«In fin dei conti sono una combattente.»
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«In fin dei conti sono una combattente.»
INFORMAZIONE DELLA LEGA POLMONARE // N. 6/2009 focus «In fin dei conti sono una combattente.» Caterina Giuliani* ha la BPCO, una malattia polmonare grave e inguaribile. Per lei la cosa più bella è poter trascorrere un paio d’ore fuori casa. Grazie alla sua speciale bombola d’ossigeno mobile, di tanto in tanto riesce anche a farlo. È come se stesse rientrando proprio in quel momento dopo aver fatto la spesa. Caterina Giuliani passa dall’anticamera alla cucina tirando dietro di sé un piccolo carrello. Ma se si osserva bene, si capisce subito che non si tratta del carrello della spesa ma del suo costante «accompagna tore»: una bombola d’ossigeno mobile. Caterina soffre di BPCO, una malattia pol monare che a causa di un’infiammazione cronica delle vie respiratorie e della loro progressiva restrizione rende sempre più difficile ogni respiro. Da oltre quattro anni dipende, 24 ore su 24, dall’apporto addi zionale di ossigeno. Indossa i cosiddetti occhiali per l’ossigeno, collegati con un lungo tubo ad una grossa bombola. Senza questa apparecchiatura, l’autonomia respiratoria di Caterina Giuliani sarebbe ridotta a dieci minuti, poi l’ossigeno diventerebbe insufficiente. Oggi possiede una bombola d’ossigeno mobile che le basta per circa tre ore. È questo apparec Da oltre quattro anni Caterina Giuliani dipende dall’apporto addizionale di ossigeno. chio che Caterina Giuliani utilizza quando esce di casa. Una serie di sventure Il tutto ebbe inizio nell’inverno del 1997. Caterina Giuliani cadde sciando, si ruppe il braccio e si slogò la spalla. Per mesi e mesi fu afflitta da forti mal di schiena. Dopo Avete domande da porre sui polmoni e sulle vie respiratorie? I nostri medici vi risponderanno PNEUMOTÉL 0800 404 800 Ogni mercoledì, dalle ore 17 alle ore 19. Servizio gratuito in francese. e ssersi sottoposta a varie terapie, i medici non intravidero che un’unica soluzione: una parte della colonna vertebrale doveva essere irrigidita. Due anni dopo la caduta Caterina Giuliani fu perciò costretta a sot toporsi ad un difficile intervento chirurgico alla schiena. «Ero molto indebolita, le di verse terapie e l’intervento chirurgico 8 Caterina Giuliani è orgogliosa dei suoi figli e dei suoi nipoti. mi avevano sfinita», racconta. Ma il peg gio doveva ancora venire. Al contempo, Caterina Giuliani si accorse di soffrire di una forma ricorrente di dispnea. Doveva fare delle inalazioni tre volte al giorno per poter respirare meglio. Il medico le dia gnosticò la BPCO. Nonostante le terapie, «Durante le Giornate delle boccate d’aria l’assistenza è stata veramente formidabile.» la malattia polmonare continuò però a progredire anche negli anni successivi: un’evoluzione tipica della BPCO. La ma lattia purtroppo non è guaribile, i disturbi possono però essere mitigati con farmaci ed esercizio fisico. La sensazione di vivere come una reclusa Nel frattempo le terapie sono diventate ormai una componente fissa della sua vita quotidiana. La giornata di Caterina Giuliani inizia alle sette del mattino con le inalazioni. Alle nove fa colazione. La giornata poi la trascorre cucinando, leggendo, guardando la televisione, tele fonando o cucendo, mettendo così a frutto anche il suo diploma di sarta. Anche gli esercizi quotidiani di ginnastica fanno parte della terapia. «Allora regolo l’ossi geno al livello 2», spiega mostrando il contenitore dell’ossigeno dove si può variare l’afflusso in funzione dello sforzo da sostenere. Due volte l’anno passa a visitarla un’assistente della Lega polmo nare, che le dà consigli e informazioni e un importante sostegno morale. Una volta l’anno deve recarsi in ospedale per sotto porsi alla visita medica, al test della fun zionalità polmonare (spirometria) e alla nuova regolazione dell’ossigeno. Altri menti le uscite sono rare per Caterina Giuliani: trascorre infatti la maggior parte delle giornate nella sua abitazione. «Man giare fuori con mia figlia è sempre un mo mento specialissimo», dice. Non si fida ad uscire da sola. Dipendendo dall’ossigeno è costretta a pianificare con la massima precisione le sue uscite. «Tuttavia non sono mai sicura che l’ossigeno mi basti veramente», afferma. Il senso di felicità Caterina Giuliani prende un piccolo album di fotografie dal soggiorno. Mostra i suoi quattro figli e i nove nipotini – tutto il suo «Accettare l’aiuto quando per tutta la vita si è stati autonomi è molto difficile.» mondo! Il marito è deceduto due anni fa. Una perdita che non supererà mai. E non solo per il sostegno che il marito le ha dato durante tutte le fasi della sua malattia, ma soprattutto per il dialogo, il sostegno, la confidenza che hanno caratterizzato tutto il loro rapporto. Sua figlia l’aiuta nei lavori domestici e si prende cura della biancheria, suo figlio sbriga tutta la corri La terapia fa parte della sua vita quotidiana. spondenza. È solo grazie a questo soste gno che Caterina Giuliani può ancora vivere nella sua abitazione. La sua vicina provvede agli acquisti e ogni giorno le porta il giornale che lascia davanti alla sua porta al secondo piano. Il rituale del gior nale è anche un modo per controllare che tutto vada bene. Se un giorno Caterina Giuliani non ritirasse il giornale, la sua vicina si allarmerebbe. Anche la Lega polmonare dà il suo aiuto: con visite rego lari, una «hotline» disponibile 24 ore su 24, a cui Caterina Giuliani può rivolgersi in caso di problemi con il rifornimento di ossigeno, e con le Giornate delle boccate d’aria, un breve periodo di soggiorno assistito con lo scopo di rendere meno gravosa la vita delle persone affette da malattie polmonari. Caterina Giuliani ne parla con entusiasmo ancora oggi: «L’assi stenza è stata veramente formidabile.» incombenze, si sta adattando all’idea che con il passare degli anni e il progredire della malattia l’aiuto diventerà sempre più importante. In ogni caso si è già annunciata alla casa per anziani. Il suo più grande desiderio è quello di potere nuovamente uscire da sola, anche se solo per una breve passeggiata. «Ci penso tutti i giorni, ma ciononostante non oso farlo. Però ci sto lavorando, in fin dei conti sono una combattente», dice ridendo Caterina Giuliani. Fino ad allora si tiene in forma con esercizi di ginnastica e sta attenta a mantenere con cura il suo stile di vita. L’altra figlia che vive in Australia le ha regalato un lettore DVD, con un DVD con immagini della sua casa all’altro capo del mondo. E così Caterina Giuliani gira il mondo, anche se in realtà non potrà mai vedere l’Australia con i suoi occhi. r Giornata mondiale della BPCO il 18 novembre 2009 In occasione della Giornata mondiale della BPCO, la Lega polmonare svizze ra offre alle persone colpite l’opportu nità di scambiare le proprie esperienze online e di porre delle domande. Dal 2 al 27 novembre, lo pneumologo Prof. dott. med. Roland Keller rispon derà a queste domande. Gli interessati potranno inoltre sottoporsi via Internet ad un test del rischio, i cui risultati indi cheranno se è consigliabile consultare un medico. La BPCO (Bronco pneumopatia cronica ostruttiva) è una delle malattie delle vie respiratorie più frequenti in Svizzera. La BPCO è chiamata anche «polmone del fumatore», perché nel 90 per cento dei casi la causa è il fumo. Il fumo delle sigarette e altre sostanze nocive pre senti nell’aria danneggiano le ciglia vibratili della mucosa preposte alla rimozione delle sostanze nocive. Nelle persone affette da BPCO, le sostanze nocive rimangono «attaccate» alle vie respiratorie e devono essere espulse con colpi di tosse. Con il passare del tempo l’infiammazione cronica provoca un restringimento dei bron chi. Inoltre, lo scambio gassoso nei polmoni non funziona più corretta mente. L’organismo non è quindi più in grado di assumere ossigeno in quan tità sufficienti e di espirare sufficiente anidride carbonica. I sintomi tipici sono la tosse mattutina con espettorazione e dispnea. Smettere immediatamente di fumare rallenta il progredire della malattia. Le pazienti e i pazienti affetti da una grave forma di BPCO sono dipendenti da un’ossigenoterapia. L’apporto di ossigeno facilita la res pirazione e migliora la qualità di vita. Grazie ai moderni ossigenatori questa terapia può essere effettuata a domici lio. Le persone colpite ricevono dalla Lega polmonare il sostegno necessario per gestire la loro malattia. Testo: Valentina Röschli, giornalista, Zurigo Guardando avanti «Accettare l’aiuto quando per tutta la vita si è stati autonomi è molto difficile», spiega Caterina Giuliani. Anche se oggi è ancora in grado di svolgere da sola molte Foto: Roland Blattner, fotografo, Jegenstorf * Il nome è stato cambiato dalla redazione Informazioni supplementari sono disponibili sul sito www.bpco.legapolmonare.ch Giornate delle boccate d’aria e punti di rifornimento d’ossigeno Tre volte l’anno, la Lega polmonare organizza le Giornate delle boccate d’aria per le persone affette da malattie polmo nari. Queste settimane di «alleggerimento» consentono alle persone colpite, ma anche ai loro famigliari, di usufruire di una pausa quanto mai utile e opportuna. Le Giornate delle boccate d’aria sono accompagnate da personale di cura specializzato e assistenti. Un pneumologo decide, sulla base di un certificato medico, se è possibile una partecipazione in Svizzera o in Italia. Le persone colpite che a causa della loro malattia hanno spesso, nella vita quotidiana, un raggio d’azione molto limitato, fanno gite, visitano manifestazioni culturali e hanno la possibilità di confrontarsi con altre per sone. Anche la ginnastica giornaliera e la terapia respiratoria fanno parte del programma. Per migliorare la mobilità delle persone colpite nella vita quotidiana, la Lega polmonare promuove la realizzazione di una rete capillare di punti di rifornimento d’ossigeno in Svizzera. Le persone colpite possono ricaricare i loro ossi genatori mobili anche quando sono in viaggio. Hanno così un’ulteriore opportunità per riallacciare i loro contatti sociali. L’impegno della Lega polmonare In Svizzera, una persona su sei è affetta da malattie delle vie respiratorie. La Lega polmonare si adopera affinché – meno persone soffrano, diventino invalide o muoiano a causa di queste malattie, – persone con insufficienza respiratoria e affette da malattie polmonari possano vivere quanto più possibile senza disturbi e in modo autonomo, la vita sia degna di essere vissuta nonostante la malattia. r Di più sulle Giornate delle boccate d’aria e sui punti di rifornimento d’ossigeno sotto: www.legapolmonare.ch Gruppo di prodotti provenienti da foreste correttamente gestite e da altre origini controllate www.fsc.org Cert no. IMO-COC-027735 © 1996 Forest Stewardship Council IMPRESSUM vivO2 viene pubblicato sei volte all’anno per pazienti, soci, donatori della Lega polmonare svizzera. Quota annua abbonamento CHF 5.– inclusi nella quota socio e benefattore. Edizione e redazione: Lega polmonare svizzera, Südbahnhofstrasse 14c, 3000 Berna 14, tel. 031 378 20 50, fax 031 378 20 51, [email protected], www.legapolmonare. ch Grafica/impaginazione: Typopress Bern AG, Berna. Stampa: Ziegler Druck- und Verlags-AG, Winterthur. Ordino: – L’opuscolo gratuito «BPCO – Bronco pneumopatia ostruttiva» ■ italiano ■ francese ■ tedesco – L’opuscolo gratuito «Respirare liberamente – Respirare meglio, vivere meglio con una malattia alle vie respiratorie» ■ italiano ■ francese ■ tedesco – Cartoline per le firme dell’iniziativa popolare federale «Protezione dal fumo passivo» N. in francese N. in tedesco N. in italiano Cognome Nome Via NPA/località Telefono Fax Ordinazioni per posta, fax o e-mail a: Lega polmonare svizzera Servizio informazioni Südbahnhofstrasse 14c 3000 Berna 14 Tel.031 378 20 50 Fax031 378 20 51 E-mail [email protected] www.legapolmonare.ch c/c solidarietà: CP 30-882-0 E-mail focus 6/2009