Beige Book

New York, mercoledì 23 marzo 2005
USA - Il "Beige Book" della Federal
Reserve, mostra un'America in
crescita, ma in sottofondo si sentono
piccoli scricchiolii dovuti al dollaro
La Federal Reserve Bank, ha pubblicato
oggi il "Beige Book" suddiviso in 12 capitoli
ognuno dei quali relativo ad un singolo
distretto economico degli USA. Il panorama
complessivo risulta essere abbastanza
soddisfacente un po' in tutte le principali aree
del paese, mostrando -nel complesso- una
situazione congiunturale positiva. Soprattutto
sul versante dei consumi -si ricorda che è il
vero motore dell'economia a "stelle e
strisce"- l'andamento
è generalmente
positivo -con l'eccezione del settore auto- un
po' in tutte le aree del paese. Anche il
turismo all'interno dei confini nazionali e di
provenienza estera, mostra segnali più che
confortanti. L'occupazione -fra le principali
preoccupazioni dell' Amministrazione Bushè anch'essa in ascesa -in quasi tutti i distrettimostrando una vitalità per molti mesi quasi
del tutto assente. In particolare si segnalano
le seguenti indicazioni:
- Consumi e Turismo: - I consumi sono
registrati un po' dappertutto in ascesa ma
principalmente nelle aree di : Boston,
Philadelphia, Atlanta, Minneapolis, Kansas
City e Dallas. Fra i prodotti maggiormente
venduti si segnala l'abbigliamento, mentre le
vendite di articoli hi-tech sono risultati
abbastanza stabili senza picchi particolari
in nessuna area del paese. Le vendite di
auto invece sono in calo in particolare nei
distretti di: Richmond, Kansas City , Dallas e
San Francisco. In ascesa invece nelle
aree di: Philadelphia, Atlanta e Chicago. Il
turismo interno e dall'estero è -come si
accennava in precedenza- in crescita in
particolare nei distretti di: New York
(sostenuto dai Gates di Christo al Central
Park), Richmond, Atlanta e San Francisco. In
leggero calo l'affluenza di turisti nelle regioni
di Boston e Minneapolis, soprattutto in
considerazione -in alcune aree- dell'inusuale
lungo e rigido inverno.
- Servizi: - I servizi connessi all'industria
registrano
un
andamento
positivo
generalizzato, in particolare: Boston, S. Louis
e San Francisco segnalano andamenti molto
favorevoli
soprattutto
nel
campo
dell'informatica. Anche New York e Dallas
nei
settori
sicurezza
e
contabilità
aziendale mostrano un andamento positivo.
I trasporti via terra e mare si presentano
particolarmente attivi ed in ascesa nelle aree
di Cleveland, Atlanta, St. Louis, Dallas e San
Francisco.
- Comparto manifatturiero: - L'intero
comparto attraversa una fase positiva seppur
non in espansione rispetto alla precedente
rilevazione . Il settore della difesa si presenta
particolarmente in ascesa nei distretti di:
Boston, Atlanta, Kansas City e Dallas. Ottimo
l'andamento dei settori macchine utensili,
componenti per auto ed autocarri. L'hi-tech è
in ripresa nelle regioni di Dallas, e Boston,
mentre a San Francisco l'andamento è
oscillante tra il buono dei semiconduttori ed il
debole delle telecomunicazioni.
- Immobiliare e Costruzioni: - Le vendite di
abitazioni permangono in ascesa un po' in
tutto il paese. New York, Philadelphia,
Richmond, Atlanta, Chicago, St. Louis e S.
Francisco
le
aree
più
vivaci.
Le
nuove abitazioni ad uso residenziale invece
sono in crescita soprattutto nelle aree di San
Francisco ed Atlanta. Sul fronte delle
costruzioni, Philadelphia in quelle industriali
e
Cleveland in quelle destinate al
commerciale sono i distretti più effervescenti,
seguiti da Chicago, St. Louis e San
Francisco.
- Agricoltura : - Le differenti condizioni
atmosferiche hanno influito in maniera
diversa sui risultati del settore con andamenti
positivi provenienti dai distretti di : Dallas,
Kansas City e St. Louis. Anche l'allevamento
nelle aree di Kansas City, San Francisco e
Dallas attraversa una fase positiva.
Va segnalato peraltro che stamane, notizie
provenienti
dal
Giappone
-poi
successivamente smentite- su una possibile
diversificazione delle riserve da parte di quel
paese (si ricordano in proposito le
notizie riguardanti la Corea sullo stesso
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tema la scorsa settimana) , hanno fatto ancor
più calare il dollaro nei confronti dell'euro
(1,34), confermando così i timori di chi nei
giorni scorsi aveva puntato su un'ulteriore e
profonda svalutazione del biglietto verde nei
prossimi mesi.
Fonte: ICE New York
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