Discorso del Console generale di Francia a Milano
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Discorso del Console generale di Francia a Milano
Discorso del Console generale di Francia a Milano per la consegna dell’onorificenza di Commandeur de l’Ordre des Palmes académiques al Professor Angelo Conforti e di Chevalier de l’Ordre des Palmes académiques alla Prof.ssa Chiara Palù Liceo “Guglielmo Marconi” Parma, 12 maggio 2016 Autorità presenti, Egregio Console, Cari Professori Angelo Conforti e Chiara Palù Gentili Signore e Signori, E’ per me un grande piacere e un grande onore essere oggi a Parma, in questa prestigiosa cornice del Liceo Guglielmo Marconi, per testimoniare la riconoscenza della Francia a due eminenti professori del Liceo Guglielmo Marconi. La riconoscenza per le grandi qualità di insegnanti e ricercatori ; e la gratitudine per il loro eccezionale impegno in favore dell’insegnamento della lingua francese e in modo particolare per il loro fondamentale ruolo nella messa in atto della filiera ESABAC, che conosce oggi un grande successo. 1 Prima di ricordare, così come lo vuole la tradizione repubblicana, gli autorevoli meriti che hanno attirato l’attenzione del Ministro francese dell’Educazione nazionale, concedetemi questo passaggio per ricordare brevemente l’importanza della francofonia nel mondo e la conseguente importanza dell’insegnamento della lingua francese e delle culture francofone nel sistema scolastico italiano. Signore e Signori, In un ipotetico dizionario delle opinioni preconcette o dei luoghi comuni, in questo inizio del XXI (ventunèsimo) secolo, troveremmo sicuramente un articolo sul declino della lingua francese. A prima vista le argomentazioni non mancherebbero, se come riferimento prendessimo la situazione dell’Europa agli albori dell’Ottocento, quando il francese era la lingua della Scuola, degli intellettuali e degli scambi internazionali ; un’època tuttavia dove una buona parte dei Francesi stessi parlavano poco e male la lingua ufficiale del loro paese. Ma anche senza riferirsi a un contesto così remòto, il periodo ante Seconda Guerra mondiale dava ugualmente le avvisaglie di un apparente declino, se anche i più attenti, con spirito nostalgico, sottolineeranno che già in quel momento il verme covava nel frutto, che le élites intellettuali non parlavano più obbligatoriamente il francese, che l’inglese era diventata la 2 seconda lingua della diplomazia e che era già l’idioma dominante nella tecnologia e nell’economia. Tutto ciò è veritiero e la supremazia dell’inglese è indiscutibile, essendo la lingua franca internazionale del nostro tempo, benché il francese mantenga uno spazio importante nella diplomazia, nelle organizzazioni internazionali e nella cultura, essendo ugualmente una delle prime lingue nelle scienze. Ma quello che questi raffronti non rilèvano, che camuffano il termine “declino”, del quale dobbiamo comunque sempre diffidare, è una realtà e una prospettiva ben diverse : - Pensiamo al mondo con il suo importante sviluppo demografico : esistono oggi almeno 260 milioni di locutori francofoni sui cinque continenti, circa il 3 % della popolazione mondiale. Saranno con ogni probabilità almeno 600 milioni alla metà di questo secolo, l’8 % del totale mondiale ; - Pensiamo a un mondo attrattivo, che si è associato intorno alla grande organizzazione internazionale della Francofonia, per promuovere la nostra lingua e i valori che questa diffonde dal secolo dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese ; 77 paesi membri ne fanno parte, una trentina dei quali interamente francofoni, che rappresentano all’incirca il 15 % del PIL mondiale. 3 - Pensiamo a un mondo con uno sviluppo economico in continua crescita, che può offrire quindi importanti opportunità alle imprese. Sappiamo infatti quanto sia importante, oltre che un vantaggio eccezionale, la conoscenza della lingua del paese partner negli scambi economici e commerciali, Per le imprese italiane, oltre alla Francia, che ricordiamo è il secondo partner economico dell’Italia, esiste un immenso potenziale di sviluppo delle relazioni, in particolare nel Nord e nell’Ovest dell’Africa, dove una delle chiavi di sviluppo ruota indubbiamente intorno alla francofonia. Signore e Signori, L’Italia è stata lungamente un grande paese della francofonia, grazie all’eminente presenza della nostra lingua nel suo sistema scolastico. L’inglese è diventato ugualmente, come altrove, la prima lingua ; è un dato di fatto e un bisogno, ed è quindi inutile incupirsi o lamentarsene. Pur tuttavia è fondamentale che il multilinguismo si sviluppi ovunque e maggiormente. E’ questa un’esigenza democratica per l’Europa, è un vantaggio innegabile per i giovani e un bisogno per le nostre imprese. 4 Per le ragioni che ho appena citato, il francese deve naturalmente far parte dell’offerta linguistica proposta ai giovani italiani. Essendo quindi doveroso reagire di fronte al calo di questa offerta, i nostri rispettivi governi hanno deciso di mettere in atto, nel 2010, l’importante programma del doppio diploma ESABAC. Solo con l’Italia e con la Germania è stata istituita questa sinergia del doppio diploma. Il successo riscontrato è straordinario e va certamente oltre ogni previsione : infatti, quest’anno più di 28 000 allievi italiani, in almeno 400 istituti, seguono il programma ESABAC, e i neo diplomati saranno all’incirca 6 000, rispetto ai 4 000 dell’anno scorso. Sono cifre che dimostrano che eravamo di fronte a una reale aspettativa e a un reale bisogno. Ma nulla, davvero nulla, sarebbe stato possibile senza l’entusiastico e straordinario impegno degli insegnanti italiani, ai quali voglio rendere omaggio ; omaggio che dobbiamo rivolgere innanzitutto ai pionieri, dei quali fate parte, Cari Professori Angelo Conforti e Chiara Palù. La vostra adesione, il vostro entusiasmo, il considerevole lavoro che avete svolto, le sperimentazioni e la condivisione delle esperienze, è tutta questa vostra energia positiva che ha permesso, dai suoi inizi, la realizzazione del progetto ESABAC, al Liceo Guglielmo 5 Marconi, a Parma e in Emilia-Romagna. E’ questa dedizione che la Francia ha voluto segnatamente ricompensare. Ma non vanno certo dimenticati i vostri meriti accademici e pedagogici, che ricorderò brevemente, in francese, se mi permettete cominciando dalla Professoressa Palù. Cher Madame Palù, votre parcours est absolument remarquable puisque vous avez conduit depuis vos études universitaires une triple carrière particulièrement brillante de professeure d’histoire et de philosophie dans le secondaire, de chercheur en philosophie (vous êtes docteur en philosophie, qualifiée aux fonctions de maître de conférences) et de pédagogue, engagée dans la construction de nombreux projet et échanges internationaux. Toute cette activité, riche, variée, foisonnante pourrais-je dire, est également placée sous le signe de l’ouverture au monde. Vous maîtrisez à la perfection la langue française, que vous avez utilisée lors de vos études doctorales en France, et c’est la langue dans laquelle vous écrivez régulièrement vos publications scientifiques. Vous avez également développé de nombreux contacts internationaux, collaborant avec les universités de Lille, d’Aix-enProvence, de Cambridge, sans citer bien entendu les universités italiennes avec lesquelles vous travaillez. Toutes ces qualités intellectuelles et humaines vous ont conduit à vous intéresser, dès le début, aux nouvelles sections ESABAC que vous avez contribué à mettre en place à Parme, avant de devenir 6 une véritable ambassadrice. Pour toutes ces raisons, le Ministre de l’Education nationale a souhaité vous témoigner de la reconnaissance de la France en vous faisant Chevalier des Palmes académiques. Madame Chiara Palù, au nom du Ministre de l’Education nationale, je vous fais Chevalier des Palmes académiques. Monsieur Conforti, le Lycée Guglielmo Marconi est décidemment un lycée d’excellence, bien doté en enseignants d’exception. Comme Madame Palù, vous êtes également Professeur d’histoire et de philosophie ; passionné par votre métier et par votre mission, vous avez aussi écrit de nombreuses publications et communications scientifiques sur le système éducatif, en philosophie, en histoire, dont un e-book sur les « Percorsi della filosofia ». Vous êtes un esprit ouvert, attentif aux évolutions rapides de notre société et vous avez donc veillé à ce que les nouvelles technologies de l’information puissent être mises à profit dans vos classes par vos élèves. Je crois même que vous tenez un blog en langue française au profit de vos élèves et vous avez été l’un des référents régionaux pour l’introduction et le développement de la didactique multi-médiale. Et puis il y a la langue et la culture française dont vous êtes un praticien et un connaisseur émérite. Alors, bien naturellement dirais-je, vous vous êtes immédiatement passionné pour le projet ESABAC dont vous avez assuré le développement avec enthousiasme, tant dans les sections linguistiques que dans les sections scientifiques. Les 99 % de réussite à l’ESABAC que vous avez enregistré témoignent de la qualité exceptionnelle de votre enseignement. 7 Votre charisme, votre engagement en faveur de l’Ecole et de l’enseignement, votre désir de faire partager à vos collègues et à vos élèves votre amour pour la langue française, pour l’histoire de la France, pour la culture française. Ce sont toutes ces qualités éminentes que le Ministre de l’Education nationale a voulu reconnaître en vous décernant les Palmes académiques avec le rang d’Officier. Monsieur Angelo Conforti, au nom du Ministre de l’Education nationale, nous vous faisons Officier des Palmes académiques. 8