Guida alla mostra
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Guida alla mostra
Micol Assaël ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIMAKOPIOTITA 2 HangarBicocca In copertina /Cover page Courtesy Micol Assaël Micol Assaël ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIMAKOPIOTITA 31.01 – 04.05.2014 a cura di/curated by Andrea Lissoni Fondazione HangarBicocca Via Chiese, 2 20126 Milano Orari giovedì / domenica 11.00 – 23.00 lunedì / mercoledì chiuso Opening hours Thursday to Sunday 11 am – 11 pm Monday to Wednesday closed Ingresso libero Free entrance Contatti Tel +39 02 66111573 [email protected] hangarbicocca.org Contacts T. +39 02 66111573 [email protected] hangarbicocca.org Micol Assaël 5 L’artista Micol Assaël (Roma, 1979) è una delle voci più originali dell’arte internazionale, con presenze nelle più importanti biennali e in numerose istituzioni tra cui il Palais de Tokyo di Parigi e la Kunsthalle di Basilea. Affascinata dai fenomeni fisici, termostatici ed elettrici, Micol Assaël realizza le sue opere come veri e propri esperimenti che mettono in gioco gli aspetti cognitivi e sensoriali del pubblico, coinvolgendolo in situazioni impossibili da prevedere e controllare. La sua ricerca, ispirata a un universo di dispositivi obsoleti e macchinari in disuso, si sviluppa intorno allo studio di teorie scientifiche superate, al rapporto tra visibile e invisibile nei fenomeni fisici, agli aspetti incontrollabili degli eventi naturali come le eruzioni vulcaniche o il comportamento delle api. Nata in Italia ma vissuta quasi sempre all’estero, dopo aver studiato filosofia Micol Assaël inizia a viaggiare per il mondo spostandosi tra l’Islanda, la Germania, la Russia e la Grecia. Nel primo periodo della sua attività l’artista utilizza spesso il disegno slegato da qualsiasi intento di rappresentazione: è il caso di Inner Disorder, 1999-2001, una serie di 450 disegni a inchiostro e grafite su carta, e di малогаваритная радиоаппаратура (Malogavaritnaya Radioapparatura) 2001-2003, un esercizio ripetitivo incentrato sullo studio dell’universo onirico e del confine tra sonno e veglia. Micol Assaël, Nyidalur, 2000. Vetro, aria, mattoni / glass, air, brick. 700 x 250 x 2 cm Installazione permanente / permanent installation, S. Casciano dei Bagni (SI), Italy Courtesy the artist and ZERO…, Milan. Photo: Pietro Scordo 6 HangarBicocca Le sue opere in questo periodo si sviluppano attraverso la realizzazione di installazioni site-specific che alterano lo spazio architettonico in cui vengono presentate: nel 2000 Micol Assaël realizza Nyidalur, un intervento permanente a S.Casciano dei Bagni (Siena) in cui, dopo aver misurato i buchi in un vecchio muro di pietra, li ricopre a uno a uno con emisferi di vetro trasparente. Nel 2002 l’artista perfora con una serie di buchi di 70mm di diametro le pareti della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), a formare, per sottrazione, una linea retta che percorre lo spazio espositivo (Senza Titolo, 2002), mentre nel 2003, in collaborazione con l’artista spagnolo Jorge Peris, sfonda il pavimento del corridoio dell’edificio Ferrhotel di Pescara impedendone l’accesso (Senza Titolo, 2003). A partire dal 2003 Micol Assaël realizza ambienti in cui apparecchiature tecnologiche e macchinari industriali vengono impiegati per ricreare fenomeni naturali quali il ghiaccio e il vento, come nell’opera Senza Titolo (2003), un ambiente spoglio attraversato da forti correnti d’aria. Nell’opera di Assaël entra presto l’interesse per lo studio dei fenomeni naturali e per la loro inevitabile imprevedibilità, che si traduce anche nella sua impossibilità di controllare l’opera. Il progetto Waiting for the Unknown (2005), che non fu mai portato a compimento, prevedeva la collocazione di una tonnellata di tritolo, nel centro del cratere del vulcano Eldfell sull’isola di Heimaey in Islanda, con lo scopo di amplificare gli effetti dell’eruzione, e può essere definito «una visione sull’attesa, sulla fine e sulla fine dell’attesa».1 La ricerca sui fenomeni fisici legati alla presenza invisibile dell’elettricità nell’atmosfera è una delle costanti che attraversa 1 Ilaria Bombelli, Micol Assaël – Alta tensione, “Flash Art”, n° 38, ottobre-novembre 2005, p.105 Micol Assaël Micol Assaël, Untitled, 2002. Buco / hole. Ø 70 mm x dimensioni ambientali / Ø 70 mm x environmental dimensions. Installation view, “Exit”, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin, 2002. Courtesy of the artist and ZERO..., Milan. Photo: Paolo Pellion Micol Assaël, Inner Disorder, 1999/2001 Installation view, Inner Disorder, ZERO..., Milano, 2009 Courtesy of the artist and ZERO..., Milan. Photo: Cosimo Pichierri 7 8 HangarBicocca tutta la produzione di Micol Assaël: tra i progetti più significativi l’installazione Chizhevsky Lessons (2007) alla Kunsthalle di Basilea, ispirata al biofisico sovietico Alexander Chizhevsky (1897-1964), condannato ai lavori forzati nei gulag per aver sostenuto che l’attività solare potesse influenzare guerre e rivoluzioni, tra cui anche quella russa del 1917. L’opera è composta da numerose piastre metalliche sospese al soffitto a intervalli regolari in una sala vuota e satura di tensione elettrostatica che trasformano lo spazio in un gigantesco condensatore ed esponendo i visitatori a piccole scosse elettriche percepibili tramite il Micol Assaël, Untitled, 2003. Rimozione del pavimento, telefono che squilla / ground removal, ringing phone. Site specific. In collaborazione con Jorge Peris / in collaboration with Jorge Peris. Courtesy of the artists and ZERO…, Milan Micol Assaël 9 contatto con altre persone o oggetti. L’apice di queste ricerche è rappresentato dall’ambizioso progetto Fomuška, itinerante fra Kunsthalle Fridericianum di Kassel, Secession di Vienna e Museion di Bolzano (2009–2010). Il titolo dell’opera deriva da Fomà, che in russo significa Tommaso, e allude all’apostolo che incarna l’uomo incredulo e dubitante per antonomasia. Nata a partire da un sogno dell’artista, l’opera è una macchina ispirata a un apparecchio reale, trovato dall’artista in un laboratorio elettrotecnico vicino a Mosca, impiegato per lo studio dei fulmini. Realizzata in collaborazione con un gruppo di ingegneri russi della Scuola Superiore per l’Energia di Mosca, Fomuška crea vapore elettrostatico che a contatto con la pelle produce piccole scariche elettriche, rendendo visibile il fenomeno fisico dell’elettricità. Pagina seguente / Next page: Micol Assaël, Fomuška, 2009. Alluminio, vaporizzatore, tanica, generatore di alta tensione / aluminium, vaporizer, can, high voltage generator. 250 x 720 x 200 cm Installation view, Kunsthalle Fridericianum, Kassel, 2009 10 HangarBicocca Micol Assaël 11 12 HangarBicocca Micol Assaël The artist Micol Assaël (Rome, 1979), one of the most original voices in the world of international art, has shown her works at the most important biennials and in many institutions, including the Palais de Tokyo in Paris and the Kunsthalle in Basel. Fascinated by physical, thermostatic and electrical phenomena, Micol Assaël creates her works as experiments that act upon the cognitive and sensory aspects of the public, involving them in situations that are quite unpredictable and impossible to control. Her artistic research, which takes inspiration from a whole universe of obsolete devices and disused machines, is based on the study of outdated scientific theories, on the relationship between the visible and the invisible in physical phenomena, and on the uncontrollable aspects of natural phenomena such as volcanic eruptions and the behaviour of bees. Born in Italy but almost always resident abroad, after studying philosophy Micol Assaël started travelling the world, spending time in Iceland, Germany, Russia and Greece. In the first period of her activity she often uses drawing without seeking representation in any way: it is the case of Inner Disorder, (1999-2001), a series of 450 pen-and-ink and pencil drawings on paper, and малогаваритная радиоаппаратура (Malogavaritnaya Radioapparatura) (2001-2003), a repetitive exercise that examined the world of dreams and the borderline between sleeping and wakefulness. Her works in this period often take shape through the creation of site-specific installations that alter the architectural space in which they are shown: in 2000 Micol Assaël conceives Nyidalur, Micol Assaël, Senza Titolo, 2003. Disegno ad inchiostro di china su pagina di libro / china ink drawing on book page. Courtesy of the artist and ZERO..., Milan 13 14 HangarBicocca a permanent intervention at S.Casciano dei Bagni (Siena) where the artist measured all the holes in an old outdoor brick wall and covered them with transparent glass semi spheres. In 2002 she made a series of holes, each 7 cm in diameter, in the walls of the Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Turin). By subtraction, they formed a straight line that ran through the exhibition space (Untitled, 2002) whilst in 2003, in collaboration with the Spanish artist Jorge Peris, she broke through the floor of the corridor in the Ferrhotel in Pescara, preventing people from entering (Untitled, 2003). In 2003, Micol Assaël also began creating environments in which technological devices and industrial machinery were used to recreate natural phenomena such as ice and wind, as in Untitled (2003), a barren environment with strong air currents blowing through it. In her work, Assaël soon acquired an interest in natural phenomena and in their unpredictability, which also made it impossible for the artist to control the work. The Waiting for the Unknown (2005) project, which was never completed, would have involved placing a ton of tnt at the centre of the Eldfell volcano on the island of Heimaey in Iceland. The aim was to amplify the effects of the eruption in a manner that could be referred to as “a vision of expectation, on the end and on the end of expectations”.1 Micol Assaël’s study of physical phenomena linked to the invisible presence of electricity in the atmosphere is a constant feature of all her work. One of her most significant projects was the Chizhevsky Lessons installation of 2007 at the Kunsthalle in Ba1 Ilaria Bombelli, “Micol Assaël - Alta tensione”, Flash Art no°38, October-November 2005, p. 105. Micol Assaël 15 sel. The work was inspired by the Soviet biophysicist Alexander Chizhevsky (1897-1964), who was sentenced to hard labour in the gulags for asserting that solar activity could influence wars and revolutions, including the October Revolution in 1917. It consists of several metal plates suspended at regular intervals from the ceiling in an empty room saturated with electrostatic power. This transforms the space into a giant capacitor, exposing visitors to mild electric shocks which are felt when contact is made with other people or objects. Her research culminated in the ambitious Fomuška project, which travelled to the Kunsthalle Fridericianum in Kassel, the Vienna Secession and Museion in Bolzano (2009-2010). The title of the work comes from Fomà, which in Russian means Thomas, alluding to the apostle who epitomises the incredulous, doubting man. Inspired by a dream the artist had, the work is a machine based on a real one for studying lightning that she found in an electrical engineering laboratory near Moscow. Made together with a group of Russian engineers from the Graduate School for Energy in Moscow, Fomuška creates electrostatic vapour which produces small electric shocks when it comes into contact with the skin, giving visible form to the physical phenomenon of electricity. Pagina seguente / Next page: Micol Assaël, Chizhevsky Lessons, 2007. Piastre di rame, cavi d’acciaio, “generatore a cascata”, trasformatore / copper plates, steel. Wires, cascade generator, transformer 22,347 x 11,355 x 5,20 m. Installation view, Kunsthalle Basel, Switzerland, 2007 Courtesy of the artist and ZERO…, Milano. Photo: Serge Hasenböhler 16 HangarBicocca Micol Assaël 17 18 HangarBicocca La mostra La mostra progettata per gli spazi di HangarBicocca è costituita da cinque opere: quattro lavori fondamentali del percorso di Micol Assaël, che coprono un periodo tra il 2003 e il 2009, prima d’ora mai esposti insieme, e una nuova opera. Pensata per trasformare lo spazio espositivo in un ambiente simile alla “sala machine pulsante di una nave” la mostra rappresenta inoltre una sorta di studio ideale dell’artista in cui si alternano diversi ambienti angusti e fuori dal tempo. Micol Assaël, Vorkuta, 2003. Refrigerant cell (-30°C), switchboard, sparks, chair equipped with electrical resistance, thermostat (37°C). 220 x 390 x 300 cm Courtesy of the artist and ZERO…, Milano. Photo: André Morin Micol Assaël 19 Il titolo ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIMAKOPIOTITA nasce dall’accorpamento di diversi termini greci, intenzionalmente associati da Micol Assaël senza alcun significato: questo “scioglilingua musicale” elude qualsiasi chiave di lettura prestabilita e lascia che l’esperienza diretta del visitatore si imponga sulla ricezione delle opere. Le opere in mostra, che consistono in ambienti chiusi e apparentemente impenetrabili come stanze, celle o container, coinvolgono i visitatori in un percorso in cui la percezione viene sottoposta a situazioni straordinarie e apparentemente minacciose. Vorkuta, realizzata in due versioni nel 2001 e nel 2003 (esposta in HangarBicocca nella sua seconda versione) è una delle prime opere in cui l’artista indaga i fenomeni fisici ed elettrici. L’opera, realizzata sulla scia delle memorie di un viaggio compiuto dall’artista in Siberia, è una cella frigorifera elettrizzata mantenuta a -30°C con un quadro elettrico e una sedia regolata da un termostato interno alla temperatura di +37°C, la temperatura corporea. Il suono e il bagliore di piccole scosse elettriche interrompono il ronzio di sottofondo del motore della cella, che si presenta come un riparo abbandonato caratterizzato da strumentazioni obsolete e pericolose. Vorkuta è il nome di un’antica città mineraria situata nei pressi di uno dei gulag più duri della Russia, caratterizzato da un clima rigido e ostile, dove in alcuni momenti dell’anno la temperatura scende fino a -60°C. Senza Titolo (2003), presentata alla 50a Biennale di Venezia all’interno della sezione LA ZONA, è una stanza di circa 5x5 metri realizzata interamente in ferro, al cui interno si trovano un 20 HangarBicocca Micol Assaël tavolo, un letto e un armadio insieme a un groviglio di cavi elettrici. Poggiati sul tavolo e protetti da una scatola di vetro, 10 trasformatori elettrici sprigionano energia fino a 9.000 Volts, alimentando le lampadine collocate sotto i mobili (sospesi a circa 4cm da terra) e provocando scintille ad alta tensione. L’ambiente è attraversato da correnti di aria calda e fredda convogliate nello spazio da potenti ventilatori che rendono lo spazio inospitale. L’insieme spoglio crea un luogo dove campi di forza e linee di tensione inducono lo spettatore a riflettere sulla violenza che si annida negli oggetti quotidiani. Originariamente concepita in occasione di Manifesta 5 a San Sebastian nel 2004, Mindfall è stata realizzata in una seconda versione nel 2007 per la mostra personale dell’artista nella galleria Johann König (Berlino). L’opera è costituita da un container di recupero con una sedia e dei tavoli, su cui sono disposti 21 motori elettrici. Accesi in modo intermittente, i macchinari generano un rumore assordante e un suono magnetico; l’ambiente è pervaso dall’odore dei motori sotto sforzo. Entrando nell’installazione si ha l’impressione di avere a che fare con un macchina fatiscente nella quale i motori, recuperati dall’artista in un impianto di riciclaggio, sono collegati tra loro da un sistema di pompaggio di benzina. Il dispositivo così generato è un sistema chiuso. Nel 2007 Micol Assaël ha invitato il compositore finlandese Mika Vainio, fondatore del duo elettronico Pan Sonic, a lavorare sulle frequenze e le vibrazioni generate da Mindfall. Dalla collaborazione è nata una performance sonora, eseguita dallo stesso musicista, basata sul rapporto tra macchina e suono. Le ricerche di Micol Assaël sulle relazioni tra arte, musica e percezione sono ulteriormente approfondite ed estese al confronto Micol Assaël, Vorkuta, 2003. Refrigerant cell (-30°C), switchboard, sparks, chair equipped with electrical resistance, thermostat (37°C). 220 x 390 x 300 cm Courtesy of the artist and ZERO…, Milano. Photo: André Morin 21 22 HangarBicocca Micol Assaël 23 il ronzio delle api nell’alveare (che si attiva in presenza del visitatore). La frequenza scelta come titolo dell’opera, 432Hz, corrisponde alla vibrazione emessa dalle api ed è strettamente connessa ai suoni della natura. Inoltre, questo valore è stato utilizzato come frequenza del diapason “scientifico” per accordare tutti gli strumenti di un’orchestra. Tale rapporto, in vigore alla fine dell’Ottocento, è stato successivamente alterato, e senza addurre ad alcuna giustificazione scientifica, il diapason è stato elevato a 440Hz. L’opera 432Hz è stata presentata nel 2009 al MADRE di Napoli all’interno della mostra Barock - Arte, Scienza, Fede e Tecnologia nell’Età Contemporanea. Micol Assaël, Untitled, 2003. Wind, iron, electrical wires, glass, sparks 500 x 500 x 258 cm (stills from video). Courtesy of the artist and ZERO…, Milano con la natura e il mondo animale nell’installazione 432Hz (2009). L’opera è formata da una serie di telai di varie dimensioni e altezze, disposti sulle pareti di un ambiente in legno progettato sulle dimensioni di un’arnia. Ogni telaio contiene un disegno in cera retroilluminato e una traccia audio che riproduce L’opera realizzata appositamente per HangarBicocca è esemplare della dimensione processuale ed evolutiva di gran parte dei lavori di Micol Assaël. L’installazione è un ambiente realizzato attraverso l’assemblaggio di alcuni espositori in vetro e ferro progettati dall’artista e utilizzati per mostrare i disegni della serie Inner Disorder (1999-2001), in occasione della mostra itinerante Fomuška (2009). Ricombinate in una struttura geometrica trasparente, le vetrine prendono una nuova vita e, da strumento espositivo funzionale, diventano parte di una nuova opera. Il pubblico, osservando dall’esterno o entrando all’interno della struttura, assisterà al fenomeno della nascita di cariche elettrostatiche prodotte da un “generatore Kelvin” (inventato dallo scienziato Britannico William Thomson, detto Lord Kelvin, nel 1867), un dispositivo che utilizza gocce d’acqua in caduta per generare differenze di tensione per induzione elettrostatica che si verificano tra i sistemi interconnessi di carica opposta. 24 HangarBicocca Micol Assaël 25 The Exhibition The exhibition created for the premises in HangarBicocca consists of four major works from Micol Assaël’s career from 2003 to 2009 but never previously exhibited together, as well as a new work. Designed to transform the exhibition space into a sort of “pulsating engine room of a ship”, the exhibition is a kind of ideal artist’s studio, with a number of cramped, timeless environments. The title, ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIMAKOPIOTITA, is a combination of various Greek words which Micol Assaël joins together in an intentionally meaningless manner. This “musical tongue twister” prevents any pre-established interpretation, allowing visitors’ experiences to determine the way they perceive the works. The works on show, which consist of closed, apparently impenetrable environments like rooms, cells or containers, take the viewers on an exploration of their own perceptions, subjecting them to extraordinary, seemingly threatening situations. Vorkuta, which was made in two versions in 2001 and 2003 (the latter is on display at HangarBicocca) was one of the first works in which the artist investigated physical and electrical phenomena. The work, which was inspired by recollections of a trip she made to Siberia, is an electrified refrigeration cell maintained at -30°C, with a control panel and a chair kept by an internal thermostat at +37°C – which is to say, at body temperature. The sound and flashes of little electric shocks break into the background hum of the motor, while the cell looks like an abode Sopra e pagina seguente / Above and next page: Micol Assaël, Mindfall, 2004. Cabin with misted up glasses, electrical engines, electrical wires, smoke, tables, chair. 470 x 540 x 300 cm Courtesy of the artist, Johann König, Berlin and ZERO…, Milan with hazardous, obsolete equipment. Vorkuta is the name of an old mining town near one of the toughest gulags in Russia, in a harsh, hostile climate, where the temperature can drop to -60°C at certain times of the year. Untitled (2003), which was shown in the LA ZONA section at the 50th Venice Biennale, is a room measuring about 5x5 metres. It is made entirely of iron and inside there is a table, a bed and a cupboard, together with a tangle of electric cables. Resting on the table and protected by a glass box, ten power transformers discharge up to 9,000 Volts, lighting up bulbs placed under 26 HangarBicocca Micol Assaël 27 the furniture (which is suspended about 4cm from the ground) and creating high-voltage sparks. Powerful fans blast currents of hot and cold air through the room, creating an unwelcoming environment. The bare setting makes for an alienating space, in which force fields and lines of tension invite the viewer to reflect on the violence that is concealed in everyday objects. Originally created for Manifesta 5 in San Sebastian in 2004, a second version of Mindfall was made in 2007 for a solo exhibition of works in the Johann König gallery in Berlin. The work consists of a re-used container containing a chair and tables, on which stand twenty-one electric motors. Turned on intermitPagina precedente e sotto / Previous page and below: Micol Assaël, Mindfall, 2007. Cabin with misted up glasses, electrical engines, electrical wires, smoke, tables, chair. 555 x 250 x 250 cm. Courtesy Micol Assaël, Johann König, Berlin and ZERO…, Milano 28 HangarBicocca Micol Assaël, 432 Hz, 2009. Sound installation. Wood, wax bees, honey 400 x 300 x 250 cm. Installation views, “Barock - Arte, Scienza, Fede e Tecnologia nell’Età Contemporanea”, Museo MADRE, Naples, 2009 Courtesy: Micol Assaël and Museo MADRE, Naples Photo: Copyright 2010 Amedeo Benestante Micol Assaël 29 30 HangarBicocca tently, the machines produce a deafening noise and a magnetic sound; the room is filled with the smell of fatigue and exertion of the motors themselves. Going into the installation gives one the impression of a worn-out machine in which the motors, which the artist salvaged from a recycling plant, are connected to each other by a petrol-pump system. The device thus constitutes a closed system. In 2007 Micol Assaël invited the Finnish composer Mika Vainio, the founder of the electronic duo Pan Sonic, to work on the frequencies and vibrations generated by Mindfall. This joint venture led to a sound performance – performed by the composer himself – based on the relationship between machine and sound. In her 432Hz (2009) installation, Micol Assaël’s research into the relationship between art, music and perception also involves an examination of nature and the animal kingdom. The work consists of a series of frames of various sizes and heights hanging on the fir-wood walls of a room and is designed based on the dimensions of a beehive. Each frame contains a backlit wax drawing and an audio track, activated by the presence of the visitor which reproduces the hum of bees in a hive. The frequency chosen as the title of the work, 432Hz, corresponds to the vibrations emitted by bees and strictly connected to the sounds of nature. This value was also used as the frequency of the “scientific tuning fork” used to tune all the musical instruments in an orchestra. Such ratio,in force until the end of the 18th Century was later altered and without any scientific explanation, the scientific tuning fork was elevated to 440Hz. 432Hz was shown in 2009 at MADRE in Naples as part of the Barock - Art, Science, Faith and Technology in the Contemporary Age exhibition. Micol Assaël 31 The work conceived for HangarBicocca exhibition is a perfect illustration of the processes behind the development and evolution of Micol Assaël’s works. It is in the form an environment made of an assembly of iron and glass display units. These were originally designed by the artist to show the drawings for her Inner Disorder series of 1999-2001 and were used in the Fomuška travelling exhibition of 2009. Rearranged to form a transparent geometric structure, the showcases have taken on a new lease of life in their transformation from a functional exhibition instrument to part of a new work. Either from the outside or after entering the structure, visitors can watch the creation of electrostatic charges produced by a ‘Kelvin hydroelectric generator’ (invented by British scientist William Thomson, known as Lord Kelvin, in 1867). This is a device that uses falling drops of water to generate voltage differences by electrostatic induction occurring between interconnected, oppositely charged systems. 32 Le opere in mostra / Works on display HangarBicocca Micol Assaël 1 432Hz, 2009–2014 Installazione. Legno, cera d’api, miele, impianto elettrico, audio Mixed media installation. Wood, beeswax, honey, electrical system, audio 330 x 475 x 575 cm Courtesy Micol Assaël, Museo MADRE e/and Fondazione HangarBicocca, Milano 2 Vorkuta, 2003 Installazione. Cella frigorifera (-30°C), quadro elettrico, scintille, sedia con resistenza elettrica, termostato (37°c) Mixed media installation. Refrigerant cell (-30°c), switchboard, spark, chair equipped with electrical resistance, thermostat (37°c) 210 x 220 x 350 cm Collezione Sandra e Giancarlo Bonollo, Italia 3 (senza titolo), 2014 Installazione. Vetro, ferro, generatore Kelvin (acqua, plastica, conduttori, lavandino) Installation. Glass, iron, Kelvin generator (water, plastic, conductors, sink) 360 x 465 x 520 cm Courtesy Micol Assaël e/and Fondazione HangarBicocca, Milano 4 Senza Titolo, 2003 Installazione. Ventilatori, ferro, cavi elettrici, vetro, scintille Mixed media installation. Ventilators, metal, electrical cables, glass, sparks 258 x 500 x 500 cm Courtesy Micol Assaël e/and Galleria Zero… 5 Mindfall, 2004–2007 Installazione. Cabina con vetri appannati (container), motori elettrici, cavi elettrici, fumo, tavoli, sedia Mixed media installation. Cabin with misted glass (container), engines, fuses, fuel, cable, smoke, tables, chair 252 x 557 x 250 cm Courtesy Micol Assaël e/and Johann König, Berlin 33 34 HangarBicocca Micol Assaël 35 Cenni biografici Biographical notes Micol Assaël è nata a Roma nel 1979, attualmente vive e lavora in Grecia. A partire dal 2001 il suo lavoro è stato presentato all’interno di numerose mostre personali, tra le più significative: Free Fall in The Vortex of Time, alla galleria ZERO... (Milano, 2005), Chizhevsky Lessons presso la Kunsthalle di Basilea (2007), Inaudito in collaborazione con Mika Vainio alla GNAM-Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma (2008) e GAKONA, al Palais de Tokyo (Parigi, 2009). Nel corso degli anni 2009-2010 Micol Assaël ha esposto l’opera Fomuška in un progetto che ha coinvolto la Kunsthalle Fridericianum di Kassel, la Secession di Vienna e il Museion di Bolzano. Negli ultimi dieci anni l’artista ha partecipato a diverse biennali: alla 50a Biennale di Venezia nella sezione LA ZONA (2003), alla 51a Biennale di Venezia (2005), alla 4aBiennale di Berlino (2006), alla 16a Biennale di Sydney (2008) e alla 28a Biennale di San Paolo (2008). Le sue opere sono state esposte in alcune delle principali istituzioni internazionali come il New Museum di New York, Palazzo Grassi a Venezia e l’Hamburger Bahnhof a Berlino. Micol Assaël was born in Rome in 1979. She currently lives and works in Greece. Her work has been shown since 2001 in many solo exhibitions, including Free Fall in The Vortex of Time, at the Zero... gallery (Milan, 2005), Chizhevsky Lessons at the Kunsthalle Basel (2007), Inaudito in collaboration with Mika Vainio at GNAMGalleria Nazionale d’Arte Moderna in Rome (2008) and GAKONA at the Palais de Tokyo (Paris, 2009). In 2009-2010 Micol Assaël showed Fomuška in a project involving the Kunsthalle Fridericianum in Kassel, the Secession in Vienna and Museion in Bolzano. She has taken part in several biennials during the past ten years: in the LA ZONA section at the 50th Venice Biennale (2003), the 51st Venice Biennale (2005), the 4th Berlin Biennale (2006), the 16th Biennale of Sydney (2008) and the 28th Sao Paulo Biennale (2008). Her works have been shown in some of the world’s top institutions, such as the New Museum in New York, the Palazzo Grassi in Venice and the Hamburger Bahnhof in Berlin. 36 HangarBicocca Prestatori della mostra / Lenders to the exhibition Collezione Sandra e Giancarlo Bonollo, Italia Galerie Johann König, Berlin Galleria Zero… Milano Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito / Special thanks to all who helped including Francesco Barcella Aurélien Calpas Stefano Caloni Tiziano Casali Claudia Ciaccio Anna Civale Carlo Corsetti Flavio Derenzini Gloria de Risi Roberto Di Pasquale Nunzio Paolo Massimino Gabriele Medaglia Marco Lanata Silvia Salvati Luca Sartori Antonio Scoccimarro Davide Urso Mika Vainio Andrea Vergani Andrea Viliani Paolo Zani Alberto Zenere L’opera realizzata dall’artista in occasione della mostra di HangarBicocca è stata prodotta anche grazie al tessuto gommato messo a disposizione dal Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese e alla vetreria da laboratorio chimico di Milano. Micol Assaël Comunicazione visiva / Graphic Design Leftloft Testi a cura di / Texts by Lucia Aspesi Traduzioni a cura di / Translations by Simon Turner HangarBicocca Staff Alessia Magistroni, General Manager Vicente Todolí, Artistic Advisor Andrea Lissoni, Curator Valentina Fossati, Curatorial Assistant Fiammetta Griccioli, Curatorial Assistant Matteo De Vittor, Exhibit Preparator Iolanda Ratti, Conservazione Giovanna Amadasi, Cultural Strategies and Relations Laura Riboldi, Project Development Laura Zocco, Educational Department Maura Corinaldesi, Communication Francesca Trovalusci, Promotion and Valorisation Chiara Bressan, Events Management Paolo Miano, Project Manager Angiola Maria Gili, Press Office Manager Stefano Zicchieri, Press Office and Web 37 38 HangarBicocca HangarBicocca è uno spazio dedicato alla produzione, esposizione e promozione dell’arte contemporanea, nato nel 2004 dalla riconversione di un vasto stabilimento industriale appartenuto all’Ansaldo-Breda. La programmazione di mostre personali dei più importanti artisti internazionali si distingue per il carattere di ricerca e sperimentazione e per la particolare attenzione a progetti site-specific in grado di dialogare con le caratteristiche uniche dello spazio. HangarBicocca offre al pubblico un fitto calendario di iniziative gratuite: HB Kids comprende percorsi creativi, film e attività per bambini; HB Public propone rassegne cinematografiche, visite guidate, incontri con il curatore e gli artisti, tour in bicicletta alla scoperta del quartiere; HB School presenta una regolare attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado. Progetto pensato e voluto da Pirelli, HangarBicocca è segno tangibile della presenza vitale dell’impresa sul territorio e luogo di confronto tra i valori della ricerca artistica e quelli di un’azienda che da sempre ha tra i principi fondanti l’innovazione, la valorizzazione dei talenti, il dialogo tra le discipline. HangarBicocca is a space devoted to the production, exhibition and promotion of contemporary art. Set up in 2004, it occupies a vast redeveloped industrial complex formerly owned by Ansaldo-Breda. With solo exhibitions of works by top international artists, the artistic programme is characterised by its focus on research and experimentation and by its particular emphasis on site-specific projects capable of interacting with their unique setting. HangarBicocca also puts on an exciting calendar of events offered to the public completely free of charge: HB Kids offers creative adventures, films and activities for children. HB Public has a programme of film festivals, guided tours, meetings with the curator and artists, cycle rides to explore the Bicocca district. HB School provides regular educational activities for schools of all types and grades. HangarBicocca is the brainchild of Pirelli and a tangible sign of its dynamic presence within the community: a place where the values of artistic research interact with those of a company whose core principles have always been innovation, the promotion of talent, and dialogue between different disciplines. Socio fondatore/Founding member Con il patrocinio di / With the patronage of Partners Sponsor 40 facebook.com/HangarBicocca twitter.com/@HangarBicocca youtube.com/HangarBicocca HangarBicocca