Genova, record delle case d`asta
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Genova, record delle case d`asta
Nel capoluogo ligure si pensa alla possibilità di organizzare eventi simili a quelli milanesi della moda Genova, record delle case d’asta ........ ........................................................... ........ < . . < . . . < . . . < . . . . . . . . . . . . . . . O rganizzare e promuovere le settimane delle aste ,d’antiquariato a Genova sul modello di quelle milanesi della moda. L’idea di un calendario concordato e di una promozione congiunta delle cinque case d’asta che operano nel capoluogo ligure sembra riscuotere interesse in città, ma suscita anche una punta di comprensibile scetticismo sulla possibilità di superare le dinamiche operative individualistiche per perfezionare un progetto integrato. «Cinque case d’asta che operano nel settore dell’antiquariato in una c i a con 750mila abitanti COstituiscono una realtà di mercato unica in Italia e forse nell’intero scenario europeo - afferma Roberia Olcese, responsabile. della Guida ûpi dell’antiqwuiato italiano, l’unico riferimento editoriale sul mercato e manuale di lavoro per qualsiasi operatore del settore, che dal 1975 viene stampata a Genova -. Partendo da questa considerazione, qualsiasi forma di collaborazione è auspicabile sia per far crescere il mercato e le singole case d’asta che vi operanö, oltre ai 15 principali antiquari e alle altrettante attività minori, sia per valorizzare un importante patrimonio di professionalità e cultura della città». Chiuso l’anno di attività con IC aste della stagione estiva, il dato complessivo in valore del mercato gestito dalle cinque “case” genovesi è di quasi 20 milioni di :wo, spalmati su 34 vendite per un totale di 51 giornate d’asta. Quasi 33mila i cataloghi e gli inviti spediti in: tutta Italia e an:he all’estero e oltre 44 mila i lotti battuti, con una pcrccntualc di aggiudicazione del 60-70 per cento. I1 target di vendita è composto in media da commercianti e operatori del settore pcr il 50%. collezionisti e privati per il 40%e compratori occasionali, musei. fondazioni per il restante 10 per :ento. Per la prossima stagione sono già 22 le aste in programma, :he prenderanno il via in scttembre, in un momento in cui la domanda privilegia i pezzi più pregiati, ricercati anche a livello internazionale. Esaurita la corsa dei comorato- ri stranieri, soprattutto americani, aile manifatture dell’Ottocento -oggetti dorati o laccati e molto decorativi -, da circa un anno la domanda si è decisamente spostata sulla qualità e sull’epoca. Buone performance stanno registrando i comparti della pittura antica e dell’antiquariato di alta epoca. oltre che i comparti di nicchia. La maggiore consapevolezza nell’acquisto, da parte sia dei privati che dei commercianti, si traduce in maggiore attenzione alla componente finanziaria interpretata come investimento in beni-rifugio, in un periodo di andamenti borsistici deludenti e di incertezza sui mercati finanziari internazionali. «Inizialmente le fonti di approvvigionamento locali erano interessanti per la ricchezza e la preziosità degli affidamenti»,affermano alia Rubinacci, la prima casa d’aste di antiquariato nata a Genova. Ora il mercato è più uniforme e richiede nuove politiche di marketing c di comunicazione -come maggiore attenzione alla presentazione dello specialistico, nuova vicinanza al cliente, creazione di eventi e mostre collaterali - nonché organizzazione aziendale, ricerca capillare e canali privilegiati per i contatti con gli affidanti. Da Boetto, casa d’aste che storicamente è nata con lo scopo di aiutare la Caritas Diocesana tramite la vendita di medi e oggetti provenienti dalle più importanti famiglie genovesi, si curano molto i criteri espositivi e l’ambientazione dei lotti in asta, per fidelizzare la nuova clientela, più esigente e qualificata. «Genova - sostengono i responsabili - è una città di grandi collezionisti, con una cultura conservatrice, uno stile di vita riservato e un culto intimista della dimora, che deve essere raffinata e accogliente». Stesso orientamento e cura degli allestimenti anche da Art, l’ultima nata in città per iniziativa del più giovane titolare di casa d’aste in Italia, Guido Wannenes. A 27 anni è l’erede di una famiglia di antiquari olandesi che arrivarono a Genova coi pittori fiamminghi nel 1600. Art scommette sul settore poco tradizionale dei dipinti dell’Ottocento e punta a portare il privato in asta in quella fascia media di mercato che oscilla fra i lûmila e i l o m i l a euro: il privato che in asta compra ancora POCO, perché deve essere rassicurato e fidelizzato. Altro discorso, invece, per le aste di filatelia e numismatica, dove i privati .e i collezionisti sono circa il 60% del target. Ghigiione Aste Filateliche e Numismatiche è l’unica azienda in Liguria focalizzata su questo core business ed è stata la prima in regione ad avere ottenuto la iicenza di casa d’asta ne1‘1976 per la filatelia. Nei primi anni Ottanta la casa d’aste ha aperto alla numismatica - mercato oggi in effervescenza anche per l’introduzione dell’euro - e nel 1998 l’attivita si è allargata all’antiquariato. Sempre al mondo inglese sono iipirate le aste di marineria e di strumenti scientifici in cui Cambi Casa d’Aste si è specializzata. Sono aste che presuppongono una preparazione minuziosa e lunga, la raccolta è lenta perché avviene pezzo per pezzo dai privati. Gli oggetti, poi, sono facilmente identifcabili e datano a partire dalla seconda metà dell’ottocento. L’azienda sta puntando anche su oggetti di design, ceramiche, vetri, arredi, arte contemporanea e dipinti del Novecento, un settore poco trattato che per Cambi ha ampi margini di crescita in città. LIDALODOLO < < < < . . . . W IL QUADRO L'identikit delle case d'asta genovesi Collezionisti e prrvati Occasi~ialie altro GiOtellI, oggettistica Arredamento Specidistiche (marinena. filatelia numismatica ceramiche, libri tessuti antichi ricami, pini ecc ) Dipinti Ottocento 40 5 io - 20 30-40 10 - - - 10 - - 30 15 80 30 35 - - 30 20 20 [anche dipinh anhchi) 60 40 40