saluti in...cantati

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saluti in...cantati
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Buongiorno a tutti,
anche quest'anno, l'ultimo della scuola primaria, siamo qui a salutare i
compagni, le maestre, i genitori e gli amici, con la magia della musica.
Ancora una volta è stata preziosa la competenza e la pazienza di Laura, che
ci ha guidato in un percorso di canti particolari: più impegnativi e maturi dal
punto di vista della tecnica vocale ed anche ricchi di potenzialità espressive,
relazionali ed umane.
Il programma che vi presentiamo si snoda lungo un viaggio ideale che
abbiamo sperimentato insieme alla scoperta di suoni e ritmi di tutto il mondo,
un mondo che ci ha visto crescere e che è pronto a vederci protagonisti.
Ma cominciamo subito dall'inizio
per chiarirci le idee
e per schiarirci la voce.
MI VOGLIO RIPOSAR
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Come tutti sapete nella nostra scuola la partecipazione attiva dei bambini e
delle bambine, attraverso i lavori del CRA, ma non solo, è uno degli aspetti
fondamentali. Come dice bene Linda in una delle sue poesie: "In questa
scuola se pensi di aver qualcosa da dire, c'è sempre qualcuno che ti sta a
sentire." Noi in questi anni siamo stati ascoltati, abbiamo collaborato,
realizzato o messo in cantiere tanti progetti.
Con la seconda canzone vogliamo augurarci di continuare a "contare" nel
realizzare i nostri sogni.
LA CITTA' DEI BAMBINI
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Per diventare responsabili ed autonomi abbiamo dovuto imparare a
controllarci, a rispettare le regole, che avevamo condiviso. Diventare
competenti nel gestire le emozioni non è cosa facile, e per questo siamo stati
aiutati con molte attività come il teatro e l'ascolto, lo yoga e la musica.
Questa terza canzone ci fa capire come la capacità di autocontrollo e
d'attenzione può determinare la nascita di armonia in un gruppo.
CANTO PIANO
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C'è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati..., muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così...
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.
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Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno puo' fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!
(Gianni Rodari)
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Ora il nostro sguardo musicale si allarga su altre realtà e culture, lontane e
vicine, ritmi e melodie che ci hanno fatto riflettere o divertire, ma sempre e
comunque affascinato.
Si parte con un blues, una melodia tipica della cultura negroamericana, il cui
testo racconta dei problemi della vita di giovani emarginati. Sono storie difficili
e ci hanno fatto ripensare ai bambini-exsoldato aiutati dalla dottoressa
Colette Kitoga con cui siamo in contatto.
CHAIN GANG BLUES
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Dal ghetto nero al rosso della Spagna: una melodia tipica dell'Andalusia e del
flamenco... con le sue ballerine, perché c'è chi preferisce trascorrere la
ricreazione a scuola, inventando, provando e riprovando coreografie nella
sala prove di Antonietta.
LUNA BANDOLERA
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Nel prossimo brano, per il Brasile, Laura ha voluto proprio mettere alla prova
la nostra capacità di cooperazione ritmica e così canteremo insieme sia la
versione italiana, quella più nota, sia l'originale versione brasiliana stile
samba.
LA CASA
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A questo punto una popolare ballata western, di cui però abbiamo scelto una
versione più veloce del solito andamento da cowboy solitario che cavalca
stanco nella prateria. Così sarà più adatta a noi: più che cavalieri, "cavalli
pazzi"
ALLA SERA LAGGIU' NELLA VALLE
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Dai visi pallidi ai pellerossa ... Il brano che segue ci porta nella magica
atmosfera della cultura degli indiani d'america e lo introduciamo con una
perla della loro saggezza:
"Pace non è solo il contrario di guerra, non è solo lo spazio temporale tra due
guerre...
Pace è di più. E' la Legge della vita.
E' quando noi agiamo in modo giusto e quando tra ogni singolo essere regna
la giustizia."
HEGNO
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Venerdì 24 dicembre 1943
Cara Kitty,
quando ci sarà di nuovo concesso di respirare un po' d'aria fresca?
Credimi, quando sei stata rinchiusa per un anno e mezzo, ti capitano dei
giorni in cui non ne puoi più. Vorrei andare in bicicletta, ballare, fischiettare,
guardare il mondo, sentirmi giovane... A volte mi domando se non ci sia
nessuno capace di comprendere che, ebrea o non ebrea, io sono soltanto
una ragazzina con un gran bisogno di divertirmi e di stare allegra?
La tua Anna
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E noi abbiamo pensato che anche Anna Frank nella sua breve vita abbia
ascoltato e magari cantato il brano ebraico che ora vi presentiamo... E ci
piace ricordarla così.
GAM GAM
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Storie di popoli, culture caratteristiche dei vari continenti. Ora siamo nel
Sudafrica e questo canto dal ritmo coinvolgente e dalla struttura primitiva
racconta del popolo Zulù e del loro forte legame con tradizioni di antica gloria
e grandezza.
IKAMAKIMBA
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La musica accompagna tanti momenti della vita. Ci sono ritmi e melodie per
ogni occasione. Molte canzoni sono divertenti e orecchiabili, invitano a
giocare e ad inventare. Ce ne sono alcune che ci entrano in testa e non ci
lasciano più.
MANAMANA'
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Non poteva mancare nel nostro repertorio una ninna nanna e questa che vi
canteremo è molto bella e particolare. Si tratta di un canto sardo che, anche
se ci ha impegnato parecchio per la sua complessità, alla fine ci ha
veramente affascinato.
AI NINNORA
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Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio e già rientrati in Italia. Per una festa
veramente gioiosa niente è più coinvolgente di una allegra tarantella eseguita
in onore alla tradizione napoletana.
FUNICOLI' FUNICOLA'
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Grazie a tutti voi per l'attenzione. Speriamo che siate stati bene. Noi sì.
Per finire veramente con un saluto speciale, vi presentiamo ora l'ultima nostra
canzone, un nuovo inno per la nostra scuola. Interpretando i pensieri di tanti
di noi e di chi ha imparato a conoscere il nostro modo di vivere la scuola,
Laura ha scritto le parole che poi Letizia ha cantato.
LA SCUOLA CHE C'E'