Volume monolitico

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Volume monolitico
ISSN 1128-5850
IL PIÙ DIFFUSO MENSILE PER L’IMPRENDITORE EDILE
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Via Eritrea, 21 - 20157 Milano • Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano • ISSN 1128-5850
N. 4 • MAGGIO 2016 • ANNO XXVI
Guido Callegari
Fabio Arduini
Franco Turri
Alan Loux
«Samo di fronte a una vera
e propria svolta nel modo
di costruire e di abitare
tra risparmio energetico e
massima attenzione
al benessere abitativo».
«Si può rispettare la tradizione
locale anche demolendo e
ricorrendo ai nuovi modelli
costruttivi, ai nuovi materiali
e alle energie rinnovabili».
«… Di edilizia c’è bisogno,
c’è bisogno di un’edilizia
diversa, c’è bisogno di risorse.
Occorre una seria politica per
la ripresa delle costruzioni».
«Il rebranding delle
attrezzature per l’accesso aereo
a basse altezze nell’area Emea
fa parte del nostro piano
di crescita del segmento».
Arch. Direttore Lavori
Segretario nazionale
Filca Cisl
Jlg global marketing
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Politecnico di Torino
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REALIZZAZIONI
Volume monolitico
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con rivestimento metallico blu lucido
REALIZZAZIONI | 2
TRADIZIONE LOCALE, SISMICA
E MATERIALI NATURALI
I caratteri del complesso, sia per la
composizione architettonica, quanto per le
tipologie dei materiali e delle finiture esterne,
sono decisamente ispirati all’architettura
tradizionale locale. Ne sono esempio il ricorso
alla pietra a vista e la copertura in legno.
Le pareti portanti di elevazione del piano terra,
fino all’appoggio della copertura, sono state
realizzate con muratura portante termoisolante
e fonoassorbente, realizzata con blocchi
cassero in legno-cemento mineralizzato.
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MATERIALI E APPLICAZIONI | 1
BIOSPHERA 2.0, L’USO
DELLA LANA DI ROCCIA
Rockwool ha collaborato come partner
tecnico per isolare il modulo, facendo sì che
la temperatura, l’acustica e il comfort interno
rimanessero invariati anche in presenza
delle massime escursioni termiche o di
elevato inquinamento acustico. L’utilizzo della
lana di roccia Rockwool è stata utilizzata
in particolare per le facciate ricorrendo al
sistema d’isolamento a cappotto Redart e,
per ottenere un specifico effetto estetico.
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MATERIALI E APPLICAZIONI | 2
TRATTAMENTI DI FINITURA
A Mezzago, su Palazzo Archinti effettuato
un intervento di risanamento e recupero
funzionale. Pareti interne trattate con primer
risanante e una malta di rinzaffo antisale e
intonaco macroporoso. In esterno è stata
eseguita una zoccolatura con una mano
di primer risanante, uno strato di malta da
rinzaffo antisale e uno d’intonaco.
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RECUPERO E RISTRUTTURAZIONE
FOLLONICA, GROSSETO | FONDERIA 1
RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL’EX FABBRICATO
INDUSTRIALE E VALORIZZAZIONE URBANA
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CENTRO ESPOSITIVO E FIERISTICO. Il recupero di Fonderia 1 ha espresso
tutte le istanze multidisciplinari tese a manifestare le principali e migliori
metodologie di restauro e proporre una nuova identità della città: una nuova
porta che evidenzia il ritrovato asse urbano valorizzando un’area da decenni
«isolata» ai margini di Follonica. La sostenibilità globale del progetto è rafforzata
dall’unicità della collocazione di «Fonderia 1» che si trova all’ingresso di un
‘campus’ industriale, racchiuso all’interno delle cosiddette mura magonali che
disegnano un lotto triangolare, con il vertice verso il ponte sul torrente Petraia
(in direzione di Massa Marittima) e la base, in direzione del mare.
E
DILIZIA PER IL TERZIARIO
I lavori hanno riguardato l’ampliamento della sede della Kairos che aveva necessità di nuovi spazi per uffici.
La realizzazione dell’edificio è stata possibile dal
punto di vista normativo grazie all’applicazione
del Piano Casa. L’edificio, che ha conseguito la
certificazione Classe A, è stato costruito con il sistema in legno lamellare a fibre incrociate Xlam
e internamente è stato completamente rivestito in
cartongesso. La scelta del sistema costruttivo in
legno lamellare a fibre incrociate Xlam è stata la
più logica e l’unica che mettesse insieme diverse
esigenze: la fattibilità strutturale per luce a sbalzo
di circa 9 metri, la rapidità dei tempi di cantiere
per mantenere operativa l’azienda, dei costi ragionevoli, le prestazioni energetiche e la riciclabilità.
L’intero fabbricato è composto da pannelli prefabbricati, arrivati in cantiere pronti per il montaggio secondo uno schema definito attentamente in
fase di progettazione; a seconda degli sforzi che
devono sopportare, possono variare di spessore o
essere aiutati da elementi metallici; in particolare
lo sbalzo del volume superiore è supportato da
travi-parete ancorate al basamento in legno attraverso delle forcelle metalliche. L’illuminazione naturale del volume superiore non prevede finestre,
ma tagli sui fianchi del volume o nell’incavo della
loggia o lucernari in copertura.
MACCHINE E NOLEGGIO
Un intervento «chirurgico»
in condizioni complesse
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Gabriele Dovier | Titolare Arbortech
«…Oltre all’efficienza e alla rapidità nella fornitura dei macchinari, buona parte
dell’assistenza è consistita nella gestione e regolamentazione delle interferenze da parte degli operatori della società
di noleggio. Pmp non si è limitata infatti
al solo nolo a freddo di quanto richiesto,
ma ha fornito anche un importante affiancamento tecnico con operatori specializzati, formati e addestrati, che si sono dimostrati in grado di limitare al massimo
le problematiche derivanti dall’impiego di
più attrezzature contemporaneamente in
un lasso di tempo così limitato».
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REALIZZAZIONI
SAN MARTINO BUON ALBERGO, VERONA | UFFICI K AIROS
1
Volume monolitico
con rivestimento metallico blu lucido
EDILIZIA PER IL TERZIARIO
I lavori hanno riguardato l’ampliamento della sede della Kairos dove vi era necessità di nuovi spazi per
uffici. La realizzazione dell’edificio è stata possibile dal punto di vista normativo grazie all’applicazione del
Piano Casa. L’edificio, che ha conseguito la certificazione Classe A, è stato costruito con il sistema in legno
lamellare a fibre incrociate Xlam e internamente è stato completamente rivestito in cartongesso.
L
a costruzione si avvale di tecnologie costruttive altamente innovative dal punto di vista strutturale
e del risparmio energetico. La scelta del sistema
costruttivo in legno lamellare a fibre incrociate Xlam è
stata la più logica e l’unica che mettesse insieme diverse
esigenze: la fattibilità strutturale per luce a sbalzo di circa 9 metri, la rapidità dei tempi di cantiere per mantenere operativa l’azienda, dei costi ragionevoli, le prestazioni
energetiche e la riciclabilità. L’intero fabbricato è composto da pannelli prefabbricati, arrivati in cantiere pronti per il montaggio secondo uno schema definito attentamente in fase di progettazione; a seconda degli sforzi che
devono sopportare, possono variare di spessore o essere
aiutati da elementi metallici; in particolare lo sbalzo del
volume superiore è supportato da travi-parete ancorate
al basamento in legno attraverso delle forcelle metalliche.
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1-2. Vista dell’edificio
finito e particolare della
bussola d’ingresso a
doppia altezza.
3. Particolare
del frangisole.
Strutture portanti
Le strutture verticali portanti sono in legno lamellare di
spessore dai 100 ai 201 mm a seconda delle sollecitazioni, realizzati mediante l’incollaggio di lamelle poste alternativamente a fibre incrociate mentre le strutture portanti orizzontali sono in legno lamellare a lastre di spessore
di 200 mm, affiancate tra loro. I collegamenti tra i pannelli sono stati realizzati mediante l’utilizzo di elementi d’acciaio (angolari tipo Bmf) fissati alla parete con viti e chiodi. L’intera struttura di legno poggia su una fondazione a
platea e cordolo in cemento armato; il collegamento tra legno e cemento armato è composto da una staffa a «L» collegata mediante tasselli e fissata alla parete mediante chiodi. Tale collegamento è fondamentale per quanto riguarda
le sollecitazioni derivanti da azioni sismiche ed è stato dimensionato rispettando la gerarchia delle resistenze, e
quindi progettato per la rottura lato legno (rifollamento) preservando il tassello lato calcestruzzo come concetti
suffragati da prove sismiche effettuate in Giappone nel laboratorio di Kobe, dove è presente la più grande piattaforma a livello mondiale per test sismici.
Il cantiere
Il cantiere, iniziato nel mese di luglio 2014 con le fondazioni, è proseguito nel mese di agosto con l’elevazione della struttura. Sono stati utilizzati 79 pannelli in Xlam, montati da quattro uomini in meno di tre settimane nel mese
di agosto. La scelta è ricaduta nel mese di agosto per non
bloccare l’attività aziendale in quanto si è dovuta chiudere
la strada pubblica e il piazzale davanti al capannone per la
movimentazione dei mezzi di sollevamento. Contemporaneamente al montaggio della struttura è stato montato un ponteggio a ponte necessario alle lavorazioni del
volume superiore e permettere l’accesso al capannone che
avviene proprio sotto la nuova parte a sbalzo. Nei successivi quattro mesi sono state realizzate le finiture interne
ed esterne. Il cantiere è dunque durato complessivamente
sette mesi, sicuramente tempi molto brevi grazie alla velocità di posa della struttura in legno.
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REALIZZAZIONI
SAN MARTINO BUON ALBERGO, VERONA | UFFICI K AIROS
Arch. Carlo Ferrari e arch. Alberto Pontiroli
CHI HA FATTO COSA
Arch. Carlo Ferrari
ABILITÀ E
DESTREZZA
Committente Kairos srl
Progettisti arch. Carlo Ferrari e arch. Alberto Pontiroli,
Archingegno studio associato
«
Direttore dei lavori arch. Carlo Ferrari
Progettista strutture in c.a. e in legno ing. Mauro Croce
Progettista impianti meccanici
geom. Ivan Morini e p.i. Gastone Codeluppi, Studio
Termotecnici Associati
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Progettista impianti elettrici ed elettronici
p.i. Marco Leso, Ergon studio associato
Opere edili e fondazioni
Impresa Edile Zanini srl, Boscochiesanuova (Vr)
Opere e strutture in legno
Rasom Wood Techonology, Pozza di Fassa (Tn)
Serramenti Tecnofin srl, Villafranca (Vr)
Opere di finiture interne
Bertolani Costruzioni srl, Carbonara di Po (Mn)
Impianti meccanici Trentin Marino srl, Bonavigo (Vr)
Impianti elettrici Emmemme Impianti (Vr)
Contract pareti vetrate e arredi
Gadi, Peschiera del Garda (Vr)
Illuminazione Performance In Lighting
4. La scala interna
ultimata.
5. Vista delle pareti
vetrate degli uffici.
6-7. Lucernari finiti e al
grezzo: i corpi illuminanti
lineari a incasso sono
stati posizionati
affiancati ai due lucernari
diventando tutt’uno a
illuminare il tavolo della
principale sala riunioni.
L’isolamento
delle pareti perimetrali
L’isolamento delle pareti perimetrali del piano terra e
primo sono state realizzate con doppio di pannello in
fibra di legno tipo Gutex, fissate con tasselli. Il primo
da mm 80 in modo continuo su tutta la parete e il secondo da 80 mm pronto intonaco.
La finitura è intonaco civile di colore bianco a silicati
silossanici su base retinata. Le pareti del piano secondo sono anch’esse isolate con la fibra di legno ma al
posto dell’intonaco è stata realizzata una parete ventilata con rivestimento d’alluminio; in particolare, a
ridosso è stata fissata con graffe uno schermo ad alta
traspirazione come barriera al vento, quindi i listelli in
abete di altezza e base cm 5 atti alla formazione della
camera d’aria e al fissaggio del rivestimento.
Il rivestimento è in alluminio preverniciato Reynobond, spessore 4 mm, di colore blu lucido oltremare,
fissato con rivetti a vista.
L’isolamento
del solaio di copertura
L’isolamento del solaio di copertura piana è caratterizzato da uno spessore di 20 cm di lana di roccia interposta alla struttura a telaio e da un tavolato di 25
mm di spessore formato da pannello Osb. Le finestre
sotto tetto Velux sono state poste in sommità a dei
tronchi piramidali costruiti anch’essi da telai in legno
coibentati. La copertura risulta completata con teli in
pvc saldati in opera a formazione dell’impermeabilizzazione del coperto protetta da materassino drenante geocomposito in polipropilene e da 5 cm di ghiaia.
Illuminazione naturale
L’illuminazione naturale del volume superiore non
prevede finestre, ma tagli sui fianchi del volume o
nell’incavo della loggia o lucernari in copertura. A lato della loggia si pone un volume a sbalzo dove è collocata, in una vetrina retro-illuminata, la scritta azien-
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dale di colore rosso. Le uniche finestre sono verso il
lato nord per evitare la luce solare diretta.
I serramenti
Il disegno dei serramenti è stato coordinato con quello della lamiera di rivestimento. I serramenti in alluminio serie Schüco AWS75 sono di color grigio scuro
verso l’esterno mentre internamente hanno finitura
colore «titanio» e hanno vetro doppia camera 4+16
argon +4 +16 argon+4 (Ug=1.0).
Il box vetrato a doppia altezza dove è posto l’ingresso
a sud è stato realizzato con la tipologia a reticolo facciata continua serie Schüco FW50+ e ha vetrocamera
stratificato 3/3+16 gas argon 90%+3/3 B.E. (Ug=1.0); la
porta d’ingresso è a bilico completa di molle incassate
a pavimento e maniglione in tubolare in acciaio inox
satinato interno ed esterno.
A protezione dell’acqua e del sole della loggia superiore, è stato realizzato un frangisole metallico motorizzato della Pergoklima BT Group con gronda perimetrale da 20x20 cm con raccolta acqua integrata
nei montanti. Le lamelle in alluminio di misura 22x4
cm sono orientabili da 0° a 140°; in base all’orientamento delle lamelle, la struttura, offre protezione totale o parziale dal sole e totale dalla pioggia.
È stata montata (delle dimensioni massime realizzabili) in modulo unico di larghezza di 4.20 con solo due
montanti perimetrali; lo spazio di risulta è protetto da
vetro posizionato nella parte più alta.
Il capannone preesistente è stato completamente rivestito in lamiera stirata tipo «Ambasciata» in alluminio spessore 15/10 di colore grigio chiaro fissata al
pannello prefabbricato con sottostruttura sempre in
alluminio.
Finiture interne
Contemporaneamente alla chiusura dell’involucro
esterno sono avanzate le finiture interne. La prima
operazione è stata la costruzione dell’orditura metalli-
ca delle pareti e delle contropareti in cartongesso posate previo isolamento delle strutture perimetrali con
nastro vinilico con funzione di taglio acustico. La seconda operazione è stata l’installazione degli impianti sottotraccia a pavimento, a parete e soffitto e quindi
la realizzazione del massetto di sottopavimentazione
a copertura degli impianti stessi. Infine, il completamento dei cartongessi, delle pitture e dei pavimenti.
Gli interni sono caratterizzati dalla scala in metallo
e vetro che collega i tre livelli.
Questa è stata realizzata in carpenteria metallica e
pensata in fase di esecuzione delle parti in legno in
quanto è stata predisposta apposita struttura metallica con i gradini a sbalzo.
A formare la pedata è stato realizzato un elemento
prefabbricato con pedata in lamiera di acciaio inox
mandorlata e la parte sottostante in lamiera d’alluminio preverniciata colore bianco; l’elemento gradino è
stato inserito dalla testa e bloccato da rotule in acciaio
inox che sostiene anche il parapetto in vetro.
Il ruolo del cartongesso
La scatola in legno internamente è stata completamente rivestita in cartongesso. I controsoffitti nascondono gli impianti e i canali dell’aria; in alcune
zone lavoro e nelle sale riunioni sono state create a soffitto e a parete delle zone incassate rivestite con Topacustik al fine di migliorare l’acustica interna.
Le pareti divisorie sono in cartongesso e principalmente in vetro lungo i corridoi.
Le pareti in cartongesso sono a doppio rivestimento
in lastre di gesso rivestito Siniat La Dura. Da sottolineare che a finitura del cartongesso, prima della pitture, è stato steso un tessuto decorativo Sto Tex Classic
in fibra di legno al fine di eliminare le eventuali fessurazioni dovute alle movimentazioni delle strutture
in legno (peraltro previste a norma di legge dalla relazione strutturale e attentamente da considerare per la
parte a sbalzo).
La più perfetta
espressione del blu»
così Klein chiamava il
colore da lui inventato:
un blu oltremare intenso,
luminoso e avvolgente,
che doveva unificare
il cielo e la terra e
dissolvere il piano
dell’orizzonte. È il blu
Klein che caratterizza
il parallelepipedo che
contiene gli uffici della
Kairos a San Martino
Buon Albergo (Vr), ditta
che lavora nell’ambito
della lavorazione di
prodotti chimici.
L’ampliamento è stata
una prova di abilità e
destrezza. La necessità
di nuovi spazi per
uffici e sale di riunione
si scontrava infatti
con la ridotta area a
disposizione a ridosso
degli spazi produttivi,
e con stringenti vincoli
urbanistici (per esempio
le distanze). Nonostante
questo, la realizzazione
dei nuovi uffici, assieme
a un efficace camouflage
del capannone
preesistente, cambia
completamente il volto
del contesto, grazie
anche a un utilizzo
del colore in chiave
fortemente segnaletica.
L’edificazione
dell’edificio, dal punto
di vista normativo, è
stata possibile grazie
all’applicazione del Piano
Casa dimostrando che
si può dare risposta
positiva alle diverse
esigenze di ampliamento
migliorando al contempo
l’ambiente costruito.
L’impostazione
volumetrica
dell’ampliamento, dopo
una serie di verifiche
progettuali, è ricaduta
su una sagoma a T,
che appoggia a terra
solamente l’ingresso,
un box vetrato a doppia
altezza, e la scala in
metallo e vetro che
collega i tre livelli,
sollevando gli uffici con
lo scopo di lasciare liberi
gli spazi di manovra e
gli accessi al capannone
a livello del suolo, e
al tempo stesso di
staccare le aree di
lavoro dalla strada e dal
relativo traffico di mezzi
pesanti
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REALIZZAZIONI
SAN MARTINO BUON ALBERGO, VERONA | UFFICI K AIROS
CLASSE A E IMPIANTI
L’edificio ha conseguito le certificazioni classe A.
Il progetto unisce le migliori soluzioni
architettoniche e prestazionali per elevare la
performance globale dell’edificio: insieme
tecnologia, sostenibilità ed efficienza energetica.
Per quanto riguarda l’impianto termico
è stato scelto il sistema dualspilt della
Daikin a pompa di calore con unità moto
condensante esterna a inverter a volume
refrigerante variabile VRV IV della Daikin modello
Ryyqt condensante con tecnologia continuos
heating che consente di riscaldare gli ambienti
anche durante la fase di sbrinamento. Le unità
interne sono sia a pavimento sia a soffitto.
Il sistema di controllo centralizzato
«Intelligent Touch Manager» oltre al
controllo automatizzato di tutte le funzioni ha la
funzionalità di Smart Energy Management
che consente di pianificare i consumi
e di seguirne l’evoluzione giornalmente,
mensilmente, annualmente, con identificazione
delle unità con maggiore consumo. È stato
anche realizzato un impianto di ricambio e
rinnovo aria con recuperatore di calore ad
altissima efficienza e circuito frigorifero integrato
a pompa di calore.
Al fine di coadiuvare l’impianto a pompa
di calore, per le stagione invernale e per
il benessere interno, è stato posizionato
sottopavimento un riscaldamento
elettrico amorfo a stuoia di spessore di
circa 10 mm. L’impianto idrico sanitario è
stato realizzato in tubazione multistrato
Wavin completo di isolamento termico
collegato a scalda acqua elettrico a pompa di
calore composto da unità frigorifera esterna e
accumulo interno della capacità di 300 lt.
L’impianto di climatizzazione utilizza inoltre
il contributo derivante dall’energia prodotta
dall’impianto fotovoltaico, della potenza di 15 kW,
presente sulla copertura del capannone.
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8-9-10-11-12. Fasi
di montaggio della
struttura in legno.
13. Copertura in
legno con i tronchi
piramidali per
l’installazione delle
finestre sottotetto
Velux.
14. Realizzazione
delle contropareti
nella zona delle scale.
15. Predisposizione
delle isole a
soffitto per incasso
rivestimento in
topakustik e velette
per taglio acustico
delle pareti vetrate.
16. Nei cartongessi
a soffitto sono
state predisposte
le fessure per
l’inserimento dei
corpi illuminanti
lineari.
17. Interni con
cartongessi e
illuminazione
completati.
21. Montaggio della
finitura dei gradini in
lamiera mandorlata
e alluminio.
22. Montaggio della
lamiera stirata a
rivestimento del
capannone.
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18. Installazione
di riscaldamento
amorfo prima della
posa dei pavimenti.
19-20. Installazione
impianti protetti
a pavimento
da massetto
autolivellante a
base cemento e
solfato di calcio.
La finitura è stata completata dalla pittura al quarzo
a dispersione da riempimento Sto Color Dinweiss di
colore bianco opaco.
Le pareti interne vetrate sono monolastra della Vetroin modello Truelight che hanno la caratteristica di avere una guida in alluminio minimale da 35
mm di spessore e di colore titanio analogo a quello
dei serramenti. A pavimento sopra la struttura in legno, opportunamente coperta da tessuto protettivo, e
a copertura degli impianti è stato utilizzato un massetto autolivellante a base cemento, solfato di calcio
e sabbia a 250 (kg/m3) di spessore di cm 7. È stata
scelta tale tipologia al fine di «caricare» il solaio in le-
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gno per metterlo in tiro ed evitare fastidiose oscillazioni tipiche del legno e per l’abbattimento del rumore di calpestio. Al di sopra del massetto è stato posato
sottofondo a secco Fermacell 2E31 gessofibra + fibra di legno di spessore complessivo di 30 mm per
eliminare completamente la trasmissione di rumore
tra solai e il rumore di calpestio.
La finitura del pavimento e in gres porcellanato colore grigio cemento di grande formato.
Illuminazione
L’illuminazione, affidata alla Performance In Lighting, nelle zone di distribuzione è risolta con le li-
nee continue luminose incassate a soffitto del sistema
Splitter SL787. Particolare è l’illuminazione della sala
riunioni principale dove due linee luminose corrono
parallele riquadrando due lucernari a tetto.
Gli apparecchi scelti per illuminare gli uffici sono a
sospensione Led SL 713 poste a filo soffitto in quanto scendono da apposite isole in materiale fono assorbente.
Il soffitto è un continuo alternarsi di linee e volumi
luminosi naturali e artificiali che mescolano i piani e creano ambiguità tra interno ed esterno. La luce è protagonista della spazio senza imporsi in modo invasivo.
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