Autore Messaggio Problemi familiari Autore: Luisa Gentile Dott.ssa

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Luisa
20-07-2010 - 23:18:57
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Messaggio
Problemi familiari
Autore: Luisa
Gentile Dott.ssa Imma, non so se avrò mai risposta a questa mail, ma ci provo
lo stesso.
Io ho 39 anni e una vita complicata.
Sto con mio marito da quando avevo 21 anni e tutto è andato bene fino al
2004, anno in cui abbiamo acquistato con mutuo al 100% la prima casa.
Purtroppo, per varie ragioni che ora non le elencherò, ci siamo dovuti mettere
in casa mia suocera, che io detesto profondamente come nessuno mai nella
mia vita.
Nel 2005 mio marito ha perso il lavoro perchè ha cominciato ad avere problemi
di depressione. Ha avuto di seguito una serie di delusioni nel mondo del lavoro,
e, peggiorando la sua situazione psicologica, ha sempre affrontato i vari lavori
con molta difficoltà.
Ha fatto innumerevoli cure al centro igiene mentale, è migliorato con la
depressione ma si sono verificati degli episodi da parte sua di intensa
aggressività, nei miei confronti solo verbale, nei confronti di altri anche fisica.
In seguito a questi episodi, e sarebbero troppo lunghi da raccontarle, si è
messo nei guai e ci siamo rovinati a pagare gli avvocati per tirarlo fuori dalle
denunce. Quella più grave ce l'hanno fatta i carabinieri, anche a me e a mia
suocera, per calunnia. Ci hanno messo un sequestro conservativo sulla casa e
ora non abbiamo nemmeno i soldi per pagare un avvocato per difenderci.
Negli anni abbiamo contratto diversi debiti, anche perchè io mi sono ammalata
di una malattia rara e tanto ho speso per cercare di curarmi. Mio marito ha
sempre avuto bisogno di compensare la sua depressione con acquisti
esagerati, poi il mutuo è aumentato a dismisura. Mia suocera ha fatto inoltre
un altro prestito per aiutarci con una trattenuta sulla pensione e adesso
percepisce 470 eruo al mese.
Due anni fa abbiamo smesso di pagare i prestiti erchè eravamo impiccati, ne
abbiamo chiesti sempre di più per riuscire a pagare le rate degli altri.
La casa ovviamente non la possiamo vendere perchè c'è il sequestro sopra.
Mio marito è peggiorato ed è riuscito a farsi licenziare anche dall'ultimo lavoro,
un anno fa.
Abbiamo smesso di pagare il mutuo, ora viviamo con il mio solo stipendio e
oltretutto la mia azienda sta andando male e minaccia di chiudere.
Abbiamo un cane ammalato per il quale dobbiamo spendere un sacco di soldi
per le medicine.
In casa non andiamo d'accordo, io odio mio marito e mia suocera, mio marito
è sull'orlo del suicidio.
Avendo avuto una serie di effetti collaterali con i farmaci ha deciso di smetterli
in maniera improvvisa e a nulla sono valsi i miei tentativi di farlo riprendere.
Ora sono riuscita a farlo andare a fare la psicoterapia cognitiva ma la psicologa
vorrebbe fargli prendere qualche farmaco. Lui si ostina a non volerli prendere
ma sta male, e non si rende conto. Mi sembra di vivere con un bambino di due
anni, completamente indifeso.
Io ho superato da un po' la soglia della sopportazione, sento la necessità di
scappare, di iniziare da capo una nuova vita, proprio ho superato il limite.
In banca siamo sempre in rosso, sento che così non posso continuare ad
andare avanti ma nello stesso tempo mi sento in colpa a lasciare mio marito
dopo 20 anni di vita insieme, così, senza niente, sta male, non ha lavoro e in
queste condizioni non riuscirà mai a trovarne e tenerne uno.
Ma io se continuo così muoio, mi ammalo, muoio dentro.
Sono disperata, non so cosa fare, mi aiuti la prego.
Giovedì prossimo andrò anch'io dalla psicologa con lui e vediamo il da farsi. Ma
non so cosa riusciremo ad ottenere. Sono arrivata al punto di desiderare che
muoia, così potrò ricominciare a vivere, con i debiti, con tutti i problemi ma
libera.
Scritto da:
D.ssa Imma Machinè
20-07-2010 - 23:19:34
IP Autore
grazie per l'ascolto
Luisa
problemi familiari
Autore: Dott.ssa Imma Machinè
GENTILE LUISA,
la situazione da te illustrata è sicuramente costellata di problemi concreti, i
quali possono rappresentare una motivazione principale ma di certo se viene a
mancare la speranza, la pazienza ma soprattutto l'amore per il nostro
compagno di viaggio allora tutto diventa piu' difficile.
Se pensiamo alla natura umana possiamo riflettere sul fatto che l'uomo nasce
solo e muore solo, parlando ovviamente in termini di anima e corpo. Tutti nella
propria vita possono "autonomamente" scegliere di sacrificare dei periodi della
propria esistenza in funzione di qualcun'altro, in tal caso non si parlerebbe
neanche di sacrificio ma di pura volontà.
Nel momento in cui la linea che separa la scelta dal dovuto, diventa piu' sottile
allora bisognerebbe pensare che non si sta facendo del bene nè per se stessi
nè per l'altro.
In questo ultimo caso è possibile andare incontro a rimorsi e rimpianti.
Con questo non ti sto dicendo di lasciare tuo marito, anche perchè lui
rappresenta sicuramente una parte importante della tua vita e stargli accanto
in un momento difficile è un dono per te stessa e per lui in quanto persona.
Quello che ti consiglio è cercare un angolino, per le tue prospettive, i tuoi
obiettivi conservandoli gelosamente.
Nel momento in cui senti che questo spazio ha bisogno di esplodere sempre
piu' e risulta essere incompatibile con i carichi familiari allora sarai tu stessa, a
renderti conto cosa è piu' giusto fare.
Mi auguro che queste tue parole non siano dettate anche dal rifiuto che provi
nei confronti di tua suocera, questo sarebbe un grave errore in quanto state
solo attraversando un periodo di transizione, ed ella, potrà essere presente ora
ma di certo non potrà fare ombra sempre sulla vostra vita di coppia.
Nel momento in cui capirai qual'è la cosa giusta da fare, riuscirai a lavorare
serenamente e di certo anche lui potrà trovare un, seppur minimo, equilibrio.
Andare dalla psicologa ti servirà molto.
Aspetto tue notizie
Un forte abbraccio
Dott.ssa Imma Machinè
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