Sociologia della famiglia
Transcript
Sociologia della famiglia
Sociologia della famiglia Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2006-2007 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 5 1 Il matrimonio e la coppia Definizione: “ Una unione fra un uomo e una donna realizzata in modo tale che i figli partoriti dalla donne siano riconosciuti come figli legittimi dei coniugi” Il matrimonio è una struttura di genere complementare e asimmetrica 2 A cosa serve un matrimonio? 1- a stabilire la paternità e la filiazione legittima di conseguenza: vi è una preminenza nella finalità generativa con conseguenze specifiche per le donne 2- a creare alleanza fra gruppi con conseguente scambio delle donne, ovvero gli uomini scambiano e le donne circolano. 3 Le regolamentazioni del matrimonio Il matrimonio è un ambito di intensa regolamentazione e di conflitti di competenza. Dal XII secolo il controllo è della Chiesa Dal 1800 con il codice napoleonico il matrimonio è un contratto fondato su una gerarchia di genere. 4 Il matrimonio oggi L’amore come fonte di legittimazione del matrimonio. Ideologia dell’amore romantico che convive con una forte omogamia sociale e endogamia geografica (criteri di somiglianza) 5 Una relazione di coppia paritaria dunque? Parità ideale e specializzazione dei ruoli, con una forte asimmetria di genere. L’ideologia dell’unità e dell’intimità subordina l’identità sociale della donna a quella di moglie. La moglie del dipendente è utile anche alle aziende – ricerca R. Moss Kanter. 6 Primo passaggio: una affettività de-erotizzata Nel passaggio al matrimonio romantico, affettività resta scissa da erotismo e sessualità. La creazione di uno spazio per la coppia ha in realtà prodotto la creazione del “posto della donna” Es. di femminilità e morale domestica: il modello vittoriano ed il modello della sposa come madre cattolico 7 Secondo passaggio: unità di coppia anche erotica Sfera dell’eros come terreno proprio di incontro e di esistenza della coppia. la vita dell’uomo diviene interesse della donna e l’amore della donna il sostegno e la molla della vita dell’uomo 8 Terzo passaggio: dalla fusionalità alla negoziazione Il matrimonio conversazione: trasformazioni di costume ed emancipazione femminile richiedono alla coppia continue contrattazioni su spazi, diritti, responsabilità. 9 Modelli di matrimonio I primi decenni del novecento sono definiti “età d’oro della nuzialità”. Anche in Italia ma con ritardo a causa della più lenta industrializzazione. Dagli anni ’60 inversione di tendenza: meno matrimoni e rialzo dell’età. 10 Modelli di matrimonio Separazione fra sessualità e procreazione e fra sessualità e matrimonio Ideale della parità tra i sessi Amore e sesso base della coppia, indipendentemente dal matrimonio Uguaglianza e dualità 11 Modelli di matrimonio Convivono oggi diversi modelli di matrimonio: alleanza, combinato, fusionale, simmetrico, asimmetrico, ecc. Il rapporto si costruisce e si modifica nel tempo, sulla base di circostanze interne ed esterne Una de- istituzionalizzazione socialmente accettata 12 Convivenze more-uxorio In continuo aumento Per le coppie eterosessuali: in alternativa al matrimonio Per le coppie omosessuali: perché non hanno alternativa Da rito di passaggio a rito di conferma soprattutto fra i giovani ma vale anche per diverse persone adulte Maggiore autonomia ed eguaglianza entro la coppia 13 L’INSTABILITA’ CONIUGALE: separazioni e divorzi Andamento nel tempo: fenomeno contenuto fino agli anni ‘50, dal 1965 il fenomeno raddoppia, triplica in alcuni Paesi (Svezia). Comparazione con altri paesi: In Italia il divorzio viene introdotto tardi (1970) ed è ancora oggi un fenomeno meno diffuso che in altri Paesi occidentali 14 Tasso di divorzio in Europa, 1960-2000 (n. divorzi x 1000 abitanti) 3,5 3,0 2,5 France Italy 2,0 Portugal Spain 1,5 United Kingdom 1,0 Italia 0,5 0,0 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 15 Fonte: Council of Europe, Demographic Yearbook 2003 Regolazione giuridica: un processo a due stadi Peculiarità italiana per separazione e divorzio Separazione: è un istituto che attenua ma non elimina il vincolo coniugale, perciò lo stato civile non cambia (dal 1865) Divorzio: Decreta lo scioglimento definitivo di un’unione matrimoniale già cessata con la separazione “cessazione degli effetti civili” (dal 1970) 16 Regolazione giuridica in Italia • 1970: Introduzione del divorzio (da divorzio sanzione a divorzio rimedio) 1974: referendum popolare per l’abrogazione della legge sul divorzio 1975: riforma del diritto di famiglia (viene eliminata la separazione per colpa, sussiste ancora l’addebito) • 1987: Riforma del divorzio, da 5 a 3 anni di separazione per ottenere il divorzio 17 Che tipo di separazione si sceglie? • Consensuale: accordo tra i coniugi successivamente ratificato dal giudice con l’omologazione - 85,2% dei casi (dato 1999) • Giudiziale: procedimento contenzioso promosso su domanda di uno dei due coniugi, seguito da una fase istruttoria e dal pronunciamento sentenza di separazione - 14,8% casi (dato 1999) 18 Separazioni e divorzi 1980-2003 90.000 81.744 80.000 70.000 62.737 60.000 52.323 50.000 44.018 40.000 43.856 35.162 30.000 29.462 20.000 10.000 11.844 33.510 27.682 Separazioni Divorzi 27.038 15.650 0 1980 1985 1990 1995 1998 2003 19 Fonte: Istat, 2005 Caratteristiche del fenomeno in Italia QUALI COPPIE si separano? Appartenenza di ceto (+ ceti più istruiti) Area geografica (+ centro-nord) Partecipazione al mercato del lavoro (relazione con occupazione femminile) Figli (ostacolo alla rottura del matrimonio) 20 L’affidamento dei figli All’inizio del ‘900 i figli erano prima di tutto affidati al padre... Da chi sono mantenuti? E’ previsto un assegno di mantenimento attraverso il quale il coniuge non affidatario contribuisce Quali relazioni mantengono con i genitori dopo la separazione e il divorzio? Molti padri abbandonano. Il ruolo del ceto sociale nel mantenimento dei rapporti padri-figli 21 Criteri per l’affidamento • I figli vengono affidati scegliendo in base al criterio del miglior interesse del minore, dunque affidati al genitore più idoneo ad allevarli • Il giudice decide a quale coniuge affidarli e regola i rapporti con quello non affidatario (visite, contribuzione al mantenimento, istruzione ed educazione) • Il coniuge affidatario ha l’esercizio esclusivo della potestà, ma le decisioni di maggiore interesse vanno prese con l’altro genitore • La casa di famiglia viene solitamente assegnata al coniuge affidatario 22 Affidamenti dei figli in caso di separazione in Italia, 1994 e 2003 Tot. Minori affidati 1994 35.992 Affidati al padre Affidati alla madre Affido Ad altri congiunt o/alterna to 6,4% 92% 1,2% 0,4% 83,9% 11,9% 0,4% (val. assoluto) 2003 62.050 3,8% (val. assoluto) Fonte: Istat,2005 23