Sistema robotizzato chiesa S
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Sistema robotizzato chiesa S
Sistema robotizzato NU-700 nella chiesa di S.Maria Ausiliatrice a Torino. La Basilica di Maria Ausiliatrice è sicuramente la chiesa più importante di Torino. Venne eretta su progetto dell’ingegnere Antonio Spezia per volere di San Giovanni Bosco, che la ideò come monumento di riconoscenza alla Vergine Maria e come Chiesa madre e centro spirituale dell’opera Salesiana. Fu edificata in soli due anni, dal 1865 al 1866 ed è immediatamente distinguibile per la sua grande cupola circolare. In questi mesi la chiesa è sottoposta ad un’importante opera di restauro esterno ed interno che coinvolge anche l’Altare Maggiore dedicato a Don Bosco e realizzato dall’architetto Ceradini. Essendo punto di riferimento per l’intero mondo Salesiano, le opere di ristrutturazione sono state accuratamente pianificate in modo da non ostacolare le funzioni religiose. A tale scopo, è stata avanzata la posizione dell’altare di celebrazione, ma la chiusura della zona intorno all’Altare Maggiore al termine della navata principale ha, in effetti, diviso in due la chiesa. A causa del cantiere delimitato da alte pareti in cartongesso, coloro che prendono posto nell’abside non hanno alcuna visibilità né del sacerdote, né dell’altare provvisorio. Il problema è rilevante soprattutto durante il fine settimana, quando l’affluenza dei fedeli è maggiore e tutta la chiesa risulta pertanto gremita. Per risolvere tale difficoltà i Padri Salesiani hanno consultato la Trans Audio Video, da tempo azienda molto vicina alle Missioni Don Bosco; così, al termine di una serie di incontri, è nata l’idea di dotare la chiesa di una telecamera robotizzata in grado di riprendere le celebrazioni e di distribuirne poi il segnale video ad una serie di monitor al plasma collocati nell’abside. In questo modo, anche i fedeli riuniti nella zona alle spalle dell’altare possono fruire della messa senza inconvenienti. Per la Trans Audio Video, l’Ing. Sergio Brighel, Direttore Tecnico della società, ha curato il progetto, l’integrazione e la realizzazione dell’intero sistema, coadiuvato da Elveno De Luca, Area Sales Manager della stessa T.A.V. “Numerosi erano i vincoli posti per questo progetto: la telecamera doveva essere necessariamente di piccole dimensioni, silenziosa, di estetica gradevole, di costo non eccessivo e di qualità adeguata all’importanza del compito. Occorreva inoltre prevedere un pannello di controllo dotato di memorie e, nello stessi tempo, di impiego immediato, dal momento che gli utilizzatori del sistema potrebbero essere non specializzati. Ed infine, grande attenzione doveva essere posta all’integrazione del sistema, date le notevoli distanze esistenti tra il pannello di controllo, la testa Pan Tilt e il monitor al Plasma di visione. La testa Pan Tilt ideale per l’applicazione è risultata la Canon NU-700. Tale apparato è un piccolo gioiello della consueta alta tecnologia Canon: si tratta di un’unità remotata digitale, completa di telecamera 3CCD, contenuta in un compatto involucro stagno; pertanto, è anche già predisposta per lavorare in esterni (certificata IP46). La precisione del movimento è notevole (1/360° sui due assi) e gli spostamenti avvengono in modo fluido e silenzioso. E’ controllata attraverso un protocollo di comunicazione seriale RS232 e dispone di un’uscita video composita e di un’uscita video Y/C. Dall’analisi della particolare location effettuata da Stefano Bianco, socio di Eurofilm (società che collabora attivamente con l’organizzazione della Missioni Don Bosco), cooperatore dei Salesiani e loro referente interno per il settore delle Comunicazioni, è emerso che la migliore collocazione della testa NU-700 sarebbe stata sul confessionale posto a sinistra della navata centrale, di fronte all’altare provvisorio. Al momento la testa è fisicamente ancorata al confessionale, ma al termine dei lavori di restauro sarà collocata su una staffa realizzata ad hoc e posta più in alto rispetto all’ubicazione attuale. L’unità di controllo prescelta (tra le tre attualmente disponibili per il controllo del NU-700) è stata invece la Telemetrics CP-D-2A, personalizzata per la specifica sintassi del protocollo NU-700. In tale configurazione il pannello dispone di 4 memorie Pan/Tilt/Fuoco/Zoom e può comandare fino a quattro testate dello stesso modello. Dispone inoltre di tutti i tasti per attivare le funzioni speciali del NU-700: wiper, barre colore, Auto Focus ON/OFF, Auto Iris ON/OFF, Iris Close, Iris Open, Camera ON/OFF e filtro N/D ON/OFF. Scelti i componenti base, il passo successivo è stato quello dell’integrazione. In Basilica, il pannello di controllo Telemetrics è stato posizionato nella sacrestia, la cui distanza in linea d’aria dal NU-700 è di circa 60-70m. Ma dalle ispezioni effettuate è poi risultato che il percorso cavi sarebbe stato indubbiamente più lungo: alla prova dei fatti più del doppio (quasi 200 m.)! Per ovviare a tale difficoltà si è scelto di lavorare con una comunicazione seriale bilanciata RS422 (il cui limite fisico è di circa 1200 m.). Ciò ha imposto un convertitore RS422-RS232 da interporre tra il controllo Telemetrics (tale pannello può essere commutato su RS232 o RS422 con un semplice settaggio interno) e il sistema P/T Canon (che opera con RS232). Al fine di evitare problemi con le alimentazioni e le relative masse, si è scelto un convertitore opto-isolato di grande qualità reperito presso la Sielco di Milano. Per ottimizzare il progetto occorreva ancora gestire il segnale video composito per il monitor di controllo in sacrestia, da inviare parallelamente al cavo dei segnali di controllo. Ipotizzare di stendere un altro cavo coassiale era impensabile data la grande distanza (e non avrebbe avuto giustificazione l’impiego di un equalizzatore dedicato al solo monitor di controllo per il sacrestano), per cui abbiamo deciso di inviare lo stesso video su doppino ritorto interponendo due convertitori passivi sbilanciato/bilanciato Ernitec (altra casa distribuita da T.A.V. nel settore del video industriale). In questo modo si sono potuti ottimizzare i costi dell’intero sistema sia per quanto riguarda gli apparati richiesti, sia per il lavoro di installazione. Il cavo dei controlli seriali è stato infine prescelto grazie anche alla sempre amichevole collaborazione della E.C.S. di Nicola Gianmaria. Si è optato per un cavo Percon a tre coppie ritorte schermate, più tre segnali sbilanciati aggiuntivi. Il risultato è stato eccezionale: nonostante la distanza percorsa, il video non mostra degradazioni di rilievo e anche dalla sacrestia è possibile fruire dell’ottima qualità della telecamera Canon. Nella stessa sacrestia, il monitor di controllo selezionato è un Ikegami CMK-1570 (anche essa rappresentata da T.A.V. per il settore industriale e CCTV) a schermo piatto da 15” per applicazioni professionali. L’ultimo problema da risolvere era quello relativo all’invio del segnale video composito ai monitor al plasma. Anche in questo caso le distanze in gioco erano notevoli. Dal confessionale alla parete posteriore che delimita il cantiere di restauro dell’Altare Maggiore sono stati stesi quasi 200m di cavo coassiale! Abbiamo pertanto optato per un RG59 a doppio schermo al fine di attenuare l’effetto dei disturbi sul video sbilanciato a simili distanze. Naturalmente, in questo caso è stato anche predisposto un distributore-equalizzatore 1x6 fornito dalla STE di Muggiò (MI). Tale componente permetterà una futura espansione del sistema di visione, così come previsto dal progetto definitivo.Prima della consegna l’impianto è stato sottoposto a verifica nei laboratori T.A.V. per due giorni interi. E giunti nella Basilica di S.Maria Ausiliatrice, la messa in opera e il collaudo sono stati completati in un solo giorno, grazie anche allo straordinario apporto di tutti i collaboratori dei Salesiani coinvolti. Al termine della giornata dedicata all’installazione Stefano Bianco, insieme al Rettore della Basilica, ha individuato e poi memorizzato sul pannello di controllo tutte le inquadrature più significative. Esse consentono addirittura di poter seguire le celebrazioni senza mai utilizzare i due joystick del comando Telemetrics. Dal nostro punto di vista si è trattato di un’esperienza tecnica ed umana molto intensa e siamo ovviamente molto soddisfatti. Devo però ringraziare in modo particolare il rettore della Basilica, Don Sergio Pellini, che ha ideato e sostenuto l’intero progetto e che ha trasmesso a tutti noi un incredibile entusiasmo” (Ing.Sergio Brighel). SCHEMA DEL SISTEMA ROBOTIZZATO NU-700 IN S.MARIA AUSILIATRICE _TORINO Convertitore Sielco RS-422/RS-232 Canon NU-700 Video Composito Distributore STE 1x6 Cavo Percon 3 coppie ritorte Telemetrics CP-D2A-NU-700 Convertitore Ernitec video bilanciato/sbilanciato Monitor Ikegami CMK-1570 Video Composito Monitor al Plasma Monitor al Plasma