riguardano un nuovo livello di efficienza energetica che devono obbligatoriamente raggiungere gli edifici. Requisiti più severi Le nuove norme, infatti, definiscono i requisiti minimi di efficienza energetica di ogni immobili e abitazione, sia in caso di nuova costruzione che di ristrutturazione, e le modalità per calcolare il fabbisogno energetico, tenendo conto dell' evoluzione delle norme Uni/Ts 11300. Il decreto, inoltre, recepisce e riscrive in parte la disciplina dell' Attestato di prestazione energetica (l' Ape) che ora i tecnici dovranno compilare secondo una nuova metodologia di calcolo. Oltre ai tecnici e agli impiantisti, chiamati in prima persona con novi adempimenti anche i professionisti per i quali la normativa sancisce l' obbligatorietà di aggiungere all' Ape gli interventi raccomandati; l' eventuale assenza delle indicazioni di questi interventi costituisce un inadempimento del certificatore ed è oggetto di verifica in sede di controllo della conformità dell' Ape. Contiene anche le disposizioni a cui attenersi nel caso di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso Pag. 1 ampliamento volumetrico. Nel caso, per esempio, la sopraelevazione sia climatizzata mediante la sola estensione dei sistemi tecnici preesistenti occorre procedere a delle verifiche sul rispetto di specifici parametri, tecnicamente coefficienti che misurano lo scambio termico e la dispersione del calore per unità di superficie oppure l' area solare equivalente estiva sempre per unità di superficie. Se questi valori sono troppo bassi, occorre rimediare con interventi a più alto risparmio energetico. I valori sono cambiati E infatti, anche su questo fronte entrano in vigore criteri più severi per l' installazione di serramenti. La Regione non ha infatti prorogato il provvedimento già emesso nel 2015 e che uniformava i limiti di trasmittanza termica per la sostituzione dei serramenti, in caso di lavori per la riqualificazione energetica. I nuovi coefficienti di trasmittanza termica diventano così più restrittivi per i serramenti sia per le riqualificazioni energetiche degli edifici sia per le nuove costruzioni. In quest' ultimo caso, inoltre, per le nuove costruzioni bisognerà installare serramenti, si legge tecnicamente nelle disposizioni di legge, con un valore di 1,40 W/m2K per la zona climatica E e per la zona F a 1,10 W/m2K. Mentre in caso riqualificazione energetica bisognerà installare serramenti con un valore di 1.40 W/m2K per la zona climatica E e per la zona F a 1.00 W/m2K. Il timore degli operatori legati alla filiera dei serramenti è che questi valori possano rappresentare un ostacolo al bonus fiscale del 65%, rispetto invece a quando si prendeva come riferimento lo standard qualitativo nazionale, sufficiente affinché famiglie e committenti dei lavori potessero ottenere la detrazione fiscale riconosciuta per gli interventi di miglioramento dell' efficienza energetica. Le perplessità sul bonus Il provvedimento ha già sollevato in Lombardia i malumori dell' intera filiera produttiva di serramenti definito «penalizzante» in quanto costringe le aziende a introdurre due diverse «linee produttive, una per il solo mercato e i cittadini lombardi, e una per il resto d' Italia. Questo significa - spiega una nota Unicmi, l' associazione che li raggruppa - che le aziende saranno costrette, relativamente agli interventi di sostituzione dei serramenti che si configurano in riqualificazione energetica, ad orientare la domanda verso prodotti realizzati ad hoc per questo mercato». Perplessità sono sollevate anche nei confronti del bonus fiscale, dubbi perché si potrebbe creare confusione nei consumatori per la «sovrapposizione fra la comunicazione che le aziende dovranno attivare a livello nazionale riguardo alle modalità di accesso alle detrazioni del 65%, e quanto dovrà essere costantemente rettificato sul territorio lombardo». Alla fine il rischio è di depotenziare questo strumento che negli ultimi 10 anni ha consentito una significativa sostituzione di serramenti estremamente dispersivi ed energivori. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso Pag. 2