Teologia Fondamentale

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Teologia Fondamentale
Teologia Fondamentale
STRUTTURA DEL CORSO (a.a. 2013/2014)
Prof. Francesco Giacchetta
1. EPISTEMOLOGIA DELLA TEOLOGIA
1.1.Teologia: aspetti storici. Cosa vuol dire "teologia"?
1.1.1 Epistemologia: significato
1.1.2 Etimologia del termine teologia
1.1.3 Semantica del termine teologia
1.1.4 Storia dei modelli teologici: linee generali e rinvio
1.2.Teologia: aspetti teoretici. Cosa vuol dire "intelligenza della fede"?
1.2.1. Le condizioni del sapere scientifico
1.2.2. Il problema del linguaggio teologico
1.2.2.1. Strategie linguistiche
1.2.2.2. Il significato della lotta iconoclasta
1.2.2.3. Rivelazione, paradosso, mistero
1.2.3. Fede e ragione
1.2.3.1. Reciproco rimando: conoscenza e ri-conoscenza
1.2.3.2. Fede e ragione: distinzione, ma non separazione
1.2.3.3. Anticipazione: lo statuto della credibilità
1.2.3.4. La circolarità tra fede e ragione nella storia della teologia: la
lezione di sant'Anselmo
1.2.4. Teologia e Filosofia
1.2.4.1. Il "dato" in filosofia
I
1.2.4.2. Il "dato" in teologia
1.2.4.3. Confronti : Il dato in filosofia e teologia
1.2.4.4. Modelli storici di rapporto tra filosofia e teologia
1.2.4.4.1. Modello dell’identità
1.2.4.4.2. Modello della separazione
1.2.4.4.3. Modello della relazione
1.2.5. Per una definizione della teologia
1.2.4.1. L’oggetto della teologia
1.2.4.2. Il metodo della teologia
1.2.4.2.1. Il metodo teologico nella versione classica
1.2.4.2.2. Il metodo teologico nella versione ermenutica
1.3.Teologia e magistero
1.3.1. Ricerca scientifica e responsabilità
1.3.2. Ricerca in teologia
1.3.3. Libera ricerca in teologia
1.3.4. Il concetto di eresia
1.3.5. Il lavoro teologico e i testi del magistero
1.3.5.1. Interpretare il contenuto del testo
1.3.5.2. Interpretare la qualifica teologica del testo
1.3.5.3 La Vocazione ecclesiale del teologo (Donum veritatis)
1.3.5.4 Integrazione: Motuproprio Ad Tuendam fidem
1.3.5.5 Cenni su altri testi della Santa Sede
1.4. Teologia fondamentale : identità e problemi
1.4.1. 1Pt. 3, 15
1.4.2. Breve storia della teologia fondamentale
II
1.4.3. Modelli di credibilità (rinvio)
1.4.4. Metodo ed oggetto della teologia fondamentale
2. AUDITUS TEMPORIS
2.1 Il contesto attuale della teologia a partire dalla Gaudium et spes
2.2. Il postmoderno
2.2.1. Origine letteraria del termine
2.2.2. Cosa è la modernità
2.2.2.1. Modernità e secolarizzazione
2.2.2.2. Definizione di modernità ed esemplificazione
2.2.3. Cosa è il postmoderno
2.2.3.1. Postmoderno e logos
2.2.3.2. Postmoderno e democrazia
2.2.3.3. Ambiguità del postmoderno
2.3. Teologia e rilievo culturale della scienza moderna…………………… 52
2.3.1. Il metodo galileiano
2.3.2. Ripercussioni culturali dell'affermazione del metodo galileiano
2.3.2.1. Dalle essenze alle funzioni
2.3.2.2. Dalle qualità alle quantità
2.3.2.3. Il potere della tecnoscienza
2.3.3. Scienza e teologia: sinergia?
2.3.3.1. Il caso Galilei: osservazioni
2.3.3.2 Scienza e teologia: la distinzione
III
2.3.3.3 Un problema particolare: l'evoluzionismo
2.3.3.3.1 C. Darwin: il problema
2.3.3.3.2. Teologia ed evoluzionismo
2.3.3.3.2.1 Contro i concordismi, per la reciproca attenzione
2.3.3.3.2.2 Il principio antropico
2.3.3.3.2.3 Teilhard de Chardin
2.4. Confessioni cristiane, ebraismo, religioni
2.4.1. Modelli cristiani di comprensione delle religioni
2.4.1.1. Modello esclusivo
2.4.1.2. Modello inclusivo
2.4.1.3. Modello del pluralismo
2.4.2. Cattolicesimo, religioni e salvezza nel C.C.C
2.4.3. Cattolicesimo, ebraismo e religioni nella Nostra aetate
2.4.4. Ecumenismo cattolico (Unitatis redintegratio)
2.4.5. Identità comunicativa nel cristianesimo
2.4.6. Il concetto di dialogo
2.4.7. Annunciare il Vangelo
2.4.7.1 Redemptoris missio
2.4.7.2 Incarnazione e inculturazione
2.4.7.3 L'inculturazione compresa a partire dal concetto di "traduzione"
2.4.7.4. Dignitatis humanae
2.5. Teologia, democrazia e laicità
2.5.1. Teologia e politica
2.5.1.1. La questione politica nella Bibbia
2.5.1.2. Teologo della politica nel ‘900
2.5.2. Laicità e democrazia
IV
2.5.2.1. Laicità nelle Sacre Scritture
2.5.2.2. Laicità "francese"
2.5.2.3. Laicità "italiana"
2.5.2.4. Laicità e bene comune
2.5.3. La religione civile
2.5.3.1. Definizione a partire dalla storia
2.5.3.2. Limiti e realizzazioni storiche
2.5.3.3. Radici cristiane dell'Europa
3. LA RIVELAZIONE
3.1. Rivelazione e filosofia del linguaggio
3.1.1. Definizione del linguaggio
3.1.2. Teorie sulle origini del linguaggio e loro significato teologico
3.1.3. Le funzioni del linguaggio e loro significato teologico.
3.1.4. La comunicazione
3.2. Rivelazione, Scrittura e Padri della Chiesa
3.2.1. Caratteristiche della Rivelazione a partire dalla Scrittura
3.2.1.1. Cristo: rivelatore e rivelazione
3.2.1.2. Storicità
3.2.1.3. Interpersonalità
3.2.1.4. Progressività
3.2.2. Caratteristiche della Rivelazione a partire dalla patrologia
3.2.1.1. Il problema centrale e la soluzione
3.2.2.2. Esempi (Giustino, Ireneo, Padri cappadoci)
3.2.2.3. Questioni particolari
V
3.2.2.3.1. La successione apostolica: garanzia di cattolicità
3.2.2.3.2. Extra ecclesiam nulla salus
3.3. Scrittura e Tradizione
3.3.1 Scrittura
3.3.1.1. La Scrittura nella Tradizione.
3.3.1.2 L'ispirazione della Scrittura
3.3.1.3. L’inerranza della Scrittura
3.3.2. Tradizione
3.3.2.1. Tradizione ed antropologia.
3.3.2.2. Polisemia teologica del concetto di Tradizione
3.3.2.2.1. Depositum Fidei
3.3.2.2.2 Successione apostolica
3.3.2.2.3. Tradizione apostolica.
3.3.2.2.4. Spirito Santo ed esperienza ecclesiale
3.3.2.2.4.1. Sensus fidelium
3.3.2.2.4.2. La recezione
3.3.2.2.4.3. Il popolo di Dio
3.4. Rivelazione ed interpretazione
3.4.1. Tradizione e interpretazione
3.4.1.1 Tradizione e tradizioni
3.4.1.2. L'interpretazione dei dogmi
3.4.2. Interpretazione e Scrittura
3.4.2.1. Lettura di testi di storia dell’esegesi
3.4.2.2. Sensus testus e sensus auctoris
3.4.2.3. PCB, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa
VI
3.5. Rivelazione e storia
3.5.1. Storia e Vangelo
3.5.1.1. Dalla storia al Vangelo
3.5.1.1.1 La formazione del Vangelo
3.5.1.1.2. La formazione dei Sinottici
3.5.1.2. Dal Vangelo alla storia: criteri di storicità
3.5.2. Storia e verità: il dibattito nell' illuminismo
3.5.2.1. I greci e la verità
3.5.2.2. Illuminismo e tradizione
3.5.2.3. Lessing
3.6. Lettura e commento della Dei Verbum
4. LA CREDIBILITA'
4.1. Definizione di "credibilità"
4.1.1 Segno e abduzione
4.1.2 Dimostrazione e abduzione
4.1.3 Segno e testimonianza
4.2. Segni classici della credibilità
4.2.1. Il Miracolo
4.2.1.1. Definizioni di miracolo
4.2.1.2. Miracolo e scienza moderna
4.2.1.3. Miracolo e fede
4.2.1.4. Miracolo e Risurrezione
VII
4.2.2. La Profezia
4.3. Modelli di credibilità
4.3.1 Il modello scolastico
4.3.2 Il modello antropologico
4.3.3 Il modello estetico
4.3.4 Il modello contestuale
4.4. L’ateismo
4.4.1. L’ateismo scientista
4.4.2.L’ateismo per amore dell’uomo
4.4.2.1. Definizione
4.4.2.2. L’ateismo di Feuerbach, Marx, Freud, Sartre e Nietzsche
4.4.2.3. Valutazione dell’ateismo per amore dell’uomo
4.4.3. L’ateismo per amore di Dio
4.4.3.1 Definizione
4.4.3.2. Che cosa è il male?
4.4.3.2.1. Male metafisico
4.4.3.2.2 Male fisico
4.4.3.2.3. Male morale
4.4.3.3. La teodicea
4.4.3.3.1. Definizione e critiche
4.4.3.3.2. Esempi
4.4.3.4. La teologia del libro di Giobbe
4.4.4 L'indifferenza religiosa
4.5 Credibilità della resurrezione
4.5.1 Credibilità della resurrezione a partire dai Vangeli
VIII
4.5.2 Credibilità della resurrezione e testimonianza ecclesiale
4.6 La costituzione Dei Filius
(5. TEOLOGIA FONDAMENTALE E TEOLOGIA SISTEMATICA)
6. CORSO MONOGRAFICO
7. TESTO CLASSICO: ANSELMO D'AOSTA, PROSLOGION
IX