TRIO CASA BERNARDINI - Incontro sulla tastiera
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TRIO CASA BERNARDINI - Incontro sulla tastiera
INCONTRO SULLA TASTIERA Gruppo di Promozione Musicale presidente ERNESTO GALLO direttore MARIANTONIETTA RIGHETTO SGUEGLIA www.incontrosullatastiera.it INCONTRO SULLA TASTIERA INCONTRO SULLA TASTIERA presenta Via Orefice, 5 (P.tta Palladio) VICENZA Tel. 0444 545252 Corso Palladio 196, VICENZA Tel. 0444 544414 Si ringraziano i negozi del Centro storico che collaborano con “Incontro sulla Tastiera”, per la corrente Stagione 2014-2015, alla crescita e alla divulgazione della cultura musicale nella nostra città. Contrà Santa Barbara, 5 VICENZA Tel. 0444 544482 Corso Palladio, 49/53 VICENZA Tel. 0444 321329 TRIO CASA BERNARDINI violino, violoncello e pianoforte PROGETTAZIONE E GRAFICA www.studiomoddesign.it MARTEDÌ 28 OTTOBRE, ore 21.00 Teatro Olimpico, Vicenza San Marco, Mercerie San Salvador 5022 - VENEZIA Tel. 041 5230609 Corso Palladio, Galleria Porti 2 - VICENZA Tel. 0444 546313 Viale Milano, 108 VICENZA Tel. 0444 1834081 COOPERATIVA TIPOGRAFICA DEGLI OPERAI SOC. COOP. 36100 VICENZA - VIA CORBETTA, 9 - TEL. 0444 515580 presidente ERNESTO GALLO direttore MARIANTONIETTA RIGHETTO SGUEGLIA IL PROGRAMMA GLI INTERPRETI Parte prima TRIO CASA BERNARDINI B. Smetana (1824 -1884) Trio in sol minore Op. 15 Parte seconda L.v. Beethoven (1770 - 1827) Trio mi b maggiore Op. 1 n. 1 D. Shostakovich Trio in mi minore (1906 - 1975) Op. 67 n. 2 Marcello Miramonti, violino Enrico Graziani, violoncello Alberto Chines, pianoforte Casa Bernardini è il nome della pensione (realmente esistita e situata a Palestrina) nella quale Thomas Mann, ribattezzandola casa Manardi, ambientò uno dei momenti decisivi del suo Doktor Faustus. Formatosi nel 2014, il Trio Casa Bernardini è nato dall’esigenza del violoncellista Enrico Graziani, del violinista Marcello Miramonti e del pianista Alberto Chines di far convergere le diverse esperienze artistiche in un progetto dinamico, nel quale l’entusiasmo dovuto al carattere e alla giovane età dei tre musicisti si unisce alla ricerca di un risultato concettualmente solido ed esteticamente raffinato. Il percorso individuale di ciascuno dei componenti del Trio è altamente qualificato da esibizioni solistiche in luoghi di prestigio come il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Olimpico di Vicenza, la Kyoto Concert Hall, il Teatro Paisiello di Lecce, la Van Cliburn Recital Hall di Fort Worth (Texas), il Teatro Verdi di Trieste, la Sala Simon Bolivar di Caracas, da collaborazioni con alcuni tra i maggiori esponenti del panorama concertistico internazionale (Uto Ughi, Enrico Dindo, Alessio Allegrini, Riccardo Muti, Mario Brunello, Pietro De Maria, Kent Nagano e molti altri), nonché da una formazione che passa da importanti istituzioni come l’Ecole Normale de Musique de Paris “Alfred Cortot”, l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola e l’Accademia di Portogruaro. Franco Scala, Davide Cabassi, Ilya Grubert, Roland Pidoux, Piero Rattalino, Antonio Meneses, Daniele Gay, Giovanni Gnocchi, Enkleida Sheshay, Gianantonio Viero, Leonidas Kavakos, tra gli altri, sono gli insegnanti con i quali i tre musicisti hanno avuto l’opportunità di formarsi e di perfezionare le loro capacità tecniche e interpretative. Hanno inoltre collaborato con orchestre quali i Solisti Veneti, Orchestra Nazionale della RAI, Orchestra Regionale PRESENTAZIONE Toscana, Filarmonica della Scala, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra Haydn, Human Rights Orchestra. Il repertorio del Trio Casa Bernardini, in continua espansione, include alcuni tra i capisaldi della produzione per questo organico, prestando al tempo stesso una grande attenzione alla ricerca di opere meno note, trascrizioni, arrangiamenti rari e musica contemporanea. Guida all’ascolto Prende il via la nuova Stagione di Incontro sulla Tastiera e il Teatro Olimpico è nuovamente il palcoscenico ideale della serata di apertura, come lo sarà per i due appuntamenti di fine Stagione. Il concerto con cui riprende l’attività dell’Associazione dà spazio ad un ensemble di grande spessore, grazie al quale si vuol far luce una volta ancora sulle eccellenze del territorio: si tratta del Trio Casa Bernardini composto da Marcello Miramonti al violino, Enrico Graziani al violoncello e Alberto Chines al pianoforte. Tutti musicisti vicentini, portatori di stile e carisma, espressione di grandi scuole, con all’attivo importanti premi nazionali e internazionali. Il programma della serata propone un bouquet di bellissimi trii, che cavalcano uno spazio temporale di tre secoli da quello del 1795 di Beethoven a quello di Shostakovic del 1944. Si parte dal Trio in sol minore op.15 di Smetana che risale al 1855, prima grande opera con cui il compositore ceco si esprime con un proprio, definito, linguaggio musicale. Il brano, in tre movimenti, fu composto durante un periodo drammatico della vita del musicista, colpito profondamente dalla morte della figlia Bedriska. Sembra che Smetana scriva questa partitura quasi come reazione a quell’opacità in cui l’insegnamento lo aveva costretto, indirizzandolo soprattutto verso composizioni didattiche. il Trio rappresenta, quindi, un punto di partenza verso un’ulteriore ricerca espressiva. L’andamento appassionato e rapsodico, esprime con immediatezza sentimenti di dolore, di rimpianto, alternati a motivi che, talora, indulgono tra malinconia e visioni fantastiche. La seconda parte si apre, invece, con il Trio in mi b maggiore op. 1 n. 1 di L.v. Beethoven che presenta importanti elementi innovativi quali la struttura in quattro movimenti, l’uso dello Scherzo come terzo movimento e l’indipendenza del violoncello, coniugati per altro con un linguaggio e uno stile legati ancora alla musica di fine XVIII secolo. Va detto che con i Trii dell’op.1 il giovane Beethoven impose all’attenzione del mondo culturale e musicale viennese la propria personalità creatrice. E si termina poi con il Trio in mi minore op. 67 n.2 di Shostakovich: una sorta di elegia scritta nel 1944 in memoria del critico musicale e studioso Ivan Sollertinskij, il più caro amico di Shostakovich. La morte è osservata entro una luce rarefatta e aurorale, quasi una dolente trasfigurazione, dove dignità e classico rigore, seppure struggente, si attagliano al personaggio di Sollertinskij, uomo di strabiliante cultura e levatura intellettuale. Forse i canti nostalgici, le nenie lontane che vengono proposte all’inizio del brano, fanno pensare alle migliaia di chilometri che dividevano Shostakovic, trasferito a Mosca, dall’amico, sepolto a Novosibirsk a soli quarantun anni. Al di là delle polemiche e delle discussioni sulla complessa personalità di questo musicista, resta il fatto che in Sostakovic, specie in quello cameristico, non si è mai verificato un netto diaframma fra il tipo di linguaggio scelto e la spontaneità dei sentimenti espressi secondo le fondamentali leggi della tonalità. In tal senso il Trio op. 67, scritto in un periodo particolarmente drammatico della storia sovietica, è indicativo della natura schiettamente umana dell’artista, aperto ai problemi del nostro tempo e preoccupato di comunicare un messaggio comprensibile a tutti. L’Incontro augura una buona serata e... un buon inizio di Stagione! PROSSIMO CONCERTO Mercoledì 3 dicembre 2014 Chiesa San Gaetano, Vicenza, ore 21.00 COENOBIUM VOCALE direzione di Maria Dal Bianco in “Una luce dall’oriente - Canti di Avvento e Natale”