Lezioni di storia

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Lezioni di storia
Corriere della Sera - ROMA sezione: Tempo Libero - data: 2008-09-04 num: - pag: 9
categoria: REDAZIONALE
Lezioni di storia
Dai misteri del «divino» Servio Tullio agli splendori dei principi Torlonia
Sarà Andrea Carandini, che cercherà di svelare i misteri di Servio Tullio il più enigmatico re di
Roma, ad inaugurare venerdì sera la serie di «Lezioni di storia» sulla piazza del Campidoglio.
L'archeologo, noto per le sue indagini sui fondatori di Roma, da Romolo a Numa, questa volta
affronta la saga dei Tarquini, densa di misteri ambientati in una seconda Roma, dopo quella
romulea, ma tuttavia la prima a poter essere definita grande. Tra la fine del VII sec. e la fine del
VI sec. a.C. il potere fu in mano a due re: uno di origine greca Tarquinio Prisco e l'altro di origine
etrusca Tarquinio il Superbo. Tra questi due ha regnato Servio Tullio, di origine probabilmente
latina, rifondatore della città e della costituzione originaria: un nuovo Romolo. Come Romolo,
infatti, era considerato un eroe di origine divina, figlio di una donna che accudiva il focolare regio
e di un essere extra-umano, il Lare familiare. E ancora, Servio Tullio, come Romolo, è avvolto da
un mistero a cavallo tra mito e storia, che Carandini tenterà di svelare. Se il padre mitico di
Servio era un Lare familiare che aveva posseduto una regina vinta e serva della moglie di
Tarquinio Prisco, di chi era realmente discendente Servius, figlio di schiava asservita e futuro re
di Roma?
A seguire, Chiara Frugoni, nota medievista, racconta la storia di Marco Aurelio, la cui statua
domina la piazza del Campidoglio. Ma il gruppo equestre non sempre è stato qui: collocato una
volta davanti al Laterano, nel medioevo si credeva che la statua raffigurasse Costantino,
l'imperatore che aveva concesso libertà di culto alla Chiesa cristiana. Uno scambio di persona che
le valse la salvezza: fu per quell'errore infatti che sfuggì alle fiamme della fusione, come invece
accadde per altre statue. Dalle storie di Roma antica a quelle dell'età dell'oro rinascimentale: ne
parla Antonio Pinelli, che rievoca la felice congiuntura determinata dall'incontro tra le ambizioni
universalistiche di papi come Giulio II Della Rovere (1503-13) e Leone X Medici (1513-20) che
sognarono di far rivivere, nel segno della Chiesa, i fasti e l'immagine dominatrice dell'antica
Roma caput mundi e il talento di artisti come Bramante, Michelangelo e Raffaello, capaci di
rendere tangibile questo sogno con un linguaggio architettonico e figurativo che ambiva ad
emulare l'antico splendore dell'età classica. Seguendo l'esempio di Giulio II e di Leone X,
Agostino Chigi il Magnifico profuse gran parte della sua ricchezza in splendidi edifici, banchetti e
feste allietate da memorabili spettacoli teatrali.
Dal Rinascimento si passa all'età barocca con Joseph Connors che racconta la trasformazione di
piazza Navona, tra il 1644 e il 1670, in un leggendario palcoscenico allestito da Bernini, Cortona
e Borromini, che insieme a Gerolamo e Carlo Rainaldi costruirono un maestoso palazzo, una
fontana che celebrava i quattro grandi fiumi del mondo cristiano e una chiesa con una delle
cupole più alte di Roma.
Marco Fabio Apolloni dedica una lezione ai Torlonia, una delle maggiori famiglie principesche della
città, che ancora oggi possiede la più grande collezione privata di arte antica. Si arriva infine
all'età contemporanea, con Vittorio Vidotto che conclude parlando di piazza Venezia come spazio
pubblico in cui la classe politica liberale celebra il Risorgimento edificando il monumento a
Vittorio Emanuele II e come luogo cerimoniale del fascismo, che vede la conclusione della marcia
su Roma e poi i discorsi e le apparizioni di Mussolini.
Lauretta Colonnelli
Marco Aurelio
Nel medioevo si credeva che la statua di Marco Aurelio rappresentasse l'imperatore Costantino
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Corriere della Sera - ROMA sezione: Tempo Libero - data: 2008-09-04 num: - pag: 9
categoria: BREVI
Programma
«Lezioni di storia. Le età di Roma» si svolge da domani a domenica sulla piazza del Campidoglio.
Ogni sera, a partire dalle 21, si potrà assistere a due lezioni magistrali della durata di circa
un'ora, introdotte dal giornalista Paolo Conti e accompagnate, in alcuni casi, da contributi
audiovisivi. Sarà l'archeologo Andrea Carandini a dare il via al programma, domani sera, con
«L'età dei Tarquini. Il mistero di Servo Tullio». Nella stessa serata, Chiara Frugoni parlerà di
«L'età di Paolo III. Quando Marc'Aurelio si chiamava Costantino».
Sabato, sarà invece Antonio Pinelli a intrattenere il pubblico su «L'età dell'oro.
Agostino Chigi e gli splendori della Roma di Raffaello», mentre Joseph Connors illustrerà «L'età
barocca. Piazza Navona, giochi greci, geroglifici egiziani e potere papale». Marco Fabio Apolloni
concluderà il ciclo di lezioni, domenica sera, con «L'età dei Torlonia: l'arte di ostentare il lusso
nella Roma Papale», seguito da Vittorio Vidotto che parlerà di «L'età contemporanea. Piazza
Venezia: celebrazioone e sconfitta del mito nella patria». Ingresso libero fino a esaurimento
posti. Info: 060608. In caso di pioggia le lezioni si svolgeranno nell'aula Giulio Cesare del
Campidoglio.