Alla scoperta del bonsai Shohin

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Alla scoperta del bonsai Shohin
Alla scoperta del bonsai Shohin
Si osserva di recente una sempre maggiore presenza di bonsai di piccole dimensioni a mostre ed esposizioni ed anche le
riviste giapponesi aumentano l’attenzione nei confronti degli
amatori e del mercato dei
bonsai shohin.
Il grosso vantaggio nella
coltivazione dei bonsai
di piccole dimensioni
è la necessità di spazi
meno ampi e tempi di
applicazione delle tecniche ridotti (si pensi
alla potatura di una Zelkova di 80 cm o di 18 cm di
altezza).
Di contro le piccole dimensioni
richiedono un’attenzione meticolosa
nelle cure di coltivazione, come pure nelle tempistiche degli
interventi. Nei piccoli vasi che accolgono gli alberi, le radici
sono pericolosamente esposte alle temperature estreme, sia
in estate che in inverno; questo richiede una più chiara consapevolezza delle caratteristiche e delle esigenze fisiologiche
delle proprie piante, per studiare i metodi più adeguati per
una coltivazione riuscita e senza incidenti. Cruciale è anche
la tempistica degli interventi, poiché un germoglio che si sviluppa con vigore può rovinare in brevissimo tempo la conicità
ottenuta su di un ramo con impegno ed attenzioni.
Le caratteristiche che rendono tale il bonsai - la base, il carattere della prima parte del tronco, la conicità, l’abbondante
ramificazione fine, la maturità espressa dalla corteccia - sono
fin più cruciali nel caso del bonsai shohin, che in meno di 20
cm di altezza deve presentare le proporzioni, le caratteristiche ed il fascino della maturità di un albero secolare di dimensioni maestose, nel suo ambiente
naturale.
Allo scopo di avvicinare anche gli
amatori italiani al “piccolo-grande
mondo” del bonsai shohin e fare
maggiore chiarezza nell’approccio
alla coltivazione, per scoprire che
dedicarsi ai bonsai di piccole dimensioni non è un’impresa impossibile,
Crespi Bonsai ha invitato Hiroki
Miura, esperto giapponese del settore, presso la sede di Parabiago.
Nonostante la sua giovane età, Hiroki Miura è un personaggio di grande vivacità professionale. Nato il 19
settembre 1974, si è laureato in
Economia presso l’Università Ritsumeikan. Spinto dalla voglia di far
conoscere ai paesi d’oltre mare il fascino dei bonsai di piccole dimensioni, Miura ha svolto il suo periodo di
apprendistato presso il vivaioYamato-en (prefettura di Kanagawa) per
apprendere le tecniche di coltivazione e formazione, ed acquisire i
principi per l’esposizione del bonsai
shohin. Sicuro che con l’approfondimento dei fondamenti si possa poi
maturare gradualmente la propria
sensibilità e capacità di immaginazione Miura ha deciso di prendersi
carico del vivaio di famiglia, il Miurabaiju-en, per dedicarsi alla coltivazione ed all’insegnamento, portando nel cuore il suo desiderio di diffondere anche fuori dal Giappone l’amore per il bonsai shohin. Oggi Miura è docente riconosciuto dall’Asso- Hiroki Miura.
ciazione Giapponese Bonsai Shohin, docente presso il centro
di cultura NHK, oltre che amministratore delegato della
Corporazione Giapponese Bonsai Shohin.Tra i suoi oltre 120
allievi ci sono bonsaisti giapponesi premiati alla Taikan-ten,
alla Gafu-ten e selezionati per la partecipazione alla prestigiosa mostra nazionale giapponese Kokufu-bonsai-ten.
Dal 17 al 19 aprile sarà allestita da Miura un’esposizione di
shohin aperta ai visitatori per l’intero week-end con ingresso
gratuito e la possibilità di partecipare a visite guidate da Miura
stesso domenica 19. L’esposizione sarà una nuova sperimentazione in Italia, per proporre il bonsai shohin in un’ambientazione che ne possa valorizzare la carica evocativa, attraverso
l’uso efficace dello spazio e di accessori appropriati. Particolarmente dedicata all’esposizione sarà la dimostrazione prevista per la serata di venerdì 17 aprile, nel corso della quale
Miura illustrerà le caratteristiche dell’esposizione dei bonsai
shohin attraverso l’uso di diapositive di mostre da lui allestite.
Domenica pomeriggio una seconda dimostrazione sarà rivolta alla parte più concreta della prima modellatura di un materiale per la formazione come shohin, mentre sabato un corso/workshop di sei ore sarà proposto a chi sia interessato ad
approfondire le conoscenze già acquisite sul bonsai, per sperimentare la coltivazione degli esemplari di piccole dimensioni con maggiore consapevolezza e ricevere consigli sulla formazione e la coltivazione di esemplari propri.
Hiroki Miura, che già aveva partecipato alla quinta edizione della Crespi Cup nel 2002 con alcune dimostrazioni pratiche, avvia così la realizzazione del suo sogno di vedere
sempre più diffuso anche in Occidente il bonsai cui dedica il suo impegno di docente e coltivatore: il
bonsai shohin.

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