Abstract Danielex
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Abstract Danielex
Dottorato in Architettura, Costruzioni e Struttura VII ciclo Titolo : Smart Village oltre la sommatoria delle Smart House Coordinatore: Stefano Lenci La tendenza delle nostre abitazioni si sta avvicinando ad una situazione in cui le residenze sono composte da piccoli laboratori “sparsi ovunque” nell’ambiente: inseriti nei muri, nei tavoli, nel frigo e in altri oggetti d’uso quotidiano, cooperanti fra loro ed “invisibili” all’uomo. Oggi non è ancora possibile realizzare un tale scenario con costi limitati; è però possibile sfruttare dispositivi sempre più performanti. Nell’ultimo decennio si è assistito ad un’evoluzione della capacità di elaborazione dei tradizionali personal computer e alla nascita di dispositivi elettronici di uso comune che interagiscono con l’uomo per aumentare le funzionalità di interazione attraverso una decentralizzazione del rapporto tra l’uomo e la tecnologia. Le discipline nelle quali si colloca questo lavoro di tesi sono la domotica e l’ubiquitous computing; con particolare attenzione allo studio dei sistemi multi agente, quale può essere un insieme di attori in un ambiente condiviso. La domotica è una disciplina che si occupa dell’integrazione dei dispositivi elettronici, degli elettrodomestici e dei sistemi di comunicazione e di controllo che si trovano nelle abitazioni. Le nostre case sono ricche di dispositivi dotati di unità di elaborazione sempre più evolute; la tendenza negli ultimi anni è di dotare tali dispositivi anche della capacità di comunicare tra di loro e con il mondo esterno, grazie anche a efficaci sistemi di comunicazione, cablati e non, disponibili a basso costo. L’evoluzione della capacità di elaborazione e comunicazione dei dispositivi presenti in una casa ha permesso la progettazione e la realizzazione di sistemi integrati di automazione domestica sempre più complessi e utili alla vita dell’uomo nella propria abitazione. Grazie all’evoluzione tecnologica degli ultimi anni, si sta raggiungendo l’obiettivo di importare nei sistemi tradizionali domotici alcuni The tendency in the housing sector is approaching a situation in which dwellings are composed of small laboratories that are "widespread anywhere" in the environment: they are embedded in walls, tables, fridge and other objects of daily use, which cooperate and are "invisible" to man. Today it is impossible to realise such a scenario with limited costs; it is however possible to take advantage of highly performing devices. In the last decade we have seen an evolution of the processing capability of traditional personal computers and the creation of electronic devices for everyday use that interact with man to increase the interaction functionalities through a decentralisation of the relation between man and technology. This work falls within domotics and ubiquitous computing, with special reference to the study of multi-agent systems, such as a set of actors in a shared environment. Domotics deals with the integration of electronic devices, household appliances and communication and control systems used in dwellings. Our houses are full of devices provided with very advanced processing units; the tendency of the last few years has been to provide these devices also with the capability of communicating mutually and with the external world through efficacious communication systems, both wired and wireless ones, available at low cost. The evolution of the processing and communication capability of the devices used in the house has permitted to design and develop very complex domestic automation integrated systems that are very useful for the life of men in their dwellings. Thanks to the technological evolution of the last few years, we are approaching the goal of providing traditional domotic systems with methods that satisfy high-level requirements, by taking advantage of artificial intelligence techniques, such metodi in grado di soddisfare esigenze d’alto livello sfruttando tecniche d’intelligenza artificiale come la pianificazione dinamica. L’ubiquitous computing (o ubicomp) è un modello post-desktop di interfaccia umano-macchina, in cui l’elaborazione delle informazioni è stata interamente integrata all’interno di oggetti e attività di tutti i giorni. Tale ambiente evoluto in cui l’uomo svolge le proprie attività e trova supporto nelle decisioni prende il nome di Smart House. Si delinea il concetto “edificio intelligente” o meglio conosciuto come Building Automation, identifica quelle costruzioni progettate e costruite in modo da consentire la gestione integrata e computerizzata degli impianti tecnologici, delle attrezzature informatiche e delle reti di comunicazione. Questi edifici sono capaci di ottimizzare i cicli di vita dei loro sistemi costitutivi e delle loro attrezzatura, di ridurre i costi di occupazione e di accrescere la produttività organizzativa attraverso una progettazione e gestione corrette. Le tecnologie informatiche e di telecomunicazioni costituiscono lo strumento privilegiato per il raggiungimento di questo obiettivo, consentendo l’integrazione delle risorse impiantistiche presenti nell’edificio. Gli approcci commerciali tecnici della Building Automation se pur in ridotta scala sono stati spostati nel mercato della Home Automation per cui la Smart House sta diventando una situazione reale dove i margini di miglioramento sono ormai sempre più ridotti, mentre è possibile arrivare ad un visione (già presente negli USA) di agglomerati di Smart House. Approcci simili alla building automation ora possono essere allargati verso un nuovo scenario: un agglomerato di Smart House ovvero uno Smart Village composto da abitazioni intelligenti che si coordinano per raggiungere obiettivi prefissati grazie proprio alla raggiunta capacità di coordinazione interna. Per la natura del sistema abitativo della smarthouse e del village ovvero per la complessità del sistema che prende la forma di un sistema gerachico all’interno dell’abitazione ma di correlazione a livello del village adottare l’approccio AgentOriented è un modo ottimale per decomporre il sistema complesso, utilizzando l’agente come chiave d’astrazione ideale per modellare le dipendenze e le interazioni tra i componenti. Infatti l’agente è definito come un’entità di elaborazione situato in un determinato contesto e può agire in modo flessibile e autonomo per risolvere i suoi obiettivi. La modellazione di tale ambiente si avvale di Tropos as dynamic planning. The ubiquitous computing (or ubicomp) is a postdesktop model of human-machine interface, in which information processing has been entirely integrated inside objects and activities of everyday use. The evolved environment where man carries out his activities and is supported in decisions is known as Smart House. The concept of "intelligent building", better known as Building Automation, identifies buildings that are designed and built in such a way to permit the integrated computerised management of technological installations, IT equipment and communication networks. These buildings optimise the life cycle of their systems and equipment, reduce employment costs and increase the organisational productivity through correct design and management. The IT and telecommunication technologies represent the privileged instrument for the fulfilment of this target, and allow for integrating the installation resources of the building. Although on a smaller scale, the technical marketing approaches of Building Automation have been moved to the Home Automation market, so that Smart Houses are becoming a real situation with smaller and smaller improvement margins, it being possible to proceed to a vision (already available in the US) of agglomerations of Smart Houses. Approaches similar to the building automation can now be widened towards a new scenario: an agglomeration of Smart Houses, that is to say a Smart Village composed of intelligent houses that coordinate to fulfil the set targets thanks to their internal coordination capacity. Because of the characteristics of the dwelling system of smarthouses and smartvillages, i.e. because of the complexity of the system, which is configured as a hierarchical system inside the house and as a correlated system inside the village, the adoption of an Agent-Oriented approach is an ideal way to break down the complex system, using the agent as ideal abstraction key to model dependencies and interactions among components. In fact, the agent is defined as a processing entity situated in a specific context that acts in a flexible, autonomous way to achieve its own objectives. The modelling of such an environment takes advantage of Tropos, a new methodology based on the paradigm of multi-agent systems that supports the designer throughout the software development process, from needs analysis to system implementation. It intends to offer a structured approach to software development, based on the che è una nuova metodologia basata sul paradigma dei sistemi multi-agente che supporta il progettista in tutto il processo di sviluppo del software, dall’analisi dei requisiti all’implementazione del sistema. Essa vuole offrire un approccio strutturato allo sviluppo del software, basato sulla costruzione di modelli concettuali definiti secondo un linguaggio di modellazione visuale, i cui elementi base sono concetti quali agente (attore), credenze, obiettivi, piani e intenzioni. Tropos si caratterizza per tre idee chiave: i) le nozioni di agente, goal, piani e altre nozioni mentalistiche sono usate lungo tutte le fasi di sviluppo del software; ii) l’adozione di un approccio allo sviluppo del software guidato dai requisiti anzich´e dai vincoli dettati dalla piattaforma di implementazione scelta; iii) la costruzione di modelli concettuali seguendo un approccio trasformazionale di tipo incrementale. L’obiettivo sarà riuscire a dimostrare attraverso delle simulazioni in ambiente virtuale che un agglomerato di abitazioni che si coordinano in modo autonomo e con finalità predefinite possono raggiungere tali scopi in modo più performante rispetto ad una gestione individuale construction of conceptual models defined according to a visual modelling language, whose basic elements are concepts such as agent (actor), credence, objectives, plans and intentions. Tropos is characterised by three key ideas: i) the notions of agent, goal, plans and other mentalistic notions are used throughout all the software development stages; ii) the adoption of an approach to software development guided by requirements rather than restrictions determined by the implementation platform; iii) the construction of conceptual models according to a transformational approach of incremental type. The objective will be to demonstrate through simulations in virtual environment that an agglomeration of dwellings that coordinate autonomously with predefined goals may achieve the said goals with higher performances than individual management.