st nicholas - Centro Studi Nicolaiani
Transcript
st nicholas - Centro Studi Nicolaiani
+ ST NICHOLAS 76 NEWS 15 Genn-2015 76 15 GENNAIO Foglio inviato gratis agli amici di S. Nicola di tutto il mondo da P. Gerardo Cioffari, o.p., direttore del Centro Studi Nicolaiani di Bari (Italy) Basilica S. Nicola – Largo Abate Elia 13 – 70122 Bari ([email protected]) L’UFFICIO DIVINO DELLA CHIESA ORIENTALE I VESPRI DI SAN NICOLA Nel curare la presente edizione dei Vespri dell’ufficio divino della Chiesa greco-bizantina ho tenuto presente in particolare tre edizioni: 1) Offices of the Orthodox Church. Saint Nicholas Wonderworker archbishop of Myra in Lysias. Translation from the original Greek made at the Orthodox Monastery of the Veil of our Lady, 89, Bussy-en-Othe, France. the 2. Ménées. Décembre, traduction du P. Denis Guillaume, Diaconie Apostolique, Rome 1980. 3. Testi liturgici dell’oriente cristiano. San Nicola. Associazione “Gli Italo-Albanesi di Sicilia”, Palermo. Grottaferrata (Roma) 1979. Il primo, in forma di dattiloscritto, è l’ufficio ortodosso tradotto da Mother Mary in un inglese arcaico che ho rispettato. Il secondo è la traduzione francese concepita per il canto liturgico, per cui ho conservato anche gli asterischi. Il terzo, che segue l’edizione greca del Ιερατικον stampato in Atene da Αποστολικη Διακονια, 1950, (pag. 22 ss), è prezioso per le spiegazioni lessicali. La traduzione però è troppo letterale, per cui ho preferito farla io partendo dal testo francese. 1 6 DICEMBRE Memoria del nostro Padre tra i Santi Nicola, arcivescovo di Mira di Licia, Taumaturgo Piccoli Vespri Salmo proemiale 103 o d’introduzione : Benedici anima mia il Signore, ecc. Grande colletta : Preghiere litaniche. Kathismata (salmi 1, 2 e 3) introdotti da versetti (stichira) recitati dal lettore. Piccola colletta : Invocazioni del diacono concluse dal sacerdote. Salmi del lucernario : Sono i salmi 140 (Signore, a te ho elevato la mia voce), 141 (Con la mia voce ho invocato il Signore), 129 e 116. Sono detti del « Lucernario » perché cantati di sera quando vengono accesi ceri e lampade. Lucernario, tono 4 La divina grazia dello Spirito * ti consacra col santo myron, * te, l’arcivescovo di Mira di Licia le cui virtù hanno profumato il mondo intero, * che togli il lezzo delle nostre passioni * grazie al profumo delle tue preghiere, o Nicola ; * ecco perché cantiamo e celebriamo fedelmente la tua santa memoria (due volte). Luce senza tramonto, * astro universalmente risplendente * nel firmamento della Chiesa, o Nicola, * che illumini il mondo intero, * respingendo le tenebre di neri pericoli, * facendo dileguare il freddo della disperazione * per riportarci la serenità e la pace, * secondo i tuoi meriti ti proclamiamo beato. Presentandoti e apparendo in sogno, * salvasti, o San Nicola, * coloro che ingiustamente stavano per morire, * e nella tua benevola compassione * proteggi con amore * i fedeli che invocano il tuo aiuto, * concittadino degli angeli e Padre veramente Santo, * emulo dei Profeti e dei Giusti di tutti i tempi. Gloria al Padre, tono 6 Erede di Dio e coerede del Cristo, * servo del Signore, o San Nicola, * la tua vita fu conforme al tuo nome ; * con la saggezza corrispondente ai capelli bianchi, * la serenità del tuo volto riflette un’anima serena, * la sua calma depone per un linguaggio dolce ; * gloriosa fu la tua vita e santa la tua dormizione. * Intercedi presso Dio per le nostre anime. Adesso … Madre di Dio, tu sei in verità la Vigna, * che ha fatto crescere il frutto della vita ; * o nostra Signora, noi ti preghiamo : * insieme agli Apostoli e tutti i Santi * intercedi per la salvezza delle nostre anime. Apostica, tono 6 (Secondo la melodia di : O Cristo, risuscitato il terzo giorno) O beato Nicola, * abbi pietà di me che mi inchino dinanzi a te, * illumina gli occhi della mia anima, * affinché io contempli in tutta purezza * il Signore che ci illumina ed ha pietà di noi. E’ preziosa agli occhi del Signore la morte dei suoi santi Liberami, o San Nicola, * dai nemici che mi braccano per farmi del male, * tu che conti dinanzi a Dio ; * salvami dalla vergogna, o santo vescovo, * e liberami dagli uomini malvagi. 2 I tuoi sacerdoti si rivestono di giustizia e i tuoi fedeli gioiscono. In te noi ora possediamo * il porto sicuro dalle tempeste e l’invincibile fortezza, * la torre sicura e la porta del pentimento, * la guida fedele e il difensore sempre vigile. Gloria al Padre … Adesso … Il nemico, geloso del tuo gregge, * o Vergine pura, ogni giorno * tenta con malizia di farne sua preda, * ma tu, o Madre di Dio, * tu ci liberi da tale calamità. Tropario della festa. Tono 4. La realtà dei fatti ti ha mostrato al tuo gregge quale esempio di fede, immagine di mitezza e maestro di sobrietà. Per questo, o santo Padre Nicola, con la tua umiltà hai raggiunto alte vette e con la tua povertà le ricchezze. Intercedi presso Cristo nostro Dio, affinché salvi le nostre anime. (Due volte) . Aposticha = Inno o tropario che segue un versetto della Bibbia, sviluppandone l’idea centrale. Apolitikion = Inno di congedo che ricorda la festa del giorno. Idiòmelo = tropario con melodia propria. Kathismata = I salmi 1, 2 e 3 introdotti dai versetti (stichirà) letti o cantati da un Lettore. Litie = Processione durante la quale si cantano alcuni responsori. Lucernario = Salmi cantati mentre nella chiesa si accendono ceri e lampade. Nartece = Portico della chiesa tra l’entrata e la navata. Plagale = cadenza armonica che da uno dei 4 toni sottodominanti conduce all’accordo risolutivo di tonica. Prokimenon = Versetto di un salmo intonato dal diacono al quale risponde il coro con un responsorio. Quando poi ne canta la metà, il coro lo completa. Stichirà = Versetti (solitamente di un salmo). Troparion = Breve inno (stanza o strofa) senza una struttura metrica fissa. Vima = area del presbiterio oltre l’iconostasi, riservata al clero 3 GRANDI VESPRI Primo kathisma: Beato l’uomo. Al Signore ho innalzato la mia voce… (vengono cantati 8 stichira) Lucernario, tono 2. (secondo la melodia di : Quando tu hai preso dall’albero…) O santo arcivescovo Nicola * che sei vissuto nella città di Mira, * veramente sei stato tu stesso la mirra :* consacrato con la mirra dal Cristo, * tu profumi il volto dei tuoi fedeli che celebrano * con amore la memoria degna dei nostri canti, * liberandoli da ogni male, * dai pericoli, dall’afflizione, con le tue preghiere al Signore. Nel momento della prova ti sei mostrato * potente vittoria del popolo credente, * secondo il nome che portavi, * o servo di Cristo, san Nicola ; * dovunque tu sia invocato, * tu accorri subito * in aiuto di chi si rifugia con amore * sotto la tua protezione ; * poiché la notte come il giorno * apparendo agli occhi della fede, * tu salvi i fedeli dalle prove e dalle disgrazie. Mentre dormiva, sei apparso * all’imperatore Costantino * come pure ad Ablabio * e, incutendo un certo timore, hai detto loro : * Fate subito uscire di prigione * i carcerati che avete ingiustamente rinchiuso, * essendo innocenti dell’omicidio loro imputato, * e se tu rifiuti di obbedirmi, * io deporrò contro di te, * o Principe, quando pregherò dinanzi al Signore. Tu sei un sublime e caloroso protettore * per coloro che si trovano nel pericolo, * sulla terra come sui mari, * siano essi vicini o lontani, * araldo di Cristo, san Nicola, * con la tua compassione e con la potenza della tua intercessione ; * perciò insieme noi cantiamo : * Intercedi presso il Signore, * affinché da tutte le disgrazie siamo liberati. Altri stichira, stesso tono Con quali elogi coronare * il santo vescovo Nicola ? * Con il corpo viveva a Mira ; * in ispirito egli accorreva * da tutti coloro che l’amavano con un cuore puro . * Era il consolatore degli afflitti * rifugio di tutti coloro che erano minacciati da pericoli, * lo scudo della fede, il campione dei credenti ; * grazie a lui l’orgoglio dei nemici * fu abbassato dal Cristo * che ci accorda la grazia della salvezza. (due volte) Con quali inni cantare * la lode del vescovo Nicola, * principe della Chiesa e difensore della fede, * sublime protettore e dottore ?* poiché egli confutò ogni dottrina erronea, * avversario deciso di Ario il distruttore, * grazie a lui l’orgoglio di questi * fu abbassato dal Cristo, * che ci concede la grazia della salvezza. Con quali inni celebrare * le virtù profetiche del vescovo Nicola ? * che prevedeva le cose lontane, * profetizzandole come se fosse presente * ciò che era ancora da venire, * con uno sguardo abbracciava l’universo ; * liberava gli oppressi, * appariva in sogno all’imperatore dei cristiani * per salvare da un’ingiusta esecuzione * coloro che erano stati imprigionati ; * in lui sovrabbondava la grazia della salvezza. 4 Gloria al Padre. Tono 6. Gioiello dei pontefici e gloria dei santi Padri, *sorgente di straordinari miracoli, * e sublime difensore dei credenti, * orsù, tutti insieme, amici della sua festa, celebriamolo * con degli inni di lode e diciamo : * Gioisci tu che presiedevi la chiesa di Mira di cui eri il custode, * gioisci colonna solida e fiaccola luminosa * che con i tuoi miracoli rischiari i confini dell’universo, * gioisci, divina allegrezza degli afflitti, * gioisci, amoroso protettore degli oppressi. * Anche adesso, o beato Nicola, * non cessare di intercedere * presso Cristo nostro Dio * per i fedeli che venerano di tutto cuore * nella gioia della festa, la tua santa memoria. Adesso . Prefestivo, stesso tono Grotta di Betlemme, preparati : * ecco che arriva la pecorella * che porta nel suo grembo il Cristo. * Culla, accogli Colui * il cui verbo libera noi mortali * dalle nostre opere senza verbo né ragione. * Pastori che trascorrete la notte nei campi, * confermate con la vostra testimonianza il grande miracolo. * Magi della Persia portate al Re l’oro, la mirra e l’incenso ; * poiché dalla Vergine Maria è apparso il Signore * che essa adora, umilmente inchinata, * dicendo a colui che regge nelle braccia : * come sei stato seminato nel mio grembo, * come sei germogliato, * o Gesù, mio Redentore e mio Dio ? Entrata. Luce gioiosa. Prokimenon del giorno e Letture. Lettura dai Proverbi (10,7,6, 3,13-16, 8,6,34-35,4,12,14,17,5-9, 1,23, 15,4) Il ricordo del giusto si accompagna agli elogi, sul suo capo riposa la benedizione del Signore. Beato l’uomo che trova la saggezza, il mortale che scopre l’intelligenza ! Poiché vale più l’acquisirla di quanto non valga il denaro, i profitti che se ne ricavano da essa sono superiori a quelli dell’oro puro. Essa è molto più preziosa delle pietre preziose, per quelli che l’amano nessun gioiello può eguagliarla. Poiché dalla sua bocca esce la giustizia, la sua lingua proclama la legge, ed anche la misericordia. Ascoltatemi dunque, figli miei, devo dirvi delle cose in tutta sincerità. Beato l’uomo che mi ascolta, colui che segue le mie vie ! Chi sta vicino alla mia soglia troverà la via, e otterrà il favore del Signore. Ecco perché mi rivolgo a voi, e grido ai figli degli uomini. Io, la Saggezza, abito il discernimento, ho inventato la scienza della riflessione. Mio è il consiglio e il successo, io sono l’intelligenza e mia è la forza. Io ho in gradimento coloro che mi amano e chi mi cerca trova la grazia. O semplici, imparate come fare e voi, senza intelletto, divenite ragionevoli. Ascoltate, vi ripeto, devo dirvi delle cose con tutta sincerità, dalle mie labbra escono parole rette. E’ la verità che è proclamata dalla mia bocca, mentre le labbra dei bugiardi sono orribili ai miei occhi. Tutte le parole della mia bocca sono giuste, in esse non c’è alcunché di falso o di tortuoso. Esse sono sincere verso chi le comprende, rette per chi possiede il sapere. Poiché io vi insegno la verità, affinché riponiate nel Signore la vostra speranza e che siate ripieni del suo Spirito. Lettura dai Proverbi (10,31 – 11,12) La bocca del giusto germoglia sapienza, ma la lingua perversa sarà estirpata. Le labbra del giusto conoscono la gentilezza, ma la bocca degli empi la perversità. La bilancia falsa è in abominio presso il Signore, il peso giusto gli è gradito. Venne la superbia, 5 verrà anche l’ignominia, ma con gli umili sta la saggezza. L’integrità dei retti è la loro guida, ma la depravazione dei perfidi è la loro rovina. Non gioveranno le ricchezze nel giorno dell’ira, ma la giustizia salva dalla morte. La giustizia degli integri ne appiana il cammino, e l’empio cade per la sua empietà. La giustizia dei retti li salva, ma gli iniqui sono presi nella loro malvagità. Con la morte dell’uomo empio svanisce la speranza, e così l’attesa degli iniqui resta delusa. Il giusto sarà liberato dall’angustia, e al suo posto andrà l’empio. Con la bocca il simulatore rovina il prossimo, con la saggezza i giusti lo salvano. Per il bene dei giusti esulta la città, tripudia per la rovina degli empi. Per la benedizione dei retti è esaltata la città, ma va in rovina per la bocca degli empi. Chi disprezza il suo prossimo è privo di senno, ma l’uomo prudente sa tacere. Lettura dal Libro della Sapienza (di Salomone) (4,7-15) Il giusto, anche se muore giovane, sarà in pace, poiché vecchiaia veneranda non è quella di una lunga vita né quella che si misura col numero degli anni, canizie invece per gli uomini è il senno e vecchiaia è una vita senza macchia. Divenuto caro a Dio fu da lui amato, e perché viveva in mezzo ai peccatori fu trasferito lontano da loro; fu rapito affinché la malizia non alterasse la sua mente o la fallacia non seducesse la sua anima. Il fascino del vizio infatti offusca il bene e l’agitazione della passione travolge una mente innocente. Divenuto perfetto in breve tempo, compì le opere di lunghi anni. La sua anima era gradita al Signore, perciò si affrettò a toglierla di mezzo al male. I popoli hanno visto ma senza comprendere, né a ciò hanno fatto attenzione, che la grazia e la misericordia sono con i suoi eletti. Litì, t. 1 (solenne processione dal vima al nartece interno al canto degli stichirà idiòmeli, ed al ritorno al canto degli aposticha) Fissando i tuoi sguardi costantemente * verso le vette della conoscenza di Dio, * e scrutando sino in fondo i segreti della saggezza, * tu hai arricchito il mondo con i tuoi divini insegnamenti. * Non cessare di intercedere per noi * presso il Cristo, Padre e pontefice Nicola. Uomo di Dio e servo fedele, * dispensatore dei misteri divini, * tu con desideri che ti indirizzavano verso lo Spirito, * colonna vivente, immagine incarnata, * la chiesa di Mira tutta ammirata * ti considerò un divino tesoro, * te, che intercedi per le nostre anime. t. 2 Regola di fede e modello di dolcezza, * ecco che cosa ti ha reso per il tuo gregge, * o vescovo Nicola, Cristo nostro Dio ; * Tu che ungi di mirra gli abitanti di Mira, * risplendi nella luce delle tue azioni, * protettore delle vedove e degli orfani ; * perciò ti preghiamo di intercedere * per la salvezza delle nostre anime. La sacra urna piena di mirra delle tue reliquie, Padre santo * protegge la città di Mira, o Nicola ; * tu che apparisti in sogno all’imperatore * per liberare dalla prigione, dalle catene e dalla morte * i carcerati ingiustamente condannati. * Adesso, come allora e sempre, * manifestati ai nostri occhi * come l’intercessore per le nostre anime. 6 Anche se Mira tace, * il mondo intero, o San Nicola, * illuminato dal tuo splendore, * il profumo che sgorga dal tuo sepolcro, * e la moltitudine dei tuoi straordinari miracoli, * per non dire i condannati che per te furono salvi, * gridano la loro lode con canti ; * e noi unendoci agli abitanti della tua città, * gridiamo anche noi : * intercedi per la salvezza delle nostre anime. t. 4 O San Nicola, urna aromatica dello Spirito Santo, * è dal Cristo che tu diffondi, * come una primavera piena di fiori, il divino odore * e divenuto imitatore degli apostoli, * fai risuonare nel mondo intero * il rumore dei tuoi miracoli, Padre santo. * Benché a grande distanza, tu apparisti * in sogno come se fossi lì, per liberare * dalla morte coloro che erano stati ingiustamente condannati, * e salvare miracolosamente da tanti pericoli * coloro che invocano la tua protezione. * Grazie alle tue preghiere fa’ che anche noi * che non cessiamo di celebrarti, * siamo liberati delle disgrazie che ci sovrastano. t. 6 Servitore buono e fedele * operaio nella vigna del Signore, * che hai anche tu portato il peso della giornata * e hai fatto fruttificare il talento che ti ha dato, * non sei stato geloso di chi è venuto dopo di te. Ti fu così aperta la porta dei cieli : * entra nella gioia del Signore * e intercedi per noi, o san Nicola. t. 8 Nella tua vita terrena, o Nicola, * sei corso verso la lode del Signore, * ed Egli ti ha glorificato nella vita vera del cielo. * Grazie al credito acquistato presso di Lui, * intercedi per la salvezza delle nostre anime. Gloria al Padre, t. 8 Il frutto delle tue buone opere, padre santo, * ha fatto rallegrare il cuore dei fedeli. * Quale uditore non ammirerebbe infatti * la tua pazienza e grande umiltà, * la gioia di cui hai riempito i bisognosi, * la compassione che ti ispiravano gli afflitti ? * Fosti per tutti un divino esempio, * o San Nicola, e adesso * che la corona che mai deperisce è stata posata sulla tua fronte, * intercedi per le nostre anime. Adesso … Betlemme, preparati, * e la culla sia pronta a fare la sua parte * e la grotta a ricevere il Signore ! * Essendo giunta la realtà verace, * l’ombra della Legge è dileguata : * nascendo da una Vergine, Dio si mostra agli uomini, * prendendo le nostre sembianze e deificando la natura assunta, * il Nuovo Adamo con Eva grida : * Sulla terra si è rivelata la bontà di Dio * per salvare il genere umano. Aposticha, t. 5 Gioisci, capo venerabile, * pura dimora delle virtù, * divino modello del sacerdozio cristiano, * pastore supremo e fiaccola luminosa, tu che sei il vincitore per antonomasia * nel quale i supplicanti trovano ascolto e compassione : * ti lasci piegare dalle preghiere dei deboli, * sei il soccorso sempre pronto, * la salvezza, la protezione dei fedeli che venerano la tua santa festa : * prega il Cristo di accordare * alle nostre anime la grazia della salvezza. 7 E’ preziosa agli occhi del Signore la morte dei suoi amici Gioisci, genio della santità, * pura dimora della santa Trinità, * colonna della Chiesa, sostegno dei fedeli e aiuto degli oppressi ; * astro le cui luminose intercessioni * dissipano in ogni tempo le tenebre * delle prove e delle afflizioni, o vescovo Nicola : * porto tranquillo in cui trovano rifugio * e salvezza coloro che sono circondati * dai flutti agitati di questa vita, * prega il Cristo di concedere * alle nostre anime la grazia della salvezza. I tuoi sacerdoti si rivestono di giustizia e i tuoi fedeli gioiscono. Gioisci, tu che sei ricolmo di zelo divino, * tu che hai liberato da accusa malvagia chi stava per morire ingiustamente, * grazie al tuo deciso intervento e con le tue apparizioni in sogno. * O Nicola sei una fonte che tra i Miresi * scaturisce abbondanti unguenti che irrorano le anime, * e caccia il lezzo delle passioni ; * sei spada che trancia la zizzania dell’errore, * ventilabro che disperde come paglia gli insegnamenti di Ario. * Prega il Cristo di far scendere * nelle nostre anime la grande misericordia. Gloria al Padre, t. 6 Uomo di Dio e fedele servitore, * ministro dei misteri del Signore, * i cui desideri erano rivolti allo Spirito, * vaso di elezione, colonna e fondamento della Chiesa, erede del Regno, non cessare * di intercedere per noi presso il Signore. Adesso … Sposa illibata, da dove sei venuta ? Chi è colei che ti ha generata ? * Chi è la Madre che ti ha messa al mondo ? Come è che tu porti in braccio il Creatore ? * Come mai il tuo seno non è rimasto violato ? * Sublimi meraviglie e terribili misteri quelli * che per te sono stati compiuti sulla terra ! * e che noi vediamo, o Vergine purissima, e prepariamo * un deposito a te conveniente e degno di te : * E’ una grotta che la terra ti offrirà * mentre al cielo domandiamo una stella ; * I Magi avanzavano dall’oriente all’occidente * per contemplare la salvezza dei mortali * nelle sembianze di un bambino lattante. Apolitìkion, t. 4 Regola di fede e icona di mansuetudine * maestro di continenza ti ha mostrato * al tuo gregge la verità dei fatti. * Ed invero con la tua umiltà hai raggiunto * le vette più eccelse, con la povertà la ricchezza. Padre santo , vescovo Nicola, * prega Cristo nostro Dio * di salvare le nostre anime. Il mistero nascosto dall’eternità * e che persino gli angeli ignoravano, * per il tuo tramite, o Madre di Dio, * venne manifestato agli uomini : * Dio si è incarnato unendo le due nature senza confusione * e liberamente ha accettato per noi la croce. * Con essa ha resuscitato il primo uomo e salvato le nostre anime dalla morte. Benedizione del pane Infine il coro canta : Benedetto il nome del Signore, ora e sempre (tre volte). 8 Icona del Sinai (XI secolo) con San Nicola nella Deesis (Vergine, Cristo, Giovanni Battista) Immagine tratta da: Georgiou B. Antouraki, O Agios Nikolaos sti Byzantini techni kai paradosi, Apostolikis Diakonias, 1988 CORDIALI SALUTI A TUTTI GLI AMICI DI SAN NICOLA NEL MONDO 9