la battaglia di sacile 15 iv 1809

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la battaglia di sacile 15 iv 1809
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LA BATTAGLIA DI SACILE
Rodolfo
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15 IV 1809
L’Armée d’Italie.
Eugène Rose de Beauharnais, figlio di Josephine de Beauharnais (favorita di Napoleone Bonaparte),
è con Napoleone nella prima campagna d’Italia (1796-97), in Egitto (1798-99), riceve la
promozione a generale ed il titolo onorifico di colonnello generale dei Chasseurs à Cheval della
Guardia Imperiale (1804), infine la nomina a principe dell’impero e vicerè d’Italia (1805).
Eugène de Beauharnais comunica a Napoleone che le sue spie sulla frontiera austriaca segnalano
l’arruolamento e l’addestramento di truppe (27 XI 1808) e la sosta frequente di vascelli britannici
nel porto austriaco di Trieste. Napoleone risponde con una serie di lettere che descrivono un
dettagliato piano strategico (I 1809), inizia ad arruolare truppe in Germania e in Italia, e chiama in
anticipo 110.000 coscritti francesi della classe 1810, alcuni dei quali sono inviati a rafforzare
l’Armée d’Italie. È così formata la 2a divisione francese dell’Armée d’Italie. La 3a divisione è
invece formata utilizzando le guarnigioni ed è affidata al generale Pierre Durutte (già a
Hohenlinden).
L’Armée d’Italie sale così a 70.000 uomini (1 IV), in maggiornanza reclute poco addestrate, specie
nelle divisioni italiane. L’armata comprende la Guardia Reale (generale Teodoro Lecchi), 6
divisioni francesi (generali Serras, Broussier, Grénier, Lamarque, Durutte e Barbou d’Escourieres),
2 divisioni italiane (generali Saveroli e Fontanelli), 2 divisioni francesi di dragoni (generali
Grouchy e Pully) ed una divisione francese di cavalleggeri (generale Louis Sahuc, già a Valmy,
Fleurs ed Hohenlinden). Lo stato maggiore comprende il generale H. F. M. Charpentier (già alla
Trebbia) ed il generale Jean Sorbier, comandante dell’artiglieria. Agli ordini di Eugène de
Beauharnais c’è anche l’Armèe de Dalmatie (generale Auguste Marmont duca di Ragusa, 12.000
uomini), formata da due piccole divisioni veterane (generali Clauzel e Montrichard), che presidia le
Provincie Illiriche.
Eugène de Beauharnais chiede a Napoleone di non inviare marescialli in Italia per non contrariare i
suoi generali di divisione. Napoleone divide l’Armée d’Italie in tre “ali” e conferma (10 IV) i
generali scelti da Eugène de Beauharnais: Etienne Macdonald, Baraguey d’Hilliers e l’esperto Paul
Grénier. Macdonald lascia Parigi (13 IV) ma giunge in Italia dopo la battaglia di Sacile. L’Armée
d’Italie non è quindi organizzata in corpi d’armata.
L’Armata dell’Austria Inferiore.
L’Armata dell’Austria Inferiore (Armee von Inneröesterreich), destinata ad invadere l’Italia, è
invece organizzata in corpi d’armata, struttura che Karl d’Asburgo arciduca d’Austria, fratello
dell’Imperatore Francesco I, ha adottato per tutto l’esercito austriaco imitando quello francese. Il
comando dell’armata è affidato al loro fratello ventisettenne Johann d’Asburgo arciduca d’Austria
(già a Hohenlinden). Gli effettivi ammontano a 100.000 uomini, 42.000 inquadrati in reggimenti
regolari tedeschi ed ungheresi, il resto composto da coscritti inquadrati in battaglioni di landwehr,
milizia insurrezionale ungherese e reparti tratti dalla riserva. L’arruolamento di queste truppe di
seconda categoria ha permesso all’Austria di disporre di 70 nuovi battaglioni (VI 1808).
Il grosso dell’armata è concentrato in Carinzia e Carniola (III 1809), inquadrata in due corpi. L’VIII
corpo, che comprende 23 battaglioni e 16 squadroni, ed il IX, che comprende 30 battaglioni e 28
squadroni, per un totale di 60.000 uomini. Sono presenti anche il 5° battaglione landwehr della città
di Trieste (4 compagnie di fanteria e 2 di jäger) ed il 6° battaglione landwehr del litorale triestino (6
compagnie di fanteria), circa 1.600 uomini in tutto.
Il generale Andreas von Stoichewich è distaccato dal IX corpo con 6 battaglioni, 1 squadrone e 2
batterie (7.000 uomini) e fronteggia l’armata francese in Dalmazia, mentre il feldmaresciallo Johann
Chasteler con la propria brigata (10.000 uomini) è pronto ad entrare in Tirolo e sollevare la
popolazione contro i francesi.
La Quarta Campagna d’Italia.
L’Austria dichiara guerra alla Francia (9 IV 1809), scende in campo a fianco della Gran Bretagna
aprofittando che la Francia è impegnata anche in Spagna e Portogallo. Scoppia la guerra della
Quinta Coalizione (1809).
L’arciduca Johann con 40.000 austriaci dell’Armata dell’Austria Inferiore da Caporetto passa il
confine con il regno d’Italia (10 IV 1809). L’VIII corpo (feldmaresciallo Chasteler) da Tarvisio
supera il passo del Predil (10 IV) e scende lungo l’Isonzo mentre il IX corpo (feldmaresciallo Ignaz
Guylai) passa l’Isonzo presso Cividale. Una colonna per Pontebba raggiunge Venzone (11 IV),
un’altra da Gorizia passa l’Isonco ed avanza verso Udine.
Eugène de Beauharnais invia il generale Baraguey d’Hilliers con la divisione italiana Fontanelli, il
112° reggimento francese ed il 7° reggimento dragoni a Trento (9.000 uomini), ordina alle divisioni
Sèras e Broussier di ripiegare dall’Isonzo rallentando l’avanzata austriaca, ed alle altre divisioni di
concentrarsi a Sacile (12 IV), sul Livenza, cercando di precedere gli avversarsi sul Tagliamento. La
divisione Grénier è già a Sacile, le altre sono a Treviso (Barbon), presso Bassano (la divisione
italiana Severoli), Verona (Lamarque) e Padova (divisioni di cavalleria Pully e Lamargue).
Sull’Adige sono lasciete la divisione Durutte, i dragoni di Grouchy e la Guardia Reale, ancora in
fase di formazione. L’Imperatore Napoleone Bonaparte ha consigliato di schierarsi dietro l’Adige,
ma le autorità italiane inducono il ventottenne Eugène de Beauharnais a non cedere territorio agli
austriaci.
Il IX corpo austriaco occupa Udine (12 IV), raggiunto dall’VIII corpo, insieme passano il
Tagliamento e giungono a Valvasone (14 IV). Alcuni distaccamenti sono lasciati a sorvegliare le
munite fortezze di Osoppo e di Palmanova.
Il Combattimento di Pordenone (15 IV).
Eugène de Beauharnais dispone a Sacile delle prime 6 divisioni (14 IV), mentre le divisioni Pully e
Lamargue sono in arrivo, quindi passa il Livenza (mattino del 15 IV) con a destra le divisioni
Saveroli e Sèras, che avanzano per Grugera ed a sinistra la divisione Broussier, seguite dal grosso
sulla strada per Pordenone, dove si trova l’avanguadia della divisione Sèras. L’avanguardia è
guidata dal generale Sahuc ed formata dal 35° reggimento di linea (3 battaglioni), dal 6° reggimento
ussari e dal 6° reggimento cacciatori a cavallo, per un totale di 2.100 uomini e 4 cannoni. Alla sera
gli esploratori francesi segnalano la presenza di truppe austriache a Valvasone. Eugène de
Beauharnais scopre così che gli austriaci hanno già passato il Tagliamento.
L’avanguardia austriaca, guidata dal feldmaresciallo Johann Maria Frimont de Palota, respinge
l’avanguadia francese verso Pordenone (ore 18:00 del 15 IV). La brigata Weltz attacca
frontalmente, la brigata Volkman aggira i francesi da nord. Il generale Sahuc estende il fronte del
35° e schiera i 2 reggimenti di cavalleria sull’ala sinistra, ma questi subiscono la carica di 2
reggimenti di dragoni e 2 di ussari e sono messi in rotta. I francesi sono respinti dentro Pordenone.
Il reggimento di cavalleria Hohenzollern penetra nel villaggio; il capitano Martyn guida una carica e
cattura 300 prigionieri. I francesi sono costretti ad arrendersi. Gli austriaci catturano il 35°
reggimento di linea, compresa l’Aquila ed il colonnello, metà del 6° reggimento ussari (1.800
uomini in tutto) ed i 4 cannoni.
La sera dello stesso giorno è catturato il presidio di Fontanafredda, sono occupati i villaggi di Palse,
Porcia e Talponedo. Un distaccamento di truppe leggere guidato dal colonnello Volkmann copre il
fianco destro dell’armata mentre 2 compagnie di fanteria occupano il castello d’Aviano, che
controlla il ponte sul torrente Artagna.
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15 IV 1809
Gli Austriaci.
L’arciduca Johann ha il quartier generale a Cordenons. All’ala sinistra è schierato l’VIII corpo
austriaco (feldmaresciallo Chasteler, 22.000 uomini), su due linee tra Pordenone e la Comina, e
all’ala destra, leggermente arretrato, il IX corpo (feldmaresciallo Ignaz Guylai), su tre linee tra
Pordenone e Cordenons. Durante la notte il colonnello Volkmann con un grosso distaccamento di
cavalleria raggiunge Roveredo, pronto a marciare su Fontanafredda, mentre a sud un contingente di
fanteria e cavalleria guidato dal generale Frimont presidia i villaggi di Porcia, Talponedo e Palse. In
tutto 40.000 austriaci, superiori numericamente e qualitativamente soprattutto in fatto di cavalleria
(36 squadroni).
I Francesi.
Eugène de Beauharnais è a Cavolano e ritiene di avere di fronte solo 20.000 uomini dell’VIII corpo
austriaco. All’ala destra, presso Tamai, ci sono la divisione francese Sèras e l’italiana Severoli,
schierate su due linee, fiancheggiate dal 6° reggimento cacciatori a cavallo. Al centro, presso
Fontanafredda, sono schierate la divisione Barbou (destra) e la divisione Gernier (sinista), con un
distaccamento a ovest di Porcia. All’ala sinistra, tra Vigonovo e Razan, si trova la divisione
Brussier, su tre linee, supportata dal 25° reggimento cacciatori a cavallo e fiancheggiata a sinistra,
presso Polcenigo da 4 battaglioni e 2 cannoni (maggiore Barthier), che fronteggia il castello
d’Alviano. La riserva comprende la divisione Sahuc con il resto della cavalleria leggera (5
squadroni). In tutto 34.000 fanti e 1.950 cavalieri (8 squadroni), superiori in fatto d’artiglieria.
Eugène de Beauharnais spera nell’arrivo delle divisioni di cavalleria Pully e Lamargue (9.000
uomini) dal basso Adige, ma l’intensa pioggia caduta durante la notte ha reso inagibili le strade
(non giungono in tempo).
I Combattimenti.
Ore 9:00 – L’artiglieria francese apre il fuoco contro il villaggio di Palse, presidiato da una
compagnia di grenzer, che ripiega a Porcia. L’arciduca Johann è costretto ad interrompere la
colazione, ritiene che l’attacco sia una finta e tiene il IX corpo di riserva.
La divisione Sèras e la divisione italiana Severoli attaccano Porcia, difesa da 6 battaglioni di jäger e
grenzer guidati dal generale Frimont. L’arciduca Johann invia in rinforzo il generale Colloredo con
parte della sua brigata. Frimont lascia il reggimento St. Julien ed il reggimento di ussari “Ott” a
difendere Porcia dalla divisione Sèras, mentre le brigate Colloredo e Spleny contrattaccano la
divisione italiana. Un corso d’acqua impedisce alla divisione Sèras di sostenere la divisione italiana;
Severoli è ferito e la divisione è messa in rotta verso Palse, trascinando con sè una brigata della
divisione Sèras. Il generale Sèras impiega la sua riserva.
Ore 10:30 - Eugène de Beauharnais fa interveniere la divisione Barbou (sono così impegnati 15.000
francesi) ed attacca l’ala destra di Frimont, già disordinato, respingendolo dentro Porcia, dove
inontra l’opposizione dalla brigata Colleredo, il cui generale è ferito due volte. L’arciduca Johann
fa avanzare altre unità dell’VIII corpo austriaco. Francesi ed austriaci combattono tra le strade di
Porcia.
Eugène de Beauharnais, che si è portato a Fontanafredda, sposta a destra contro Porcia anche la
divisione Grénier, mentre con le divisioni Broussier e Sahuc chiude il varco al centro, tra Razan,
Vignonovo e Fontanafredda. L’arciduca Johann inizia a muovere il IX corpo contro l’ala sinistra
francese.
Ore 12:00 – La divisione Barbou conquista Porcia (ore 12:00), mentre le divisioni Sèras e l’italiana
Severoli sono esauste. La divisione Grénier attacca Talponedo, seguita dalla divisione Broussier.
Il IX corpo austriaco si sposta da Nogaredo a Roveredo. Gyulai si accorge della debolezza del
centro francese, tiene una brigata di riserva a Pordenone ed ordina l’attacco alle altre 3 brigate. La
brigata Gajoli, del VIII corpo, occupa il villaggio di Vignovo, che i francesi abbandonano, ed
attende l’arrivo del IX corpo.
Ore 13:00 – 3 brigate austriache del IX corpo da Roveredo attaccano le brigate francesi Broussier e
Sauc tra Fontanafredda e Vignovo. La brigata Gajoli attacca il villaggio di Ronche, a sinistra di
Fontanafredda.
L’esperto Grénier invia parte della sua brigata indietro verso Fontanafredda, in appoggio alle
brigate Broussier e Sauc. Una brigata austriaca attacca il villaggio di Ronche, è investita dal fuoco
dell’artiglieria francese, attaccata sul fianco dalle truppe di Grénier ed è respinta, ma in appoggio
giunge un’altra brigata austriaca. Gyulai prepara una riserva di cavalleria al centro.
Ore 15:00 - Il VII corpo austriaco costringe la brigata Sèras ad abbandonare Porcia e Sarres.
Ore 16:00 - Il vicerè è informato della presenza del IX corpo austriaco, ordina di sospendere
l’offensiva ed invia la divisione Barbou a sostenere la divisione Grénier ma gli austriaci proseguono
l’avanzata verso Vigonovo, per tagliare i francesi fuori da Sacile. I dragoni del reggimento
Hohenlohe minacciano frontalmente l’ala sinistra francese mentre quelli del reggimento Savoy ne
avvolgono il fianco.
Ore 17:00 - Il vicerè, privo di riserve, ordina la ritirata oltre il Livenza. L’ala destra, coperta dalle
brigate Barbou e Severoli, si sgancia facilmente verso Brughera, ma abbandona numerosi cannoni,
mentre i reparti del centro e del’ala sinistra subiscono le cariche dalla cavalleria austriaca, sono più
volte costretti a formare i quadrati e subiscono numerose perdite. Il IX corpo austriaco avanza
lentamente. Le brigate Broussier e Grénier, raggiunte dalla cavalleria di Sauch, si dispongono in
quadrato e ripiegano a Sacile. Durante una carica contro la brigata Broussier è ucciso il colonnello
Fulda, del reggimento ussari “Ott”.
Ore 19:00 - Il vicerè lascia il campo di battaglia con l’ultimo reggimento francese. Gli scontri
terminano.
Bilancio della Battaglia.
Lo scontro è chiamato anche battaglia di Fontanafredda o battaglia di Camolli. È la prima vittoria
austriaca della guerra, la prima sui francesi dal 1800.
Gli austriaci hanno 3.600 tra caduti e feriti, e 500 prigionieri, principalmente l’VIII corpo. I francesi
hanno 3.100 tra caduti e feriti, 4.666 prigionieri, perdono 16 cannoni e 19 cassoni d’artiglieria. Tra i
feriti ci sono Severoli, Garreau, Teste, Pagès, Dutruy e Martel.
Napoleone, che sta combattendo in Baviera, riceve la lettera di Eugène de Beauharnais che lo
informa della rotta subita senza specificare le perdite, le cause della sconfitta ed i movimenti
austriaci. Irritato dalla mancanza di queste importanti informazioni strategiche, l’Imperatore toglie
ad Eugène de Beauharnais il comando dell’Armee d’Italie e lo affida a Marat re di Napoli (30 IV),
ma la lettera, obbligata dalla ribellione in Tirolo a compiere un ampio giro, giunge quando la
situazione strategica è mutata (6 V): il viceré la ingora e si prende la rivincita sull’arciduca Johann
nella battaglia del Piave (8 V 1809).
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15 IV 1809
Armata dell’Austria Inferiore
Generale Johann d’Asburgo arciduca d’Austria
Generale conte Nugent von Westenrath
Generale Anton Freiherr von Reisner
VIII corpo (feldmaresciallo Johann marchese di Chasteler)
Divisione (feldmaresciallo conte Albrecht Guylai)
Brigata (generale Heironymous conte di Colloredo-Mansfeld)
27° reggimento “Graf Strassoldo” (3 battaglioni)
61° reggimento “St. Julien” (3 battaglioni)
batteria a piedi - 8 cannoni da 3 libbre.
Brigata (generale Peter Chevalier Marechal de Berelat)
26° reggimento “Graf Hohenlohe-Bartenstein” (3 battaglioni)
16° reggimento “Graf Lusignan” (3 battaglioni)
batteria a piedi - 8 cannoni da 3 libbre.
Brigata (generale Anton von Gajoli)
53° reggimento “Johann Jellacic” (1° e 2° battaglione)
62° reggimento “Franz Jellacic” (3 battaglioni)
batteria a piedi - 8 cannoni da 3 libbre.
Divisione (feldmaresciallo Johann Maria Frimont de Palota)
Brigata (generale Joseph von Wetzel)
10° reggimento grenzer “1° banal” (2 battaglioni)
9° reggimento jager (1 battaglione)
2° reggimento di cavalleria “Hohenzollern” (8 squadroni)
batteria a cavallo - 6 cannoni da 6 libbre.
Brigata (generale Josef Freiherr von Schmidt)
5° reggimento ussari “Ott” (6 squadroni)
batteria a cavallo - 6 cannoni da 6 libbre.
Artiglieria Divisionale (maggiore Johann Freiherr von Fasching)
batteria a piedi - 4 cannoni da 6 libbre e 2 mortai
batterie a piedi - 4 cannoni da 6 libbre e 2 mortai
batteria a piedi - 4 cannoni da 12 libbre e 2 mortai
batteria granzer - 8 cannoni da 3 libbre
Artiglieria distaccata dal IX corpo
2 batterie da 4 cannoni da 6 libbre e 2 mortai
1 batteria da 4 cannoni da 12 libbre e 2 mortai
IX corpo (feldmaresciallo Ignaz Guylai bano di Croazia)
Divisione (feldmaresciallo Franz Gorup von Besanez)
Brigata (generale Vitalis von Kleinmayer)
43° reggimento “Simbschen” (3 battaglioni)
13° reggimento “Reisky” (3 battaglioni)
8 cannoni da 3 libbre.
Brigata (generale Franz von Marziani)
53° reggimento “Erzherzog Franz” (3 battaglioni)
19° reggimento “Alvintzy” (3 battaglioni)
batteria a piedi - 8 cannoni da 3 libbre.
Divisione (feldmaresciallo Christian Freiherr Wolfskeel von Reichenberg, 2.000 cavalieri)
Brigata (generale Ignaz Freiherr von Splenyi)
9° reggimento ussari “Frimont” (8 squadroni)
2° reggimento ussari “Erzherzog Josef ” (6 squadroni)
2° reggimento di cavalleria “Hohenzollern” (8 squadroni)
batteria a cavallo da 6 cannoni da 6 libbre.
Brigata (generale Johann Kalnassy von Kalnass)
3° reggimento grenzer “Oguliner” (2 battaglioni)
4° reggimento grenzer “Szluiner” (2 battaglioni)
batteria a piedi - 8 cannoni da 3 libbre
Artiglieria divisionale (tenente Johann Freiherr von Calot)
batteria a piedi - 8 cannoni da 6 libbre
batteria grenzer - 8 cannoni da 3 libbre.
Avanguardia (colonnello Volkmann)
5° reggimento dragoni “Savoyen” (6 squadroni)
11° reggimento grenzer “2° Banal” (2 battaglioni)
5° reggimento ussari “Ott” (2 squadroni)
2° reggimento ussari “Erzherzog Josef” (2 squadroni)
53° reggimento “Johann Jellacic” (4 compagnie del 3° battaglione)
Riserva
Brigata (generale Josef Freiherr Hager von Altensteig)
battaglione granatieri “Salomon” (6 compagnie)
battaglione granatieri “Janusch” (6 compagnie)
battaglione granatieri “Chimani” (4 compagnie)
battaglione granatieri “Muhlen” (4 compagnie)
2° reggimento dragoni “Hohenlohe” (6 squadroni)
batteria a piedi - 6 cannoni da 8 libbre
batteria a cavallo - 6 cannoni da 6 libbre.
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15 IV 1809
ARMÉE D’ITALIE
Principe Eugene de Beauharnais vicerè d’Italia.
Stato maggiore:
generale Charpentier,
generale conte Jean Sorbier.
1a Divisione (generale Jean-Mathieu Sèras)
Brigata Garreu
35° reggimento di linea (4 battaglioni)
53° reggimento di linea (4 battaglioni)
Brigata Roussel
106° reggimento di linea (4 battaglioni)
batteria a piedi - 4 cannoni da 8 libbre e 2 mortai
batteria a piedi - 4 cannoni da 4 libbre e 2 mortai
1a Divisione Italiana (generale Filippo Severoli)
Brigata Bonfanti
1° reggimento di linea (4 battaglioni)
2° reggimento di linea (1 battaglione)
Brigata Peyri
7° reggimento di linea (3 battaglioni)
reggimento dalmata (2 battaglione)
1° reggimento cacciatori a cavallo (uno squadrone)
batteria a piedi - 4 cannoni da 6 libbre e 2 mortai
batteria a piedi - 4 cannoni da 6 libbre e 2 mortai
3a Divisione (generale Paul Grénier)
Brigata Abbe
1° reggimento fanteria leggera (4 battaglioni)
1° reggimento di linea (4 battaglioni)
Dragoni italiani di Napoleone (uno squadrone)
Brigata Teste)
52° reggimento di linea (4 battaglioni)
102° reggimento di linea (4 battaglioni)
batteria a piedi - 4 cannoni da 8 libbre e 2 mortai
batteria a piedi - 4 cannoni da 4 libbre e 2 mortai
2a Divisione (generale Jean-Baptiste Broussier)
Brigata Dessaix)
9° reggimento di linea (4 battaglioni)
24° reggimento dragoni (uno squadrone)
Brigata Dutruy
84° reggimento di linea (4 battaglioni)
92° reggimento di linea (4 battaglioni)
batteria a piedi - 4 cannoni da 8 libbre e 2 mortai
batteria a piedi - 4 cannoni da 4 libbre e 2 mortai
5a Divisione (generale Barbou d’Escourieres)
Brigata Moreau
8° reggimento fanteria leggera (3° e 4° battaglione)
18° reggimento fanteria leggera (3° e 4° battaglione)
5° reggimento di linea (3° e 4° battaglione)
11° reggimento di linea (4° battaglione)
batteria a piedi - 4 cannoni da 8 libbre e 2 mortai
batteria a piedi - 4 cannoni da 4 libbre e 2 mortai
Divisione di cavalleria leggera (generale Louis Sahuc)
Brigata Pages
6° reggimento ussari (4 squadroni)
6° reggimento chasseur a cheval (4 squadroni)
8° reggimento chasseur a cheval (4 squadroni)
35° reggimento chasseur a cheval (4 squadroni)
Artiglieria d’Armata
Batteria a piedi - 6 cannoni da 12 libbre e 2 mortai.