E arrivò finalmente il 13 gennaio, data prevista per la nostra

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E arrivò finalmente il 13 gennaio, data prevista per la nostra
E arrivò finalmente il 13 gennaio, data prevista per la nostra partenza per Los Roques – Venezuela…dico
“prevista” perché qualcosa succede sempre quando si viaggia!!
Dopo la levataccia alle cinque di mattina, arriviamo all’aeroporto con “solo” 2 ore e 20 minuti di anticipo. La
situazione al check – in risulta molto calma, troppo calma! Dopo circa mezz’ora arriva il nostro turno
(nonostante davanti a noi ci fossero 5 persone e tre banchi aperti) e insieme anche la bella notizia!!
Una hostess bionda molto sicura di se ma poco simpatica ci viene a dire che il volo era pieno e che
saremmo stati protetti su un altro volo dell’Air Europa via Madrid alle 13.30 dello stesso giorno: la sentenza
era chiara….OVERBOOKING!
Come noi, una decina di persone ha subito la stessa sorte e così ci dirigiamo armi e bagagli dal terminal
numero 3 al numero 1 a piedi, senza non poche proteste di tutti gli sfortunati viaggiatori che non hanno
apprezzato la necessità di fare lo scalo…io per prima!!
Ci fanno salire quasi subito sul volo Alitalia per Madrid ma ben presto arriva la seconda bella notizia della
giornata: non si può partire fino ad ora da destinarsi a causa di una fitta nebbia che imperversa
sull’aeroporto di Madrid! A questo punto potete solo immaginare l’indignazione generale dei passeggeri
che vedono sfumare l’unica possibilità di raggiungere Caracas in giornata evitando che i propri programmi
vengano rovinati.
Si fa portavoce del nostro gruppo un signore italo – venezuelano di una certa età, soprannominato
“leader”, il quale cerca disperatamente di farci inserire sul volo Alitalia del giorno dopo…ma la situazione si
si presenta drammatica: ci sono già 30 persone in lista di attesa ancora ignare che il giorno dopo avrebbero
subito la nostra stessa sorte!!
Ci arrendiamo quindi all’idea di dover trascorrere la notte a Madrid dove arriviamo intorno alle 16.30.
Veniamo sistemati all’hotel Auditorium, una specie di alveare vicino all’aeroporto popolato da congressisti
di ogni genere.
Decidiamo di andare a fare due passi a Madrid, anche se non siamo proprio vicini, sfruttando le ultime ore
di sole, non essendo preparati al freddo inverno madrileno!! Noi stavamo andando al mare!!! Armati di
molto coraggio siamo comunque usciti con addosso tutto ciò che potevamo metterci!!
Torniamo a mangiare in albergo in una vera e propria “sala mensa” e veniamo messi a tavola con altri 4
cinesi perché non è contemplata la possibilità di occupare un tavolo solo da due persone!!
Comunque la prendiamo con filosofia pensando che siamo pur sempre in vacanza e che la situazione po’
solo migliorare!
Il giorno dopo andiamo di buon ora all’aeroporto onde evitare di trovarci nella situazione del giorno prima!
Il volo parte con un’ora e mezza di ritardo e dopo appena 48 ore riusciamo finalmente a giungere a
destinazione!
All’uscita del ritiro bagagli veniamo avvicinati da una guardia dell’aeroporto che ci propone di cambiare gli
euro con la moneta locale al doppio del cambio ufficiale…come al solito “tutto il mondo è paese”!!
Dopo questo piccolo episodio di folklore, troviamo subito Hector che ci accompagna all’Hotel Marriot dove
passeremo la notte in attesa di riprendere l’aereo per Los Roques la mattina dopo.
La notte passa veloce anche perché alle 5.30 siamo già in piedi pronti per prendere l’aereo delle 7.30 di
mattina!
Venerdì mattina ore 9.00 finalmente atterriamo a Los Roques: sembrava una metà irraggiungibile ma la
fatica è valsa la pena! Già dall’aereo lo spettacolo è incredibile: l’acqua cambia colore da un istante all’altro
passando dal blu intenso al verde trasparente, è un oceano costellato di atolli di sabbia e vegetazione.
L’aereo Aerotuy con il quale siamo arrivati non è così piccolo come immaginavo, ospita circa 50 persone e
non da quella sensazione di precarietà che proveremo invece su quello del ritorno!!
Alle 9.30 siamo già sulla barca a vela Soltana: ora si che inizia la vera vacanza!
La sorpresa più bella è stata scoprire che in quei sei giorni saremmo stati gli unici ospiti della barca: cosa
chiedere di più dalla vita di una barca da 8 persone tutta per noi?
L’equipaggio era costituito dal capitano Juan Carlos, ragazzo impareggiabile che ci ha dato la possibilità di
vedere cose che in altro modo non avremmo potuto conoscere, sempre disponibile, sempre sorridente e
ottimo cuoco anche per me che sono vegetariana(!), e dal marinaio Eduardo.
Abbiamo trascorso sei giorni meravigliosi nei quali abbiamo visitato gli atolli di Sarqui, Cayo de Agua,
Carenero, Noronqui, Crasqui, Rabusqui e Fransisqui, tutti molto simili tra loro ma ognuno con una
particolarità che lo rende unico.
Sarqui è stato il primo approccio con i colori stupendi del mare di Los Roques, dove appena gettata l’ancora
una tartaruga ha fatto capolino proprio vicino alla nostra barca, dove abbiamo fatto la prima volta
snorkeling e dove abbiamo trascorso la prima notte in compagnia solo di altre due barche.
A Cayo de Agua abbiamo fatto lunghe passeggiate sulla spiaggia fino alla lingua di sabbia che porta al faro.
Abbiamo visto un numero impressionante di quelle meravigliose conchiglie che ognuno di noi vorrebbe
portare via con se per avere sempre vicino un piccolo pezzo di questo paradiso e siamo rimasti affascinati
nel vedere dei grossi pesci pappagallo che venivamo a mangiare le alghe sugli scogli a un metro dalla riva.
A Carenero abbiamo comprato l’aragosta dai pescatori che abitano sull’isola in compagnia solo dei pellicani.
A Noronqui abbiamo dato da mangiare alle tartarughe e siamo riusciti anche a fare qualche foto!
A Crasqui abbiamo fatto snorkeling con il nostro capitano Juan Carlos che ci ha portato a vedere la tana
delle aragoste scoperta proprio da lui!
A Rabusqui abbiamo visto delle bellissime stelle marine.
A Fransisqui (una delle isole più vicine a Gran Roque) abbiamo ripreso contatto con il mondo bevendo un
moijto al baretto che si trova sulla spiaggia.
Purtroppo questi sei giorni sono volati in un baleno, come sempre succede quando si vive qualcosa di bello,
e posso dire che le nostre aspettative non sono state disattese: la barca rimane sempre il modo migliore
per vivere il mare!
A questo punto ci aspettano ancora due giorni a terra e precisamente alla posada Albacora.
La posada è molto carina, veniamo alloggiati in una parte distaccata godendo così anche di un bellissimo
terrazzo solo per noi oltre alla camera da letto!
Il mare però vissuto da terra è tutta un’altra cosa e facciamo un po’ di fatica ad abituarci all’idea di essere
senza Soltana!
Decidiamo di andare a Fransisqui dove però riusciamo a rimanere poco a causa di un temporale durato
un’ora al termine del quale siamo stati letteralmente assediati dai mosquitos: rimanere in spiaggia è
risultato impossibile! A distanza di una settimana ancora porto i segni delle loro punture!
Il giorno successivo la giornata era molto bella e così siamo tornati a Crasqui. Essendo l’ultimo giorno
abbiamo cercato di prendere tutto il sole possibile per fare invidia a tutti i nostri amici in Italia! Devo
ammettere che Crasqui merita anche senza la barca!
E siamo arrivati al giorno della partenza…questa volta tutto fila liscio: prendiamo un aereo molto piccolo da
14 posti e poi ci imbarchiamo sul volo Alitalia che parte in perfetto orario ponendo fine a questa
meravigliosa vacanza che di sicuro non dimenticheremo!
Un grazie particolare a Roberto che ci ha aiutato ad organizzarla e che ci ha assistito alla perfezione nei
nostri momenti di difficoltà (vedi overbooking…) !!