La gatta che amava le acciughe

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La gatta che amava le acciughe
Giocando a Kabul
Ayub Awista 2010 Piemme
Awista sbarca in America, in fuga con la sua famiglia, all’età di due anni. In questo paese
studia e pratica sport, ma non dimentica le sue origini. Decide infatti di iniziare la sua
battaglia per aiutare le donne afgane sotto il regime talebano. Ed è così che Awista riesce a
portare negli USA otto ragazze per formare una squadra di calcio. Per la giovani non è solo
un’occasione per praticare uno sport, nel loro paese, proibito, ma anche di conquistare
sicurezza e autostima.
8 Marzo 2012
Festa della Donna
Finché avrò voce. La mia lotta contro i signori della guerra e l'oppressione delle
donne afgane
Joya Malalai 2010 Piemme
Malalai era ancora piccola quando i russi hanno invaso l'Afghanistan e la sua famiglia si è rifugiata in
Pakistan. Poi sono venuti la guerra civile negli anni Novanta, la presa del potere dei talebani, la "guerra
al terrore" degli americani. Quando, dopo il crollo del regime talebano, Malalai ha la possibilità di
entra a far parte dei delegati del gran consiglio afgano che dovrebbe governare il nuovo corso, si
ritrova in realtà seduta a fianco degli aguzzini di sempre. Si alza. Chiede la parola. E proprio lei, una
donna, dice le verità che nessuno aveva mai detto. In aula scoppia il putiferio. Dal giorno del suo
intervento, Malalai è oggetto di continue minacce di morte. È stata infine espulsa illecitamente dal
parlamento dove è stata eletta. Ormai vive una vita blindata, cambia casa ogni giorno, ed è costretta a
girare con il burqa, proprio lei che lo combatte da sempre.
Lettere alle mie figlie
Fawzia Koofi 2011 Sperling&Kupfer
Era la diciannovesima di ventitrè fratelli e fu abbandonata da sua madre sotto il sole cocente
dell’Afghanistan affinché morisse. Malgrado le bruciature è sopravvissuta, diventando la figlia
preferita. Allora la madre la mandò a scuola, divenne insegnante di inglese e studente di medicina.
Sposò l’uomo che amava ed ebbe due figlie. L’arrivo dei talebani tolse però ogni libertà. Il marito,
dopo aver subito torture in carcere, morì di tubercolosi. Oggi siede nel Parlamento afgano per
promuovere la causa femminile e difendere i diritti di chi non ha voce. Vittima di minacce e
attentati, per lei ogni giorno potrebbe essere l’ultimo. Per questo ogni volta che si allontana da casa
scrive una lettere alle due figlie.
I libri della bibliografia ( e molti altri sullo stesso tema) sono
disponibili presso la Biblioteca
lunedì 15,00 – 19,00; martedì 9,00 – 12,00/15,00 – 19,00;
giovedì 9,00 – 12,00/15,00 – 19,00; venerdì 8,30 - 12,30;
sabato 9,00 – 12,00
tel. 0331 641560
“ SARANNO LE DONNE A SALVARE LA MADRE TERRA”
j. S. Bolen
8 marzo. Una storia lunga un secolo. Con DVD
Capomazza Tilde; Ombra Marisa 2009 Iacobelli
Il volume presenta immagini storiche e interviste a protagoniste della politica italiana degli
ultimi 50 anni. L’8 marzo segna una ricorrenza ad altissimo valore simbolico, ha un passato
glorioso e un futuro che toccherà alle donne più giovani scrivere.
Vogliamo anche le rose. DVD. Con libro
Marazzi Alina 2009 Feltrinelli
Un viaggio lungo le tappe più significative del profondo e contraddittorio mutamento, mai
completamente risolto, operato dalla rivoluzione sessuale. Sono riportati i diari personali di Anita,
Teresa e Valentina, tre ragazze che, pur provenendo da diverse regioni d'Italia e appartenendo a classi
sociali differenti, sono accomunate dall'essere donne e da un'uguale rivendicazione: non riconoscersi
più in una società patriarcale, maschilista e maritale che le vuole madri efficienti, mogli obbedienti e
figlie integerrime.
Saranno le donne a salvare la madre terra
Bolen Jean S. 2007 Excelsior 1881
Tutti ormai siamo consapevoli di quanto violenze e devastazioni mettano a repentaglio la
sopravvivenza della Terra. Il nostro mondo ha un disperato bisogno di nuove strategie e modelli di
comportamento. Strategie e modelli che da sempre appartengono all’universo femminile e che oggi
costituiscono una salvezza per noi e per l’ambiente.
Donna. Una storia italiana
Scarlini L. 2007 Mondadori
Un volume fotografico dedicato alle donne italiane, al loro ruolo familiare, sociale,
economico, culturale e politico dall’inizio del Novecento ad oggi. Accanto alle immagini,
scelte nell’ampio e prestigioso Archivio Alinari, si trovano le parole di grandi donne
italiane.
Storie di donne raccontate da donne
Rosella Orsenigo 2010 IT Editore
Il mondo femminile emerge nella sua interezza dai racconti di quaranta donne.Racconto
dopo racconto ci si trova partecipi di sensazione e sentimenti che scopriamo appartenere
alla nostra sfera più intima.
Sii bella e stai zitta. Perché l'Italia di oggi offende le donne.
Marzano Michela 2010 Mondadori
Questo libro è un atto di resistenza di fronte alle offese e alle umiliazioni che subiscono oggi le
donne in Italia. Lo scopo è semplice: si tratta di dare a tutte coloro che lo desiderano gli strumenti
critici necessari per rifiutare la sudditanza al potere maschile. Secondo l’autrice la filosofia è
un'arma efficace e potente, l'unico strumento capace di aiutare le donne a riappropriarsi della
propria vita e non permettere più a nessuno di umiliarle o zittirle.
Riprendetevi la faccia.
Alberti Barbara 2010 Mondadori
Si tratta di un foglio di resistenza contro la dittatura dell’eterna giovinezza, la pressione
sociale al botulino, la sistematica ridicolizzazione della donna che invecchia. Niente
femminismo vittimista: non si tratta di lagnarsi, ma di resistere a un ricatto.
Non è un paese per vecchie.
Lipperini Loredana 2010 Feltrinelli
I vecchi sono numeri, quell’uno su tre che riguarda la percentuale di anziani che
abiteranno il nostro paese tra qualche anno. Non si vedono, non esistono: nei paesini
capita di incontrarli accompagnati
da una badante, nelle città vengono
superati in corsa. Non piacciono, non hanno appeal. I vecchi danno fastidio. È sempre
stato così. Adesso però c’è una sola generazione: quella dei cinquanta-sessantenni.
Vai, ma resta ancora. Com’è difficile separarsi dai figli.
Caprioglio Donatella 2008 Mondadori
"Vorrei vederti morta". Con questa frase pronunciata da una figlia ventenne
all'incolpevole madre comincia "Vai, ma resta ancora", una testimonianza
coinvolgente e complessa del difficile rapporto fra i genitori e i figli postadolescenti. Si tratta di un diario giornaliero che alterna il brusco racconto
delle liti e delle provocazioni ai rari momenti di dialogo e serenità. "Vai, ma
resta ancora" esplicita un'esperienza comune e molto diffusa, quella della
fatica di crescere e di far crescere, quando la voglia di spiccare il volo si
scontra con l'angoscia di abbandonare il nido.
Di cose parlano le donne quando parlano di figli:5 madri, 5 storie
Bogliolo S. … 2010 Corbaccio
Un diario corale: cinque donne raccontano le loro esperienze di madri. Conosciutesi per caso, tutte
in attesa di un figlio, decidono di incontrarsi periodicamente per parlare e fissare sulla carta le
loro emozioni. Un giorno i figli potranno leggerle e capire il legame speciale che li unisce.
Simbolo di come ogni donna ha bisogno di raccontare ed ascoltare per identificarsi, condividere,
differenziarsi.
Gli errori delle donne (in amore)
Nardone Giorgio 2010 Ponte delle Grazie
Molti credono che le donne possono capire le donne, niente di più sbagliato. La donne, in fatto di
sentimenti, si creano “auotinganni”. Ciò non significa che rappresentano l’anello debole della coppia,
rappresentano bensì il fulcro del potere relazionare. L’autore studia sul campo le logiche interiori delle
donne cercando di offrire loro gli strumenti per “guarire” il proprio tormentato rapporto con l’universo
maschile. Il risultato è una galleria di “tipi” amorosi puntualmente accompagnata da storie e casi reali.
Il figlio perduto. Storia di una madre.
Myerson Julie 2010 Einaudi
Julie Myerson sta lavorando alla storia di una pittrice ottocentesca morta a 21 anni di tubercolosi,
quando all’improvviso la sua famiglia esplode. Il figlio diciassettenne smette di andare a scuola,
minaccia fisicamente i genitori e li deruba. Ben presto si capisce che la causa è la dipendenza da
cannabis, ma la famiglia tenta in ogni modo di aiutarlo. La situazione precipita e vi è una sola
soluzione: il ragazzo, minorenne, viene messo alla porta.