Pronti, via! Inforchiamo la bicicletta, 08 Aprile 2007
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Pronti, via! Inforchiamo la bicicletta, 08 Aprile 2007
Tuttinbici FIAB - VICENZA Pronti, via! Inforchiamo la bicicletta, 08 Aprile 2007 Pronti, via! Inforchiamo la bicicletta08 Aprile 2007 PASQUA E OLTRE SULLE DUE RUOTE Con il bel tempo sono sempre più numerosi quelli che non resistono al fascino della vecchia bici Da inserto "L'inchiesta Stili di vita" de "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 8 Aprile 2007 Sulla ciclabile del Danubio in agosto ormai bisogna fare attenzione al traffico. La ciclopista più frequentata d'Europa perché lunga, organizzata, facile e adatta alle famiglie, è ormai un classico nelle top ten del viaggiare in bicicletta. DI CAMILLA BERTONI Ora che la stagione si fa bella (anche se quest'anno non è mai stata veramente brutta) si ricomincia a pensare alla bicicletta. C'è chi la tira fuori dal garage per andare semplicemente in ufficio, ma sono sempre di più quelli che si preparano a passare una vacanza, breve o lunga che sia, pensata appositamente per le due ruote a pedali. Ce n'è per tutti i gusti, il fai da te e il viaggio organizzato, ce n'è per tutte le taglie, per tutti gli allenamenti, anche quelli pari a zero, basta un pizzico d'intraprendenza, per tutti i mezzi, da strada, da corsa, mountain, manca solo la vecchia Graziella,maquando si viaggia in bici in realtà si vede di tutto in giro. C'è chi riesce ad andare con la mountain bike su strada, chi con le ruote da corsa su sterrato, chi riesce a fare decine di chilometri con vecchi e pesanti «catenacci» senza nemmeno i cambi. Perché raggiungere una mèta solo con la forza delle proprie gambe, senza benzina toccare città lontane geograficamente e culturalmente, accompagnati solo dal rumore del vento, senzaunmotore di sottofondo, è qualcosa che muove sempre più persone. E se percentualmente sono altri i paesi europei in cui ci si sposta di più in bicicletta, anche l'Italia si sta mettendo, si fa per dire, in moto. In Francia, Germania, Olanda, Danimarca, ilnumero di chilometri ciclabili è sicuramente molto superiore al nostro. In Spagna esiste un circuito di percorsi ferroviari dimessi trasformati in piste ciclabili che viaggiano da una parte all'altra del Paese. In Francia si può attraversare tutta la Bretagna lungo il sistema di canali navigabili che la percorrono. Ma anche nelle regioni del sud, forse più difficili poiché il paesaggio è più mosso, si può senza pericoli spostarsi da un paese all'altro in bici. Lo stesso si dica in Germania. Una ciclabile attraversa la Germania dell'Est da nord a sud: dal confine con la Repubblica Ceca seguendo la Spree fino a Berlino. Da Berlino la nuova «Berlino-Copenhagen», inaugurata nel 2004, punta dritto a nord, fino ad attraversare il mare e portarsi in un altro Paese, raggiungere un'altra capitale. Nessuno in Germania si stupisce se vai in un ufficio turistico e chiedi informazioni per quando arriverai in bici nel paese successivo, distante 50, 70 o 100 km. È assodato che sia fattibile e normale, e tutto il Paese è attrezzato per questo, piste asfaltate, segnalazioni, alberghi convenzionati... Ma anche in Italia ci si sta muovendo grazie alle centinaia di sedi delle associazioni degli Amici della Bicicletta (la Fiab quest'anno avrà il cicloraduno nazionale a Verona dal 14 al 17 giugno, info: www.amcicidellabicicletta.it) che si battono instancabilmente per vedere realizzati sempre più chilometri ciclabili in sicurezza o per vedere trasformate sedi dimesse di percorsi ferroviari in piste per le due ruote. La loro battaglia a livello nazionale sta avendo un grande risultato: diventa realtà la possibilità di andare in bicicletta dal Brennero alla Sicilia grazie alla «Ciclopista del Sole», interamente disegnata e i cui tratti realizzati sono sempre più lunghi. E se una volta sorridevamo quando incontravamo famiglie tedesche o olandesi in bici con i loro carrettini carichi di bimbi al seguito, ora non ridiamo più tanto, e comincia a diffondersi anche da noi l'idea che si possa fare. Piovono programmi e proposte da parte delle varie sedi Fiab o di altre organizzazioni con le quali magari è possibile viaggiare senza bagaglio e vederselo consegnato alla tappa d'arrivo alla sera. Un vantaggio non da poco che si paga qualcosa in più, così come il servizio dell'organizzazione delle tappe e prenotazione stanze e cene. Chi preferisce far da sé ha il vantaggio di poter seguire lo spirito e l'energia del giorno, scegliere la mèta di volta in volta, di solito senza particolari problemi. Il lato più affascinante del viaggiare in bici, ciò che sta conquistando sempre di più le persone è questo: con la bici magari non te lo aspetteresti, perché siamo abituati ad avere ormai un motore sotto il sedere che ci conduce sulle piccole e sulle grandi distanze, eppure con la bici percorri lunghe strade e ti puoi portare da un confine all'altro d'Europa. Dall'Italia all'Austria alla Slovenia, dall'Italia alla Francia, alla Spagna, dall'Italia alla Repubblica Ceca alla Germania alla Danimarca, e questo contando solo i percorsi ciclabili segnalati. Perché se ci si avventura anche su strada, si apre ancora un altro mondo, dai confini infiniti. C'è chi intraprende un viaggio come sfida con se stesso, come Jovanotti che ha attraversato la Patagonia, per nominarne uno famoso, ma ce ne sono decine di molto meno noti, come Matteo Scarabelli ad esempio, che ha smesso di fare il giornalista per percorrere mezza Europa in bici. E che ora vorrebbe andare in Cina. Ma non sono meno eroici quelli che partono con bagagli e bambini al seguito per una vacanza, magari l'unica dell'anno. C'era una famiglia francese in Bretagna che faceva decine di chilometri al giorno con un'organizzazione impeccabile: mamma con carrettino carico di tende, cibi, vestiti e attrezzature varie; nel carrettino trainato da papà il bimbo più piccolo, sulla sua bici bimba seduta sul seggiolino posteriore; infine bimba maggiore, circa 7-8 anni, con il suo mezzo agganciato sempre alla bici di papà. Una questione di passione, hanno detto, passione per la bici. Libri e pedali - Quando il connubio riesce bene MATTEO SCARABELLI HA VIAGGIATO DAL BALTICO AL MEDITERRANEO, GLI CI SONO VOLUTE 400 PAGINE PER DESCRIVERE LA SUA AVVENTURA. http://www.tuttinbici.it/cms Realizzata con Joomla! Generata: 16 March, 2017, 18:19 Tuttinbici FIAB - VICENZA Matteo Scarabelli, giornalista «in aspettativa», ha trasformato la sua megapedalata in: Europa Europa! - Dal Mediterraneo al Baltico in bicicletta (Ediciclo 2005, pp. 400, euro 16). Il volume sarà presentato dall'autore, insieme a Paolo Fabbri, presidente degli Amici della Bicicletta di Verona, venerdì 13 aprile alle 18.30 alla Libreria Gheduzzi Giubbe Rosse di Verona (Corso Sant'Anastasia 7). È la storia di un lavoro lasciato alle spalle e di 10.000 km percorsi per conoscere la storia europea attraversandola dal sellino della bici, pedalando lungo i nuovi Stati dell'Unione, da Malta all'Estonia, quindici Paesi di lingue, culture, tradizioni e religioni diverse che si allineano lungo quella frontiera di pace che va dai Pirenei ai Balcani, dalle Alpi al Mar Baltico. Un'avventura tra sé e l'altro, tra entusiasmi e nostalgie, tra fatiche e conquiste. Sempre da Ediciclo, casa editrice specializzata, è appena uscita anche la prima parte della guida con mappe alla Ciclopista del Sole. Dal Brennero al lago di Garda (pp. 168, euro 14,50), scritta da Claudio Pedroni, responsabile del comitato tecnico della Fiab per il progetto Bicitalia. Questa interessante guida sarà presentata il 17 maggio ore 18 alla Fnac di Verona. (c.b.) http://www.tuttinbici.it/cms Realizzata con Joomla! Generata: 16 March, 2017, 18:19