- testimonianza claudia bertoldo
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PERDERE UN FIGLIO – LA TESTIMONIANZA DI CLAUDIA Niccolò è volato in Cielo il 20 marzo 2007 a causa di una terribile malattia: sarcoma rabdoide, un tumore, fra i più aggressivi che si conoscano, di cui si contavano 37 casi al mondo. Se lo è portato via in sole sei settimane. Niccolò aveva allora 18 anni, da poco compiuti. E nei suoi 18 anni c’erano tutti i sogni, le speranze, i progetti, le emozioni che può avere un ragazzo di quell’età. Era un atleta. Alto, con un fisico forte, formato da anni di attività sportiva. Giocava a calcio a livello agonistico e, a detta dei suoi allenatori, era una promessa del calcio. Gli piacevano anche lo sci e il nuoto. Studiava da geometra, ma gli piacevano soprattutto le macchine che si usano nei cantieri. Sapeva tutto su quel genere di macchine. Sarebbe, sicuramente, stato un ottimo tecnico. Però sapeva anche tanto amare. A modo suo naturalmente, senza dire tante parole…. I suoi occhi erano “ carezze” d’amore, quando capiva che io avevo bisogno di queste carezze. Non erano carezze fisiche le sue , ma trasmissioni d’amore attraverso lo sguardo. Così, quando io lo penso o lo sogno, sento dentro al mio cuore queste parole, questo suo messaggio d’amore, che mi dice: “Il mio cuore è vicino al tuo mamma, anche se qualche volta te ne dimentichi, ma dove potrei essere io, se non vicino a te! Ti voglio bene mamma, e so che non hai ancora superato questa fase del grande dolore, della mancanza della mia presenza fisica. Lo capisco quando mi cerchi nel volto degli altri, lo comprendo, ma devi comunque capire che è dentro il tuo essere, in tutto il tuo essere io ci sono. Fortifica il tuo spirito nel cercarmi, fortifica la tua mente nel credermi vivo, suggella in te il mio nuovo essere: diversamente vivo. E’ diverso solo nella carne che non c’è, ma ci sono in tutto quello che lo rappresentava. Non pensare che io non ti guardi, o non ti sia vicino… Ti seguo, e vi seguo, tu e papà, e con nonna, che tanto sentite lo strazio di questa mia partenza. Io e te sempre vicino. E’ stupendo e bello tutto questo. Una bella società fra cielo e terra. Una società per Amore la nostra. Una S.p.A. per AMORE. Ti piace questa sigla? Falla tua mamma. Facciamocela nostra, e vedrai quanti azionari avremmo come società. Ti piace quando ti do queste definizioni vero? Parole terrene che facciamo diventare Parole d’Amore per trasmettere Amore. Quanto è bello tutto questo! Bacio . NICCOLO’” Claudia Bertoldo, mamma di Niccolò Peruffo