Rosita Di Peri, Il Libano contemporaneo. Storia

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Rosita Di Peri, Il Libano contemporaneo. Storia
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Di Ricco, Massimo: Rezension über: Rosita Di Peri, Il Libano
contemporaneo. Storia, politica, società, Roma: Carocci, 2009, in: Il
Mestiere di Storico, 2010, 1, S. 147,
http://recensio.net/r/487684f5d93d1dc292b70ea9262e1666
First published: Il Mestiere di Storico, 2010, 1
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i libri del
2009 / 1
147
Rosita Di Peri, Il Libano contemporaneo. Storia, politica, società, Roma, Carocci, 184 pp.,
€ 15,00
Questo volume aiuta finalmente a gettare le prime solide basi per una più proficua
letteratura in lingua italiana sul Libano, arricchendo quella già esistente. Un paese, il Libano, bistrattato dalla pubblicistica italiana, nonostante la ricca storia di relazioni con il
nostro paese, e la costante attenzione che riceve invece a livello internazionale.
L’a. mette in chiaro fin dalle prime pagine la propria personale chiave di lettura del
Libano contemporaneo, in cui notevole importanza è data al ruolo della comunità ed
all’influenza sulla società del peculiare sistema politico confessionale. Senza volere sminuire l’importanza di questo fattore nell’analisi della storia politica del Libano contemporaneo, il paradigma confessionale e comunitario è dall’a. in certi casi abusato. Sembra trasparire l’idea che le comunità siano solide entità politiche o granitici blocchi indissolubili,
come testimoniano l’identificazione tout court dei palestinesi come sunniti (pp. 91-92), o
affermazioni come «i maroniti condannarono la cattura degli ostaggi» (p. 142).
Il saggio analizza con chiarezza ed originalità la storia contemporanea di un paese
complesso e con una struttura istituzionale che sarebbe altrimenti di difficile comprensione per i neofiti. Il volume è diviso in cinque capitoli, a cui si aggiungono le conclusioni e tre utili appendici. Innovativo è l’approccio dell’a. al periodo post-indipendenza,
attraverso l’analisi dei mandati dei vari presidenti della Repubblica che si sono succeduti.
L’appendice sulla struttura amministrativa del paese è particolarmente degna di nota e il
pregio dell’a. è quello di riuscire a presentare la complessità istituzionale libanese in termini chiari e concisi. Nella seconda appendice, sui principali partiti politici del paese, risalta
invece la mancata menzione di due forze politiche particolarmente rilevanti nel Libano
attuale, il Movimento del futuro e la Corrente patriottica libera.
Se la prima parte del libro analizza con precisione l’evoluzione storica del Libano in
ordine cronologico, l’ultima parte, riguardante l’attualità, contiene alcune imprecisioni.
Queste sono principalmente di carattere informativo, come per esempio quella relativa
alle cause dell’incarcerazione di Samir Geagea (p. 104) o quella sull’uccisione di Gebran
Tueni, all’apparenza confuso con il padre (p. 137).
Tali piccole imprecisioni non intaccano però il generale valore del volume, che presenta un’ottima analisi istituzionale del sistema politico libanese, arricchita da pertinenti
interpretazioni storiche ed istituzionali. Il connubio tra le discipline della scienza politica e
della storia rende l’opera più interessante e la lettura più scorrevole. Interessanti sono le conclusioni, e pertinenti le affermazioni finali sulle sorti del paese, in cui viene messo in risalto
il ruolo che assumerà in futuro il movimento sciita Hizballah all’interno dello Stato. Degno
di nota è che l’a., a differenza di molta letteratura presente sul Libano, non abbandoni il
destino del Libano ad una passiva accettazione delle decisioni prese da forze esterne regionali
e internazionali, ma dia un ruolo attivo e di responsabilità agli attori locali.
Massimo Di Ricco
Il mestiere di storico, II / 1, 2010