Monsanto - Servas Italia
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Monsanto - Servas Italia
“Con ogni vera amicizia rafforziamo le basi su cui poggia la pace in tutto il mondo” Gandhi Care socie, cari soci, S Anno XXX - n.1 - marzo 2015 ono lieta di annunciarvi che il calendario Servas 2015 si presenta particolarmente interessante. Oltre alla prosecuzione delle consuete attività e degli impegni a lunga scadenza già presi, abbiamo in programma nuovi eventi importanti, anche di livello internazionale, che genereranno non solo ricchi incontri, ma anche scelte rilevanti per la nostra associazione. Il 25 e 26 aprile si svolgerà a San Gemini l’assemblea nazionale di primavera di cui trovate la convocazione ed il programma nella pagina successiva. Vi aspetto numerosi! Mi auguro che si creerà, come nelle ultime assemblee, un bel clima fatto di entusiasmo, incontri costruttivi, scambio di idee ed esperienze, voglia di migliorare, proposte nuove, piacere di essere insieme e bella convivialità. Subito dopo, dal 26 aprile al 1° maggio, nello stesso luogo, si svolgerà un meeting internazionale organiz- L'ultima assemblea nazionale in Lombardia, in vista della prossima occasione di incontro e amicizia zato da noi italiani. Oltre che dalla conoscenza di alcuni luoghi, il programma è caratterizzato da approfondimenti sulla pace, con la collaborazione delle realtà umbre particolarmente significative e attive su questo tema. Servas Italia costituisce uno dei più numerosi gruppi nazionali nel mondo e sono felice che siamo riusciti a mettere a frutto le nostre risorse organizzando nel nostro paese un meeting internazionale. Ringrazio caldamente i soci umbri ed altri volontari per la loro disponibilità, senza la quale non sarebbe stato possibile avventurarsi nella promozione di un evento che necessita di un notevole lavoro. L’estate riproporrà anche quest’anno il tradizionale appuntamento di Sentierinsieme dal 17 al 23 luglio a Bergun ( Svizzera) e forse porterà altri eventi ancora da organizzare. Dal 10 al 16 ottobre si svolgerà in Nuova Zelanda l’assemblea generale di Servas International che ha luogo Nuova Zelanda, ospiterà l'assemblea Internazionale 2015 ogni tre anni in paesi diversi. È questo un appuntamento molto importante perché, attraverso le discussioni e le votazioni assembleari, vengono prese decisioni che caratterizzano e regolano l’associazione a livello internazionale. Durante l’assemblea viene anche eletto il nuovo Comitato Esecutivo Internazionale. Ogni gruppo nazionale partecipa con un delegato ufficiale, ma ogni socio può partecipare come osservatore. Il nostro CE sta preparando delle mozioni da proporre, condividendone i contenuti con i coordinatori regionali. Mi auguro che, tra le varie decisioni,si riuscirà anche a stabilire modalità più snelle per i viaggiatori e più agevoli canali di comunicazione nel mondo Servas . L’autunno porterà, oltre all’assemblea, il momento dell’elezione del nuovo Comitato Esecutivo e degli altri organi sociali: Collegio dei Garanti e Revisori dei Conti. Questo è un momento sicuramente importante e fondamentale per la gestione e il futuro della nostra associazione, auspico quindi che le candidature per i vari ruoli non tarderanno ad arrivare. Nelle pagine successive troverete a tal proposito una comunicazione del Comitato Esecutivo attuale. Non dimenticate di leggerla! . Un grande abbraccio Anna Maria Tentella Presidente di Servas Porte Aperte SOMMARIO Convocazione Assemblea Vita associativa in Italia Dall’Estero e racconti di viaggio Bacheca 2-3 4-5 11 - 15 16 [1] Convocazione Assemblea CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA DI PRIMAVERA Ai sensi dell’articolo 9 dello Statuto è convocata l’assemblea di Servas Porte Aperte sabato 25 aprile alle 8,30 nella sala riunioni dell’Albergo Duomo, Piazza Duomo 4, San Gemini (Terni). Qualora non venisse raggiunto il numero legale verrà riconvocata domenica 26 aprile alle ore 8,45 nello stesso luogo con il seguente ordine del giorno: 1) 2) 3) 4) 5) 6) Relazione della Presidente Discussione e approvazione del bilancio Comunicazioni del Comitato Esecutivo Comunicazioni dei Coordinatori Comunicazioni di alcuni soci Varie ed eventuali La Presidente Anna Maria Tentella Incontro ed Assemblea Nazionale 24 – 26 Aprile 2015 L’incontro Nazionale Servas di primavera si terrà a San Gemini (a 15 km da Terni) dal 24 al 26 Aprile 2015 presso l’albergo Duomo (un antico palazzo del 18° secolo) con il seguente programma: Zona archeologica di Carsulae, arco di San Damiano. Servizi offerti: Trattamento di mezza pensione (cena e colazione) con la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di camera. Sono inclusi nel prezzo: bus privato e biglietto di ingresso per la gita guidata. I pranzi non sono inclusi. Il pranzo di domenica è acquistabile presso l’albergo al costo di 15 euro. Costi complessivi in Euro per persona: in camere “classic” 80 Euro in doppia e 58 Euro in tripla; in camere “comfort/superior” 94 Euro in doppia e 70 Euro in tripla; in camere “ de luxe“ 110 Euro in doppia e 86 Euro in tripla; in suite 130 Euro in doppia e 100 Euro in quadrupla. Prenotazioni: La prenotazione deve essere fatta direttamente all’hotel Duomo entro il 31/03/2015, specificando la condizione di associati a Servas, quale tipo di camera si desidera e pagando un anticipo di 40 Euro a persona. Come arrivare: In auto : superstrada E45 (Roma-Cesena) uscita San Gemini. In treno (www.trenitalia.com) : arrivo alla stazione ferroviaria di Terni e bus per San Gemini. In aereo: aeroporto Roma Fiumicino (FCO, www.adr.it/fiumicino) oppure aeroporto Roma Ciampino (CIA, www.adr.it/ciampino). Bus per Roma Termini. Da Roma Termini arrivo a Terni in treno e poi bus per San Gemini. Gli orari dei bus da e per Terni sono reperibili all’indirizzo: www.umbriamobilita.it/it/orari/servizio-extraurbano Hotel Duomo - San Gemini (TR) – Italy - Phone +39 0744 630015 E-mail: [email protected] www.albergoduomosangemini.it Vista di San Gemini Venerdì 24 aprile arrivo dei partecipanti nel pomeriggio cena in albergo e dopo cena di intrattenimento. Sabato 25 aprile Mattina di escursioni e visite guidate a San Gemini e Carsulae. Il gruppo bici organizzerà una gita per un gruppo max 20 persone. (chi deve affittare una bici avverta albergo all’atto della prenotazione). Pomeriggio di attività in albergo (discussione a tema e laboratori) Cena in albergo e dopo cena di intrattenimento Domenica 26 aprile Mattina di Assemblea con approvazione del bilancio Pranzo di commiato [2] Notiziario Servas - n.1 - 2015 San Gemini Convocazione Assemblea [ L’evento è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare, ed è stato pensato soprattutto per i soci internazionali. Per questo motivo la redazione ha ritenuto opportuno pubblicare il programma in lingua inglese. Non dimenticate di far sapere ai vostri amici stranieri di questa opportunità! La Redazione Notiziario Servas Peace in Nature International Meeting in Umbria Panoramic view of Piediluco lake April 26th - May 1st, 2015 Servas Italy is organizing an international meeting from April 26th to May 1st, 2015, in the city of San Gemini (15 km from Terni – Umbria, Italy) at the Hotel Duomo (a building dating from the 18th century). The meeting will give the attendees the opportunity experience the beauty of Umbria and some of the peace initiatives developed by the region. The programme includes tours and meetings with the representatives of Tavola della Pace and the foundation Aldo Capitini. The meeting is limited to a maximum number of 50 foreign participants and 20 Italian participants. Services: Half-board for 5 days. Included: private bus, tickets for the guided tours, boat and appetizer on Piediluco Lake and some food tastings. No lunch included. Cost per person: 265 euros in classic double room; 300 euros in comfort/superior double room; 340 euros in deluxe double room; 390 euros in suite. Marmore waterfalls Booking: Booking must be made directly to Hotel Duomo specifying that you are Servas members, which type of room you are booking and with a payment of 100 euros in advance. How to get there: By car: E45 motorway (Roma-Cesena), exit San Gemini. By train (www.trenitalia.com): Terni train station, then bus to San Gemini. By plane: Roma Fiumicino (FCO) airport (www.adr.it/fiumicino), then train to Roma Termini station; or Roma Ciampino (CIA) airport (www.adr.it/ciampino), then bus to Roma Termini station. Transfer from Roma Termini train station: Private bus to San Gemini from Termini station in Rome (Via Giolitti) departing at 5 p.m. on April 26th, 2015. Please book with the hotel if you are interested. Transfer from Terni train station: Some private cars of Italian Servas members will be waiting in the square in front of Terni railway station at 6 p.m. on April 26, 2015. Please book with the hotel if you are interested. Notes: All participants are warmly invited to bring with them an object representing their country of origin, which will be exchanged with the other participants. The event does not have insurance to cover healthcare. Servas Italy cannot provide insurance in case of any accidents. For any further information please do not hesitate to contact Servas members at: [email protected] Planning International Servas Meeting, Peace in Nature April 26th - Sunday 5.00 – 8.00 Welcome to the participants 8.30 p.m. Dinner in the hotel 9.30 p.m. Explanation of the activities April 27th - Monday 9.00 a.m. Excursion to the Marmore Waterfalls by private bus Afternoon: Boat trip on Piediluco Lake and appetizer 8.30 p.m. Dinner and entertainment in the hotel April 28th - Tuesday 9.00 a.m. Guided tour of Spoleto and food tasting Afternoon: Meeting about peace activities with the association Tavola della Pace 8.30 p.m. Dinner and entertainment in the hotel April 29th - Wednesday 9.00 a.m. Guided tour of Perugia and meeting with the Foundation Aldo Capitini Afternoon: Guided tour of Assisi 8.30 p.m. Dinner and entertainment in the hotel April 30th - Thursday 9.00 a.m. Tour of the city of San Gemini (San Gemini Open) and Carsulae Afternoon: Final meeting for a peace sharing 8.30 p.m. Dinner and entertainment in the hotel May 1th - Friday 9.00 a.m. Departure by private bus for Termini train station, Rome Hotel Duomo - San Gemini (TR) – Italy - Phone +39 0744 630015 E-mail: [email protected] www.albergoduomosangemini.itwww.albergoduomosangemini.it Notiziario Servas - n.1 - 2015 [3] Vita associativa in Italia VERBALE DELL’ASSEMBLEA SOCI SERVAS ASSEMBLEA AUTUNNO 2014 Redatto e adattato dal Segretario, Giuseppe Santoro, Ginosa (TA) SAN PELLEGRINO TERME - 2 NOVEMBRE 2014 - Segretario per la pace: Iniziative svolte e proposta di incontro internazionale in Italia; - Responsabile Giovani: Progetto Syle ed eventi internazionali; Comunicazioni dei Coordinatori: Ognuno relazionerà su attività e iniziative del proprio territorio; Comunicazione dei soci; Varie ed eventuali. Apertura, saluto e relazione ’Assemblea, ospitata nella della Presidente da i saluti di sala dell’Albergo Centrale di benvenuto ai soci presenti e San Pellegrino Terme, è iniringrazia il gruppo organizzatoziata domenica 2 novembre alle re dell’Assemblea. Segue la letore 9,00 e si è conclusa alle ore tura dell’Ordine del Giorno ed 12,30 della stessa giornata meninvita i Coordinatori ed i soci, tre, i giorni precedenti, i soci, che intendono intervenire in come da programma, hanno assemblea, a fare richiesta al potuto scegliere e partecipare a Segretario, sinteticamente poi, visite guidate, incontri e laborarelaziona sulle attività in cui è tori organizzati da Anna impegnato il CE e la nostra Cristina Siragusa, coordinatriAssociazione ce della Lombardia, con il gruppo di soci locali. Per il Comitato Esecutivo Ascoltando la testimonianza sulla vita di Don Primo Mazzolari Il pomeriggio di venerdì è stato hanno preso la parola: dedicato all’accoglienza dei soci e il dopocena alla visione Giuseppe Santoro, segretario, Franco Corsi, di un film su Pippa Bacca. Sabato mattina i soci si sono sud- Coordinatore dei coordinatori, Paolo Gentile, Tesoriere, divisi in gruppi dove ognuno ha potuto scegliere l’itinerario Giampaolo Fiordalisi, Segretario per la Pace, Anna di maggior interesse accompaMaria Tentella, Presidente. gnati da: Raffaella Rota per il Sono inoltre intervenuti: Marneo Serenelli, membro laboratorio di ciclo-Officina del comitato per la risoluzione dei conflitti, Anna conclusosi con un giro in bici. Cristina Siragusa, membro del comitato di sviluppo, La visita di Bergamo alta è stata Gianna Rivera, coordinatrice della Liguria, Ermanno guidata da Anna Cristina Gaiga, coordinatore del Veneto, Francesca Putzolu, Siragusa; la visita al borgo antinuova coordinatrice della Sardegna, Franco Scarpino, co medievale di Cornello del local help della Calabria, a nome della sua coordinatriTasso ha avuto come cicerone ce Rosa Sicilia, Alfredo Rubino, Coordinatore della Tarcisio Zuccali. Sicilia, Antonia Cocozza, coordinatrice delle Marche e Un momento dell'Assemblea. Sabato pomeriggio i soci hanno Con Raffaella socia Bergamasca che ha Abruzzo, Franca Chiapello a nome di Bruno aiutato nell'organizzazione potuto partecipare al laboratoManfredi, coordinatore del Piemonte, Roberto rio e alla produzione dei casoncelli, piatto tipico locale, Alberini, del gruppo sito. degustati poi a cena. Come soci hanno preso la parola: Raffaella Rota, di È seguito l’incontro testimonianza sul mantovano don Bergamo, Alessandra Brusati, di Milano, Luigi Uslenghi, Pino Mazzolari, nelle vesti di scrittore, obiettore di di Novara, presidente onorario di Servas, che conclude l’incoscienza e costruttore di contro ringraziando chi ha lavorato e si è impepace. Dopo cena, Valter gnato per questo bellissimo incontro ed esprime Biella ha parlato della sua parere favorevole allo scambio con le altre assoricerca storica sulla “Baghet”, ciazioni affini, condividendo la proposta di rendela cornamusa bergamasca, e re più snella la nostra associazione, senza ovviacon l’amico Giampiero Crotti mente rinunciare ai nostri valori, si dichiara anche ne hanno anche fatto apprezd’accordo con l’idea del bollino “automatico” per zare suono e canti popolari. tutti i soci. Informa che la prossima edizione di L’Assemblea ha avuto come “Sentierinsieme” si terrà in Austria ma considerato, presidente Anna Maria per sua esperienza, che le prenotazioni si esauriTentella e come segretario scono immediatamente già all’apertura, propone Isabella (Marche) Saverio (Calabria) Prisca (Liguria) Giuseppe Santoro. di incentivare iniziative di questo tipo a carattere Pino, Leonardo, Francesca (Puglia) nazionale come la passata edizione di Carla e Laurent (Lombardia)... ORDINE DEL GIORNO: “Sentierinsieme in Calabria”. L’Assemblea termina Apertura, saluto e relazione della Presidente; in un clima di soddisfazione per tutto il lavoro svolto, con Comunicazioni del Comitato Esecutivo: ringraziamenti ed un lungo applauso per tutti e con l’im- Segretario: Edizione della Lista 2015 mancabile ricordo della foto di gruppo. . - Coordinatore dei Coordinatori: Nuovo sito e riunione dei coordinatori Nota della Redazione: il testo integrale dell’Assemblea è pubblicato nel nostro sito: www.servas.it. - Tesoriere: Gestione della tesoreria e dei bollini; L [4] Notiziario Servas - n.1 - 2015 Vita associativa in Italia Rinnovo membri CE, collegio dei garanti e revisori dei conti: puoi esserci anche tu, è semplice: basta candidarsi! A cura del Comitato Esecutivo “La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”. Quante volte abbiamo sentito questi versi di Gaber, li abbiamo dentro di noi approvati e poi lasciati a sedimentare nella memoria? Forse, ci dicevamo, sì va bene ma partecipare a cosa? Alla politica, alla scuola, alla società? Opzioni che spesso non ci incantano, un po’ per diffidenza e un po’ per timore di non esserne all’altezza. in Servas non volevo far parte di coloro che criticano per il solo gusto di farlo; ho pensato che volevo essere anche io tra coloro che propongono e cercano di far crescere l’associazione; ho pensato che se tanto ho avuto dalla mia associazione, in termini di amicizia e di scambio, qualcosa devo pur restituire. E mi sono candidato. Non so se mi eleggeranno, so soltanto che esporrò anche io le mie e le nostre idee con veemenza, passione e con il desiderio che questa associazione prosegua un cammino iniziato molti anni fa.” Cari soci, abbiamo inventato questa storiella per far comprendere come sia necessario e vitale procedere a un ricambio degli organi direttivi, sul palco della conferenza ci siamo noi ora, ma vorremmo che ci fossero anche altri ‘architetti’ capaci di disegnare un futuro per Servas. Mai come in questo momento se ne sente l’esigenza, basta guardare i dati anagrafici per comprendere che dobbiamo muoverci per acquisire nuovi soci e forze che siano in grado di condurre l’associazione nel futuro. Costruttori di pace, nel segno del suo fondatore, Bob Luitweiler. . “In fondo, mi dicevo, a tutte queste cose partecipo, mi interesso di politica, ho dei figli che vanno a scuola e partecipo alle riunioni, e guardo alla società civile sostenendo le lotte di coloro che hanno meno diritti. Sono anche socio di Servas, è vero! Servas mi piace, ho viaggiato, ho incontrato tante realtà diverse, non peggiori o migliori, ma tutte hanno contribuito ad aprirmi la mente. Devo uscire ora, vado a sentire una conferenza. Le conferenze mi piacciono, meglio se a parlare non è un solo oratore, ma se c’è un contrad- utunno 2015, Assemblea d’A nuovi eletti. arriveranno i gina bianca Tu, hai una pa scrivergli? cosa vorresti ditorio. Esco e vedo che il postino ha lasciato una copia del notiziario Servas, lo prendo, lo leggerò in treno. L’assemblea di primavera, vediamo dove la faranno quest’anno,“uhmm”, “interessante: è a Sangemini”. Era da tempo che volevo andarci! E quest’altro articolo messo ben in evidenza? Cercano dei candidati per il nuovo Consiglio Direttivo. Qualcosa mi solletica dentro, un misto tra il desiderio di conoscere meglio i meccanismi di questa mia associazione e il desiderio di affrontare una nuova sfida. Accantono subito questa ipotesi, non ho molto tempo, gli impegni sono tanti… La conferenza è stata interessante. Un gruppo di giovani architetti si propone di affrontare la ristrutturazione di una parte fatiscente della città. Al microfono si sono alternati tutti, con la veemenza e la speranza che traspare da chi crede in un’ idea. Riprendo il treno del ritorno, questa volta in ritardo, e nell’attesa mi metto a riflettere, rivedo gli interventi precisi, puntuali, e l’arroganza di alcuni che si permettevano di criticare le idee. Partecipavano sì, ma con il solo scopo di far notare la loro presenza. E allora mi è scattato qualcosa dentro. Ho pensato che Notiziario Servas - n.1 - 2015 [5] Vita associativa in Italia Elogio della lentezza Servas Rosaria, la nuova direttrice del notiziario Di Paolo Gentile, Canale Monterano (RM) Di Rosaria Malcangi, Ruvo di Puglia (BA) È vero quello che molti dicono di Servas: siamo lenti. Lenti nelle procedure di accettazione di un nuovo socio (addirittura 2 colloqui, prima di iscrivere una nuova persona), lenti nel metterlo in condizione di viaggiare, lenti nelle procedure di compilazione delle LOI e nell'attribuzione del famoso bollino. Eppure sono entrato in Servas affascinato proprio da questa lentezza, convinto che il percorso lungo e difficile di accettazione possa selezionare i soci Servas sulla base delle loro effettive convinzioni in tema di pace, ospitalità, solidarietà. Da socio Servas ho incontrato persone eccezionali (in Italia e all'estero) e ho allacciato rapporti che si sono trasformati in vere e proprie amicizie. L’incontro è stato casuale, la loro adesione a Servas non è stata affrettata, è stata invece ponderata e maturata nel tempo. La selezione ha comportato il risultato di soci convinti e determinati nel voler perseguire con i loro comportamenti gli obiettivi di conoscenza, rispetto e confronto tra diverse culture e sensibilità. Da quando ricopro l'incarico di Tesoriere ho avuto modo di incontrare anche soci che forse non avevano più lo "spirito Servas", che, ad esempio, non volevano pagare le quote sociali perché non avevano usufruito del "servizio". Che avevano cioè preso Servas per una agenzia viaggi che garantiva soggiorni gratuiti. Roma - Fontana delle tartarughe Queste persone non sono più soci Servas, ma (spiritualmente) non lo erano neanche prima. Secondo me non erano stati sufficientemente informati degli scopi della nostra associazione, probabilmente perché iscritti in modo frettoloso e quindi non approfondito. Ho saputo di persone che avevano fretta di iscriversi per poter viaggiare, di soci Servas che volevano le liste estere prima di fare la LOI (“perché fare la LOI se non trovo chi mi ospita!”), altri che avevano bisogno “rapidamente” di un bollino per partire, ma che avevano dimenticato Servas per anni. Ci sono altre organizzazioni che offrono un servizio di ricerca di ospitalità, sicuramente più rapido ed efficiente. A mio avviso, noi dobbiamo rimanere un’ organizzazione “lenta” e senza scopo di lucro. Senza avere come scopo principale il viaggio in sé e la crescita nel numero dei soci, ma puntando alla qualità dei rapporti tra i soci aumentando le iniziative di confronto e approfondimento delle nostre tematiche di pace e non violenza. Questo non significa rimanere indietro con i tempi, possiamo migliorare e rendere più efficienti certi processi burocratici, ma senza modificare le finalità e gli scopi di Servas. Concludo citando l’ossimoro che l’imperatore romano Augusto aveva coniato (riportato da Svetonio): “Festina lente” (affrettati con lentezza), augurandomi che Servas possa essere più efficiente senza però rinunciare alla sua caratteristica “lentezza”. . [6] Notiziario Servas - n.1 - 2015 B asta poco per capire il valore di un’associazione. Non sarà un caso se io, ultima arrivata qual sono, mi ritrovo nominata direttrice del notiziario di Servas. Sono la prova vivente che Servas ‘Porte Aperte’ non è solo un’etichetta, ma la natura profonda della rete di uomini e donne di cui faccio orgogliosamente parte da qualche anno, persone che so esistere ed essere a me affini, perché tutti insieme condividiamo gli stessi valori e ideali. Sono giornalista. Nata in Puglia, vivo da qualche anno in Lombardia. Amo il vento e il sole della mia terra, ma come tutti i provinciali sono ammaliata da Milano. Lavoro come addetto stampa per una Ong che si occupa di diritti dell’infanzia. Credo profondamente che la Cooperazione con la C maiuscola non sia solo quella in capo a ministeri e istituzioni, ma anche quella domestica che ciascun cittadino attua quando coltiva amicizie internazionali, apre la propria casa a un viaggiatore venuto da lontano, vive su questa terra- per dirla con il poeta Hikmet- ‘come se fosse la casa di suo padre’. Una citazione che è un pretesto per dire che mi piace leggere: saggi e biografie, soprattutto, e poi racconti e romanzi. Ma ho anche un’ insana passione per gli albi illustrati. Nei viaggi preferisco la bicicletta al motorino; il treno all’aereo; le barche a vela agli yachts. Nei viaggi lenti si riesce meglio a entrare in sintonia con il paesaggio e soprattutto si ha modo di dialogare con i compagni di viaggio che il caso sceglie per noi. L’incarico di direttrice mi stimola ad approfondire meglio la nostra realtà associativa. Ringrazio coloro che mi hanno dato fiducia, per onorarla ho passato in rassegna con entusiasmo i vecchi numeri del bollettino. Il Notiziario, frutto della generosa opera del gruppo redazionale, è per i duemila soci Servas Italia davvero una bella opportunità per conoscere i gruppi regionali, trarre idee e suggestioni dai vari resoconti di viaggi, sentirsi parte viva dell’associazione. Mi lusinga poter offrire un po’ del mio tempo per quest’avventura e mi piace l’idea di poter condividere con tutta la redazione le competenze che ho acquisito per lavoro. Viviamo in un momento stoRosaria Malcangi rico nel quale la Pace e l’Amicizia tra i popoli, valori ai quali si ispirò il fondatore Bob Luitweiler, vengono minacciati quotidianamente. Ora più che mai tocca a ciascuno di noi il compito di divulgare soprattutto tra i giovani la fiducia nell’Altro, nel diverso da noi. E ancora di più testimoniare la certezza che ogni singola scelta individuale può fare la differenza nelle nostre vite, ma anche in quelle degli altri. Compito che il Notiziario potrebbe svolgere diventando ancora di più luogo di confronto e di dibattito, ma soprattutto incubatore di speranza. . Buona lettura! Vita associativa in Italia me senza spendere una fortuna. Certo, un buon compromesso tra le nostre case e i ristoranti potrebbe essere quello di organizzare gli incontri in locali del Comune. Alcuni volontari si sono impegnati per verificarne la fattibilità. In assenza di famiglie ospitanti, l’appuntamento resta quello solito, al ristorante "S.Cosimato" a Roma zona Trastevere. Sempre di giovedì. Di Bruna d’Innocenzo, coordinatrice del Lazio Per ogni aggiornamento è possibile consultare la pagina Servas Lazio su uoi mettere la bellezza di lasciare un libro nel tinello, e scoprire un autore sco- Facebook, curata da Adriano Crisafi. nosciuto sul divano del salotto? È sgradevole scambiarsi libri ed esperienze Intanto giovedì 18 dicembre nell’ospitale casa di Teresa Mazzella si è tenuta la in un locale, magari mentre il cameriere serve ai tavoli e l’immancabile maxi- riunione regionale per il 2014. Erano presenti 16 persone, a cui si sono aggiunti due ospiti per la cena. schermo cattura l’attenzione passiva degli avventori. Sono state rinnovate le cariche per il 2015: Non c’è ristorante che possa eguagliare la piacevolezBuon cibo e comunicazione a Trastevere Bruna D'Innocenzo (Roma), coordinatrice; LH. Teresa za di un incontro casalingo. Mazzella (Roma), M.Carla Claudi (Roma), Francesco Il gruppo Servas Lazio si riunisce una volta al mese e Tosetto (Roma), Adriano Crisafi (Rocca Di Papa), la cifra di queste riunioni è il BookCrossing, ovvero lo Rimangono i LH Carlo Scappaticci (Frosinone), Silvia scambio di libri. Nei valzer mensili, non manca mai la Franzini (Lavinio), da confermare. condivisione di qualche bella lettura, che è poi l’espeSarebbe importante avere nel direttivo un socio di rienza di chi viaggia da fermo. C’è di fatto che i libri Ladispoli o del viterbese. Ladispolani e viterbesi, amati compiono viaggi veri, attraversano le case dei forza! Fatevi avanti. soci Servas, e più d’ uno entra per sempre nella vita dei Nota redazione:Dopo questo incontro la lista local padroni di casa, portando con sé sottotraccia altre help del Lazio è stata aggiornata, suggeriamo convite. sultare il sito alla regione Lazio per trovate gli Da questa consuetudine nasce la volontà del gruppo aggiornamenti. . laziale di privilegiare incontri domestici a serate in locali pubblici. Che è pure un modo di star bene insie- Lazio. Cariche 2015 ok, ma lettori e libri cercano casa… V Potere che ci permette di acquisire funzioni che si imparano per la prima volta da bambini e da adulti (per esempio i bambini imparano a parlare, a camminare, a scrivere; gli adulti possono imparare a parlare una lingua straniera, a guidare la macchina, a suonare uno strumento). Lo stesso potere che perDi Daniela Bianchi, Latina mette e perfeziona l’acquisizione di tali funzioni nei bambini e negli adulti, ne rende possibile anche il recupero in qualsiasi a mia attività nel campo dell’insegnamento Feldenkrais si collega momento della vita. Ciò si rivela estremamente utile quando alle idee di pace che accomunano noi tutti membri SERVAS, colgo capita che una funzione si indebolisca a causa di difficoltà l’opportunità del Notiziario per condividerne una breve nota, nella speparticolari, incidenti e malattie. Il dottor Feldenkrais, dopo aver ranza di introdurre spunti di confronto. condiviso l’esito delle sue riflessioni nella cerchia di scienziati Sono una Insegnante del Metodo Feldenkrais. Potrebbero dire alcuni: di sua conoscenza, verso la fine degli anni sessanta istruì un che suono duro! Già...e si pronuncia proprio come è scritto: Fel-denristretto gruppo di allievi, i quali a loro volta istituirono scuole di krais.. Mi sono interamente formata in questo raffinato sistema di formazione del Metodo Feldenkrais in diversi Paesi del mondo. Si apprendimento somatico, ideato intorno agli anni 1940/50 da una definisce “Conoscersi attraverso il movimento” la modalità di fulgida mente: il fisico e ingegnere russo israeliano Moshe Moshe Feldenkrais insegnamento ai gruppi, in cui si propongono a voce le varie Feldenkrais. Egli sfuggì alla guerra e dalla Francia si rifugiò in Inghilterra, dove lavorò per il ministero della Marina Britannico. In quegli anni mise sequenze motorie scelte per il gruppo. Invece si intende per “ Integrazione Funzionale” la modalità individuale, in cui i suggerimenti più adatti all’allievo vena punto il Metodo che ha preso il suo nome. Egli si servì delle sue estese conoscenze nei campi della fisica, meccanica, biomec- gono trasmessi dalle mani dell’insegnante, secondo una modalità più silenziosa canica, biologia, teorie dell’evoluzione umana, anatomia, fisiologia, neurologia, psi- rispetto alla prima. In entrambe le tecniche l’esperienza del movimento è per l’alliecologia, arti marziali e strategie militari per costruire un sistema coerente di approc- vo un’occasione di riflessione e arricchimento dell’immagine di sé. Noi professionisti del Metodo Feldenkrais ci occupiamo di persone senza distinzione cio al movimento. In seguito si rivolsero a Moshe, così chiamato affettuosamente da noi insegnanti, di età, religione, ceto sociale e condizione fisica. Lavoriamo con adulti e con bambini, perfezionando le loro abilità, facilitandoli in caso di difficoltà, aiutandoli in caso persone che desideravano migliorarsi, quando sentivano agire in se di disabilità. stesse delle limitazioni in qualche modo collegate ai loro movimenti Una dote indispensabile per svolgere il quotidiani. Lavorò alacremente fino a quando ne ebbe le forze. Lavorò nostro lavoro è la capacità di ascolto. con persone di ogni tipo: dal violinista afflitto da dolori alla spalla, al Ascolto inteso non come facoltà dell’udibambino affetto da paralisi cerebrale, dal ballerino impedito nella to, ma come capacità di entrare in sintosua performance da problemi di schiena, alla donna colpita da ictus. nia con chi abbiamo di fronte; in questo Lavorò con grandi personalità del mondo politico, artistico e culturamodo io imparo senza interruzione. Gli le del suo tempo, così come con i bambini cerebrolesi. Ognuno trovaallievi sono le mie domande viventi attrava giovamento al proprio disagio, imparando con Moshe l’arte di verso le quali mi interrogo continuamen“auto migliorarsi”. Egli era in grado di aiutare la persona che gli te sulle possibili risposte. stava davanti, sostenendola nel suo desiderio di essere compresa, di Fin da bambina ho coltivato il mio intecompiacersi dei propri gesti e di sperimentare una nuova libertà resse per il movimento: la corsa veloce, di espressiva. Feldenkrais basò le sue tecniche e le sue teorie sulla sua Corso Feldenkrais a Torino resistenza, i salti, le acrobazie sopra grande fiducia nella capacità umana di apprendere. Ora, grazie alle scoperte neuro scientifiche, conosciamo l’importanza per la vita umana di quella che viene chia- arrugginite armature metalliche di dismesse altalene. mata “plasticità neuronale”, posta alla base di qualsiasi processo di apprendimen- Ora sono felice di continuare ad occuparmi di movimento, inteso come via prito, di cambiamento e di auto miglioramento possibile all’essere umano. Tutti noi vilegiata di accesso alla maturazione e integrazione psicofisica, via che conduabbiamo questo potere disponibile dal grembo materno fino alla morte. Esso ci per- ce a quel livello dove si nutrono i sogni più cari, dove originano conoscenza, mette di acquisire capacità di fare le cose in modo personale, unico ed irripetibile, amore, fiducia, dove dimorano pace, realizzazione e il senso della propria origidi rapportarci al nostro ambiente creativamente e di imparare ciò che ci serve. nale bellezza. . Metodo Feldenkrais e conoscenza di se stessi L Notiziario Servas - n.1 - 2015 [7] Vita associativa in Italia Di Raffaella Rota, Bergamo SERVAS IN BICI tra Bergamo e Milano 30-31 maggio/1 giugno 2015 B D Con le due ruote riscopriamo gli altri e noi stessi icicletta e Servas: ecco il binomio perfetto. È stato un successo il laboratorio “Il bello della bicicletta”, organizzato S. Pellegrino (BG) durante l'Assemblea Nazionale 2014. Abbiamo parlato di bicicletta come stile di vita; esperienze di viaggio e di incontro sulle due ruote; ma soprattutto abbiamo fornito elementi di conoscenza tecnica (manutenzione, piccole riparazioni "survival"). La bicicletta non è solo un mezzo di trasporto. È una scelta di uno stile di vita diverso, basato sul rispetto dell'ambiente e delle persone, sull'accoglienza e l'ascolto, sul confronto paziente, sulla “lentezza” della conoscenza reciproca. Ma non è stato solo teoria. Al termine del laboratorio, tutti in sella abbiamo pedalato in riva al fiume Brembo, fiancheggiato da una delle più belle piste ciclabili della Lombardia. Il gruppo di ciclisti, grazie alla pendenza dolce, pregio che solo le exferrovie possono offrire, ha attraversato i numerosi ponti del fiume Brembo, ascoltando la voce della corrente, ora lieve ora più accesa. Lungo il percorso non sono mancati stimoli olfattivi, specie nelle vecchie gallerie, caratterizzate da profumo di cantine e fragranze di boschi. A incorniciare il panorama mozzafiato, il Pizzo dei Tre Signori, montagna che con i suoi 2554 metri di altezza sul livello del mare un tempo segnava il limite e il confine tra i Grigioni, il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta. allo scorso novembre 2014 in Servas abbiamo iniziato a parlare di Bicicletta. Intorno ad alcune proposte concrete si è sviluppato un dibattito importante sugli stili di vita, sulla mobilità dolce…sul viaggiare lento. Abbiamo scoperto che molti Servas amano questo stile e questi valori. E quindi siamo veramente felici di proporvi un incontro tra maggio e giugno prossimi: SERVAS IN BICI, che vuole essere un’opportunità di vivere il viaggio lento come esplorazione e conoscenza di ambienti e luoghi, ma anche di sperimentare uno stile di viaggio semplice ed essenziale, con momenti di condivisione di esperienze, di emozioni e di pensieri. l’iniziativa, promossa da Servas Lombardia, è stata pensata per permettere ai soci italiani e stranieri di vivere l’incontro e l’accoglienza viaggiando con uno stile “lento” e sostenibile: su due ruote, pedalando. Formeremo un gruppo organizzato che avrà modo di condividere i valori della semplicità e della pace, e saremo accolti e ospitati da amici Servas. • Ti interessa far parte dei “soci in sella”? La partecipazione è limitata a 25 persone e ti invitiamo a prenotare da subito. Il nostro consiglio è quello di partecipare con la tua bicicletta, tuttavia se fosse necessario il noleggio, puoi segnalarlo al momento della prenotazione affinché possiamo darti poi conferma della disponibilità. Ai soci stranieri viene richiesta la LOI; ai soci italiani viene richiesta una lettera di presentazione. Vuoi far parte del gruppo che accoglie i “soci in sella” a Milano e a Bergamo? Puoi accogliere, cucinare, ospitare, guidare un tour a piedi… ciascuno secondo le sue “corde”. Anche in questo caso, ti invitiamo a contattare sin da ora gli organizzatori e a guardare il link http://servas-in-bici-2015-lombardia.eventbrite.it Anche chi non pedala può raggiungere il gruppo e condividere una parte dell'incontro. In particolare, sabato al villaggio Crespi verso le 12.30; e poi sabato e domenica sera a Milano per la cena e la serata condivisa; lunedì a Bergamo per la visita della città alta e per il pranzo. In caso di bruttissimo tempo, il percorso si farà in treno. A tutti i partecipanti, in sella e a piedi, chiediamo sin da ora di portare con sé un messaggio, un oggetto o un simbolo per rendere unico e prezioso il nostro incontro. . i..Belli della Bicicletta L’escursione non ha tradito le aspettative. La bicicletta è un’esperienza che coinvolge totalmente e invita a una relazione consapevole con il territorio che attraversiamo e con le persone che ci stanno vicine. Non a caso l'antropologo Marc Augé nel saggio “Il bello della bicicletta” descrive come essa sia stata per lui una delle esperienze determinanti per “diventare grande”. Allontanarsi da casa con la propria bicicletta, ascoltando il ritmo del proprio corpo, superando le paure della lontananza e del territorio sconosciuto, si pone alla base della costruzione della propria personalità. Non solo. La bicicletta aiuta anche a far economia. Si porta in viaggio ciò che serve. Il “resto” è un peso inutile. Se un ciclista avrà davvero bisogno di altro, sa di poter contare sulle persone che incontra, sulla capacità di condivisione con i propri compagni di viaggio. . [8] Notiziario Servas - n.1 - 2015 Contatti, costi e registrazione: Per contattare gli organizzatori e avere maggiori informazioni, e per iscriverti: puoi telefonare ai numeri indicati qui sotto, e andare sul sito http://servas-in-bici-2015-lombardia.eventbrite.it dove troverai notizie sempre aggiornate • Se vuoi far parte dei “soci in sella”, contatta Raffaella Rota [email protected] (cellulare 348 54 94 845) • Se vuoi far parte del gruppo dei “soci che accolgono”, contatta Anna Cristina [email protected] (cellulare 347 01 60 419) Per il dettaglio del programma, vi rimandiamo ai seguenti siti: http://servas-in-bici-2015-lombardia.eventbrite.it http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/1166-bergamo-sombreno http://www.bellitaliainbici.it/bergamo.htm http://www.parks.it/parco.adda.nord/Eindex.php http://www.saltainsella.it/adda_mappa.htm (mappa) Vita associativa in Italia Le mie gambe non pedalano da tempo, il mio sedere è più abituato al divano che alla dura sella, ho qualche chiletto di troppo... Niente paura, mai spaventarsi in anticipo. Comincia con il rimettere in sesto la bicicletta già domani, anzi meglio oggi, e riprendi quel vecchio esercizio che facevi da ragazzo e vedrai che le gambe piano piano “ricorderanno” e scoprirai che il sedere non è diventato quel pappamolla che credevi. I chili? Tutti ne abbiamo in abbondanza, basta non pensarci troppo e, soprattutto, pedalare con calma tanto non c’è premio per chi arriva primo. L’altra cosa che lentamente riaffiorerà alla mente, sarà il piacere dell’aria tra i capelli, un po’ frizzantina in questi giorni ma che la doccia calda al rientro trasformerà in un colorito rubizzo quasi da ubriaco come l’umore stranamente allegro che sale dallo stomaco e libera le bollicine nella testa... e se ancora non sei convinto, tieni presente che esistono anche i mezzi pubblici che, una volta stanco, ti possono portare a destinazione senza sentirti obbligato a fare l’eroe. Se vuoi partecipare? Manda una mail a: [email protected] per avere altri dettagli e per dirgli che anche tu vuoi partecipare sia per testimoniare la Pace che per passare due giorni in compagnia. Ali per la Pace di Ermanno Gaiga, Monteforte d’Alpone (VR) ualcuno di voi ricorda la canzone “Viva la gente”? È vero, è un po’ vecchiotta come età anagrafica ma è ancora giovane e viva nei nostri cuori in quanto canta dell’altro, del nostro simile vicino o lontano e si adatta perfettamente allo spirito Servas dove la Pace la proponi e la mantieni attraverso l’incontro con le altre persone. Di quella canzone vorrei, in particolare, ricordare la strofa che fa: Q “...Dal nord e dal sud, li vedevo arrivar, come grandi fiumi che discendon verso il mar. È proprio una gran festa, fatta apposta per un re, vale più delle cose la gente che è qui con me...” Desidero inoltre segnalare un altro evento, organizzato da Servas Veneto: “SERVAS IN BICI 1915- 2015 Un secolo di Guerra e Pace sull’Altopiano”, Altopiano di Asiago dal 12 al 13 settembre 2015 Asiago sacrario militare Il 28 e 29 marzo prossimi alcuni soci del Veneto, e non solo, hanno intenzione di fare “i fiumi che discendono verso il mare” partendo dalle loro case in bicicletta per ritrovarsi a Venezia, il capoluogo e simbolicamente il centro, il cuore, la mente e lo stomaco dei veneti; per portare con loro un segnale di Pace e farlo sbocciare in Piazzale Roma. In effetti non tutti coloro che si vogliono incontrare a Venezia arriveranno in bicicletta da casa, qualcuno si aggiungerà all’ultimo momento facendo solamente qualche chilometro in compagnia, ma che importa, lo spirito è quello della festa e trovarsi insieme per testimoniare l’ideale di Pace che alberga nei nostri cuori. Perché la bicicletta? Perché è un viaggiare dolce, che non violenta il territorio attorno a noi, che non inquina l’aria che respiriamo, che ha un ritmo umano e permette di “scoprire” quello che ci circonda. Per partecipare è sufficiente tirare fuori dalla cantina la bicicletta, sfrattare i ragni che hanno indebitamente trasformato un mezzo di piacere in casa a uso e consumo loro, togliere le ragnatele che in questi decenni si sono accumulate, oliare la catena, gonfiare le gomme, verificare che i freni funzionino e poi, senza tanto pensarci, si parte in direzione di Venezia, la città dei dogi. Non ha importanza se i chilometri da fare sono ad una, due o tre cifre, Cimitero britannico pedalata dopo pedalata scorrono silenziosi e lenti sotto le ruote e, proprio perché lenti, ci permettiamo il tempo di pensare, guardare e vivere. Ma se parte sabato, perché la strada gli sembra tanta, dove dormirà? Che farà tutto solo la sera? Assolutamente no. Lui sa che lungo il suo percorso ci sono tante persone come lui che amano la Pace, che vorranno chiacchierare con lui, che saranno disposti a stringersi un po’ per fargli posto a tavola e condividere un pasto con questo viaggiatore... Sono i soci Servas. E questi soci non sono soli, hanno invitato anche altri amici e quella sera, durante o dopo la cena, parleranno di questa loro associazione, di come si sentano coinvolti anche se viaggiano o ospitano poco, del piacere di “conoscere” il fratello“. Detto così sembra tutto molto bello, ma come faccio ad essere sicuro di farcela? Notiziario Servas - n.1 - 2015 L’altopiano di Asiago è uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra in Italia. L’enorme sacrificio di vite umane su entrambi i fronti, la provenienza eterogenea delle nazioni combattenti, la durezza degli scontri e lo sconvolgimento del paesaggio, della struttura viaria e delle consuetudini delle popolazioni locali fanno dell’Altopiano dei sette Comuni uno dei luoghi d’Europa maggiormente segnati dalle operazioni belliche. La visita prevede un paio di brevi itinerari in bicicletta (meglio se mountain bike) per lo più pianeggianti, e con la possibilità (data la brevità dei percorsi di 15-18 km) di percorrere gli eventuali brevi tratti di salita a piedi. La proposta che facciamo è aperta a tutti, non è necessario essere degli “sfegatati” della bicicletta o degli “scavezzacollo” abituati ai percorsi estremi, anzi, abbiamo pensato a percorsi semplici ma significativi che ci porteranno a conoscere i luoghi dove, purtroppo, migliaia di giovani vite sono state stroncate da quella pazzia che si chiama guerra. Per maggiori dettagli e programma contattare: [email protected] Fare guerra per avere pace Di Carolina Castagnola, Firenze ecentemente pare che “i fumi di guerra” sono sempre più parte R della nostra vita quotidiana. Noi comuni cittadini che, molto probabilmente, non sentono la necessità di queste “guerre” si sentono impotenti e sopraffatti, forse alla fine crediamo anche che il messaggio che ci arriva “per la fare la pace ci vuole la guerra”, sia l’unica soluzione. Ciò è vero? Forse possiamo tutti fare qualcosa anche di fronte a qualcosa che ci appare più grande di noi. Per esempio possiamo informarci in maniera più approfondita su cosa realmente sta succedendo, le fonti oggi non mancano. Un'altra azione che possiamo intraprendere è capire chi trae vantaggio da queste guerre. A questo proposito è possibile informarsi in Internet o attraverso le varie associazioni di sostegno alla pace. Portare luce e consapevolezza su quanto accade intorno a noi, è certamente un primo passo per poter sperare di cambiare qualcosa per noi e i nostri figli. La ns. organizzazione si basa sullo spirito gandhiano di pace e libertà, proprio Gandhi ha insegnato a tutti come combattere in maniera non violenta, per il popolo Servas sicuramente questo richiamo sarà in prima linea in questi tempi.. [9] Vita associativa in Italia discussione del progetto di legge riguarda la tecnologia “terminator” sviluppata negli anni ‘90. Per la prima volta nella storia si è spezzato il ciclo naturale pianta- seme -nuova vita. E si è stretto ancora di più il giogo che lega i contadini alle multinazionali proprietarie dei semi: per ogni annata di semina sono di Rita Leone, Milano costretti a comprare nuove sementi dalle compagnie biotech che in un unico pacchetto forniscono anche il pesticida, indiegli anni, il problema socio politico degli OGM spensabile in queste coltivazioni. non è risolto. Da quando, a metà degli anni Contadini che per intere generazioni Novanta, i primi organismi geneticamente modificahanno riprodotto e scambiato varietà trati vegetali hanno ricevuto l’autorizzazione dalle autodizionali non potranno più usare i loro rità competenti americane, sono continuate le dissaperi, frutto di un paziente lavoro nella sertazioni, comprovate da autorevoli studiosi, sia pro natura, dove le monocolture industriali che contro gli OGM. OGM e non, rappresentano la distruzione Se parliamo dei prodotti di prima e seconda generadella biodiversità. zione, l’affermazione che “gli Ogm si riproducono Nella seconda generazione di semi termicome i semi normali” è giusta. In Argentina, per nator il controllo non è solo sulla fertilità esempio, dove non è ammesso il brevetto delle della pianta, ma verso tutte le caratterisementi, gli agricoltori conservano tutti gli anni una stiche genetiche. Viene introdotto un gene parte della produzione di soia dell’annata, che sarà che può essere attivato da un gene chimipoi utilizzata per la semina nell’anno successivo. Ma La bellezza dei colori co. Quando questo si attiva viene prodotta il fatto che i semi OGM possano germinare tranquillamente, non significa, però, che non ci siano delle limitazioni alla loro propaga- la proteina killer e lo sviluppo della pianta viene distrutto. Nella nuova generazione, poiché le multinazionali del seme, attraverso il brevetto, impediscono di zione terminator la crescita e la riproduzione della pianta, su cui si è intervenufatto l’utilizzazione della semente in una annata successiva. Per esempio, l’agri- to geneticamente, avviene solo se viene trattata con prodotti chimici venduti coltore U.S.A., pur se è in possesso di una semente che germina normalmente, è dalla stessa azienda biotech. costretto ad acquistare tutti gli anni la semente, perché le ditte sementiere, Syngenta, Bayer, BASF, Dow, Monsanto e DuPont da sole controllano oltre il che possiedono il brevetto e vendono sementi OGM, fanno causa a chi usa i 60% del mercato sementifero e il 76% di quello della agrochimica e sono semi di seconda generazione, il cosiddetto “ replanting“ e risultano quasi tutte in possesso dei brevetti per questa tecnologia, tenuti nel cassetto dagli sempre vincitrici. Oggi l’ultima tecnologia è quella della sterilità dei semi, nota anni Novanta. anche con il nome terminator (la germinazione dei semi viene bloccata da una La discussione potrebbe continuare puntualizzando altri aspetti (ecologia, biodiserie di reazioni innescate da uno stimolo chimico esterno).Grazie ad essa i semi versità, economia locale etc), ma non è in questo articolo che si può esaurire l’argomento. non possono essere riutilizzati Un interessante articolo apparso su “The Guardian” del gennaio 2014 spiega Ma lasciatemi terminare con un’affermazione di Vandana Shiva “... ognuno di come in Brasile organizzazioni ambientaliste e agricoltori si sono mobilitati con- noi deve difendere la sua libertà alimentare e chiedere ai propri governi di tro il congresso che si appresterebbe ad approvare la coltivazione di semi gene- proteggere i suoi diritti e di smettere di aiutare le multinazionali nell’approticamente modificati per ottenere piante di seconda generazione sterili. La priazione dei nostri semi e del nostro cibo”. . OGM, STERILI O NO? N Monsanto, il Gigante sementiero che ha paura di un’etichetta di Cristina Di Fino, Dublino, Irlanda In India controlla il 95% del mercato dei semi di cotone e ottenendo dei superprofitti attraverso le “royalties” ha intrappolato i nostri piccoli agricoltori in una spirale di debiti impossibile da estinguere. 284.000 contadini si sono suicidati in India a causa dei debiti legati alle sementi e ai prodotti chimici. P Multinazionali come Monsanto erano dietro alla legge “sementiera” della UE, che avrebbe reso illegale la diversità e la conservazione delle sementi in Europa. Il Parlamento infine ha rinviato la legge alla Commissione Europea, ma ora dobbiamo fare in modo che il nuovo Parlamento non approvi questa legge. La Monsanto negli Stati Uniti detiene la proprietà dei semi del 40% delle terre agricole coltivate. Negli Stati Uniti la Monsanto ha usato i suoi soldi per minare il diritto dei cittadini statunitensi a conoscere ciò che mangiano. Si sta minacciando lo Stato del Vermont, perché ha ottenuto di far entrare in vigore una legge sull’etichettatura. Monsanto ha introdotto al Congresso un disegno di legge chiamato “The Food Labelling Act”, che si è guadagnato il nome di Dark Act (Legge del Buio, dall’acronimo che significa “Negare agli americani il diritto di sapere”). Questo è un attacco alla democrazia e alla libertà della gente. erché ogni anno si marcia contro Monsanto? Il dibattito è molto acceso sulle biotecnologie, ma senza perdersi nei pro e i contro degli Organismi Geneticamente Modificati, è importante spendere qualche parola per fare luce su questioni di grande rilevanza per il futuro dell’umanità. Perché il 25 maggio 2014 due milioni di persone, in più’ di 400 città del mondo, si sono messe in marcia? E soprattutto perché la maggioranza delle città partecipanti alla marcia, erano proprio negli Stati Uniti, la madrepatria della Monsanto? Vandana Shiva illustra brevemente ma esaurientemente il motivo della protesta: “Non abbiamo scelto noi di prendere di mira la Monsanto, è Monsanto che ha scelto di puntare alla nostra libertà del cibo e dei semi, alle nostre istituzioni scientifiche e democratiche, alle nostre stesse vite. Mentre Monsanto annuncia che si sta ritirando dall’Europa, sta spingendo gli OGM nei paesi dell’Europa dell’Est e sta sostenendo nuovi trattati commerciali (...), per minare la condizione ampiamente libera da OGM che c’è in Europa, e per ottenere diritti di proprietà intellettuale sui semi ancora più forti”. Monsanto ha ammesso di aver scritto il tratOra perché’, se gli Ogm sono così “scientificamente” non Il mais è stato fra i primi semi tato di proprietà intellettuale del World Trade ad essere geneticamente modificato nocivi per la salute, i consumatori americani vogliono Organization (l’Organizzazione mondiale del sapere cosa c’è in ciò che mangiano, e vogliono etichette chiare, e come mai la commercio) che permette che i semi siano ridefiniti come sua stessa proprietà intellettuale. Ed è attraverso i brevetti che la Monsanto, un produttore di veleni, Monsanto ha così paura di un’ etichetta? Qualche dubbio nascerebbe anche a chi è diventata un gigante “sementiero”, con la quota maggiore di controllo sul è più sprovveduto in materia! Per saperne di più potete consultare vari siti, tra cui http://www.blogbiologico.it/ mercato delle sementi. [ 10 ] Notiziario Servas - n.1 - 2015 Dall’Estero e racconti di viaggio [ In questa pagina pubblichiamo un testo tradotto dalla newsletter reperibile nel sito di Servas International. La bella iniziativa è della socia Mara Pedicone, Canale Monterano (Rm). Se qualcun altro desidera tradurre gli articoli dal sito internazionale: http://www.servas.org/, la Redazione sarà ben lieta di pubblicarli. Buona lettura. di speciale ed unico sulla vostra cultura: gastronomia, festeggiamenti, abitudini, frasi nella vostra lingua. Domandate al vostro ospite di organizzare un incontro con famiglia ed amici in cui possiate condividere foto, conoscenza e talenti speciali (anche vostri). IL DECALOGO DEL VIAGGIATORE SOSTENIBILE di Lilly Kerekes e Rodolfo Alvarado, Servas Mexico ARTICOLO TRATTO DAL NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SERVAS, NOV.-DIC. 2014. TRADUZIONE E ADATTAMENTO DI MARA PEDICONE, CANALE MONTERANO (RM) CUCINATE INSIEME È essenziale condividere gastronomia ed eredità culturale. Conosciamo le origini del cibo, più biologico e salutare, e la sua cottura. Tutti partecipano a un momento importante per parlare e condividere. Nei mercati si può trovare cibo locale unico, differente e biologico. Evitate cibo spazzatura per la vostra salute e per il pianeta. ANDATE IN BICICLETTA E CAMMINATE È veramente un modo divertente per conoscere il territorio. È economico, fate esercizio, chiacchierate e aiuterete il pianeta riducendo l’inquinamento. E questo cosa vi fa venire in mente.... FATE UN GIRO ALTERNATIVO Andate in profondità, oltre gli usuali itinerari turistici. Entrerete in reale contatto con la cultura locale. Mantenete gli occhi e la mente aperta. Scoprire quei luoghi segreti e folkloristici può essere un’avventura divertente e arricchente. Prevedete di visitare progetti sostenibili della comunità in cui vi trovate. Se il vostro ospite non ne conosce usate l’opportunità per voi e per lui di fare ricerche e forse ne trovete qualcuno. NON USATE PLASTICA O NON COMPRATE ACQUA È più facile portare un filtro da campeggio per l’acqua e una bombola. Usate sporte riciclate e/o riutilizzabili. FATE UN BUON PIANO DI VIAGGIO Cercate di ridurre il più possibile i viaggi in aereo, più inquinanti di qualsiasi altro trasporto. I viaggi in aereo possono aumentare nel mondo ma i viaggiatori Servas possono dare una mano a ridurre l’impronta del carbone prendendo autobus, condividendo la macchina e perfino facendo autostop. COMPRATE POCO, LOCALE Non avete bisogno di comperare per dimostrare ai vostri amici o famiglia che tenete a loro, ma se lo volete fare, comprate locale nei mercati o nei paesi, Cosa vi suscitano... direttamente dai produttori. Aiuterete l’artigianato locale che vive di questo, in più avrete anche un regalo originale ad un prezzo equo. Incontrerete artisti RISPETTATE GLI ANIMALI locali ed imparerete le loro tecniche, materiali e modo di Sono parte essenziale del pianeta. Non diamo loro cibo, vivere. non visitiamo zoo e circhi. A casa o sulle strade rispettiamoli e, se possibile, non mangiamoli! CONDIVIDETE Lasciate un ricordo non materiale della vostra visita. PIANTATE UN ALBERO Preparate un discorso, una rappresentazione, insegnate una è il simbolo che unisce alla natura di un luogo ed anche al danza locale o come cucinare una pietanza tradizionale. vostro ospite. Invitate la comunità a farlo, filFocalizzatevi su questioni ecologiche matelo, condividete e pubblicizzatelo. così che il viaggio possa avere una traccia spirituale ed armonica, p.esempio CONDIVIDETE SOSTENIBITA’, CONCETTI piantate un albero! ED ESPERIENZE Qualsiasi punto di vista sull’ecologia e sui ORGANIZZATE UN EVENTO modi alternativi di vivere sarà di beneficio per Domandate al Segretario Nazionale di tutti, specialmente se volete essere un viaggiaaiutarvi ad organizzare un piccolo eventore ecologico e responsabile. . to dove possiate condividere qualcosa Non dimentichiamoci di riciclare! Notiziario Servas - n.1 - 2015 [ 11 ] Dall’Estero e racconti di viaggio Juliette: “Amici italiani, perché non rispondere alle mail dei soci stranieri?” di Carolina Castagnola, Firenze Annie King, che abita nelle vicinanze di Glengariff (contea di Cork, nel sud ovest) in campagna, in una casa che era più o meno un rudere quando Annie l’ha acquistata; negli anni l’ha ristrutturata in maniera originale. Lei è referente “WWOOF Ireland”, quindi al nostro arrivo siamo stati accolti da 15 giovani WOOFER da varie parti del mondo e da un amico Neil e suo figlio. È stato molto piacevole arrivare e trovare accoglienza e simpatia praticamente da tutto il mondo! Abbiamo passato due giorni da Annie ed è stato bello gna irlandese è proprio bella. Siamo stati ospiti di Francis e Juliette; lei ci ha subito raccontato che aveva partecipato, anni prima, a “Sentieri Insieme” ed era stata entusiasta. Ha però lamentato il fatto che dai soci italiani è difficile avere una risposta se scrivi e chiedi ospitalità, ma anche se scrivi e basta pare che i soci italiani non rispondano. Mi ha fatto piacere questa sua riflessione, perché a volte anch’io ho fatto così, più che altro per pigrizia, quindi la riflessione di Juliette mi ha fatto prendere coscienza di un certo atteggiamento. Abbiamo trascorso anche con loro due giorni. È stata un’esperienza diversa rispetto ai giorni con Annie; con loro abbiamo condiviso le reciproche esperienze di viaggi fatti, il progetto di fare casa e famiglia, dei figli e della loro crescita. Juliette, Carolina e Francis L a nostra prima volta, ad agosto 2014, Ivor ed io abbiamo deciso che nel nostro viaggio in Irlanda avremmo contattato soci Servas. Per noi un’assoluta novità, essere in contatto con soci Servas all’estero: finora avevamo ospitato soci da tutto il mondo, ma noi avevamo visitato solo soci in Italia. Ovviamente la curiosità e l’entusiasmo erano al massimo, anche perché inizialmente non avevamo avuto risposte “certe” di ospitalità; in estate tutti desiderano viaggiare. Alla fine sono arrivate le risposte positive e quando siamo partiti da Pisa, sapevamo che avremmo condiviso parte della nostra vacanza con soci Servas. La prima esperienza è stata con parlare con lei e i suoi amici della loro e nostra vita, di cosa avevamo condiviso negli anni, anche senza conoscerci (siamo tutti mezza età). È stato bello vedere che, anche se provenivamo da Paesi e culture diverse, ci hanno accomunato percorsi come la musica, il vivere all’aperto e a contatto con la natura, il valore della pace e fratellanza. Mi viene una riflessione: Servas è nata sulle ceneri di una guerra bruttissima, però sono e siamo riusciti a creare la voglia di essere in contatto gli uni con gli altri in maniera pacifica e fraterna. Forse è una caratteristica di noi umani che, purtroppo, dobbiamo prima farci del male per poi capire ed apprezzare quali sono i valori ed esperienze che arricchiscono le nostre vite? . La seconda esperienza è stata nelle vicinanze della città di Cork, sempre in campagna; del resto la campaAnnie, Ivor e Carolina [ 12 ] Notiziario Servas - n.1 - 2015 Dall’Estero e racconti di viaggio A piedi fino a Gerusalemme. “Cammino anche per chi non può farlo” In Italia sono passato per Loreto, Assisi, Roma e Bari, ho ricevuto l’invocazione dall’Imam della grande moschea e dal rabbino della Sinagoga di Roma, la preghiera dall’ambasciatrice palestinese, e la preghiera dalla chiesa Russa - Ortodossa di Bari, che hanno dato forma e corpo al pellegrinaggio. di Franco Collodet, Ancona Nella via Ignazia da Durazzo a Istanbul ono andato a Gerusalemme in sono entrato in conpellegrinaggio a piedi. Sono tatto con religioni partito da Ancona il 1° agosto, e cristiano-cattoliche, sono arrivato a Gerusalemme il cristiano-ortodosse, 17 dicembre. Dopo numerosi pelmusulmane. La linlegrinaggi a piedi in Europa è gua non è stata una nato il desiderio di compiere un difficoltà ma un cammino in Terra Santa. Nei pelmomento di arriclegrinaggi precedenti molti mi chimento e di comchiedevano di portare a loro nome prensione dell’altro, una preghiera o un messaggio nel Il percorso del pellegrinaggio luogo di destinazione. Negli anni è germogliata l’idea di camminare anche passando dalla cultura occiper tutti quelli che non possono farlo, senza distin- dentale alla orientale e a quelzione di cultura o di religione, un pellegrinaggio con- la asiatico - orientale. diviso, non personale come erano stati quelli prece- Nella via di Antiochia, da denti, diventando il messaggero delle preghiere affi- Istanbul a Bab al Hawa (il datemi dalle persone incontrate lungo il cammino ed confine che separa la Turchia dalla Siria), la cultura musulattraverso il sito web: mana, poi il misticismo da www.mandalatuapreghieraagerusalemme.org Mevlana a Konya, e gli sconfiCon questa iniziativa mi sono arrivate oltre mille nati deserti dell’altopiano preghiere da diverse parti del mondo, che ho porta- dell’Anatolia con i lunghi to alla Basilica del Santo Sepolcro, alla Cupola della momenti di solitudine hanno Roccia e sul Muro del Pianto, i tre luoghi santi di arricchito ulteriormente la parte spirituale del cammiGerusalemme, delle tre religioni monoteiste. Lungo i 138 giorni del pellegrinaggio ho incontrato no. accoglienza, sperimentato generosità ed aiuto da sacerdoti cristiani, ortodossi e da imam. Attraversare Arrivato al confine, ho troluoghi, culture e religioni differenti è sempre stato un vato una situazione difficimio interesse, ed il pellegrinaggio porta sempre con le: il confine siriano è consé aspetti di un’autenticità profonda e tutto sembra trollato dagli uomini dell’Isis. Non è possibile Resto del Carlino più vicino e possibile. S NATALE 2014 Con Servas in Israele Di Anna Maria Sotgiu, Quartu S.Elena (CA) D evo confessare che la partecipazione a questo meeting è stata decisa dopo un percorso di dubbi e ripensamenti. I primi contatti con Claudia, la fantastica responsabile SERVAS in Israele, risalgono ai primi di giugno dello scorso anno. Era un bel programma, non conoscevo quelle terre e l’idea di trascorrere il Natale nei luoghi che hanno dato origine alla mia cultura mi affascinava. E poi Gerusalemme! La situazione poi è precipitata: i bombardamenti su Gaza, la quantità di morti tra cui centinaia di bambini mi aveva fermata. Ero scoraggiata e anche adirata, il popolo palestinese pagava ancora una volta gli errori della storia. Mi chiedevo se fosse giusto che io andassi là’ e mi sono fermata. Solo a ottobre ho ripensato a questa opportunità‘ e mi sono detta: i soci Servas devono essere costruttori di pace, questa può essere un’occasione per capire se la teoria può essere trasformata in realtà. Quale posto migliore per fare questa verifica? E sono andata, con Bimba Palestinese Notiziario Servas - n.1 - 2015 passare la frontiera, a meno che non si desideri mettersi nelle loro mani. Cinque volte sono stato invitato a passare il confine per andare dalla parte dell’Isis. La situazione si è ulteriormente aggravata quando mi hanno fermato perché scattavo delle foto come testimonianza ed allora ho dovuto allontanarmi in fretta. A questo punto non ho trovato altra strada per continuare il pellegrinaggio verso Gerusalemme che trasferirmi a nord di Israele e da lì andare avanti. In Israele sono stato ospitato da soci Servas, e ho trovato una particolare meraviglia ed entusiasmo verso questo progetto, spesso mi hanno chiesto se è nata proprio da me questa idea. A Gerusalemme i soci Servas hanno organizzato un incontro per descrivere e raccontare il cammino. I frati cappuccini della Terra Santa di Gerusalemme mi hanno invitato a partecipare alla messa della notte di Natale a Betlemme, che è stata trasmessa in eurovisione. Ho cercato di prevedere più cose possibili nel momento della pianificazione del cammino, come la fortunata e indispensabile decisione del cambio delle scarpe ad Ankara, mentre verificare e correggere il percorso talvolta è stato complesso. La bellezza del paesaggio, il calore delle persone, la volontà di raggiungere la meta mi hanno sempre sostenuto durante tutto il pellegrinaggio. . Rossella, “new entry” Servas. L’esperienza è stata veramente molto bella: ci siamo ritrovate in Israele in circa 30 persone provenienti da tutte le parti del mondo e da subito si è creata tra noi e nostri “host” Israeliani una fantastica energia che ci ha accompagnati durante i sette giorni del soggiorno. Merito sicuramente di Claudia e di tutti i soci Servas Israeliani che instancabilmente si sono attivati per ospitarci, metterci in contatto con gli altri e accompagnarci lungo le radici delle nostre rispettive culture di appartenenza: Galilea, Nazareth, il lago di Tiberiade, Beth Lehem, il fiume Giordano…… e poi Gerusalemme! Un percorso straripante di storia per credenti e laici, che le bravissime guide locali (Servas e non) hanno saputo illustrarci e raccontarci. Unico cruccio, almeno per me, è non aver potuto visitare i territori Palestinesi: gli unici due Servas di Hebron – invitati al meeting - non hanno potuto partecipare all’incontro. Abbiamo potuto solo conoscere realtà in cui convivevano Palestinesi, Cristiani ed Ebrei: come per esempio ad Haifa e la scuola di Gerusalemme. Però la pace in quei territori è ancora molto lontana. Grazie Clauda, Debbie, Avi e Edna, e grazie in ugual misura ad ognuno di voi (siete tanti!) credo ci rincontreremo. . Shalom Foto di gruppo [ 13 ] Dall’Estero e racconti di viaggio ha tracciato per prima il percorso e ha scritto la guida “Di qui passò Francesco”) di partire per continuare il cammino fino al Monte Sant’Angelo e farci dono di un’altra guida “Con le ali ai piedi”. Assisi, i pellegrini sono senza ristoro: serve una casa Di Teresa Larghi e Eugenio Girola, O.San Mamette (CO) V iaggiare è andare altrove, muoversi verso l’altro, vedere il diverso, incontrare lo straniero e vivere una relazione con lui, ridefinendo noi stessi. Viaggiare è cambiare per tornare a casa e scoprirsi un poco diversi, perché viaggiando diamo una testimonianza di pace, di dialogo interculturale, di accoglienza e di rispetto reciproco. I cammini, quelli dove fai fatica, ti permettono di gustare il creato camminando accanto a persone che, come te, hanno deciso di percorrere sentieri pieni di storia e di fede. Ci sono luoghi dove senti la presenza di coloro che hanno lasciato un’impronta di un vissuto che riecheggia nei fa presa su di me e arrivata a Puente sento la necessità di proseguire per almeno un’altra tappa. Non è stata solo una vacanza alternativa! È stato un primo passo verso un mondo che negli anni mi ha coinvolta sempre più. Sono ormai passati più di quattro anni da quel lontano maggio 2010, quando quel piccolo angolo di paradiso dove le persone, zaino in spalla o in bicicletta bussavano alla porta, è stato chiuso. Qui abbiamo accolto e visto passare il mondo! Accoglienza non era solo registrare chi arrivava ed assegnargli un letto. Colui che cammina e arriva all’ostello si aspetta, dopo un bicchiere d’acqua fresca, innanzi tutto ascolto. Non un ascolto sbrigativo, ma un ascolto con il cuore che faccia dire al pellegrino “mi sento a casa”. Non è facile trovare questi luoghi di sosta dove chiunque si senta accolto per quello che è senza alcuna etichetta di etnia o religione. Ora quel luogo che ad Assisi ha ospitato gente di ogni lingua e religione ha bisogno di rinascere. Per questo si sta partendo con un progetto di raccolta fondi attraverso un “crowdfunding” per acquistare una casa nella città di Francesco e farci il nuovo ostello per pellegrini. Eremo delle carceri luoghi più significativi: Eremo delle carceri, il Monte Subasio, Spello, La Romita di Cesi, Sacro Speco di Narni, il Santuario di Greccio, Eremo di Fonte Colombo per indicare solo alcune tappe lungo il cammino che da La Verna, passando da Assisi giunge a Poggiobustone nel Lazio. La mia prima esperienza da pellegrina con tanto di zaino in spalla l’ho avuta nell’agosto 2006. L’itinerario previsto era RoncisvallePuente La Reina. Ma ecco che dopo la prima tappa il fascino del cammino [ 14 ] Notiziario Servas - n.1 - 2015 I diversi cammini fatti e i diversi incontri nei luoghi di sosta hanno permesso di poter fare insieme a Eugenio una delle esperienze più significative d’accoglienza. Lungo il cammino di Francesco c’era un ostello, un luogo d’accoglienza caldo e familiare dove per diverse volte siamo stati ospitaleri volontari, dedicando a questo servizio intere settimane, fino ad arrivare all’ultima nostra esperienza. Per un mese intero abbiamo gestito da soli la struttura per permettere ad Angela (colei che La responsabile dell’Associazione “Amici del cammino di qui passò Francesco” ha preparato una breve presentazione che invitiamo a leggere pregando di farla circolare fra gli amici. È importante che si raggiunga il numero più alto di persone nella speranza, nella fede che fra di loro ci sia chi voglia investire in questo bellissimo progetto a beneficio di tutti i pellegrini che giungono ad Assisi. Vuoi aiutarci a divulgare l’idea? Vuoi essere parte di questo stupendo progetto? Ti aspettiamo ai “Fai la cosa giusta” dove Angela sarà presente. . Dall’Estero e racconti di viaggio Dal deserto di sabbia alla foresta: il potere di un singolo uomo di Cristina Di Fino, Dublino, Irlanda liberamente tratto da: www.youtube.com/watch?v=lS8PXF60PuA J adav Molai Payeng, è un semplice uomo di Jorhat in India che non ha nemmeno terminato le scuole, ma dopo trenta anni d’ incessante e silenzioso lavoro, qualcuno si accorge di lui. Sulla riva del fiume Brahmaputra nel 1979 alcune violente inondazioni portarono morte e distruzione: migliaia di piante furono devastate e gli animali uccisi. Egli stesso racconta: "I serpenti sono morti per il caldo, perché non avevano nessun albero sotto cui ripararsi. Mi sedetti e piansi sopra le loro carcasse senza vita. È stata una carneficina, così ho allertato il dipartimento forestale e ho chiesto loro se in quel punto potevano crescere alberi. Non mi hanno saputo dire nulla, ma intanto mi hanno suggerito di fare un primo tentativo con i bambù e così ho fatto. Non c'era nessuno ad aiutarmi, nessuno era interessato". Jadav Molai Payeng Notiziario Servas - n.1 - 2015 Quest’uomo ha scelto di dedicare la sua vita a questa causa e dopo 30 anni da un deserto di sabbia è cresciuta una foresta di 550 ettari. Oggi si chiama la foresta di Molai ed è popolata da numerosi tipi uccelli, da cervi, rinoceronti, tigri, elefanti. Gli alberi sono stati piantati a mano, uno per uno, con pazienza durante tutti questi anni. Jadav Molai Payeng ha osservato la natura, ha parlato con gli abitanti della zona, ha studiato i semi, ha persino importato le formiche per ricostruire l’ecosistema. Oggi Jadav Molai Payeng vive lì, in modo semplice con la sua famiglia, in una casa di legno ai confini della nuova foresta, che oggi è un santuario naturale. Nell’anno 2000 tutta l’area è stata riconosciuta dal governo indiano come “foresta sociale”. Ma la sua azione non si ferma qui, lui continua a piantare alberi su un’ isola del fiume Brahmaputra. Il suo messaggio per il mondo è: “La saggezza. L’educazione al giorno d’oggi sembra un mezzo per fare soldi e non per aiutare lo sviluppo della conoscenza e della saggezza. Per la sopravvivenza del pianeta finché piantiamo alberi e piante, il nostro pianeta vivrà. Quando un bambino pianta due alberi e se ne occupa per cinque anni, lui avrà ossigeno da questi due alberi. Se ognuno in India facesse così in cinque, dieci anni l’India sarebbe tutta verde, se tutti seguissero questo esempio, tutto il nostro pianeta sarebbe verde”. . Un bel felino nella foresta [ 15 ] Bacheca Bruxelles. Pollo, patatine, quattro bimbi a tavola: ed è già Servas Kids Di Alessandra Brusati, Cinisello Balsamo (MI) liver e Sophie con un sorriso solare di benvenuto ci hanno accolto nella loro casa a Bruxelles dai calorosi interni in legno. I loro figli Hugo, Ròmeo e Kiara hanno stretto immediatamente amicizia con Federico, condividendo giochi e scherzi come se si fossero conosciuti da sempre. In un mix di italiano, francese ed inglese, abbiamo pranzato riuniti attorno ad una tavola apparecchiata a festa condividendo insieme l’importanza di costituire un gruppo Servas Kids. Anche qui a Bruxelles l’idea è quella di entrare in diretto contatto con le famiglie del paese che si visita permettendo ai bambini di vivere la realtà locale, conoscerla da una prospettiva diversa da quella abituale ed accogliere le differenti abitudini in un clima di pace. L’esistenza di un mondo distinto da quello in cui abitualmente viviamo, ricco di di stimoli positivi che aiutano ad accetInsieme a Bruxelles tare l’altro per come è, senza pregiudizi, O è stata la costante riflessione che ci ha guidato per tutta la giornata. Una giornata che ci ha offerto interessanti sorprese con il Geocaching, la caccia al tesoro che con l’utilizzo del ricevitore GPS di Oliver ci ha permesso di scoprire gli oggetti più strani tra i quali una piccola rana di gomma nascosta all’interno dello scolo di una grondaia. La ricerca ha stimolato la più spiccata creatività che si è spinta A tavola basta un sorriso per parlarsi fino alle buffe fotografie delle pareti interne dove era nascosta, scattate nelle posizioni più strane. Il recupero, nell’euforia di tutti i membri delle famiglie, è stato segnato sul piccolo logbook del barattolo, poi rimesso a posto per i giocatori successivi. Gli occhi soddisfatti dei bambini, le guance rosse per il freddo sotto la fine pioggerellina primaverile hanno lasciato un ricordo indimenticabile di questa curiosa esperienza: la possibilità di esplorare in un modo nuovo e diverso i dintorni di un quartiere sconosciuto e l’entusiasmo di diffondere anche a livello internazionale il progetto Servas Kids. . In viaggio con i libri Anche in questo numero presentiamo un libro che parla di viaggi,lo spirito dei soci Servas è appunto il viaggio. Avete in mente qualche libro o racconto che vi ha aperto le porte del cuore per un viaggio da fare o immaginare? La Redazione aspetta i vostri contributi. In viaggio con “NOVE VITE” di William Dalrymple di Anna Maria Tentella, Fermo “Ho scovato molte delle mie storie nei meandri più oscuri e meno romantici della vita dell’India odierna, e ho lasciato che fossero i personaggi a raccontare la propria storia, relegando il narratore alla sola cornice.” William Dairymple, che vive in India da 25 anni, presenta con queste parole il suo libro “Nove vite”, frutto di lunghi viaggi attraverso l’India, oltre che di una profonda conoscenza della sua storia e cultura. Consiglio vivamente la lettura del libro perché, mentre offre un ampio panorama del convulso cambiamento della società indiana e della contemporanea permanenza del sacro e dei suoi rituali, porta in primo piano le vite di persone incontrate in contesti e luoghi diversi, tutti sospesi tra modernità e tradizione. Molto spesso sono le persone stesse a parlare, donne e uomini le cui voci rendono il racconto vivo e coinvolgente. . SERVAS è una parola in esperanto che significa servizio; è un’associazione pacifista senza fini di lucro. Si occupa di costruire un ambiente di pace attraverso l'ospitalità e l’accoglienza e il servizio che consentono agli individui di condividere nella quotidianità le rispettive culture e idee. Per maggiori informazioni visita www.servas.it Quadrimestrale dell’Associazione Servas Porte Aperte - Anno XXX - numero 1 marzo 2015 Direttrice responsabile: Rosaria Malcangi - Proprietario: Luigi Uslenghi Responsabile dell'informazione: Carolina Castagnola via San Donato 5 50127 Firenze e-mail: [email protected] Stampato su carta riciclata FSC dalla tipografia Poligrafica Srl, Via Friuli 29, 24044 Dalmine (BG) Grafica: GrafColor, Sassari - [email protected] - www.graf-color.it Registrazione Tribunale di Milano n.452 del 21 settembre 1985 Per i soci: dati per il pagamento delle quote sociali (20 euro) a famiglia PER IL PAGAMENTO A MEZZO R.I.D., contattare il Tesoriere BONIFICO BANCARIO SUL CONTO IN BANCA POPOLARE ETICA - Filiale di Bari, Via Ottavio Serena n° 30 - 70126 Bari Intestare la somma ad Associazione Servas Porte Aperte, Via Ragazzi del ’99 n° 2 – 28100 Novara IBAN: IT34 C05018 04000 0000 0013 1620