Fascicolo delle competenze
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Fascicolo delle competenze
FASCICOLO DELLE COMPETENZE OPERATIVE Dipartimento Formazione Pratica Professionale (DFPP) Fascicolo delle competenze pagina 2 Indice Il Fascicolo delle competenze operative dell’ASPGR ............................................................... 1 I nove standard di formazione dell‘ASPGR.............................................................................. 3 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare ..................................................... 5 Area di competenza: Conoscenze e capacità disciplinari .................................................... 5 Area di competenza: Prima lingua ..................................................................................... 6 Area di competenza: Lingua seconda ................................................................................ 7 Area di competenza: Matematica...................................................................................... 8 Area di competenza: Natura, essere umano e società (NEuS) ............................................. 9 Area di competenza: Educazione figurativa ..................................................................... 10 Area di competenza: Educazione tessile e tecnica (design e tecnica, DT) ........................... 11 Area di competenza: Educazione musicale ...................................................................... 12 Area di competenza: Educazione ritmica ......................................................................... 13 Area di competenza: Educazione motoria e sport ............................................................ 14 Area di competenza: Media e informatica ....................................................................... 15 Standard 2: Processi di apprendimento e processi di sviluppo ............................................ 16 Area di competenza: Percepire e osservare ...................................................................... 16 Area di competenza: Osservare e accompagnare momenti di gioco.................................. 17 Area di competenza: La motivazione ad apprendere ........................................................ 18 Area di competenza: Strategie di apprendimento ............................................................ 19 Standard 3: Gestione dell’eterogeneità ................................................................................. 20 Area di competenza: Una scuola per tutti ........................................................................ 20 Area di competenza: Differenziazione ............................................................................. 21 Area di competenza: Strutture didattiche dell’insegnamento aperto ................................. 22 Standard 4: Comunicazione, porsi di fronte alla classe, collaborazione .............................. 23 Area di competenza: Porsi di fronte alla classe e comunicare ........................................... 23 Area di competenza: Cooperazione ................................................................................ 24 Area di competenza: Gestire i colloquî ............................................................................ 25 Standard 5: Gestione della classe........................................................................................... 26 Area di competenza: Organizzare le interazioni ............................................................... 26 Area di competenza: Rituali ............................................................................................ 27 Area di competenza: Processi e conflitti a livello sociale ................................................... 28 Area di competenza: Stabilire regole, porre limiti, delineare conseguenze......................... 29 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento ........................ 30 Area di competenza: Situazioni di gioco .......................................................................... 30 Area di competenza: Forme didattiche espositive............................................................. 31 Area di competenza: Mostrare e imitare .......................................................................... 32 Area di competenza: Forme dialogiche nell’insegnamento ............................................... 33 Area di competenza: Apprendimento tramite azione e scoperta....................................... 34 Area di competenza: Consegne e compiti ....................................................................... 35 Area di competenza: Apprendimento cooperativo ........................................................... 36 Area di competenza: Progettare un’unità didattica a sfondo tematico (Progettazione sommaria) ............................................................................................... 37 Area di competenza: Progettazione di sequenze didattiche .............................................. 38 Progettazione di sequenze guidate con approfondimenti individuali ................................. 38 Area di competenza: volgimento di sequenze didattiche e loro valutazione ...................... 39 Fascicolo delle competenze Svolgimento di sequenze guidate con approfondimenti individuali e loro ............................ valutazione .................................................................................................................... 39 Area di competenza: Progettazione, messa in pratica e valutazione della ............................. sequenza libera e della promozione ludica....................................................................... 40 Area di competenza: Progettazione, svolgimento e valutazione della semigiornata ........... 41 Standard 7: Diagnosi, sostegno, consulenza, valutazione.................................................... 42 Area di competenza: La diagnosi e la promozione sul piano pedagogico .......................... 42 Area di competenza: Consulenza e accompagnamento nell’apprendimento ..................... 43 Area di competenza: La valutazione ................................................................................ 44 Standard 8: Scuola e società................................................................................................... 45 Area di competenza: Il mandato professionale ................................................................ 45 Standard 9: Capacità personale di resistere alle pressioni, sviluppo a livello professionale, sviluppo a livello didattico e di organizzazione scolastica ........................... 46 Area di competenza: Lo sviluppo professionale ................................................................ 46 Area di competenza: La gestione delle risorse personali ................................................... 47 Fascicolo delle competenze Il Fascicolo delle competenze operative dell’ASPGR Al giorno d’oggi un/a insegnante deve soddisfare uno spettro molteplice di aspettative; conseguentemente le e gli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola elementare devono essere in grado di fare molte cose per adempiere il loro mandato professionale. Devono ad esempio saper recepire ed effettuare osservazioni, devono saper offrire consulenza ai bambini e alle bambine come ai loro genitori; devono sapersi porre di fronte alla classe in modo sicuro e gestirla opportunamente; devono essere in grado di valutare le prestazioni offerte dai bambini e altro ancora. Tutte queste capacità sono oggi parte integrante del concetto di competenza, con cui si circoscrivono quelle capacità e abilità che poggiano sia su specifiche conoscenze sia su convinzioni e atteggiamenti personali che, assieme, consentono di gestire efficacemente una determinata situazione nel contesto professionale. Il processo con cui vengono a formarsi le competenze professionali costituisce per un/a insegnante un impegno di lunga durata o un impegno permanente e a questa prospettiva va naturalmente riservata la giusta attenzione durante la formazione di base. Il Fascicolo delle competenze operative rappresenta in questo senso uno strumento fondamentale per il Dipartimento della formazione pratica professionale (DFPP) tramite il quale studenti, insegnanti di tirocinîo e docenti con incarico di mentorato possono lavorare assieme con l’obiettivo di formare in modo mirato le competenze e lavorare sistematicamente a questo processo. Gli standard formativi e le aree di competenza Il Fascicolo delle competenze operative è strutturato in base agli standard di formazione del Piano quadro di studi dell’ASPGR (approvato dal Consiglio direttivo l’11.12.2014). Nel Fascicolo gli standard e le competenze che si sono fatte derivare dagli standard – tutti presentati nelle descrizioni dei moduli e dei tirocinî – sono stati ulteriormente segmentati in competenze parziali concrete. Queste ultime hanno la peculiarità di poter essere apprendibili ed esercitabili e possono essere soggette a osservazioni, a riscontri e riflessioni. Per ogni standard figurano diverse aree di competenza e ognuna di esse copre un importante aspetto tematico del corrispondente standard. Formazione mirata di competenze operative professionali e individualizzazione Il Fascicolo delle competenze operative poggia su due considerazioni di fondo: da una parte l’idea della formazione sistematica e consapevole delle competenze; dall’altra il concetto di individualizzazione. Ricorrendo al Fascicolo e accordandosi sia con l’insegnante di tirocinîo che con il/la mentore, le/gli studenti individuano aspetti prioritari personali per un tirocinio, esercitano ripetutamente le relative competenze prescelte, osservano il proprio modo di comportarsi e le proprie capacità professionali, richiedono e ottengono riscontri, elaborano le esperienze fatte nel corso dei colloqui e quelle del portfolio e le mettono in relazione alla teoria: tutti questi elementi concorrono, assieme, a far sí che vengano a formarsi le competenze operative importanti per esercitare la professione. Il Fascicolo delle competenze operative e le attività con il portfolio A partire dalle riflessioni operate nel portfolio emergono continuamente nuovi impulsi e nuovi obbiettivi per il proprio apprendimento, si rendono visibili e espliciti i progressi fatti e possono venir progettate nuove tappe di apprendimento. Il portfolio e il dossier delle competenze personali ivi integrato testimoniano in tal modo il percorso della formazione delle competenze professionali della/dello studente, riferito a rilevanti aspetti prioritari di sviluppo precedentemente individuati. Il portfolio diviene cosí anche una base importante per i colloqui che si tengono prima, durante e dopo il tirocinio. Nella guida alle attività con il portfolio viene esposto in modo piú dettagliato come il lavoro con il Fascicolo e le attività con il portfolio siano interconnessi. Anche in rapporto ai moduli dell’ASPGR il Fascicolo e il portfolio giocano un ruolo importante. Le comprove di apprendimento, dove le/gli studenti documentano gli impegni e gli sforzi intrapresi, le conoscenze acquisite o i progressi fatti nel contesto della formazione di una determinata competenza nel quadro di un tirocinio, possono venir usate produttivamente nei moduli al fine di approfondire le esperienze fatte, per connetterle alla teoria e per far progredire il sapere e le capacità professionali. Fascicolo delle competenze pagina 1 Osservarsi e farsi osservare Nel Fascicolo delle competenze operative le competenze sono formulate in modo tale che le capacità descritte siano esercitabili nel quadro di un tirocinio e siano pertanto suscettibili di osservazione. Si intende cosí rendere possibile sottoporre a osservazione mirata la specifica attività della/dello studente da parte dell’insegnante di tirocinîo, dal/la compagna/o di studio o dal/la mentore. Inoltre nel Fascicolo figurano anche competenze che possono essere soggette all’osservazione della/dello studente stessa/o e che non sono accessibili – o solamente in misura limitata – a un’osservazione fatta dall’esterno. Anche l’osservazione svolta in proprio evidenzia spunti produttivi per riflettere su quanto si è in grado di fare e sui prossimi passi nel percorso di apprendimento. Le formulazioni relative alle competenze elencate nel Fascicolo circoscrivono capacità professionali che o possono manifestarsi in una breve sequenza (p.es.: „…sa fare un uso puntuale della gestualità “) o sono osservabili e comprensibili unicamente su un arco di tempo maggiore (p.es.: „… sa organizzare man mano un repertorio di rituali appropriati per la scuola dell’infanzia o per la scuola elementare“). Il livello richiesto Le competenze esposte nel Fascicolo sono in genere formulate in modo da rappresentare la manifestazione massima possibile; ciò significa che viene indicato il livello superiore di qualità possibile. Ovviamente questo livello da esperti non è conseguibile immediatamente dalle/dagli studenti che si trovano all’inizio della loro formazione. È pertanto necessario che, in accordo con la persona responsabile dell’accompagnamento (insegnante di tirocinîo, mentore) si individui un livello individuale appropriato e un obiettivo personale confacente per un dato tirocinio. Esaustività Con il Fascicolo delle competenze operative non si pretende di poter toccare tutte le competenze sostanziali per la professione. Ci si sofferma su quanto può essere esercitato all’interno dei tirocinî. Si noti inoltri che alle/agli studenti viene concesso di individuare ulteriori aspetti prioritari personali, indipendentemente dal Fascicolo, a cui intendono lavorare durante un tirocinio. Rapporti trasversali Qua e là, nell’ambito di diverse aree di competenza, si possono trovare formulazioni di competenza simili. Ciò è dovuto al fatto che gli standard formativi non si possono distinguere nettamente l’uno dall’altro, ma sono caratterizzati talvolta da rapporti reciproci abbastanza intensi. Sono pertanto inevitabili ripetizioni o sovrapposizioni nelle aree di competenza, dato che certe competenze risultano importanti in specifiche costellazioni. Campo d‘applicazione Il Fascicolo delle competenze operative fa riferimento a tutti e tre gli anni di formazione e viene pertanto impiegato in tutti i tirocinî. In linea di principio si applica a tutti e due gli indirizzi di studio, della scuola dell’infanzia e della scuola elementare. Si rendono tuttavia necessarie qua e là determinate differenziazioni: nella colonna a sinistra di un’area di competenza, singole competenze vengono di conseguenza contrassegnate con l’abbreviazione SI o SE, segnalando in tal modo il carattere particolarmente rilevante o per il ciclo di formazione della scuola dell’infanzia o per quello della scuola elementare. Fascicolo delle competenze pagina 2 I nove standard di formazione dell‘ASPGR 1. Conoscenze e capacità in ambito disciplinare L’insegnante dispone del sapere e delle capacità nei propri ambiti disciplinari e li sa impiegare proficuamente per il proprio insegnamento. Conosce le problematiche principali degli ambiti disciplinari e le relative correnti di pensiero ed è in grado di orientarsi nei corrispondenti contesti teorici. 2. Processi di apprendimento e processi di sviluppo L’insegnante dispone delle conoscenze circa le modalità con cui i bambini apprendono e si sviluppano. È in grado di percepire in modo differenziato i bambini operando delle osservazioni mirate. Sa organizzare percorsi e occasioni di apprendimento che stimolano lo sviluppo cognitivo, sociale e personale e sa come sostenere il processo di apprendimento. 3. Gestione dell‘eterogeneità L’insegnante riconosce la diversità dei bambini per quanto concerne la loro origine sociale e culturale, le peculiarità che condizionano la loro crescita, la lingua, il sesso, l’età e le premesse di apprendimento. Tiene conto di tale eterogeneità nel proprio insegnamento, contribuendo cosí a creare le premesse per realizzare pari opportunità per tutti. 4. Comunicazione, porsi di fronte alla classe, collaborazione L’insegnante conosce le basi sostanziali che regolano la comunicazione verbale e non verbale. Sa impiegare queste conoscenze in modo appropriato alla situazione in classe, ricorrendo in caso di necessità a strumenti mediali, in modo da promuovere attivamente l’apprendimento e favorire la collaborazione e lo scambio reciproco in aula, nella sede scolastica, con i genitori e nel complesso del contesto professionale. 5. Gestione della classe L’insegnante è in grado di predisporre in aula e nella sede scolastica un ambiente sociale propositivo dove s’istaura un’atmosfera pedagogica caratterizzata da rispetto e fiducia. L’insegnante sa influire favorevolmente sulla classe e sull’insegnamento, adottando un comportamento esemplare, istituendo regole appropriate, assegnando incarichi, predisponendo forme organizzative e gestendo in modo mirato i conflitti e le situazioni di disturbo. Introduce modalità che permettano una partecipazione appropriata in aula dei bambini e sa riflettere sul proprio comportamento direttivo. 6. Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento L’insegnante conosce le peculiarità che contraddistinguono un insegnamento di qualità. Sa progettare un tale insegnamento, lo sa mettere in pratica e lo sa valutare ricorrendo a pianificazioni annuali, semestrali e trimestrali, a unità didattiche tematiche, a singole semigiornate specifiche, a sequenze didattiche e lezioni, tenendo in ciò conto sia dell’attuale piano di studi che del proprio sapere a livello di disciplina, di didattica disciplinare e di psicologia pedagogica. 7. Diagnosi, sostegno, consulenza, valutazione L’insegnante è in grado di adottare diverse procedure utili a registrare le premesse di apprendimento dei bambini, da cui trarre conoscenze idonee a misure di sostegno. Sa ricorrere a procedimenti varî per accertare se si realizzano risultati nell’apprendimento e li sa valutare. Conosce sia le funzioni che le ripercussioni specifiche delle diverse forme di consulenza e di valutazione. 8. Scuola e società L’insegnante è consapevole del fatto che il sistema scuola è inserito in un contesto dinamico su cui influiscono cultura, società, democrazia, diritto, economia e ecologia. È in grado di analizzare in modo differenziato situazioni specifiche e sa prendere decisioni plausibili. Su questo sfondo delinea il proprio ruolo di insegnante che le/gli consente di intervenire in modo costruttivo e differenziato nei dibattiti relativi a questioni attuali nel campo della formazione. Fascicolo delle competenze pagina 3 9. Capacità personale di resistere alle pressioni, sviluppo a livello professionale, sviluppo a livello didattico e di organizzazione scolastica L’insegnante dispone di strategie che le/gli consentono di rispondere efficacemente alle esigenze poste dalla professione, sviluppando in ciò la necessaria sensibilità nei confronti delle proprie risorse fisiche e psichiche. Opera delle riflessioni per quanto riguarda la propria attività con i bambini, con gli allievi, con i genitori, il team scolastico e il contesto sociale piú generale; affronta attentamente il proprio sviluppo a livello professionale e prende parte attivamente ai processi che interessano lo sviluppo della scuola. Fascicolo delle competenze pagina 4 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Conoscenze e capacità disciplinari Competenze La/lo studente ... 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Osservazioni / commenti si sa esprimere in modo corretto e sicuro nella lingua scolastica, sia a livello scritto che orale adatta convenientemente la lingua (di insegnamento e di disciplina) all’età dei bambini è in grado di adottare una lingua nella disciplina specifica che risulti appropriata per interagire con altre persone del settore disciplinare in modo professionale su temi dell’educazione e dell’insegnamento ricorre a fonti e a opportunità di apprendimento adeguate per appropriarsi di conoscenze e di capacità disciplinari fondate su una data tematica didattica sa strutturare un ambito disciplinare o una tematica didattica in modo flessibile è in grado di prendere in considerazione da diverse prospettive gli ambiti formativi o disciplinari per l’insegnamento e li sa collegare reciprocamente in modo interdisciplinare sa collegare appropriatamente le conoscenze pregresse dei bambini e le loro esperienze contestuali con il sapere e le capacità a livello disciplinare organizza il proprio insegnamento in base a problematiche o questioni importanti dal punto di vista disciplinare integra la propria competenza disciplinare nell’insegnamento in modo che i bambini ne possano trarre profitto Fascicolo delle competenze pagina 5 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Prima lingua Competenze La/lo studente ... 1 SI 2 SE 3 4 5 6 7 8 9 Osservazioni / commenti individua situazioni quotidiane in cui possono presentarsi opportunità per la promozione linguistica e le usa di conseguenza è in grado di insegnare regole e norme linguistiche orientate alle competenze e appropriate per il livello del destinatario dispone di una competenza linguistica ineccepibile nella lingua scolastica e delle corrispondenti conoscenze formali cura un insegnamento in cui viene dato uno spazio di rilievo alla lingua ed è consapevole del proprio ruolo come modello linguistico fa ricorso a metodi per la promozione linguistica che risultano differenziati, rivolti agli obbiettivi e operativi in tutti gli ambiti di competenza (ascoltare, parlare, leggere, scrivere, analisi della lingua, analisi letteraria) sa analizzare le produzioni linguistiche dei bambini, traendo da tale analisi le debite conseguenze per organizzare i successivi processi didattici è in grado di individuare le anomalie presenti sul piano dello sviluppo nei processi linguistici, le sa denominare ed è in grado di identificare le corrispondenti misure in ambito riflessivo, sa esprimersi in modo differenziato e sostenuto dalle basi teoriche sui contenuti linguistici (p.es. in occasione dei colloqui didattici con l’insegnante di tirocinî o con il/la mentore, oppure nel quadro del portfolio) impiega in modo competente i metodi per accertare i risultati conseguiti Fascicolo delle competenze pagina 6 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Lingua seconda Competenze La/lo studente ... 1 2 Osservazioni / commenti conosce le basi teoriche relative all’acquisizione linguistica nella lingua seconda, al plurilinguismo e all’istruzione plurilingue; impiega questo sapere in funzione della progettazione, della messa in pratica e della riflessione delle sequenze didattiche padroneggia la lingua da insegnare al livello di competenza linguistica richiesto SE 3 SE 4 SE 5 SE 6 SE 7 SE è in grado di effettuare paragoni tra la lingua seconda da insegnare con la propria prima lingua e con altre lingue. Sfrutta le risorse e le sinergie delle lingue presenti in classe. conosce la cultura dell’area della lingua seconda e si impegna a far confluire nell’insegnamento i relativi aspetti legati alle diverse sfere culturali conosce i metodi della didattica bilingue immersiva ed è in grado di organizzare coerentemente le proprie lezioni in base a queste conoscenze e le sa analizzare con i debiti argomenti conosce il piano di studi in vigore e orienta l’insegnamento della lingua seconda in base alle modalità ivi indicate. Tiene conto dei principî didattici esposti nel piano di studî conosce i sussidi didattici ed il materiale didattico disponibile per poter insegnare la relativa lingua seconda e li sa impiegare in modo mirato, tenendo conto delle premesse presenti in sede Fascicolo delle competenze pagina 7 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Matematica Competenze La/lo studente ... 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Osservazioni / commenti progetta e organizza l’insegnamento della matematica o di opportunità di apprendimento matematico in cui rende possibile agli allievi o ai bambini della SI di confrontarsi in modo attivo con la matematica conosce i presupposti matematici sottostanti all’argomento attuale, le varie modalità di approccio ed i concetti basilari e su tale base organizza l’insegnamento fa ricorso a idee didattiche che consentano ai bambini di individuare e capire rapporti a livello matematico e sa come creare delle connessioni di varie tipo sa vagliare sia la qualità che le esigenze poste da compiti matematici e fa uso di consegne congrue e svariate è consapevole dell’importanza che lo scambio reciproco fra gli allievi riveste per l’apprendimento della matematica e promuove questa struttura didattica promuove in modo proporzionato le competenze a livello di contenuti e di processi per l’insegnamento della matematica impiega in modo accurato materiale didattico, rispettivamente materiale di lavoro indirizzato all’apprendimento matematico, adeguandoli alla situazione in sede sa analizzare i percorsi cognitivi individuali dei bambini in ambito matematico e li sa sostenere confacentemente nel loro processo di apprendimento è in grado di verificare il grado di apprendimento dei bambini, di valutare le competenze matematiche nonché dare appropriati riscontri Fascicolo delle competenze pagina 8 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Natura, essere umano e società (NEuS) Competenze La/lo studente ... 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Osservazioni / commenti sa individuare e inquadrare tramite metodi adeguati i concetti che hanno i bambini sulle conoscenze e sulle capacità, i loro interessi e le loro esperienze (le preconcezioni o stereotipi degli allievi) è in grado di promuovere le modalità di pensiero, di lavoro e di agire, peculiari per NEuS (capacità ed abilità) sa insegnare in modo esemplare i fenomeni, i fatti e i rapporti presenti nell’ambiente umano sa favorire il formarsi di valori e propensioni (opinioni personali) nel contesto NEuS sa integrare proficuamente nell’insegnamento esperienze reali e incontri originali (con persone, oggetti e in luoghi predefiniti) è in grado di ricorrere a percorsi diversi per promuovere le competenze dei bambini sa organizzare gli argomenti didattici tenendo conto dei principi ESS (Educazione allo sviluppo sostenibile) sa concretizzare strutture didattiche e individuare consegne di stampo multiprospettico (cognizione reticolare, ovvero la capacità di pensare in modo interdisciplinare e di fare collegamenti) è in grado di concepire i contenuti e le consegne di NEuS in chiave operativa (orientate all’agire) individua le opportunità proficue offerte dall’interdisciplinarietà e sa organizzare l’insegnamento in modo da ottenere un plusvalore per le discipline coinvolte Fascicolo delle competenze pagina 9 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Educazione figurativa Competenze La/lo studente ... 1 SI 2 SI 3 SI 4 SI 5 SI 6 SE 7 SE 8 SE 9 SE 10 SE Osservazioni / commenti in base a materiali varî e procedure diverse favorisce nei bambini il formarsi di una percezione differenziata ricorrendo a metodi appropriati concretizza incontri tra bambini e opere artistiche incoraggia i bambini a scoprire il proprio potenziale creativo e a svilupparlo successivamente con processi creativi individuali accompagna processi creativi dove i bambini possano esprimersi artisticamente in modo autentico approfitta di opportunità specifiche a livello interdisciplinare per incontri artistici e per attività creative nel quadro di varie proposte di gioco e di apprendimento confronta gli allievi con problematiche figurative stimolanti, appropriate al livello del destinatario in base a spunti mirati attiva gli allievi a praticare una percezione differenziata istrada gli allievi a confrontarsi in modo stimolante con opere artistiche e attinge in questo senso alle possibilità offerte dal contesto extrascolastico (musei, esposizioni, atelier, …) dà consegne orientate alle competenze e introduce misure per la promozione individuale nel campo dell’educazione figurativa avvia e segue processi creativi in cui gli allievi possano esprimersi artisticamente in modo autonomo Fascicolo delle competenze p a g i n a 10 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Educazione tessile e tecnica (design e tecnica, DT) Competenze La/lo studente ... 1 SI 2 Osservazioni / commenti in base ai concetti di didattica disciplinare, sa organizzare l’insegnamento tecnico-manuale orientato alle competenze, lo sa attuare in base agli obbiettivi posti e sa operarvi una riflessione stimola ad esplorare il materiale specifico con i sensi e con il gioco SI 3 SI 4 SI 5 SI 6 SE 7 SE 8 SE 9 SE 10 SE sa generare processi costruttivi e formali creativi e li sa accompagnare a livello individuale è in grado di organizzare opportunità per attività funzionali e sicure nell’atelier o nel laboratorio e sa offrire sostegni adeguati sa riconoscere sia forme espressive e costruttive, rapportate agli stadî di sviluppo come anche talenti particolari e sa mettere a disposizione opportunità di approfondimento individuali dispone degli strumenti di didattica disciplinare per progettare, attuare e riflettere l’insegnamento di DT secondo un orientamento alle competenze sprona in modo mirato i bambini ad effettuare sperimentazioni, ispirando processi inventivi sa accompagnare i processi di design a livello individuale e connessi alla situazione locale e sa offrire ai bambini consulenze competenti fa conoscere in modo variato procedure, attrezzi e materiali e crea contesti di apprendimento dove si lavora in modo responsabile con tali elementi introduce i criteri funzionali, tecnici e creativi di un dato prodotto, li sa spiegare con adeguati argomenti e sa valutare i prodotti e i processi corrispondenti in modo differenziato Fascicolo delle competenze p a g i n a 11 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Educazione musicale Competenze La/lo studente ... 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Osservazioni / commenti sa individuare canzoni adatte all’età e al contesto in cui vivono i bambini e conosce i metodi per introdurli (mostrareimitare, integrare, canzone proposta dall’insegnante) sa cantare davanti alla classe correttamente dal punto di vista melodico e ritmico; quando i bambini imparano le canzoni li sostiene con la propria voce canora e li corregge convenientemente sa identificare determinati elementi di una canzone e li sa modificare ricorrendo ai parametri (altezza del suono, durata, dinamica, timbro, articolazione e forma) interagendo a livello di voce, di parlato o di movimento con i bambini sa avviare e gestire attività musicali con i bambini: dare incarichi, dirigere, contare, gestualità della mano, respirazione-fraseggio sa accompagnare la classe con il proprio strumento (pianoforte, chitarra, strumenti melodici o altro) sa accompagnare brani musicali o cantati con elementi corporei, connessi al contesto, strumenti ritmici o metallici e sa dirigere la classe per fare musica insieme e la sa sostenere adeguatamente crea un’atmosfera di ascolto concentrato dove i bambini vengono stimolati ad ascoltare consapevolmente, a percepire, distinguere e a dare un ordine sonoro tramite consegne apposite (esercitazioni di ascolto e di percezione, narrazioni sonore, opere, fasi di silenzio, ecc.) operando negli ambiti musicali di canto/parlato – fare musica – ascolto, è in grado di fare in modo che i bambini possano applicare quanto hanno imparato in altri ambiti e possano riconoscerlo (transfer, collegamento) impiegando adeguate proposte didattiche sa stimolare i bambini a creare e inventare produzioni musicali proprie e li sa promuovere nelle proprie capacità espressive e creative Fascicolo delle competenze p a g i n a 12 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Educazione ritmica Competenze La/lo studente ... 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Osservazioni / commenti in base a esercizi senso-motori è in grado di promuovere accuratamente la consapevolezza del corpo nel bambino e sfrutta i diversi ambiti di un senso per sensibilizzarlo e differenziarlo dà delle consegne ai bambini che permettano loro di elaborare le impressioni ottenute sotto varie prospettive e di esprimerle a loro volta secondo modalità proprie (p.es.: rendi visibile ciò che senti/ascolti, rendi ascoltabile ciò che senti/percepisci) sa impiegare variamente i materiali ritmici, quelli di uso quotidiano o riciclati, (per giochi di percezione, giochi di interazione o di lingua, muoversi al suono della musica, rappresentare musica, formazione di concetti) introduce sperimentazioni ludiche ed attività esplorative tramite differenti mezzi espressivi (voce, lingua, movimento, strumenti, oggetti); è in grado di stimolare i bambini ad esprimersi in modo improvvisato con la voce o con il corpo e di dare forma alle proprie idee con composizioni proprie sa dare consegne a livello musicale e motorio che possono stimolare gli elementi precursori nella competenza matematica e linguistica (p.es. orientamento nello spazio; ascolto differenziato) è in grado di introdurre in modo ludico e con ritmo chiaro dei balli per bambini di struttura semplice sfrutta l’elemento del ballo per approfondire argomenti vari; offre opportunità ai bambini per portare idee proprie o li sa motivare a provare nuovi schemi motori (lungo i parametri spazio, tempo, forza, forma) nella progettazione e nella messa in pratica di specifiche strutture didattiche sa tener conto del principio didattico ritmico e lo sa concretizzare (conferire ritmo; organizzare i passaggi tra fasi diverse; sperimentare-individuaredenominare) sa incorporare nell’insegnamento la propria capacità espressiva (lingua, voce, movimento) Fascicolo delle competenze p a g i n a 13 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Educazione motoria e sport Competenze La/lo studente ... 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Osservazioni / commenti sceglie consegne motorie che si orientino alle competenze e siano appropriate al livello del destinatario organizza le sequenze didattiche caratterizzate da ampie porzioni di attività motoria, da un‘intensità ideale e da una struttura ritmica che alterni sforzo e rilassamento sa formare i gruppi in modo efficiente, ragionevole dal punto di vista pedagogico nonché produttivo a livello di apprendimento e di movimento è in grado di individuare convenientemente i materiali perché possano essere impiegati durante l’insegnamento nel modo piú variegato possibile sa dare istruzioni chiare e comprensibili, affiancate da relative dimostrazioni motorie è in grado di garantire un contesto didattico sicuro, impartendo istruzioni e regole chiare, scegliendo attentamente le forme di organizzazione, impiegando con cognizione di causa corretti interventi e misure di tutela con il proprio impegno e sotto forma empatica, sa promuovere un’atmosfera di apprendimento scevro da paure e sa assecondare la gioia e i bisogni dei bambini in ambito motorio sa spiegare e dimostrare le consegne motorie in modo competente dal punto di vista disciplinare in modo che i bambini comprendano i tratti motori essenziali registra il livello qualitativo delle attività motorie dei bambini e sa sostenere il loro processo di apprendimento con una adeguata consulenza Fascicolo delle competenze p a g i n a 14 Standard 1: Conoscenze e capacità in ambito disciplinare Area di competenza: Media e informatica Competenze La/lo studente ... 1 2 3 4 5 6 SE 7 SE 8 9 10 Osservazioni / commenti sa interpretare e riflettere correttamente sia i media che le relative produzioni, trasmettendo queste capacità ai bambini in modo appropriato alla loro età sceglie dei media adeguati per l’insegnamento e li impiega tenendo conto degli obbiettivi, delle peculiarità degli utenti e dei contenuti è in grado di far funzionare i sistemi mediali e virtuali usati nell’insegnamento, sa come impiegarli lavorando con i media, tiene conto delle leggi, delle regole e dei sistemi di valore vigenti e li sa far conoscere ai bambini è in grado di insegnare ai bambini a usare autonomamente per il proprio apprendimento quei media che sono adatti al loro livello di età sa istruire e aiutare gli allievi a realizzare dei contributi mediali sulla base delle loro riflessioni, opinioni, esperienze e conoscenze sa istruire e aiutare gli allievi a comunicare e lavorare assieme con i media interattivi capisce l’organizzazione e il funzionamento dei sistemi informativi e sa impiegare le modalità per una sicura elaborazione dei dati è in grado di strutturare, valutare e visualizzare dati digitali sa analizzare determinate problematiche in base a strumenti digitali, sa descrivere eventuali procedure per trovare una soluzione e le sa concretizzare in programmi Fascicolo delle competenze p a g i n a 15 Standard 2: Processi di apprendimento e processi di sviluppo Area di competenza: Percepire e osservare Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 Osservazioni / commenti è in grado di definire chiaramente cosa va osservato e in base a quali criteri sa dotarsi di metodi e di strumenti di osservazione adatti alla specifica situazione e li sa usare in modo corretto sa mettere in discussione determinate osservazioni suscettibili di errori di percezione e sa ridurre a un minimo tali errori è in grado di confrontare le proprie osservazioni con quelle fatte da altre persone (p.es. colleghe o colleghi di lavoro, genitori, bambini) e sa apportarvi delle integrazioni sa tener distinti i dati ottenuti dall’osservazione (intesi come elementi neutri) dalle proprie interpretazioni è in grado di sfruttare le conoscenze teoriche (p.es. della psicologia dello sviluppo) come basi interpretative in base a osservazioni e interpretazioni supportate dalla teoria (p.es. connesse alla psicologia dell’apprendimento o dello sviluppo), sa capire come imparano i bambini e come si sviluppano a partire da osservazioni sistematiche, strutturate e da interpretazioni supportate dalla teoria, sa trarre conclusioni proficue per il proprio operato pedagogico Fascicolo delle competenze p a g i n a 16 Standard 2: Processi di apprendimento e processi di sviluppo Area di competenza: Osservare e accompagnare momenti di gioco Competenze La/lo studente .. 1 SI 2 SI 3 SI 4 Osservazioni / commenti acquista consapevolezza dei processi ludici dei bambini nella realtà quotidiana della scuola dell’infanzia, assumendo nell’osservazione un atteggiamento attivo-passivo in base all’osservazione di un processo di gioco, è in grado di trarre indicazioni utili per attuare interventi di sostegno sa adottare miratamente e in modo appropriato alla situazione metodi di accompagnamento del gioco (gioco parallelo, partecipazione al gioco, tutorato del gioco dall’esterno o diretto, ampliamento del quadro di gioco, dei personaggi e del loro repertorio di ruoli, istruzioni per giocare) si accorge dove e quando è necessario intervenire in un gioco SI 5 SI 6 SI 7 SI 8 SI sa rendersi conto se è conveniente o meno prendere parte attivamente al gioco per sostenere lo sviluppo di un/a bambino/a nel gioco; è capace di assumere un ruolo di gioco allo stesso livello dei bambini predispone con accortezza del materiale necessario per sostenere il processo ludico e sa spiegare i motivi che sottostanno a tale scelta in base a spunti mirati nella sequenza guidata (esposizione di fatti, narrazioni, ecc.), è in grado di promuovere il repertorio di ruoli e dei cosiddetti scripts nei bambini organizzando incontri reali o originali (escursioni, mestieri, cantieri, servizi postali, ecc.), riesce a potenziare l’intensità dei giochi Fascicolo delle competenze p a g i n a 17 Standard 2: Processi di apprendimento e processi di sviluppo Area di competenza: La motivazione ad apprendere 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Competenze La/lo studente .. è in grado di rendere comprensibile ai bambini sia il significato che l’utilità delle competenze da apprendere come anche i contenuti trattati Osservazioni / commenti fa in modo che i bambini acquisiscano consapevolezza che quanto vanno imparando è connesso con la loro persona (p.es. mettere in rapporto tra loro conoscenze nuove con il sapere preesistente e le esperienze quotidiane) organizza l’insegnamento in modo che ogni bambino possa riuscire a scuola e possa vedere i proprî progressi nell‘apprendimento crea un ambiente di apprendimento positivo e fiducioso dove i bambini possano soddisfare il loro bisogno di sentirsi riconosciuti e accettati concede a ogni bambino uno spazio di autonomia che è commisurato ai suoi bisogni sostiene i bambini nell’interpretare correttamente le cause che sono all’origine di risultati positivi e negativi sa elargire gli elogi in modo mirato e proficuo all’apprendimento (orientato alla tematica e alla persona) impiega con moderazione e in modo plausibile le ricompense, intese come stimoli estrinseci per apprendere, e bada affinché ogni ricompensa proposta possa venir conseguita da ogni bambino trasmette ai bambini strategie commisurate alla loro età che permettano loro di gestire autonomamente la propria motivazione ad apprendere (p.es. registrare i progressi fatti, porsi degli obbiettivi, festeggiare i risultati positivi, ricompensarsi da sé) definendo tempi ragionevoli, offre ai bambini sufficienti opportunità per occuparsi in modo impegnato e durevole con la consegna/la tematica sa affascinare i bambini per una data tematica /per l’insegnamento offrendosi come modello di motivazione Fascicolo delle competenze p a g i n a 18 Standard 2: Processi di apprendimento e processi di sviluppo Area di competenza: Strategie di apprendimento Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Osservazioni / commenti tratta regolarmente tecniche di apprendimento e tecniche di lavoro che consentano ai bambini di promuovere lo sviluppo di strategie individuali di apprendimento, cioè la capacità di apprendimento autogestito è in grado di registrare il repertorio attuale di strategie di apprendimento e di tecniche di lavoro di cui un bambino dispone sa istruire i bambini a osservarsi da soli mentre apprendono e a descrivere e valutare le proprie procedure predispone opportunità per i bambini perché possano esercitare la progettazione delle proprie attività (porsi obbiettivi, scegliere una modalità per procedere, ecc.) e li aiuta a trovare le relative strategie si propone come modello da imitare per i bambini: espone strategie adatte di apprendimento tecniche di lavoro, commenta il proprio modo di procedere quando impara, registra le tappe importanti nelle attività, ecc. crea opportunità in cui i bambini possano svolgere o provare autonomamente (a scuola, a casa) le strategie di apprendimento illustrate fa in modo che i bambini possano formarsi una certa routine nei confronti di una strategia di apprendimento, individuata come proficua sa creare opportunità adeguate perché i bambini possano scambiarsi nel gruppo le esperienze che hanno fatto con le strategie di apprendimento e approfittare cosí delle esperienze degli altri è in grado di istruire i bambini a valutare il proprio processo di apprendimento e li sa aiutare a trarre conseguenze appropriate (p.es. „Come faccio la prossima volta? “) sa far adottare ai bambini strumenti ausiliarî (diario di apprendimento, portfolio, ecc.) che li sostengano nel capire il proprio apprendimento e a sviluppare un repertorio individuale di strategie sa analizzare una data consegna nell’ottica delle strategie cognitive e di apprendimento richieste Fascicolo delle competenze p a g i n a 19 Standard 3: Gestione dell’eterogeneità Area di competenza: Una scuola per tutti Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Osservazioni / commenti è disposto/a ad assumere una posizione critica verso generalizzazioni (stereotipi, pregiudizi) di temi come la disabilità, le esperienze di migrazione, ecc. si appropria autonomamente delle necessarie conoscenze specifiche che lo/la mettano in grado di comprendere e seguire meglio i bambini con peculiari bisogni pedagogici dal punto di vista del proposito “integrazione/inclusione”, si impossessa autonomamente del sapere relativo alle direttive cantonali o alle norme interne della scuola, alle procedure, alle responsabilità connesse, ecc. approfitta di tutte le risorse presenti (a livello della struttura scolastica, del personale, del materiale, ecc.) al fine di organizzare nella misura del possibile una “scuola per tutti” mette a profitto per l’insegnamento la molteplicità presente nel gruppo e la sfrutta in vari modi in quanto opportunità di apprendimento adotta misure didattiche appropriate affinché i bambini con bisogni speciali possano prendere parte all’insegnamento accoglie suggerimenti dalla pedagogista curativa o da altri insegnanti per quanto riguarda eventuali opportunità operative o strumenti specifici utili a sostenere i bambini e le mette in pratica assieme alla pedagogista curativa o ad altri insegnanti, definisce obbiettivi e contenuti per l’insegnamento e condivide con loro la responsabilità per il conseguimento di tali obbiettivi assieme alla pedagogista curativa o ad altri insegnanti, stabilisce forme di collaborazione appropriate alla situazione in sede (p.es. preparare e valutare insieme l’insegnamento, scambiarsi impressioni e osservazioni sui bambini, progettare in comune misure di sostegno e/o accordarsi reciprocamente in questo senso, team teaching) Fascicolo delle competenze p a g i n a 20 Standard 3: Gestione dell’eterogeneità Area di competenza: Differenziazione Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Osservazioni / commenti sa far accettare dal gruppo di bambini il fatto che non tutti devono sempre fare le stesse attività e raggiungere gli stessi risultati raccoglie le informazioni circa il livello di apprendimento individuale dei singoli bambini (conoscenze pregresse o relative a determinate tecniche di lavoro, competenze sociali, ecc.) che serviranno loro come punto di riferimento per un insegnamento differenziante conforma le proprie aspettative nei confronti delle prestazioni di singoli bambini o di specifici gruppi e definisce corrispondenti obbiettivi di apprendimento differenziati organizza consegne e opportunità di apprendimento a diversi livelli di difficoltà (compreso il materiale e i mezzi di supporto appropriati) che stimolano tutti i bambini alle attività e a fornire corrispondenti prestazioni organizza opportunità di apprendimento in cui siano possibili approcci distinti, percorsi di apprendimento vari e diverse forme sociali, ecc. di modo che ogni bambino possa ottenere risultati positivi aiuta i bambini a individuare, da un ventaglio di proposte, quella che meglio gli conviene (p.es. il livello appropriato di difficoltà) predispone stimoli di apprendimento e strutture di sostegno calibrati su livelli individuali, differenzia l’accompagnamento in rapporto ai tempi, al materiale, ai metodi, ecc. dà incarichi supplementari con consegne aggiuntive che rispondano ai diversi bisogni in ordine di tempi di apprendimento dei bambini sa praticare la differenziazione in modo dosato (p.es. in singole fasi di insegnamento) in modo da evitare pressioni eccessive sui bambini e/o sull’insegnante organizza proficuamente situazioni didattiche caratterizzate da situazioni differenzianti, preservandosi una visione d’assieme . opera una differenziazione ragionevole dal punto di vista dei compiti da fare a casa SE Fascicolo delle competenze p a g i n a 21 Standard 3: Gestione dell’eterogeneità Area di competenza: Strutture didattiche dell’insegnamento aperto Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Osservazioni / commenti sa far comprendere ai bambini le esigenze e gli obbiettivi previsti per le attività nell’ambito della struttura didattica e ne sa mettere in rilievo il corrispondente valore sa preparare consegne che possano essere effettuate autonomamente dai bambini e caratterizzate da attività appropriate, intense e proficue all’apprendimento distribuisce incarichi ai bambini che offrano loro orientamento e nel contempo mantengano aperte soluzioni ragionevoli nella loro elaborazione adegua l’apertura della consegna e il grado di libertà della situazione didattica sia alle capacità dei bambini (per quanto concerne autoorganizzazione e autogestione) come anche alle proprie esperienze fatte nel campo della didattica aperta vede quando singoli bambini non si trovano a loro agio con il livello di libertà e di apertura della situazione didattica e applica misure adeguate per strutturare maggiormente la situazione definisce quali sono i ruoli dell’insegnante e degli allievi e, assieme ai bambini, adotta regole specifiche atte a normalizzare il comportamento in aula, la collaborazione, ecc. istruisce e incita i bambini a aiutarsi reciprocamente e fa in modo di incentivare il vicendevole rispetto lavorando con situazioni didattiche aperte, è in grado di organizzare produttivamente lo spazio (p.es. creando ambienti distinti per attività tranquille o piú rumorose) predispone, eventualmente insieme ai bambini, materiale didattico appropriato e interessante. Il grado di elaborazione didattica del materiale viene adeguato alla situazione, agli obbiettivi ed ai bambini. organizza accorgimenti adeguati, affinché tutti riescano a tenere sotto controllo una situazione didattica di tipo aperto (p.es. dossier di officina, diario di apprendimento, modalità per contattare l’insegnante, dove riporre i lavori terminati) istruisce i bambini a usare in modo accorto e utile all’apprendimento le opportunità di autocontrollo approfitta delle fasi di attività autonoma dei bambini per svolgere osservazioni, dare consulenza, offrire puntuali aiuti, ecc. sa istruire i bambini a presentare, valutare e riflettere il processo ed i risultati delle proprie attività, tenendo d’occhio gli obbiettivi di apprendimento Fascicolo delle competenze p a g i n a 22 Standard 4: Comunicazione, porsi di fronte alla classe, collaborazione Area di competenza: Porsi di fronte alla classe e comunicare Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Osservazioni / commenti sa assumere una posizione corporea eretta e aperta. La sua tensione corporea e il suo modo di muoversi segnalano presenza e vitalità sa stabilire un contatto con i bambini o con altre persone conferendo al proprio sguardo un carattere cordiale, aperto, attento e vigile dispone di una mimica naturale e vivace e la sa usare puntualmente sa fare un uso mirato della gestualità in varie occasioni comunicative sa adeguare il proprio modo di esprimersi (p.es. intonazione, articolazione) a seconda degli argomenti e della situazione comunicativa sa impiegare variamente la propria voce a livello di dinamica, melodia e tempo, conferendo un carattere gradevole alla situazioni comunicativa sa inserire in modo mirato pause in sequenze parlate quando parla ha una respirazione rilassata e un flusso respiratorio naturale sa gestire ampie sequenze parlate, adattando il volume di voce alla situazione, al locale e al contesto specifico con un registro vocale rilassato e senza stancarsi sa tenere sotto controllo i gesti di insicurezza e gli intercalari linguistici che potrebbero compromettere la comunicazione e si impegna affinché questi appaiano sempre meno frequentemente cura il proprio modo di apparire in modo confacente al proprio ruolo di insegnante e modello di riferimento dispone di forme di comportamento che si confanno al ruolo di insegnante e al modello di riferimento Fascicolo delle competenze p a g i n a 23 Standard 4: Comunicazione, porsi di fronte alla classe, collaborazione Area di competenza: Cooperazione Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Osservazioni / commenti durante le occasioni in cui collabora con altre persone dimostra di essere affidabile, si attiene agli accordi e agli impegni presi è propenso/a a confrontarsi con modi di vedere, con esigenze e bisogni di altre persone del campo professionale (bambini, genitori o chi ha l’autorità parentale, colleghe/i di lavoro ecc.) durante le occasioni in cui collabora con altre persone sa individuare situazioni problematiche di comunicazione, reagendovi opportunamente instaura e organizza la cooperazione in campo professionale con le colleghe e i colleghi di lavoro sa portare contributi propri negli incontri di team approfitta delle opportunità per curare i contatti con i genitori o chi ha l’autorità parentale considera i genitori o chi ha l’autorità parentale in quanto “specialisti per il proprio bambino” e li rispetta in quanto tali informa i genitori o chi ha l’autorità parentale in modo comprensibile su quanto succede a scuola (soprattutto coloro che parlano un’altra lingua), scegliendo la modalità piú confacente cerca espressamente il contatto e lo scambio d’idee con il/la pedagogista curativa scolastica, il/la logopedista, l’operatrice sociale scolastica, l’insegnante per i bambini alloglotti, o la specialista di educazione speciale precoce in caso di bisogno, cerca il contatto con le autorità, i servizi e gli uffici scolastici e collabora con questi nelle occasioni in cui collabora con altre persone ricorre a canali appropriati di comunicazione Fascicolo delle competenze p a g i n a 24 Standard 4: Comunicazione, porsi di fronte alla classe, collaborazione Area di competenza: Gestire i colloquî Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Osservazioni / commenti predispone condizioni quadro appropriate (quando, dove) per i colloquî si prepara in dettaglio in vista dei colloquî e organizza la documentazione necessaria sa introdurre il colloquio in modo confacente alla situazione sa far vedere che è disponibile al colloquio, ma sa anche reagire chiaramente se mancano i presupposti per un colloquio nelle svariate occasioni di colloquio sa ascoltare chi gli/le sta di fronte in modo rilassato/a e concentrato/a è in grado di assecondare chi gli/le sta di fronte quando questi parla (p.es. ponendo domande sensate, ascoltando in modo attivo) nei colloquî conosce quali siano i potenziali passi falsi (p.es. moraleggiare, catechizzare, consolare, sviare, …) e sa evitare di compierli sa presentare adeguatamente il proprio modo di vedere o esprimere le proprie sensazioni o sentimenti nella veste di colui o colei che cogestisce il colloquio si assume la coresponsabilità di raggiungere un dato obiettivo trova una modalità appropriata per tutte le parti coinvolte, per concludere un colloquio (p.es. riassumere, ricordare gli accordi presi, ecc.) è in grado di riflettere sul proprio comportamento verbale, lo sa mettere in questione ed eventualmente rettificare Fascicolo delle competenze p a g i n a 25 Standard 5: Gestione della classe Area di competenza: Organizzare le interazioni Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 si impegna a realizzare un’atmosfera caratterizzata dalla fiducia reciproca (tra i bambini e l’insegnante e tra i bambini stessi) figura come modello esemplare dal punto di vista del rispetto e della considerazione portata nei confronti dei bambini e richiede altrettanto da loro si prende il tempo necessario per i bambini, li sa ascoltare e sa instaurare un rapporto con loro è in grado di dare agli allievi dei riscontri differenziati, appropriat alla specifica situazione (lode, consigli per l’apprendimento, ecc.) individua le forme di comportamento propizio a livello sociale e le rafforza in modo adeguato favorisce un atteggiamento costruttivo ed esente da timori nel confronto con gli errori 7 sa dare delle note divertenti alle lezioni 6 Osservazioni / commenti 8 9 10 11 12 confida nelle capacità dei bambini e sa comunicare in modo comprensibile e chiaro quanto si aspetta da loro (prestazioni, comportamento). sa decidere in modo fondato quando, fino a che punto e in che forma i bambini possono o devono compartecipare alla gestione delle modalità di apprendimento e di socialità in classe sa organizzare momenti e forme appropriate (p.es. consiglio di classe, assemblea scolastica) che consentano ai bambini di partecipare alla gestione delle attività in classe e nella sede scolastica (p.es. soluzione di conflitti, far sentire le proprie esigenze, partecipare alla progettazione, ecc.) sa stimolare i bambini ad assumersi responsabilità sia per sé e per il proprio apprendimento che per la didattica, il gruppo o la classe e a dare concreti sostegni in questo senso sa istruire i bambini ad avviare discussioni su come si sentono a scuola, su quello che succede nel gruppo o durante l’insegnamento e a scambiarsi reciprocamente informazioni Fascicolo delle competenze p a g i n a 26 Standard 5: Gestione della classe Area di competenza: Rituali Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 Osservazioni / commenti identifica la prassi comune di rituali nella propria scuola o nella propria scuola dell’infanzia e vi prende parte si appropria man mano di un repertorio sempre piú ampio di rituali appropriati per la scuola dell’infanzia o per la scuola elementare (p.es. rituali per iniziare o concludere la giornata; per dare forma a momenti di socialità particolare; per segnare il passaggio a una nuova fase didattica, ecc.) fa un uso ragionato di rituali, prendendone in considerazione rischi e vantaggi ricorrendo a rituali, offre ai bambini occasioni per vivere esperienze di vita in comunità grazie ai rituali, riesce a strutturare l’insegnamento (p.es. generare momenti di rilassamento o di dinamismo; preparare i momenti di passaggio da una fase scolastica ad una successiva) sa dare una forma efficace ai rituali, accomunandoli a simboli appropriati, oggetti, movimenti o altro sa abbordare un nuovo rituale con i bambini e renderlo familiare, tramite ripetizioni commisurate stimola i bambini a operare delle riflessioni sui rituali praticati e li coinvolge adeguatamente nei processi di formazione e gestione dei rituali Fascicolo delle competenze p a g i n a 27 Standard 5: Gestione della classe Area di competenza: Processi e conflitti a livello sociale Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Osservazioni / commenti sa osservare e analizzare i processi a livello sociale nel gruppo o nella classe, i ruoli, le norme e le strutture che vi si manifestano sa definire le competenze sociali che una classe, un gruppo o singoli bambini devono saper sviluppare e sa comunicare tutto ciò ai bambini in modo chiaro e congruente è in grado di organizzare situazioni didattiche in cui i bambini possono lavorare per un periodo piú lungo a una data competenza sociale in modo che si vedano i progressi fatti sa istruire i bambini a saper stimare fino a che punto padroneggino una data competenza sociale e a individuare le corrispondenti tappe per progredire in questo campo in caso di conflitto, sa individuare come si comportano le parti coinvolte, sa cogliere le loro prospettive e sa identificare potenziali esigenze o interessi dei singoli in situazioni di conflitto sa distinguere tra diverse forme conflittuali (p.es. ostentazione di forza, violenza verbale o fisica, discriminazione manifesta o latente, mobbing) inibisce convenientemente per il contesto specifico le forme di comportamento sgradite dei bambini (p.es. aggressioni o discriminazioni) in caso di conflitto, mostra di avere il coraggio necessario per non chiudere gli occhi, per esporsi e per affrontare i conflitti è in grado di disinnescare potenziali situazioni conflittuali, agendo in modo appropriato alla situazione in caso di conflitto, sa intervenire in modo da individuare una soluzione confacente (p.es. descrivendo un modus vivendi da raggiungere, funzionale ad entrambe le parti; mettendo in risalto le risorse e le competenze delle parti coinvolte per conseguire un tale obbiettivo) in caso di conflitto, è in grado di mettere in discussione il proprio modo di agire e sa prendere in considerazione procedure alternative o altre strategie Fascicolo delle competenze p a g i n a 28 Standard 5: Gestione della classe Area di competenza: Stabilire regole, porre limiti, delineare conseguenze Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Osservazioni / commenti si confronta con il proprio ruolo di guida e sa trovare una propria collocazione nel contesto dei potenziali stili direttivi ed educativi. è in grado di fissare delle regole o le sa negoziare con i bambini in modo tale che servano a sostenere la didattica e che rappresentino un elemento di tutela per il singolo e per il gruppo intero è in grado di comunicare in modo chiaro alla classe regole e aspettative. Le sa illustrare con i debiti argomenti e sa mettere in evidenza il loro carattere vincolante propugna la condivisione della responsabilità per quanto concerne il rispetto delle regole stabilite pretende che le regole stabilite vengano rispettate e sa far valere determinate esigenze anche di fronte a marcate resistenze sa organizzare l’insegnamento in modo tale da evitare preventivamente l’insorgere di disturbi o l’infrazione delle regole (p.es. con una chiara struttura, un’appropriata disposizione dei banchi in classe o composizione dei gruppi) sa reagire a situazioni di disturbo riuscendo a procedere normalmente nell’insegnamento dispone di un repertorio di strategie con cui reagire in modo appropriato e conseguente in caso di infrazione di regole dovendo ricorrere a sanzioni, sa usare le punizioni in modo appropriato, con le dovute motivazioni e solo come ultima ratio dovendo ricorrere a sanzioni, fa in modo che risultino evidenti i rapporti tra le infrazioni commesse e la misura presa, tutelando nel contempo la dignità del bambino conforma la propria prassi delle punizioni ai concetti guida ed ai principî della sede scolastica Fascicolo delle competenze p a g i n a 29 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Situazioni di gioco Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 SI 9 SE 10 Osservazioni / commenti attingendo a un ricco repertorio, è in grado di individuare dei giochi confacenti agli obbiettivi organizza la situazione di gioco sulla base di un’attenta riflessione (come iniziare? quale materiale impiegare? suddivisione dei gruppi, ecc.) conosce a fondo il gioco e le regole e lo sa spiegare e dimostrare senza problemi ai bambini concede ai bambini spazi autonomi, commisurati, per sviluppare regole, idee e strategie proprie per il gioco sa assumere il ruolo di “arbitro” e, a seconda della situazione, osservare, dare aiuto, dirigere, intervenire, incoraggiare, ecc. è in grado di favorire le attività di gioco dei bambini, facendo ricorso a materiali adatti e stimolanti sa integrare cose nuove nel gioco che riflettano gli interessi e le capacità dei bambini (p.es. adattare le regole, rendere il gioco piú facile o piú complesso) in presenza di sequenze di gioco stereotipate, sa escogitare nuove varianti e sa fare proposte stimolanti affronta accuratamente la questione della concorrenza e dell’elemento competitivo che si presentano giocando è in grado di analizzare e valutare le occasioni di gioco e sa trarne conseguenze proficue Fascicolo delle competenze p a g i n a 30 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Forme didattiche espositive Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Osservazioni / commenti sa trovare narrazioni o testi adatti per essere letti o raccontati davanti ai bambini e che sono confacenti al loro livello, al contesto e agli obbiettivi organizza accuratamente le condizioni quadro in cui avviene la lettura o il racconto tenendo conto del livello dei bambini (p.es. come fare l’introduzione, come siedono i bambini, come concludere) raccontando, sa parlare liberamente e impiega un linguaggio che suscita impressioni ed emozioni; leggendo ai bambini, parla in modo comprensibile, articolando bene, in modo sciolto e privo di errori sa presentare in modo corretto la materia (spiegare ed esporre) sa commisurare la durata della propria esposizione alla facoltà dei bambini di restare attenti e concentrati durante una presentazione, è in grado di articolare le parole e le strutture delle frasi alle premesse dei bambini sa usare e variare la propria voce (volume, velocità di esecuzione, prosodia, ecc.) in funzione della situazione didattica durante una presentazione è in grado di far uso delle forme espressive non linguistiche (gesti, mimica, contatto visivo) in modo da favorire la comunicazione e le interazioni con chi ascolta al fine di dare sostanza a una presentazione, è in grado di usare gli accorgimenti della personificazione, della concretizzazione, della visualizzazione, della drammatizzazione, ecc. è in grado di impiegare in modo avveduto le diverse modalità di rappresentazione (esecutiva – iconica – simbolica) durante una sequenza espositiva, sa coinvolgere i bambini e guidarli successivamente a attività proficue ed elaborazioni varie Fascicolo delle competenze p a g i n a 31 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Mostrare e imitare Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Osservazioni / commenti individua situazioni didattiche in cui impiegare vantaggiosamente la forma mostrare-imitare sa dimostrare correttamente ai bambini la capacità che va imparata sa organizzare adeguatamente il contesto didattico in cui si tengono le fasi di dimostrazione – imitazione (p.es. materiale necessario, organizzazione delle postazioni di lavoro) è in grado di far comprendere ai bambini sia gli obbiettivi delle loro attività che il significato e la funzione durante la fase della dimostrazione, riesce a mantenere il contatto visivo con i bambini e a mantenerli attenti è in grado di suddividere la tematica da mostrare in argomenti parziali in modo tale che tutti i bambini riescano ad afferrare il concetto sa integrare la fase della dimostrazione con commenti accorti e con riferimenti ben comprensibili (per quanto riguarda eventuali difficoltà, i modi di procedere o i risultati di quanto sta facendo) è in grado di assecondare i bambini nella fase dell’imitazione con adeguati controlli, dando impulsi, correggendo e lodando sa istruire i bambini a scambiarsi reciprocamente i risultati di quanto hanno fatto e le loro esperienze acquisite nel processo di apprendimento sa offrire gli stimoli necessarî perché i bambini arrivino a perfezionare e a variare le nuove abilità acquisite Fascicolo delle competenze p a g i n a 32 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Forme dialogiche nell’insegnamento Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Osservazioni / commenti sa identificare specifiche situazioni in cui una forma dialogica (dialogo istruttivo, discussione) si rivela appropriata per conseguire determinati obbiettivi didattici sa accertare le premesse a livello comunicativo e disciplinare dei bambini per organizzare la progettazione del colloquio è in grado di indirizzare positivamente la conversazione con misure appropriate (p.es. disposizione delle sedie, regole per la discussione, ecc.). è in grado di iniziare in modo stimolante un dialogo istruttivo sa ricorrere a media appropriati per facilitare la comunicazione sa porre domande mirate e dare cosí impulsi per stimolare i bambini a poter seguire il ragionamento sa impostare il dialogo istruttivo in modo da coinvolgere possibilmente tutti i bambini attivamente nel dialogo e a far sí che interagiscano reciprocamente si impegna a far sí che vi sia una proporzione equilibrata tra gli interventi dei bambini ed i propri interventi (in rapporto all’obbiettivo, al contesto e alla forma dialogica) sa reagire in modo appropriato ai contributi dei bambini (p.es. confermare, replicare con una domanda, mettere in discussione un’affermazione, evitare di ripetere quanto ha detto un bambino, ecc.) indirizza la conversazione in modo che si approfondiscano i contributi dei bambini e nel contempo si conseguano gli obbiettivi posti sa coinvolgere i bambini – a seconda della loro età – nella gestione dei colloquî sa dare un valore vincolante al dialogo istruttivo, registrando quanto è emerso dal dialogo, valendosene ed elaborandolo ulteriormente Fascicolo delle competenze p a g i n a 33 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Apprendimento tramite azione e scoperta Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Osservazioni / commenti riesce a destare l’interesse dei bambini per un certo problema sa preparare situazioni didattiche, orientate da un dato problema, commisurate alle competenze dei bambini sa creare situazioni didattiche che da una parte inducano i bambini a fare supposizioni e dall’altra consentano loro di poter attivamente verificare queste supposizioni rapportando tra loro azione e attività cognitiva, sa far sí che i bambini possano acquisire conoscenze, ovvero comprendere una data realtà sa organizzare la situazione didattica in modo opportuno e mettere a disposizione materiali e mezzi che stimolino ad agire e ricercare si tira in disparte, restando attivo nell’attività dell’osservazione, e sa dare sostegno ai bambini secondo il principio dell’aiuto minimo è in grado di responsabilizzare adeguatamente i bambini per il proprio processo di apprendimento è in grado di istruire i bambini a confrontare reciprocamente i risultati e le conoscenze acquisite e a praticare l’autocontrollo sa assistere i bambini nel processo di documentazione dei risultati delle proprie attività, delle proprie riflessioni e delle proprie sperimentazioni Fascicolo delle competenze p a g i n a 34 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Consegne e compiti 1 2 3 4 5 6 7 Competenze La/lo studente .. sa assegnare consegne e compiti ai bambini che li instradino a lavorare in modo approfondito anche senza l’aiuto dell’insegnante Osservazioni / commenti è in grado di assegnare consegne e compiti a diversi livelli di difficoltà confacenti alle capacità dei (singoli) bambini sa individuare e presentare consegne e compiti che riprendano contenuti vicini alle realtà dei bambini e per loro importanti sa descrivere le consegne in modo esauriente e chiaro cosicché i bambini sappiano cosa devono fare nelle singole circostanze sa mettere a punto consegne e compiti che consentano parzialmente ai bambini di prendere autonomamente decisioni o di operare da sé delle scelte sa individuare o sviluppare consegne e compiti che permettano ad ogni bambino di sperimentare concretamente i propri progressi e successi sa fare in modo che i risultati delle attività vengano compresi e successivamente riutilizzati dai bambini; sa quindi effettuare accertamenti opportuni delle attività svolte Fascicolo delle competenze p a g i n a 35 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Apprendimento cooperativo Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Osservazioni / commenti valuta realisticamente sia le conoscenze già acquisite dai bambini che la loro competenza sociale e nell’ambito dei metodi; su tale base predispone la struttura di apprendimento cooperativo accanto agli obbiettivi disciplinari, stabilisce anche obbiettivi di genere sociale; li espone in modo chiaro e offre corrispondenti aiuti in questo senso forma in modo graduale e sistematico nei bambini le competenze in ambito sociale e dei metodi che sono necessari per l’apprendimento di tipo cooperativo e rende questo aspetto un elemento esplicito dell’insegnamento forma accuratamente i gruppi, badando alle specificità della loro composizione (p.es. eterogenei per livelli di prestazione; omogenei per livelli di prestazione) conosce metodi specifici per l’apprendimento cooperativo (p.es. puzzle di gruppo, rally di gruppo, ecc.) e li impiega accortamente presenta in modo chiaro la consegna per un’occasione di apprendimento cooperativo, cosí che i bambini sappiano cosa devono fare e in cosa consiste il risultato della loro attività comune prepara gli spazî ed i materiali con cura, di modo che l’organizzazione delle attività possa venir svolta alacremente assegna in modo mirato ai bambini determinati ruoli per situazioni di apprendimento cooperativo. Offre il proprio sostegno ai bambini in modo tale che possano svolgere il loro ruolo sa strutturare e organizzare una situazione di apprendimento cooperativo in modo tale da potenziare le interazioni tra i componenti di un gruppo e/o per generare un'interdipendenza positiva fra di loro sa aiutare i bambini ad assumersi responsabilità per l’apprendimento ed i progressi degli altri componenti del gruppo osserva quanto avviene nei gruppi in modo discreto ed evita nel limite del possibile di intervenire sa praticare insieme ai bambini una riflessione (appropriata alla loro età) sulla situazione di apprendimento cooperativo (p.es. valutare prestazioni in ambito disciplinare, competenze sociali e processi di gruppo, proprie strategie di apprendimento) Fascicolo delle competenze p a g i n a 36 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Progettare un’unità didattica a sfondo tematico (Progettazione sommaria) Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 Osservazioni / commenti è in grado di individuare e analizzare (analisi delle premesse) accuratamente le premesse a livello pedagogico-sociale, disciplinare-metodico, temporale, spaziale, materiale e altre ancora che potrebbero esercitare un influsso sull’insegnamento da progettare fa ricorso a fonti idonee e a opportunità didattiche di vario genere al fine di acquisire conoscenze e capacità disciplinari fondate, relative a un dato argomento didattico; sa presentare la struttura della tematica e delimitare, selezionare e valutare ragionevolmente i contenuti (analisi tematica) sa esporre in modo plausibile le proprie considerazioni sulla rilevanza dell’argomento didattico in un’ottica attuale, futura ed esemplare e sa spiegare in modo convincente l’insegnamento progettato in rapporto a un’unità didattica maggiore, sa definire in base all’analisi delle premesse e all’analisi tematica, al piano di studi o ai sussidî didattici, ecc. gli obbiettivi sommari/le competenze che devono essere conseguiti ed è in grado di individuare appropriate forme di valutazione che consentano sia all’insegnante che ai bambini di accertare i progressi fatti nell’apprendimento sa identificare opportunità idonee affinché i bambini possano confrontarsi con l’argomento da apprendere, ricorrendo a questo scopo ad aperture appropriate o ad approcci, prove, materiali, media, spazî di apprendimento idonei, ecc. considera a fondo le modalità d’impiego delle forme didattiche e sociali, riflette attentamente sulle questioni organizzative generali e si chiede come realizzare momenti di individualizzazione e di differenziazione sa formulare risposte alle questioni basilari COSA, A QUALE SCOPO, CON QUALI MEZZI e COME, sia rapportandole reciprocamente tra di loro che connettendo le questioni elencate alle premesse individuate (analisi delle premesse) in base alle considerazioni svolte e alle decisioni prese sa allestire una progettazione sommaria/una progettazione settimanale concreta e chiara Fascicolo delle competenze p a g i n a 37 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Progettazione di sequenze didattiche Progettazione di sequenze guidate con approfondimenti individuali Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 SI 11 SE Osservazioni / commenti conforma la progettazione della sequenza didattica alla progettazione sommaria, alle osservazioni e alle conoscenze acquisite nel corso dell’insegnamento precedente a partire da una data tematica, sa delineare delle sottotematiche appropriate sa cogliere e analizzare le premesse sostanziali per la progettazione della sequenza didattica (classe, singoli bambini, livello di apprendimento, spazî disponibili, ecc.) sa definire obbiettivi concreti, orientati alle competenze, appropriati al contesto e raggiungibili realmente (competenze disciplinari, sociali e personali, rispettivamente in diversi ambiti formativi) ed è in grado di programmare i corrispondenti accertamenti degli obbiettivi fissati è in grado di spiegare in modo plausibile e con il supporto di una base teorica la scelta operata a livello di contenuti, di obbiettivi e di procedure didattiche sa strutturare i contenuti da apprendere in modo chiaro e li sa sviluppare in modo logico e con coerenza interna (p.es. apertura – sezione centrale – conclusione, oppure: presentazione di un problema – strutturazione – elaborazione – esercitazione – applicazione – valutazione) è in grado di progettare le modalità delle attività in modo idoneo e plausibile (impiego di forme didattiche e sociali, media, passaggi da una fase a quella successiva, ritmi, ecc.) sa pianificare l’impiego del materiale che la/lo aiuti a conseguire gli obbiettivi sa definire realisticamente i tempi previsti per raggiungere gli obbiettivi didattici previsti sa progettare l’approfondimento individuale in modo tale che i bambini possono approfondire autonomamente i contenuti della sequenza guidata è in grado di assegnare consegne adeguate da fare a casa che sono rapportati agli obbiettivi di apprendimento Fascicolo delle competenze p a g i n a 38 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Svolgimento di sequenze didattiche e loro valutazione Svolgimento di sequenze guidate con approfondimenti individuali e loro valutazione Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Osservazioni / commenti usando un’apertura opportuna, sa suscitare interesse per la materia, curiosità e disposizione a confrontarsi con l’attività confronta i bambini con contenuti importanti ed è in grado di strutturare la sequenza didattica dei contenuti in modo chiaro sa impiegare efficacemente e in modo confacente alla situazione le forme didattiche e sociali; sa organizzare opportunamente le lezioni e sa infondere un ritmo adatto è in grado di impiegare proficuamente i media ed il materiale per conseguire gli obbiettivi didattici, rispettivamente per concretizzare le competenze da sviluppare sa creare un’atmosfera didattica in classe, serena e favorevole all’apprendimento (p.es. uno stile interattivo che esprima apprezzamento, una disposizione motivante, di sostegno, incoraggiante e costruttiva verso i bambini) assume il ruolo di guida e sa comportarsi in modo appropriato in situazioni impreviste dimostra di possedere la necessaria competenza in ambito disciplinare è in grado di esprimersi in modo comprensibile ed esemplare, tenendo conto del livello della classe; sa infondere alla propria voce un tono vivace e sa impiegarla in modo funzionale offre aiuto ai bambini per l’approfondimento individuale, rispettivamente per l’attività autonoma, e sa esprimere adeguatamente il proprio apprezzamento per quanto riescono a fare si assicura che tutti i bambini vengano coinvolti nell’attività didattica e siano sollecitati in maniera intensiva sa effettuare delle appropriate verifiche riferendosi agli obbiettivi didattici dati nei diversi ambiti formativi, rispettivamente in riferimento alle competenze a livello tematico, sociale e personale sa esaminare il proprio operato didattico, valutarlo in modo realistico, critico e analitico e sa trarre da tale riflessione prospettive utili (v. la matrice didattica relativa alla riflessione) Fascicolo delle competenze p a g i n a 39 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Progettazione, messa in pratica e valutazione della sequenza libera e della promozione ludica Competenze La/lo studente .. 1 SI 2 SI 3 SI 4 SI 5 SI 6 SI 7 SI 8 SI 9 SI 10 SI Osservazioni / commenti capisce l’importanza che riveste la sequenza libera e la sa pertanto progettare corrispondentemente in modo accurato sa attingere per la progettazione alle conoscenze acquisite con l’attività di osservazione nel corso delle sequenze libere precedenti sa introdurre nella sequenza libera nuovi contesti di gioco in cui obbiettivi, materiali, regole e spazî siano stati ben ponderati sa analizzare la qualità specifica dei giochi e li sa impiegare opportunamente per la progettazione e la messa in pratica della sequenza libera sa operare delle riflessioni circa le regole e i rituali nella suddivisione dei giochi e nella fase del riordino; in caso di bisogno li sa variare durante il gioco libero, è in grado di sostenere con misure idonee i bambini nelle varie forme di gioco (giochi di ruolo, giochi di costruzione, giochi motorî, giochi con regole specifiche) sa riconoscere quei bambini che dovrebbero essere aiutati individualmente con impulsi a livello ludico (promozione ludica) sa come integrare proficuamente la promozione ludica nel quadro della mezza giornata della scuola dell’infanzia, rispettivamente nella sequenza libera o nella fase di orientamento conosce le tappe del ciclo di sostegno (determinare il livello di apprendimento, definire gli obbiettivi, ecc.) e le sa realizzare nell’attività pratica con la promozione ludica è in grado di identificare i progressi nell’apprendimento dei bambini e sa progettare e attuare ulteriori interventi tenendo conto della zona di sviluppo prossimale Fascicolo delle competenze p a g i n a 40 Standard 6: Progettazione, svolgimento e valutazione dell’insegnamento Area di competenza: Progettazione, svolgimento e valutazione della semigiornata Competenze La/lo studente ... 1 SI 2 SI 3 SI 4 SI 5 SI 6 SI 7 SI 8 SI 9 Osservazioni / commenti nella progettazione della mezza giornata, tiene conto sia della progettazione sommaria che delle osservazioni e delle conoscenze acquisite nelle occasioni didattiche precedenti è in grado di pianificare/realizzare opportunità di vario genere per appurare i livelli di apprendimento (osservare, ripetizioni, “verifiche”, ecc.) sa sfruttare produttivamente le fasi giornaliere ed è in grado di progettare accuratamente i momenti di trapasso da una fase a quella successiva sa progettare la fase di orientamento in modo tale da favorire la presa di contatto individuale con i bambini, la promozione ludica e di svolgere osservazioni sa tener conto nella progettazione di opzioni per l’approfondimento individuale atte a consentire ai bambini di confrontarsi autonomamente con la tematica della sequenza guidata sa delineare la progettazione della promozione ludica in base alle osservazioni compiute sui livelli di apprendimento individuale sa approfittare della fase conclusiva per compiere una ricapitolazione e per conferire alla mezza giornata una forma conclusa sa gestire la progettazione della mezza giornata in modo flessibile e sa reagire opportunamente a situazioni impreviste; è capace ad esempio di reagire ad aspetti di attualità, a contributi o argomenti proposti dai bambini e li sa integrare nella mezza giornata è in grado di mantenere la calma anche in situazioni confuse SI 10 SI 11 SI sa assumere il ruolo di tutore, di compagno di gioco, di animatore di giochi e di processi di apprendimento sia nella sequenza libera che nella promozione ludica e nell’approfondimento individuale è capace di operare un’accurata riflessione sulla mezza giornata e sa profilare le opportune misure per quella successiva Fascicolo delle competenze p a g i n a 41 Standard 7: Diagnosi, sostegno, consulenza, valutazione Area di competenza: La diagnosi e la promozione sul piano pedagogico Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 SI 5 6 SI 7 8 9 10 11 Osservazioni / commenti fa uso di strumenti, mezzi e procedure adeguate per rilevare il livello di sviluppo e di apprendimento dei bambini (premesse di apprendimento, doti, risorse, deficit e punti forti) nei diversi ambiti di competenza o di formazione raccoglie informazioni in modo mirato sulle fasi di sviluppo, sui percorsi e sui progressi di apprendimento dei bambini e li documenta in modo accurato raccoglie le osservazioni pertinenti al passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola elementare (rilievi sull’idoneità scolastica) e dalla scuola elementare al livello secondario I effettuando la diagnosi del livello di sviluppo e di apprendimento delle funzioni di base (lingua, matematica, sfera sociale e emotiva, ecc.), fa uso di modelli a stadî, di griglie di competenza e degli obbiettivi di apprendimento del piano di studî interpretando le osservazioni effettuate, genera ipotesi sulle tappe successive di sviluppo e delinea il sostegno individuale è in grado di inquadrare quanto risulta dai risultati di test sull’idoneità scolastica nel quadro generale di sviluppo del bambino e sa ponderarli correttamente sa comunicare ai singoli bambini la valutazione intrapresa, tenendo conto del loro livello di sviluppo e secondo modalità favorevoli al sostegno, in modo tale che tale restituzione rappresenti uno stimolo per ulteriori attività di apprendimento sulla base di una diagnosi accurata, è in grado di delineare proposte adeguate di apprendimento e di sostegno sia per singoli bambini che per gruppi coinvolge i bambini negli accordi concernenti obbiettivi da conseguire e misure da adottare, tenendo conto in ciò della loro età e del loro livello di sviluppo preparando le misure di sostegno e l’offerta di apprendimento, sa analizzare il livello di difficoltà delle consegne, la probabilità di riuscita, dove i bambini possono fare errori e dove individuare eventuali soluzioni e sa raccogliere i mezzi ed il materiale appropriato a tale scopo riconosce quando è il caso di chiedere l’intervento di persone specializzate per effettuare delle diagnosi piú dettagliate Fascicolo delle competenze p a g i n a 42 Standard 7: Diagnosi, sostegno, consulenza, valutazione Area di competenza: Consulenza e accompagnamento nell’apprendimento Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 Osservazioni / commenti per avere un quadro di riferimento per la consulenza, raccoglie le informazioni circa il processo di apprendimento del bambini (colloqui, osservazioni, uso del diario di apprendimento, ecc.) nelle realtà quotidiane della scuola dell’infanzia o della scuola elementare, realizza miratamente delle “nicchie” (tempi e spazî) in cui effettuare la consulenza didattica – rispettivamente approfitta delle fasi di lavoro autonomo per offrire consulenza e sostegno a singoli gruppi o bambini sa valutare quale forma di consulenza o di intervento risulta necessaria in una determinata situazione (p.es. suggerire stratagemmi per trovare una soluzione, pensare assieme a voce alta, valutare diverse opzioni operative, determinare percorsi didattici adeguati, discutere le difficoltà con il partner di apprendimento, accordi sugli obbiettivi e su misure, ecc.); è in grado di mettere in pratica la forma individuata adotta per la consulenza tecniche idonee di gestione del colloquio (p.es. porre domande aperte, ascoltare in modo attivo, mettere a confronto, strutturare, orientamento alle risorse, ecc.) è capace di offrire riscontri ai bambini, conformi alle regole appropriate di risposta (p.es. descrivere attività e conseguenze, presentare sensazioni e supposizioni sotto forma di messaggi nella prima persona, ecc.) istruisce i bambini circa le modalità con cui offrirsi reciprocamente consulenza e sostegno nell’apprendimento sa creare un’atmosfera tale per cui la richiesta di consulenza risulti prassi normale e tratto positivo che caratterizza allievi autonomi è consapevole del fatto che da solo/a non può risolvere ogni genere di difficoltà di apprendimento dei bambini e ricorre in tal caso all’aiuto di altre persone Fascicolo delle competenze p a g i n a 43 Standard 7: Diagnosi, sostegno, consulenza, valutazione Area di competenza: La valutazione Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 SE 7 Osservazioni / commenti nella progettazione di un’unità didattica maggiore, sa definire adeguati obbiettivi di apprendimento nei diversi ambiti di competenza o di formazione, e li sa discutere con i bambini secondo modalità appropriate alla loro età nella progettazione di un’unità didattica maggiore, definisce in che forma e in quale momento avvengono gli accertamenti degli obbiettivi di apprendimento o delle competenze, e come e quando si offrono ai bambini i riscontri relativi al loro livello di apprendimento e ai progressi fatti usa svariate forme di accertamento formativo che gli/le consentono di rilevare i progressi fatti dai bambini e per poter offrire loro riscontri e sostegno didattico è consapevole a quale genere di norma di riferimento (sociale, individuale, per criteri) si orientino i proprî riscontri e le proprie valutazioni in una data situazione e ne informa i bambini in occasione di accertamenti di tipo sommativo o nella valutazione della situazione attuale, successiva a un’unità didattica maggiore, sottopone a verifica unicamente quei contenuti, competenze e obbiettivi didattici che i bambini hanno avuto occasione di imparare di fatto, che cioè sono stati elaborati ed esercitati in modo approfondito in vista di un accertamento di tipo sommativo, comunica per tempo, in modo chiaro, ai bambini, quali sono i contenuti, le competenze e gli obbiettivi di apprendimento e cosa esattamente bisogna sapere sa decidere su basi plausibili se la valutazione di un’attività va espressa tramite un voto SE 8 SE 9 SE 10 al momento di assegnare i voti si orienta in base a criteri concreti del conseguimento degli obbiettivi, delle competenze di base e delle abilità richieste (e non alla media della classe) integra i voti offrendo feedback circa le capacità e i progressi individuali e suggerisce elementi utili all’apprendimento futuro fa sí che i bambini abbiano occasione di effettuare delle autovalutazioni e di valutarsi reciprocamente e li istruisce in questo senso Fascicolo delle competenze p a g i n a 44 Standard 8: Scuola e società Area di competenza: Il mandato professionale Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 Osservazioni / commenti concepisce l’attività di insegnante in quanto compito nel contesto sociale e si confronta concretamente con il mandato professionale si interessa alle questioni sociali e ai dibattiti attuali nel campo della formazione ed è in grado di prendere plausibilmente posizione conosce le direttive ufficiali (p.es. il piano di studî) e le condizioni quadro legali (p.es. la legge sulla scuola) e si riferisce ad esse, esercitando la propria professione conosce quali sono i diritti che hanno i bambini ed è in particolare disposto e capace di coinvolgere i bambini nelle decisioni che li concernono conosce le regole deontologiche esposte nella guida alla professione del LCH (associazione mantello degli insegnanti) e vi uniforma il proprio operato conosce le norme etiche della professione di insegnante e le pratica esplicitamente; il rispetto assoluto della dignità personale vi assume una posizione preminente (concerne tutte le misure educative, soprattutto l’impiego di pratiche di punizione) gestisce gli spazî di manovra e le libertà connesse alla professione di insegnante in modo responsabile e ha scrupoloso riguardo della propria posizione di potere (dovuta al divario di età, esperienza, posizione, ecc. tra insegnante e bambino) si confronta puntualmente con la propria concezione educativa e con il proprio ruolo di educatore e sa assumere una propria posizione ragionata nel quadro degli stili educativi o delle tendenze pedagogiche Fascicolo delle competenze p a g i n a 45 Standard 9: Capacità personale di resistere alle pressioni, sviluppo a livello professionale, sviluppo a livello didattico e di organizzazione scolastica Area di competenza: Lo sviluppo professionale Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Osservazioni / commenti sa percepire e descrivere in modo critico e differenziato la propria motivazione professionale si fa dare regolarmente riscontri da altre persone (p.es. assegnare incarichi di osservazione all’insegnante di tirocinio e a compagni di studio, riscontri da parte dei bambini) è disposto a ricevere stimoli e suggerimenti, sa far tesoro dei riscontri ottenuti per migliorare la propria didattica è capace di analizzare i riscontri e – se necessario – sa anche prenderne le distanze sa dare riscontri costruttivi nelle occasioni di consulenza e di osservazione collegiale sa riflettere la propria prassi in modo autonomo, sistematico e critico sulla base di osservazioni o riscontri, è in grado di dare un giudizio realistico delle proprie competenze professionali e da qui delineare obbiettivi idonei per la propria formazione continua, perseguendoli poi di fatto è in grado di illustrare tangibilmente la propria attività in rapporto agli obbiettivi personali come anche il livello attuale delle competenze professionali avverte il clima culturale presente nella scuola della sede di tirocinio e vi prende parte manifesta apertura e interesse per i progetti didattici o i progetti di sviluppo della scuola presso la sede di tirocinio assume le proprie responsabilità nel quadro dello sviluppo del team Fascicolo delle competenze p a g i n a 46 Standard 9: Capacità personale di resistere alle pressioni, sviluppo a livello professionale, sviluppo a livello didattico e di organizzazione scolastica Area di competenza: La gestione delle risorse personali Competenze La/lo studente .. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Osservazioni / commenti individua la complessità presente nel campo professionale e le molteplici aspettative connesse al ruolo professionale in base alle aspettative registrate nei confronti della professione, è in grado di riflettere la propria idoneità alla professione sa identificare il proprio stato emotivo e la propria sensibilità connessi all’attività professionale e li sa verbalizzare conosce e identifica i fattori che generano sovraccarico professionale (p.es. la sensazione di non aver mai concluso il lavoro; non riuscire mai ad accontentare tutti) come anche i fattori all’origine dello stress personale e sa adottare misure idonee per gestirli costruttivamente identifica le occasioni in cui il proprio lavoro ha successo e le interpreta in quanto elementi di appagamento personale riconosce di poter fare errori, gestendo in modo costruttivo gli errori commessi sa dosare le aspettative che pone verso sé stesso/a in modo da poter tener conto sia delle esigenze per creare una didattica di qualità, sia salvaguardare il proprio benessere è in grado di mantenere operante per un periodo piú ampio il proprio rendimento fisico e la propria stabilità psichica, adottando misure opportune (p.es. attività compensatorie, attività sportive) fa uso delle risorse presenti a livello sociale (p.es. preparazione in comune con altri; scambio di materiali; scambio di esperienze) accetta il fatto di non poter risolvere tutti i problemi da sola/o e in momenti difficoltosi si fa aiutare Fascicolo delle competenze p a g i n a 47 Contatti Alta scuola pedagogica dei Grigioni Dipartimento Formazione Pratica Professionale Scalärastrasse 17 7000 Coira www.phgr.ch 1ª edizione settembre 2015 Fascicolo delle competenze p a g i n a 48