La prima menzione storica dell`Ospedale dello Spirito Santo di

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La prima menzione storica dell`Ospedale dello Spirito Santo di
Archivio di Stato di Frosinone
Pergamene e Registri
dell’Ospedale dello Spirito Santo
di Ferentino
(sec. XIV – XIX)
Inventario redatto da
Viviana Fontana
Archivista di Stato Ricercatore Storico Scientifico
Frosinone1995
L’inventario è stato digitalizzati su supporti magnetici da Giovanni Pulcinelli
Responsabile informatico
La prima menzione storica dell’Ospedale dello Spirito Santo di Ferentino si ritrova nel
prologo agli Statuti della Confraternita dello Spirito Santo di Ferentino del 1677.
Si sa che nel 1259 sotto il Pontificato di Alessandro IV esistevano in Ferentino due
Ospedali: uno denominato dello Spirito Santo e l’altro di S. Margherita.
In seguito questi due ospedali furono riuniti e fu eretta una Confraternita che si prendesse
cura dell’amministrazione ospedaliera: tale fu la Confraternita dei Disciplinati del
Santissimo Spirito Santo che fu dotata di molte indulgenze.
Durante il Pontificato di Martino V, nel 1418, fu eretta un’altra Confraternita, quella del
“Lavoratore” che ben presto fu unita alla Confraternita dello Spirito Santo.
In seguito fu eretto un altro ospedale, quello della Santissima Annunziata che il papa
Eugenio IV con una bolla emanata nel 1434 unì alla Confraternita dello Spirito Santo.
Fu allora costruito l’ospedale dello Spirito Santo vicino a S. Maria Maggiore.
La
Confraternita dello Spirito Santo fu aggregata nel 1654 all’Arciconfraternita del
Gonfalone di Roma e fu arricchita di nuove pratiche di pietà e di culto, ma non abbandonò
l’obbligo della spedalità.
La Confraternita visse, poi, tutte le vicende storiche succedutesi da quel momento fino a
quando l’Ospedale dello Spirito Santo perdendo questo titolo acquista la denominazione di
civico ospedale ed è amministrato autonomamente dall’autorità laica.
La Confraternita, privata della sua caratteristica peculiare della spedalità, continuò a
vivere fino alla seconda guerra mondiale come sodalizio eminentemente religioso.
Nell’Ospedale venivano ricevuti tutti i poveri, pellegrini, sacerdoti e infermi che capitavano
nella città a disposizione dei quali erano messe stanze con letti.
Gli infermi erano provvisti di medicinali e di un grosso al giorno, e quando non erano in
grado di poter viaggiare venivano condotti a cavallo ad altre città.
I bambini abbandonati tanto dentro la città, quanto nel territorio venivano mandati a balia
e poi a spese della Confraternita trasportati al S. Spirito in Sassia a Roma.
Venivano elargite elemosine sia ai confratelli a consorelle bisognosi che a tutti gli altri
poveri non fratelli e finanche ad ebrei, turchi ed eretici che avessero abiurato la loro fede.
Numerose erano poi le pratiche religiose. I confratelli si riunivano nella loro chiesa nei
giorni festivi e domenicali per ascoltare la messa.
La festa dello Spirito Santo era solennizzata facendo celebrare una messa ad ogni
sacerdote tanto cittadino, quanto forestiero nella cappella della chiesa di S. Maria
Maggiore. Nella stessa festività si dava la dote ad una povera zitella che si estraeva a sorte.
Veniva, inoltre, fornita l’assistenza spirituale e temporale ai condannati che eventualmente
dovessero essere giustiziati nella città.
Per la morte di ciascun confratello veniva celebrata la messa cantata.
Dott.ssa Viviana Fontana
Bibliografia
Catracchia Benedetto - “Gli Ospedali e gli ordini ospitalieri in Ferentino”. “Lazio ieri e
oggi., 1984”.
Valeri Bianca Maria - “La Confraternita dello Spirito Sento in Ferentino: origine e
caratteristiche”.
“Quaderni del Centro di Ricerca e Studio sul Movimento dei
Disciplinati” n. 21. Perugia, 1981
Scarpignato Maria A. - Motta R. - “Ferentino” in Lazio Medievale, pp. 145/166
Falco G. -
“I comuni della Campania e della Marittima nel Medio evo”
in “Archivio Società Romana di Storia Patria”
1919(vol. XLII) fascc. III-IV
1924 (vol.XLVII)
1925 (vol.XLVIII)
1926 (vol .XLIX)
Pergamene
(sec. XIV – XVII)
1)
1314 settembre 10
Giacoma moglie di Pietro vende ad Andrea una terra posta nel territorio di Alatri per tredici fiorini d’oro.
“Et ego .Angelus Iohannes Adonus de Tri(.)it imperiali auctoritate notarius predictis omnibus interfui rogatus scripsi
publicavi et signum feci .
Signum Tabellionis
segnatura 13
*C’è discordanza tra la data cronologica e l’indizione.
1 bis
s.d. [XIV-XV sec.]
Nicola Verracto, soldato, vende a Rogero di Sabala una terra che si trova in territorio di Ferentino in località fossato, per
nove libbre di denari del Senato.
Not. Jacobus de Ferentino
2)
1348 maggio 12
Jacoba Srufla di Guarcino dona al figlio Nardo di Lorenzo una casa in Guarcino posta nella parrocchia della Chiesa di
S.Maria.
“Et ego Nicolaus Magistri Leonis de Guarcinì imperiali auctoritate notarius predictis omnibus interfui rogatus scripsi
publicavi et signum feci”.
Signum Tabellionis
segnatura 35
3)
1363 maggio 28
Estratto dal testamento di Bello Satullo di Ferentino che lascia tutti i suoi beni a Nana sua moglie e ai figli Giovanni, Narda,
Tomassa, Romana e Leonardo.
Estratto dai protocolli del not.Cicchus Ferrarius di Ferentino.
Signum Tabellionis
4)
segnatura 43
1363 giugno 19
Pace Rentii di Guarcino lascia in testamento un orto e un pezzo di terra alla sorella Annetta Rentii, al marito Nicola lascia
trenta provisini per riscattare dei beni che erano pignorati e il resto dei suoi mobili ed immobili vanno alla figlia Maria.
“Et ego honori Dei Elio de Guarcino Alatrinae diocesis publicus imperiali auctoritate notarius interfui et de mandato... p.co
dex. restatis scripsi et publicavi meoque consueto signo signavi rogatus”.
segnatura 1
5)
1364 febbraio 7
Giovanni di Mastro Pietro di Ferentino vende ad Ambrosio di Pietro di Zanella di Ferentino un casale per tredici libbre di
denari del senato.
"Et ego Bartholomeus Gottofridi de Patrica publicus imperiali auctoritate notarius hiis omnibus interfui et ea rogatus scripsi
et publicavi. et signum meum posui consuetum"
Signum Tabellionis
segnatura 40
6)
1368 febbraio 10
Gipzio di Zanella dichiara di aver ricevuto dalla moglie Romana di Carcona, come dote per il matrimonio 40 libbre in
denaro e 13 in beni mobili.
“Et ego Bartholomeus Bonincambi de Ferentino pub1icus imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis tnterfui
scripsi et publicavi meoque consueto signo signavi rogatus”.
Signum Tabellionis
segnatura 36
7)
1370 agosto 25
Cecca figlia del defunto Cecco di Giacomo Florabella di Ferentino permuta con Antonio di Pietro Zanella una terra in
cambio di una casa posta in Ferentino nella parrocchia di S. Maria Maggiore.
"Et ego Bartholomeus Gottofridi de Patrica publicus imperiali auctoritate notarius hiis omnibus interfui et ea rogatus scripsi
et publicavi et signum meum posui consuetum”.
Signum Tabellionis
segnatura 37
8)
1370 dicembre 20
Gottifredo di Pietro Rubei di Ferentino e la madre Cecca vendono ad Ambrosio di Pietro di Zanella un vigneto con canapina
per trentaquattro libbre di denaro senese.
“Et ego Bartholomeus Gottofridi di Patrica publicus imperiali auctoritate notarius hiis omnibus interfui et ea rogatus scripsi
et publicavi et signum meum posui consuetumtt.
Signum Tabellionis
segnatura 34
9)
La data è illeggibile
Vendita per otto fiorini di oro fino di una terra.
“Et ego Bartholomeus Gottofridi de Patrica publicus imperiali auctoritate notarius”.
Signum Tabellionis
segnatura 41
10) 1376 settembre 21
Nicola di Leonardo Mannano vende ad Ambrosio di Pietro Zanella una terra per trenta libbre e undici soldi di denari del
Senato.
"Et ego Bartholomeus Gottofridi de Patrica publicus imperiali auctoritate notarius hiis omnibus interfui et ea rogatus scripsi
et publicavi et signum meum posui consuetum”.
Signum Tabellionis
segnatura 32a
11) 1376 settembre 28
Nicola di Andrea Calsolari di Ferentino vende ad Antonio di Pietro Zanella una terra nella contrada chiamata “la pantana”
per quaranta libbre di denari del Senato.
"Et ego Bartholomeus Gottofridi de Patrica publicus imperiali auctoritate notarius hiis omnibus interfui et ea rogatus scripsi
et publicavi et signum meum posui consuetum”.
Signum Tabellionis
segnatura 33
12) 1379 luglio 20
Nicola di Paolo di Binsio e la moglie vendono ad Ambrosio di Pietro di Zanella una terra posta nel territorio di Ferentino
nella contrada detta “La Fontana” per quarantasette fiorini.
Manca la sottoscrizione del notaio. La pergamena è mutila.
segnatura 32b
13) 1380 agosto 7
Giannino di Tabino vende a Iannuzio di Ianicchino e a Nana di Burra sua moglie una casa con orto per cinquanta libbre di
denari del senato.
“Et ego Bellus notarius Bari Belli de Ferentino publicus imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis interfui
rogatus scripsi et publicavi signumque meum posui consuetum”.
Signun Tabellionis
segnatura 31
14) 1383 agosto 7
Giannino di Tabina vende a Ianuzio di Ianicchino e a Nana Burra sua moglie una casa con orto per quaranta libbre di denari
del senato.
“Et ego Bellus notarius Bari Belli de Ferentino publica imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis interfui
rogatus scripsi et publicavi”.
Signum Tabellionis
segnatura 30
15) 1383 novembre 10
Antonio di Pietro Carcone detto Maganus dà e riceve da Bella di Filippo Alberto una casa, pagando una differenza di cinque
fiorini.
“Et ego Nicolaus Domini Johannis Rubei de Ferentino publicus imperiali auctorita te notarius praedictis omnibus et singulis
praesens interfui, scripsi, publicavit et in hanc publica forma reddegi meumque consuetum signum feci”.
Signum Tabellionis
segnatura 29
16) 1384 marzo 20
Angelo Missanio di Ferentino vende a Rita di Bella una terra per trenta libbre di denari del senato.
“Et ego Bellus notarius Bari Belli de Ferentino publicus imperiali auctoritate notarius praedictis omnibus et singulis interfui
et ea rogatus scripsi et publicavi signumque meum posui consuetum”.
Signum Tabellionis
segnatura 27
17) 1384 aprile 24
Angelo di Trocco del castello di Fumone dà a Nicola di Giovanni Ambrosio di Ferentino per dote della sorella Cecca, beni
stabili e mobili per cinquanta libbre di denari.
“Et ego Iacobus Johannes Alexandri de Fumone publicus imperiali auctoritate notarius praesentis omnibus et singulis
interfui rogatus scribere scripsi et publicavi meoque solito signo signavi”.
Signum Tabellionis
segnatura 26
18) 1385 settembre ( )
Giacomo di Giorgio di Ferentino vende a Giovanni Penso della stessa città una terra per diciotto libbre di denari.
“Et ego Leonardus montis de Supino publicus imperiali auctoritate notarius omnibus et singulis supradictis interfui rogatus
scripsi publicavi et in hanc publicam formam reddegi meumque proprium signum feci”.
Signum Tabellionis
segnatura 28
19) 1391 settembre 3
Angela di Nicola Bascio di Ferentino e Romana di Nicola Zorgio vendono ad Antonio di Pietro Carcone una terra per
diciassette libbre di denaro del senato.
“Et ego Bartholomeus Gottofridi de Patrica publicus imperiali auctoritate notarius hiis omnibus interfui et ea rogatus scripsi
et publicavi et signum meum posui consuetum”.
Signum Tabellionis
segnatura 14
20) 1393 febbraio 10
Nana di Burra e il marito Giovanni Rutii di Ferentino vendono a mastro Nicola di Giovanni di mastro Raynaldo un orto per
cento soldi di denari del senato.
“Et ego Iacobus Nicolai Cantorani de Anagnina civis et habitator civitatis Ferentini publicus imperiali auctoritate notarius
praedictis omnibus et singulis praesens interfui eaque fideliter scripsi et in hanc publicam formam redegi solito signo signavi
rogatus”.
Signum Tabellionis
segnatura 20
21) 1393 febbraio 14
Angelo figlio del fu Andrea Massaro di Ferentino sostiene che suo padre aveva ottenuto in enfiteusi dal fu Martino abate di
S. Salvatore di Ferentino e dal chierico di questa chiesa un casale con un orticello; Angelo, dopo il rifiuto del monastero di
riacquistare il suo diritto di succedere al padre, lo cede a Nicola di Giovanni di Piperno per dieci libbre di denari del senato.
“Et ego Nicolaus Johannis Perugninis de Piperno civis et habitatore civitatis Ferentini publicus imperiali auctoritate notarius
predictis omnibus et singulis praesens interfui et ea rogatus fideliter scripsi publicavi in hanc publicam formam reddegi et
signum meum posui consuetum”.
Signum Tabellionis
segnatura 16
22) 1400 maggio 13
Luzio di Famatuzio giudeo vende ad Antonio Carcone detto Magano di Ferentino un fraginale (faggeto) per trentacinque
fiorini correnti di denari del senato.
“Et ego Nicolaus domini Johannis Rubei de Ferentino publicus imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis
praesens interfui scripsi publicavi et in hanc publicam formam reddegi et meumque consuetum signum feci”.
Signum Tabellionis
segnatura 10
23) 1401 dicembre 20
Nanna di Cola di Pietro vende ad Antonio di Pietro Carcone detto Magano di Ferentino una terra per il prezzo di nove libbre
“sub pena dupli”.
“Et ego Nicolaus domini Johannis Rubei de Ferentino publicus imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis
presens interfui scripsi publicavi et in hanc publicam formam reddegi meumque consuetum signum feci”.
Signum Tabellionis
segnatura 3
24) 1403 febbraio 10
Gli esecutori testamentari di Lucia di Prossedi vendono una casa con casalino ad Antonio di Pietro Carcone detto Magano
per tre fiorini di denaro del senato.
“Et ego Nicolaus domini Johannis Rubei de Ferentino publicus imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis
presens interfui scripsi publicavi in hanc publicam formam reddegi meumque consuetum signum feci”.
Signurn Tabellionis
segnatura 9
C’è discordanza tra la data cronologica con l’indizione e l’anno di pontificato.
25) 1404 marzo 16
Andrea di Particone di Castro vende ad Antonio di Pietro di Carcone detto Mangano una terra per trentadue fiorini correnti.
“Et ego Nicolaus domni Johannis Rubei de Ferentino publicus imperiali auctoritate predictis omnibus et singulis presens
scripsi publicavi, et in hanc publicam formam reddegi meumque consuetum signum feci”.
Signum Tabellionis
segnatura 2
26) 1412 dicembre 25
Cola e Jacobello figli di Bella Speransa di Ferentino e Giovanni Speransa ricevono dalla sorella Bella una terra posta nel
territorio di Ferentino in contrada Maria Maddalena e tredici fiorini correnti.
“Et ego Iacobus Farrone de Ferentinii publicus apostolica et imperiali auctoritate notarius habens auctoritate exemplandi et
publicandi ....
Signum Tabellionis
*Copia di protocollo
segnatura 25
27) 1416 novembre 28
Antonio di Mattia o anche detto Antonio il macellaio di Ferentino dichiara di aver comprato dall’abate Nicola della chiesa di
S. Salvatore un orto, ora casalino, che quest’ultime asseriva di aver avuto in dono dal notaio Nicola di Cerna di Piperno
abitante a Ferentino. Pietro di Carcone detto Mangano, maestro della Confraternita della S. Passione asserisce invece che
questo orto nonché casale era stato donato a lui e in nome della Confraternita ad Andrea figlio di Angelo di Cerna di
Piperno. Antonio il Macellaio e Nicola abate si accordano e donano l’orto nonché casalino a Mangano.
“Et ego Bartholomeus Ambrosi Greci de civitate Ferentinae publicus imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et
singulis praesens interfui rogatus et ad petitionem et instantia dicti Mangani scripsi publicavi et in hanc publicam formam
reddegi et signum meum posui consuetum”.
Signum Tabellionis
segnatura 39
28) 1418 maggio 5
Antonio di Pietro Scallone detto Mangano dona al convento e all’ospedale della Passione tutti i suoi beni.
“Et ego Jacobus Gori Saccone de Ferentino publicus apostolica et imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis
praesens interfui rogatus scripsi et publicavi et signum meum apposui consuetum”.
Signum Tabellionis
segnatura 38
29) 1438 febbraio 6
Nardo Savati del castello di Supino del territorio di Anagni vende a Giuliano Madii di Supino un “foliarium” (terreno
alberato) in contrada detta Casenove di Supino per dieci libbre di buoni denari del senato.
"Et ego Gabriel Andree Nardi de Sgurgola vicarius et publicus imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis
interfui eaque omnia et singula fideliter scripsi et publicavi meoque solito signo signavi”.
Signum Tabellionis
segnatura 29
30) 1438 aprile 5
Eugenio IV rimette alla discrezione del Priore del monastero di S. Antonio fuori le mura di Ferentino qualsiasi decisione
circa la cappella di cui i Ferentinesi vogliono dotare l’ospedale.
Datum Ferrarie
segntura 4
31) 1446 agosto 21
Rosa vedova di Giovanni di Antonio di Ferentino dona all’Ospedale della Passione dello Spirito Santo una terra in
Ferentino.
“Et ego Rogerius de Stella civis ferentinensis publicus imperiali auctoritate notarius predictis donatione et omnibus et
singulis dum sicut permutatis agerentis una cum prenominatis testibus praesens interfui scripsi publicavi et in hanc publicam
formam reddegi et ad fidem premissorum ominium signum meum hic apposui consuetum rogatus tamen”.
Signum Tabellionis
segnatura 18
32) 1449 gennaio 6
Maria Speransa di Ferentino moglie ed erede di Colagiovanni dona all’Ospedale dello Spirito Santo di Ferentino nella
persona di Ambrosillo maestro di detto ospedale beni mobili e immobili, tra cui una casa in Ferentino situata nella
parrocchia di S. Agata.
"Et ego Johannes nomine de Ferentino publicus apostolica ac imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis
dum sic agerentur et fierent interfui et presens sive rogatoque scribere scripsi et publicavi et in hanc publicam formam
reddegi et ad fidem omium premissorum signum meum posui consuetum”.
pergamena mutila
segnatura 20
33) 1449 luglio 12 (recto)
Testamento di Santa, figlia di Battista Giovanni Belli di Ferentino moglie di Antonio Giacomo Gammette, nomina come
esecutori testamentari suo padre Battista Giovanni Belli e il marito Antonio Gammette lasciando tutti i suoi beni mobili e
immobili a Giovanni suo figlio
“Et ego Petrus mei busse de civitate ferentini publicus imperiali auctoritate notarius omnibus et singulis supradictis interfui
et ea rogatus scripsi et publicavi et signum meum posui consuetum.... predictorum.
Signum Tabellionis
segnatura 1 9
34) 1451 novembre 14
Maria di Ceccobello di Ferentino dona ad Andrea di Paulillo priore della Confraternita dello Spirito Santo una terra,
“Et ego Johannes Jacobelli.... de Ferentino publicus imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis presens
interfui rogatus et ea fideliter scripsi et publicavi in hanc publicam formam redegi meoque solito signo signavi .
Signum Tabellionis
segnatura 22
35) 1458 gennaio 2
Tuzio di Faro di Cassizio dona all’ospedale dello Spirito Santo di Ferentino una terra, una vigna con vasca, un’altra vigna,
una casa e una canapina.
“Et ego Augustinus Stephani Angeli de civitate Ferentina publicus imperiali auctoritate notarius predictis donatione omnibus
et singulis supradictis una cum dictis vestibus presens interfui et ea rogatus scribere fideliter scripsi et publicavi et in hanc
publicam formam redegi et ad fidem et cautelam omnium fideliter signum meum apposui consuetum.
Signum Tabellionis
segnatura 24
36) 1460 ottobre 8
Mariano di Domenico detto Caccialequaglie vende a Bartolomeo figlio di Antonio una pezza di terra per dieci libbre di
denari del senato.
Manca la sottoscrizione del notaio*
Signum Tabellionis
segnatura 11
37) 1502 maggio 16
Porfilia figlia di Enrico, il marito e il fratello Giovanni di Alatri vendono a Nicola di Tuzio una canapina per quattordici
libbre di denari senesi.
"Et ego Andrea di Angelo Antonio di Alatri publicus imperiali auctoritate notarius predictis omnibus et singulis dum sic
agerentur et fierent interfui vocatus et rogatus scribere scrìpsi et publicavi et ad fidem omnium et singulorum premissorum
signum meum hic apposui consuetum”.
Signum Tabellionis
segnatura 5
38) 1514 maggio 17
Nicola di Domenico di Ferentino e Mariano de Rubeis di Ferentino procuratori della Confraternita dello Spirito Santo di
Ferentino permutano con Agostino Boracto un possedimento di proprietà di questa Confraternita situato in contrada detta
Gravinola in cambio di un casale di Renzia moglie di Agostino.
“Et ego Ambrosius de Macellariis canonicus Ferentini publicus imperiali auctoritate notarius predictis omruibus et singulis
dum sic vel predictis agerent et fierent una cum prenominatis testibus interfui et ea rogatus scribere scripsi et publicavi in
hanc presentem formam redegi et ad maiorem cautelam omnim premissorum signum meum imperius consuetum apposui"
Signum Tabellionis
segnatura 8
39) 1517 aprile 8
Giovanni di mastro Giuliano calzolaio di Ferentino vende a Francesco Palermi una casa posta in Ferentino nella parrocchia
di S.Maria Maggiore per trentadue ducati di vecchia carta moneta.
ferentinans publicius imperiali auctoritate notarius quia premissis omnibus et singulis dum agerent dicerent et fierent una
cum prenominatis testibus interfui et praesens fui eaque rogatus scribere scripsi et in notam scripsi ex qua hoc-presens
publicum instrumen— tum extraxi publicavi in presente forma redegi et ad maiore roboris firmitate signum
meum solitum et consuetum apposui rogatus et requisitus"
Signum Tabellionis
segnatura 6
40) 1528 aprile 3
Marco Antonio Persius e Giovanni Antonio figli di Antonio Ludovici Cerapolloni di Ferentino vendono a Hyeronimo e
Antonio di Cola Carinci di Ferentino per sei ducati un terreno coltivato a viti.
“Not. Ambrosius de Macellariis di Ferentino..........
La sottoscrizione del notaio non è completa in quanto la pergamena è mutila.
41) 1707 maggio 8
Giuseppe di Leonardo Malizia cede in perpetuo dietro un censo di nove caroli e nove assi e di un compenso immediato di
undici ducati a Marco Antonio Latte una chiusa di circa 6 coppe con alberi e viti, posta nel territorio di Settefrati in una
località detta “la valle pecorina” e un’altra chiusa posta nello stesso territorio della stessa capacità”.
"Ego Octavius Gentiluccius Regius Index.. . .
Signum Tabellionis
Redatto a Settefrati in territorio del Regno di Napoli.
segnatura—
42) Testo illegibile
Et ego Antonius de Xanti publicus imperiali et apostolica auctoritate notarius omnibus et singulis dum…
Documento Solenne — Roma, 1584 agosto 5
43) Documento Solenne — Roma, 1584 agosto 5
Gregorio XIII concede indulgenze alla Cappella e alla Confraternita di S. Biagio in Arpino.
Mis. 55x70
segnatura 12
44) Documento Solenne — Roma, 1654 maggio 29
Innocenzo X; Disposizioni del Cardinale Franciscus Barberinus in merito alle pratiche religiose da seguire in Santa Maria
Maggiore in Roma.
Mis. 67x48,3
segnatura 112
*Sigillo di cera appeso con filo di canapa.
45) Documento Solenne
Capitoli ed indulgenze tratte dalla Bolla concessa da Paolo IV (1555—1558) alla Compagnia di S. Maria sopra Minerva di
Roma.
Mis. 52x36,5
segnatura 44
46) 1418 giugno 18
Statuto della Confraternita dei Laboratori della citade de Ferentino.
Registri
(sec. XVII – XIX)
1)
“Liber de congregatione”
1614 feb. 23 - 1687 feb. 2
Risoluzioni della Venerabile confraternita dello Spirito Santo di Ferentino.
Il volume è rilegato in pergamena con rinforzi in pelle.
Presente al primo foglio, non numerato, una rubricella di atti (non rilegata)
Fogli 1 31
2)
“Libro della Congregazione dei Confratelli della Venerabile Confraternita dello Spirito Santo”
1717 feb. 2 - 1746 giu. 20
Libro dove si registrano tutte le Congregazioni che si fanno nell’Oratorio dell’Hospedale della città di Ferentino dalli Sig.ri
Confratelli dello Spirito Santo, dove si propongono tutti gli interessi e su tutto quello che occorre a bisogni della Venerabile
Confraternita per sapere la risoluzione delli suddetti Confratelli da descriversi tutti quelli che ci sono nelle dette
congregazioni dal secretario della detta Confraternita ad anco le Congregazioni secrete, quelle pubbliche, cominciando dalli
2 feb. 1717 e di fenire, come segue.
(Sul primo foglio).
Rilegato in pergamena
Fogli 161
3)
“Risoluzioni della Venerabile Confraternita dello Spirito Santo”
Rilegato in pergamena
Fogli 344
1747 gen. 29 - 1780 ott. 22
4)
“Libro delle Resoluzioni dal 1829 al 1867 Confraternita dello Spirito Santo (sul piatto)”
1829 apr. 9 - 1868 dic. 25
Registro delle risoluzioni prese dalla congregazione segreta della Ven. Confraternita dello Spirito Santo di questa città di
Ferentino.
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle
Fogli 188
5)
“Instrumenta” (Atti notarili)
1588 nov. 23 - 1673 dic. 15
Not. Joannes Nicolaus de Contibus (Signum Tabellionis)
Not. Joannes Bonus canonicus (S.T.)
Not. Fabritius de Fenariis defensor publicus apostolica auctoritate notarius... (S.T.)
Not. Certius de Fabritiis de Ferentino publicus apostolica auctoritate notarius (S.T.)
Not. per me Martinum Matium civem ferentinensem publica apostolica auctoritate notarius et archivista dictae
civitatis...(S.T.)
Not. Pyrrhus Tutius de civitate Alatrii publicus...(S.T.)
Not. Joannes Franciscus Robertus de Ferentino...(S.T.)
Not. Carolus de Sistis Ferentinas civis publicus (S.T.)
Not. Julius de Andreis de Ferentino publicus apostolica...
Not. Carolus de Sanctis (S.T..)
Not. Livius Ferruo de Ferentino (S.T.)
Not. Franciscus Antonius Mnelanus (S.T.)
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle. Rubricella di atti Fogli 189
Presente non rilegato un fascicolo di fogli numerati da 1 a 28
Atti notarili non ordinati cronologicamente: 1544 dic. 23 - 1761 lug. 28
Not. Joannes Baptista Crocco (S.T.)
Not. Ambrosius Gaflaura
Not. Joannes Baptista de Miccia (S.T.)
Not. Carolus de Sistis (S.T.)
Not. Aristotele Roscius
6)
“Instrumenta”
1654 mar. 3 - 1733 mag. 16
Not. Joannes Vincentius de Giris a Pophis verulanae diocesis (S.T.)
Not. Julius de Andreis de Ferentino (S.T.)
Not. Livius Ferrus de Ferentino (S.T.)
Not. Franciscus Antonius Manelanus (S.T.)
Not. Petrus Paulus Squanquarillus (S.T.)
Not. Franciscus Antonius Cortesius (S.T.)
Not. Cristophorus Malatesta
Not. Marsilius Agneus
Not. Joseph Angelillus de Ferentino
Not. Alexander Ambrosius Cianfronus de Ferentino (S.T.)
Not. Tranquillus Squanquarillus (S.T.)
Not. Domenico Antonius Velli (S.T.)
Not. Ambrosius Gasbarra (S.T.)
Not. Joseph Fortuna (S.T.)
Not. Joannes Battista Crocco (S.T.)
Rilegato in pergamena. Rubricella di atti (posteriore)
Fogli 151
7)
“Instrumenta”
Not. Domenicus Simon Joannonus (S.T..)
Not. Joannes Squanquarillus (S.T.)
Not. Joannes Baptista Crocco (S.T.)
Not. Michael Angelus Pace (S.T.)
Not. Flanjanus Gasbarra (S.T.)
Not. Joseph Caratelli (S.T.)
Not. Dionisius Rossi (S.T.)
Not. Joseph Caracchi (S.T.)
Not. Ambrosius Gasbarra (S.T.)
1739 gen. 10 - 1789 ott. 30
Rilegato in pergamena. Rubricella di atti
Presente un fascicolo che non segue l’ordine cronologico (1761) in fine, ed un atto del 1733, che ugualmente non rispetta
l’ordine cronologico.
8)
“Instrumenta”
1789 dic. 5 - 1797 mar. 2
Not. Joseph Caratelli (S.T.)
Rilegato in pergamena. Rubricella di atti: I
Fogli numerati 187 di cui solo 30 sono scritti
9)
“Libro dell’introito ed exito”
1581 feb. 9 - 1600 mar. 26
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle Fogli 210
10) “Libro delle entrate e delle uscite”
1597 mar. 28 - 1619 gen. 19
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle Fogli 191
11) “Libro delle entrate e uscite”
Rilegato in pergamena Fogli 104
1611 feb. 5 - 1630 ago. 21
12) “Libro delle entrate e uscite”
1614 mar. 23 - 1632 gen.
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle.
Sul piatto “Libro novo dell’anno 1614 nel camerlengato de Marco di Persio” 1614
Fogli numerati 137. Mancano i fogli da 105 a 118
13) “Bandimenti d’affitto”
1615 gen. 15 - 1717 feb. 8
Fogli 65
14) “Libro di entrate e di uscite”
1718 feb. 4 – 1735 mar. 15
Fogli 83
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle
15) “Libro di entrate e di uscite”
Il volume non è rilegato
Fogli numerati da 23 a 407
1635 mar. 30 - 1680 apr. 2
16) “Libro delle entrate e delle uscite”
1730 feb. 3 - 1798 feb...
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle
Sul primo foglio “Amministrazione del Sig. Giovanni Pietro Pompili Camerlengo della Ven. Compagnia del S. Spirito Santo
dalli 3 febraro 1736 a tutto li 3 dello 1738 anzi dico a tutto li 18 maggio 1733”.
Fogli 193 - Alcuni fogli bianchi
17) “Sindacati delle Amministrazioni dei Sig.ri Camerlenghi della Venerabile Confraternita dello Spirito Santo”.
1757 mar. 27 - 1803 gen. 31
Fogli 128
18) “Libro delle entrate e delle uscite”
1800 feb. 2 - 1868 gen.31
“Depositario della Ven. Confraternita dello Spirito Santo di Ferentino dall’anno 1800 insino all’anno 1809 e contabilità per
l’ospedale di Ferentino dall’anno 1810 all’anno 1814 che felicemente non è più”.
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle
Fogli 1 60
19) “Libro di amministrazione e spese quotidiane dello Spedale e spese straordinarie..”.
1803 dic. 2 - 1846 gen. 27
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle
Sul piatto “Camerlengato della Venerabile Confraternita dello Spirito Santo di Ferentino dall’anno 1803 insino all’anno
1845”
Fogli 190
20) “Libro delle entrate e delle uscite”
1810 feb. 2 - 1813 dic. 31
Non rilegato
Fogli 30
21) “Libro delle entrate e delle uscite” o libro di amministrazione
1846 feb. 2. - 1847 dic....
Rilegato in cartone
Sul dorso: “Ferentino Ven. Conf. dello Spirito Santo. Camerlengo 1846: ad.”
Fogli 155
22) “Libro del Depositariato ossia Introito ed Esito” Confraternita dello Spirito Santo ed annesso ospedale in
Ferentino”
1868 feb. 1 - 1874 apr. 5
Rilegato in cartone
Fogli 18 - Alcuni fogli in bianco
23) “Registro d’infermi dell’Ospedale di Ferentino”
Rilegato in pergamena con rinforzi in pelle
Fogli 138
1810 gen 15 - 1832 ago. 1
24) “Registro degli Infermi dell’Ospedale di Ferentino e spese occorse principiando dal 1 settembre 1832 terminato
nell’anno 1851”
1832 set. 1 - 1851 dic. 14
Rilegato in pergamena
Sul piatto “Libro mastro delle spese giornaliere per i malati dell’Ospedale di Ferentino”
Fogli 207
25) “Libro d’ordini della Ven. Compagnia dello Spirito Santo della Città di Ferentino dall’anno 1758 sino all’anno
17...”.
Rilegato in pergamena
Fogli 156
1758 giu. 20 - 1790 apr. 8