Rapporto n°2/2007 (marzo-aprile) - e

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Rapporto n°2/2007 (marzo-aprile) - e
e-SAVIA (Sistema per l’Analisi e la Valutazione Integrata dell’Ambiente)/
MONITORAGGI
MONITORAGGIO NewsOnLine
VALUTAZIONE&IMPATTO
AMBIENTALE
n° 2/ 2007 (marzo-aprile)
www.e-savia.org/monitoraggi_ia_news.html
.
1.
NEWS TOTALI ................................................................................................................................... 3
2.
TESTATE ON-LINE............................................................................................................................ 3
3.
CASI DI ATTUALITA’ ....................................................................................................................... 3
4.
LE CATENE DPSIR ............................................................................................................................ 4
5.
ITALIA&AMERICA ........................................................................................................................... 4
FIGURE............................................................................................................................................................. 5
APPENDICE 1 : TESTATE ON-LINE CON “Impatto Ambientale”........................................................... 11
APPENDICE 2 : STRALCI DALLE NEWS ................................................................................................ 12
APPENDICE 3 : Dati di base per i temi di Valutazione Ambientale............................................................ 19
Laboratorio di Valutazione di Impatto Ambientale, DET – Universita’ di Pavia
e-SAVIA (Sistema per l’Analisi e la Valutazione Integrata dell’Ambiente)/
Direzione: Sergio Malcevschi
Organizzazioni promotrici:
Associazione Analisti Ambientali (www.analistiambientali.org )
MONITORAGGI
e-SAVIA
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
1. NEWS TOTALI
Segue il rapporto per il periodo marzo-aprile 207 del monitoraggio sui temi dell’impatto e della valutazione
ambientale, sulla base delle News on-line fornite da Google. Tenendo conto di alcuni suggerimenti
pervenuti, si e’ cercata una formula espositiva piu’ agile rispetto alle precedenti.
Parte dei risultati esposti sono stati espressi come percentuale del totale delle News nel periodo considerato,
che per l’Italia si e’ mantenuto sostanzialmente stabile (circa 200.000 cumulative su archi di 30 giorni);
quelle totali americane, ben piu’ numerose, sembrerebbero mostrare variazioni piu’ significative (da 2,6 a
3,5 milioni, sempre rispetto ad archi di 30 giorni; Fig.1).
Concentrandoci sulle news italiane che toccano l’“impatto ambientale”, il numero complessivo per settimana
nel periodo considerato e’ andato da 152 (settimana di Pasqua) a 224, dati piu’ bassi rispetto ai picchi di
febbraio (Fig.2).
2. TESTATE ON-LINE
(N.B.: nell’Appendice 1 e’ riportata la lista delle 100 testate on-line con maggior numero di news contenenti “impatto
ambientale”)
Tra le testate on-line, quella con il maggior numero di news (Fig.3) e’ risultata Greenreport (rispettivamente
29 e 22 News in marzo e aprile), seguita da Greenplanet.net (altra rivista specializzata su temi ambientali);
quindi Il Meridiano, l’ANSA e La Stampa (organi di informazione nazionali). Un quadro dettagliato delle
testate e’ in Appendice 2.
Si e’ ritenuto interessante cercare di capire meglio la natura delle testate trovate sul web.
A tal fine sono state individuate quattro tipologie differenti: le testate di livello nazionale (versioni on-line
dei quotidiani tradizionali o delle agenzie di stampa), quelle territoriali (esplicitamente dedicate ad un
pubblico regionale, o provinciale, o locale), quelle specializzate su temi ambientali, quelle specializzate in
altri temi (economia, motori ecc.).
La Fig.1 riassume secondo questa chiave di lettura i risultati complessivi ottenuti.
Un dato emerge con forza: la maggior parte delle news contenenti “impatto ambientale” (il 53,2%) compare
su testate locali, o comunque regionali. Gli altri gruppi seguono a distanza: quelle nazionali con il 19%,
quelle su testate specializzate circa il 15%, quelle specificamente ambientali con il 10% (ma come abbiamo
visto occupano le prime posizioni in assoluto).
Viene da chiedersi quale sia la prospettiva di tale situazione. Si ridurra’ la quota delle territoriali,
frammentata in una miriade di testate spesso con pochi mezzi ed elevati rischi di estinzione? (Lo stesso
discorso puo’ valere per quelle specializzate). O il peso delle territoriali aumentera’ ulteriormente, perche’
sara’ il web stesso ad aumentare la diversificazione e la vicinanza a realta’ locali?
Un primo quadro riassuntivo delle dinamiche di piu’ lungo periodo sara’ fornita con il prossimo numero
della rivista “Valutazione Ambientale”.
3. CASI DI ATTUALITA’
(N.B.: nell’Appendice 2 e’ riportata una serie di stralci da news sul caso in oggetto)
Energia eolica (108 News nel bimestre marzo-aprile). Si discute dell’impatto ambientale degli impianti offshore (vedi il caso molisano di Termoli). A Montescudaio (in provincia di Pisa) il sindaco indice un
referendum. La LIPU chiede una moratoria di sei mesi a livello nazionale in attesa di una programmazione
energetica complessiva e di una seria regolamentazione paesistica. IL WWF contesta il parco eolico del
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Pratomagnio (Arezzo). “Manca in Italia la cultura del vento. Bisognerebbe coinvolgere i cittadini nei
progetti” dice Anna Maria Sempreviva del CNR, davanti ad una previsione del 23% di copertura dei
fabbogni energetici in Europa previsti per il 2030.
Vicenza (11 News). Dopo l’esplosione di febbraio (con conseguente caduta del governo, vedi rapporto
precedente), il caso di Vicenza e’ scomparso: solo qualche notizia all’inizio di marzo. Continueranno i
presidi dei cittadini? I partiti del centro-sinistra fanno un ordine del giorno per un ruolo effettivo dei cittadini
nel processo decisionale. Galan critica Pecoraro per aver avviato una procedura di VIA. A Sigonella (Sicilia)
intanto si organizzano manifestazioni contro un progetto simile.
Rivara (7 News nel bimestre; 25 da gennaio). A Rivara di S.Felice, in provincia di Modena, c’e’ un progetto
per un impianto di stoccaggio di gas; e’ in corso una procedura di VIA. Lo Studio di Impatto Ambientale
viene giudicato insufficiente e lacunoso. Il Consiglio provinciale esprime contrarieta’: il progetto non
rappresenta una scelta strategica per lo sviluppo socio-economico del territorio. Il problema di fondo e’:
quale e’ il livello territoriale rispetto a cui fare scelte strategiche di sviluppo? Quello provinciale?
Regionale? Nazionale? Chi decide alla fine? Fino a che punto dovra’ tener conto degli altri livelli?
4. LE CATENE DPSIR
(N.B.: nell’Appendice 3 sono riportati i dati di base)
Tra le attivita’ determinanti (Fig.6) da febbraio ad aprile calano energia ed industria. Presumibilmente
collegate sono le analoghe riduzioni per le emissioni (pressione) e clima (stato). Tra le “risposte” la VIA
mantiene una solida posizione a marzo, mentre la VAS non manifesta ancora il suo potenziale strategico.
5. ITALIA&AMERICA
Parlando di impatto ambientale e di sviluppo sostenibile si mantengono i rapporti gia’ evidenziati nel numero
precedente: le news italiane battono quelle americane come incidenza relativa nel totale dei flussi di
informazione on-line (Fig.7). Vorremmo pensare che ad una maggior presenza corrisponda anche una
maggiore sensibilita’ diffusa per i temi ambientali strategici, ed una maggiore disponibilita’ ad accettarne le
conseguenze in termini di disponibilita’ a modificare comportamenti che erodono i margini di sostenibilita’.
Bisognerebbe trovare qualche indicatore che confermi tale ipotesi, magari estendendo l’analisi anche ad altre
aree culturali e linguistiche (tedesca, cinese ecc.).
Anche se confrontiamo fattori e sistemi, si mantengono sostazialmente i rapporti osservati nel bimestre
precedente, in buona parte simili per i due ambiti linguistici (Fig.8), con prevalenza quantitativa di “acqua”
ed “aria”, mentre la “biodiversita’” e’ del tutto negletta.
L’analisi piu’ fine delle incidenze relative conferma in modo evidente alcune differenze non banali tra i due
ambiti socio-linguistici.
Traducendo i dati in una mappa semantica relazionale (Fig.9), si ha un confronto immediato dei differenti
modelli impliciti di significato. L’Italia batte l’America sullo “sviluppo sostenibile”, l’”impatto ambientale”,
la “biodiversita’” (come gia’ osservato nel rapporto precedente, “societa’” e “society” non sono termini
sovrapponibili; li si lascia solo perche’ sono uno dei tre pilastri canonici dello sviluppo sostenibile). Gli
americani utilizzano di piu’ i termini che descrivono l’ambiente concreto (acqua, aria, suolo), ma anche il
concetto di “habitat”.
Particolarmente evidente e’ il ruolo primario per la realta’ italiana del “territorio”. E’ d’altronde questo il
filo conduttore anche dei risultati emersi ai punti precedenti: sono il territorio e le particolarita’ locali che in
Italia prevalgono sugli orizzonti e gli interessi piu’ ampi. D’altronde non e’ una novita’: lo diceva qualche
secolo fa anche Guicciardini. Che sia un bene o un male e’ un’altra questione. Intanto e’ un dato di fatto.
4
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FIGURE
NOL (Notizie OnLine) su GOOGLE
4.000.000
3.536.082
3.500.000
3.002.246
Fig.1 – News on-line in di Google “ con
presenza di:
•
“e” , parola assunta come indicatore
delle news italiane totali;
•
“and”,
parola
assunta
come
indicatore delle news totali per gli
USA.
3.000.000
2.628.708
2.500.000
2.614.049
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
225.234
207.778
226.856
221.005
0
15-gen
14-feb
ITALIA ("e")
16-mar
15-apr
15-mag
USA ("and")
NOL totali con "Impatto Ambientale"
350
293
300
243
250
234
205
200
173
224
216
190
198
210
187
152
150
100
50
0
29 gen 5 feb
12 feb 19 feb 26 feb 5 mar 12 mar 19 mar 26 mar 2 apr
9 apr 16 apr
Fig.2 – Andamento delle News on-line (NOL) con “Impatto Ambientale” nel periodo considerato. (numeri totali su
base settimanale).
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Testate On-Line con "Impatto Ambientale"
0
5
10
15
20
25
Greenreport
22
Greenplanet.net
22
Il Meridiano
ANSA
La Stampa
15
18
35
29
27
MAR
APR
20
10
11
30
17
Fig.3 – Testate on-line con il maggior numero di news contenti “Impatto Ambiental” nell’ultimo bimestre.
TESTATE ON-LINE
2007 (mar-apr)
Nazionali
323
19,0%
Territoriali
903
53,2%
Ambientali
173
10,2%
Specializzate
248
14,6%
Altre
51
3,0%
Totali
1698
Fig.4 – Ripartizione percentuale delle news con “impatto ambientale” nelle differenti categorie di testate on-line. .
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ENERGIA EOLICA
30
20
10
12 mar
26 mar
9 apr
12 mar
26 mar
9 apr
12 mar
26 mar
9 apr
26 feb
12 feb
29 gen
15 gen
1 gen
0
VICENZA
26 feb
12 feb
29 gen
15 gen
1 gen
70
60
50
40
30
20
10
0
RIVARA
10
26 feb
12 feb
29 gen
15 gen
1 gen
0
Fig.5 – News on-line con “impatto ambientale” per alcuni temi di attualita’ nel periodo considerato
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Determinanti
Pressioni ed impatti
4,0%
3,0%
EMISSIONI
2,5%
3,0%
RUMORE
TRAFFICO
2,0%
AGRICOLTURA 2,0%
RIFIUTI
EDILIZIA
INQUINAMENTO
INDUSTRIA
ENERGIA
1,0%
IMPATTO
AMBIENTALE
TRASPORTI
TURISMO
0,0%
14feb
16mar
15apr
15mag
0,5%
15gen
Risposte
4,0%
CONSERVAZIONE
DELLA NATURA
14feb
16mar
15apr
15mag
0,18%
0,16%
0,14%
3,0%
VALUTAZIONE DI
IMPATTO
AMBIENTALE
ARIA
CLIMA
ACQUA
1,0%
0,0%
15gen
Stato
1,5%
VALUTAZIONE
AMBIENTALE
STRATEGICA
2,0%
SUOLO
EMAS
BIODIVERSITA 1,0%
'
SALUTE
AGENDA 21
0,12%
0,10%
0,08%z
0,06%
0,04%
0,02%
0,0%
15gen
14feb
16mar
15apr
15mag
RESPONSABILITA'
SOCIALE
0,00%
15gen
14feb
16mar
15apr
15mag
Fig.6– News di Google con presenza di termini riferibili al modello intepretativo DPSIR (Deterninanti, Pressioni, Stato, Impatti, Risposte).
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Fattori ambientali
Impatto ambientale & Sviluppo sostenibile
ENOL%
NOL%
INOL%
0,63%
IMPATTO
AMBIENTALE
9,0%
9,0%
8,0%
8,0%
7,0%
7,0%
6,0%
6,0%
AIR
5,0%
5,0%
CLIMATE
4,0%
4,0%
WATER
3,0%
3,0%
SOIL
2,0%
2,0%
NOISE
1,0%
1,0%
WASTE
0,42%
ARIA
CLIMA
SVILUPPO
SOSTENIBILE
ACQUA
0,21%
SUOLO
ENVIRONMENTAL
IMPACT
RUMORE
RIFIUTI
SUSTAINABLE
DEVELOPMENT
0,0%
0,00%
15-gen
14-feb
16-mar
15-apr
0,0%
15gen
BIODIVERSITA'
15-mag
14feb
16mar
15apr
15mag
14feb
16mar
15apr
15mag
BIODIVERSITY
ENOL%
Sistemi
INOL%
Fig.7 – News italiane ed americane di Google contenenti “impatto
ambientale” e “sviluppo sostenibile”
15gen
16,0%
16,0%
14,0%
14,0%
12,0%
12,0%
AMBIENTE
ENVIRONMENT
10,0%
10,0%
ECONOMIA
ECONOMY
8,0%
8,0%
SOCIETA'
SOCIETY
6,0%
6,0%
ECOSISTEMA
ECOSYSTEM
4,0%
Fig.8 – Confronto tra News italiane
ed americane di Google per un
insieme di fattori e di sistemi
ambientali.
4,0%
PAESAGGIO
LANDSCAPE
2,0%
2,0%
TERRITORIO
TERRITORY
0,0%
15gen
14feb
16mar
15apr
15mag
0,0%
15gen
14- 16feb mar
15apr
15mag
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Rapporto tra le incidenze Italia/USA
Italia
ARIA
SVILUPPO SOSTENIBILE
IMPATTO AMBIENTALE
100,0%
ACQUA
75,0%
50,0%
INQUINAMENTO
USA
CLIMA
SUOLO
25,0%
SOCIETA'
RUMORE
0,0%
ECONOMIA
RIFIUTI
AMBIENTE
BIODIVERSITA
HABITAT
TERRITORIO
ECOSISTEMA
PAESAGGIO
Fig.9 – Incidenza ponderata (dati in tab.3) delle news on-line contenenti i termini indicati in italiano ed inglese.
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APPENDICE 1 : TESTATE ON-LINE CON “Impatto Ambientale”
Sono riportati i numeri totali di News contenenti al loro interno il termine “impatto ambientale” nelle 100 testate online con i dati piu’ elevati.
2007
Totale complessivo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
FONTI
Greenreport
Greenplanet.net
Il Meridiano
ANSA
La Stampa
Bologna 2000
Brundisium.net
Modena 2000
Sassuolo 2000
Tuscia Web
PrimaDaNoi.it
AltroMolise
inToscana
Il Denaro
La Provincia Latina TV
Centumcellae News
Estense.com
La Repubblica
Romagnaoggi.it
Puglia TV
L'Espresso
Varese News
Arezzo Notizie
Brindisi TG 24
il Giornale
Irpinia News
Agrigento Notizie
BrindisiSera
Il Quotidiano
Il Vostro Giornale
Nove da Firenze
PRIMA
Villaggio Globale
Ecoblog.it
La Nuova Ecologia
Libertà
Primonumero.it
Eco Alfabeta
Ecquologia
EdilPortale
Help Consumatori
Il Tempo
La Gazzetta del Mezzogiorno
Spoleto Online
targatocn
Viaroma100.net
Garganopress
Isola Possibile
Agenfax
ANSA Valle d'Aosta
MAR
APR
Tot.
TIPO
29
27
18
20
17
15
19
15
15
6
14
18
9
11
12
4
5
6
12
9
10
8
9
5
5
7
6
4
7
5
5
8
3
7
7
4
5
3
8
5
5
5
8
4
9
7
8
5
5
4
22
22
15
10
11
12
8
12
12
19
10
5
10
7
6
13
12
11
5
7
5
7
5
8
8
6
6
8
5
7
7
4
9
4
4
7
6
7
2
5
5
5
2
6
1
3
1
4
3
4
51
49
33
30
28
27
27
27
27
25
24
23
19
18
18
17
17
17
17
16
15
15
14
13
13
13
12
12
12
12
12
12
12
11
11
11
11
10
10
10
10
10
10
10
10
10
9
9
8
8
AMB
AMB
NAZ
NAZ
NAZ
TER
TER
TER
TER
TER
TER
TER
TER
TER
TER
TER
NAZ
NAZ
TER
TER
NAZ
TER
TER
TER
NAZ
TER
TER
TER
TER
TER
TER
NAZ
AMB
AMB
AMB
TER
TER
AMB
AMB
SPEC
NAZ
NAZ
NAZ
TER
TER
TER
TER
TER
TER
TER
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
ASSUD
5
3
CronacaComune
4
4
e-Margherita
7
1
Motorionline
5
3
Positanonews
7
1
Agipress
6
1
Corriere Canadese
5
2
Padova News
3
4
Provincia Autonoma di Bolzano-Alto
4 Adige3
Qualenergia.it
3
4
Reuters Italia
7
Taranto Sera
6
1
Teleradioerre
5
2
www.sanmarinonotizie.com
4
3
Alguer.it
1
5
Aprile Online
5
1
ArezzoWeb.it
2
4
Borsa Italiana
5
1
Civonline
1
5
Comunicati-Stampa.net
4
2
Equilibri.net
2
4
Genova Press
2
4
Il Nuovo Diario Messaggero
6
RomaOne.it
6
Saronno in rete
3
3
Altre Notizie
1
4
Assodigitale
3
2
Capitanata.it
3
2
Citta della Spezia
2
3
CORDIS
2
3
EmiliaNet
4
1
Il Corriere di Como
2
3
Il Pane e le Rose
3
2
Infobuild
5
La Padania
4
1
La Voce d'Italia
3
2
Localport
3
2
Online-News
4
1
OrvietoSì
2
3
PeaceLink
3
2
Polimerica.it
2
3
Ponente Notizie
3
2
Radio Nostalgia Toscana Lazio
5
Sabato Sera Online
1
4
Sanremonews
1
4
TicinOnline.ch
5
Abitare a Roma
2
2
Atlantide Magazine
2
2
BariLive.it
2
2
Caserta24Ore
4
8
8
8
8
8
7
7
7
7
7
7
7
7
7
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
4
4
4
4
TER
TER
SPEC
SPEC
TER
TER
ESTER
TER
TER
SPEC
SPEC
TER
TER
ESTER
TER
NAZ
TER
SPEC
TER
NAZ
NAZ
TER
TER
TER
TER
NAZ
TER
TER
TER
SPEC
TER
TER
TER
SPEC
NAZ
NAZ
TER
TER
TER
SPEC
SPEC
TER
TER
TER
TER
ESTER
TER
TER
TER
TER
11
e-SAVIA
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
APPENDICE 2 : STRALCI DALLE NEWS
.
Le schede seguenti costituiscono una selezione di News per i temi di interesse approfonditi nel presente rapporto. Sono
indicati i titoli, le testate,alcune frasi stralciate al fine di comprendere l’uso del termine “impatto ambientale”. Per un
inquadramento compiuto delle informazioni, si rimanda alla notizia originale reperibile sul Web con le modalita’
indicate dalle rispettive testate.
IMPIANTI EOLICI
AltroMolise - 7 mar 2007
http://www.altromolise.it/
La società proponente: 'Impianto eolico, andremo avanti'
Con riferimento agli articoli di stampa circa il parco eolico marino di Termoli, in un comunicato
Effeventi Srl conferma il suo impegno volto alla realizzazione della prima centrale eolica
offshore d’Italia davanti alle coste Molisane.
Gli impianti eolici in mare consentono un migliore sfruttamento del potenziale energetico del vento e
garantiscono un impatto ambientale e visivo notevolmente ridotto rispetto agli impianti installati a
terra.
I progetti, lo Studio di Impatto Ambientale, la richiesta di concessione demaniale marittima, dopo due
anni di studi ed elaborazioni sono stati inoltrati al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dei Beni Culturali,
alla Regione Molise ed al Ministero dei Trasporti nel corso dello scorso anno, dopo che, in particolare il
Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova aveva redatto uno studio prefattibilità per la
localizzazione dell’impianto, analizzando le caratteristiche dei venti nei diversi siti e l’esistenza di vincoli
lungo le coste dell’Italia continentale.
Non esiste alcuna costruzione dell’uomo che non abbia un impatto ambientale! Il problema, allora, non
è cercare di realizzare un intervento ad impatto ambientale zero, il problema è quello di cercare di
realizzare un intervento che riduca al minimo l’impatto rispetto al beneficio che si intende conseguire.
Dallo Studio di Impatto Ambientale realizzato emerge che l’impianto non produce alcun tipo di
immissione gassosa in atmosfera o nel mare (non inquina l’aria, né il mare) né sonora (fa pochissimo
rumore), non impedisce i flussi migratori degli uccelli che solcano il mare Adriatico, né il movimento della
fauna marina che, anzi trova nelle basi dei piloni rifugio e alimentazione.
Non esiste, poi, un impianto per la produzione di energia che, oltre a non fare rumore, a non inquinare
l’aria e il mare sia pure invisibile. Le turbine saranno certamente visibili dalla costa, ma la distanza dalla
riva ed il loro colore neutro ridurranno al minimo l’impatto per chi ammira la costa.
In Germania, Danimarca e in altri paesi del Nord Europa, già da qualche anno si stanno diffondendo
impianti eolici in mare che producono svariate migliaia di MW, che (il taglio minimo per un impianto
offshore è oggi di circa 150-200 MW) ciò in quanto la maggiore disponibilità di spazio e la migliore qualità
del vento rispetto alla terra ferma consentono di realizzare impianti di elevata potenza e di minore
impatto ambientale.
Greenreport - 22 mar 2007
http://www.greenreport.it/common/home.php
Referendum Montescudaio, quelli che dicono NO all´eolico
La lotta ai cambiamenti climatici deve essere oggi una priorità in tutte le agende politiche e in
questo senso una particolare importanza rivestono le iniziative rivolte al risparmio energetico
e alla produzione sostenibile di energia.
Tali azioni devono però muoversi in modo coordinato e studiato, in modo da ottenere i massimi risultati e
nello stesso tempo ridurre al minimo gli impatti collaterali sul territorio e sull’ambiente.
Invece cosa sta succedendo oggi in Provincia di Pisa e non solo? Progetti per l’eolico proliferano in modo
scoordinato e non adeguatamente sostanziato da studi e valutazioni. Nonostante manchino, sia a livello
regionale che provinciale, piani energetici aggiornati (quello regionale è in itinere), i Comuni fanno a gara
a presentare progetti di parchi eolici. Tali progetti non sono raggruppati in un piano d’azione generale e
pertanto manca la garanzia di una seria valutazione delle ricadute che globalmente essi hanno sul
territorio. Questo e´ il passaggio chiave: chiediamo alla Regione Toscana di chiamare a confronto tutti gli
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e-SAVIA
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
interlocutori per delineare un quadro chiaro di pianificazione.
D´altronde è lo stesso Ministro all’Ambiente Pecoraro Scanio che si sta facendo promotore di una
pianificazione nazionale degli impianti eolici
Ma veniamo al caso Montescudaio dove il sindaco ha indetto un referendum domenica 25 marzo, per
conoscere il parere dei suoi concittadini in merito all’istallazione di pale eoliche, promettendo al tempo
stesso dai 200 ai 300 euro l’anno a famiglia in caso di esito positivo per alleggerire la bolletta elettrica.
Il Sindaco informa che in seguito al referendum di domenica se ne farà un altro per decidere l’eventuale
ubicazione del parco eolico. Francamente ci sembra un modo di procedere assai discutibile e giustamente
ci si sente presi in giro. Ci sono molti siti a Montescudaio dove poter installare dalle 15 alle 23 torri
eoliche? Non è il caso di porre ai cittadini un quesito completo e comprensivo di dimensioni e ubicazioni
dell’impianto che il Sindaco vorrebbe porre in essere? Senza di questo, l’iniziativa referendaria appare
strumentale e senza senso.
Il nostro no non è contro la produzione di energia eolica, il nostro no è contro l´eolico in assenza totale di
pianificazione proposto da questa amministrazione e dal Sindaco Pellegrini, che sembra ignorare o
dimenticare che la Regione comunque dovrà sottoporre a VIA (valutazione d’impatto ambientale) ogni
progetto di questo tipo.
Gravina Online.it - 3 apr 2007
http://www.gravinaonline.it/
Plauso alla proposta dalla Lipu
Stop per sei mesi all'eolico?
È la proposta che ha fatto il Sottosegretario all'Ambiente Laura Marchetti all'indomani del
referendum di Montescudaio. La Lipu: «La moratoria serva per piano energetico e regole da
rispettare». Il Direttore Conservazione Lipu Celada: «Si convochi una conferenza delle parti»
«Nella situazione attuale, di totale caos e assenza di vere norme, una moratoria di sei mesi sull'eolico è la
cosa più sensata da fare». È quanto dichiara la Lipu-BirdLife Italia, giudicando con favore la proposta del
Sottosegretario all'Ambiente Laura Marchetti di sospendere per sei mesi la realizzazione di impianti eolici
nel nostro Paese.
«Si arriva a chiedere questo – afferma Claudio Celada, Direttore Conservazione Natura Lipu-BirdLife Italia
- perché la situazione precipita e nessuno riesce a governarla. L'attuale sviluppo di impianti eolici non
segue alcuna programmazione energetica, non rispetta una seria regolamentazione paesaggistica, di fatto
non è assoggettato a Procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale (Via) ed è spesso lasciato al
rapporto a due tra i piccoli Comuni e le generose offerte dei produttori di parchi eolici».
Troppe carenze, per una questione così importante – sottolinea la Lipu -. Una moratoria servirebbe quindi
da un lato a fermare la pioggia incontrollata di impianti che, spesso senza criterio, stanno invadendo il
territorio italiano con gravi danni a natura e paesaggio, e dall'altro ad aprire lo spazio per una rapida ma
approfondita riflessione.
«Chiediamo che si convochi una vera e propria conferenza delle parti – prosegue Celada - che oramai
sembra urgente e indispensabile e che, tra le altre cose, chiarisca quale contributo al bilancio energetico
nazionale e alla riduzione dell'emissione di gas ad effetto serra è lecito attendersi dall'eolico e a fronte di
quali costi ambientali».
L'eolico è un tema esemplare per inquadrare il problema complesso che vive in il nostro Paese e l'intero
pianeta: crisi energetica, dramma da CO2 e perdita di natura. «Servono allora soluzioni intelligenti,
coraggiose e innovative – conclude Celada - che tengano presente tutte queste necessità, e che quindi ci
impegnino in un ragionamento serio su piano energetico ed integrazione dell'agenda di Kyoto con quella
sulla conservazione della biodiversità».
ArezzoWeb.it - 5 apr 2007
http://www.arezzoweb.it/
Abolire il progetto eolico nel Pratomagno
La nostra sezione ha appreso nei giorni scorsi della presentazione di un nuovo progetto per la
realizzazione di un parco di aerogeneratori eolici localizzato sul crinale del pratomagno e interessante i
comuni di Talla e Castiglion Fibocchi.
Va premesso da subito che il Wwf, in considerazione della situazione che a livello globale vede il nostro
pianeta sempre più aggredito dall'inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni di anidride carbonica e
altri compontenti, è favorevole all'utilizzo di fonti alternative per la produzione di energia e tra queste
l'eolico riveste certamente un ruolo importante anche nel nostro paese. Pertanto la nostra Associazione in
linea generale non è contraria all'utilizzo dell'energia prodotta dal vento, a patto che ciò non vada a
compromettere risorse o ambienti di particolare pregio e importanza per la biodiversità.
Scendendo nello specifico del progetto in essere, che ad ogni modo è necessario approfondire in tutti gli
aspetti ad esso correlati, vogliamo rammentare alcuni aspetti che ci portano ad assumere, in questo
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e-SAVIA
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
specifico caso, una posizione fermamente contraria alla sua realizzazione:
l'Amministrazione Provinciale di Arezzo, al fine di dare organicità alle molteplici proposte di costruzione di
centrali eoliche nel nostro territorio, si fece carico alcuni anni fa di catalizzare le varie proposte e le
esigenze delle amministrazioni locali, costituendo un tavolo di concertazione che condusse
all'approvazione di un documento denominato "Carta eolica della provincia di Arezzo", all'interno dell
quale furono stabilite linee guida finalizzate a dare un indirizzo condiviso riguardo alle eventuali richieste
di realizzazione di parchi eolici, che tenesse conto sia delle esigenze di favorire l'utilizzo di fonti
alternative, sia di tutela e salvaguardia del territorio provinciale, stabilendo in modo chiaro e inequivoco
quali fossero i siti all'interno dei quali non era ipotizzabile la realizzazione di centrali eoliche.
Tra quelli individuati come non idonei alla realizazione di parchi eolici, perché considerato "inopportuno"
dalle linee guida della Regione in merito alla valutazione d'impatto ambientale, è compreso anche il
pratomagno, con le sue praterie e cespuglieti e con i suoi boschi, caratterizzato da un elevato livello di
biodiversità, riconosciuta anche a livello europeo (dai cespuglieti ai pascoli a brughiera, alla presenza del
lupo e di numerose specie di rapaci).
Fu a queste condizioni che il Wwf, diede il proprio sostegno al documento presentato dall'amministrazione
provinciale, nel quale si individuavano i siti potenzialmente idonei a realizzarvi parchi eolici, da approvarsi
sempre e comunque dopo indispensabile Valutazione d'Impatto Ambientale. Tale documento a tuttoggi
per quanto riguarda la nostra Associazione, costituisce l'unico punto di riferimento in materia.
Appare evidente che il progetto della GAMESA è totalmente al di fuori di tali schemi sia per
dimensionamento sia per collocamento; Il Wwf Arezzo non può che dichiararsi contrario a tale progetto e
richiamarsi al documento approvato dalla Provincia, che delinea in modo sostenibile la collocazione e
l’utilizzo di impianti eolici a fronte di imprescindibili fattori di salvaguardia del terriorio e della biodiversità,
di cui il Pratomagno è uno degli esempi più importanti.
Ci auguriamo quindi che l’Amministrazione provinciale faccia valere quell’accordo fortemente voluto e
condiviso, muovendosi affinchè questo progetto venga definitivamente accantonato.
Almanacco della Scienza - 18 apr 2007 (Rita Bugliosi ) http://www.almanacco.rm.cnr.it/
Un viaggio ricco di energia. Eolica
“Secondo i dati ufficiali forniti dall'Anev (Associazione nazionale energia del vento)”, precisa Anna Maria
Sempreviva dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr, “nel 2006 si è avuto in Italia un
incremento del 25% della potenza complessiva installata alla fine del 2005, arrivando a toccare più dell’1% del
fabbisogno energetico italiano. Le regioni più attive nell’eolico sono la Campania, la Puglia, la Sicilia e la
Sardegna. Certo, le percentuali italiane sono inferiori a quelle di altri paesi europei: in Danimarca, lo stato in
testa nella classifica, la copertura è pari al 20% del fabbisogno energetico; in Spagna si arriva all’8% ma c’è un
vero boom: la potenza di eolico installata ha superato il totale di tutte e sei le centrali nucleari spagnole,
producendo ben 8.375 MW a fronte di 7.742,32 MW del nucleare. Insomma, l’eolica è diventata la fonte
energetica numero uno del Paese, coprendo ben il 27% del fabbisogno energetico nazionale, vale a dire, circa
31.000 MW. A seguire c’è la Germania al 5,7%. Per potenza installata, invece, la Germania è al primo posto,
seguita da Spagna, Danimarca e Italia”.
E la tendenza è in crescita: “Si prevede che nel 2030”, sottolinea Sempreviva, “90.000 turbine eoliche
genereranno il 23% della necessità energetiche in Europa”.
Sono molti i motivi che ostacolano la diffusione di questa fonte alternativa nel nostro Paese. “Da noi”, afferma
la ricercatrice dell’Isac-Cnr, “i problemi derivano dalla burocrazia che accompagna le pratiche di installazione
dell’impianto, ma forse ancor di più dalla resistenza da parte della popolazione, che accusa queste attrezzature
di deturpare il paesaggio e disturbare gli uccelli. Manca, inoltre una seria ‘cultura del vento’, probabilmente
perché il nostro è più conosciuto come il paese del sole. Per superare questi impedimenti bisognerebbe, come si
fa in Danimarca, coinvolgere i cittadini nei progetti eolici, spiegandone i vantaggi: per l’impianto offshore di
Middelgrunden, di fronte Copenaghen, ad esempio, è stata scelta la soluzione del parco cooperativo aperto alla
sottoscrizione degli abitanti”.
E in Marocco, dove Sergio immagina una distesa di ‘mulini a vento’, la situazione com’è? “In questo stato per
ora non c’è interesse, ma in altre zone dell’Africa sta penetrando la cultura dell’eolico: in Egitto è stato
progettato e realizzato l’impianto i Zafarana (150 MW), sul Mar Rosso, tenendo conto dell’impatto ambientale
e, soprattutto, della migrazione degli uccelli”.
VICENZA
Altre Notizie - 3 mar 2007(Lorenzo Zamponi)
http://www.altrenotizie.org/alt/
Dal Molin: Il tredicesimo punto
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e-SAVIA
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
Cinque giorni dopo la grande manifestazione del 17 febbraio i comitati per il no alla base erano in viale
della Pace, davanti alla caserma Ederle. Trecento persone occupavano l’intera strada, esattamente di
fronte al cancello della base americana, e battono rumorosamente su pentole, tamburi, coperchi,
qualsiasi cosa che dia loro la possibilità di farsi sentire.
Ciò che è successo negli ultimi 2 mesi, in ogni caso, ha insegnato ai vicentini a fare affidamento solo su
se stessi e sulle proprie forze. Fermare le ruspe a settembre resta la parola d’ordine, a prescindere dai
tentativi dei Ds di far spostare la nuova base o dei Verdi di bloccarla con la valutazione d’impatto
ambientale.
Il principale interrogativo resta la durata: il morale ora è alle stelle, se le ruspe arrivassero domani ci
sarebbe mezza Vicenza a bloccarle. Ma a settembre? Lo «spirito ribelle» va e viene, e questa città è
abituata al quieto vivere, all’insegna del motto veneto “mi no vo combatar” (non c’entro, non me
n’impiccio, non faccio fatica per questo). L’unica possibilità è tenere alto il livello della mobilitazione.
“Continueremo a proporre iniziative, attività, manifestazioni, discussioni.”
Il presidio serve a questo: rendere la protesta permanente, non farla calare col cambio di stagione.
Resistere al ritorno alla normalità, alle sessioni d’esami, alle vacanze. Resistere anche al dibattito politico
quotidiano, che mastica le vicende e le dimentica in poco tempo. Vicenza non è Venaus: è una città, con
una vita politica, economica e sociale complessa e sviluppata. E in questo contesto saranno in molti a
lavorare perché la questione Dal Molin venga derubricata e messa sotto silenzio fino a nuovo ordine.
Il Meridiano - 2 mar 2007 (Filippo Pala)
http://www.ilmeridiano.info/
Gala ora accusa Pecoraro: «Bugiardo e dilettante, la via non è per la difesa»
La questione è finita in sordina, quando è scoppiata la crisi di governo, ma il fuoco continua a covare
sotto la cenere, sul previsto ampliamento della base Usa di Vicenza. Il punto più alto della protesta contro
il raddoppio della struttura si è raggiunto il 18 febbraio, con la manifestazione di protesta nella città
veneta cui hanno partecipato quasi 200mila persone, e potrebbe aver stimolato il voto contro Prodi di
alcuni senatori della sinistra radicale; dall’avvio della crisi, però, questa polemica è finita sotto traccia. Il
dodecalogo del premier non ne parla, ma nell’esecutivo tutti sembrano dare per scontato che la decisione
sia presa una volta per tutte e, piazza o non piazza, non si torni indietro.
E ieri, il governatore della regione Veneto Giancarlo Galan, di Forza Italia, ha attaccato duramente il
ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, per la sua decisione di avviare la procedura di
Valutazione d’impatto ambientale sul Dal Molin. Galan ha definito Pecoraro «ministro verde-rosso»,
accusandolo di cercare «con il suo dilettantismo politico» il boicottaggio del villaggio militare. Ha aggiunto
che «odia gli Usa e l’Occidente» e insinuato che non conosce la normativa vigente. Il governatore ha
ricordato, infatti, che le disposizioni sulla “Via” non si applicano alle opere «destinate alle difesa
nazionale», quindi il ministro direbbe «una bugia». Gli ha replicato, a stretto giro, il capogruppo dei Verdi
alla Camera Angelo Bonelli, secondo cui Galan non saprebbe «leggere le norme che cita», visto che il
progetto Dal Molin non è «annoverabile tra le opere di difesa nazionale», perché difetta «del requisito
giuridico del co-finanziamento dei paesi Nato e utenti alleati».
Il Pane e le Rose - 4 mar 2007 (Cesare Piccitto)
http://www.pane-rose.it/files/index.php
“Terra e libertà” da Vicenza a Sigonella
Assemblea pubblica delle anime del movimento siciliano, a Lentini. “Terra e libertà”: per la
tutela del territorio, per opporsi alla devastazione dell’ambiente a favore di un nuovo
insediamento militare. A fine marzo la manifestazione pubblica "Xirumi libera".
Maria Adagio ha aperto l’assemblea. Mostra l’area interessata, attraverso delle diapositive, facendo il
punto sui lavori. La zona è quella, fino alla modifica del piano regolatore, agricola e con vincolo
archeologico e paesaggistico delle contrade di Xirumi, Cappellina e Tirorò nel territorio di Lentini.
I punti nodali della piattaforma, su cui si sono poi espressi tutti gli intervenuti, sono: l’impatto
ambientale di una cementificazione così vasta; modelli di sviluppo che guidano queste operazioni
speculative; le prospettive di una continua militarizzazione del territorio.
“Vicenza come madre di tutte le lotte, e come inizio di una lotta più vasta. La mobilitazione si è affrettata
anche grazie al lavoro fatto a Vicenza. Per il movimento siciliano deve esserci come base di partenza la
battaglia vinta che è quella dello smantellamento di Comiso. La linea tracciata dalla storia e dagli eventi e
sotto gli occhi di tutti, per l’insediamento Xirumi, deve esserci ben presente la conduzione e la
piattaforma messa in atto per Comiso. Solo così potremo vincere questa una nuova battaglia”.
Aprile Online - 2 mar 2007 (Francesco Iposi)
http://www.aprileonline.info/
Quegli strani scavi nell'area Dal Molin
Mentre ancora non c'è ufficialmente un accordo scritto sul raddoppio della base Usa di
Vicenza, fra qualche giorno inizierà nell'area dell'aeroporto Dal Molin la bonifica del territorio
alla ricerca di ordigni inesplosi risalenti al 1944. Un'azione propedeutica a qualsiasi utilizzo
dell'area. L'operazione "Ederle 2" sta per partire? I Comitati pronti alla mobilitazione
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e-SAVIA
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
La notizia che l'area dell'aeroporto "Dal Molin" sarebbe a giorni in procinto di subire un intervento di
bonifica per liberare la zona da eventuali ordigni inesplosi risalenti al 1944, rappresenta un altro tassello
inquietante nell'intera vicenda.
Il fronte del no, dunque, non cessa le proprie iniziative.
Tra gli interventi più rilevanti è da sottolineare la domanda di attualità presentata dai Verdi, in cui si è
fatto osservare ancora una volta le presunte incompatibilità tra Pp10 e progetto Usa e la necessità di una
valutazione di impatto ambientale.
Ma non finisce qui. Di giorno in giorno le iniziative crescono. I Comitati e il Presidio Permanente
rappresentano la comunità che non cede, quella che non è disposta a trattare "la riduzione del danno e
dell'impatto".
OrvietoNews.it - 13 mar 2007
http://www.orvietonews.it/
Base Usa di Vicenza: approvato in Provincia l'ordine del giorno di Ds, Margherita, Prc
e Sdi. Contraria la minoranza
Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato ieri, con 13 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto, un
ordine del giorno sull'ampliamento della base USA di Vicenza. L'odg è stato presentato da DS, Margherita,
SDI e PRC, mentre il PDCI, su iniziativa del Capogruppo, Danilo Buconi, ha presentato un proprio testo,
respinto dal Consiglio stesso. Nell'ordine del giorno approvato si afferma che "la democrazia non può
essere ridotta ad un mero atto elettorale e coloro che ricevono il mandato dai cittadini non possono
ignorare le loro volontà soprattutto nelle scelte che ricadono pesantemente su di essi". Nell'atto
approvato si sottolinea inoltre "la positiva inversione di tendenza che il Governo di centrosinistra ha
messo in atto in tema di politica estera, considerando come elementi fondamentali della sua azione il
ruolo insostituibile dell'ONU, la prospettiva di una politica estera comune europea, il multilateralismo e
l'approccio diplomatico che ha consentito il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq, l'intervento pacificatorio
nel Libano e l'impegno nel promuovere una conferenza internazionale di pace per l'Afghanistan ed il
Medio Oriente.
Considerata la natura pacifista del popolo italiano e della Costituzione – si afferma sempre nell'ordine del
giorno – e la civile, pacifica e partecipata manifestazione che ha messo in luce le perplessità dei cittadini
di Vicenza sull'eventuale costruzione di una base militare USA con un notevole impatto ambientale e
sociale, rimarcato il fatto che la politica non può alzare un muro tra se stessa e la comunità che
rappresenta e che i cittadini devono potersi esprimere e contare, il Consiglio ritiene indispensabile
favorire e promuovere ogni tipo di partecipazione della comunità locale interpretando quanto contenuto
nel programma dell'Unione e nell'ordine del giorno approvato da tutti i Gruppi del centrosinistra al Senato
sulla questione relativa alle servitù militari".
RIVARA
Il Nuovo Giornale di Modena - 4 gen 2007
http://ilnuovo.redaweb.it/
Deposito gas Rivara: Soragni (Sindaco di Finale) spiazza tutti. Soprattutto la sinistra
“Gentilissimo Beppe Grillo,
mi ha chiesto un riassunto della vicenda che tanto sta facendo discutere nel modenese e in Emilia, e
portando migliaia di cittadini nelle strade. Beh ci proverò perché è il classico esempio di come la politica
miope senza strategie in campo energetico (impianti fotovoltaici, solari, eolica nel nostro Paese sono
ancora pura fantascienza!), ma al servizio solo delle speculazioni e business possa cercare di distruggere
un territorio.
Questa premessa… per arrivare all’oggi e a qualche mese fa. A settembre – dopo che i documenti ufficiali
parlano di incontri già iniziati a marzo 2006 e di una concessione per lo studio del progetto rilasciata nel
2002 in gran silenzio – grazie ai giornali i cittadini e anche parte di noi Comuni della zona scopriamo che
una società inglese, la Independent Resources ha presentato un progetto (il 30 agosto il Governo e la sua
cabina di regia per il piano energetico lo hanno avallato dicendo di essere comunque…in attesa della
Commissione Via Valutazione Impatto Ambientale) per realizzare a Rivara il primo stoccaggio
sotterraneo in acquifero in Italia che sarebbe la prima riserva italiana di gas. Si pompa a pressione a
2500 metri sotto terra (non in un precedente bacino di gas vuoto, si badi bene come ne esistono già in
Emilia e sono pure inutilizzati!) gas e ‘… tanto non fa nulla, sotto c’è un oceano si sposta solo acqua…’
dicono i vertici dell’Independent (quotata un anno fa in Borsa a Londra, nessuna esperienza alle spalle,
titolo unico del settore energia che stranamente anziché salire nel 2006 è in netta perdita).
Sono migliaia le firme raccolte dai cittadini, i teatri sono stati strariempiti come mai era accaduto nel
modenese e in Emilia, ci sono state omelie a Natale nelle chiese, i giornali ne parlano un giorno sì e un
giorno sì e hanno a cuore il disastro che si vorrebbe realizzare… e tutti insieme senza distinzione di
ideologie, tessere di partito, stiamo lavorando per sbarrare la strada al maxi deposito del gas e poi
all’inceneritore (ne esiste già uno enorme a Modena).
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e-SAVIA
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
Modena 2000 - 23 gen 2007
http://www.modena2000.com/
Incontro a Roma su gas Rivara: Sabattini soddisfatto
"Il governo ha confermato il ruolo irrinunciabile delle autonomie locali nel procedimento relativo alla
compatibilità ambientale dell’impianto di stoccaggio di gas a Rivara di San Felice. E’ una garanzia
importante per noi e per i cittadini, insieme ai quali valuteremo tutte le osservazioni da portare al tavolo
tecnico". E’ positivo il giudizio espresso dal presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini.
"L’incontro è stato positivo – commenta Sabattini - perché il governo ha chiarito di non aver assunto
alcun impegno nei confronti della società che si candida a realizzare l’impianto. La procedura di
valutazione dell’impatto ambientale sarà rigorosissima, a completa tutela della salute dei cittadini e
dell’ambiente – aggiunge Sabattini - I risultati di questa procedura, appena avviata, saranno sottoposti
alla valutazione del tavolo tecnico che si è riunito a Palazzo Chigi e del quale fanno parte, oltre al
governo, i Comuni dell’Area Nord, la Provincia e la Regione".
Il Nuovo Giornale di Modena - 13 feb 2007
http://ilnuovo.redaweb.it/
Gas Rivara: presentato il gruppo tecnico di lavoro
Avra' un mese di tempo per chiedere integrazioni alla commissione di Valutazione di impatto
ambientale il Gruppo tecnico di lavoro previsto da Provincia e Unione Comuni Area nord a supporto
dell'attivita' di analisi del progetto per un impianto di stoccaggio di gas a Rivara di San Felice per il quale
e', appunto, in corso la procedura di Via.
Lo sottolinea l'assessore provinciale all'Ambiente di Modena Alberto Caldana, che ha presentato alla
giunta il provvedimento che completa l'organismo composto da 11 tecnici, dopo le nomine gia'
annunciate nei giorni scorsi. 'Dovremo fare in fretta - spiega Caldana - e gia' domani pomeriggio e'
previsto il primo incontro. Il Gruppo di lavoro rappresenta un supporto nell'analisi dei possibili impatti
ambientali e delle relative condizioni di sicurezza nei diversi ambiti d'intervento, e dovra' fornire ulteriori
elementi per rafforzare le obiezioni, le preoccupazione e le perplessita' gia' avanzate dagli enti locali'.
Il coordinamento tecnico del gruppo di lavoro e' affidato all'ing.Alberto Pedrazzi, dirigente del Servizio
Risorse del territorio e impatto ambientale della Provincia, e al geologo Daniela Smerieri, referente del
Servizio di Coordinamento delle politiche ambientali dell'Unione dei Comuni. La presidenza e' affidata
congiuntamente all'assessore provinciale Caldana e a Mila Neri, sindaco di Camposanto e assessore
all'Ambiente dell'Unione dei Comuni.
Modena 2000 - 9 mar 2007
http://www.modena2000.com/
Deposito di Rivara: il giudizio del gruppo tecnico
La documentazione contenuta nello Studio di impatto ambientale del progetto di stoccaggio di gas a
Rivara è insufficiente e lacunosa. Impossibile quindi formulare un giudizio di compatibilità ambientale. E’
questo, in sintesi, il giudizio contenuto in un documento del gruppo di lavoro composto da 11 tecnici,
costituito dalla Provincia e dall’Unione dei Comuni dell’area nord per supportare gli enti locali nella
valutazione del progetto presentato dalla Independent gas management.
Dall’analisi dello Studio di impatto ambientale proposto dalla ditta nel presentare la richiesta di
concessione, i tecnici hanno rilevato un "grave indeterminazione di rilevanti aspetti inerenti alla
conformazione geologica del sito, se non addirittura la contraddittorietà delle affermazioni contenute nei
documenti di progetto se confrontate con le evidenze, ormai consolidate riportate nella letteratura sullo
stato del sottosuolo interessato".
Riprendendo la normativa sulla Valutazione dell’impatto ambientale, il gruppo di lavoro afferma che
questa incompletezza "a effetto di pronuncia interlocutoria negativa" I tecnici contestano anche i criteri di
scelta del sito, "asati su un solo sondaggio eseguiti decenni fa nel tentativo di trovare un giacimento di
metano a Rivara"e indicano le ulteriori analisi da effettuare, compresi i test "er verificare - si legge nel
documento - se la roccia di tetto supera senza fratturarsi la cosiddetta prova di pressurizzazione".
Sono necessarie anche le verifiche dei flussi di gas dal serbatoio alla superficie, tenendo conto che "l’area
interessata dal progetto è relativa a 117 chilometri quadrati e solo 30 sono stati investigati dal punto di
vista geochimico".
Il coordinamento tecnico del gruppo di lavoro è affidato all’ingegner Alberto Pedrazzi, dirigente del
Servizio Risorse del territorio e impatto ambientale della Provincia, e al geologo Daniela Smerieri,
referente del Servizio di Coordinamento delle politiche ambientali dell’Unione dei Comuni.
Bologna 2000 - 13 apr 2007
http://www.bologna2000.com/
Dal Consiglio provinciale no al deposito di gas a Rivara
Il Consiglio provinciale di Modena esprime «netta contrarietà alla realizzazione dell’impianto di stoccaggio
del gas di Rivara». E’ stato infatti approvato all’unanimità nei giorni scorsi l’ordine del giorno, sottoscritto
da tutti i gruppi consiliari, che appoggia la presa di posizione dell’Unione dei Comuni dell’Area nord
impegnando la Provincia a esprimere il proprio parere contrario in tutte le sedi istituzionali competenti e a
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e-SAVIA
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
inoltrare il documento al Presidente del Consiglio Romano Prodi e ai ministri dell’Ambiente e dello
Sviluppo economico.
Il documento rileva inoltre che il progetto presentato dalla Independent Gas Management non
rappresenta una scelta strategica per lo sviluppo socioeconomico del territorio e che, in base alle
valutazioni del gruppo tecnico di lavoro nominato da Provincia e Unione dei Comuni, è carente e
inadeguato sul piano della sicurezza e della tutela dell’ambiente. La relazione verrà inviata anche alla
Regione e alla Commissione nazionale per la Valutazione dell’impatto ambientale.
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e-SAVIA
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
APPENDICE
Ambientale
3
: Dati di base per i temi di Valutazione
STATO
ATMOSFERA
ARIA
CLIMA
ACQUA
SUOLO
SOTTOSUOLO
VEGETAZIONE
FLORA
FAUNA
BIODIVERSITA'
SALUTE
BENI CULTURALI
PAESAGGIO
ECOSISTEMA
HABITAT
TERRITORIO
RISORSE NATURALI
02-apr-07
23-apr-07
PRESSIONI
EMISSIONI
SCARICHI IDRICI
RUMORE
VIBRAZIONI
RADIAZIONI
TRAFFICO
RIFIUTI
SOSTANZE PERICOLOSE
CONSUMO DI SUOLO
CONSUMI IDRICI
CONSUMI ENERGETICI
RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE
RISCHIO IDROGEOLOGICO
05-mar-07
DRIVING FORCES (determinanti)
AGRICOLTURA
EDILIZIA
INDUSTRIA
ENERGIA
TRASPORTI
TURISMO
05-feb-07
Le tabelle seguenti esprimono i totali per parola di ricerca forniti da Goole-News per l’Italia. I dati esprimono il
numero di notizie on-line per parola di ricerca nei 30 giorni precedenti la data di ricerca..
2.618
1.830
3.832
6.072
3.897
3.880
22129
2.469
1.798
4.352
6.423
3.198
5.185
23425
2.958
1.745
3.861
6.104
3.087
4.879
22634
2.730
1.798
3.558
5.558
2.815
4.785
21.244
1.966
2
799
183
115
5.539
2.774
67
6
17
160
17
31
11676
1.969
6
800
254
141
5.628
2.657
56
1
9
274
13
37
11845
1.663
3
748
295
144
5.275
2.918
45
10
34
182
9
32
11358
1.429
1
678
243
120
5.169
2.823
26
3
16
207
14
34
10.763
2.252 2.546 2.397 2.435
4.948 5.162 4.949 5.029
4.858 4.716 4.374 4.464
6.140 6.150 6.961 6.926
1.237 1.149 1.195 1.171
201
187
227
227
252
230
265
286
265
239
285
326
379
314
371
386
327
343
458
466
7.660 7.836 7.836 7.415
1.107 1.116 1.243
970
1.350 1.445 1.573 1.647
372
271
412
356
333
280
409
378
16.305 16.441 16.791 16.446
289
240
288
291
48275 48665 50034 49.219
19
IMPATTI
INQUINAMENTO
IMPATTO AMBIENTALE
EFFETTO SERRA
RISPOSTE
CONSERVAZIONE DELLA NATURA
DISINQUINAMENTO
VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
IPPC
AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE INTEGRATA
DANNO AMBIENTALE
CERTIFICAZIONE DI QUALITA'
EMAS
ISO 14000
RESPONSABILITA' SOCIALE
AGENDA 21
MONITORAGGIO
MONITORAGGIO AMBIENTALE
SISTEMA COMPLESSIVO
AMBIENTE
ECONOMIA
SOCIETA'
2.235
1.056
492
3783
1.750 1.660
867
820
467
401
3084 2.881
18
18
116
14
6
2
52
60
56
3
218
65
1.611
34
2273
27
16
176
23
29
7
27
46
45
4
185
93
1.705
41
2424
35
32
47
21
179
157
21
15
5
14
2
3
69
48
59
59
57
48
4
3
346
301
68
72
1.784 1.581
38
17
2714 2.371
10.443 11.147 10.779 10.339
9.232 8.859 9.012 8.511
28.713 27.682 27.509 25.732
598
23-apr-07
703
02-apr-07
591
05-mar-07
523
05-feb-07
SVILUPPO SOSTENIBILE
NEWS - USA
AIR
CLIMATE
WATER
SOIL
NOISE
WASTE
BIODIVERSITY
ENVIRONMENT
ECONOMY
SOCIETY
ECOSYSTEM
LANDSCAPE
TERRITORY
HABITAT
LAND
EARTH
POLLUTION
ENVIRONMENTAL IMPACT
ENVIRONMENTAL IMPACT ASSESSMENT
STRATEGIC ENVIRONMENTAL ASSESSMENT
CLIMATE CHANGE
SUSTAINABLE DEVELOPMENT
NIMBY
A
"AND"
23-apr-07
2.042
715
706
3463
02-apr-07
05-mar-07
- MONIT.NOL VA&IA 2 / 2007
05-feb-07
e-SAVIA
220.369
52.837
176.718
18.265
19.915
35.407
1.597
145.371
144.447
108.612
5.085
21.408
39.535
11.111
132.429
46.045
18.251
4.703
307
9
31.441
2.530
141
208.602
42.101
184.792
16.583
18.165
33.575
2.092
147.552
146.223
106.872
4.584
18.019
36.841
9.232
143.282
47.668
16.161
4.963
340
5
23.401
2.707
175
203.386
39.672
189.252
17.540
21.414
37.023
2.465
150.040
156.767
104.864
5.129
20.942
40.084
10.927
144.659
43.793
15.751
4.642
286
17
20.445
2.812
146
216.546
47.597
146.363
20.734
23.806
38.715
2.654
162.301
139.611
126.305
5.914
24.894
45.070
13.216
127.266
40.350
19.675
4.770
341
8
27.973
2.742
151
2.757.205
3.520.181
2.710.674
3.014.985
2.628.708
3.536.082
2.614.049
3.002.246
20