Monsanto - Servas Italia

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Monsanto - Servas Italia
“Con ogni vera amicizia rafforziamo le basi su cui poggia la pace in tutto il mondo” Gandhi
Care socie, cari soci,
S
Anno XXX - n.1 - marzo 2015
ono lieta di annunciarvi che il calendario
Servas 2015 si presenta particolarmente
interessante. Oltre alla prosecuzione delle
consuete attività e degli impegni a lunga
scadenza già presi, abbiamo in programma nuovi
eventi importanti, anche di livello internazionale, che
genereranno non solo ricchi incontri, ma anche scelte rilevanti per la nostra associazione.
Il 25 e 26 aprile si svolgerà a San Gemini l’assemblea
nazionale di primavera di cui trovate la convocazione
ed il programma nella pagina successiva. Vi aspetto
numerosi! Mi auguro che si creerà, come nelle ultime
assemblee, un bel clima fatto di entusiasmo, incontri
costruttivi, scambio di idee ed esperienze, voglia di
migliorare, proposte nuove, piacere di essere insieme
e bella convivialità.
Subito dopo, dal 26 aprile al 1° maggio, nello stesso
luogo, si svolgerà un meeting internazionale organiz-
L'ultima assemblea nazionale in Lombardia, in vista della prossima
occasione di incontro e amicizia
zato da noi italiani. Oltre che dalla conoscenza di
alcuni luoghi, il programma è caratterizzato da approfondimenti sulla pace, con la collaborazione delle
realtà umbre particolarmente significative e attive su
questo tema. Servas Italia costituisce uno dei più
numerosi gruppi nazionali nel mondo e sono felice
che siamo riusciti a mettere a frutto le nostre risorse
organizzando nel nostro paese un meeting internazionale. Ringrazio caldamente i soci umbri ed altri volontari per la loro disponibilità, senza la quale non sarebbe stato possibile avventurarsi nella promozione di
un evento che necessita di un notevole lavoro.
L’estate riproporrà anche quest’anno il tradizionale
appuntamento di Sentierinsieme dal 17 al 23 luglio a
Bergun ( Svizzera) e forse porterà altri eventi ancora
da organizzare.
Dal 10 al 16 ottobre si svolgerà in Nuova Zelanda l’assemblea generale di Servas International che ha luogo
Nuova Zelanda, ospiterà l'assemblea Internazionale 2015
ogni tre anni in paesi diversi. È questo un appuntamento molto importante perché, attraverso le discussioni e le votazioni assembleari, vengono prese decisioni che caratterizzano e regolano l’associazione a
livello internazionale. Durante l’assemblea viene anche
eletto il nuovo Comitato Esecutivo Internazionale.
Ogni gruppo nazionale partecipa con un delegato ufficiale, ma ogni socio può partecipare come osservatore. Il nostro CE sta preparando delle mozioni da proporre, condividendone i contenuti con i coordinatori
regionali. Mi auguro che, tra le varie decisioni,si riuscirà anche a stabilire modalità più snelle per i viaggiatori e più agevoli canali di comunicazione nel
mondo Servas .
L’autunno porterà, oltre all’assemblea, il momento
dell’elezione del nuovo Comitato Esecutivo e degli
altri organi sociali: Collegio dei Garanti e Revisori dei
Conti.
Questo è un momento sicuramente importante e fondamentale per la gestione e il futuro della nostra associazione, auspico quindi che le candidature per i vari
ruoli non tarderanno ad arrivare.
Nelle pagine successive troverete a tal proposito una
comunicazione del Comitato Esecutivo attuale. Non
dimenticate di leggerla! .
Un grande abbraccio
Anna Maria Tentella
Presidente di Servas Porte Aperte
SOMMARIO
Convocazione Assemblea
Vita associativa in Italia
Dall’Estero e racconti di viaggio
Bacheca
2-3
4-5
11 - 15
16
[1]
Convocazione Assemblea
CONVOCAZIONE
DELL’ASSEMBLEA DI PRIMAVERA
Ai sensi dell’articolo 9 dello Statuto è convocata l’assemblea di Servas Porte Aperte sabato 25 aprile alle 8,30 nella
sala riunioni dell’Albergo Duomo, Piazza Duomo 4, San
Gemini (Terni). Qualora non venisse raggiunto il numero
legale verrà riconvocata domenica 26 aprile alle ore 8,45
nello stesso luogo con il seguente ordine del giorno:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Relazione della Presidente
Discussione e approvazione del bilancio
Comunicazioni del Comitato Esecutivo
Comunicazioni dei Coordinatori
Comunicazioni di alcuni soci
Varie ed eventuali
La Presidente Anna Maria Tentella
Incontro ed Assemblea Nazionale
24 – 26 Aprile 2015
L’incontro Nazionale Servas di primavera si terrà a San Gemini (a 15 km da
Terni) dal 24 al 26 Aprile 2015 presso l’albergo Duomo (un antico palazzo del
18° secolo) con il seguente programma:
Zona archeologica di Carsulae, arco di San Damiano.
Servizi offerti:
Trattamento di mezza pensione (cena e colazione) con la possibilità di scegliere
tra diverse tipologie di camera. Sono inclusi nel prezzo: bus privato e biglietto di
ingresso per la gita guidata. I pranzi non sono inclusi. Il pranzo di domenica è
acquistabile presso l’albergo al costo di 15 euro.
Costi complessivi in Euro per persona:
in camere “classic” 80 Euro in doppia e 58 Euro in tripla;
in camere “comfort/superior” 94 Euro in doppia e 70 Euro in tripla;
in camere “ de luxe“ 110 Euro in doppia e 86 Euro in tripla;
in suite 130 Euro in doppia e 100 Euro in quadrupla.
Prenotazioni:
La prenotazione deve essere fatta direttamente all’hotel Duomo entro il
31/03/2015, specificando la condizione di associati a Servas, quale tipo di
camera si desidera e pagando un anticipo di 40 Euro a persona.
Come arrivare:
In auto : superstrada E45 (Roma-Cesena) uscita San Gemini.
In treno (www.trenitalia.com) : arrivo alla stazione ferroviaria di Terni e bus per
San Gemini.
In aereo: aeroporto Roma Fiumicino (FCO, www.adr.it/fiumicino) oppure aeroporto Roma Ciampino (CIA, www.adr.it/ciampino). Bus per Roma Termini. Da Roma
Termini arrivo a Terni in treno e poi bus per San Gemini.
Gli orari dei bus da e per Terni sono reperibili all’indirizzo:
www.umbriamobilita.it/it/orari/servizio-extraurbano
Hotel Duomo - San Gemini (TR) – Italy - Phone +39 0744 630015
E-mail: [email protected]
www.albergoduomosangemini.it
Vista di San Gemini
Venerdì 24 aprile
arrivo dei partecipanti nel pomeriggio
cena in albergo e dopo cena di intrattenimento.
Sabato 25 aprile
Mattina di escursioni e visite guidate a San Gemini e Carsulae. Il gruppo bici
organizzerà una gita per un gruppo max 20 persone. (chi deve affittare una bici
avverta albergo all’atto della prenotazione).
Pomeriggio di attività in albergo (discussione a tema e laboratori)
Cena in albergo e dopo cena di intrattenimento
Domenica 26 aprile
Mattina di Assemblea con approvazione del bilancio
Pranzo di commiato
[2]
Notiziario Servas - n.1 - 2015
San Gemini
Convocazione Assemblea
[
L’evento è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare, ed è stato pensato soprattutto per i soci internazionali. Per questo motivo la redazione ha ritenuto opportuno pubblicare il programma in lingua
inglese. Non dimenticate di far sapere ai vostri amici
stranieri di questa opportunità! La Redazione
Notiziario Servas
Peace in Nature
International Meeting in Umbria
Panoramic view of Piediluco lake
April 26th - May 1st, 2015
Servas Italy is organizing an international meeting from April 26th to May 1st,
2015, in the city of San Gemini (15 km from Terni – Umbria, Italy) at the Hotel
Duomo (a building dating from the 18th century). The meeting will give the attendees the opportunity experience the beauty of Umbria and some of the peace initiatives developed by the region. The programme includes tours and meetings with
the representatives of Tavola della Pace and the foundation Aldo Capitini. The
meeting is limited to a maximum number of 50 foreign participants and 20 Italian
participants.
Services:
Half-board for 5 days. Included: private bus, tickets for the guided tours, boat and
appetizer on Piediluco Lake and some food tastings. No lunch included.
Cost per person:
265 euros in classic double room; 300 euros in comfort/superior double room;
340 euros in deluxe double room; 390 euros in suite.
Marmore waterfalls
Booking:
Booking must be made directly to Hotel Duomo specifying that you are Servas
members, which type of room you are booking and with a payment of 100 euros in
advance.
How to get there:
By car: E45 motorway (Roma-Cesena), exit San Gemini. By train (www.trenitalia.com): Terni train station, then bus to San Gemini. By plane: Roma Fiumicino
(FCO) airport (www.adr.it/fiumicino), then train to Roma Termini station; or
Roma Ciampino (CIA) airport (www.adr.it/ciampino), then bus to Roma Termini
station.
Transfer from Roma Termini train station:
Private bus to San Gemini from Termini station in Rome (Via Giolitti) departing at
5 p.m. on April 26th, 2015. Please book with the hotel if you are interested.
Transfer from Terni train station:
Some private cars of Italian Servas members will be waiting in the square in front
of Terni railway station at 6 p.m. on April 26, 2015.
Please book with the hotel if you are interested.
Notes:
All participants are warmly invited to bring with
them an object representing their country of origin,
which will be exchanged with the other participants.
The event does not have insurance to cover healthcare. Servas Italy cannot provide insurance in
case of any accidents.
For any further information please do not hesitate
to contact Servas members at:
[email protected]
Planning
International Servas Meeting, Peace in Nature
April 26th - Sunday
5.00 – 8.00 Welcome to the participants
8.30 p.m. Dinner in the hotel
9.30 p.m. Explanation of the activities
April 27th - Monday
9.00 a.m. Excursion to the Marmore Waterfalls by private bus
Afternoon: Boat trip on Piediluco Lake and appetizer
8.30 p.m. Dinner and entertainment in the hotel
April 28th - Tuesday
9.00 a.m. Guided tour of Spoleto and food tasting
Afternoon: Meeting about peace activities with the association Tavola della Pace
8.30 p.m. Dinner and entertainment in the hotel
April 29th - Wednesday
9.00 a.m. Guided tour of Perugia and meeting with the Foundation Aldo Capitini
Afternoon: Guided tour of Assisi
8.30 p.m. Dinner and entertainment in the hotel
April 30th - Thursday
9.00 a.m. Tour of the city of San Gemini (San Gemini Open) and Carsulae
Afternoon: Final meeting for a peace sharing
8.30 p.m. Dinner and entertainment in the hotel
May 1th - Friday
9.00 a.m. Departure by private bus for Termini train station, Rome
Hotel Duomo - San Gemini (TR) – Italy - Phone +39 0744 630015
E-mail: [email protected]
www.albergoduomosangemini.itwww.albergoduomosangemini.it
Notiziario Servas - n.1 - 2015
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Vita associativa in Italia
VERBALE DELL’ASSEMBLEA
SOCI SERVAS
ASSEMBLEA AUTUNNO 2014
Redatto e adattato dal Segretario, Giuseppe Santoro, Ginosa (TA)
SAN PELLEGRINO TERME - 2 NOVEMBRE 2014
- Segretario per la pace: Iniziative svolte e proposta di incontro internazionale in Italia;
- Responsabile Giovani: Progetto Syle ed eventi internazionali;
Comunicazioni dei Coordinatori: Ognuno relazionerà su attività e iniziative del proprio territorio;
Comunicazione dei soci;
Varie ed eventuali.
Apertura, saluto e relazione
’Assemblea, ospitata nella
della Presidente da i saluti di
sala dell’Albergo Centrale di
benvenuto ai soci presenti e
San Pellegrino Terme, è iniringrazia il gruppo organizzatoziata domenica 2 novembre alle
re dell’Assemblea. Segue la letore 9,00 e si è conclusa alle ore
tura dell’Ordine del Giorno ed
12,30 della stessa giornata meninvita i Coordinatori ed i soci,
tre, i giorni precedenti, i soci,
che intendono intervenire in
come da programma, hanno
assemblea, a fare richiesta al
potuto scegliere e partecipare a
Segretario, sinteticamente poi,
visite guidate, incontri e laborarelaziona sulle attività in cui è
tori organizzati da Anna
impegnato il CE e la nostra
Cristina Siragusa, coordinatriAssociazione
ce della Lombardia, con il gruppo di soci locali.
Per il Comitato Esecutivo
Ascoltando la testimonianza sulla vita di Don Primo Mazzolari
Il pomeriggio di venerdì è stato
hanno
preso
la
parola:
dedicato all’accoglienza dei soci e il dopocena alla visione Giuseppe Santoro, segretario, Franco Corsi,
di un film su Pippa Bacca. Sabato mattina i soci si sono sud- Coordinatore dei coordinatori, Paolo Gentile, Tesoriere,
divisi in gruppi dove ognuno ha potuto scegliere l’itinerario
Giampaolo Fiordalisi, Segretario per la Pace, Anna
di maggior interesse accompaMaria Tentella, Presidente.
gnati da: Raffaella Rota per il
Sono inoltre intervenuti: Marneo Serenelli, membro
laboratorio di ciclo-Officina
del comitato per la risoluzione dei conflitti, Anna
conclusosi con un giro in bici.
Cristina Siragusa, membro del comitato di sviluppo,
La visita di Bergamo alta è stata
Gianna Rivera, coordinatrice della Liguria, Ermanno
guidata da Anna Cristina
Gaiga, coordinatore del Veneto, Francesca Putzolu,
Siragusa; la visita al borgo antinuova coordinatrice della Sardegna, Franco Scarpino,
co medievale di Cornello del
local help della Calabria, a nome della sua coordinatriTasso ha avuto come cicerone
ce Rosa Sicilia, Alfredo Rubino, Coordinatore della
Tarcisio Zuccali.
Sicilia, Antonia Cocozza, coordinatrice delle Marche e
Un momento dell'Assemblea.
Sabato pomeriggio i soci hanno Con Raffaella socia Bergamasca che ha Abruzzo, Franca Chiapello a nome di Bruno
aiutato nell'organizzazione
potuto partecipare al laboratoManfredi, coordinatore del Piemonte, Roberto
rio e alla produzione dei casoncelli, piatto tipico locale, Alberini, del gruppo sito.
degustati poi a cena.
Come soci hanno preso la parola: Raffaella Rota, di
È seguito l’incontro testimonianza sul mantovano don Bergamo, Alessandra Brusati, di Milano, Luigi Uslenghi,
Pino Mazzolari, nelle vesti di scrittore, obiettore di di Novara, presidente onorario di Servas, che conclude l’incoscienza e costruttore di
contro ringraziando chi ha lavorato e si è impepace. Dopo cena, Valter
gnato per questo bellissimo incontro ed esprime
Biella ha parlato della sua
parere favorevole allo scambio con le altre assoricerca storica sulla “Baghet”,
ciazioni affini, condividendo la proposta di rendela cornamusa bergamasca, e
re più snella la nostra associazione, senza ovviacon l’amico Giampiero Crotti
mente rinunciare ai nostri valori, si dichiara anche
ne hanno anche fatto apprezd’accordo con l’idea del bollino “automatico” per
zare suono e canti popolari.
tutti i soci. Informa che la prossima edizione di
L’Assemblea ha avuto come
“Sentierinsieme” si terrà in Austria ma considerato,
presidente
Anna
Maria
per sua esperienza, che le prenotazioni si esauriTentella e come segretario
scono immediatamente già all’apertura, propone
Isabella (Marche) Saverio (Calabria) Prisca (Liguria)
Giuseppe Santoro.
di incentivare iniziative di questo tipo a carattere
Pino, Leonardo, Francesca (Puglia)
nazionale come la passata edizione di
Carla e Laurent (Lombardia)...
ORDINE DEL GIORNO:
“Sentierinsieme in Calabria”. L’Assemblea termina
Apertura, saluto e relazione della Presidente;
in un clima di soddisfazione per tutto il lavoro svolto, con
Comunicazioni del Comitato Esecutivo:
ringraziamenti ed un lungo applauso per tutti e con l’im- Segretario: Edizione della Lista 2015
mancabile ricordo della foto di gruppo. .
- Coordinatore dei Coordinatori: Nuovo sito e riunione dei
coordinatori
Nota della Redazione:
il testo integrale dell’Assemblea è pubblicato nel nostro sito: www.servas.it.
- Tesoriere: Gestione della tesoreria e dei bollini;
L
[4]
Notiziario Servas - n.1 - 2015
Vita associativa in Italia
Rinnovo membri CE, collegio
dei garanti e revisori dei conti:
puoi esserci anche tu,
è semplice: basta candidarsi!
A cura del Comitato Esecutivo
“La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo
di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è
partecipazione”.
Quante volte abbiamo sentito questi versi di Gaber, li abbiamo
dentro di noi approvati e poi lasciati a sedimentare nella memoria? Forse, ci dicevamo, sì va bene ma partecipare a cosa? Alla
politica, alla scuola, alla società? Opzioni che spesso non ci
incantano, un po’ per diffidenza e un po’ per timore di non esserne all’altezza.
in Servas non volevo far parte di coloro che criticano per il solo gusto di farlo;
ho pensato che volevo essere anche io tra coloro che propongono e cercano di far
crescere l’associazione; ho pensato che se tanto ho avuto dalla mia associazione, in termini di amicizia e di scambio, qualcosa devo pur restituire. E mi sono
candidato. Non so se mi eleggeranno, so soltanto che esporrò anche io le mie e
le nostre idee con veemenza, passione e con il desiderio che questa associazione prosegua un cammino iniziato molti anni fa.”
Cari soci, abbiamo inventato questa storiella per
far comprendere come sia necessario e vitale
procedere a un ricambio degli organi direttivi,
sul palco della conferenza ci siamo noi ora, ma
vorremmo che ci fossero anche altri ‘architetti’
capaci di disegnare un futuro per Servas. Mai
come in questo momento se ne sente l’esigenza,
basta guardare i dati anagrafici per comprendere che dobbiamo muoverci per acquisire
nuovi soci e forze che siano in grado di condurre l’associazione nel futuro. Costruttori di
pace, nel segno del suo fondatore, Bob
Luitweiler. .
“In fondo, mi dicevo, a tutte queste cose partecipo, mi interesso di politica, ho
dei figli che vanno a scuola e partecipo alle riunioni, e guardo alla società civile sostenendo le lotte di coloro che hanno meno diritti.
Sono anche socio di Servas, è vero! Servas mi piace, ho viaggiato, ho incontrato tante realtà diverse, non peggiori o migliori, ma tutte hanno contribuito ad
aprirmi la mente. Devo uscire ora, vado a sentire una conferenza. Le conferenze
mi piacciono, meglio se a parlare non è un solo oratore, ma se c’è un contrad-
utunno 2015,
Assemblea d’A
nuovi eletti.
arriveranno i
gina bianca
Tu, hai una pa
scrivergli?
cosa vorresti
ditorio. Esco e vedo che il postino ha lasciato una copia del notiziario Servas, lo
prendo, lo leggerò in treno.
L’assemblea di primavera, vediamo dove la faranno quest’anno,“uhmm”, “interessante: è a Sangemini”. Era da tempo che volevo andarci!
E quest’altro articolo messo ben in evidenza? Cercano dei candidati per il nuovo
Consiglio Direttivo. Qualcosa mi solletica dentro, un misto tra il desiderio di
conoscere meglio i meccanismi di questa mia associazione e il desiderio di
affrontare una nuova sfida. Accantono subito questa ipotesi, non ho molto
tempo, gli impegni sono tanti…
La conferenza è stata interessante. Un gruppo di giovani architetti si propone
di affrontare la ristrutturazione di una parte fatiscente della città. Al microfono
si sono alternati tutti, con la veemenza e la speranza che traspare da chi crede
in un’ idea.
Riprendo il treno del ritorno, questa volta in ritardo, e nell’attesa mi metto a
riflettere, rivedo gli interventi precisi, puntuali, e l’arroganza di alcuni che si
permettevano di criticare le idee. Partecipavano sì, ma con il solo scopo di far
notare la loro presenza. E allora mi è scattato qualcosa dentro. Ho pensato che
Notiziario Servas - n.1 - 2015
[5]
Vita associativa in Italia
Elogio
della lentezza Servas
Rosaria, la nuova
direttrice del notiziario
Di Paolo Gentile, Canale Monterano (RM)
Di Rosaria Malcangi, Ruvo di Puglia (BA)
È
vero quello che molti dicono di Servas: siamo lenti.
Lenti nelle procedure di accettazione di un nuovo socio
(addirittura 2 colloqui, prima di iscrivere una nuova persona), lenti nel metterlo in condizione di viaggiare, lenti nelle
procedure di compilazione delle LOI e nell'attribuzione del
famoso bollino.
Eppure sono entrato in Servas affascinato proprio da questa
lentezza, convinto che il percorso lungo e difficile di accettazione possa selezionare i soci Servas sulla base delle loro
effettive convinzioni in tema di pace, ospitalità, solidarietà.
Da socio Servas ho incontrato persone eccezionali (in Italia
e all'estero) e ho allacciato rapporti che si sono trasformati
in vere e proprie amicizie. L’incontro è stato casuale, la loro
adesione a Servas non è stata affrettata, è stata invece ponderata e maturata nel tempo. La selezione ha comportato il
risultato di soci convinti e determinati nel voler perseguire
con i loro comportamenti gli obiettivi di conoscenza, rispetto e confronto tra diverse culture e sensibilità.
Da quando ricopro l'incarico di Tesoriere ho avuto modo di
incontrare anche soci che forse non avevano più lo "spirito
Servas", che, ad
esempio, non volevano pagare le
quote sociali perché
non avevano usufruito del "servizio".
Che avevano cioè
preso Servas per una
agenzia viaggi che
garantiva soggiorni
gratuiti.
Roma - Fontana delle tartarughe
Queste persone non
sono più soci Servas, ma (spiritualmente) non lo erano neanche prima. Secondo me non erano stati sufficientemente
informati degli scopi della nostra associazione, probabilmente perché iscritti in modo frettoloso e quindi non approfondito.
Ho saputo di persone che avevano fretta di iscriversi per
poter viaggiare, di soci Servas che volevano le liste estere
prima di fare la LOI (“perché fare la LOI se non trovo chi
mi ospita!”), altri che avevano bisogno “rapidamente” di un
bollino per partire, ma che avevano dimenticato Servas per
anni.
Ci sono altre organizzazioni che offrono un servizio di ricerca di ospitalità, sicuramente più rapido ed efficiente.
A mio avviso, noi dobbiamo rimanere un’ organizzazione
“lenta” e senza scopo di lucro. Senza avere come scopo principale il viaggio in sé e la crescita nel numero dei soci, ma
puntando alla qualità dei rapporti tra i soci aumentando le
iniziative di confronto e approfondimento delle nostre tematiche di pace e non violenza.
Questo non significa rimanere indietro con i tempi, possiamo migliorare e rendere più efficienti certi processi burocratici, ma senza modificare le finalità e gli scopi di Servas.
Concludo citando l’ossimoro che l’imperatore romano
Augusto aveva coniato (riportato da Svetonio): “Festina
lente” (affrettati con lentezza), augurandomi che Servas
possa essere più efficiente senza però rinunciare alla sua
caratteristica “lentezza”. .
[6]
Notiziario Servas - n.1 - 2015
B
asta poco per capire il valore di un’associazione. Non
sarà un caso se io, ultima arrivata qual sono, mi ritrovo
nominata direttrice del notiziario di Servas. Sono la prova
vivente che Servas ‘Porte Aperte’ non è solo un’etichetta, ma
la natura profonda della rete di uomini e donne di cui faccio orgogliosamente parte da qualche anno, persone che so
esistere ed essere a me affini, perché tutti insieme condividiamo gli stessi valori e ideali.
Sono giornalista. Nata in Puglia, vivo da qualche anno in
Lombardia. Amo il vento e il sole della mia terra, ma come
tutti i provinciali sono ammaliata da Milano.
Lavoro come addetto stampa per una Ong che si occupa di
diritti dell’infanzia. Credo profondamente che la
Cooperazione con la C maiuscola non sia solo quella in capo
a ministeri e istituzioni, ma anche quella domestica che ciascun cittadino attua quando coltiva amicizie internazionali,
apre la propria casa a un viaggiatore venuto da lontano, vive
su questa terra- per dirla con il poeta Hikmet- ‘come se fosse
la casa di suo padre’.
Una citazione che è un pretesto per dire che mi piace leggere: saggi e biografie, soprattutto, e poi racconti e romanzi. Ma ho anche un’ insana passione per gli albi illustrati.
Nei viaggi preferisco la bicicletta al motorino; il treno all’aereo; le barche a vela agli yachts. Nei viaggi lenti si riesce
meglio a entrare in sintonia con il paesaggio e soprattutto si
ha modo di dialogare con i compagni di viaggio che il caso
sceglie per noi.
L’incarico di direttrice mi stimola ad approfondire meglio la
nostra realtà associativa. Ringrazio coloro che mi hanno dato
fiducia, per onorarla ho passato in rassegna con entusiasmo
i vecchi numeri del bollettino. Il Notiziario, frutto della generosa opera del gruppo redazionale, è per i duemila soci
Servas Italia davvero una
bella opportunità per conoscere i gruppi regionali, trarre idee e suggestioni dai vari
resoconti di viaggi, sentirsi
parte viva dell’associazione.
Mi lusinga poter offrire un
po’ del mio tempo per quest’avventura e mi piace l’idea
di poter condividere con
tutta la redazione le competenze che ho acquisito per
lavoro.
Viviamo in un momento stoRosaria Malcangi
rico nel quale la Pace e
l’Amicizia tra i popoli, valori ai quali si ispirò il fondatore
Bob Luitweiler, vengono minacciati quotidianamente.
Ora più che mai tocca a ciascuno di noi il compito di divulgare soprattutto tra i giovani la fiducia nell’Altro, nel diverso da noi.
E ancora di più testimoniare la certezza che ogni singola
scelta individuale può fare la differenza nelle nostre vite, ma
anche in quelle degli altri. Compito che il Notiziario potrebbe svolgere diventando ancora di più luogo di confronto e
di dibattito, ma soprattutto incubatore di speranza. .
Buona lettura!
Vita associativa in Italia
me senza spendere una fortuna. Certo, un buon compromesso tra le nostre case
e i ristoranti potrebbe essere quello di organizzare gli incontri in locali del
Comune. Alcuni volontari si sono impegnati per verificarne la fattibilità. In
assenza di famiglie ospitanti, l’appuntamento resta quello solito, al ristorante
"S.Cosimato" a Roma zona Trastevere. Sempre di giovedì.
Di Bruna d’Innocenzo, coordinatrice del Lazio
Per ogni aggiornamento è possibile consultare la pagina Servas Lazio su
uoi mettere la bellezza di lasciare un libro nel tinello, e scoprire un autore sco- Facebook, curata da Adriano Crisafi.
nosciuto sul divano del salotto? È sgradevole scambiarsi libri ed esperienze Intanto giovedì 18 dicembre nell’ospitale casa di Teresa Mazzella si è tenuta la
in un locale, magari mentre il cameriere serve ai tavoli e l’immancabile maxi- riunione regionale per il 2014. Erano presenti 16 persone, a cui si sono aggiunti
due ospiti per la cena.
schermo cattura l’attenzione passiva degli avventori.
Sono state rinnovate le cariche per il 2015:
Non c’è ristorante che possa eguagliare la piacevolezBuon cibo e comunicazione a Trastevere
Bruna D'Innocenzo (Roma), coordinatrice; LH. Teresa
za di un incontro casalingo.
Mazzella (Roma), M.Carla Claudi (Roma), Francesco
Il gruppo Servas Lazio si riunisce una volta al mese e
Tosetto (Roma), Adriano Crisafi (Rocca Di Papa),
la cifra di queste riunioni è il BookCrossing, ovvero lo
Rimangono i LH Carlo Scappaticci (Frosinone), Silvia
scambio di libri. Nei valzer mensili, non manca mai la
Franzini (Lavinio), da confermare.
condivisione di qualche bella lettura, che è poi l’espeSarebbe importante avere nel direttivo un socio di
rienza di chi viaggia da fermo. C’è di fatto che i libri
Ladispoli o del viterbese. Ladispolani e viterbesi,
amati compiono viaggi veri, attraversano le case dei
forza! Fatevi avanti.
soci Servas, e più d’ uno entra per sempre nella vita dei
Nota redazione:Dopo questo incontro la lista local
padroni di casa, portando con sé sottotraccia altre
help del Lazio è stata aggiornata, suggeriamo convite.
sultare il sito alla regione Lazio per trovate gli
Da questa consuetudine nasce la volontà del gruppo
aggiornamenti. .
laziale di privilegiare incontri domestici a serate in
locali pubblici. Che è pure un modo di star bene insie-
Lazio. Cariche 2015 ok, ma lettori
e libri cercano casa…
V
Potere che ci permette di acquisire funzioni che si imparano
per la prima volta da bambini e da adulti (per esempio i bambini imparano a parlare, a camminare, a scrivere; gli adulti
possono imparare a parlare una lingua straniera, a guidare la
macchina, a suonare uno strumento). Lo stesso potere che perDi Daniela Bianchi, Latina
mette e perfeziona l’acquisizione di tali funzioni nei bambini e
negli adulti, ne rende possibile anche il recupero in qualsiasi
a mia attività nel campo dell’insegnamento Feldenkrais si collega
momento della vita. Ciò si rivela estremamente utile quando
alle idee di pace che accomunano noi tutti membri SERVAS, colgo
capita che una funzione si indebolisca a causa di difficoltà
l’opportunità del Notiziario per condividerne una breve nota, nella speparticolari, incidenti e malattie. Il dottor Feldenkrais, dopo aver
ranza di introdurre spunti di confronto.
condiviso l’esito delle sue riflessioni nella cerchia di scienziati
Sono una Insegnante del Metodo Feldenkrais. Potrebbero dire alcuni:
di sua conoscenza, verso la fine degli anni sessanta istruì un
che suono duro! Già...e si pronuncia proprio come è scritto: Fel-denristretto gruppo di allievi, i quali a loro volta istituirono scuole di
krais.. Mi sono interamente formata in questo raffinato sistema di
formazione del Metodo Feldenkrais in diversi Paesi del mondo. Si
apprendimento somatico, ideato intorno agli anni 1940/50 da una
definisce “Conoscersi attraverso il movimento” la modalità di
fulgida mente: il fisico e ingegnere russo israeliano Moshe
Moshe Feldenkrais
insegnamento ai gruppi, in cui si propongono a voce le varie
Feldenkrais. Egli sfuggì alla guerra e dalla Francia si rifugiò in
Inghilterra, dove lavorò per il ministero della Marina Britannico. In quegli anni mise sequenze motorie scelte per il gruppo. Invece si intende per “ Integrazione
Funzionale” la modalità individuale, in cui i suggerimenti più adatti all’allievo vena punto il Metodo che ha preso il suo nome.
Egli si servì delle sue estese conoscenze nei campi della fisica, meccanica, biomec- gono trasmessi dalle mani dell’insegnante, secondo una modalità più silenziosa
canica, biologia, teorie dell’evoluzione umana, anatomia, fisiologia, neurologia, psi- rispetto alla prima. In entrambe le tecniche l’esperienza del movimento è per l’alliecologia, arti marziali e strategie militari per costruire un sistema coerente di approc- vo un’occasione di riflessione e arricchimento dell’immagine di sé.
Noi professionisti del Metodo Feldenkrais ci occupiamo di persone senza distinzione
cio al movimento.
In seguito si rivolsero a Moshe, così chiamato affettuosamente da noi insegnanti, di età, religione, ceto sociale e condizione fisica. Lavoriamo con adulti e con bambini, perfezionando le loro abilità, facilitandoli in caso di difficoltà, aiutandoli in caso
persone che desideravano migliorarsi, quando sentivano agire in se
di disabilità.
stesse delle limitazioni in qualche modo collegate ai loro movimenti
Una dote indispensabile per svolgere il
quotidiani. Lavorò alacremente fino a quando ne ebbe le forze. Lavorò
nostro lavoro è la capacità di ascolto.
con persone di ogni tipo: dal violinista afflitto da dolori alla spalla, al
Ascolto inteso non come facoltà dell’udibambino affetto da paralisi cerebrale, dal ballerino impedito nella
to, ma come capacità di entrare in sintosua performance da problemi di schiena, alla donna colpita da ictus.
nia con chi abbiamo di fronte; in questo
Lavorò con grandi personalità del mondo politico, artistico e culturamodo io imparo senza interruzione. Gli
le del suo tempo, così come con i bambini cerebrolesi. Ognuno trovaallievi sono le mie domande viventi attrava giovamento al proprio disagio, imparando con Moshe l’arte di
verso le quali mi interrogo continuamen“auto migliorarsi”. Egli era in grado di aiutare la persona che gli
te sulle possibili risposte.
stava davanti, sostenendola nel suo desiderio di essere compresa, di
Fin da bambina ho coltivato il mio intecompiacersi dei propri gesti e di sperimentare una nuova libertà
resse per il movimento: la corsa veloce, di
espressiva. Feldenkrais basò le sue tecniche e le sue teorie sulla sua
Corso Feldenkrais a Torino
resistenza, i salti, le acrobazie sopra
grande fiducia nella capacità umana di apprendere. Ora, grazie alle scoperte neuro
scientifiche, conosciamo l’importanza per la vita umana di quella che viene chia- arrugginite armature metalliche di dismesse altalene.
mata “plasticità neuronale”, posta alla base di qualsiasi processo di apprendimen- Ora sono felice di continuare ad occuparmi di movimento, inteso come via prito, di cambiamento e di auto miglioramento possibile all’essere umano. Tutti noi vilegiata di accesso alla maturazione e integrazione psicofisica, via che conduabbiamo questo potere disponibile dal grembo materno fino alla morte. Esso ci per- ce a quel livello dove si nutrono i sogni più cari, dove originano conoscenza,
mette di acquisire capacità di fare le cose in modo personale, unico ed irripetibile, amore, fiducia, dove dimorano pace, realizzazione e il senso della propria origidi rapportarci al nostro ambiente creativamente e di imparare ciò che ci serve. nale bellezza. .
Metodo Feldenkrais
e conoscenza di se stessi
L
Notiziario Servas - n.1 - 2015
[7]
Vita associativa in Italia
Di Raffaella Rota, Bergamo
SERVAS IN BICI
tra Bergamo e Milano
30-31 maggio/1 giugno 2015
B
D
Con le due ruote riscopriamo
gli altri e noi stessi
icicletta e Servas: ecco il binomio perfetto. È stato un
successo il laboratorio “Il bello della bicicletta”, organizzato S. Pellegrino (BG) durante l'Assemblea Nazionale
2014. Abbiamo parlato di bicicletta come stile di vita;
esperienze di viaggio e di incontro sulle due ruote; ma
soprattutto abbiamo fornito elementi di conoscenza tecnica (manutenzione, piccole riparazioni "survival").
La bicicletta non è solo un mezzo di trasporto. È una
scelta di uno stile di vita diverso, basato sul rispetto dell'ambiente e delle persone, sull'accoglienza e l'ascolto,
sul confronto paziente, sulla “lentezza” della conoscenza
reciproca. Ma non è stato solo teoria.
Al termine del laboratorio, tutti in sella abbiamo pedalato in riva al fiume Brembo, fiancheggiato da una delle
più belle piste ciclabili della Lombardia. Il gruppo di
ciclisti, grazie alla pendenza dolce, pregio che solo le exferrovie possono offrire, ha attraversato i numerosi ponti
del fiume Brembo, ascoltando la voce della corrente, ora
lieve ora più accesa.
Lungo il percorso non sono mancati stimoli olfattivi, specie nelle vecchie gallerie, caratterizzate da profumo di
cantine e fragranze di boschi. A incorniciare il panorama
mozzafiato, il Pizzo dei Tre Signori, montagna che con i
suoi 2554 metri di altezza sul livello del mare un tempo
segnava il limite e il confine tra i Grigioni, il Ducato di
Milano e la Repubblica Veneta.
allo scorso novembre 2014 in Servas abbiamo iniziato a parlare di Bicicletta. Intorno ad
alcune proposte concrete si è sviluppato un
dibattito importante sugli stili di vita, sulla
mobilità dolce…sul viaggiare lento.
Abbiamo scoperto che molti Servas amano questo stile e questi valori. E quindi siamo veramente felici di proporvi un incontro tra maggio e giugno prossimi: SERVAS IN BICI,
che vuole essere un’opportunità di vivere il viaggio lento come esplorazione e
conoscenza di ambienti e luoghi, ma anche di sperimentare uno stile di viaggio semplice ed essenziale, con momenti di condivisione di esperienze, di emozioni e di pensieri.
l’iniziativa, promossa da Servas Lombardia, è stata pensata per permettere ai
soci italiani e stranieri di vivere l’incontro e l’accoglienza viaggiando con uno
stile “lento” e sostenibile: su due ruote, pedalando.
Formeremo un gruppo organizzato che avrà modo di condividere i valori della
semplicità e della pace, e saremo accolti e ospitati da amici Servas.
• Ti interessa far parte dei “soci in sella”? La partecipazione è limitata a 25
persone e ti invitiamo a prenotare da subito.
Il nostro consiglio è quello di partecipare con la tua bicicletta, tuttavia se fosse
necessario il noleggio, puoi segnalarlo al momento della prenotazione affinché
possiamo darti poi conferma della disponibilità.
Ai soci stranieri viene richiesta la LOI; ai soci italiani viene richiesta una lettera di presentazione.
Vuoi far parte del gruppo che accoglie i “soci in sella” a Milano e a
Bergamo? Puoi accogliere, cucinare, ospitare, guidare un tour a piedi… ciascuno secondo le sue “corde”. Anche in questo caso, ti invitiamo a contattare
sin da ora gli organizzatori e a guardare il link http://servas-in-bici-2015-lombardia.eventbrite.it
Anche chi non pedala può raggiungere il gruppo e condividere una parte dell'incontro. In particolare, sabato al villaggio Crespi verso le 12.30; e poi sabato e domenica sera a Milano per la cena e la serata condivisa; lunedì a Bergamo
per la visita della città alta e per il pranzo.
In caso di bruttissimo tempo, il percorso si farà in treno.
A tutti i partecipanti, in sella e a piedi, chiediamo sin da ora di portare con sé
un messaggio, un oggetto o un simbolo per rendere unico e prezioso il nostro
incontro. .
i..Belli della Bicicletta
L’escursione non ha tradito le aspettative. La bicicletta è
un’esperienza che coinvolge totalmente e invita a una
relazione consapevole con il territorio che attraversiamo
e con le persone che ci stanno vicine.
Non a caso l'antropologo Marc Augé nel saggio “Il bello
della bicicletta” descrive come essa sia stata per lui una
delle esperienze determinanti per “diventare grande”.
Allontanarsi da casa con la propria bicicletta, ascoltando
il ritmo del proprio corpo, superando le paure della lontananza e del territorio sconosciuto, si pone alla base
della costruzione della propria personalità.
Non solo. La bicicletta aiuta anche a far economia.
Si porta in viaggio ciò che serve. Il “resto” è un peso inutile. Se un ciclista avrà davvero bisogno di altro, sa di
poter contare sulle persone che incontra, sulla capacità
di condivisione con i propri compagni di viaggio. .
[8]
Notiziario Servas - n.1 - 2015
Contatti, costi e registrazione:
Per contattare gli organizzatori e avere maggiori informazioni, e per iscriverti:
puoi telefonare ai numeri indicati qui sotto, e andare sul sito
http://servas-in-bici-2015-lombardia.eventbrite.it
dove troverai notizie sempre aggiornate
• Se vuoi far parte dei “soci in sella”, contatta Raffaella Rota
[email protected] (cellulare 348 54 94 845)
• Se vuoi far parte del gruppo dei “soci che accolgono”, contatta
Anna Cristina [email protected] (cellulare 347 01 60 419)
Per il dettaglio del programma, vi rimandiamo ai seguenti siti:
http://servas-in-bici-2015-lombardia.eventbrite.it
http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/1166-bergamo-sombreno
http://www.bellitaliainbici.it/bergamo.htm
http://www.parks.it/parco.adda.nord/Eindex.php
http://www.saltainsella.it/adda_mappa.htm (mappa)
Vita associativa in Italia
Le mie gambe non pedalano da tempo, il mio sedere è più abituato al divano che
alla dura sella, ho qualche chiletto di troppo...
Niente paura, mai spaventarsi in anticipo. Comincia con il rimettere in sesto la
bicicletta già domani, anzi meglio oggi, e riprendi quel vecchio esercizio che
facevi da ragazzo e vedrai che le gambe piano piano “ricorderanno” e scoprirai
che il sedere non è diventato quel pappamolla che credevi. I chili? Tutti ne abbiamo in abbondanza, basta non pensarci troppo e, soprattutto, pedalare con calma
tanto non c’è premio per chi arriva primo.
L’altra cosa che lentamente riaffiorerà alla mente, sarà il piacere dell’aria tra i
capelli, un po’ frizzantina in questi giorni ma che la doccia calda al rientro trasformerà in un colorito rubizzo quasi da ubriaco come l’umore stranamente allegro che sale dallo stomaco e libera le bollicine nella
testa... e se ancora non sei convinto, tieni presente
che esistono anche i mezzi pubblici che, una volta
stanco, ti possono portare a destinazione senza sentirti obbligato a fare l’eroe.
Se vuoi partecipare? Manda una mail a: [email protected] per avere altri dettagli e per dirgli che anche tu vuoi partecipare sia per testimoniare
la Pace che per passare due giorni in compagnia.
Ali per la Pace
di Ermanno Gaiga, Monteforte d’Alpone (VR)
ualcuno di voi ricorda la canzone “Viva la
gente”? È vero, è un po’ vecchiotta come età
anagrafica ma è ancora giovane e viva nei nostri
cuori in quanto canta dell’altro, del nostro simile
vicino o lontano e si adatta perfettamente allo spirito Servas dove la Pace la proponi e la mantieni
attraverso l’incontro con le altre persone.
Di quella canzone vorrei, in particolare, ricordare la
strofa che fa:
Q
“...Dal nord e dal sud, li vedevo arrivar,
come grandi fiumi che discendon verso il mar.
È proprio una gran festa, fatta apposta per un re,
vale più delle cose la gente che è qui con me...”
Desidero inoltre segnalare un altro evento, organizzato da Servas Veneto:
“SERVAS IN BICI 1915- 2015 Un secolo di
Guerra e Pace sull’Altopiano”, Altopiano
di Asiago dal 12 al 13 settembre 2015
Asiago sacrario militare
Il 28 e 29 marzo prossimi alcuni soci del Veneto, e non solo, hanno intenzione di
fare “i fiumi che discendono verso il mare” partendo dalle loro case in bicicletta per ritrovarsi a Venezia, il capoluogo e simbolicamente il centro, il cuore, la
mente e lo stomaco dei veneti; per portare con loro un segnale di Pace e farlo
sbocciare in Piazzale Roma. In effetti non tutti coloro che si vogliono incontrare
a Venezia arriveranno in bicicletta da casa, qualcuno si aggiungerà all’ultimo
momento facendo solamente qualche chilometro in compagnia, ma che importa,
lo spirito è quello della festa e trovarsi insieme per testimoniare l’ideale di Pace
che alberga nei nostri cuori.
Perché la bicicletta? Perché è un viaggiare dolce, che non violenta il territorio
attorno a noi, che non inquina l’aria che respiriamo, che ha un ritmo umano e
permette di “scoprire” quello che ci circonda.
Per partecipare è sufficiente tirare fuori dalla cantina la bicicletta, sfrattare i
ragni che hanno indebitamente trasformato un mezzo di piacere in casa a uso e
consumo loro, togliere le
ragnatele che in questi
decenni si sono accumulate, oliare la catena,
gonfiare le gomme, verificare che i freni funzionino e poi, senza tanto
pensarci, si parte in direzione di Venezia, la città
dei dogi.
Non ha importanza se i
chilometri da fare sono
ad una, due o tre cifre,
Cimitero britannico
pedalata dopo pedalata
scorrono silenziosi e lenti sotto le ruote e, proprio perché lenti, ci permettiamo il
tempo di pensare, guardare e vivere.
Ma se parte sabato, perché la strada gli sembra tanta, dove dormirà? Che farà
tutto solo la sera? Assolutamente no. Lui sa che lungo il suo percorso ci sono
tante persone come lui che amano la Pace, che vorranno chiacchierare con lui,
che saranno disposti a stringersi un po’ per fargli posto a tavola e condividere un
pasto con questo viaggiatore...
Sono i soci Servas. E questi soci non sono soli, hanno invitato anche altri amici
e quella sera, durante o dopo la cena, parleranno di questa loro associazione, di
come si sentano coinvolti anche se viaggiano o ospitano poco, del piacere di
“conoscere” il fratello“.
Detto così sembra tutto molto bello, ma come faccio ad essere sicuro di farcela?
Notiziario Servas - n.1 - 2015
L’altopiano di Asiago è uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra in Italia.
L’enorme sacrificio di vite umane su entrambi i fronti, la provenienza eterogenea delle nazioni combattenti, la durezza degli scontri e lo sconvolgimento del
paesaggio, della struttura viaria e delle consuetudini delle popolazioni locali
fanno dell’Altopiano dei sette Comuni uno dei luoghi d’Europa maggiormente
segnati dalle operazioni belliche.
La visita prevede un paio di brevi itinerari in bicicletta (meglio se mountain
bike) per lo più pianeggianti, e con la possibilità (data la brevità dei percorsi di
15-18 km) di percorrere gli eventuali brevi tratti di salita a piedi.
La proposta che facciamo è aperta a tutti, non è necessario essere degli “sfegatati” della bicicletta o degli “scavezzacollo” abituati ai percorsi estremi, anzi,
abbiamo pensato a percorsi semplici ma significativi che ci porteranno a conoscere i luoghi dove, purtroppo, migliaia di giovani vite sono state stroncate da
quella pazzia che si chiama guerra.
Per maggiori dettagli e programma contattare:
[email protected]
Fare guerra per avere pace
Di Carolina Castagnola, Firenze
ecentemente pare che “i fumi di guerra” sono sempre più parte
R
della nostra vita quotidiana. Noi comuni cittadini che, molto
probabilmente, non sentono la necessità di queste “guerre” si sentono impotenti e sopraffatti, forse alla fine crediamo anche che il messaggio che ci arriva “per la fare la pace ci vuole la guerra”, sia l’unica soluzione.
Ciò è vero? Forse possiamo tutti fare qualcosa anche di fronte a qualcosa che ci appare più grande di noi. Per esempio possiamo informarci in maniera più approfondita su cosa realmente sta succedendo, le fonti oggi non mancano. Un'altra azione che possiamo intraprendere è capire chi trae vantaggio da queste guerre. A questo proposito è possibile informarsi in Internet o attraverso le varie associazioni di sostegno alla pace.
Portare luce e consapevolezza su quanto accade intorno a noi, è certamente un primo passo per poter sperare di cambiare qualcosa per
noi e i nostri figli.
La ns. organizzazione si basa sullo spirito gandhiano di pace e
libertà, proprio Gandhi ha insegnato a tutti come combattere in
maniera non violenta, per il popolo Servas sicuramente questo
richiamo sarà in prima linea in questi tempi..
[9]
Vita associativa in Italia
discussione del progetto di legge riguarda la tecnologia “terminator” sviluppata negli anni ‘90. Per la prima volta nella storia si è spezzato il ciclo naturale
pianta- seme -nuova vita. E si è stretto ancora di più il giogo che lega i contadini alle multinazionali proprietarie dei semi: per ogni annata di semina sono
di Rita Leone, Milano
costretti a comprare nuove sementi dalle compagnie biotech che in un unico pacchetto forniscono anche il pesticida, indiegli anni, il problema socio politico degli OGM
spensabile in queste coltivazioni.
non è risolto. Da quando, a metà degli anni
Contadini che per intere generazioni
Novanta, i primi organismi geneticamente modificahanno riprodotto e scambiato varietà trati vegetali hanno ricevuto l’autorizzazione dalle autodizionali non potranno più usare i loro
rità competenti americane, sono continuate le dissaperi, frutto di un paziente lavoro nella
sertazioni, comprovate da autorevoli studiosi, sia pro
natura, dove le monocolture industriali
che contro gli OGM.
OGM e non, rappresentano la distruzione
Se parliamo dei prodotti di prima e seconda generadella biodiversità.
zione, l’affermazione che “gli Ogm si riproducono
Nella seconda generazione di semi termicome i semi normali” è giusta. In Argentina, per
nator il controllo non è solo sulla fertilità
esempio, dove non è ammesso il brevetto delle
della pianta, ma verso tutte le caratterisementi, gli agricoltori conservano tutti gli anni una
stiche genetiche. Viene introdotto un gene
parte della produzione di soia dell’annata, che sarà
che può essere attivato da un gene chimipoi utilizzata per la semina nell’anno successivo. Ma
La bellezza dei colori
co. Quando questo si attiva viene prodotta
il fatto che i semi OGM possano germinare tranquillamente, non significa, però, che non ci siano delle limitazioni alla loro propaga- la proteina killer e lo sviluppo della pianta viene distrutto. Nella nuova generazione, poiché le multinazionali del seme, attraverso il brevetto, impediscono di zione terminator la crescita e la riproduzione della pianta, su cui si è intervenufatto l’utilizzazione della semente in una annata successiva. Per esempio, l’agri- to geneticamente, avviene solo se viene trattata con prodotti chimici venduti
coltore U.S.A., pur se è in possesso di una semente che germina normalmente, è dalla stessa azienda biotech.
costretto ad acquistare tutti gli anni la semente, perché le ditte sementiere, Syngenta, Bayer, BASF, Dow, Monsanto e DuPont da sole controllano oltre il
che possiedono il brevetto e vendono sementi OGM, fanno causa a chi usa i 60% del mercato sementifero e il 76% di quello della agrochimica e sono
semi di seconda generazione, il cosiddetto “ replanting“ e risultano quasi tutte in possesso dei brevetti per questa tecnologia, tenuti nel cassetto dagli
sempre vincitrici. Oggi l’ultima tecnologia è quella della sterilità dei semi, nota anni Novanta.
anche con il nome terminator (la germinazione dei semi viene bloccata da una La discussione potrebbe continuare puntualizzando altri aspetti (ecologia, biodiserie di reazioni innescate da uno stimolo chimico esterno).Grazie ad essa i semi versità, economia locale etc), ma non è in questo articolo che si può esaurire l’argomento.
non possono essere riutilizzati
Un interessante articolo apparso su “The Guardian” del gennaio 2014 spiega Ma lasciatemi terminare con un’affermazione di Vandana Shiva “... ognuno di
come in Brasile organizzazioni ambientaliste e agricoltori si sono mobilitati con- noi deve difendere la sua libertà alimentare e chiedere ai propri governi di
tro il congresso che si appresterebbe ad approvare la coltivazione di semi gene- proteggere i suoi diritti e di smettere di aiutare le multinazionali nell’approticamente modificati per ottenere piante di seconda generazione sterili. La priazione dei nostri semi e del nostro cibo”. .
OGM, STERILI O NO?
N
Monsanto, il Gigante sementiero
che ha paura di un’etichetta
di Cristina Di Fino, Dublino, Irlanda
In India controlla il 95% del mercato dei semi di cotone e ottenendo dei superprofitti attraverso le “royalties” ha intrappolato i nostri piccoli agricoltori in una
spirale di debiti impossibile da estinguere. 284.000 contadini si sono suicidati in
India a causa dei debiti legati alle sementi e ai prodotti chimici.
P
Multinazionali come Monsanto erano dietro alla legge “sementiera” della UE, che
avrebbe reso illegale la diversità e la conservazione delle sementi in Europa. Il
Parlamento infine ha rinviato la legge alla Commissione Europea, ma ora dobbiamo fare in modo che il nuovo Parlamento non approvi questa legge.
La Monsanto negli Stati Uniti detiene la proprietà dei semi del 40% delle
terre agricole coltivate.
Negli Stati Uniti la Monsanto ha usato i suoi soldi per minare il diritto dei cittadini statunitensi a conoscere ciò che mangiano. Si sta minacciando lo Stato del Vermont, perché ha ottenuto di far entrare in vigore
una legge sull’etichettatura. Monsanto ha introdotto al Congresso
un disegno di legge chiamato “The Food Labelling Act”, che si è
guadagnato il nome di Dark Act (Legge del Buio, dall’acronimo che
significa “Negare agli americani il diritto di sapere”).
Questo è un attacco alla democrazia e alla libertà della gente.
erché ogni anno si marcia contro Monsanto? Il dibattito è molto acceso sulle
biotecnologie, ma senza perdersi nei pro e i contro degli Organismi
Geneticamente Modificati, è importante spendere qualche parola per fare luce su
questioni di grande rilevanza per il futuro dell’umanità. Perché il 25 maggio
2014 due milioni di persone, in più’ di 400 città del mondo, si sono messe in marcia? E soprattutto perché la maggioranza delle città partecipanti alla marcia,
erano proprio negli Stati Uniti, la madrepatria della Monsanto?
Vandana Shiva illustra brevemente ma esaurientemente il motivo della protesta:
“Non abbiamo scelto noi di prendere di mira
la Monsanto, è Monsanto che ha scelto di
puntare alla nostra libertà del cibo e dei semi, alle
nostre istituzioni scientifiche e democratiche,
alle nostre stesse vite.
Mentre Monsanto annuncia che si sta ritirando dall’Europa, sta
spingendo gli OGM nei paesi dell’Europa dell’Est e sta sostenendo nuovi trattati commerciali (...), per minare la condizione ampiamente libera da OGM che c’è in Europa, e per
ottenere diritti di proprietà intellettuale sui semi ancora
più forti”.
Monsanto ha ammesso di aver scritto il tratOra perché’, se gli Ogm sono così “scientificamente” non
Il mais è stato fra i primi semi
tato di proprietà intellettuale del World Trade
ad essere geneticamente modificato
nocivi per la salute, i consumatori americani vogliono
Organization (l’Organizzazione mondiale del
sapere
cosa
c’è
in
ciò
che mangiano, e vogliono etichette chiare, e come mai la
commercio) che permette che i semi siano ridefiniti come sua stessa proprietà
intellettuale. Ed è attraverso i brevetti che la Monsanto, un produttore di veleni, Monsanto ha così paura di un’ etichetta? Qualche dubbio nascerebbe anche a chi
è diventata un gigante “sementiero”, con la quota maggiore di controllo sul è più sprovveduto in materia!
Per saperne di più potete consultare vari siti, tra cui http://www.blogbiologico.it/
mercato delle sementi.
[ 10 ]
Notiziario Servas - n.1 - 2015
Dall’Estero e racconti di viaggio
[
In questa pagina pubblichiamo un testo tradotto
dalla newsletter reperibile nel sito di Servas
International. La bella iniziativa è della socia Mara
Pedicone, Canale Monterano (Rm). Se qualcun
altro desidera tradurre gli articoli dal sito internazionale: http://www.servas.org/, la Redazione sarà
ben lieta di pubblicarli. Buona lettura.
di speciale ed unico sulla vostra cultura: gastronomia, festeggiamenti, abitudini, frasi nella vostra lingua. Domandate
al vostro ospite di organizzare un incontro con famiglia ed
amici in cui possiate condividere foto, conoscenza e talenti speciali (anche vostri).
IL
DECALOGO
DEL VIAGGIATORE SOSTENIBILE
di Lilly Kerekes e Rodolfo Alvarado, Servas Mexico
ARTICOLO TRATTO DAL NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SERVAS, NOV.-DIC.
2014. TRADUZIONE E ADATTAMENTO DI MARA PEDICONE, CANALE
MONTERANO (RM)
CUCINATE INSIEME
È essenziale condividere gastronomia ed eredità culturale.
Conosciamo le origini del cibo, più biologico e salutare, e
la sua cottura. Tutti partecipano a un momento importante
per parlare e condividere. Nei mercati si può trovare cibo
locale unico, differente e biologico. Evitate cibo spazzatura
per la vostra salute e per il pianeta.
ANDATE IN BICICLETTA E CAMMINATE
È veramente un modo divertente per conoscere il territorio.
È economico, fate esercizio, chiacchierate e aiuterete il
pianeta riducendo l’inquinamento.
E questo cosa vi fa venire in mente....
FATE UN GIRO ALTERNATIVO
Andate in profondità, oltre gli usuali itinerari turistici.
Entrerete in reale contatto con la cultura locale. Mantenete
gli occhi e la mente aperta. Scoprire quei luoghi segreti e
folkloristici può essere un’avventura divertente e arricchente. Prevedete di visitare progetti sostenibili della comunità in cui vi trovate. Se il vostro ospite non ne conosce
usate l’opportunità per voi e per lui di fare ricerche e forse
ne trovete qualcuno.
NON USATE PLASTICA
O NON COMPRATE ACQUA
È più facile portare un filtro da campeggio per l’acqua e una bombola. Usate
sporte riciclate e/o riutilizzabili.
FATE UN BUON PIANO
DI VIAGGIO
Cercate di ridurre il più possibile i
viaggi in aereo, più inquinanti di
qualsiasi altro trasporto. I viaggi in
aereo possono aumentare nel
mondo ma i viaggiatori Servas
possono dare una mano a ridurre
l’impronta del carbone prendendo autobus, condividendo la
macchina e perfino facendo
autostop.
COMPRATE POCO, LOCALE
Non avete bisogno di comperare per
dimostrare ai vostri amici o famiglia che
tenete a loro, ma se lo volete fare, comprate locale nei mercati o nei paesi,
Cosa vi suscitano...
direttamente dai produttori. Aiuterete
l’artigianato locale che vive di questo, in più avrete anche
un regalo originale ad un prezzo equo. Incontrerete artisti RISPETTATE GLI ANIMALI
locali ed imparerete le loro tecniche, materiali e modo di Sono parte essenziale del pianeta. Non diamo loro cibo,
vivere.
non visitiamo zoo e circhi. A casa o sulle strade rispettiamoli e, se possibile, non mangiamoli!
CONDIVIDETE
Lasciate un ricordo non materiale della vostra visita. PIANTATE UN ALBERO
Preparate un discorso, una rappresentazione, insegnate una è il simbolo che unisce alla natura di un luogo ed anche al
danza locale o come cucinare una pietanza tradizionale.
vostro ospite. Invitate la comunità a farlo, filFocalizzatevi su questioni ecologiche
matelo, condividete e pubblicizzatelo.
così che il viaggio possa avere una traccia spirituale ed armonica, p.esempio
CONDIVIDETE SOSTENIBITA’, CONCETTI
piantate un albero!
ED ESPERIENZE
Qualsiasi punto di vista sull’ecologia e sui
ORGANIZZATE UN EVENTO
modi alternativi di vivere sarà di beneficio per
Domandate al Segretario Nazionale di
tutti, specialmente se volete essere un viaggiaaiutarvi ad organizzare un piccolo eventore ecologico e responsabile. .
to dove possiate condividere qualcosa
Non dimentichiamoci di riciclare!
Notiziario Servas - n.1 - 2015
[ 11 ]
Dall’Estero e racconti di viaggio
Juliette:
“Amici italiani,
perché non
rispondere alle
mail dei soci
stranieri?”
di Carolina Castagnola, Firenze
Annie King, che abita nelle vicinanze di Glengariff (contea di Cork, nel
sud ovest) in campagna, in una casa
che era più o meno un rudere quando Annie l’ha acquistata; negli anni
l’ha ristrutturata in maniera originale.
Lei è referente “WWOOF Ireland”,
quindi al nostro arrivo siamo stati
accolti da 15 giovani WOOFER da
varie parti del mondo e da un amico
Neil e suo figlio. È stato
molto piacevole arrivare e
trovare accoglienza e simpatia praticamente da tutto
il mondo!
Abbiamo passato due giorni
da Annie ed è stato bello
gna irlandese è proprio bella. Siamo
stati ospiti di Francis e Juliette; lei ci
ha subito raccontato che aveva partecipato, anni prima, a “Sentieri
Insieme” ed era stata entusiasta.
Ha però lamentato il fatto
che dai soci italiani
è difficile avere una
risposta se scrivi e
chiedi ospitalità,
ma anche se scrivi
e basta pare che i
soci
italiani
non
rispondano.
Mi ha fatto piacere
questa sua riflessione, perché a volte
anch’io ho fatto così,
più che altro per pigrizia, quindi la riflessione di
Juliette mi ha fatto prendere
coscienza di un certo atteggiamento.
Abbiamo trascorso anche con loro
due giorni. È stata un’esperienza
diversa rispetto ai giorni con Annie;
con loro abbiamo condiviso le reciproche esperienze di viaggi fatti, il
progetto di fare casa e famiglia, dei
figli e della loro crescita.
Juliette, Carolina e Francis
L
a nostra prima volta, ad agosto
2014, Ivor ed io abbiamo deciso
che nel nostro viaggio in Irlanda
avremmo contattato soci Servas. Per
noi un’assoluta novità, essere in contatto con soci Servas all’estero: finora
avevamo ospitato soci da tutto il
mondo, ma noi avevamo visitato
solo soci in Italia.
Ovviamente la curiosità e l’entusiasmo erano al massimo, anche perché
inizialmente non avevamo avuto
risposte “certe” di ospitalità; in estate
tutti desiderano viaggiare.
Alla fine sono arrivate le risposte
positive e quando siamo partiti da
Pisa, sapevamo che avremmo condiviso parte della nostra vacanza con
soci Servas.
La prima esperienza è stata con
parlare con lei e i suoi amici della
loro e nostra vita, di cosa avevamo
condiviso negli anni, anche senza
conoscerci (siamo tutti mezza età).
È stato bello vedere
che, anche se provenivamo da Paesi
e culture diverse, ci
hanno accomunato
percorsi come la
musica, il vivere
all’aperto e a contatto con la natura,
il valore della pace
e fratellanza.
Mi viene una riflessione: Servas è
nata sulle ceneri di una guerra bruttissima, però sono e siamo riusciti a
creare la voglia di essere in contatto
gli uni con gli altri in maniera pacifica e fraterna. Forse è una caratteristica di noi umani che, purtroppo, dobbiamo prima farci del male per poi
capire ed apprezzare quali sono i
valori ed esperienze che arricchiscono le nostre vite? .
La seconda esperienza è stata nelle
vicinanze
della
città di Cork, sempre in campagna;
del resto la campaAnnie, Ivor e Carolina
[ 12 ]
Notiziario Servas - n.1 - 2015
Dall’Estero e racconti di viaggio
A piedi fino a Gerusalemme.
“Cammino anche per chi
non può farlo”
In Italia sono passato per Loreto, Assisi, Roma e
Bari, ho ricevuto l’invocazione dall’Imam della grande moschea e dal rabbino della Sinagoga di Roma, la
preghiera dall’ambasciatrice palestinese, e la preghiera dalla chiesa Russa - Ortodossa di Bari, che
hanno dato forma e corpo al pellegrinaggio.
di Franco Collodet, Ancona
Nella via Ignazia da
Durazzo a Istanbul
ono andato a Gerusalemme in
sono entrato in conpellegrinaggio a piedi. Sono
tatto con religioni
partito da Ancona il 1° agosto, e
cristiano-cattoliche,
sono arrivato a Gerusalemme il
cristiano-ortodosse,
17 dicembre. Dopo numerosi pelmusulmane. La linlegrinaggi a piedi in Europa è
gua non è stata una
nato il desiderio di compiere un
difficoltà ma un
cammino in Terra Santa. Nei pelmomento di arriclegrinaggi precedenti molti mi
chimento e di comchiedevano di portare a loro nome
prensione dell’altro,
una preghiera o un messaggio nel
Il percorso del pellegrinaggio
luogo di destinazione.
Negli anni è germogliata l’idea di camminare anche passando dalla cultura occiper tutti quelli che non possono farlo, senza distin- dentale alla orientale e a quelzione di cultura o di religione, un pellegrinaggio con- la asiatico - orientale.
diviso, non personale come erano stati quelli prece- Nella via di Antiochia, da
denti, diventando il messaggero delle preghiere affi- Istanbul a Bab al Hawa (il
datemi dalle persone incontrate lungo il cammino ed confine che separa la Turchia
dalla Siria), la cultura musulattraverso il sito web:
mana, poi il misticismo da
www.mandalatuapreghieraagerusalemme.org
Mevlana a Konya, e gli sconfiCon questa iniziativa mi sono arrivate oltre mille nati deserti dell’altopiano
preghiere da diverse parti del mondo, che ho porta- dell’Anatolia con i lunghi
to alla Basilica del Santo Sepolcro, alla Cupola della momenti di solitudine hanno
Roccia e sul Muro del Pianto, i tre luoghi santi di arricchito ulteriormente la
parte spirituale del cammiGerusalemme, delle tre religioni monoteiste.
Lungo i 138 giorni del pellegrinaggio ho incontrato no.
accoglienza, sperimentato generosità ed aiuto da
sacerdoti cristiani, ortodossi e da imam. Attraversare Arrivato al confine, ho troluoghi, culture e religioni differenti è sempre stato un vato una situazione difficimio interesse, ed il pellegrinaggio porta sempre con le: il confine siriano è consé aspetti di un’autenticità profonda e tutto sembra trollato dagli uomini
dell’Isis. Non è possibile Resto del Carlino
più vicino e possibile.
S
NATALE 2014
Con Servas in Israele
Di Anna Maria Sotgiu, Quartu S.Elena (CA)
D
evo confessare che la partecipazione a questo meeting è stata
decisa dopo un percorso di dubbi e ripensamenti.
I primi contatti con Claudia, la fantastica responsabile SERVAS in
Israele, risalgono ai primi di giugno dello scorso anno.
Era un bel programma, non conoscevo quelle terre e l’idea di trascorrere il Natale nei luoghi che hanno dato origine alla mia cultura mi affascinava.
E poi Gerusalemme!
La situazione poi è precipitata: i bombardamenti su Gaza, la
quantità di morti tra cui centinaia di bambini mi aveva fermata. Ero
scoraggiata e anche adirata, il popolo palestinese pagava ancora
una volta gli errori della storia.
Mi chiedevo se fosse giusto che io
andassi là’ e mi sono fermata.
Solo a ottobre ho ripensato a questa opportunità‘ e mi sono detta: i
soci Servas devono essere costruttori di pace, questa può essere
un’occasione per capire se la teoria
può essere trasformata in realtà.
Quale posto migliore per fare questa verifica? E sono andata, con
Bimba Palestinese
Notiziario Servas - n.1 - 2015
passare la frontiera, a meno che non si desideri
mettersi nelle loro mani. Cinque volte sono stato invitato a passare il confine per andare dalla parte
dell’Isis. La situazione si è ulteriormente aggravata
quando mi hanno fermato perché scattavo delle foto
come testimonianza ed allora ho dovuto allontanarmi
in fretta.
A questo punto non ho trovato altra strada per continuare il pellegrinaggio verso Gerusalemme che
trasferirmi a nord di Israele e da lì andare avanti.
In Israele sono stato ospitato da soci Servas, e ho trovato una particolare meraviglia ed entusiasmo verso
questo progetto, spesso mi hanno chiesto se è nata
proprio da me questa idea.
A Gerusalemme i soci Servas hanno organizzato un
incontro per descrivere e raccontare il cammino. I
frati cappuccini della Terra Santa di Gerusalemme mi
hanno invitato a partecipare alla messa della notte
di Natale a Betlemme, che è stata trasmessa in eurovisione.
Ho cercato di prevedere
più cose possibili nel
momento della pianificazione del cammino, come
la fortunata e indispensabile decisione del cambio
delle scarpe ad Ankara,
mentre verificare e correggere il percorso talvolta è
stato complesso.
La bellezza del paesaggio,
il calore delle persone, la
volontà di raggiungere la
meta mi hanno sempre
sostenuto durante tutto il
pellegrinaggio. .
Rossella, “new entry” Servas.
L’esperienza è stata veramente molto bella: ci siamo ritrovate in
Israele in circa 30 persone provenienti da tutte le parti del mondo
e da subito si è creata tra noi e nostri “host” Israeliani una fantastica energia che ci ha accompagnati durante i sette giorni del soggiorno.
Merito sicuramente di Claudia e di tutti i soci Servas Israeliani che
instancabilmente si sono attivati per ospitarci, metterci in contatto
con gli altri e accompagnarci lungo le radici delle nostre rispettive
culture di appartenenza: Galilea, Nazareth, il lago di Tiberiade,
Beth Lehem, il fiume Giordano…… e poi Gerusalemme!
Un percorso straripante di storia per credenti e laici, che le bravissime guide locali (Servas e non) hanno saputo illustrarci e raccontarci.
Unico cruccio, almeno per me, è non aver potuto visitare i territori Palestinesi: gli unici due Servas di Hebron – invitati al meeting
- non hanno potuto partecipare all’incontro.
Abbiamo potuto solo conoscere realtà in cui convivevano
Palestinesi, Cristiani ed Ebrei:
come per esempio ad Haifa e la
scuola di Gerusalemme. Però la
pace in quei territori è ancora
molto lontana.
Grazie Clauda, Debbie, Avi e
Edna, e grazie in ugual misura
ad ognuno di voi (siete tanti!)
credo ci rincontreremo. .
Shalom
Foto di gruppo
[ 13 ]
Dall’Estero e racconti di viaggio
ha tracciato per
prima il percorso e
ha scritto la guida
“Di
qui
passò
Francesco”) di partire per continuare il
cammino fino al
Monte Sant’Angelo
e farci dono di
un’altra guida “Con
le ali ai piedi”.
Assisi, i pellegrini
sono senza ristoro:
serve una casa
Di Teresa Larghi e Eugenio Girola, O.San
Mamette (CO)
V
iaggiare è andare altrove, muoversi verso l’altro, vedere il diverso, incontrare lo straniero e vivere
una relazione con lui, ridefinendo noi
stessi. Viaggiare è cambiare per tornare a casa e scoprirsi un poco diversi,
perché viaggiando diamo una testimonianza di pace, di dialogo interculturale, di accoglienza e di rispetto
reciproco.
I cammini, quelli dove fai fatica, ti
permettono di gustare il creato camminando accanto a persone che,
come te, hanno deciso di percorrere
sentieri pieni di storia e di fede. Ci
sono luoghi dove senti la presenza di
coloro che hanno lasciato un’impronta di un vissuto che riecheggia nei
fa presa su di me e arrivata a Puente
sento la necessità di proseguire per
almeno un’altra tappa.
Non è stata solo una vacanza alternativa! È stato un primo passo verso un
mondo che negli anni mi ha coinvolta sempre più.
Sono ormai passati
più di quattro anni
da quel lontano
maggio 2010, quando quel piccolo
angolo di paradiso
dove le persone,
zaino in spalla o in
bicicletta bussavano alla porta, è stato
chiuso.
Qui abbiamo accolto e visto passare il
mondo!
Accoglienza non era solo registrare
chi arrivava ed assegnargli un letto.
Colui che cammina e arriva all’ostello
si aspetta, dopo un bicchiere d’acqua
fresca, innanzi tutto ascolto. Non un
ascolto sbrigativo, ma un ascolto con
il cuore che faccia dire al pellegrino
“mi sento a casa”.
Non è facile trovare questi luoghi di
sosta dove chiunque si senta accolto
per quello che è senza alcuna etichetta di etnia o religione.
Ora quel luogo che ad Assisi ha ospitato gente di ogni lingua e religione
ha bisogno di rinascere.
Per questo si sta partendo con un
progetto di raccolta fondi attraverso
un “crowdfunding” per acquistare
una casa nella città di Francesco e
farci il nuovo ostello per pellegrini.
Eremo delle carceri
luoghi più significativi: Eremo delle
carceri, il Monte Subasio, Spello, La
Romita di Cesi, Sacro Speco di Narni,
il Santuario di Greccio, Eremo di
Fonte Colombo per indicare solo
alcune tappe lungo il cammino che
da La Verna, passando da Assisi giunge a Poggiobustone nel Lazio.
La mia prima esperienza da pellegrina con tanto di zaino in spalla l’ho
avuta nell’agosto 2006.
L’itinerario previsto era RoncisvallePuente La Reina. Ma ecco che dopo
la prima tappa il fascino del cammino
[ 14 ]
Notiziario Servas - n.1 - 2015
I diversi cammini fatti e i diversi
incontri nei luoghi di sosta hanno
permesso di poter fare insieme a
Eugenio una delle esperienze più
significative d’accoglienza.
Lungo il cammino di Francesco c’era
un ostello, un luogo d’accoglienza
caldo e familiare dove per diverse
volte siamo stati ospitaleri volontari, dedicando a questo servizio intere
settimane, fino ad arrivare all’ultima
nostra esperienza. Per un mese intero
abbiamo gestito da soli la struttura
per permettere ad Angela (colei che
La responsabile dell’Associazione
“Amici del cammino di qui passò
Francesco” ha preparato una breve
presentazione che invitiamo a leggere
pregando di farla circolare fra gli
amici. È importante che si raggiunga
il numero più alto di persone nella
speranza, nella fede che fra di loro ci
sia chi voglia investire in questo bellissimo progetto a beneficio di tutti i
pellegrini che giungono ad Assisi.
Vuoi aiutarci a divulgare l’idea?
Vuoi essere parte di questo stupendo
progetto?
Ti aspettiamo ai “Fai la cosa giusta”
dove Angela sarà presente. .
Dall’Estero e racconti di viaggio
Dal deserto di sabbia
alla foresta:
il potere di un singolo uomo
di Cristina Di Fino, Dublino, Irlanda
liberamente tratto da:
www.youtube.com/watch?v=lS8PXF60PuA
J
adav Molai Payeng, è un semplice uomo di Jorhat
in India che non ha nemmeno terminato le scuole,
ma dopo trenta anni d’ incessante e silenzioso lavoro, qualcuno si accorge di lui.
Sulla riva del fiume Brahmaputra nel 1979 alcune
violente inondazioni portarono morte e distruzione:
migliaia di piante furono devastate e gli animali
uccisi.
Egli stesso racconta: "I serpenti sono morti per il
caldo, perché non avevano nessun albero sotto cui
ripararsi. Mi sedetti e piansi sopra le loro carcasse
senza vita. È stata una carneficina, così ho allertato il
dipartimento forestale e ho chiesto loro se in quel
punto potevano crescere alberi. Non mi hanno saputo dire nulla, ma intanto mi hanno suggerito di fare
un primo tentativo con i bambù e così ho fatto. Non
c'era nessuno ad aiutarmi, nessuno era interessato".
Jadav Molai Payeng
Notiziario Servas - n.1 - 2015
Quest’uomo ha scelto di dedicare la sua vita a questa
causa e dopo 30 anni da un deserto di sabbia è cresciuta una foresta di 550 ettari.
Oggi si chiama la foresta di Molai ed è popolata da
numerosi tipi uccelli, da cervi, rinoceronti, tigri, elefanti.
Gli alberi sono stati piantati a mano, uno per uno,
con pazienza durante tutti questi anni.
Jadav Molai Payeng ha osservato la natura, ha parlato con gli abitanti della zona, ha studiato i semi, ha
persino importato le formiche per ricostruire l’ecosistema.
Oggi Jadav Molai Payeng vive lì, in modo semplice
con la sua famiglia, in una casa di legno ai confini
della nuova foresta, che oggi è un santuario naturale.
Nell’anno 2000 tutta l’area è stata riconosciuta dal
governo indiano come “foresta sociale”.
Ma la sua azione non si ferma qui, lui continua a
piantare alberi su un’ isola del fiume Brahmaputra.
Il suo messaggio per il mondo è: “La saggezza.
L’educazione al giorno d’oggi sembra un mezzo per
fare soldi e non per aiutare lo sviluppo della conoscenza e della saggezza. Per la sopravvivenza del pianeta finché piantiamo alberi e piante, il nostro pianeta vivrà. Quando un bambino pianta due alberi e se
ne occupa per cinque anni, lui avrà ossigeno da questi due alberi. Se ognuno in India facesse così in cinque, dieci anni l’India sarebbe tutta verde, se tutti
seguissero questo esempio, tutto il nostro pianeta
sarebbe verde”. .
Un bel felino nella foresta
[ 15 ]
Bacheca
Bruxelles.
Pollo, patatine, quattro bimbi a tavola:
ed è già Servas Kids
Di Alessandra Brusati, Cinisello Balsamo (MI)
liver e Sophie con un sorriso solare di benvenuto ci hanno accolto
nella loro casa a Bruxelles dai calorosi interni in legno. I loro figli
Hugo, Ròmeo e Kiara hanno stretto immediatamente amicizia con
Federico, condividendo giochi e scherzi come se si fossero conosciuti
da sempre. In un mix di italiano, francese ed inglese, abbiamo pranzato riuniti attorno ad una tavola apparecchiata a festa condividendo
insieme l’importanza di costituire un gruppo Servas Kids. Anche qui a
Bruxelles l’idea è quella di
entrare in diretto contatto con
le famiglie del paese che si
visita permettendo ai bambini di
vivere la realtà locale, conoscerla da una
prospettiva diversa da quella abituale ed
accogliere le differenti abitudini in un
clima di pace.
L’esistenza di un mondo distinto da quello in cui abitualmente viviamo, ricco di
di stimoli positivi che aiutano ad accetInsieme a Bruxelles
tare l’altro per come è, senza pregiudizi,
O
è stata la costante riflessione che ci ha guidato
per tutta la giornata. Una
giornata che ci ha offerto
interessanti sorprese con
il Geocaching, la caccia al
tesoro che con l’utilizzo
del ricevitore GPS di Oliver
ci ha permesso di scoprire
gli oggetti più strani tra i
quali una piccola rana di
gomma nascosta all’interno dello scolo di una
grondaia. La ricerca ha
stimolato la più spiccata
creatività che si è spinta
A tavola basta un sorriso per parlarsi
fino alle buffe fotografie
delle pareti interne dove era nascosta, scattate nelle posizioni più strane. Il
recupero, nell’euforia di tutti i membri delle famiglie, è stato segnato sul piccolo logbook del barattolo, poi rimesso a posto per i giocatori successivi. Gli
occhi soddisfatti dei bambini, le guance rosse per il freddo sotto la fine pioggerellina primaverile hanno lasciato un ricordo indimenticabile di questa curiosa
esperienza: la possibilità di esplorare in un modo nuovo e diverso i dintorni di
un quartiere sconosciuto e l’entusiasmo di diffondere anche a livello internazionale il progetto Servas Kids. .
In viaggio con i libri
Anche in questo numero presentiamo un libro che
parla di viaggi,lo spirito dei soci Servas è appunto il
viaggio. Avete in mente qualche libro o racconto che
vi ha aperto le porte del cuore per un viaggio da fare
o immaginare? La Redazione aspetta i vostri contributi.
In viaggio con “NOVE VITE”
di William Dalrymple
di Anna Maria Tentella, Fermo
“Ho scovato molte delle mie storie nei meandri più
oscuri e meno romantici della vita dell’India odierna, e
ho lasciato che fossero i personaggi a raccontare la propria storia, relegando il narratore alla sola cornice.”
William Dairymple, che vive in India da
25 anni, presenta con queste parole il suo
libro “Nove vite”, frutto di lunghi viaggi
attraverso l’India, oltre che di una profonda conoscenza della sua storia e cultura.
Consiglio vivamente la lettura del libro
perché, mentre offre un ampio panorama
del convulso cambiamento della società
indiana e della contemporanea permanenza del sacro e dei suoi rituali, porta in
primo piano le vite di persone incontrate
in contesti e luoghi diversi, tutti sospesi
tra modernità e tradizione. Molto spesso
sono le persone stesse a parlare, donne e
uomini le cui voci rendono il racconto
vivo e coinvolgente. .
SERVAS
è una parola in esperanto che significa servizio; è un’associazione pacifista senza fini di lucro.
Si occupa di costruire un ambiente di pace
attraverso l'ospitalità e l’accoglienza e il servizio che consentono agli individui di condividere nella quotidianità le rispettive culture e idee.
Per maggiori informazioni visita www.servas.it
Quadrimestrale dell’Associazione Servas Porte Aperte - Anno XXX - numero 1 marzo 2015
Direttrice responsabile: Rosaria Malcangi - Proprietario: Luigi Uslenghi
Responsabile dell'informazione: Carolina Castagnola via San Donato 5 50127 Firenze e-mail: [email protected]
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Grafica: GrafColor, Sassari - [email protected] - www.graf-color.it
Registrazione Tribunale di Milano n.452 del 21 settembre 1985
Per i soci: dati per il pagamento delle quote sociali (20 euro) a famiglia
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